martedì, 13 Maggio 2025
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Come fare l’abbonamento di Autolinee Toscane: mensile, Pegaso e annuale

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Dal 1° novembre dell’anno scorso con l’arrivo di Autolinee Toscane, per comprare l’abbonamento dell’autobus mensile, annuale, ordinario e studenti è necessario fare la registrazione online sul sito www.at-bus.it: a Firenze come nelle altre città della Toscana per viaggiare a bordo dei bus urbani e dei pullman extraurbani basta il codice fiscale. Tutto il trasporto pubblico locale su gomma della regione è infatti passato sotto un unico nuovo gestore, che fa capo ai francesi di Ratp, e sono scomparsi i tanti marchi delle società locali, come ad esempio Ataf. Vediamo allora come fare e come funzionano gli abbonamenti ordinari, per studenti, lavoratori e Pegaso treno-bus.

I vecchi abbonamenti trimestrali e annuali

Ricordiamo che dopo il 31 ottobre 2021 i vecchi titoli di viaggio non sono più validi, compresi quelli Ataf: sugli autobus si può viaggiare solo con i biglietti “targati” Autolinee Toscane (qui spieghiamo dove comprarli). Quindi se ritrovate in qualche tasca i vecchi ticket, potete buttarli via, perché non è più possibile richiedere il rimborso. Fanno eccezione gli abbonamenti con scadenza successiva al 1° novembre 2021: quelli trimestrali e annuali possono essere usati sui mezzi di Autolinee Toscane fino al loro ultimo giorno di validità, compresa la Carta Unica a Firenze.

In questi casi, per viaggiare a bordo bisognerà portare con sé la tessera dell’abbonamento e la card del codice fiscale. Dopo la scadenza per rinnovare l’abbonamento bisognerà collegarsi al sito www.at-bus.it e registrarsi.

Come fare l’abbonamento per gli autobus di Autolinee Toscane (ordinario e studenti): la registrazione

Per acquistare gli abbonamenti dei bus di Autolinee Toscane la prima volta è necessario effettuare la registrazione sul sito www.at-bus.it, con mail e password, inserendo i propri dati anagrafici e i file con la copia della carta di identità e della tessera sanitaria, oltre a eventuali informazioni per le tariffe agevolate per studenti o Isee.

Niente file. È possibile comprare l’abbonamento di Autolinee Toscane, direttamente online sul sito www.at-bus.it, sull’app per cellulari Android e Apple Tabnet, oltre che in tutte le 35 biglietterie ufficiali e nelle rivendite autorizzate. Il nuovo abbonamento sarà “virtuale”: una volta acquistato, per viaggiare basterà portare a bordo dei bus la tessera sanitaria, da mostrare in caso di controlli.

Quanto costano gli abbonamenti di Autolinee Toscane, a  Firenze e in Toscana: bonus trasporti per gli autobus

Per la registrazione è necessario pagare 5 euro una tantum: la registrazione per l’abbonamento varrà fino al 2032, ossia il periodo in cui Autolinee Toscana gestirà gli autobus del trasporto pubblico locale della Toscana. A differenza di quanto successo in passato, la tessera personale non è più fisica, quindi non bisogna rinnovarla ogni 3 anni al costo di 6 euro e non ci sono più costi di emissione in caso di smarrimento.

Le tariffe mensili, trimestrali e annuali restano le stesse. Questi prezzi per i comuni capoluogo, Firenze, Arezzo, Grosseto, Livorno, Lucca, Massa, Carrara, Pisa, Pistoia, Prato, Siena:

  • mensile ordinario 35 euro
  • mensile ordinario ISEE 28 euro
  • trimestrale ordinario 94,50 euro
  • trimestrale ordinario ISEE 76 euro
  • annuale ordinario 310 euro
  • annuale ordinario ISEE 260 euro
  • annuale studenti 252 euro
  • annuale studenti ISEE 200 euro
  • mensile Unico Metropolitano Firenze 50 euro
  • mensile Unico Metropolitano Firenze Isee 41 euro

Le tariffe degli abbonamenti per tutte le altre città si trovano sul sito di Autolinee Toscane. Ricordiamo che fino al 31 dicembre 2022 è possibile richiedere il bonus trasporti, se si ha un reddito inferiore ai 35.000 euro, e ottenere fino a un massimo di 60 euro di voucher al mese. Per quanto riguarda Autolinee Toscane il bonus trasporti 2022 può essere utilizzato dal 15 al 25 settembre per comprare gli abbonamenti annuali o l’abbonamento per studenti (10 mesi), mentre dal 26 settembre il voucher potrà essere impiegato per l’acquisto dei mensili e trimestrali degli autobus a Firenze e in Toscana. Qui spieghiamo come funziona il bonus trasporti.

Come funziona l’abbonamento Pegaso con Autolinee Toscane e come fare per i figli minorenni (studenti)

Rimane la possibilità di stipulare abbonamenti integrati Pegaso, per viaggiare sui treni regionali di Trenitalia e sul trasporto pubblico locale di Autolinee Toscane. Anche in questo caso è indispensabile la registrazione sul sito www.at-bus.it, creare il proprio profilo, per poi acquistare l’abbonamento Pegaso. Per salire a bordo dei treni servirà la ricevuta cartacea o digitale dell’acquisto. Sul bus è necessaria solo la tessera sanitaria.

Per comprare l’abbonamento studenti per il proprio figlio, il genitore deve registrarsi sul sito e una volta creato il profilo selezionare la voce “Aggiungi minore”. A quel punto sarà necessario caricare un documento di identità del minorenne, la sua tessera sanitaria e la dichiarazione di parentela.

Come fare l’abbonamento senza collegamento internet?

L’abbonamento si compra anche in tabaccheria ed edicola, ma la registrazione è solo online. Per chi ha bisogno di assistenza di persona, è possibile andare nelle 35 biglietterie ufficiali degli attuali gestori dove sono presenti operatori e un desk dedicato di Autolinee Toscane. Qui i passeggeri possono chiedere informazioni, essere guidati nella registrazione e acquistare un abbonamento.

Quarantena Covid e mascherine, ecco le ultime novità dell’estate

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Con il trascorrere dei mesi e il rallentamento della pandemia da Covid-19, gente comune ed aziende, pubbliche e private, cercano di tornare ad una certa normalità. Tuttavia, il monitoraggio della situazione da parte del Governo continua, così come l’uso di tutti quegli strumenti sanitari di contrasto alla diffusione del virus, che abbiamo imparato a conoscere in questi anni, come ad esempio le mascherine. Queste, sebbene in alcuni casi ne sia stato revocato l’obbligo, rappresentano ancora una buona difesa contro il contagio.

Il Governo, come detto, continua il suo monitoraggio e, al tempo stesso, ad aggiornare la normativa generale e, in alcuni casi, anche specifica, inerente ad esempio la quarantena prevista per il Covid e l’uso delle mascherine in determinati luoghi (all’aperto o quelli di lavoro). Risulta quindi importante, sia per aziende che per le persone, restare aggiornati su tali nuove indicazioni. Perciò andiamo a vedere le novità della normativa Covid di Giugno 2022 e successiva, per non farsi trovare impreparati e rischiare delle sanzioni.

Quarantena per gli asintomatici, alcune novità

Il Ministero della Salute, attraverso una circolare emanata a fine Agosto (la n°37615 del 31 Agosto 2022), ha ridotto i giorni previsti di quarantena per i soggetti contagiati ma asintomatici. In particolare, per quei casi che sono sempre stati asintomatici oppure hanno presentato sintomi ma che siano scomparsi da almeno 2 giorni, l’isolamento può concludersi dopo 5 giorni nel caso il test (molecolare o antigenico che sia) effettuato alla fine di tale periodo di isolamento risulti negativo.

Nei casi invece di positività persistente, si potrà comunque interrompere l’isolamento alla fine del 14° giorno dall’effettuazione del primo tampone risultato positivo, questo a prescindere dell’esecuzione o meno di un test. Per quanto concerne poi i contatti stretti di soggetti positivi al Covid-19, restano in vigore le norme indicate nella circolare ministeriale n°19680 del 30 Marzo 2022. Tuttavia, le novità non si fermano qui e ve ne sono altre che riguardano invece gli ambienti di lavoro.

Mascherine e protocollo Covid sui luoghi di lavoro

Attraverso un comunicato stampa a fine giugno 2022, il Ministero del Lavoro ha fornito indicazioni sull’uso delle mascherine. In particolare, viene raccomandato l’uso di quelle filtranti FFP2 per la protezione dei lavoratori e degli utenti in tutte quelle situazioni in cui non possa essere possibile il distanziamento interpersonale di almeno un metro. Le mascherine di tipo FFP2, comunque, dovranno essere messe a disposizione dai rispettivi datori di lavoro.

Comunque, questa nuova normativa concede un ruolo più centrale ai comitati aziendali al fine di far applicare e verificare le regole di prevenzione che siano vigenti. Poi, sempre i datori di lavoro, su specifiche indicazioni fornite dal medico competente oppure dal responsabile del servizio di prevenzione e protezione, in base alle varie situazioni lavorative e alle specifiche mansioni, sono responsabili per l’individuazione di determinati gruppi di lavoratori, a cui dovranno essere forniti DPI, in pratica mascherine FFP2.

In quest’ultimo caso, una particolare attenzione dovrà essere concessa ai soggetti cosiddetti fragili. Tali novità normative, d’altronde, potranno essere verificate e riviste, in caso di cambiamento significativo del quadro epidemiologico, attraverso incontri specifici da tenersi tra le parti interessate. Comunque, tali eventuali incontri si dovranno effettuare entro il 31 Ottobre 2022, allo scopo di verificare l’eventuale aggiornamento delle misure emanate in precedenza.

Superbonus, l’Ordine degli Architetti di Firenze critica Deloitte

Sul tema del superbonus l’Ordine degli Architetti di Firenze interviene in modo deciso. E la posizione è comune a tutti gli Ordini della Toscana. In particolare si esprime “profondo sconcerto” di fronte alla richiesta da parte di Deloitte, che gestisce la cessione del credito per conto di importanti istituti finanziari tra cui Intesa Sanpaolo, di produrre un video a dimostrazione della veridicità delle dichiarazioni redatte dai professionisti in merito alla esecuzione di almeno il 30% dei lavori del superbonus ai fini della cessione del credito, il tutto a meno di due settimane dalla scadenza del 30 settembre.

Gli architetti di Firenze sulla richiesta di Deloitte sul superbonus

In particolare il presidente dell’Ordine degli Architetti di Firenze Andrea Crociani dice che la richiesta di Deloitte risulta intempestiva ed inutilmente vessatoria e complica, di fatto, la programmazione dell’attività professionale impostata a tal fine dai tecnici. Inoltre rappresenta, insieme alla richiesta di invio di una mail Pec all’ufficio edilizia comunale attestante il completamento del 30% dei lavori entro il 30 settembre, un ulteriore adempimento non obbligatorio e non richiesto dalla normativa. Da un lato si comprende la necessità di tutela da parte degli operatori finanziari, dall’altro è incomprensibile la richiesta di ulteriore documentazione che attesta qualcosa che si è già dichiarato.

Un’ulteriore prova scontenta l’Ordine

Viene definita un’ulteriore “prova” e, secondo l’Ordine degli Architetti, “è una profonda mancanza di rispetto nei confronti delle categorie professionali coinvolte”. Sul tema del superbonus dunque gli architetti di Firenze prendono posizione in modo deciso e sottolineano che “le regole non si cambiano in corsa e non si impongono due settimane prima delle scadenze”. Le garanzie, si evidenzia, già ci sono. Tocca a Deloitte ora fare un passo indietro e comprendere l’esigenze degli architetti, già alle prese con numerosi problemi, anche a livello burocratico. Serve porre rimedio in un breve tempo vista la centralità del tema del superbonus.

Bonus 150 euro: limite di reddito per dipendenti, pensionati e cococo

Con il decreto aiuti ter arriva un nuovo contributo sociale una tantum: si tratta del bonus 150 euro per chi ha un reddito medio-basso, il cui pagamento è previsto a novembre 2022 in favore di dipendenti, pensionati, stagionali, cococo, autonomi, partite Iva, collaboratori sportivi, colf e badanti. La nuova misura è stata introdotta dal governo, che ha stanziato 3,2 miliardi di euro per aiutare le fasce di popolazione più colpite dal caro bollette. Il bonus 150 euro di novembre però avrà dei requisiti diversi dal contributo da 200 euro previsto nei mesi scorsi: ecco a chi spetta, come funziona e come richiederlo.

Dipendenti e pensionati con basso reddito: a chi spetta il bonus 150 euro (novembre 2022)

Mentre il contributo da 200 euro non è stato prorogato, il decreto aiuti ter istituisce un nuovo bonus da 150 euro che sarà pagato a circa 22 milioni di lavoratori, tra dipendenti, pensionati, cococo e autonomi in base alla retribuzione imponibile, dunque a seconda del proprio reddito lordo e non all’indicatore Isee. La soglia però si abbassa. Ecco a chi spetta.

Per i lavoratori dipendenti il bonus 150 euro spetta sulla busta paga di novembre 2022 se si ha una retribuzione imponibile non superiore a 1.538 euro: non è necessario fare domanda ma vinee pagato in automatico in busta paga, basta firmare l’autocertificazione per dichiarare di non ricevere il contributo per altri lavori.

Il bonus 150 euro è destinato anche ai pensionati con un reddito medio-basso: l’una tantum viene riconosciuta in automatico dall’Inps sul cedolino di novembre a chi ha un reddito 2021 non superiore a 20.000 euro. Se si è beneficiari di più pensioni, ovviamente, viene pagato solo una volta.

L’indennità viene versata in automatico dall’Inps anche ai disoccupati (NASPI, DIS-COLL, disoccupazione agricola), ai percettori del reddito di cittadinanza (se altri componenti del nucleo familiare non percepiscono l’indennità), e ai collaboratori domestici (come colf e badanti) che hanno già ricevuto il bonus 200 euro, quest’ultimi senza domanda e senza tetto.

Bonus 150 euro per cococo, stagionali, autonomi e partite Iva: come richiederlo e il limite di reddito

Fin qui le categorie a cui spetta il bonus 150 euro in automatico, mentre cococo, dottorandi, autonomi, partite Iva e stagionali riceveranno l’indennità se presenteranno domanda e rientreranno nei limiti di reddito. Si prende a riferimento sempre il reddito dell’anno scorso, che non deve superare i 20.000 euro.

Per quanto riguarda gli stagionali, a tempo determinato e intermittenti, il contributo viene riconosciuto se si sono lavorate almeno almeno 50 giornate nel 2021. Si attendono ora i dettagli su come fare fare domanda per il bonus 150 euro di novembre, mentre autonomi e partite Iva aspettano ancora la data per richiedere il “vecchio” bonus da 200 euro.

Arriva anche a dicembre?

In sostanza il bonus 150 euro spetta alle stesse categorie del “vecchio” contributo una tantum da 200 euro, ma il limite di reddito scende da 35.000 a 20.000 euro. Ulteriori dettagli arriveranno con la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale del decreto aiuti ter e degli eventuali decreti attuativi.

Durante la conferenza stampa sul provvedimento, il ministro dell’Economia Daniele Franco, ha detto che il bonus da 150 euro per dipendenti, pensionati e cococo sarà previsto a novembre e “probabilmente a dicembre 2022“. Anche su questo punto si attendono novità.

In sintesi: a chi spetta il bonus 150 euro a novembre e i limiti di reddito

Riassumiamo quindi i requisiti per il bonus da 150 euro, ecco a chi spetta, la soglia di reddito e chi deve fare domanda:

  • lavoratori dipendenti – nella busta paga di novembre 2022 la retribuzione imponibile non deve superare 1.538 euro (pagamento in automatico);
  • pensionati – bonus 150 euro pagato dall’Inps a chi l’anno scorso ha avuto un reddito non superiore a 20.000 euro lordi (pagamento in automatico);
  • disoccupati (NASPI,  DIS-COLL, l’indennità di disoccupazione agricola), pagamento in automatico dall’Inps;
  • reddito di cittadinanza (Rdc) – pagamento in automatico del bonus 150 euro dall’Inps se nel nucleo familiare nessun altro componente ha diritto all’indennità una tantum;
  • lavoratori autonomi e partite Iva – reddito loro 2021 non superiore a 20.000 euro lordi (necessaria la domanda);
  • cococo – bonus 150 euro per chi ha un reddito annuale che non supera i 20.000 euro (bisognerà fare domanda);
  • stagionali – tetto di 20mila euro e almeno 50 giornate lavorate nel 2021 per ottenere il bonus 150 euro (bisognerà fare domanda);
  • bonus 150 euro per dottorandi e assegnisti, collaboratori sportivi, lavoratori dello spettacolo, con redditi annui inferiori a 20.000 euro lordi.

Sciopero del clima a Firenze: Fridays for future in piazza il 23 settembre

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Fridays for Future Firenze si unisce al decimo sciopero globale per il clima annunciando per venerdì 23 settembre 2022 un corteo nel centro storico. L’invito è molto chiaro e coinciso “cambiare la rotta, unendoci, insieme”, scendendo per le strade e per le piazze delle città per contrastare le drammatiche conseguenze della crisi climatica. 

Il corteo dello sciopero del clima: il percorso a Firenze

A Firenze l’appuntamento è alle ore 9.30 del 23 settembre 2022, quando è fissato il concentramento in piazza Santissima Annunziata: da qui partirà il percorso del corteo che toccherà piazza San Marco, via Cavour, piazza San Lorenzo, piazza Santa Maria Novella, attraverserà l’Arno su ponte alla Carraia e infine arriverà in piazza del Carmine per gli interventi conclusivi. In Toscana sono state organizzate manifestazioni per lo sciopero del clima anche a Pistoia (piazza Mazzini), Pisa (piazza Domenico Guerrazzi), Lucca (piazzale Verdi), Massa (piazza Felice Palma) e Siena (croce del Travaglio).

La critica politica dello sciopero globale per il clima

Fridays for Future si rivolge in modo critico verso la politica, lamentandone il disimpegno e la mancata presa di posizione su tematiche urgenti di interesse globale che quotidianamente si manifestano con violenza a livello locale. Alluvioni, incendi, scioglimento dei ghiacciati. Siccità, fiumi in secca, emergenza agricola. Temperature anomale e precipitazioni atmosferiche imprevedibili. Le portatrici e i portatori di questo cambiamento rilevano una frattura tra paese reale e paese legale, tra cittadinanza e istituzioni, tra parole e azioni concrete.

Secondo Fridays for Future Italia, la disaffezione generale nei confronti della politica è il risultato di una gestione della crisi – economica, energetica, alimentare e migratoria – insoddisfacente poiché incapace di rompere i paradigmi che fanno coincidere transizione ecologica ed extra-profitti, sviluppo e disomogeneità nella distribuzione della ricchezza. Nel manifesto pubblicato sui social, Fridays for Future Firenze critica con decisione le scelte portate avanti dal Governo e dalla Regione Toscana in merito al rigassificatore di Piombino, all’ampliamento della pista dell’aeroporto di Firenze, alla cementificazione per la base militare di Coltano e altre opere nocive che hanno come minimo comune denominatore l’ancoraggio all’energia fossile. 

Sciopero del Clima Firenze
Manifestazione Fridays for Future Firenze, 2019

Le proposte dell’agenda climatica di Fridays for Future

In occasione dello sciopero di venerdì 23 settembre 2022 il movimento per la giustizia climatica presenterà a Firenze un programma nazionale dal carattere propositivo, avanzando richieste concrete in vista delle vicine elezioni politiche. #PeopleNotProfit è uno degli hashtag che riassume le proposte dell’Agenda climatica di Fridays for Future Italia, realizzata a seguito di un’analisi costi-coperture per rispondere in modo efficace agli obiettivi di natura ecologica e sociale. “Think global, act local” è lo slogan che abbraccia i 5 temi su cui intervenire:

Trasporti e mobilità: il primo punto dell’agenda dello Sciopero Globale per il Clima

Secondo l’analisi di Fridays for Future Italia, il settore dei trasporti è responsabile per il 25% delle emissioni di gas a effetto serra. Le proposte avanzate dal movimento per garantire il diritto alla mobilità concernono la gratuità dei biglietti per i treni regionali e il trasporto pubblico locale, la riduzione del costo sugli Intercity e l’Alta Velocità Frecciabianca, l’investimento sulle linee di trasporto pubblico e su piani urbanistici che favoriscano la circolazione delle biciclette. Un altro punto riguarda lo stop ai voli di breve percorrenza, responsabili del circa 6% delle emissioni, e a quelli privati, un privilegio riservato a pochi e considerato una fonte inutile di inquinamento. 

Energia: lo sciopero per il clima punta sulle comunità energetiche ma a Firenze e in Toscana non ce ne sono

Fridays for Future sostiene la necessità di convertire tutto il settore energetico in fonti rinnovabili, con un tasso di riduzione annuo delle emissioni pari al 10% fino al totale azzeramento entro il 2035. Efficientamento e riduzione dei consumi sono altre due parole chiave, accompagnate dalla pianificazione di 8000 comunità energetiche per l’auto-produzione locale del 50% di energia elettrica, favorendo così un decentramento del sistema energetico, un abbassamento dei costi e la creazione di posti di lavoro. A Firenze e sul territorio toscano, non vi sono ancora comunità energetiche che potrebbero portare larghi benefici, in primis la riduzione del costo delle bollette grazie a una rete di produzione e condivisione di energia pulita. Un’altra proposta si rivolge alla tassazione del 100% sugli extra-profitti delle aziende che potrebbe generare circa 40 miliardi di gettito complessivo e un tetto massimo al prezzo dell’energia domestica per maniere costi accessibili e abbassare l’inflazione. 

Sciopero clima Firenze 23 settembre 2022 Fridays for future

Anche il Lavoro può fare la sua parte

La riduzione dell’orario lavorativo da 40 a 32 ore settimanali con un minimo salariale di 10 euro l’ora potrebbe contribuire ad adattare l’economia alle esigenze sociali e ambientali, arginando il problema della disoccupazione e riducendo il gap salariale tra i diversi settori economici. 

Edilizia e povertà energetica: un altro punto fondamentale per Fridays for Future

Per promuovere un efficientamento energetico, Fridays for Future propone di intervenire sul patrimonio edilizio, responsabile per il 45% del consumo di energia e per il 39% delle emissioni di gas. L’efficientamento energetico delle case popolari e degli edifici scolastici entro il 2025 potrebbe portare numerosi benefici in termini di riduzione dei costi di gestione e delle emissioni, miglioramento della qualità degli edifici e creazione di posti di lavoro. Un altro punto promuove la fornitura energetica gratuita per la copertura dei bisogni primari in quanto diritto universale da assicurare a tutti le famiglie.

Acqua: il problema degli sprechi della rete idrica

Infine, il movimento tocca il tema della crisi idrica, degli sprechi e degli alti consumi che hanno portato molti comuni italiani a dichiarare lo stato di emergenza. Secondo i dati Istat, le perdite della rete idrica in Italia ammontano a circa il 42%, con uno spreco di 156 litri al giorno per abitante. Fridays for Future vuole accelerare il rinnovo della rete e una rimunicipalizzazione totale dell’acqua, rendendola un servizio pubblico su cui non è possibile fare profitto.

Come sostenere lo sciopero globale per il clima del 23 settembre 2022 (anche a Firenze)

Questi sono i 5 temi della campagna Ritorno al Futuro di Fridays for Future che venerdì 23 settembre verranno portati in piazza anche a Firenze con il decimo sciopero per il clima, chiedendo alla politica e alle istituzioni di farsi carico di misure che contrastino la crisi climatica. Il movimento invita i cittadini e le cittadine a unirsi a questa lotta per il cambiamento, partecipando anche con un proprio contributo attraverso il crowdfunding volto al sostegno economico dell’iniziativa. 

“Storie di ordinaria tramvia”: a bordo grazie a un kit educativo

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La liceale che spera di incrociare a bordo il ragazzo che le fa battere il cuore, il quattordicenne in viaggio per andare al primo concerto della sua vita o le avventure dello studente universitario finalmente libero dalla “caccia al posteggio”. Sono le “Storie di ordinaria tramvia”, il kit didattico per incentivare gli adolescenti a un uso consapevole del tram, realizzato da Gest insieme alla casa editrice Librì. Il progetto fa parte delle proposte educative “Le Chiavi della Città” dell’Assessorato all’Educazione del Comune di Firenze.

Che cos’è “Storie di ordinaria tramvia”

“Storie di ordinaria tramvia” è composto da un libro per i ragazzi (pensato per gli studenti delle scuole secondarie di primo e secondo grado di Firenze) e da una guida per gli insegnanti. Nel libro-quaderno alcuni giovani protagonisti scelgono di viaggiare in tramvia. È un piccolo spaccato di un mondo adolescenziale che si scopre autonomo negli spostamenti di tutti i giorni, mentre dai finestrini sfila Firenze.

Storie raccontate con un linguaggio fresco, grazie ai testi di Francesco Fagnani, e accompagnate dalle illustrazioni di Alice Piaggio, oltre che da numeri, informazioni e curiosità sulla tramvia di Firenze.

Un utile strumento didattico

Nella guida gli insegnanti possono trovare quattro proposte didattico-educative da svolgere in classe attraverso un approccio multidisciplinare. Ad esempio, attraverso i dati forniti sulla riduzione del traffico privato e l’abbattimento dello smog, la tramvia offre una traccia educativa sulla mobilità sostenibile. Grazie ai nomi delle fermate un insegnante può approfondire vari aspetti legati all’odonomastica. E ancora: musei, piazze, murales, parchi, monumenti sono raggiungibili con il tram. Infine una traccia didattica propone un gioco di ruolo sui “free riders”, dove alla fine le squadre dei virtuosi e degli “scrocconi” vengono messe al voto della classe.

Ciascun kit è composto da 25 libri cartacei per ciascuna classe e da una guida per il docente (questo il link per richiedere “Storie di ordinaria tramvia”) .  “Il kit educativo è pensato per i ragazzi perché saranno i nostri passeggeri di domani – spiega l’amministratore delegato Jean Luc Laugaa – In molte grandi città d’Europa, sempre più giovani preferiscono usare i mezzi pubblici per andare a scuola, a lavorare e a divertirsi. Hanno a cuore l’ambiente e sanno anche apprezzare i vantaggi di un mezzo veloce, puntuale e che li rende autonomi. Mi piace immaginare che anche Firenze diventerà così: con una tramvia allegra, sempre di più usata dai più giovani che avranno a cuore un mezzo di trasporto capace di migliorare la vita di una intera comunità”.

Il caro bollette colpisce le Rsa: è allarme

Il caro bollette colpisce anche le Rsa, i cui servizi sono sempre più a rischio, sia a Firenze che in generale in Toscana. A dare l’allarme Confcooperative Federsolidarietà e Confcooperative Sanità, tra le 19 associazioni nazionali del coordinamento dei gestori dei servizi di assistenza socio sanitaria, profit e non profit. Insieme hanno firmato un appello per chiedere al Governo un sostegno concreto e immediato per le Rsa e le strutture residenziali.

Caro bollette Rsa: rischi e perdite

Il caro bollette nelle Rsa, come evidenziato dal presidente di Confcooperative Alberto Grilli, ha “superato il punto di non ritorno”. A livello economico le perdite per ogni posto letto in Rsa e nelle strutture residenziali vanno da 10 a 20 euro il giorno. Da parte del governo c’è stato uno stanziamento di 120 milioni. Un modo per aiutare enti di terzo settore che gestiscono servizi e strutture per anziani, disabili e persone svantaggiate. Un passo avanti importante ma, è stato sottolineato, non basta.

Il ruolo della Regione

Il ruolo delle Regioni non è secondario. La Regione Toscana sta intervenendo con aiuti a favore di coloro che sono colpiti dal caro bollette e dunque anche le Rsa dovranno avere aiuti dal momento che sono strutture che svolgono ruoli prioritari per le persone più fragili e le loro famiglie. La situazione non è facile: in Italia si susseguono le proteste contro gli aumenti energetici (bar e ristoranti) e a livello comunale Firenze è intervenuta ad esempio sulle piscine. Servono proposte, anche da parte dei politici: in quest’ottica il 21 settembre (dalle 20) l’Ordine dei Medici di Firenze organizza una tavola rotonda con i candidati fiorentini. L’argomento è l’emergenza sulla sanità. Dagli organici all’osso al ruolo delle Rsa. Anche la politica dovrà fare la propria parte. Il caro bollette, anche nelle Rsa, non può essere solo tema da campagna elettorale.

Torna alla vittoria la Fiorentina contro il Verona / FOTO

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Successo per la squadra di Italiano, che torna a vincere dopo sei turni di campionato. Decidono Ikone e Gonzalez, Biraghi fallisce un rigore. Tre punti importanti, prima della pausa per gli impegni della Nazionale, che rilanciano la Fiorentina che aveva molto deluso sia in campionato che in Conference League. Una squadra diversa, senza Cabral (entrato solo nella ripresa) e Jovic e con un tridente inedito composto da Kouamé, che ha spaziato sia a destra che a sinistra e due laterali come Ikoné e Sottil e combattuta dal primo all’ultimo minuto contro un Verona tutt’altro che rinunciatario.

La partita

Fin dai primi minuti la Fiorentina impone il ritmo alla gara. Ikoné la sblocca dopo tredici minuti. Il francese, in velocità, riceve palla sulla destra e scarica il sinistro battendo Montipò per il vantaggio della viola. Al 25’ Kouame viene trattenuto per un braccio da Coppola. L’arbitro Rapuano indica il dischetto. Braghi si incarica del tiro ma Montipò para. Il Verona sfiora il pareggio in un paio di occasioni e segna con Henry, ma è in fuorigioco. Nel secondo tempo gli uomini di Cioffi mettono in difficoltà la retroguardia viola e proprio quando tutto sembra volgere per la vittoria di misura della Fiorentina, nell’ultimo minuto arriva il gol di Nico Gonzalez, al rientro dopo 24 giorni. Duncan serve Mandragora che, dalla sinistra crossa per l’argentino, in campo da pochi minuti, che da due passi segna il raddoppio. La Fiorentina torna a giocare ed a vincere.

L’allenatore

Vincenzo Italiano, preso dalla tensione post gara, non ha rilasciato dichiarazioni. Al suo posto il vice Daniel Niccoli che ha subito precisato che non ci sono stati stravolgimenti tattici. “Kouamè è stato scelto perché avevamo bisogno delle sue caratteristiche davanti. Jovic non ha giocato perché  ha preso una botta a Istanbul, non stava benissimo e non l’abbiamo rischiato. Il cambio di modulo non c’è stato, è solo un movimento da noi richiesto che Antonin Kouamè ha fatto. Bisogna ringraziare questi ragazzi che si allenano sempre, hanno tanti infortuni e hanno dato sempre una grande disponibilità. Italiano lo sapete quanto cin tiene alla squadra e alle partite. Adesso – ha aggiunto Niccli – abbiamo due settimane dove cercheremo di recuperare qualche giocatore. Ikonè è un ragazzo molto sensibile, ma oggi ha mostrato ciò che può fare. Amrabat affaticato, ma nulla di grave. Sui rigori ripetiamo che li tira chi se li sente. Biraghi è uno dei rigoristi”.

Fiorentina Hellas Verona dove si vede, Sky o Dazn?

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Fiorentina e Hellas Verona si affronteranno domenica 18 settembre alle ore 15.00 allo Stadio Artemio Franchi di Firenze nella settima giornata del campionato di Serie A. Dopo la deludente sconfitta contro il Bologna i viola cercano il riscatto in trasferta contro l’Hellas Verona di Cioffi, reduce da una netta sconfitta contro la Lazio. Ma dove vedere Fiorentina Hellas Verona in tv e streaming, Sky o Dazn?

Dove vedere Fiorentina Hellas Verona in tv e streaming, Sky o Dazn?

Fiorentina Hellas Verona sarà trasmessa esclusivamente su Dazn, il servizio di video streaming online dedicato agli eventi sportivi.

Dazn è accessibile su smart tv, computer, tablet e smartphone, oltre che console per videogiochi e praticamente tutti i dispositivi in grado di trasmettere.

Fiorentina Hellas Verona in Radio

La radiocronaca in diretta sarà trasmessa da Rai Radio 1, Rai Radio 1 Sport, Radio Bruno Fiorentina, Lady Radio, Radio Bruno Toscana.

La partita in chiaro

Non ci sono opzioni per vedere Fiorentina Hellas Verona in chiaro.

 

Cinema in festa a Firenze, biglietti a 3,50 euro

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Le porte delle sale cinematografiche riaprono con una novità. Anche a Firenze, come nel resto d’Italia, arriva la prima edizione di CINEMA IN FESTA: da domenica 18 a giovedì 22 settembre 2022 il biglietto costerà solo 3,50 euro in tutti i cinema aderenti. In città sono numerose sale le che hanno aderito a questo appuntamento.

Come nasce il progetto

Cinema in festa è un progetto quinquennale che ogni anno proporrà due appuntamenti: la terza settimana di settembre e la seconda di giugno fino al 2026. Il format si ispira alla “Fête du Cinéma” francese e invita il grande pubblico a riscoprire la magia di questi presidi culturali non soltanto come luoghi di visione ma anche come spazi di aggregazione sociale. Oltre ai prezzi molto accessibili dei film in normale programmazione, saranno proposte anteprime, masterclass ed eventi speciali con i protagonisti del mondo dello spettacolo.

L’industria cinematografica investe dunque in una strategia sinergica per ribadire che il cinema e la sala sono due elementi complementari e che solo fruendoli insieme è possibile vivere un’esperienza immersa condivisa. L’iniziativa rappresenta inoltre un’importante campagna di comunicazione per presentare le stagioni autunnale ed estiva e garantire una continuità di di accesso alla sala per tutti gli altri mesi dell’anno.

Cinema in festa è un progetto di ANICA (Associazione Nazionale Industrie Cinematografiche Audiovisive Digitali) e di ANEC (Associazione Nazionale Esercenti Cinema) ma gode anche del supporto del MiC – Ministero della Cultura e della collaborazione con David di Donatello – Accademia del Cinema Italiano. La filiera dell’economia cinematografica unisce le forze per recuperare le grosse perdite causate dall’emergenza pandemica ma la fiducia nel ritorno del pubblico davanti al grande schermo è ampia: nel 2019 infatti, l’Italia aveva registrato la maggiore crescita europea di frequentazione delle sale, un dato incoraggiante che, già tre anni fa, manifestava l’interesse del pubblico a fare del cinema un’esperienza e non soltanto un contenuto fruito passivamente.

Cinema in festa: i film in programmazione (anche a Firenze)

Il palinsesto di Cinema in festa raccoglie il gusto di tutti, dai cinefili agli appassionati fino ai frequentatori d’occasione. Tra il film in programma, ecco quelli da non perdere: “Don’t Worry Darling”, diretto da Olivia Wild con Florence Pugh e Harry Styles, un thriller psicologico audace e visivamente sbalorditivo; il nuovo film “L’immensità” dell’acclamato regista Emanuele Crialese con protagonista il Premio Oscar Penélope Cruz; l’ultima uscita di Kōji Fukada “LOVE LIFE”, un ritratto femminile che riflette sull’imprevedibilità della vita; per i più piccoli e le famiglia, “Minions2. Come Gru diventa cattivissimo”; e infine, il grande ritorno di “Avatar” di James Cameron, l film di maggior successo di tutti i tempi.

Cinema in festa a Firenze: tutte le sale dove il biglietto costa 3,50 euro

Anche a Firenze, le sale che aderiscono a Cinema in festa sono numerose. Ecco la lista dei cinema che dal 18 al 22 settembre 2022 proporranno i propri biglietti di ingresso a 3,50 euro:

  • Adriano Multisala
  • Cinema Stensen
  • Everest
  • Fiamma Multisala
  • Marconi Multisala
  • Portico Multisala
  • Principe Multisala
  • Sala Esse
  • San Quirico
  • Spazio 1
  • Spazio Alfieri
  • Teatro Della Compagnia
  • The Space – Firenze
  • Uci cinema Firenze

Non solo in città ma anche in provincia: da Empoli a Figline e Incisa Valdarno, da Firenzuola a Impruneta, da Lastra a Signa a Fiesole, da Scandicci a Scarperia fino a Sesto Fiorentino e tante altre ancora. Tutte le informazioni e la programmazione è presente sul sito ufficiale dell’iniziativa Cinema in festa.