martedì, 19 Agosto 2025
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Fiorentina contro il Genoa, è già sfida salvezza

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Fiorentina – Genoa di lunedì 7 dicembre (alle 20,45) chiuderà la decima giornata di serie A. È già uno scontro salvezza tra i viola che, malgrado l’arrivo di Cesare Prandelli in panchina, sono reduci da due sconfitte in campionato. L’ultima a San Siro contro il Milan, mentre la squadra ligure ha perso in casa contro il Parma nell’ultimo turno.

A rischio la panchina di Maran

Nonostante il ritorno di Prandelli in panchina la Fiorentina occupa attualmente il quartultimo posto in classifica, a soli due punti dalla zona retrocessione. Nelle ultime quattro partite i viola hanno portato a casa un solo punto, e non riescono a trovare la via del gol da ben 400 minuti. L’ultimo gol, che è coinciso con l’ultimo vittoria, risale alla gara casalinga vinta per 3-2 contro l’Udinese. Cesare Prandelli, ex allenatore del Genoa, non sarà presente in panchina in quanto è risultato positivo al Coronavirus. Dopo la sconfitta interna contro il Parma la panchina di Maran scotta sempre di più. Il Genoa arriva da quattro sconfitte consecutive e al Franchi cercherà di evitare il quinto risultato negativo di fila, cosa che non accade dal gennaio 2016 con Gasperini come allenatore.

Fiorentina – Genoa, le probabili formazioni

La Fiorentina si presenta con tutta la rosa al completo, nessun giocatore figura infatti tra gli indisponibili e gli squalificati. I grandi dubbi di formazione riguardano l’attacco, mentre negli altri reparti Prandelli sembra aver già scelto gli uomini da mandare in campo. Davanti a Dragowski, al centro della difesa Pezzella e Milenkovic, sulle fasce conferme per Biraghi e Caceres. A centrocampo Pulgar agirà da regista, con Amrabat e Castrovilli a completare la mediana. In caso di tridente Callejon agirà sulla destra, certa la presenza di Ribery sulla sinistra, mentre per il ruolo di attaccante centrale Vlahovic rimane il favorito su Kouame e Cutrone.

Il Genoa arriva al match con diversi indisponibili: Biraschi, Melengoni, Criscito, Cassata, Zappacosta e Perin. Tra i pali ci sarà nuovamente Paleari. In difesa verrà schierato il terzetto formato da Zapata, Bani e Goldaniga. Sugli esterni quasi sicuri del posto Ghiglione e Pellegrini, mentre in mediana Sturaro dovrebbe avere la meglio su Rovella per affiancare Badelj e Lerager. In attacco dovrebbe essere confermato Shomurodov affianco a Scamacca.

La Toscana cambia colore: cosa si può fare in zona arancione, le regole

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Apertura dei negozi di abbigliamento e dei centri estetici, più libertà per gli spostamenti dentro il proprio comune (ma non tra comuni e fuori regione), novità per lo sport di base e la caccia, stesse restrizioni per ristoranti e bar: con il cambio di colore della Toscana, dal 6 dicembre, le città si preparano alle regole anti-Covid della nuova fascia, confermate dal nuovo Dpcm, ecco cosa si può fare in zona arancione, cosa cambia e qual è la differenza con quella rossa.

Quando la Toscana cambia colore: da zona rossa a zona arancione

La Toscana è finita in zona rossa lo scorso 15 novembre, 4 giorni dopo essere stata declassata da gialla a arancione, e adesso si appresta di nuovo a cambiare colore con il ritorno delle “vecchie” limitazioni: la Toscana torna in zona arancione da domenica 6 dicembre 2020. Questo è possibile grazie a un andamento positivo dei dati epidemiologici: la permanenza minima in una fascia di rischio Covid più alta è di 14 giorni.

Non sta infatti al nuovo Dpcm cambiare il colore delle regioni, ma come di consueto è un’ordinanza del ministro Roberto Speranza, firmata il 4 dicembre, a sancire la “promozione” e la “retrocessione” delle regioni. Il provvedimento sul cambio di colore della Toscana e delle altre regioni entra in vigore domenica. Un passo in avanti che consentirà di allentare le maglie dei divieti e di dare un sospiro di sollievo all’economia locale, sperando che poi la Toscana possa tornare ad essere zona gialla, poco prima delle vacanze di Natale.

Spostamenti e cambio di colore in Toscana: la differenza tra zona rossa e arancione

In Toscana la principale cosa che cambia dal 6 dicembre per gli spostamenti riguarda le regole sulla circolazione dentro i confini del proprio comune di residenza o domicilio: se in zona rossa per uscire di casa bisogna avere validi motivi (salute, lavoro, necessità) in zona arancione non ci sono queste limitazioni. Restano però le restrizioni per gli spostamenti fuori comune e fuori regione, consentiti solo per motivi di salute, lavoro e necessità.

Se ci si sposta per una di queste necessità fuori comune o regione è obbligatorio compilare l’autocertificazione. Insomma quando la Toscana sarà in zona arancione si potrà andare a fare una passeggiata dall’altra parte della città, ma non andare a far visita ai congiunti fuori comune.

Coprifuoco in Toscana: zona arancione, stesse regole del Dpcm

Il cambio di colore non influisce sul coprifuoco, che viene confermato anche in Toscana perché non dipende dalla regole della zona arancione ma da quelle comuni a tutta Italia: resta il divieto agli spostamenti dalle ore 22 alle 5 del mattino, tutti i giorni pure la vigilia, Natale e Santo Stefano. Nella notte tra il 31 dicembre e Capodanno, per effetto del Dpcm entrato in vigore il 4 dicembre, in Toscana e nelle altre regioni italiane la fine del coprifuoco sarà spostata in avanti e lo stop agli spostamenti andrà dalle 22 alle 7.

Quando si può uscire di casa? Confermate le “vecchie” regole: si può circolare durante il coprifuoco solo per motivi di lavoro, salute e necessità, compilando l’autocertificazione.

Cosa cambia in Toscana: quando riaprono i negozi di abbigliamento, i centri estetici, bar e i ristoranti

Sul fronte dello shopping, con il cambio di colore della Toscana, il 6 dicembre si modificano anche le regole per i negozi che tornano aperti: non ci sono più limitazioni sulla tipologia di attività del commercio al dettaglio che possono restare attive.  Oltre agli alimentari, le farmacie, i tabaccai, le edicole, i parrucchieri e gli altri esercizi a cui era stato concesso di tenere il bandone alzato nelle ultime due settimane, dal 6 dicembre – se sarà confermato il passaggio in una fascia di rischio minore – torneranno ad aprire tutti gli altri, compresi i centri estetici, i negozi di abbigliamento, gli store di casalinghi.

Nessuna apertura però il sabato e la domenica dei centri commerciali, visto che il nuovo Dpcm ha confermato che in queste grandi strutture, durante il weekend e nei giorni festivi, possono restare aperti solo i negozi di alimentari, piante, tabacchi, giornali e le farmacie e parafarmacie. Nella Toscana arancione, i ristoranti e i bar rimarranno aperti solo per l’asporto e la consegna a domicilio e solo fino alle 22. Vietato l’assembramento fuori dai locali. Confermato anche il coprifuoco.

Palestre, musei, teatri, caccia e sport cosa si può fare in zona arancione

Niente da fare per palestre e piscine che rimangono chiuse anche nella Toscana arancione. Stesso discorso per i musei e i teatri che continuano ad avere le porte chiuse, così come gli eventi che prevedono la presenza di un pubblico, che è possibile svolgere solo a distanza e in streaming. Prosegue lo stop di sale giochi, sale scommesse, bingo e slot machine anche nei bar e tabaccherie.

Con la Toscana in zona arancione cambiano le regole per lo sport e l’attività motoria: è possibile fare una passeggiata anche lontano dalla propria abitazione (ma all’interno del proprio comune), si può tornare a fare attività sportiva di base negli spazi all’aperto dei circoli sportivi e allenamenti individuali open air ed è permesso anche andare in bici per sport o per gli spostamenti quotidiani. Vietati invece gli sport e le gare che prevedono un contatto fisico, anche se amatoriali. Quando la Toscana tornerà in zona arancione si potrà andare a caccia e praticare la pesca, ma solo all’interno del proprio comune.

Quando riaprono le scuole medie

Il cambio di colore, da zona rossa a zona arancione, sancisce la riapertura anche in Toscana delle scuole medie, ma non di quelle superiori: riprende la didattica in presenza per le classi di seconda e terza media, i ragazzi più grandi invece proseguono con le lezioni a distanza. Chiuse anche le aule dell’università. Non è detto però che le scuole medie riaprano subito il 7 dicembre le classi seconde e terze: alcuni istituti potrebbero avere necessità di qualche giorno in più per adeguarsi alle nuove regole della zona arancione.

Toscana in zona arancione: cosa si può fare e cosa cambia

Ecco in sintesi cosa cambia con la modifica del “colore Covid” e cosa si può fare in zona arancione, fascia in cui la Toscana torna dal 6 dicembre:

  • Spostamenti consentiti all’interno del proprio comune, vietati gli spostamenti tra comuni e fuori regioni se non pe validi motivi (lavoro salute, necessità)
  • Si può andare a fare shopping nel proprio comune: tutti i negozi possono stare aperti, anche quelli di abbigliamento e i centri estetici
  • Si può prendere cibo d’asporto al ristorante e al bar (dalle 5.00 alle 22.00). Vietata la consumazione al tavolo e nei pressi
  • Scuole elementari e medie aperte, resta la didattica a distanza per le superiori
  • si può fare una passeggiata anche lontano della propria abitazione, ma non fuori dai confini del comune dove si vive
  • si può fare attività sportiva di base nei circoli sportivi, ma solo negli spazi all’aperto e mantenendo la distanza di sicurezza di 2 metri
  • ci si può allenare da soli all’aperto (mantenendo la distanza di sicurezza di 2 metri dagli altri), chiuse piscine e palestre
  • si può andare a caccia o praticare la pesca in zona arancione, ma solo nel territorio del proprio comune
  • chiusi teatri, cinema, vietati gli eventi e le feste private
  • chiuse sale giochi, sale scommesse, bingo e slot machine anche nei bar e tabaccherie
  • confermato il coprifuoco in Toscana, dalle 22 alle 5 (fino alle 7 la notte tra il 31 dicembre e Capodanno)

Su sito del governo le norme per le diverse zone di rischio Covid.

Covid in Toscana, oggi contagi in aumento: i dati del 4 dicembre

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Mentre si attende a giorni un cambio di colore, da zona rossa ad arancione, continua “l’altalena dei contagi Covid” in Toscana con variazioni dell’andamento della curva epidemica: oggi, 4 dicembre, il bollettino della Regione segnala più casi positivi al coronavirus rispetto a 24 ore fa, a fronte di un numero grossomodo stabile di tamponi. Aumenta anche il rapporto tra positivi e test.

Al 4 dicembre si contano 1.071 nuovi contagi di coronavirus (ieri erano 929) rilevati con 14.074 tamponi molecolari (ieri i test erano di poco superiori, 14.469), mentre i test antigenici sono stati 4.313 (in crescita). 42 i nuovi decessi in Toscana, di cui 23 uomini e 19 donne con un’età media di 80 anni. I guariti aumentano del 4,7% e raggiungono quota 70.798. Ecco i dati  del bollettino sul Covid in Toscana, aggiornato a venerdì 4 dicembre 2020.

Covid in Toscana oggi, i contagi e i nuovi casi (4 dicembre 2020)

  • Nuovi contagi di Covid-19: +1.071 (ieri i nuovi casi positivi erano stati 929)
  • Tamponi molecolari: 1.607.434 in totale (14.074 tamponi in più rispetto al precedente bollettino, ieri 14.469 tamponi effettuati)
  • 4.313 test antigenici rapidi per il Covid-19 nelle ultime 24 ore
  •  Rapporto positivi – tamponi: 7,6% (ieri 6,4%)
  • Ricoverati: 1.681 (58 in meno rispetto a ieri); di cui in terapia intensiva: 263 (9 in meno rispetto a ieri)
  • Guariti: 70.798 (3.180 in più rispetto a ieri, +4,7%)

Per i numeri sui ricoverati nei posti letto Covid della Toscana, aggiornati al 4 dicembre, bisogna attendere la pubblicazione del nuovo bollettino della Regione.

Coronavirus in Toscana: l’andamento al 4 dicembre 2020

  • Contagi totali di coronavirus in Toscana dall’inizio dell’epidemia a oggi, 4 dicembre 2020: 119.878

Il quadro dei contagi Covid in Toscana è il seguente, per provincia:

  • 29.906 a Firenze (273 in più rispetto a ieri)
  • 9.419 a Prato (117 in più)
  • 9.405 a Pistoia (120 in più)
  • 6.748 a Massa (77 in più)
  • 10.776 a Lucca (136 in più)
  • 14.862 a Pisa (191 in più)
  • 7.473 a Livorno (70 in più)
  • 9.669 ad Arezzo (31 in più)
  • 4.335 a Siena (44 in più)
  • 3.727 a Grosseto (12 in più)

I dati sui deceduti di oggi per Covid-19 e sui guariti saranno aggiornati con la pubblicazione del bollettino toscano del 4 dicembre. Sul sito dell’Agenzia regionale di Sanità si trovano i grafici sull’andamento del Covid-19 aggiornati a ieri.

Dove vedere Fiorentina Genoa in tv: Sky o Dazn?

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La Fiorentina, reduce dall’ennesima sconfitta contro il Milan capolista, si appresta ad incontrare il Genoa. Il match Fiorentina Genoa si terrà lunedì 7 dicembre alle 20.45, allo Stadio Artemio Franchi: ma dove vederla in tv, su Sky o Dazn?

Dove vedere Fiorentina Genoa in tv: sky o dazn?

La partita sarà trasmessa in diretta e in esclusiva dai canali satellitari Sky: Sky Sport  (numero 252 del satellite) anche in 4K HDR per i clienti Sky Q. 

Dove vedere Fiorentina Genoa in streaming

Gli abbonati Sky potranno seguire la partita anche su Sky Go, l’app di streaming in diretta per seguire i programmi del proprio pacchetto Sky anche su pc, tablet e smartphone.
Fiorentina Genoa sarà trasmessa inoltre anche su NowTv, la piattaforma di streaming a pagamento.
La radiocronaca in diretta sarà trasmessa da RadioRai.

Fiorentina Genoa in chiaro? 

Non ci sono opzioni per vedere Fiorentina Genoa in chiaro.

Bar: quando possono stare aperti secondo il Dpcm del 3 dicembre

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Quando possono stare aperti i bar secondo il dpcm del 3 dicembre? E quando riaprono i bar per tornare a bere il caffè al bancone, vero e proprio rito per gli italiani? La risposta non è così scontata, perché secondo il decreto della presidenza del consiglio in vigore dal 4 dicembre al 15 gennaio, dipende dall’orario e dall’area in cui si colloca la regione in cui si vive.

Bar, quando possono stare aperti secondo l’ultimo Dpcm?

Secondo il Dpcm del 3 dicembre, in zona arancione, quella in cui passerà la Toscana a partire dal 6 dicembre, i bar continueranno ad essere aperti solo per l’asporto dalla ore 5 alle 18. Stessa identica regola vale per tutte le regioni in zona rossa. Importante ricordare che il caffè – ma anche l’orzo o la brioche o qualsiasi altro prodotto si acquisti al bar –  si intende da asporto nel vero senso della parola: non solo è vietata la consumazione al bancone, ma anche fuori e nei pressi del locale per evitare assembramenti. Insomma, più che un caffè all’italiana diventa il caffè che gli anglosassoni chiamerebbero “to go”.

Si allentano un po’ le maglie per zona gialla dove i bar sono aperti dalle 5 alle 18, tutti i giorni, anche a Natale e a Santo Stefano. Si può accedere ai locali, consumare il caffè al bancone (mantenendo il distanziamento) e sedersi al tavolo (dove possono stare non più di quattro persone insieme).

Natale e Capodanno, i bar saranno aperti?

Anche in questo caso dipende dalle zona. Nelle regioni gialle, i bar saranno aperti a Natale, a Santo Stefano e a Capodanno, anche se il 1° gennaio potranno tirare su il bandone dalle 7 di mattina (e non alle 5) a causa del coprifuoco prolungato nella notte tra il 31 e il 1°. Nelle zone rosse e arancione invece, secondo il dpcm del 3 dicembre, vale la regola dell’asporto anche durante le feste, con gli stessi orari.

Quando riaprono i bar?

Insomma, quando finalmente potranno riaprire i bar e concedere agli italiani il piacere di un buon caffè come si deve? I bar in zona arancione e rossa per ora non possono riaprire, neanche dopo il 4 dicembre. Per tornare alle vecchie abitudini probabilmente bisognerà aspettare ancora del tempo ma per prendere un caffè al banco (distanziati) basta che la Regione dove si vive si trovi in zona gialla, quindi, auspicabilmente, in tempo per il giorno di Natale.

Cambio di colore per le regioni, oggi l’ordinanza: zona rossa e arancione, chi cambia

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È il giorno del cambio di colore per le regioni: arriverà oggi l’ordinanza del ministro della Salute che riporterà diverse regioni dalla zona rossa a quella arancione e dalla zona arancione a quella gialla. Il provvedimento è atteso nel pomeriggio, quando si saprà con precisione quali e quante saranno le regioni interessate dal cambio di colore.

Quando si saprà il colore delle regioni

Potrebbero essere fino a nove le regioni al cambio di colore. Su alcune c’è la certezza assoluta, su altre restano dubbi. Sarà l’ordinanza del ministro della Salute a far chiarezza. La valutazione non sarà arbitraria, ma legata ai famosi 21 criteri che determinano il coefficiente di rischio. Il calcolo sarà aggiornato sulla base del nuovo report settimanale dell’Istituto superiore di sanità che, come ogni venerdì, offrirà una panoramica sull’andamento della curva epidemiologica.

L’ordinanza del ministro della Salute Roberto Speranza verrà redatta proprio sulla base del report e pubblicata nel pomeriggio, quando si saprà con certezza il nuovo colore delle regioni. Tutti i cambiamenti previsti saranno migliorativi, nel senso che le regioni interessate passeranno a una fascia di rischio più bassa. L’ordinanza verrà emanata oggi ma il cambio di colore nelle regioni sarà effettivo a partire da domenica 6 dicembre.

Le regioni che cambiano colore

La Toscana passa da zona rossa a zona arancione: un cambio di colore sicuro, già annunciato dal governatore della regione Eugenio Giani. Certo è anche lo stesso percorso della Campania, che torna in zona arancione. Possibile anche la “promozione” ad arancione dell’Abruzzo. Resta aperta la questione della Valle d’Aosta, che si è di fatto autoproclamata arancione aprendo uno scontro istituzionale col governo centrale.

Altre regioni passano da zona arancione a zona gialla. Molto probabile che tra queste ci sia il Friuli-Venezia Giulia – anche il presidente Massimiliano Fedriga si è detto possibilista – così come l’Emilia-Romagna. Possibile anche il passaggio in zona gialla di Umbria e Marche, qualche certezza in meno sulla Puglia.

La mappa attuale con i colori delle regioni (al 4 dicembre)

L’ipotesi di cambio di colore delle regioni (dal 6 dicembre)

Cambio colore delle regioni: da zona rossa a zona arancione

  • Valle d’Aosta
  • Toscana
  • Campania
  • Abruzzo

Cambio colore delle regioni: da zona arancione a zona gialla

  • Friuli-Venezia Giulia
  • Emilia-Romagna
  • Marche
  • Umbria
  • Puglia

Santa Barbara e il “Diario di un artigliere”

Il 4 dicembre, fin dal Medioevo, veniva festeggiata Santa Barbara vergine e martire, da subito invocata a proteggere dai fulmini e, di conseguenza, dalla “mala morte” in quanto un folgorato moriva improvvisamente, all’istante, senza il tempo di prepararsi cristianamente al trapasso.

Con l’avvento della polvere da sparo e delle armi da fuoco pure l’uomo divenne capace di scagliare “folgori”, per cui Santa Barbara fu invocata ed eletta a patrona delle Armi dell’Artiglieria e del Genio, dei Vigili del Fuoco e della Marina Militare.

Santa Barbara e il “Diario di un artigliere alla Grande Guerra”

Proprio perché protettrice degli artiglieri, nello scorso mese di ottobre il Generale di divisione Pietro Tornabene, comandante dell’Istituto Geografico Militare, ha presentato il libro Sempre e dovunque (motto dell’Artiglieria) Diario di un artigliere alla Grande Guerra. Si tratta del diario scritto da Giovanni Artusi, rispettivamente padre e nonno di noi autori dell’articolo.

Era il 27 maggio del 1916, alle 19, quando partì da La Spezia la tradotta militare che portava i nostri soldati al fronte e l’Artigliere Giovanni Artusi su quel diario annotò:
Alcune signorine ci hanno offerto fiori, sigarette ed una medaglietta con l’effigie di Santa Barbara protettrice dell’Artiglieria.

sempre e dovunque

Quella medaglietta, con un nastrino tricolore su cui fu scritta la data, rimase appuntata sulla divisa dell’artigliere per tre lunghi anni di guerra.
Alla coinvolgente presentazione presso l’Istituto Geografico Militare, alla quale hanno partecipato tantissime persone, seguì l’articolo del giornalista Antonio Patruno dal quale ne trascriviamo alcuni passi:
La morte, il sangue, il dolore, il fetore, la consolazione di un fiasco di vino o di una lettera della (o alla) moglie. In due parole, la guerra. Una testimonianza a tratti molto cruda, una specie di racconto dall’inferno, tramandato da chi l’ha vissuto in prima persona e davvero poté considerarsi un miracolato. È il diario di guerra di Giovanni Artusi, Caporal Maggiore d’Artiglieria, babbo di Luciano Artusi, notissimo a Firenze per i suoi libri e per decenni “anima” del Calcio Storico Fiorentino. Lui, assieme al figlio Ricciardo, ha curato Sempre e dovunque – Diario di un artigliere alla Grande Guerra, affidandone la pubblicazione alla casa editrice Scribo di Firenze.

Alla fine della guerra Giovanni Artusi venne decorato di Croce al Valor Militare.
Lo scenario è il fronte del Carso, quello cruciale. Il racconto crudo è fatto di corpi dilaniati, boschi e colline diventati cimiteri, notti insonni passate assieme a topi e scarafaggi, ingrassati in quelle zone e in quei tempi dalle carcasse dianimali e uomini. Tanta crudezza e a tratti grande amarezza: “Un giovane colpito con due pallottole – scrive Artusi il 30 settembre 1916 – una al ventre e una al cuore, è stato lasciato per quattro giorni per terra senza seppellire, nel fango e sotto la pioggia. Non c’è rispetto nemmeno per i morti; siamo delle nullità ed i giornali ci chiamano eroi e dicono tante baggianate”. A volte, sotto un bombardamento austriaco l’ora sembrava arrivata.     

giovanni artusi

 
Il Diario, rimasto per tanti anni nel silenzio dei ricordi, aiuta oggi a conoscere meglio l’anima e il sacrificio dei nostri soldati sul campo di battaglia, che contribuirono a rendere la Patria libera e grande. Inoltre è pure un ringraziamento a Santa Barbara per la sua protezione che gli consentì il ritorno fra gli affetti familiari. Tra i tanti proverbi legati a Santa Barbara abbiamo scelto questo che è una vera invocazione: Santa Barbara benedetta, liberaci dal fuoco e dalla saetta!

Il libro è disponibile in tutte le librerie. Prezzo di copertina €. 14,90

Dpcm 3 dicembre in Gazzetta Ufficiale: testo integrale (pdf) del decreto

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Il testo integrale del nuovo Dpcm del 3 dicembre 2020, completo di tutti gli allegati, è stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana e in pdf sul sito del governo, dopo la firma del premier Giuseppe Conte: il decreto della Presidenza del Consiglio con regole e limitazioni è entrato in vigore il 4 dicembre e dura per tutto il periodo delle feste, da Natale a Capodanno all’Epifania. Spostamenti tra regioni e comuni, ricongiungimento familiare, chiusura dei centri commerciali nel weekend e restrizioni per ristoranti, bar e viaggi: sono tanti gli argomenti al centro del provvedimento.

Dopo giornate di incontri dentro il governo e di confronti con le Regioni, Conte ha illustrato i contenuti del nuovo Dpcm in una conferenza stampa. La linea scelta è quella della massima prudenza, per evitare gli errori fatti durante l’estate, in modo da non innescare con le feste natalizie la terza ondata di Covid.

Zona rossa, arancione e gialla: confermati i colori per le regioni

Il governo con il nuovo Dpcm conferma anche dopo il 3 dicembre il meccanismo dei “colori Covid”, con restrizioni via via più stringenti nelle diverse aree in base ai dati sulla circolazione del virus e quindi anche questo mese avremo un’Italia divisa in zone rosse, arancioni e gialle. L’andamento dei dati è però incoraggiante e se il trend sarà confermato, a Natale la stragrande parte del paese sarà in zona gialla.

Dal 4 dicembre i negozi inoltre possono tirare su il bandone fino alle ore 21, per tutto il periodo delle feste. Niente apertura il sabato e la domenica invece per i centri commerciali, a differenza di quanto circolato nelle anticipazioni del nuovo Dpcm di dicembre: il weekend potranno restare aperti, dentro queste grandi strutture, solo i punti vendita alimentari, le farmacie, le parafarmacie, i tabaccai, le edicole e i negozi di piante. Confermata la chiusura delle palestre. Per le scuole il premier Conte ha annunciato dal 7 gennaio la riapertura delle superiori (al 75%) e delle classi seconde e terze delle medie (al 100%).

Il nuovo Dpcm, le novità: nel testo regole per coprifuoco, viaggi e ristoranti

Il testo del nuovo Dpcm di dicembre è stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale e sul sito del governo in formato pdf, introduce un coprifuoco speciale per Capodanno: tra il 31 dicembre e il 1° gennaio il divieto di spostamento andrà dalle 22 alle 7, a differenza di tutti gli altri giorni in cui finirà alle 5 del mattino. Secondo il nuovo Dpcm i ristoranti in zona gialla possono restare aperti solo a pranzo anche a Natale e Capodanno, mentre nelle regioni arancioni e rosse sono chiusi tutti i giorni e potranno solo fare pasti d’asporto o consegne a domicilio. Per San Silvestro inoltre i ristoranti degli alberghi saranno chiusi e il pasto potrà essere consumato solo con servizio in camera.

Chiusi anche gli impianti sciistici dal 4 dicembre: la riapertura delle piste di sci è fissata al 7 gennaio. Per i viaggi, dal 7 dicembre è obbligatorio fare il tampone al rientro dai Paesi dell’Unione Europea, mentre dal 21 dicembre per questi viaggiatori e anche per tutti i turisti comunitari scatta la quarantena obbligatoria. Stop dal 21 dicembre al 6 gennaio alle crociere che passano o partono dall’Italia.

Il nuovo Dpcm del 3 dicembre in Gazzetta Ufficiale e sul sito del governo (pdf): il testo integrale

Dopo la firma del premier Conte al nuovo Dpcm del 3 dicembre, è arrivata la pubblicazione del testo integrale, completo degli allegati, sul sito del governo (in pdf) e in Gazzetta Ufficiale: il decreto entra in vigore da oggi, 4 dicembre, e dura fino al 15 gennaio. Il “decreto legge Natale“, approvato dall’esecutivo il 2 dicembre, oltre a stabilire le regole per gli spostamenti tra regioni e comuni ha ampliato la durata massima dei Dpcm (decreti del presidente del Consiglio) da 30 a 50 giorni.

Ecco i siti ufficiali dove scaricare e leggere il testo integrale del Dpcm del 3 dicembre 2020 e i relativi allegati:

Cosa cambia e cosa succede con il nuovo Dpcm dal 4 dicembre 2020

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Apertura delle regioni, orario del coprifuoco, spostamenti tra comuni, fine del lockdown, chiusura di ristoranti e palestre: il nuovo Dpcm di Natale stablisce cosa succede e cosa cambia dal 4 dicembre 2020, con le regole anti-Covid per le feste, Capodanno e l’Epifania. A stabilire le regole e le limitazioni sono stati due diversi provvedimenti: il decreto legge del 2 dicembre, già firmato e pubblicato in Gazzetta ufficiale (qui il testo completo in pdf), che regola la questione degli spostamenti tra regioni e comuni, e il nuovo Dpcm firmato il 3 dicembre con tutte le altre restrizioni in vigore dal 4 dicembre.

Il governo ha seguito la linea della massima cautela e prudenza, così nel nuovo Dpcm non muta il meccanismo di classificazione delle regioni in base a diversi gradi di rischio (zona gialla, arancione e rossa). Ecco cosa cambia dal 4 dicembre 2020.

Spostamenti tra comuni e regioni: apertura o no? Cosa succede dal 4 dicembre 2020

Una delle questioni più dibattute è stata quella sull’apertura agli spostamenti tra comuni e tra regioni per consentire a congiunti e parenti che stanno lontano di raggiungere la famiglia per Natale e Capodanno: in occasione delle feste riaprono i confini interregionali? No, saranno chiusi. C’è il divieto di spostamento tra regioni anche in zona gialla, tra Natale e l’Epifania, da lunedì 21 dicembre fino al 6 gennaio, divieto esteso anche ai viaggi interregionali per andare verso la seconda seconda casa.

Si potrà invece viaggiare tra regioni solo per raggiungere la propria residenza o il proprio domicilio e per motivi di salute, lavoro e assoluta urgenza. Previsto inoltre il blocco degli spostamenti tra comuni nelle giornate di Natale, Santo Stefano e Capodanno, in tutta Italia, anche in zona gialla.

Nuovo Dpcm Covid: piste da sci chiuse, quarantena per vacanze e viaggi di Natale all’estero

Altro capitolo è quello della settimana bianca e dei viaggi per le vacanze di Natale. Il governo dice no all’apertura degli impianti sciistici dopo il 4 dicembre: con il nuovo Dpcm le piste da sci rimarranno chiuse anche per le feste e le vacanze di Natale 2020, per evitare che un “libera tutti” dia il via alla terza ondata. Potranno riaprire dal 7 gennaio 2021.

Il nuovo Dpcm prevede dal 21 dicembre al 6 gennaio non solo il tampone ma anche l’obbligo di quarantena al rientro sul suolo nazionale per chi fa viaggi all’estero, Europa compresa, per le vacanze di Natale 2020.

Cosa cambia dal 4 dicembre: l’orario del coprifuoco a Capodanno, i negozi e cosa si può fare

Con il nuovo Dpcm, dopo il 4 dicembre il coprifuoco resta e non cambia: a Natale e Capodanno l’orario limite è sempre fissato alle 22, quindi anche la tradizionale messa di mezzanotte di Natale dovrà essere celebrata in anticipo. La fine del coprifuoco a Capodanno invece slitta in avanti: inizierà alle 22 del 31 dicembre dicembre e terminerà alle 7 di mattina del 1° gennaio. Restano vietate le feste in piazza e quelle private.

Sul fronte degli acquisti natalizi, i negozi potranno restare aperti fino alle 21, per permettere il rientro a casa in tempo per il coprifuoco delle 22, stop invece alla riapertura dei centri commerciali il sabato e la domenica: il weekend nelle grandi strutture possono restare aperti solo i negozi alimentari e di piante, le farmacie e parafarmacie, le edicole e i tabaccai. Intanto sul fronte economico, dall’8 dicembre arriva un l’extra cashback di Natale con un rimborso per chi userà bancomat e carte per i propri acquisti anche durante il mese di dicembre.

Ristoranti aperti o chiusi per Natale? stop alle feste private: le restrizioni del nuovo Dpcm

Cosa cambia e cosa succede dal 4 dicembre per ristoranti, pub e bar, sono aperti per Natale e Capodanno? Restano le limitazioni sul numero di persone al tavolo (4 al massimo). Nelle zone gialle sono sempre chiusi a cena, con il bandone tirato giù alle 18, ma – a differenza di quanto ipotizzato in un primo momento –  i ristoranti possono restare aperti a pranzo a Natale e Santo Stefano.

Negli alberghi non si potranno fare veglioni di Capodanno: i ristoranti interni saranno chiusi anche per gli ospiti degli hotel dalle ore 18.00 del 31 dicembre e sarà consentita solo la cena in camera. In zona arancione e rossa invece tutti i giorni – anche il 25 e il 26 dicembre – i ristoranti sono chiusi: possono restare attivi soltanto per l’asporto e le consegne a domicilio fino alle 22. Per il cenone e il veglione in casa il governo ha introdotto nel nuovo Dpcm del 3 dicembre una forte raccomandazione a evitare di invitare a casa ospiti.

Cosa succede nelle palestre: rimandata la riapertura dopo il 3 dicembre

Dal 4 dicembre, poco cambia anche per le palestre perché il nuovo Dpcm ne prolunga la chiusura: chi vorrà tornare ad allenarsi per smaltire i bagordi di Natale dovrà aspettare il 2021 per la riapertura dei centri fitness. Per l’attività sportiva di base e l’attività motoria restano le regole delle diverse zone (gialla, arancione e rossa).

Il testo del nuovo Dpcm in Gazzetta Ufficiale con le regole dopo il 4 dicembre

Il testo definitivo del nuovo Dpcm, in Gazzetta Ufficiale dalla notte del 3 dicembre, entra in vigore dal 4 gennaio per restare valido fino a dopo le feste.

Coprifuoco anche a Natale e Capodanno: nuovo Dpcm, orario più lungo

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Il divieto per gli spostamenti notturni resta. Scatterà alle 22 anche nel periodo di Natale e delle feste, ma per il veglione di Capodanno l’orario del coprifuoco sarà esteso in tutta Italia, in ogni zona (gialla, arancione e rossa): è quanto prevede il nuovo Dpcm del 3 dicembre 2020.

Coprifuoco alle 22 anche per la vigilia di Natale

L’obiettivo del governo è quello di limitare al massimo gli spostamenti durante le festività, specialmente nelle due serate più conviviali. Cenoni anticipati, solo tra familiari stretti e con rientro a casa di buon’ora. Vietati, neanche a dirlo, veglioni e brindisi in piazza per l’arrivo del nuovo anno. Il coprifuoco resterà per tutte le festività, compresi vigilia e Natale: anche il 24 e 25 dicembre bisognerà quindi tornare a casa entro le 22, stando alle regole del nuovo Dpcm.

Salta dunque anche la tradizionale messa di mezzanotte la vigilia di Natale. La Conferenza episcopale italiana ha già chiesto alle parrocchie di rispettare i protocolli anti-Covid e di organizzare le celebrazioni su più orari per evitare assembramenti nelle chiese.

Coprifuoco Capodanno 2020: con il nuovo Dpcm orario più lungo anti-veglione

Novità per la notte tra il 31 dicembre e il 1° gennaio: sarà difficile salutare il 2020 in compagnia per il veglione, perché in occasione del Capodanno l’orario del coprifuoco cambierà e andrà dalle 22 alle 7 del mattino (e non dalle 22 alle 6 come sembrava in un primo momento) in tutta Italia sia in zona gialla che in fascia arancione o rossa.

E gli spostamenti per le feste

Non solo regole per il coprifuoco nel nuovo Dpcm di dicembre, ma massimo rigore anche per quanto riguarda gli spostamenti, che con un decreto legge ad hoc sono stati vietati tra Regioni e persino tra comuni diversi nei giorni di Natale, Santo Stefano e Capodanno.