sabato, 2 Agosto 2025
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Accoglienza migranti, Nardella: “Ddl sicurezza crea emergenza”

Oltre mille migranti senza un posto in cui  essere accolti. E’ il rischio dopo l’esito dei bandi per l’accoglienza promosso dalla Prefettura di Firenze, che è stato disertato per protesta contro i tagli del Viminale, da molte associazione che oggi si occupano dei migranti. Il risultato: su 1500 posti necessari ne sono stati coperti solo 300.

Preoccupato il sindaco Dario Nardella che punta il dito contro Matteo Salvini e il ddl sciurezza.

Il sindaco Dario Nardella: “Sarà emergenza migranti a Firenze”

Per effetto della legge “siamo ora in una situazione di vera emergenza, con il rischio di ritrovarci in mezzo alle strade” centinaia di migranti che sono “fuori da qualunque controllo e forma di integrazione, ed è esattamente quello che avevamo previsto: nessuno ha fatto niente per evitarlo” ha affermato durante un incontro con il medico di Lampedusa Pietro Bartolo. “E’ quello che avevamo detto ci eravamo espressi con grande chiarezza contro il decreto sicurezza, che gioca sul binomio insicurezza uguale immigrazione. Ci eravamo espressi dicendo che il decreto avrebbe prodotto centinaia di fantasmi, ed è così. Perché su circa 1.400 richiedenti asilo risulterebbero solo poche centinaia coloro per i quali hanno risposto i soggetti del terzo settore”.

Per Nardella la politica di Salvini sui migranti “è una politica fatta soltanto di immagine, non di sostanza”.

C’è CasaPound, annullato dibattito elettorale

No a CasaPound nelle scuole: così il dibattito elettorale tra i candidati sindaco è stato annullato. L’istituto tecnico Marco Polo di Firenze aveva organizzato per il 23 maggio uno degli ultimi incontri  prima delle elezioni comunali del 26 maggio, invitando tutti i 9 candidati (che già si sono confrontati insieme in dibattiti pubblici) a parlare di fronte agli studenti diciottenni della scuola.

Le polemiche

Dopo le polemiche dell’anno scorso per un’iniziativa simile, sempre a causa della presenza di Casa Pound, la scuola questa volta aveva pensato non a un confronto diretto ma a incontri individuali con studenti e insegnanti “che evitassero polemiche legate alla compresenza”. I candidati, informati della formula e della presenza di tutti i candidati, avevano accettato tutti. Negli ultimi giorni però, dopo l’appello, in un lettera aperta da parte della Cgil a non partecipare al dibattito, sono arrivate le prime rinunce: quella di Dario Nardella (del centrosinistra) e di Antonella Bundu (sinistra). Così il preside del Marco Polo Ludovico Arte ha annullato l’iniziativa.

Nardella e Bundu: “Non andremo”

“Non possiamo chiudere gli occhi davanti agli atteggiamenti fascisti e razzisti dei militanti di CasaPound a Casal Bruciato né possiamo tapparci le orecchie rispetto alla definizione di cittadinanza per discendenza che il candidato fiorentino di CasaPound ha dato all’ultimo confronto, parole che rievocano le discriminazioni di razza” ha detto Nardella. “Noi siamo antifascisti e non andremo al dibattito alla scuola Marco Polo” ha scritto Bundu su Facebook. “Il fascismo non è un’opinione ma un crimine, e riteniamo che organizzare un incontro del genere in una scuola sia particolarmente grave. Le tribune politiche normate per legge prevedono spazi per tutte le liste. Nelle scuole invece si operano delle scelte, così come è stato fatto al Salone del Libro. I fascisti nelle scuole di questi tempi sono pericolosi.”

De Blasi: “Tutti sono autorizzati al confronto”

Si dice invece rammaricato Roberto De Blasi, candidato sindaco del Movimento 5 Stelle. “Sinceramente mi avrebbe fatto molto piacere incontrare i ragazzi dell’Istituto Tecnico per il Turismo. Costringendo l’Istituto all’annullamento a causa del ritiro di alcuni candidati, non solo si perde la possibilità di un confronto con le giovani generazioni ma ci si preclude anche la possibilità di un confronto sulle tematiche del turismo, settore fondamentale in una città da 15 milioni di presenze all’anno. In una democrazia tutti i candidati Sindaco sono autorizzati al confronto.”

La scuola annulla l’iniziativa

La scuola difende la sua scelta: “In occasione delle elezioni, il confronto tra tutti i candidati è la cosa più democratica e civile che possa fare una scuola per consentire a studenti e docenti di essere informati ed effettuare una scelta libera e consapevole”. Ma dopo le rinunce di Antonella Bundu e Dario Nardella “ci troviamo costretti ad annullare l’iniziativa e l’invito a tutti gli altri candidati perché, mancando i rappresentanti di un’ampia area politica, vengono meno le condizioni di equa rappresentanza di tutte le forze politiche. Dispiace soprattutto per gli studenti, che hanno più volte chiesto un’iniziativa di informazione elettorale. Nei prossimi giorni valuteremo altre forme per realizzarla” replica il dirigente Ludovico Arte.

La risposta di Casa Pound

La risposta di Casa Pound dopo l’annullamento del dibattito in vista delle elezioni comunali non si è fatta attendere: “I candidati a sindaco che hanno deciso di sottrarsi al dibattito all’Itt Marco Polo, perché sarebbe stato presente il sottoscritto, offendono gli studenti e dimostrano di non avere argomenti”, ha affermato il candidato Saverio Di Giulio.

 

Lettera di Diego Della Valle: “Noi braccini? Svegliatevi”

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C’è tutta l’irritazione di Diego Della Valle nella lettera pubblicata oggi da La Nazione indirizzata a tifosi, contestatori, Comune e sindaco. “Urlate di plusvalenze, braccini corti, fratelli freddi calcolatori… ma quale film avete visto?”. E, aggiunge senza mezzi termini: “Svegliatevi, usate il cervello se possibile”.

Della Valle definisce “assurda” la situazione che si è creata intorno alla società, “ingigantita da chi vuole sfasciare tutto creando un clima che non serve a niente”. Un clima, aggiunge il patron viola, creato da chi “vuole alimentare il caos e la confusione senza proporre niente di serio o realizzabile”.

I Della Valle, ricorda Diego nella lettera, avevano messo la società a disposizione di chiunque si fosse presentato con un progetto serio. “Ma, come sapete, non si è visto nessuno, ripeto nessuno neanche lo scemo del villaggio”.

Lettera di Diego Della Valle: “Lo stadio? Contenti se lo fa il Comune”

Poi il capitolo più delicato, quello che riguarda il nuovo stadio, che i Della Valle avrebbero voluto “per dare forza alla Società e per aiutarne la crescita” e che tuttavia, sostiene Diego, “pur dovendo investire una cifra enorme a noi personalmente non avrebbe portato nessun vantaggio economico”.

Invece, i Della Valle sarebbero rimasti coinvolti in “beghe locali dove tutti si azzuffano sui terreni”. “Io credo – dice Diego – che se viene considerato un così grande affare lo stadio dovrebbe farlo il Comune, noi saremmo più contenti. Andate voi a chiederlo al Sindaco”.

La replica del sindaco Nardella

Non si è fatta attendere la replica alla lettera di Della Valle del sindaco stesso, Dario Nardella, che ha commentato: “Mi sembra ragionevole l’esigenza di arrivare alla fine del campionato. Ora finiamo il campionato visto che ancora la Fiorentina deve salvarsi. Poi noi siamo pronti per un confronto aperto, pubblico, su tutto. A cominciare dallo stadio: tutti sanno, compresa la società, che il Comune ha fatto tutto ciò che è di sua competenza perché venga realizzato. Non userò la Fiorentina per fare polemica in un momento di difficoltà della squadra e in piena campagna elettorale. Quello che dobbiamo dire lo diremo alla fine del campionato e dopo il voto”.

Cannabis terapeutica, lo Stabilimento Farmaceutico Militare aumenta la produzione

Lo Stabilimento Farmaceutico Militare di Firenze aumenta la produzione di cannabis terapeutica per far fronte alle richieste. “Grazie a un ulteriore finanziamento previsto nell’ultima finanziaria – spiega il colonnello Antonio Medica, direttore dello Stabilimento – nel 2020 riusciremo a portare la capacità produttiva a 300 chili all’anno”. Nel 2019 il fabbisogno di cannabis per uso terapeutico si stima che arriverà a 1.000 chilogrammi all’anno: lo stabilimento, autorizzato  per il progetto pilota di produzione di cannabis a uso medico,  ne produce 150 chili, il resto viene importato, prevalentemente  dall’Olanda.
“È in fase di aggiudicazione un bando per individuare una ditta che proceda ad ampliare le serre”, aggiunge Medica. “Per fronteggiare la crescente richiesta, ministero della Difesa e ministero della Salute stanno inoltre pensando all’individuazione di uno o più partner privati, che potrebbero investire per accrescere la produzione al Farmaceutico di Firenze dove peraltro lo spazio non manca.”

Nello stabilimento  ci sarebbero aree che potrebbero essere disponibili, e consentirebbero di arrivare   a oltre 4.000 chilogrammi di produzione all’anno. Le conoscenze ci sono, mancano gli investimenti:  “Stiamo cercando un partner per fare questo salto importante nella produzione come quantità, di cui poi noi garantiremo la qualità”.

Cannabis terapeutica. Più produzione per soddisfare la domanda

L’obiettivo è intanto di raddoppiare la produzione  di cannabis terapeutica e poi arrivare a dare risposta a tutto il fabbisogno nazionale, e magari di produrre anche una parte da esportare. “Stiamo lavorando anche nel settore degli estratti – aggiunge il direttore – perché abbiamo trovato il modo di fare un estratto oleoso, come quello prodotto da ogni singola farmacia ma fatto a livello industriale, garantendone quindi una standardizzazione”.

Festa della Mamma, le iniziative a Firenze per festeggiarla

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Firenze festeggia la Festa della Mamma con musica, mercatini vintage, creatività e (tempo permettendo) passeggiate tra i fiori.  Ecco qualche idea per passare il 12 maggio insieme.

Parco Pazzagli in festa

Il parco d’arte Pazzagli propone visite guidate, la possibiltà di fare un picnic, animazione, caccia al tesoro, e laboratori artistico con un programma speciale dedicato alle mamme.

Il Parco sarà aperto dalle 11 alle 19. In programma tre visite guidate alle 11- 16  e 18, laboratorio di marionette in cui  ogni bambino potrà portare a casa le sue creazioni  e alle 16 e alle 19 uno spettacolo di animazione per bambini “Gioco Allegria”.

Per le mamme sarà allestito un Punto Nutrizione Mamma dove chiedere consigli a nutrizionista e fare bagni sonori di Gong,  un incontro sul babywearing, uno sull’allattamento e lo svezzamento, mentre i bambini potranno decorare e dipingere. Alle18.30  brindisi per celebrare le mamme di ogni età. Qui il programma dettagliato della giornata.

Vintage market

Per chi ama accessori retrò o abiti d’epoca allo The Student Hotel va in scena il mercatino vintage Temporary Vintage & Art Market, evento di Pimp my Vintage (con ingresso libero, dalle 12 alle 20): tra le bancarelle si possono trovare  vestiti e accessori, borse e vinili, gioielli e occhiali, design e artigianato creativo, brand emergenti e tanto altro.

Hard rock cafè

Per mamme dall’anima rock, l’Hard Rock Cafè di Firenze ha in serbo un evento speciale: a partire dalle ore 19.30 speciale Live Music show a cura di EmozioNote associazione culturale e dello spettacolo, sul palco: Red Moon; Lestofunky; Controfase e Tomato Target
(informazioni te.055/277841)

Azalea della Ricerca

Nelle piazze torna come da tradizione per la Festa della Mamma l’Azalea della Ricerca Airc: comprare un fiore significa fare un regalo sicuramente gradito ma anche dare un contributo di 15 euro all’associazione che lavora per migliorare la qualità di vita delle donne  e rendere il cancro sempre più curabile.  Qui le piazze dove trovare il fiore della salute.

Un regalo fai da te in libreria

Alla Feltrelli Red di Piazza della Repubblica, alle 15.30 i bambini potranno costruire insieme a Paola Facchina gioielli con carta, bottoni, cannucce e altri materiali di riciclo per sorprendere la mamma con un bel regalo.

Florence Creativity

Spunti per un regalo originale possono arrivare anche Florence Creativity 2019, la fiera della creatività, dedicata all’arte manuale e agli hobby femminili che va in scena con oltre 70 espositori alla Fortezza da Basso fino  a sabato 11 maggio (orario 9.30 – 19.00).

Se la pioggia lo permetterà si può fare anche una passeggiata profumata in mezzo al giardino dell’Iris, alla scoperta di esemplari rari e del fiore simbolo di Firenze. Oppure dedicare alla mamma una filastrocca.

Sicurezza a Firenze: tra videocamere, vigili di quartiere e bonus per blindare la casa

È il tema su cui si consuma lo scontro politico più aspro, a Firenze come nel resto del paese. Spesso dimenticando che quella della sicurezza è una questione a due facce. C’è una sicurezza che è misurabile, ed è quella descritta dai dati sulla criminalità diffusi periodicamente dalle forze dell’ordine, che tracciano un trend in diminuzione per quanto riguarda i reati gravi come omicidi, rapine, furti. E c’è poi il dato, parimenti incontrovertibile, che sembra sconfessare il precedente, secondo il quale il 33,9% degli italiani ritiene comunque di vivere in una zona a rischio criminalità (Istat, 2018). Un valore aumentato del 12% in sette anni.

Eccola l’altra faccia: esiste una sicurezza percepita di chi non sa che farsene della ragionevolezza dei numeri se poi uscendo di casa – o persino senza uscirne – sente di aver paura. Un’insicurezza che merita di essere compresa e governata con prudenza, senza strumentalizzazioni. con interventi piccoli e grandi tramite i quali le istituzioni assolvano alla loro funzione principale: la tutela dei propri cittadini e l’organizzazione del convivere civile. Cosa si è fatto per rendere Firenze più sicura e vivibile? E cosa resta da fare? Proviamo a fare il punto.

Il Patto per la Firenze sicura

Videosorveglianza, nuova illuminazione. Ma anche vigili di Quartiere e la novità del Controllo di vicinato. Sono le azioni messe in campo sul fronte della sicurezza a Firenze. Era il 12 febbraio 2018 quando veniva siglato in prefettura il “Patto per Firenze sicura” che ha consentito di avere 13 equipaggi in più delle forze dell’ordine, cinque di Polizia, cinque dei carabinieri e tre della Guardia di finanza, in attesa dei 250 agenti in più per il 2019 promessi dal Viminale nei mesi scorsi.

100 nuovi agenti di polizia municipale

Nel corso degli ultimi cinque anni, inoltre, il corpo di Polizia municipale è stato rinforzato con nuove assunzioni per 131 unità. Altri sedici agenti sono entrati in forza, a tempo determinato, nel mese scorso per le zone di Peretola, Brozzi, Quaracchi e Le Piagge, grazie anche al contributo di Toscana Aeroporti. Dal 2017 ha preso il via il progetto “Vigile di quartiere”, il nuovo servizio di polizia di comunità che ha consentito un raccordo più stretto tra territorio e forze dell’ordine. Un mix tra presidi “dinamici” e fissi a seconda delle esigenze, attuato tramite i cosiddetti security point, punti di stazionamento periodico degli agenti in varie parti della città. È dello scorso novembre il protocollo relativo al “Controllo di vicinato”, sottoscritto da 26 sindaci del territorio metropolitano: tramite questo strumento gruppi di cittadini possono segnalare agli organi di polizia, tramite un coordinatore, situazioni anomale che notano nella propria zona di residenza, relative a degrado urbano, atti vandalici, veicoli e persone sospette, gravi fenomeni di bullismo, indebiti utilizzi di spazi pubblici.

La videosorveglianza

Le telecamere installate in città, che nel 2014 erano circa 150, hanno raggiunto quota 700. Si trovano in tutti i quartieri della città, in zone particolarmente delicate individuate tenendo conto sia delle priorità concordate con la prefettura che delle segnalazioni dei presidenti di Quartiere e dei cittadini. Le immagini vengono inviate dal sistema in tempo reale alle sale operative di Polizia municipale, Questura, Carabinieri e Guardia di finanza oltre che alle sale gestione semaforiche della Direzione mobilità e della Silfi e alle sale operative del 118, della Protezione civile e dei Vigili del fuoco.

Una città più bella è anche più sicura, almeno per l’amministrazione che ha investito oltre un milione e 250 mila euro per la riqualificazione delle periferie attraverso un piano triennale di investimenti tra il 2017 e il 2019. In materia di sicurezza urbana un ruolo importante è svolto dal Regolamento Unesco e dal nuovo Piano di gestione del centro storico – Patrimonio mondiale Unesco che hanno consentito di adottare provvedimenti ad hoc soprattutto per quanto riguarda il fenomeno della “movida”.

Firenze cambia luce

Grazie al progetto Firenze cambia luce, infine, è in corso la sostituzione di 30 mila luci a led, in più di 1.500 tra strade, piazze e giardini: un’illuminazione più efficiente che consente anche di risparmiare energia. Arriverà inoltre un contributo fino a 2 mila euro per famiglia con il “Fondo casa protetta” per l’installazione di allarmi e altri sistemi di sorveglianza nella propria abitazione.

Sicurezza, attivata la videocamera numero 700

Attivata la videocamera numero 700 a Firenze, tappa del piano per la sicurezza promosso dall’amministrazione che ha come obiettivo quello di raggiungere quota 750 entro l’anno. L’occhio elettronico numero 700 si trova all’Argingrosso. Firenze diventa così la città più videosorvegliata d’Italia in proporzione al numero di abitanti, la terza per numero assoluto dietro Roma e Milano.

Nel 2014 le telecamere di videosorveglianza collegate con le centrali operative delle forze dell’ordine erano 150. Nel novembre 2018 erano salite a 480 e l’8 marzo scorso venne accesa la numero 600. La spesa complessiva per il piano di installazione delle videocamere sfiora i 6 milioni e mezzo di euro.

Attivata la videocamera di sicurezza numero 700

Le 700 videocamere presenti a Firenze sono collegate con una rete in fibra ottica. Le immagini sono gestite da un sistema centrale di supervisione, gestione e archiviazione.

Arrivano in tempo reale alle sale operative di polizia municipale, Questura, carabinieri e Guardia di finanza per il controllo del territorio. Le videocamere trasmettono inoltre alle sale gestione semaforiche della direzione mobilità e di Silfi, la società che gestisce l’illuminazione pubblica e i semafori di Firenze. Infine, alle sale operative del 118, della Protezione civile e dei Vigili del fuoco.

Ad annunciare che la videocamera numero 700 è attivata è il sindaco Dario Nardella, che su Facebook scrive: “All’Argingrosso attivata la 700ª telecamera: l’avevamo promesso, l’abbiamo fatto. Firenze è la città più videosorvegliata d’Italia, perché il controllo del territorio è fondamentale per una convivenza civile e per garantire la sicurezza dei cittadini”.

Elezioni Firenze, intervista ai candidati sindaco

Tre domande ai candidati sindaco alle elezioni amministrative di Firenze, una breve intervista per conoscere idee, programmi e proposte di ciascuno dei nove pretendenti a Palazzo Vecchio. Le interviste sono state pubblicate sul mensile Il Reporter di maggio 2019.

Elezioni Firenze, intervista ai candidati

Il sindaco uscente rivendica il lavoro fatto negli ultimi cinque anni: da qui riparte la corsa di Dario Nardella, che punta alla riconferma sostenuto da tutto il centrosinistra.

Dall’altra parte il centrodestra sogna una storica spallata con il progetto unitario nato intorno alla candidatura di Ubaldo Bocci.

In solitaria il Movimento 5 Stelle, che lancia lo storico militante Roberto De Blasi per Palazzo Vecchio.

Elezioni Firenze 2019: candidati, sondaggi, quando si vota

Elezioni Firenze, i candidati

A sinistra, c’è la proposta di partiti e movimenti nata intorno all’attivista Antonella Bundu, unica candidata donna.

E poi i Verdi, con il biologo Andrés Lasso, la lista Punto e a Capo dell’ex “sceriffo” Graziano Cioni che candida Mustafa Watte, l’esperienza civica di Libera Firenze, gruppo che fa capo al calciante Fabrizio Valleri.

Infine, il 23enne Gabriele Giacomelli sotto le storiche insegne del Partito Comunista e l’ultradestra di CasaPound che candida il coordinatore cittadino Saverio Di Giulio.

Elezioni a Firenze: come funziona il voto disgiunto per le comunali 2019

Elezioni Firenze, intervista ai candidati. I grandi temi

La partita si gioca sui grandi temi. Infrastrutture: tramvia, alta velocità, aeroporto. Il nuovo stadio e il futuro urbanistico della città. Sicurezza e decoro, nelle prime pagine di tutti i programmi elettorali. L’ambiente, la giustizia sociale, l’attenzione ai più deboli. La gestione dei flussi turistici.

Ma in ballo c’è una visione di città più ampia, nove modi diversi per immaginare Firenze da qui al 2024 e oltre.

Elezioni Firenze, le interviste ai candidati sindaco

Elezioni Firenze, intervista a Dario Nardella

Elezioni Firenze, intervista a Ubaldo Bocci

Elezioni Firenze, intervista a Roberto De Blasi

Elezioni Firenze, intervista ad Antonella Bundu

Elezioni Firenze, intervista a Saverio Di Giulio

Elezioni Firenze, intervista a Gabriele Giacomelli

Elezioni Firenze, intervista ad Andrés Lasso

Elezioni Firenze, intervista a Fabrizio Valleri

Elezioni Firenze, intervista a Mustafa Watte

 

Elezioni Firenze, intervista a Dario Nardella

Intervista a Dario Nardella, candidato sindaco della coalizione di centrosinistra alle elezioni amministrative di Firenze.

L’intervista è stata pubblicata sul mensile Il Reporter di maggio 2019: tre domande ai nove candidati sindaco alle elezioni amministrative di Firenze. Per conoscere priorità, programmi, idee: nove modi diversi di immaginare la Firenze dei prossimi cinque anni.

Perché pensa di poter essere il sindaco giusto per Firenze?

Perché 5 anni fa abbiamo cominciato un ambizioso percorso di trasformazione della città con importanti risultati: abbiamo ultimato due linee tranviarie quando tutti scommettevano che non ce l’avremmo fatta, Firenze è al top per attrattività di investimenti e occupazione, è tra le città con i tributi locali più bassi. Riparto da qui, consapevole che c’è un lavoro da finire. Per fare è sempre necessario ascoltare: per questo i fiorentini mi trovano e mi troveranno sempre per strada tra loro.

Elezioni Firenze, intervista a Dario Nardella

Tre priorità per la città

Mobilità: completare il sistema tranviario e realizzare una metropolitana di superficie utilizzando stazioni esistenti e nuove. Prolungare fino alle 2 di notte le linee Ataf più utilizzate e migliorare quelle del centro. Avanti con aeroporto e Tav. Ambiente: già primo capoluogo per raccolta differenziata, vogliamo superare il 75% e diventare la prima città plastic free. E poi, investire ancora di più sui parchi e lo “scudo verde” per limitare l’ingresso dei mezzi inquinanti. Obiettivo: dimezzare il traffico, da 200 a 100 mila auto in 5 anni. Sicurezza: una pattuglia di agenti della Polizia municipale a 10 minuti da ogni fiorentino grazie a 200 nuove assunzioni. Un Comitato per la legalità in ogni Quartiere con cittadini, commercianti e forze dell’ordine. Implementare il sistema di videosorveglianza per superare le 1000 telecamere, tutela legale a vittime di violenza e rapine.

Elezioni Firenze, intervista a Dario Nardella

Quale Firenze si immagina di lasciare al termine del mandato?

Firenze in questi cinque anni ha cambiato volto, grazie a riqualificazioni e luoghi tornati a nuova vita. È meno trafficata, più pulita, più sicura. La sfida è crescere ancora. Voglio una Firenze sostenibile e solidale, che non lascia indietro nessuno. Viva e vivibile ma anche intraprendente, che va incontro a chi crea lavoro. Una città europea, sempre più al passo con i tempi.

Elezioni Firenze, intervista a Gabriele Giacomelli

Intervista a Gabriele Giacomelli, candidato sindaco del Partito Comunista alle elezioni amministrative di Firenze.

L’intervista è stata pubblicata sul mensile Il Reporter di maggio 2019: tre domande ai nove candidati sindaco alle elezioni amministrative di Firenze. Per conoscere priorità, programmi, idee: nove modi diversi di immaginare la Firenze dei prossimi cinque anni.

Perché pensa di poter essere il sindaco giusto per Firenze?

Perché il nostro programma è l’unico che mette al centro i diritti sociali dei lavoratori e
delle classi popolari di questa città, categorie di cittadini completamente abbandonate dalle
ultime amministrazioni comunali preoccupate soltanto di fare gli interessi di qualche banchiere o speculatore.

Elezioni Firenze, intervista a Gabriele Giacomelli

Tre priorità per la città

Diritto alla casa: da garantire a tutti attraverso l’esproprio degli immobili sfitti detenuti
a fine speculativo dalle banche e dalle grandi società. Firenze è la capitale italiana degli
sfratti per morosità. Assistenza alle famiglie: copertura totale dei posti degli asili nido tramite la completa ripubblicizzazione del servizio, attraverso lo sblocco delle assunzioni. È impensabile che un servizio che dovrebbe essere gratuito gravi sulle spalle delle famiglie delle classi popolari, con cifre fino a 400 euro al mese. Trasporti e infrastrutture: creazione di una pubblica società in mano ai lavoratori per garantire un trasporto gratuito e accessibile a tutti. Blocco immediato del progetto di ampliamento dell’aeroporto, con conseguente potenziamento dei collegamenti con gli scali di Pisa e di Bologna. Blocco del progetto TAV e contrarietà al nuovo stadio, in favore di una riqualificazione del Franchi.

Elezioni Firenze, intervista a Gabriele Giacomelli

Quale Firenze si immagina di lasciare al termine del mandato?

Una Firenze in mano ai lavoratori e a misura delle classi popolari. Una città in cui sia garantito a tutti il diritto alla casa, l’accesso alla cultura, allo sport e ai servizi, come quello offerto dalla totale copertura dei posti degli asili nido e con un trasporto pubblico gratuito gestito dai lavoratori e a servizio della collettività, non di qualche manager facoltoso. Insomma, una città completamente diversa dalla città vetrina di oggi.