domenica, 18 Maggio 2025
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Dpcm, la Toscana in che zona rientra: gialla, arancione o rossa

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Dopo l’ultimo Dpcm la Toscana sarà nella zona gialla, arancione o rossa? È quello che si sono chiesti i cittadini del granducato dopo la firma dell’ultimo decreto del presidente del Consiglio. A causa della pandemia, dal 6 novembre al 3 dicembre 2020, le regioni d’Italia saranno suddivise in base a 3 diversi livelli di rischio legati agli scenari dei contagi di Covid-19.

Il Dpcm infatti prevede regole valide in tutto il territorio nazionali e poi restrizioni via via più pesanti a seconda del grado di rischio delle singole regioni (il cosiddetto livello rosso o arancione).

La Toscana in che zona Covid rientra secondo il nuovo Dpcm: area gialla o arancione?

E’ Ministro della Salute, sentiti i governatori, a stabilire questa mappa con un’ordinanza almeno ogni 7 giorni: per capire in quale area Covid è la Toscana, se nella zona rossa, in quella arancione o gialla, non si prende in considerazione solo l’indice di contagiosità del Covid-19 (il famigerato Rt, da noi all’1,41), ma anche gli altri 21 parametri e coefficienti del monitoraggio settimanale dell’Istituto Superiore di Sanità. Si va dall’incidenza dei casi positivi su 100.000 abitanti (la Toscana è ora l’ottava regione in Italia per questo parametro), alla tenuta del sistema sanitario regionale.

La Toscana era in bilico tra la zona gialla (inizialmente chiamata “zona verde”) e quella arancione (la fascia “intermedia” prima del massimo grado di allerta Covid, il rosso): il premier Conte ha annunciato che la nostra regione rientra, al momento, nella zona gialla che prevede le limitazioni minori. Come detto questa classificazione sarà aggiornata almeno ogni settimana dal Ministero della Salute.

Toscana in zona gialla, le regole da rispettare: cosa si può fare

Toscana zona gialla, cosa comporta: le limitazioni, dagli spostamenti al coprifuoco

Secondo il nuovo Dpcm di novembre, la zona gialla – quella in cui rientra la Toscana – è la fascia Covid che prevede le restrizioni base, comuni a tutta Italia: non sono previste limitazioni agli spostamenti con le altre regioni gialle e si può uscire dal Comune di residenza, anche se è “fortemente raccomandato” ridurre all’essenziale i movimenti delle persone.

Dal 6 novembre, in Toscana sono in vigore le misure previste dall’ultimo Dpcm, in particolare:

  • Coprifuoco dalle ore 22 alle 5 del mattino (salvo eccezioni di comprovata necessità legate a motivi di lavoro o di salute. Chi uscirà in quella fascia oraria dovrà portare con sé l’autocertificazione)
  • Chiusi tutti i musei e le mostre
  • Stop anche per tutte le attività per cui è stata già decisa la chiusura: palestre, teatri, cinema, fiere, convegni, sagre, impianti sciistici
  • Didattica a distanza per tutte le scuole superiori
  • Didattica in presenza per le scuole elementari, medie e dell’infanzia (con obbligo di mascherina per i maggiori di 6 anni)
  • Chiusura dei centri commerciali nei giorni festivi e prefestivi ad eccezione di farmacie, alimentari, edicole e tabacchi
  • Chiusura di bar, ristoranti, gelaterie e pasticcerie alle 18 (asporto e consegna a domicilio fino alle 22)
  • Sospensione dei concorsi pubblici (ad eccezione di quelli per il personale sanitario)
  • Chiusura delle sale bingo e scommesse
  • Capienza dimezzata su autobus e treni regionali
  • Consentito l’accesso ai parchi
  • Parrucchieri aperti

Limitazioni e regole della zona arancione

Dopo l’annuncio della classificazione della Toscana come zona gialla, il governatore Eugenio Giani ha invitato al rispetto delle regole, per non rischiare un domani di finire nell’area arancione (o peggio, in quella rossa): “Dobbiamo impegnarci per non peggiorare la situazione, facciamo la nostra parte”, ha detto il presidente della Regione. Se in futuro la Toscana rientrasse nella zona arancione sarebbe previsto un giro di vite ulteriore: oltre alle restrizioni già previste per la zona gialla scatterebbero altre limitazioni.

  • Ristoranti, bar, pasticcerie e gelaterie chiusi sempre (dalle 5 alle 22 consentiti solo l’asporto e la consegna a domicilio)
  • Blocco degli spostamenti da e verso le altre regioni*
  • Vietati gli spostamenti al di fuori del proprio comune di residenza o domicilio*

* salvo eccezioni di comprovata necessità legate a motivi di lavoro o di salute. Chi uscirà in quella fascia oraria dovrà portare con sé l’autocertificazione

A che ora parla Conte: conferenza stampa oggi alle 20.20, la diretta tv e streaming

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Approvato il nuovo Dpcm 3 novembre, si terrà nella serata di oggi la conferenza stampa del presidente del Consiglio, preceduta da un discorso per illustrarne pubblicamente i contenuti definitivi: a che ora parla Giuseppe Conte? L’appuntamento è alle ore 20.20 di oggi. Ecco dunque dove vedere la conferenza stampa e come seguire il discorso di Conte in tv o diretta streaming, non appena ci sarà.

Il premier Conte parla oggi: a che ora e come seguire il discorso in diretta

Il nuovo Dpcm ha introdotto nuove e più severe misure restrittive per contenere il contagio da Covid: coprifuoco alle ore 22, Italia divisa in zone rosse, arancioni e verdi a seconda del livello di rischio. E poi, chiusura dei centri commerciali nel weekend e dei musei tutti i giorni, didattica a distanza per le superiori. Tornano poi i limiti agli spostamenti tra regioni e il modulo di autocertificazione per potersi muovere. Di questo parlerà Giuseppe Conte nel suo discorso in apertura della conferenza stampa attesa tra il pomeriggio e la serata di oggi.

 

La lista delle zone rosse e arancioni in Italia: mappa aggiornata

Conferenza stampa Conte in diretta: a che ora parla oggi

E dunque, a che ora parla oggi Conte? Palazzo Chigi ha fissato una conferenza stampa alle ore 20.20 di oggi: come e dove seguire il discorso di Conte in tv o streaming? Online, attraverso l’account YouTube o quello Facebook ufficiali di Palazzo Chigi. Oltre a questi, molti canali televisivi – di certo quelli allnews, da Rai News 24 a Sky Tg 24 – trasmetteranno in diretta il discorso di Conte di oggi, con i giornalisti che potranno intervenire in diretta alla conferenza stampa ponendo le loro domande al presidente del consiglio.

Per il momento, oggi Giuseppe Conte non ha rilasciato dichiarazioni né tenuto un discorso pubblico. Il suo unico commento lo ha affidato ai social: “Esiste un solo modo per uscire da questo periodo drammatico: restare uniti. Sempre”, ha scritto il premier dopo essere intervenuto alle celebrazioni per la Giornata delle forze armate. “Le differenti opinioni e la diversità di vedute – ha scritto Conte – non devono minare il nostro costante sforzo di sorreggerci gli uni con gli altri. Dobbiamo ribadirlo forte, oggi, nel Giorno dell’Unità nazionale e Giornata delle Forze Armate, di fronte a una comunità di donne e uomini che, come è stato in passato, con impegno e sacrifici è naturalmente votata a perseguire l’interesse generale”.

Nuovo Dpcm, chiuse anche le biblioteche

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Non solo i musei e le mostre, non soltanto teatri e cinema. Con le disposizioni del nuovo Dpcm 3 novembre vengono chiuse tutte le biblioteche in Italia: anche queste, infatti, sono tra gli istituti di cultura elencati all’articolo 101 del codice dei beni culturali e del paesaggio.

Chiuse anche le biblioteche: cosa prevede il nuovo Dpcm

L’articolo 9 del nuovo Dpcm elenca le misure di contrasto al contagio da Covid da applicare all’intero territorio nazionale alla lettera r) l’articolo recita: “sono sospesi le mostre e i servizi di apertura al pubblico dei musei e degli altri istituti e luoghi della cultura di cui all’articolo 101 del codice dei beni culturali e del paesaggio, di cui al decreto legislativo 22 gennaio 2004, n. 42″. Comprese, appunto, le biblioteche, che resteranno chiuse a partire da venerdì 6 novembre e fino al 3 dicembre 2020, ovvero per tutta la durata del nuovo Dpcm.

Fino a quando dura il nuovo Dpcm: zone rosse e coprifuoco

Archivi, parchi archeologici, musei: l’articolo 101 del Codice dei beni culturali

Non saranno solo le biblioteche a rimanere chiuse con il nuovo Dpcm. Gli istituti e luoghi della cultura elencati all’articolo 101 del Codice dei beni culturali e del paesaggio, convertito in legge col Decreto Legislativo 22 gennaio 2004, n. 42, sono:

  • Musei
  • Biblioteche
  • Archivi
  • Aree archeologiche
  • Parchi archeologici
  • Complessi monumentali

Testo del nuovo Dpcm del 4 novembre (pdf e doc) in Gazzetta Ufficiale

Non si tratta però di una serrata totale. Ad essere sospesi sono soltanto i servizi di apertura al pubblico. Le attività lavorative e di ricerca all’interno degli istituti di cultura potranno comunque essere portate avanti, laddove possibile. Le biblioteche, ad esempio, resteranno chiuse al pubblico per effetto del nuovo Dpcm ma potranno adottare servizi alternativi di prestito a distanza oppure online.

Fino a quando dura il nuovo Dpcm: zone rosse e coprifuoco

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Firmato ieri, pubblicato oggi, in vigore da domani. Il nuovo decreto è pronto, con le sue misure drastiche per combattere il contagio da Covid il cui andamento è tornato a peggiorare nelle ultime settimane. Ma fino a quando dura il nuovo Dpcm 3 novembre e fino a quando saranno in vigore zone rosse e coprifuoco?

Zone rosse e coprifuoco: fino a quando

Il testo definitivo del nuovo Dpcm 3 novembre è pubblicato in Gazzetta ufficiale da oggi, presto disponibile anche sul sito della Gazzetta stessa. Intanto lo si può trovare in formato pdf sul sito del governo, completo di allegati.

Coprifuoco dalle 22: come funziona, cosa significa e da quando inizia

In estrema sintesi, le misure introdotte dal decreto sono:

  • Coprifuoco in tutta Italia dalle ore 22 alle ore 5
  • Chiusura dei centri commerciali durante il weekend
  • Didattica a distanza al 100% per le scuole superiori
  • Capienza ridotta al 50% sui mezzi pubblici 

Il decreto inoltre suddivide le regioni d’Italia in tre fasce di rischio, informalmente chiamate zone rosse, zone arancioni e zone verdi (la mappa). Nelle regioni rosse e arancioni sono previste misure ancora più stringenti, come il divieto di spostamenti al di fuori del comune di residenza e la chiusura di tutti i negozi non essenziali.

La lista delle zone rosse e arancioni in Italia: mappa aggiornata

Fino a quando dura il nuovo Dpcm

Tutte le misure saranno in vigore a partire da venerdì 6 novembre. Ma fino a quando dura il nuovo Dpcm, comprese zone rosse e coprifuoco? Il decreto prevede infatti anche una scadenza: il testo sarà valido fino al 3 dicembre 2020.

Pertanto anche il coprifuoco alle 22 resterà in vigore fino a quando sarà valido il decreto, così come la suddivisione in zone rosse, arancioni e verdi: fino al 3 dicembre, appunto.

Stop a spostamenti tra regioni rosse e gialle: cosa prevede il nuovo Dpcm novembre

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Sarà un’Italia divisa in tre: tre fasce a seconda del livello di rischio, con regioni rosse, regioni gialle e il divieto di spostamenti tra queste e le regioni verdi individuate dal nuovo Dpcm di novembre che il governo dovrebbe approvare in serata. Sembra esser questa la linea emersa durante il confronto tra la maggioranza e le regioni stesse.

Vietati gli spostamenti tra regioni rosse e gialle

Rosso, giallo e verde sono gli aggettivi con i quali informalmente si distinguono le fasce di rischio epidemiologico. Con le regioni rosse al livello di rischio più alto, le regioni gialle a quello intermedio e quelle verdi al livello più basso. Quali sono le regioni rosse.

Più alto è il rischio, più severe saranno le restrizioni. Tra queste ci sarà il divieto di spostamenti tra regioni rosse e regioni gialle verso le regioni verdi. Nelle regioni verdi, invece, resterà la libertà di circolazione. Questa almeno sarebbe la linea sulla quale il governo e i capi delegazione delle forze di maggioranza avrebbero trovato una convergenza. Linea che a partire dalle 17 verrà sottoposta alla Conferenza delle regioni e che certamente non mancherà di creare malumori tra alcuni governatori.

Nuovo Dpcm e spostamenti tra regioni: le misure previste

Tra le limitazioni per le regioni rosse non dovrebbe invece esserci il blocco totale della scuola in presenza. Secondo quanto riporta l’Ansa, il testo del nuovo Dpcm 3 novembre consentirebbe anche qui le lezioni in presenza fino alla prima media.

Regioni rosse: quali sono quelle a rischio chiusura per Covid

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Tre fasce di rischio e un coefficiente per stabilire in quale di esse si colloca ciascuna regione. Più grave la situazione epidemiologica, più stringenti saranno le misure. È il principio adottato dal nuovo Dpcm di novembre: ma quali sono le regioni rosse e cosa succede nei territori di fascia 3, quelli a rischio chiusura per Covid?

Rosse, gialle e verdi: tre fasce di rischio per le regioni

I livelli di rischio individuati dal nuovo Dpcm saranno tre: si parla informalmente di regioni verdi, regioni gialle e regioni rosse in ordine crescente di rischio chiusura. Nelle regioni verdi si applicheranno le misure restrittive previste a livello nazionale, ma nulla più.

Quando esce il testo del nuovo Dpcm di novembre 2020

Nelle regioni gialle del livello 2, quello intermedio, scatterà la chiusura di bar e ristoranti. Qui la didattica a distanza sarà obbligatoria per tutte le classi a partire dalla seconda media. Il resto dei negozi e delle attività continuerà a essere aperto. Altri provvedimenti su scala locale potranno essere adottati dai sindaci e dai presidenti di regione.

Infine le regioni rosse, quelle a maggior rischio chiusura per Covid: qui, di fatto, scatterà il lockdown come quello della primavera scorsa. Si potrà uscire solo per lavoro, salute o urgenza. Chiusi tutti i negozi, i bar, i ristoranti, i parrucchieri e i centri estetici. In pratica resteranno aperti solo i negozi di alimentari, le farmacie e i tabaccai. Si continua a lavorare invece nelle fabbriche, negli uffici (sia privati che pubblici, laddove non sia possibile lo smart working), nei servizi e nelle attività produttive. Neanche le scuole si fermeranno del tutto. L’intenzione del governo è quella di mantenere la didattica in presenza anche nelle regioni rosse fino alla prima media.

Saranno vietati gli spostamenti tra regioni rosse e regioni gialle. Resta la libera circolazione tra regioni verdi.

Quali sono le regioni rosse a rischio chiusura

Il coefficiente di rischio di ciascuna regione sarà determinato da un complesso di 21 diversi indicatori, compreso l’indice Rt. Le categorie saranno “mobili”, nel senso che una regione potrà spostarsi nella fascia di rischio più alta o più bassa a seconda dell’andamento del contagio al suo interno. Gli indicatori verranno aggiornati periodicamente.

Coprifuoco alle 21, da quando? Cosa prevede il nuovo Dpcm

Ci si domanda, ad oggi, quali sono le regioni rosse a rischio chiusura per Covid. Secondo l’ultimo monitoraggio a disposizione del governo, i cui dati sono però aggiornati alla settimana scorsa, sarebbero 5 le regioni considerate a rischio massimo: Lombardia, Piemonte, Liguria, Puglia e Calabria.

Aree a rischio Covid, un coefficiente per misure differenziate tra regioni

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Misure drastiche su tutto il territorio nazionale, ma non uguali per tutte. Il nuovo Dpcm di novembre presentato stamani dal premier Conte alla Camera suddividerà le Regioni d’Italia in tre aree a rischio corrispondenti ad altrettanti scenari calcolati attraverso un coefficiente. Più grave sarà il coefficiente di rischio, più stringenti le misure restrittive anti Covid applicate in quella regione. Ecco quali sono le regioni a rischio.

Covid, regioni divise in tre aree di rischio

Il coefficiente delle aree a rischio sarà calcolato e certificato dall’Istituto superiore di sanità per tutte le regioni, secondo vari indicatori scientifici. Un dato unico per fotografare la gravità del contagio in ciascuna regione.

Il coefficiente di rischio non sarà “fisso”, ma aggiornato periodicamente. Così che ciascuna delle aree potrà passare nella fascia a rischio più alto o in quella più bassa a seconda della sua curva epidemiologica.

Un coefficiente per calcolare il rischio Covid in ogni regione

Le diverse aree di rischio determineranno anche limiti agli spostamenti tra regioni: non si potrà andare infatti da una regione con coefficiente più alto verso una a coefficiente più basso. Il testo definitivo del nuovo Dpcm chiarirà le modalità di queste limitazioni.

Quali sono le regioni a rischio

Uno degli indici che viene tenuto in considerazione per il calcolo del coefficiente di rischio delle regioni è l’indice Rt. Secondo l’ultimo report dell’Istituto superiore di sanità, sono 15 le regioni italiane a rischio, dove cioè l’indice supera la quota di allerta di 1,5.

In due di queste regioni l’indice Rt supera addirittura quota 2: si tratta del Piemonte (2,16) e della Lombardia (2,09). Le altre, tutte con valori tra l’1,5 e il 2, sono: Calabria, Emilia Romagna, Friuli Venezia Giulia, Lazio, Liguria, Molise, Puglia, Umbria, Valle d’Aosta e le due province autonome del Trentino, quelle di Trento e di Bolzano.

Coprifuoco e limiti agli spostamenti: il nuovo Dpcm

Ci sarà il coprifuoco: Conte ha parlato di “limiti alla circolazione nella fascia serale”. Conte ha poi confermato che il nuovo Dpcm disporrà la chiusura dei centri commerciali nei giorni festivi e prefestivi. Misura che non riguarderà farmacie, alimentari, tabacchi ed edicole. Saranno chiusi anche musei e mostre. La capienza dei mezzi di trasporto pubblico verrà ridotta del 50%.

Fiorentina brutta e inconcludente. La Roma vince con facilità

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Senza gioco, con giocatori fuori ruolo, mai pericolosa. Una Fiorentina brutta perde a Roma mettendo in evidenza le tante difficoltà che sta attraversando la squadra per andare a rete. Un allenatore che non è riuscito a dare una personalità e che continua a mischiare i ruoli. Iachini, sempre più in discussione, reinventa la squadra schierando Callejon prima punta al fianco di Ribery, scelta discutibile e che non ha ottenuto i risultati sperati. Poi il cambio con l’ingresso di Vlahovic e, alla fine, tre punte con Kouamé e Cutrone. Poca chiarezza che ha solo favorito la Roma che si è imposta con un gol per tempo. Prima di Spinazzola, poi di Pedro. Espulso Martinez Quarta.

Primo Tempo

I primi dieci minuti sono di marca viola con Castrovilli che prova subito dopo due minuti a sorprendere la difesa giallorossa ma poi, al 12’ la Roma passa in vantaggio. Milenkovic e Quarta chiudono su Dzeko ma è Spinazzola a prendere in controtempo Dragowski e segnare l’1-0. Al 17’ ci prova Pedro ma la palla sfila vicino al palo. Al 22’ Dragowski salva la porta da un colpo di testa ravvicinato di Dzeko. Al 37’ è ancora l’estremo difensore viola a salvare la Fiorentina con un doppio intervento su Krasdorp e poi su Mkhitaryan. Si va al riposo con la Roma in vantaggio.

© Tiziano Pucci – Agenzia Fotografica Italiana

Secondo Tempo

L’ex di turno, Veretout, apre le azioni d’attacco della Roma nella ripresa. Al 53’ il francese prova a sorprendere Dragowski ma la sfera finisce di poco al lato del palo. Al 63’ Mkhitaryan viene attaccato da Milenkovic che riesce a deviare il pallone in angolo. Al 69’ la squadra di Fonseca raddoppia con un’azione in velocità grazie a Dzeko e Mkhitaryan. Il pallone finisce tra i piedi di Pedro che segna il raddoppio. Al 79’ si rivede la Fiorentina con un colpo di testa di Kouamé, ben parato da Mirante. Poco prima del 90’ c’è il rosso diretto mostrato dall’arbitro Orsato a Martinez Quarta, all’esordio dal primo minuto in campionato per un brutto intervento su Dzeko. Beppe Iachini sempre più in discussione e sabato sera una nuova trasferta, a Parma.

L’allenatore

Nonostante sia sotto esame Beppe Iachini mostra sicurezza. “Abbiamo margini di crescita, sono convinto che questo gruppo farà parlare di sé nelle prossime settimane. Avere Bonaventura e Castrovilli in mezzo al campo ti permette altro, spesso nel corso della gara cambiamo movimenti. La pressione – parlando della sua situazione in panchina – fa parte del nostro lavoro, ci sono momenti in cui le cose vanno meno bene: è bello fare gli allenatori anche quando bisogna far sì che le cose vadano per il verso giusto. Non ci dimentichiamo le ottime gare fatte con Torino e Inter e che tanti ci hanno indicato come sorpresa del campionato. Sono partiti tanti giocatori con le Nazionali e gli infortuni ci hanno privato di calciatori importanti”.

Dove vedere Roma Fiorentina in tv. Sky o Dazn?

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Tutto pronto per Roma Fiorentina, domenica primo novembre alle ore 18 all’Olimpico contro la Roma i viola disputeranno la sesta giornata di Serie A dopo la brutta vittoria in seria A. Tutto ciò che c’è da sapere per vedere la partita in diretta in tv, in streaming, su Sky, Sky Go, Now Tv e Dazn.

Dove vedere Roma Fiorentina in tv: sky o dazn?

La partita sarà trasmessa in diretta e in esclusiva dai canali satellitari Sky: Sky Sport  (numero 252 del satellite) anche in 4K HDR per i clienti Sky Q. Diretta a partire dalle ore 218 di domeni 1 novembre 2020.

Dove vedere Roma Fiorentina in streaming

Gli abbonati Sky potranno seguire la partita anche su Sky Go, l’app di streaming in diretta per seguire i programmi del proprio pacchetto Sky anche su pc, tablet e smartphone.
Roma Fiorentina sarà trasmessa inoltre anche su NowTv, la piattaforma di streaming a pagamento.
La radiocronaca in diretta sarà trasmessa da RadioRai.

Roma Fiorentina in chiaro? 

Non ci sono opzioni per vedere Roma Fiorentina in chiaro.

“Qualcuno ti guarda” di Lisa Jewell, la recensione

All’inizio di “Qualcuno ti guarda” di Lisa Jewell, ci troviamo catapultati a Melville, quartiere elegante di Bristol. L’atmosfera è quasi da film, con villette a schiera colorate con giardino e boschetto. In una di queste case perfette però è accaduto qualcosa di terribile: una finestra rotta, un porta accostata e un lago di sangue in cui galleggia una nappina rossa. Non si sa chi sia il morto né altri dettagli.

Da qui, con una serie di flashback intervallati da brevi resoconti e interrogatori della polizia, faremo conoscenza di tutto il vicinato, zoomando ed entrando nelle loro esistenze tra apparente normalità, inquietanti segreti e ossessioni opprimenti.

I personaggi di “Qualcuno ti guarda”

Tom Fitzwilliam è il nuovo dirigente scolastico dell’istituto superiore di Melville, chiamato per rimetterla in sesto: brizzolato e con un accenno di pancetta, Tom ha un fascino magnetico a cui difficilmente le donne riescono a resistere. Vive con sua moglie, casalinga perfetta, e suo figlio Freddie che, schiacciato dall’ingombrante presenza del padre, passa le giornate a guardare fuori dalla finestra col suo binocolo.

A qualche casa di distanza vive Joey Mullen, impulsiva ventenne da poco tornata da Ibiza con un anello al dito, insieme al fratello Jack e a sua moglie Rebecca. Dall’altro lato della strada troviamo invece Jenna, una studentessa quindicenne che vive con una madre instabile e paranoica convinta che una misteriosa banda di stalker la stia perseguitando spostando i soprammobili, svitando le lampadine e incidendo piccoli geroglifici sul tavolo di cucina.

Il “viaggio” di Lisa Jewell

Lisa Jewell con “Qualcuno ti guarda” ci farà addentrare pian piano nelle vite del vicinato, apparentemente normali, informandoci in un crescendo di sospetti e tensioni, delle varie stranezze misteriose che caratterizzano molti dei personaggi. Crescendo che si tramuterà in dubbio, portandoci a interrogarci continuamente sull’onestà del personaggio di cui stiamo leggendo la storia.

Un thriller sui generis, che inizia con un omicidio di cui non si conosce né vittima né assassino e che piano piano getta insospettabili indizi, centellinati ad arte, che danno vita a un tale turbinio di pensieri ed ipotesi nel lettore che risulterà complicato staccarsi dalle sue pagine.

Lisa Jewell, “Qualcuno ti guarda”
Neri Pozza editore, 19 €
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