venerdì, 11 Luglio 2025
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Negozi e supermercati chiusi a Pasqua e Pasquetta in Toscana: l’ordinanza

Il presidente della Regione Eugenio Giani ha firmato oggi una nuova ordinanza anti-Covid: in Toscana a Pasqua Pasquetta 2021 i supermercati e (quasi) tutti i negozi sono chiusi, comprese le tabaccherie. Dallo stop, domenica 4 e lunedì 5 aprile, si salvano solo 3 tipi di esercizi commerciali, mentre sabato 3 aprile sono aperti regolarmente i supermercati e gli altri negozi per cui l’ultimo decreto Covid permette l’attività anche in zona rossa.

Supermercati chiusi, negozi pure: quali esercizi sono aperti in Toscana a Pasqua e Pasquetta 2021

La Pasqua quindi si tinge ancora più di rosso in Toscana, dove vengono inasprite le norme stabilite dal decreto nazionale (qui cosa si può fare dal 3 al 5 aprile). Secondo la nuova ordinanza di Giani nelle giornate del 4 e 5 aprile potranno restare aperti solo 3 tipi di esercizi commerciali:

  • farmacie
  • parafarmacie
  • edicole

Dunque a Pasqua e Pasquetta in Toscana saranno chiusi anche i supermercati, le tabaccherie (i distributori automatici possono restare in attività), i fiorai e tutti gli altri negozi a cui il decreto nazionale consentirebbe di restare aperti in zona rossa. Consentita la consegna a domicilio di generi alimentari e di prima necessità: le botteghe alimentari e i supermarket potranno raccogliere ordini online o via telefono (ma non in presenza presso i negozi) e portare la spesa direttamente a casa dei clienti.

Da martedì 6 aprile riaprono invece gli esercizi commercio al dettaglio e servizi alla persona, consentiti in zona rossa, tra cui i supermercati, i negozi di elettronica e informatica, oltre a tutti i servizi essenziali come farmacie e negozi di alimentari. Restano chiusi i parrucchieri.

Zona rossa di Pasqua: in Toscana ristoranti e bar aperti solo per l’asporto

Nella zona rossa toscana a Pasqua e Pasquetta bar, ristoranti, panifici, gastronomie, rosticcerie, gelaterie e pasticcerie possono stare aperti solo per l’asporto: dalle 5 del mattino (quando finisce il coprifuoco), fino alle 22. I bar chiudono in anticipo alle 18, come previsto dalla normativa nazionale.

Qui il testo in pdf della nuova ordinanza del presidente della Toscana Eugenio Giani sui negozi chiusi a Pasqua e Pasquetta 2021.

Pasqua, si può uscire? Cosa si può fare dal 3 al 5 aprile 2021: le regole

Arriva la colomba e scatta la zona rossa nazionale con restrizioni per gli spostamenti, molti negozi chiusi e l’entrata in vigore delle regole del Dpcm per l’area a massimo rischio Covid: ma a Pasqua e Pasquetta si può uscire dal comune o anche di casa per fare una passeggiata? Dove si può andare? E cosa si può fare dal 3 al 5 aprile 2021? Ecco in sintesi tutto quello che c’è da sapere sulle festività pasquali in tempo di Covid.

Regole per gli spostamenti: si può uscire dal comune a Pasqua e Pasquetta? Dove si può andare?

Dimenticatevi la gita fuori porta, addio anche al viaggio all’estero, se non siete disposti a fare il tampone e una mini-quarantana di 5 giorni al rientro dalle vacanze. Dal 3 al 5 aprile la lista delle cose che si possono fare si riduce a pochi e brevi spostamenti: dalla vigilia di Pasqua al giorno di Pasquetta scatta la zona rossa nazionale e questo vuol dire che si può uscire di casa solo per motivi di salute, lavoro o necessità, come durante il lockdown, no dunque anche ai picnic. E per circolare serve l’autocertificazione.

Esclusivamente in queste 3 giornate è prevista una deroga per andare a fare visita a parenti e amici, come vi spieghiamo in questo articolo, purché all’interno della propria regione, in due persone e una volta al giorno, tra le ore 5 e le 22. Per quanto riguarda le seconde case il Dpcm consente gli spostamenti anche in zona rossa, verso abitazioni diverse dalla principale fuori regione, da parte del nucleo familiare convivente che è proprietario o ha affittato l’immobile prima del 14 gennaio 2021. La seconda casa poi non deve essere abitata da altri. Molte Regioni hanno però vietato l’entrata nel proprio territorio, come succede in Toscana, dove solo i residenti possono andare nelle seconde case durante le settimane a cavallo di Pasqua.

A Pasqua si può uscire di casa per andare a fare una passeggiata? E per correre?

Secondo le regole dell’ultimo Dpcm, in zona rossa (e quindi anche nel weekend di Pasqua, dal 3 al 5 aprile) è possibile fare attività sportiva individuale, dunque da soli, all’interno del proprio comune e mantenendo la distanza di almeno 2 metri dagli altri. Con questa espressione si intende un’attività fisica intensa come la corsa o la bicicletta.

Per quanto riguarda la classica passeggiata, si parla di attività motoria, che in zona rossa è consentita soltanto “individualmente e in prossimità della propria abitazione“, viene spiegato sul sito del governo. Quindi il sabato santo e a Pasqua e Pasquetta si possono fare passeggiate da soli, per sgranchirsi le gambe, senza allontanarsi troppo da casa, tra le ore 5 e le 22. Nelle FAQ del governo non viene però specificata la distanza massima che si può percorrere.

Cosa si può fare dal 3 al 5 aprile? Negozi, ristoranti e messa di Pasqua

Anche per la Pasqua 2021 le parole d’ordine saranno quindi “resta a casa”, perché si può uscire – come detto – per motivi di lavoro, salute o necessità. Dal 3 al 5 aprile, con l’Italia in zona rossa, le regole del Dpcm impongono la chiusura dei negozi non essenziali e dei centri commerciali, ad eccezione dei punti vendita di beni di prima necessità come supermercati e farmacie. In Toscana, inoltre, un’ordinanza della Regione lascia aperte a Pasqua e Pasquetta solo edicole e farmacie, chiusi tutti gli altri negozi compresi i supermercati. Non si può andare al ristorante o al bar, eccetto che per ritirare alimenti e bevande da asporto. Il servizio al tavolo è contemplato negli alberghi, dove però possono pranzare o cenare esclusivamente i clienti che pernottano nell’hotel.

Via libera alla messa di Pasqua, ma unicamente nella chiesa vicino casa: in zona rossa si può partecipare alle funzioni religiose “in prossimità della propria abitazione”, viene chiarito nelle FAQ del governo. Dentro i luoghi di culto poi deve essere rispettato il contingentamento, non ci devono essere assembramenti e va sempre rispettata la distanza di almeno un metro dalle altre persone. Mascherina obbligatoria.

Firenze, i dipinti del mistero di Palazzo Davanzati

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Sono quattro i dipinti del mistero conservati a Firenze e protagonisti del video pubblicato oggi sul canale YouTube del Museo di Palazzo Davanzati. Si tratta dipinti su tavola ricurva, realizzati intorno alla metà del Quattrocento da Giovanni di Ser Giovanni, detto Lo Scheggia, fratello minore del più celebre Masaccio.

Sono i Trionfi dello Scheggia i protagonisti del primo di una serie di video-approfondimenti dal titolo “La scelta del curatore”, pubblicati sul canale YouTube e sui social dei Musei del Bargello – gruppo di musei statali con sede a Firenze diretti da Paola d’Agostino, che in un’intervista a Il Reporter racconta il futuro dei musei dopo la pandemia – di cui Palazzo Davanzati fa parte.

La storia dei dipinti del mistero di Palazzo Davanzati

La genesi dei Trionfi, di cui non si conosce né la committenza né gli ambienti a cui erano destinati, è avvolta nel mistero. Ispirate ai temi trattati nel poemetto omonimo di Francesco Petrarca, sulle quattro tavole sono rappresentati i soggetti allegorici del Trionfo dell’amore, del Trionfo della morte, del Trionfo della fama e del Trionfo dell’eternità. Ma non è il soggetto quello che rende queste opere d’arte – di rara bellezza – così enigmatiche e uniche al mondo. Ciò che le rende speciali è, infatti, oltre alla pregevole fattura, la forma ricurva che vede da tempo gli studiosi interrogarsi sulla ipotetica collocazione e sul perché di questa scelta inusuale.

I Trionfi dello Scheggia, a Firenze quattro dipinti del mistero

La storia dei Trionfi dello Scheggia, conservati a Palazzo Davanzati, è raccontata per l’occasione da Daniele Rapino, responsabile del Museo Davanzati, che ne illustra caratteristiche e curiosità. “La scelta del curatore: Daniele Rapino racconta I Trionfi dello Scheggia” è disponibile sul canale YouTube dei Musei del Bargello.

“Il mistero che ruota intorno a queste opere – spiega Rapino nel video – è legato soprattutto al loro formato: un formato anomalo, semiellittico, non concluso, che non ci fa comprendere esattamente quale fosse il loro utilizzo. Molto probabilmente, anzi quasi certamente dovevano fare parte dell’apparato decorativo di un ambiente, probabilmente uno studiolo, anche in ragione del significato colto delle immagini che sono rappresentate”. “Il poemetto del Petrarca a cui si ispirano – continua lo storico dell’arte – è un poemetto moraleggiante che cerca di coniugare il mito classico con il cristianesimo, di dare un percorso salvifico all’uomo per raggiungere la purezza dell’anima. E questo percorso il Petrarca, e di conseguenza lo Scheggia, lo individua in più passaggi, in più Trionfi. Si inizia dal Trionfo dell’Amore per concludersi con il Trionfo dell’eternità”.

 

Oltre 30 azalee a Palazzo Vecchio per festeggiare Pasqua

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In occasione della Pasqua a Firenze, l’arengario di Palazzo Vecchio si riempie di fiori con oltre 30 azalee a colorare piazza della Signoria.

Azalee anche a San Lorenzo, Santa Croce e Duomo

Nonostante il Covid e le misure anti contagio, i giardinieri hanno voluto salutare questa festività con le piante che arrivano dal vivaio comunale di Ugnano. L’allestimento è stato curato dai tecnici della direzione ambiente: altre azalee sono state predisposte a San Lorenzo, al Duomo e a Santa Croce.

Comune di Firenze: “le azalee come simbolo di speranza e rinascita”

Erano presenti il vicesindaco Alessia Bettini e l’assessore all’ambiente Cecilia Del Re che hanno sottolineato come quella delle azalee sia una collezione molto vasta all’interno del vivaio comunale. Si tratta, hanno precisato, “di un altro modo per portare bellezza e verde in centro storico, ma anche un segnale di speranza e rinascita nelle festività pasquali che anche quest’anno cadono in un momento di grande difficoltà segnato dalla pandemia”.

Uova di Pasqua per i bambini delle strutture di accoglienza di Firenze

Un piccolo sorriso per i bambini meno fortunati, ospitati nelle strutture di accoglienza di Firenze: in occasione di Pasqua il compartimento della polizia postale e delle comunicazioni per la Toscana dona peluche e uova di cioccolato ai piccoli ospiti delle accoglienze, grazie alla generosità di Perugina.

150 uova di Pasqua per i bambini delle strutture di accoglienza

In totale sono 150 le uova di Pasqua che in questi giorni vengono donate ai più piccoli. Prima tappa al Fuligno, dove si sono recati il coniglio di Pasqua della Polizia postale e l’assessore al welfare di Palazzo Vecchio Sara Funaro. Poi, a seguire, consegne alle strutture Santa Lucia, San Paolino, San Michele a Rovezzano, Mameli, Meoste, Progetto Sant’Agostino, Casa speranza e il Pozzino.

Il bel gesto fatto dalla polizia postale

Proprio l’assessore Funaro ha voluto ringraziare la polizia postale per questo gesto, sottolineando che la consegna delle uova di Pasqua è da sempre un momento molto apprezzato dai più piccoli: “Vedere – ha detto – i volti dei bambini felici riempie il cuore di gioia e dà una soddisfazione immensa anche a coloro che ogni giorno li seguono nel percorso di crescita. La loro serenità è anche la serenità dei più grandi. Ringrazio tutte le associazioni e gli operatori che fanno un ottimo lavoro di accoglienza dei bambini e delle loro madri fragili”.

Dove vedere Genoa Fiorentina in tv: Sky o Dazn?

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Dopo la pausa settimanale, la Fiorentina si appresta ad incontrare il Genoa sabato 3 aprile alle 15.00 allo Stadio Luigi Ferraris di Genova: un incontro da non perdere, ma dove vederlo in tv, su Sky o Dazn?

Dove vedere Genoa Fiorentina in tv: sky o dazn?

La partita sarà trasmessa in diretta e in esclusiva dai canali satellitari Sky: Sky Sport  (numero 252 del satellite) anche in 4K HDR per i clienti Sky Q. 

Dove vedere Genoa Fiorentina in streaming

Gli abbonati Sky potranno seguire la partita anche su Sky Go, l’app di streaming in diretta per seguire i programmi del proprio pacchetto Sky anche su pc, tablet e smartphone.
Genoa Fiorentina sarà trasmessa inoltre anche su NowTv, la piattaforma di streaming a pagamento.
La radiocronaca in diretta sarà trasmessa da RadioRai.

Genoa Fiorentina in chiaro? 

Non ci sono opzioni per vedere Genoa Fiorentina in chiaro.

Nuovo decreto Draghi per aprile: il testo in Gazzetta Ufficiale conferma il Dpcm

Dopo Pasqua, cambia poco: il nuovo decreto legge del governo Draghi, pubblicato in Gazzetta Ufficiale il 1° aprile 2021, conferma le restrizioni dell’ultimo Dpcm anti-Covid, introducendo solo qualche modifica alle misure anti-Covid. La novità è la riapertura delle scuole (ma non tutte) in zona rossa, dove restano chiusi i parrucchieri. Rinnovato lo stop a bar e ristoranti perché tutta Italia rimane in zona arancione o rossa. Ecco quando entra in vigore il nuovo decreto legge Draghi di aprile, con le modifiche all’ultimo Dpcm.

Cosa si può fare ad aprile, il testo del nuovo decreto Draghi e l’ultimo Dpcm: quando entra in vigore

Come annunciato, il governo Draghi non si è affidato a un nuovo Dpcm per decidere le restrizioni anti-contagio, ma a un nuovo decreto legge Covid sulla falsa riga di quello già adottato per Pasqua 2021 (qui la differenza tra Dpcm e decreto). Il provvedimento conferma gran parte delle misure stabilite fino a questo momento dal Dpcm del 2 marzo, compresi gli allegati 23 e 24 che stabiliscono quali negozi possono stare aperti in zona rossa. Il nuovo decreto Draghi è entrato in vigore il 1° aprile 2021 e durerà fino al 30 aprile.

Ecco in sintesi cosa si può afre:

  • la zona gialla resta sospesa fino al 30 aprile 2021, le regioni potranno essere solo zona rossa o arancione. Non si può uscire dalla regione se non per validi motivi
  • Viene confermata la zona rossa nazionale per Pasqua, nelle giornate del 3, 4 e 5 aprile
  • In zona arancione si può far visita a parenti e amici, una volta al giorno, dalle ore 5 alle 22, in massimo 2 persone, all’interno del proprio comune
  • In zona rossa non si può far visita in altre abitazioni private, unica eccezione dal 3 al 5 aprile per le feste di Pasqua
  • I ristoranti e i bar sono chiusi fino al 30 aprile 2021, ma il nuovo decreto Draghi prevede che nel corso del mese potrà essere decisa una riapertura nelle regioni dove i contagi sono sotto controllo
  • parrucchieri e barberi restano chiusi in zona rossa
  • in zona rossa dal 7 aprile riapertura delle scuole materne, elementari e prime medie (che non potranno essere chiuse con ordinanze locali). In zona arancione si va a scuola, ma le le lezioni delle superiori si svolgono in presenza dal 50 al 75%
  • Chiusi cinema, teatri, musei, palestre, piscine
  • Ripartono i concorsi pubblici con una prova scritta e una orale, da svolgere anche a distanza

Il nuovo decreto Draghi in Gazzetta Ufficiale (pdf) conferma l’ultimo Dpcm

Il Consiglio dei Ministri ha approvato mercoledì 31 marzo il nuovo decreto Draghi con le restrizioni anti-Covid ed il testo integrale è stato pubblicato sul pdf della Gazzetta Ufficiale, ma per la maggior parte delle misure anti-Covid rimanda al testo del Dpcm di 2 marzo e a quello del decreto legge Covid dello scorso 13 marzo.  Ecco i link utili:

Come cambiano le “Botteghe di Firenze”

Come stanno cambiando le botteghe fiorentine per restare sul mercato e rispondere alla sfida della pandemia, anche attraverso gli strumenti digitali. È la fotografia che il Comune di Firenze intende scattare attraverso un’indagine tra gli aderenti al portale ‘Le Botteghe di Firenze’, lanciato durante il primo lockdown di marzo 2020 per individuare gli esercizi di vicinato aperti e con consegna a domicilio.

L’obiettivo dell’indagine su Le Botteghe di Firenze

L’obiettivo dell’indagine è quello di raccogliere i dati in formato anonimo da porre alla base dei prossimi sviluppi del portale che intende proporsi come piattaforma digitale stabile per lo shopping cittadino nel dopo Covid. Una piattaforma che nel frattempo si amplia, con l’aggiunta della sezione dedicata ai marketplace locali e la distinzione nella mappa tra settore ‘food’ e ‘non food’, con tutti i dati rilasciati in formato open data.

Il posizionamento digitale delle Botteghe di Firenze

“Oltre a rilanciare l’utilità del portale in questa nuova fase di zona rossa – hanno detto gli assessori all’innovazione Cecilia Del Re e al commercio Federico Gianassi -, vogliamo fotografare con dati diretti come è cambiato il posizionamento digitale delle botteghe a un anno dalla pandemia, indagandone l’impatto sull’attività e aprendo la strada a una piattaforma di shopping cittadino, anche a partire dalle informazioni che ci forniranno gli operatori”.

Coprifuoco a Firenze anticipato alle 20.30, ma è un pesce di aprile

Coprifuoco anticipato a Firenze, dalle 20.30 in poi, che scatterà dal 2 aprile 2021 con il rischio di finire nel carcere di Sollicciano se si supera di 60 minuti l’orario off limits, secondo quanto previsto da un’ordinanza del Comune. Peccato che è tutto falso. Una bufala bella e buona che sta circondo su Facebook. Palazzo Vecchio ha smentito la notizia sui suoi canali ufficiali, parlando di un pesce di aprile.

La smentita del Comune di Firenze: il coprifuoco anticipato è una bufala, anzi un pesce

“In merito all’annuncio che sta girando sui social su un presunto inasprimento del coprifuoco a Firenze, l’amministrazione comunale precisa che si tratta di una fake news probabilmente legata ad un pesce d’aprile”, si legge in un comunicato stampa pubblicato in rete civica. La notizia era stata riportata da un sito fiorentino che si occupa di storia, aneddoti e curiosità.

Già pochi minuti dopo la comparsa dell’articolo su Facebook molti utenti hanno smascherato il pesce di aprile, andando a controllare sul portale del Comune di Firenze la presenza di questa fantomatica ordinanza sul coprifuoco anticipato. Alcuni dettagli sono fin troppo pittoreschi per risultare verosimili. Nell’articolo-bufala si parla anche di un “fermo coatto per 24 ore” se si viene sopresi fuori casa dopo un’ora dall’inizio del coprifuoco, citando accordi con il carcere fiorentino di Sollicciano “che ha riservato alcune celle del braccio 111”.

Le regole (vere)

Restano quindi in vigore le regole nazionali previste dall’ultimo Dpcm e dai decreti legge Covid. Anche a Firenze il coprifuoco scatta alle ore 22.00 di ogni giorno per finire alle 5.00 del mattino successivo. In questo lasso di tempo si può circolare solo per motivi di lavoro, salute o necessità, pena una multa da 400 a 1.000 euro. Anche se si viene sorpresi dopo le 22.00, mentre si rientra a casa dopo una cena da amici, si rischia la sanzione amministrativa: questo tipo di spostamento non è considerato una situazione di necessità.

Il 7 aprile si torna a scuola: dopo Pasqua rientro anche in zona rossa

Dopo le vacanze di Pasqua 2021 si torna a scuola: dal 7 aprile in zona rossa (e quindi anche in Toscana), il rientro in classe riguarderà i bambini e i ragazzi fino alla prima media, mentre per la scuola superiore il via libera sarà solo in zona arancione e a scartamento ridotto. Da ora in poi, i presidenti delle Regioni non potranno chiudere le scuole con ordinanze locali, se non per situazioni di elevata gravità. È quanto prevede il nuovo decreto Draghi per l’emergenza Covid, che aggiorna le misure del Dpcm in scadenza.

Cosa cambia in zona rossa dal 7 aprile: si torna a scuola dopo le vacanze Pasquali

Prima delle vacanze Pasquali, il “vecchio” Dpcm ha imposto la chiusura di tutte le scuole in zona rossa, ma adesso con il nuovo decreto approvato dal governo Draghi il 31 marzo cambiano le regole per il rientro in classe di alunni e professori. Dal 7 aprile si torna a scuola in zona rossa, con l’eccezione del ciclo superiore e delle ultime due classi delle medie. Ecco dunque quali scuole sono aperte dal martedì dopo Pasqua nelle zone rosse:

  • asili nido
  • scuola materna (scuola dell’infanzia)
  • scuola elementare (primaria)
  • prima classe della scuola media (secondaria di primo grado)

Per tutti gli altri cicli (classi seconde e terze delle medie e scuole superiori), il decreto Covid di aprile prevede la didattica a distanza in zona rossa.

Il rientro a scuola in zona arancione, anche per le superiori

Dal 7 aprile 2021 tornano a scuola gli alunni in zona arancione e in questo caso il rientro sui banchi riguarda anche le classi seconde e terze delle medie e le superiori dove però è prevista una percentuale di didattica a distanza. Per i ragazzi più grandi, delle scuole secondarie di secondo grado, il nuovo decreto legge conferma le lezioni in presenza solo per una percentuale che va dal 50% al 75%.

In questa fascia di rischio valgono quindi le stesse regole del vecchio Dpcm, con la novità che i governatori delle Regioni non potranno chiudere gli istituti con ordinanze locali, come successo in passato con l’istituzione della zona arancione rafforzata. Inoltre il nuovo decreto prevede che fino al 30 aprile venga cancellata la zona gialla.

L’impegno di Draghi sulla riapertura

Il presidente del Consiglio aveva anticipato questo orientamento del governo già nelle settimane passate. “Se la situazione epidemiologica lo permette, cominceremo a riaprire la scuola in primis e cominceremo a riaprire le scuole primarie e dell’infanzia anche nelle zone rosse allo scadere delle attuali restrizioni dopo Pasqua”, aveva detto al Parlamento in occasione delle comunicazioni prima del consiglio europeo. “Stiamo lavorando per permettere anche agli altri di tornare in presenza appena la pandemia lo permetterà”, ha aggiunto nei giorni scorsi il ministro dell’Istruzione Patrizio Bianchi riferendosi alla chiusura delle lezioni in presenza per le superiori e parte delle medie dal 7 aprile in zona rossa.