mercoledì, 27 Agosto 2025
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Covid: incontro Giani-Nardella, c’è un prudente ottimismo

Prudente ottimismo sulla zona rossa per i contagi Covid. È quanto è emerso dall’incontro tra il presidente della Regione Eugenio Giani e il sindaco di Firenze Dario Nardella che hanno fatto il punto sul rischio zona rossa.

Quando la zona rossa a Firenze? “aspettiamo la decisione del Cts”

“Aspettiamo – hanno dichiarato – la decisione del Cts prevista per venerdì: nel frattempo intensifichiamo al massimo i controlli”. Per il momento a Firenze restano in vigore le ordinanze anti-alcol e anti-assembramento, ma non sono previste nuove restrizioni fino al verdetto di venerdì. Intanto i nuovi casi positivi registrati in Toscana sono 1.197 su 26.059 test di cui 16.369 tamponi molecolari e 9.690 test rapidi, con un tasso dei nuovi positivi del 4,59% (11,5% sulle prime diagnosi). Il rischio per la regione di entrare in zona rossa resta legati ai dati dei contagi della giornata di domani.

Ottimismo per il Next Generation EU

La riunione è servita anche per fare il punto sui progetti condivisi in ambito Next Generation Eu: “C’è grande sintonia su tutto – hanno affermato Giani e Nardella -. Per l’area fiorentina confermiamo l’impegno congiunto su cinque priorità: tramvie, con la nuova linea Firenze-Sesto e il collegamento Careggi-Meyer, metrotram Firenze-Prato, people mover stazione Santa Maria Novella-stazione Foster per un sistema integrato delle sue stazioni, nuovo stadio Franchi e Uffizi diffusi”.

Caso David Solazzo, la sorella torna a chiedere “verità e giustizia”

“Vogliamo giustizia, chiarire tanti interrogativi, capire su cosa stanno indagando le autorità di Capo Verde, se per loro era evidente che si trattasse di un incidente domestico. E avere spiegazioni anche sul perché non restituiscono gli effetti personali, come il cellulare”. È quanto detto da Alessandra Solazzo, sorella di David, in occasione dell’evento online da Palazzo Vecchio ‘Conoscere il mondo per cambiarlo: la lezione di David Solazzo‘, dedicato al giovane cooperante fiorentino morto a Capo Verde l’1 maggio 2019 per motivi ancora da chiarire.

Solazzo, la sorella chiede verità

Nel corso del suo intervento Solazzo ha ricordato il momento della morte del fratello, affermando che la “ricostruzione dell’autorità locale è del tutto contraddittoria” e rivelando che la famiglia sta continuando “a pagare l’affitto della casa, nel tentativo di preservare le prove”. Sul fronte giudiziario nessuna novità: l’ambasciata italiana a Capo Verde ha chiesto notizie sul decesso ma, ha spiegato Solazzo, “al momento non ci sono reazioni sugli esiti delle indagini. Sono due anni che riceviamo queste comunicazioni, ora le istituzioni si facciano sentire”.

Boldrini, non dobbiamo smettere di chiedere la verità

Tra gli interventi durante la giornata anche quello del deputato Pd Laura Boldrini: “Non ci dobbiamo stancare – ha detto – di pretendere di conoscere chi e perché ha ucciso David, giacché i dati fin qui disponibili ci dicono che la tesi della morte accidentale non sta affatto in piedi”. Boldrini ha presentato lo scorso dicembre un’interrogazione parlamentare per chiedere al Governo di fare pressione presso le autorità capoverdiane “affinché rimuovano ogni ostacolo e finalmente inizino a collaborare con la magistratura italiana che sta indagando sulla morte di David. A causa del prolungarsi della crisi di Governo non è stata data alcuna risposta formale a questa mia interrogazione, ma informalmente ho avuto contatti con la Farnesina, mi è stato riferito di ripetute sollecitazioni da parte della nostra ambasciata e dello stesso Ministero degli esteri presso varie autorità politiche di Capo Verde. Ma queste pressioni non hanno fin qui scalfito il rifiuto che permane, da parte della magistratura di quel Paese, verso la concessione della rogatoria richiesta dagli inquirenti italiani”.

Bettini: istituzioni al fianco della famiglia

Il Governo è comunque attivo per cercare di arrivare alla verità, così come il Comune di Firenze: “Siamo al fianco – ha affermato il vicesindaco Alessia Bettini – della famiglia di David. Ricordarlo oggi non riuscirà a colmare il grande vuoto che ha lasciato a Firenze ma questo potrebbe essere meno doloroso se si arrivasse alla verità di quanto accaduto”. Tra i partecipanti anche il consigliere regionale Cristina Giachi e l’assessore all’ambiente Cecilia Del Re.

Per partecipare alla raccolta fondi per David Solazzo: https://www.gofundme.com/f/iniziative-in-memoria-di-david-solazzo

Toscana a rischio zona rossa dal 29 marzo: quando sarà deciso il cambio di colore

Venerdì: ecco quando sarà deciso se la Toscana diventerà zona rossa dal 29 marzo, ma già nelle prossime ore si potrà valutare il grado di rischio. Il contagio corre da provincia a provincia, l’incidenza settimanale dei casi di Covid si avvicina pericolosamente alla soglia limite. Da quando la Toscana è diventata zona arancione, quasi un mese e mezzo fa, la regione si è salvata più volte dal lockdown per un soffio. I timidi segnali di rallentamento dell’epidemia in alcune province dove sono scattate le zone rosse locali, come Pistoia, non sono sufficienti per parlare di un’inversione di tendenza.

La situazione dei contagi in Toscana, l’indice Rt

Sono due i parametri di rischio da monitorare per capire se e quando la Toscana diventerà zona rossa: da una parte l’indice Rt rimane sotto la soglia dell’1,25 (quella che fa scattare in automatico la retrocessione), dall’altra l’incidenza settimanale dei contagi potrebbe rendere inevitabile il lockdown dal 29 marzo e per tutta la settimana di Pasqua.

L’indice di trasmissibilità ci dice che in Toscana il virus non ha fatto registrare un’impennata nella velocità di diffusione. Nonostante questo, ci sono però sempre più malati e in pochi giorni si potrebbe la media regionale potrebbe superare la soglia critica dei 250 positivi settimanali ogni 100.000 abitanti, ossia  intorno ai 9.300 contagi ogni 7 giorni, dal venerdì precedente al giovedì. È proprio questo dato, a far temere una bocciatura.

Quando si saprà se la Toscana sarà in zona rossa da lunedì 29 marzo e per la settimana di Pasqua

Come detto sarà la cabina di regia a decidere i cambi di colore delle regioni venerdì sera in base al monitoraggio dell’Istituto Superiore di Sanità e del Ministero della Salute, ma già qualche ora prima si saprà se la Toscana sarà a rischio zona rossa dal 29 marzo. Vanno tenuti sottocchio i dati dei contagi da qui domani (giovedì): ad oggi siamo a 9.145 contagi settimanali, molto vicini alla soglia limite. Qui i numeri resi noti dall’Agenzia regionale di Sanità.

Se la Toscana – per una manciata di positivi in meno – rimanesse in arancione, il presidente della Regione Eugenio Giani venerdì sera dovrebbe comunque stabilire le zone rosse locali nei territori con più di 250 casi ogni 100.000 abitanti, oltre alla chiusura delle scuole nei comuni arancioni dove l’allerta è alta. Anche Firenze rischia la zona rossa locale, ha avvertito il sindaco Dario Nardella. Finora era una tra le poche province popolose ad aver retto all’impatto delle varianti. Va inoltre tenuto presente che anche in Toscana sabato 3, domenica 4 e lunedì 5 aprile scatterà la zona rossa nazionale di Pasqua. In questi 3 giorni sarà possibile far visita a parenti e amici secondo le regole dell’ultimo decreto Covid (qui i dettagli).

Covid, mille dosi al giorno per i volontari della protezione civile

Mille vaccini al giorno in Toscana per la vaccinazione degli operatori delle associazioni di volontariato di protezione civile impegnati in attività di soccorso. È quanto annunciato dal presidente della Regione Eugenio Giani, per il contrasto al Covid.

Stesso criterio della campagna vaccinale

“Per la vaccinazione del volontariato di protezione civile – ha spiegato Giani – è valido lo stesso criterio utilizzato finora durante la campagna vaccinale, ovvero l’assoluta trasparenza e responsabilità rispetto alle mansioni di coloro ai quali si somministrano i vaccini. La Regione ha perciò chiesto alle centrali delle organizzazioni di volontariato di fornire i nominativi di coloro che effettivamente svolgono funzioni di soccorso, perché la circolare ministeriale parla di mezzi di soccorso e di funzione di soccorso”.

Mille vaccini al giorno in Toscana

Il governatore toscano ha aggiunto che “per la vaccinazione di questi nominativi, indicati dai responsabili dei vari soggetti del volontariato (misericordie, pubbliche assistenze, croce rossa), metteremo a disposizione mille vaccini al giorno. Finora alle associazioni di volontariato abbiamo consegnato 13mila dosi. Con questo metodo sono convinto che a breve tutti coloro che ne hanno diritto, in funzione della mansione ricoperta, saranno vaccinati”.

Sempre più vicino l’ok a Reithera

Sempre in tema di vaccini Giani ha annunciato che “il vaccino italiano Reithera passa nella sua sperimentazione da Pisa”, mentre sull’emergenza sanitaria e il rischio che la Toscana diventi rossa, il presidente ha chiarito che “se tiene Firenze la Toscana va verso un decremento dei contagi”.

Il 24 marzo un minuto di silenzio in Europa per ricordare le vittime di Covid

Un minuto di silenzio in tutta Europa per ricordare le vittime di Covid. È quanto avverrà domani, mercoledì 24 marzo alle ore 12, su idea di Eurocities, il network di 200 città europee presieduto dal sindaco di Firenze Dario Nardella. Tra le città che fanno parte del network ci sono Vienna, Parigi, Francoforte, Monaco di Baviera, Milano, Roma, Amsterdam, Varsavia, Lisbona, Londra, Praga, Barcellona, Madrid, Budapest. Tutti uniti per ricordare chi ha perso la vita a causa del Covid.

La dichiarazione di Dario Nardella

“L’Europa – ha dichiarato il sindaco Dario Nardella – ha bisogno di un momento unitario di memoria, un momento di pausa e riflessione nel quale ricordare le moltissime vittime e coloro che stanno combattendo adesso la battaglia contro la malattia. Vogliamo che questa pandemia funga da sprone per una grande rinascita collettiva che coinvolga governi e cittadini e che ponga le basi per un futuro di maggiore sostenibilità, uguaglianze, welfare, educazione e cultura. Invito tutte le città europee a partecipare a questo momento, a un anno dall’inizio della pandemia”.

Digital Green Certificate, il certificato vaccinale

Come spiegato da Nardella “la Commissione europea ha presentato nei giorni scorsi la proposta di creare un certificato vaccinale, il ‘Digital Green Certificate’, per facilitare la libera circolazione sicura all’interno dell’Ue. In vigore entro metà giugno, sarà disponibile, gratuitamente, in formato digitale o cartaceo. Si tratta di uno strumento essenziale per la ripartenza dei viaggi di lavoro, studio o turismo all’interno dell’Unione e ne auspico un veloce iter legislativo”.

Per informazioni sulla campagna vaccinale in Toscana: La nostra guida: dove, quando e come

Fiorentina, Prandelli rassegna le dimissioni. Una lettera per la società e i tifosi

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Cesare Prandelli rassegna le sue dimissioni da allenatore della Fiorentina.
A certificare la scelta, le parole dello stesso allenatore in una lettera rivolta alla società e ai tifosi: al suo posto dovrebbe ritornare Giuseppe Iachini.

La lettera

“Firenze, 23 marzo 2021. È la seconda volta che lascio la Fiorentina. La prima per volere di altri, oggi per una mia decisione. Nella vita di ciascuno, oltre che alle cose belle, si accumulano scorie, veleni che talvolta ti presentano il conto tutto assieme.
In questo momento della mia vita mi trovo in un assurdo disagio che non mi permette di essere ciò che sono. Ho intrapreso questa nuova esperienza con gioia e amore, trascinato anche dall’entusiasmo della nuova proprietà. Ed è probabilmente il troppo amore per la città, per il ricordo dei bei moneti di sport che ci ho vissuto che sono stato cieco davanti ai primi segnali che qualcosa non andava, qualcosa non era esattamente al suo posto dentro di me. La mia decisione è dettata dalla responsabilità enorme che prima di tutto ho per i calciatori e per la società, ma non ultimo per il rispetto che devo ai tifosi della Fiorentina.
Chi va in campo a questo livello, ha senza dubbio un talento specifico, chi ha talento è sensibile e mai vorrei che il mio disagio fosse percepito e condizionasse le prestazioni della squadra. In questi mesi è cresciuta dentro di me un’ombra che ha cambiato anche il mio modo di vedere le cose. Sono venuto qui per dare il 100%, ma appena ho avuto la sensazione che questo non fosse più possibile, per il bene di tutti ho deciso questo mio passo indietro. Ringrazio Rocco Commisso e tutta la sua meravigliosa famiglia, Joe Barone e Daniele Pradè, sempre vicini a me e alla squadra, ma soprattutto ringrazio Firenze che so che sarà capace di capire. Sono consapevole che la mia carriera di allenatore possa finire qui, ma non ho rimpianti e non voglio averne. Probabilmente questo mondo di cui ho fatto parte per tutta la mia vita, non fa più per me e non mi ci riconosco più. Sicuramente sarò cambiato io e il mondo va più veloce di quanto pensassi. Per questo credo che adesso sia arrivato il momento di non farmi più trascinare da questa velocità e di fermarmi per ritrovare chi veramente sono.
Cesare Prandelli”

La classifica

Prandelli lascia così la Fiorentina a quota 29 punti in classifica, a +7 dal terzultimo posto (e dunque dalla serie B), occupato in questo momento dal Cagliari e a +10 dal Parma penultimo. La Fiorentina, reduce dalla sconfitta casalinga contro il Milan, sabato 3 aprile giocherà a Genova contro la squadra di Ballardini, che si trova al 13/o posto, a quota 31 punti in classifica.

Le reazioni social alle dimissioni

Sui social intanto si sono già scatenati i commenti da parte dei tifosi viola, alcuni dei quali critici verso la società.

Covid, Nardella: “Firenze si avvicina alla zona rossa”

Firenze si avvicina alla zona rossa a causa dell’aumento di casi Covid. A dirlo il sindaco Dario Nardella, a margine di una iniziativa in città.

Firenze Zona Rossa, RT vicino a 1,25

“C’è una tendenza – ha detto Nardella – di crescita nell’area fiorentina, siamo vicini ai 400 casi positivi al giorno, c’è una pressione in lieve crescita anche nelle strutture ospedaliere. Sull’Rt siamo vicinissimi a 1,25 e per quanto riguarda il rapporto dei contagi sui 100mila abitanti siamo vicini alla soglia dei 250. Firenze non si è mai avvicinata così tanto ai livelli di zona rossa”.

Firenze zona rossa, Nardella incontra Giani

Nonostante il peggioramento dei dati Covid, il sindaco è convinto di poter ancora intervenire, “mettendo in campo delle misure” insieme al presidente della Regione Eugenio Giani “per evitare la zona rossa in tutta la regione. La cosa che conta ora è lavorare insieme, vedere tutti i numeri e poi capire come comportarsi”.

Obiettivo evitare Zona Rossa e chiusura delle scuole

Di certo, ha sottolineato Nardella, l’obiettivo è evitare la chiusura delle scuole che deve essere “l’extrema ratio perché i disagi sono fortissimi sia per i bambini, per i ragazzi, che per le famiglie. Tutto quello che possiamo fare prima di arrivare alla conseguenza estrema della chiusura delle scuole cercheremo di valutarlo e lo faremo insieme al presidente Giani”.

Misure in vigore efficaci

Le misure già adottate in città “sono state molto efficaci perché gli interventi più significativi delle forze dell’ordine sono avvenuti negli appartamenti privati a seguito di segnalazioni di cittadini mentre fuori, nelle famose piazze della movida, non si è verificato nessun caso preoccupante. Certo, va detto che il sacrificio per i gestori dei locali è molto grosso, io mi auguro che oltre a questo decreto Sostegni arrivino altre misure a favore delle imprese che stanno pagando il prezzo più alto per queste limitazioni.

Quindi l’ordinanza per ora rimane efficace, i risultati si vedono, i report che mi arrivano dal questore e dal comandante della polizia municipale sono molto buoni. Venerdì avremo la ministra Lamorgese a Firenze e le illustrerò anche il lavoro che stiamo facendo su questo fronte perché dobbiamo essere attenti a tutto”.

25 marzo: il Capodanno Fiorentino e l’Annunciazione di Maria

Da tempi antichissimi la Chiesa cattolica festeggia l’annuncio dell’incarnazione del Verbo (ab Incarnatione) dato a Maria Vergine da parte dell’Arcangelo Gabriele. Dal VII secolo tale ricorrenza viene fissata al 25 marzo, esattamente nove mesi prima del Natale, giorno della nascita di Gesù Cristo. Collegato a questo importante avvenimento, fino al 1750 a Firenze il 25 marzo si festeggiava il capodanno fiorentino, perché si dava inizio all’anno civile (non come adesso il primo gennaio) per la festività di Maria Santissima.

Il Capodanno Fiorentino del 25 marzo: il significato della festa civile, religiosa e primaverile

Quindi il 25 marzo, che coincide anche con l’arrivo della primavera, all’ombra del cupolone ed in tutte le terre soggette al dominio della città, si festeggiava il Capodanno fiorentino, differentemente ai numerosi territori d’Italia, dove in base al calendario gregoriano in vigore sin dal 1582, era il primo di gennaio. L’Annunziata era dunque per i fiorentini una festa civile, religiosa e primaverile.

Una gran folla, sia cittadina che del contado, si recava il 25 marzo alla miracolosa immagine della Madonna nella chiesa della Santissima Annunziata in festoso pellegrinaggio. È probabile che tanta affluenza di popolo abbia dato origine alla tradizionale “fiera” – che si svolge tuttora – nella piazza antistante la basilica, proprio per l’esigenza di fornire cibo e bevande a quella massa di gente affluita devotamente al santuario per festeggiare religiosamente il Capodanno e per invocare o ringraziare la Vergine. Infatti, oltre alle bancarelle ed alle ceste ricolme di tipici prodotti alimentari, erano vendute anche candele, fiori ed oggetti ex voto da offrire alla Madonna per grazia ricevuta o in adempimento di una promessa.

La riforma gregoriana del calendario

Con la cosiddetta riforma gregoriana del calendario solare, bandita dal papa Gregorio XIII nel 1582 per l’imprescindibile necessità religiosa e civile di dividere il tempo in uguali periodi, si stabilì che l’anno dovesse cominciare universalmente il primo gennaio. Tale cambiamento fu deciso con il consiglio di una commissione di astronomi e teologi, secondo un piano elaborato da Luigi Lilio basato sullo studio dei corpi celesti. La riforma, che presentava evidenti vantaggi alla popolazione, fu però preceduta da una importantissima azione svolta da Giovanni de’ Medici quando, nel 1513, divenne Papa con il nome di Leone X.

Si narra che tale appellativo fosse stato scelto dallo stesso Giovanni perché sua madre più volte gli aveva raccontato che prima delle doglie del parto, sognò di averlo partorito in Santa Reparata con le sembianze di un mansueto leone. Questo papa fiorentino, la cui politica fu soprattutto di equilibrio ed avvicinamento con le potenze europee, costituì una commissione di esperti per studiare un calendario universale che mettesse ordine nello svolgimento della vita civile nei vari popoli. L’intento era di eliminare la confusione di date e di tempi che portavano sfasamento anche per fini amministrativi e commerciali. Pertanto in data 8 luglio 1516, inviò a tutti i capi di Stato un messaggio con la sintesi della questione, invitando a darne divulgazione, cosa che avvenne in tutti i Paesi, in particolar modo in quelli cattolici.

La “fine” del capodanno fiorentino

Anche Firenze accompagnò con un bando l’esposizione della lettera ufficiale di Papa Leone X, facendola affiggere ai più importanti canti della città, nei vicariati, nelle capitanerie, podesterie e castellanie. L’invito del pontefice ebbe eco e risonanza in tutto il mondo e fu certamente il preludio alla definitiva attuazione del successivo calendario gregoriano, adottato quasi ovunque a partire, come già detto, dal 1582. Ma seppure tanti contributi scientifici per l’innovazione fossero partiti proprio da Firenze, da menti come quelle del frate eremitano Antonio Dolciati del convento di San Gallo, del frate domenicano Giovanni Tolosani, del matematico Basilio Lapi e dell’insigne Antonio Albizzi, la città continuò a seguire il calendario “stile fiorentino” e non quello attuato dall’importante riforma che offriva vantaggi di rapporti nel mondo.

Così facendo il Capodanno a Firenze continuò con caparbia tradizionalità ad essere celebrato il 25 marzo, differendo da quello ormai adottato nel mondo. I fiorentini si dovevano sempre e comunque distinguere e solo dopo 168 anni si adeguarono al calendario gregoriano grazie al decreto del granduca Francesco II di Lorena, del 20 novembre 1749, che imponeva per gli usi commerciali e nelle scritture pubbliche, dal primo gennaio 1750, il rispetto della nuova scansione temporale. L’avvenimento fu considerato così eccezionale e rivoluzionario nella tranquilla Firenze di quel tempo che ad immortalarlo fu posta sotto le logge de’ Lanzi in piazza della Signoria, un’iscrizione marmorea dettata da Giovanni Lami, dov’è tuttora visibile.

Zone rosse locali in Toscana oggi, quali sono: la mappa dei comuni

Empoli e aree vicine, Grosseto, tutta la Versilia e altri 3 comuni in provincia di Lucca in zona rossa: in Toscana scattano nuove zone rosse locali per l’alto rischio Covid e ad oggi la mappa della regione si tinge ancora più di chiazze purpuree. Confermate le restrizioni nelle province di Prato, Pistoia e Arezzo. Le ordinanze del presidente della Regione Eugenio Giani comportano la chiusura di tutte le scuole in molti territori, lo stop a molti negozi e limitazioni agli spostamenti.  Il resto della Toscana rimane in zona arancione fino al 28 marzo, compresa Firenze, che però rischia la zona rossa se la situazione dei contagi non migliorerà.

Dunque ci sono molte macchie rosse anche questa settimana, con un terzo della Toscana dove sono in vigore zone rosse localizzate. Il governatore Giani si è riunito con i sindaci delle aree interessate per poi firmare, sabato scorso, l’ordinanza con le restrizioni. Da mercoledì 24 marzo arriva inoltre la zona rossa in altri 3 comuni in provincia di Lucca. Ecco quali sono le zone rosse locali in Toscana.

Dal 22 marzo zona rossa per Empoli e per i comuni a cavallo tra Firenze e Pisa

Secondo quanto deciso dal presidente della Toscana insieme ai sindaci, tutti e 15 comuni dell’Empolese Valdelsa e del Valdarno Inferiore a cavallo tra le province di Pisa e Firenze, sono in zona rossa dal 22 marzo: ad oggi le nuove zone rosse localizzate interessano Capraia e Limite, Castelfiorentino, Cerreto Guidi, Certaldo, Empoli, Gambassi Terme, Montaione, Montelupo Fiorentino, Montespertoli, Vinci, più Tavarnelle – Barberino Valdelsa. Restano rossi i comuni di Fucecchio, San Miniato, Montopoli, Santa Croce sull’Arno e Castelfanco di sotto. Lo ha annunciato venerdì scorso Giani in una diretta social.

In questi territori, spiega la società della salute dell’Empolese Valdelsa, l’incidenza settimanale dei contagi supera i 435 casi ogni 100.000 abitanti, largamente sopra la soglia di allarme dei 250 positivi ogni 7 giorni. Forte la pressione sugli ospedali con 140 ricoveri per coronavirus all’ospedale di Empoli, 34 a Fucecchio e 15 a San Miniato. Questi ultimi due comuni sono diventati rossi da lunedì scorso.

Nuove zone rosse in Toscana, anche ad Altopascio e comuni vicini: la mappa

Dopo Viareggio e Seravezza, dal 22 marzo tutta la Versilia è in zona rossa. E quindi scuole chiuse e restrizioni a Camaiore, Pietrasanta, Massarosa, Forte dei Marmi e Stazzema, oltre che Viareggio e Seravezza. Da mercoledì 24 scattano nuove zone rosse ad Altopascio, Villa Basilica e Bagni di Lucca, con una nuova ordinanza del presidente della Regione Toscana.

Nuove zone rosse locali a sud della Toscana, a Grosseto, ma non in tutta la provincia: le restrizioni scattano nel capoluogo di provincia e poi ad Arcidosso, Castel del Piano e Seggiano. Confermata la zona rossa a Scarlino. Nel pisano Casale Marittimo è in zona arancione ma è stata decisa la chiusura di tutte le scuole.

Le regole: cosa si può fare nei comuni della Toscana in zona rossa locale. E fino a quando

Nei comuni toscani in zona rossa si applicano le restrizioni previste dall’ultimo Dpcm per le aree a massimo rischio per il coronavirus: nelle zone rosse localizzate tutte le scuole sono chiuse, si può circolare solo per motivi di lavoro salute e necessità, non si può far visita a parenti e amici, chiusi i centri commerciali e molti negozi tra cui quelli di abbigliamento, i parrucchieri e i centri estetici (qui invece quelli che possono stare aperti). Limiti anche per l’attività fisica all’aperto. Le nuove zone rosse in Toscana durano fino a domenica 28 marzo, quando però le restrizioni potranno essere prorogate.

La mappa delle zone rosse locali in vigore ad oggi in Toscana (22-28 marzo)

L’elenco dei comuni della Toscana: quali sono le zone rosse localizzate

Ecco la lista dei comuni che sono in zona rossa dal 22 al 28 marzo. Qui i testi delle ordinanze della Regione Toscana.

Zona rossa nella Città metropolitana di Firenze – Empolese Valdelsa

  1. Capraia e Limite
  2. Castelfiorentino
  3. Cerreto Guidi
  4. Certaldo, Empoli
  5. Fucecchio
  6. Gambassi Terme
  7. Montaione,
  8. Montelupo Fiorentino
  9. Montespertoli
  10. Tavarnelle – Barberino Valdelsa

Provincia di Prato

  1. Cantagallo
  2. Carmignano
  3. Montemurlo
  4. Poggio a Caiano
  5. Prato
  6. Vaiano
  7. Vernio

Zone rosse in provincia di Pistoia

  1. Abetone Cutigliano
  2. Agliana
  3. Buggiano
  4. Chiesina Uzzanese
  5. Lamporecchio
  6. Larciano
  7. Marliana
  8. Massa e Cozzile
  9. Monsummano Terme
  10. Montale
  11. Montecatini Terme
  12. Pescia
  13. Pieve a Nievole
  14. Pistoia
  15. Ponte Buggianese
  16. Quarrata
  17. Sambuca Pistoiese
  18. San Marcello Piteglio
  19. Serravalle Pistoiese
  20. Uzzano

Comuni rossi in provincia di Pisa

  1. Castelfanco di sotto
  2. San Miniato
  3. Montopoli
  4. Santa Croce sull’Arno

Tutta la Versilia in zona rossa

  1. Camaiore
  2. Forte dei Marmi
  3. Massarosa
  4. Pietrasanta,
  5. Seravezza
  6. Stazzema
  7. Viareggio
  8. Altopascio (dal 24 marzo)
  9. Villa Basilica (dal 24 marzo)
  10. Bagni di Lucca (dal 24 marzo)

Provincia di Arezzo, le zone rosse

  1. Anghiari
  2. Arezzo
  3. Badia Tedalda
  4. Bibbiena
  5. Bucine
  6. Capolona
  7. Caprese Michelangelo
  8. Castel Focognano
  9. Castel San Niccolò
  10. Castelfranco Piandiscò
  11. Castiglion Fibocchi
  12. Castiglion Fiorentino
  13. Cavriglia
  14. Chitignano
  15. Chiusi della Verna
  16. Civitella in Val di C.
  17. Cortona
  18. Foiano della Chiana
  19. Laterina Pergine V.
  20. Loro Ciuffenna
  21. Lucignano
  22. Marciano della Chiana
  23. Monte San Savino
  24. Montemignaio
  25. Monterchi
  26. Montevarchi
  27. Ortignano Raggiolo
  28. Pieve Santo Stefano
  29. Poppi
  30. Pratovecchio Stia
  31. San Giovanni Valdarno
  32. Sansepolcro
  33. Sestino
  34. Subbiano
  35. Talla
  36. Terranuova Bracciolini

Toscana: zone rosse in provincia di Grosseto dal 22 marzo

  1. Arcidosso
  2. Castel del Piano
  3. Grosseto
  4. Scarlino
  5. Seggiano

Decreto sostegno 2021 (ristori 5) in Gazzetta Ufficiale: quando arrivano i soldi

Addio ai ristori 5, il governo Draghi ha approvato il decreto sostegno 2021 e il testo integrale è uscito il 22 marzo in Gazzetta Ufficiale, nella versione online e pdf: il provvedimento ha cambiato nome, ma prevede sempre bonus per i lavoratori, aiuti per le aziende e sussidi contro la povertà come il reddito di emergenza. Si tratta di un atto economico atteso dai cittadini e dalle categorie più colpite dalla crisi. Il presidente del Consiglio ha già reso noto da quando arrivano i soldi del decreto sostegno (l’ex decreto ristori 5), garantendo tempi rapidi per i bonifici dopo l’uscita del testo in Gazzetta Ufficiale.

Quando arrivano  i soldi del decreto sostegno 2021 (ex ristori 5): cosa prevede

Il governo Draghi ha messo mano al decreto ristori 5 predisposto dall’esecutivo Conte, definendo un quadro di misure di sostegno per lavoratori e aziende. Stanziati 32 miliardi di euro a cui il Parlamento ha già dato il via libera a inizio 2021 per il decreto ristori 5. Il testo prevede 1 miliardo di euro per il Reddito di cittadinanza e per nuove mensilità del Reddito di emergenza. E poi un contributo a fondo perduto per le aziende, calibrato sui danni economici effettivamente subiti. Il governo Draghi ha deciso l’arrivo di bonus per le partite Iva e i lavoratori autonomi che hanno subito cali di fatturato.

Con il decreto sostegno Draghi (ex ristori 5) arriva l’atteso allungamento della cassa integrazione Covid, oltre alla proroga del blocco dei licenziamenti e anche la conferma del bonus per i collaboratori sportivi. La proroga dei congedi parentali Covid per i genitori con figli fino a 14 anni e il bonus baby sitter sono stati già introdotti dal nuovo decreto legge Covid che modifica l’ultimo Dpcm. Quando arrivano i soldi del decreto sostegno (ristori 5)? Il governo ha affermato che i pagamenti degli aiuti e dei sussidi arriveranno dall’8 al 30 aprile.

I professionisti che vogliono tenersi aggiornati sui bonus in arrivo e ricevere assistenza nell’invio della domanda possono rivolgersi al proprio consulente. O, in alternativa, contattare un commercialista telematico che, come Fiscozen, includa anche questo servizio nella sua offerta.

Quando esce il testo integrale del decreto sostegno (ristori 5) in Gazzetta Ufficiale (pdf)

Il decreto sostegno (ristori 5) è stato approvato venerdì 19 marzo dal Consiglio dei Ministri e il testo integrale è stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale, nella versione web e pdf, il 22 marzo. Dopo l’ok del governo, i capisaldi del provvedimento erano stati illustrati in una conferenza stampa (qui sotto il video).

Il decreto legge ristori 5-sostegno 2021 è stato pubblicato dopo aver passato il vaglio del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella e dovrà essere convertito in legge dal Parlamento entro 60 giorni per non perdere efficacia. Ecco dove scaricare il testo: