mercoledì, 9 Luglio 2025
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A Firenze protesta dei pendolari per l’hub dei bus a piazzale Montelungo

L’hub dei bus a piazzale Montelungo a Firenze sta portando diverse polemiche: la decisione di spostare il capolinea dei bus extraurbani dall’Autostazione di via Santa Caterina D’Alessandria al terminal accanto alla Fortezza da Basso ha scatenato la protesta di alcuni pendolari. In particolare, tra Mugello e Valdarno, la situazione, spiegano, non è delle migliori.

L’hub dei bus a piazzale Montelungo a Firenze: cosa cambia

Palazzo Vecchio ha deciso di creare l’hub dei bus a piazzale Montelungo per alleggerire il traffico in entrata e uscita da Firenze. E l’idea era buona ma, come spiegato dal consigliere di Sinistra Progetto Comune Dmitrij Palagi, “così si sono penalizzati i pendolari”. Prima i bus, dall’Autostazione, accedevano ad una corsia riservata e questo portava vantaggi a livello di tempi di percorrenza. Adesso invece in molti devono far il giro della Fortezza, con il concreto rischio di trovare coda.

Risultato? “Mezzi sempre in ritardo”, spiegano i pendolari, arrabbiati. Secondo Giulia Mocali, rappresentante del comitato dei pendolari, “lo spostamento dell’hub a Montelungo crea molti disagi, visto che non è collegato con tutte le zone di Firenze dove sono posizionate scuole e attività lavorative”. Invece che migliorare la situazione “è peggiorata”, ha aggiunto.

Il binario 16 della stazione di Santa Maria Novella

In parte sono state accolte le richieste dei pendolari dal momento che è stato aperto il binario 16 della stazione ferroviaria di Santa Maria Novella in modo arrivare più velocemente all’hub dei bus a piazzale Montelungo a Firenze. Qui in questo momento transitano 18 linee provenienti da diverse zone della Città metropolitana di Firenze.
Si tratta del secondo step perché, come aveva comunicato il Comune, dal 1 agosto scorso c’era stata l’istituzione dell’hub a Vittorio Veneto, per 6 linee extraurbane provenienti da Greve, San Casciano, Poggibonsi e Castelfiorentino. Autolinee Toscane ha comunque attivato una pagina dedicata per tutte le informazioni.

In Conference League la Fiorentina cerca il riscatto

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Seconda partita tra Fiorentina ed Hearts of Midlothian nel raggruppamento di Conference League dopo la vittoria (3-0) ottenuta in Scozia. Per i viola, reduci dalla brutta sconfitta in campionato contro la Lazio, l’occasione per conquistare tre punti che sarebbero importantissimi per proseguire l’avventura europea. Si gioca allo stadio Artemio Franchi giovedì 13 ottobre alle 18,45.

Le probabili formazioni

Vincenzo Italiano non potrà contare su Riccardo Sottil ancora alle prese con problemi fisici. In dubbio anche Dodò e Nico Gonzalez. Dovrebbe tornare titolare in porta Gollini, si dovrebbero rivedere Venuti con Milenkovic al suo fianco (Quarta ha il naso rotto) e Igor e Biraghi sulla parte sinistra della difesa. Potrebbe iniziare da titolare Barak nel ruolo di mezzala con Bonaventura che rientra nel ballottaggio assieme a Mandragora, Maleh e Duncan per l’altro posto ai lati di Amrabat. In attacco potrebbero giocare Kouamé, Gonzalez e Cabral, dopo gli errori di Jovic in campionato. Ma potrebbe giocare anche Saponara se Gonzalez risultasse indisponibile.

Neilson deve rinunciare al suo omonimo difensore centrale, espulso nella gara d’andata. Al suo posto dovrebbe giocare Cochrane a spostarsi al centro della difesa accanto a Kingsley e con ai lati Atkinson e Halliday davanti a Gordon. Grant e Kiomortzoglou. Shankland unica punta e Ginnelly, Humphrys e McKay impiegati da trequartisti.

Siglato l’accordo di secondo livello tra cooperative e sindacati

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Dai tempi di vestizione del personale alla banca ora, dai rimborsi chilometrici ai congedi per le donne vittime di violenza: è stata siglata l’ipotesi di accordo di secondo livello del Ccnl Cooperative Sociali-2017/2019 per le lavoratrici e i lavoratori delle cooperative sociali della Toscana. A firmare l’accordo le Centrali Cooperative Agci-Solidarietà Toscana, Confcooperative-Federsolidarietà Toscana, Legacoop Toscana-Dipartimento Welfare e le sigle sindacali Fp-Cgil Toscana, Fp-Cisl Toscana, Fisascat-Cisl Toscana. L’accordo aggiorna il secondo livello contrattuale di lavoro, il cui ultimo rinnovo risaliva al 2002. La Toscana è la prima in Italia in questa fase storica a vedere la sottoscrizione di un contratto regionale del settore.

Cosa prevede il Contratto regionale integrativo delle cooperative sociali della Toscana

La trattativa era cominciata nell’aprile 2021 con l’invio da parte dei sindacati della piattaforma di rinnovo. Numerosi i temi affrontati nel corso della trattativa e sui quali si è raggiunta l’intesa tra Centrali cooperative e sigle sindacali firmatarie dell’accordo: tempo di vestizione previsto all’interno dell’orario di lavoro, Banca ore, rimborsi chilometrici per i lavoratori che usano il mezzo proprio per ragioni di servizio, congedi speciali per le donne vittime di violenza, una regolamentazione più attuale della regolazione dello sciopero nei servizi essenziali. Il Premio Territoriale di Risultato, la classificazione dei lavoratori e l’orario di lavoro, la disciplina specifica del cambio d’appalto, temi che erano stati inizialmente previsti dai sindacati nella piattaforma, saranno invece affrontati in un percorso di trattativa con i sindacati firmatari, a partire dal 2023.

I commenti

“La sigla di questo Contratto Collettivo Territoriale della Toscana, oltre a ricucire un rapporto ‘istituzionale’ interrotto dal 2014 è importante – dice il presidente di Federsolidarietà Confcooperative Toscana Alberto Grilli – perché il ruolo delle Centrali Cooperative e delle Organizzazioni Sindacali toscane del settore è fondamentale, in particolare nell’indicare, analizzare e porre rimedio ai maggiori rischi del tempo attuale per l’occupazione e per l’impresa sana e radicata sul territorio. Ancora più importante sarà il ruolo delle parti datoriali e sindacali se sarà collocato in un contesto di dialogo, concertazione, per le politiche sociali del futuro in Toscana. Il lavoro delle parti sociali sarà dunque prezioso su due fronti: quello dell’interlocuzione con le istituzioni e quello della contrattazione di secondo livello”.

“Molti dei punti trattati e sottoscritti daranno alle cooperative una maggiore chiarezza nella gestione del lavoro e un quadro di riferimento contrattuale più omogeneo valido per tutte le cooperative sociali che operano in Toscana – afferma Assunta Astorino, responsabile Dipartimento Welfare di Legacoop Toscana -. Nonostante le difficoltà che il nostro mondo sta attraversando, la pandemia prima e ora la crisi energetica, abbiamo voluto trovare un punto di caduta condiviso con i sindacati che garantisca un passo in avanti nel miglioramento delle condizioni dei soci e dei lavoratori delle cooperative sociali toscane”.

“La sigla di questo contratto integrativo regionale – afferma Federico Pericoli, responsabile regionale di Agci-Solidarietà – costituisce un passo in avanti di grande rilievo per il mondo cooperativo in un momento particolarmente difficile per l’economia: l’aggiornamento di istituti già previsti e l’introduzione e definizione di nuovi permette di stabilire relazioni più chiare e risolve questioni che erano state talvolta oggetto di contenzioso in passato. Adesso si tratta di far valere questa ritrovata unità d’intenti nei confronti delle Istituzioni per far comprendere le ragioni di un comparto che si rivela sempre più essenziale per le politiche sociali ed i servizi della nostra regione”.

Si dice tramvia o tranvia? Tutta colpa del… tramme

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Tranvia o tramvia? Se lo domandano in molti e la questione non è nuova. L’Accademia della Crusca ne parlava già nel 1999, quando l’allora presidente Giovanni Nencioni rispose alla direzione d’esercizio di Ataf che si chiedeva quale fosse la forma più corretta da adottare per il servizio trasporti fiorentino. In questo articolo cercheremo di chiarire la questione, riprendendo alcuni passaggi divulgati proprio dalla Crusca e approfondendo le curiosità che riguardano questo termine così dibattuto.

Tranvia o tramvia? L’origine del termine

La nascita del primo prototipo di ferrovia tramviaria porta la firma dell’ingegnere britannico Benjamin Outram: a differenze di quanto raccontino le “voci di corridoio”, il termine tramway non deriva dalla nome del suo inventore ma da una più antica forma scozzese. La parola “tram” nasce infatti per indicare “a shaft of a barrow or cart“, ovvero “l’albero, fusto, tronco di un carretto o carrozza”. Il servizio prende avvio nel 1775 ma le prime discussioni sull’italianizzazione del termine tramway risalgono al 12 maggio 1896 quando La Crusca, una delle più prestigiose istituzione linguistiche del nostro Paese, registrò ufficialmente la parola tranvai durante una delle riunioni del Collegio Accademico.

Per quale motivo la forma lessicale registrata era quella con la “n” (tranvia)? Perché nella lingua italiana, la lettera “v” è convenzionalmente preceduta proprio dalla consonante “n” e questa usanza viene adottata anche per la parola in questione. Tuttavia, nei verbali che riportano questa analisi si legge che sul piano linguistico l’utilizzo della “m” prima della lettera “v” non sarebbe da considerare errato ma solo meno preferibile. In Italia però, il caso fiorentino sembra essere un’eccezione.

Perché a Firenze si dice tramvia? Tutta colpa del… tramme

Nonostante il termine fonetico più corretto sia tranvai, a Firenze i siti ufficiali del Comune e di GEST, la società che si occupa della gestione del sistema tramviario fiorentino, utilizzano il vocabolo tramvia. Nel 1999, l’allora presidente dell’Accademia della Crusca Giovanni Nencioni affermava che in alcuni casi “persiste la forma tram (nella parlata di Firenze tramme)”. Il termine tramme è stato infatti mantenuto nella parlata fiorentina: “Eh, ma l’avrà daho un documento, perche’ ci vòle documenti. Io un ce l’avéo, un ce l’ho ma’ documenti, io c’ho la tessera di’ tramme, e basta” riporta il Vocabolario del fiorentino contemporaneo in un esempio registrato nei quartieri fiorentini di Santa Croce e San Frediano.

A seguito della rimozione dei veicoli su rotaie, il termine “tram” ha subito uno slittamento semantico, finendo per indicare addirittura gli autobus di linea. Per questo motivo, anche secondo l’Accademia della Crusca, sembra opportuno che nell’area fiorentina si adotti la forma tramvia poiché, seppur reputata una variante secondaria, rappresenta una forma di uso comune che esprime maggiore coerenza in relazione alla parlata toscana.

Fiorentina-Hearts: come vederla in tv o acquistare i biglietti

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Fiorentina-Hearts sarà una partita decisiva che si potrà vedere in diretta tv, In alternativa sono ancora in vendita i biglietti per la sfida del Franchi, che si gioca giovedì 13 ottobre con orario 18.45 ed è valida per la fase a gironi della Conference League (quarta giornata). Per quanto riguarda le modalità per vedere Fiorentina-Hearts in diretta tv stavolta la partita non sarà in chiaro su Tv8 (come accaduto invece per la gara di andata in Scozia, dove la Fiorentina ha vinto 3-0). Dunque per vederla è necessario avere un abbonamento attivo su Sky o Dazn, che detengono i diritti per la manifestazione.

Fiorentina-Hearts, non solo tv. Le modalità di acquisto dei biglietti

Fiorentina-Hearts in tv oppure Fiorentina-Hearts acquistando i biglietti. Il club vuola ha messo in vendita i tagliandi per la gara del girone di Conference League: se da un lato gli scozzesi arriveranno in massa (si parla di almeno 3-4mila persone), la prevendita lato viola sembra essere un po’ fiacca, complici anche gli ultimi risultati negativi della squadra di Italiano.

Per chi vuole comprare il biglietto le modalità di acquisto sono le seguenti: per l’intero prevendita si va dai 20 euro della Curva Fiesole, ai 35 della Maratona centrale, fino agli 80 per la poltronissima, i 110 per la tribuna d’onore e i 130 per quella autorità. Prezzi ridotti con la modalità Intero Viola Time: in questo caso ad esempio la Fiesole costa 12 euro, la poltronissima 60. Previste come sempre riduzioni per gli under 14.

La classifica della Fiorentina in Conference League

Aldilà della modalità di fruizione di Fiorentina-Hearts, se in diretta tv o acquistando i biglietti allo stadio (per i biglietti cliccare qui), è importante capire se ci sarà una reazione della squadra di Italiano dopo la batosta con la Lazio.

La classifica vede in questo momento l’Istanbul Basaksehir in testa al del gruppo A  con 7 punti. Segue la Fiorentina con 4, poi Hearts con 3 e Rigas FS con 2. Logico dunque che giovedì conti la vittoria. La Fiorentina poi giocherà in Conference League il 27 ottobre, ancora allo stadio Franchi, con l’Istanbul Basaksehir con orario 18.45 e poi andrà in Lettonia per la trasferta sul campo del Rigas FS, in programma il 3 novembre alle 16.30.

Sagra della castagna in Toscana: 10 feste per l’autunno 2022

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Chiamatela festa dei marroni o sagra della castagna, in Toscana il “succo” rimane lo stesso: anche durante l’autunno 2022 i paesi montani celebrano questi frutti del sottobosco, mettendo in piazza specialità da leccarsi i baffi, durante i weekend di ottobre. E se avete in progetto una dieta, meglio rimandarla di qualche settimana, perché qui c’è da sbizzarrirsi. Da Arcidosso a Marradi, da Piancastagnaio a Caprese Michelangelo, sulle bancarelle arrivano caldarroste, ballotte, marron glacés, l’immancabile castagnaccio e – in qualche caso – anche il golosissimo monte bianco, dolce realizzato con purea di castagne, cacao e ricoperto da una “valanga” di panna montata.

Avete già l’acquolina in bocca? Ebbene, in Toscana le sagre delle castagne sono davvero tante, noi abbiamo fatto una selezione degli appuntamenti da non perdere tra la seconda metà di ottobre e i primi giorni di novembre 2022.

Sui monti della Toscana: sagra della castagna o dei marroni del Mugello?

Prima tappa in Mugello, terra per antonomasia delle castagne. A Marradi ogni domenica di ottobre si svolge la “Mostra mercato del marron buono“, non solo una sagra dove gustare i tipici tortelli di marroni  ma anche un mercatino diffuso lungo le strade del paese che mette in vendita prodotti del bosco e manufatti artigianato. E se il viaggio in macchina vi annoia, allora salite sul treno a vapore diretto a Marradi che ogni fine settimana serve una tratta diversa oppure scegliete le carrozze storiche del Treno di Dante (qui le info). Info sul sito della proloco di Marradi o chiamando il numero 055.8045170.

Al confine tra Toscana ed Emilia Romagna si svolge un’altra sagra della castagna piuttosto conosciuta, la festa del marrone del Mugello IGP e dei frutti del sottobosco di Palazzuolo sul Senio, in programma tutte le domeniche del mese: i prossimi appuntamenti sono il 16, il 23 e il 30 ottobre 2022. Dalle ore 10 in piazza IV novembre aprono gli stand dei dolci a base di castagne, dalle 11.30 è invece attiva la cucina per il pranzo (viale Ubaldini) e infine nel pomeriggio spettacoli e iniziative.

Altre gustose tappe a Pietramala (frazione di Firenzuola), domenica 16 e 23 ottobre, con la sagra dedicata alle castagne e al vino, anche con un pranzo di specialità locali, e a San Piero a Sieve, sempre il 16 e 23 ottobre, per la Festa del Marrone nel parco Antonio Berti con tanto di iniziative per bambini e un ristorante con menù d’autunno (prenotazioni tel. 055.8487241, 333.6458002 o 329.3445017).

Sagra castagna Toscana Marradi marrone mugello

Festa della castagna sull’Amiata: da Arcidosso a Piancastagnaio

Di sagra in sagra, questo viaggio “a misura di castagna” ci porta in angoli di Toscana da riscoprire, come sull’Amiata, dove molti paesi organizzano feste a tema durante l’autunno 2022. Funghi, castagne e piatti tipici della stagione sono protagonisti ad Abbadia San Salvatore dal 14 al 16 ottobre e a Vivo D’Orcia (Castiglione d’Orcia) nella sola giornata di domenica 16 ottobre.

Celebre è la festa della castagna di Arcidosso (15-16 e 22-23 ottobre 2022) con cantine aperte, un grande stand nel centro del paese e bancarelle dal castello Aldobrandesco alle stradine del borgo (aggiornamenti sulla pagina Facebook della proloco di Arcidosso). Negli stessi weekend è in programma la festa del marrone a Santa Fiora, mentre a Campiglia d’Orcia la sagra di questo frutto tipico si svolge il 30 ottobre. Infine durante il Ponte di Ognissanti a Piancastagnaio si tiene il “Crastatone“, ossia la sagra della caldarrosta: dal 29 ottobre al 1 novembre 2022 con cantine aperte, stand lungo le vie del paese e l’immancabile profumo di castagne.

festa della castagna

Sagra della castagna a Caprese Michelangelo

Concludiamo con un altro evento molto conosciuto in Toscana, che esiste ormai da oltre 50 anni: la sagra della castagna e del marrone Dop di Caprese Michelangelo, in provincia di Arezzo, che per l’autunno 2022 è prevista nei fine settimana del 15-16 ottobre e 22-23 ottobre 2022. In questo paese della Valtiberina la tradizione castagnicola risale al Medioevo e tuttora molte famiglie hanno un loro appezzamento di terreno per coltivare la castagna. Quello che oggi è un semplice sfizio gastronomico ai tempi era l’unico sostentamento alimentare in questi luoghi. Oltre a stand gastronomici e al mercatino d’artigianato anche un singolare palio della castagna (domenica 13 ottobre) e una sfida culinaria a base di castagne che vedrà affrontarsi i sindaci della zona (20 ottobre).

Rossetti: scopriamo i colori e le texture di tendenza dell’autunno

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È ancora il rosso a dominare la scena in tema di rossetti, perfetti per impreziosire le labbra a ogni età.

Le labbra rosse, evergreen per eccellenza, sono sempre estremamente attuali, e grazie alle tante declinazioni proposte dalle maison della cosmesi, incarnano perfettamente un’irrinunciabile tentazione, una scelta di tendenza anche in occasione della stagione autunno-inverno 2022-23.

Archiviata l’estate e le nuance arancio, fucsia e color terracotta, a vestire i panni di primadonna è il rosso, che si adatta un po’ a tutte le carnagioni. Dal rosso vivo, come quello che ci propone una delle tante nuance della gamma Color Riche L’Oréal Paris, ai toni scarlatti, il rosso è il colore perfetto per un make up seducente, classico o elegante. In versione finish matt e vellutato, opaco o satinato, il rosso conferisce alle labbra un aspetto sofisticato, difficile da dimenticare, audace ma senza eccessi.

Nel beauty case di ogni donna, in vista della stagione fredda, non possono mancare le diverse tonalità del rosso, per rinnovare le labbra e concedersi variazioni a tema.

Il rossetto e le nuance gotiche

Commette un palese errore chi pensa che le tendenze dark in fatto di rossetti siano tramontate. I rossetti stile gotico non sono un lontano ricordo, anzi la nuova stagione li annovera fra le scelte più trendy.

L’effetto vampira torna a dipingere le labbra, con sfumature che vanno dal rosso nero al noir profondo, dal verde metallico al blu intenso, privilegiando le texture più fluide e cremose a discapito delle soluzioni opache, talvolta impreziosite da un tocco scintillante, in grado di donare un aspetto gradevole al volto, affinando i lineamenti, per un risultato ‘très très chic’.

La scelta delle nuance gotiche sposa le formule glossy, per un effetto meno serioso e più leggiadro, che si abbina perfettamente alla naturalezza del no-makeup, il trucco che c’è ma non si vede, e coinvolge occhi e incarnato.

Labbra glossy per l’autunno-inverno

Indice di sensualità le labbra glossy, caratterizzano l’autunno-inverno nelle tinte più diverse, ma non disdegnano le trasparenze per labbra lucenti, neutre effetto ‘nature’.

Per labbra importanti e ben curate e dai colori più accesi, il glossy diventa una scelta d’impatto, grazie all’effetto rimpolpante, e a un contorno labbra ben disegnato. Chi desidera arricchire le labbra, e dare un senso di maggior dimensione, può giocare sui contorni, definendoli con una matita prima di stendere il gloss.

L’uso del gloss può diventare una scelta sistematica, per un uso quotidiano, da sfruttare per andare in ufficio, in palestra o a fare shopping. È facile scoprire che il gloss regala idratazione alle labbra, ed è ideale per schermarle dal freddo intenso e dal vento.

Voglia di texture confortevoli

Con la stagione fredda cresce la voglia di scelte in grado di confortarci, anche in tema di labbra, soluzioni capaci d’impreziosire con finish ricchi e morbidi come il velluto. Fra le tendenze non mancano le proposte ultra opache, e un uso consistente delle nuance nude, dalle più chiare sino ad arrivare al marrone.

 

Il progetto di arte murale nel giardino di San Jacopino

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Sarà inaugurato alla fine del mese di ottobre 2022 un grande progetto di arte murale realizzato all’interno del giardino di San Jacopino, in via Maragliano 19, nel Quartiere 1 di Firenze. Promosso dall’Associazione Giardino San Jacopino e finanziato dal Comune di Firenze, è realizzato dagli artisti Lorenzo Tonda e Federico Niccolai del collettivo Thauma, entrambi laureati all’Accademia di Belle Arti di Firenze.

L’opera pubblica di Lorenzo Tonda e Federico Niccolai

L’opera di arte murale di Tonda e Niccolai raffigura un vivace banchetto all’aperto, in un giardino, e prende spunto dal “Mangia come parli”: un’usanza spontanea dal carattere quasi paesano che, per molti anni, si è svolta proprio nel giardino di San Jacopino di Firenze, dove le persone che vivevano nel quartiere erano invitate a portare cibi tipici del loro paese di origine per condividerlo insieme agli altri.

Se volessimo trovare un corrispettivo di questa opera nel passato, potremmo pensare alle “Nozze di Cana” del Veronese: una tavolata certamente non quieta, ma senz’altro festosa. Nel dipinto murale, si crea infatti un vivace intreccio di figure, i cui ruoli vengono dalla realtà ma gli interpreti sono quasi tutti “modelli” che si sono prestati per l’occasione. L’unica figura ben riconoscibile è quella di Antonio Imprescia, personalità a cui gli autori del murales si dimostrano molto legati, essendo la mente del progetto e colui che li ha sostenuti fino alla morte, avvenuta disgraziatamente un anno e mezzo fa. E proprio questa è la ragione per cui l’uomo è ritratto in bilico su una sedia, a sottolinearne la sua precarietà.

Arte murale e 3D: “l’esperimento” nel giardino di San Jacopino

Il disegno di base è realizzato interamente in 3d. Un lavoro iniziato a febbraio 2020 e che trova finalmente la sua diretta esecuzione su muro, ma le sorprese non finiscono qui. Il progetto artistico, oltre all’opera pittorica, prevederà infatti la realizzazione di uno strumento online di realtà virtuale, che permetterà di fruire del dipinto muovendosi al suo interno, trovando ma anche lasciando documenti, foto e video relativi alla storia del giardino. Questo speciale strumento di fruizione verrà reso disponibile, una volta finito il dipinto, grazie al lavoro dell’artista Federico Niccolai, specializzato in opere digitali in 3d e realtà aumentata.

Murale Giardino San Jacopino

La storia del giardino di San Jacopino a Firenze

Il giardino di San Jacopino a Firenze si trovava nel plesso di una ex fabbrica che, negli anni Settanta, fu reclamato spontaneamente dalla cittadinanza che lo ha occupato e presidiato. Nel dipinto vediamo infatti un’arcata, allegoria del giardino chiuso ma al contempo aperto a tutti, uno “spazio ideale dalla testa ai piedi”: dalla pittura fino alla composizione. Il muro, per la sua particolare forma verticale, riporta alla mente gli antichi fregi: colonne e arcate scandiscono poi la dinamica composizione in un movimento quasi circolare, facendo sì che l’osservatore si senta al centro della scena e che i personaggi raffigurati nell’opera appaiano maggiormente dilatati nello spazio. L’architettura, dai tratti metafisici, riprende anche la bicromia di San Miniato, unita ad altri elementi tipici della cultura italiana, come il cotto e la tovaglia a scacchi.

Le figure ai lati, perfettamente speculari all’estrema destra e sinistra dell’opera, sono i difensori dello spazio pubblico: persone che, attraverso la loro azione, proteggono la zona alzandosi e lanciando pietre che si trasformano, grazie al potente mezzo del dipinto, in sculture di argilla di piccole dimensioni. Non a caso, alla realizzazione dell’opera stanno prendendo parte anche bambini e ragazzi che frequentano abitualmente il giardino, realizzando degli elementi in argilla che saranno scannerizzati in 3d e riprodotti sul muro. E per finire, anche la vegetazione è ripresa da quella presente nel giardino.

Murale Giardino San Jacopino

L’arte murale di Tonda e Niccolai

Lorenzo Tonda e Federico Niccolai hanno utilizzato una pennellata tradizionale, a tratteggio e a campiture. Questa modalità di stesura del colore non permette di entrare troppo nei contrasti, ma lascia la libertà di giocare sui toni caldi e freddi, sulla forza dell’ombra e del colore. Quest’ultimo è tendenzialmente chiaro in tutto il dipinto, salvo qualche verde scuro e il nero in alcune zone della tenda rossa e sotto al tavolo.

Si tratta infatti di colori a base minerale, inventati alla fine del 1800 in Germania (e offerti per l’occasione dalla Arti&Mestieri di Firenze; ditta produttrice Keim): usualmente impiegati nell’edilizia di alto livello, in quanto molto costosi e di alta qualità, hanno lo straordinario potere di ammorbidire la visione d’insieme riportando alla mente l’effetto dato dall’affresco, altrettanto resistente. E così, tutto ciò che sembra perdersi nel colore, si recupera nella composizione, scandita da un disegno volumetrico e dinamico.

Strisce gialle, bianche e blu a Firenze: nuove regole per il parcheggio

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Non più bianche ma strisce gialle per il parcheggio dei residenti, mentre restano le  blu dei posti a pagamento: lungo le strade di Firenze scatta una piccola rivoluzione per i colori delle strisce del posteggio, secondo quanto previsto dalle modifiche delle regole  al Codice della Strada. Un cambio di “tinta” che sarà messo in atto progressivamente nelle diverse zone della città, in base al programma di asfaltature. Il debutto delle strisce gialle, riservate a chi abita nei diversi quartieri (settori ztl e zcs), c’è stato a Campo di Marte, Porta Romana e a Novoli, dopo i cantieri per rimettere a nuovo la carreggiata.

Come cambiano le strisce del parcheggio a Firenze: gialle residenti, bianche gratis, blu a pagamento

Una volta conclusi gli interventi per ridisegnare le strisce del parcheggio, a Firenze i colori adottati saranno questi:

  • strisce gialle – parcheggio riservato ai residenti in quel determinato settore della Ztl o in quella determinata Zcs di Firenze oppure i posti riservati a categorie specifiche di veicoli (ad esempio diversamente abili o forze dell’ordine);
  • strisce blu – parcheggio a pagamento per chi non è residente, gratis per chi è residente (sosta promiscua) oppure a pagamento per tutti (sosta a rotazione veloce);
  • strisce bianche – sosta libera e gratis per tutti.

Le strisce gialle per il parcheggio dei residenti nelle diverse zone a Firenze e quelle che delimitano i posti per categorie specifiche (diversamente abili, forze di polizia, ecc) saranno differenziate sia da cartelli, sia da simboli stilizzati che saranno tracciati sull’asfalto.

È bene precisare che non cambiano le regole per il parcheggio: i residenti possono lasciare in sosta gratuitamente la loro auto, dove previsto (strisce gialle o blu a sosta promiscua), esponendo la vetrofania oppure la fotocopia del libretto di circolazione, mentre i domiciliati devono richiedere il contrassegno sul sito della società del Comune di Firenze Servizi alla Strada. Per info servizio è possibile chiamare l’Urp della Sas al numero 055.40401, dal lunedì al sabato dalle 8 alle 18.

Al via i lavori: più strisce per residenti nel Quartiere 5 di Firenze

Il Comune di Firenze ha dato il via agli interventi per ridisegnare le strisce e cambiare i cartelli stradali. La prima sperimentazione è partita dalla Zcs 5 (la zona a sosta controllata del Quartiere 5) dove da martedì 20 settembre 2022 hanno preso il via i lavori per ampliare l’area in cui sono previsti posti riservati ai residenti: 902 per i residenti tracciati in giallo; 554 posti delimitati da strisce blu; 141 gratis; 541 posti per scooter; 6 soste per carico/scarico merci; 26 stalli disabili generici e 37 personalizzati; 6 posti riservate a neo-mamme o in dolce attesa. Previste anche nove rastrelliere.

Ecco come funziona la sosta nelle zone del Quartiere 5 di Firenze interessate degli interventi per cambiare il colore delle strisce per il parcheggio, con il debutto di quelle gialle:

  • strisce gialle – i residenti nella Zcs 5 possono parcheggiare gratuitamente tutto il giorno;
  • strisce blusosta promiscua (controllare il cartello) a pagamento per i non residenti dalle 8-20 dei giorni feriali, gratis per i residenti nella Zcs 5;
  • strisce blusosta a rotazione veloce (controllare il cartello), a pagamento dalle 8 alle 20 dei giorni feriali. I residenti non pagano dalle 8 alle 9 e dalle 18 alle 20 dei giorni feriali.

Le novità sono state introdotte, secondo quanto reso noto dall’assessore alla mobilità del Comune di Firenze Stefano Giorgetti, anche in via Colletta, via Marconi e via Farinata degli Uberti, interessate da lavori di riasfaltatua.

strisce bianche gialle blu parcheggio firenze
Foto: pagina Facebook Stefano Giorgetti

Come cambia la Zcs del Quartiere 5 e la Ztl del centro storico

Inoltre, secondo il piano del Comune, nel Quartiere 5 la Zcs 5 viene estesa a queste vie: via Reginaldo Giuliani (tratto da via Ragazzi del ‘99 a via Caldieri), via Caldieri, via del Chiuso dei Pazzi, via della Quiete (da via del Chiuso dei Pazzi a via di Quarto), via delle Montalve, via Ramirez de Montalvo, via Vittoria della Rovere, via Spinucci, via Vezzani, via delle Panche (da via Ragazzi del 99’ a via Caldieri), via Don Giulio Facibeni (da via delle Panche a fine strada, sul lato dei numeri civici dispari, dall’intersezione con via delle Panche al numero civico 7, sul lato dei numeri civici pari, dall’intersezione con via delle Panche al numero civico 16), via Michelazzi, via Becciolini, largo Liverani, via Console, via Locchi, via Oxilia, piazza dei Cavalieri di Vittorio Veneto, via Bocci, via delle Medaglie d’Oro, via Barducci, via Calò, via Morandi, via Barbieri, via Jervis, via Sbrilli, via Carlo del Greco, via Anna Maria Enriques Agnoletti, via Pellas.

Per quanto riguarda la Ztl, il centro storico di Firenze sarà diviso in quadranti e il primo adeguamento delle strisce per il parcheggio riguarderà il settore “Duomo” entro la fine del 2022.

Autovelox e velocar a Firenze, si può fare ricorso per una multa?

A Firenze si scatena la polemica dopo i numerosi verbali: a lamentarsi i cittadini che vogliono fare ricorso in caso di multa elevata dagli autovelox o dai nuovi velocar. Secondo i dati diffusi dall’associazione dei consumatori Aduc, il Comune, dal 23 maggio al 20 agosto 2022, ha fatto 227.445 multe con gli autovelox, con il primato di viale Etruria (87.816).

Come fare ricorso contro una multa di un autovelox a Firenze

In caso di multa per un autovelox a Firenze si può tentare ricorso ma l’associazione dei consumatori Aduc dà alcuni suggerimenti. Se la multa è unica e non ci sono motivi specifici per provare il ricorso, il consiglio è quello di pagare entro 5 giorni dalla ricezione del verbale con lo sconto del 30%. In quel caso, dunque, c’è ben poco da fare.

Se invece sono state collezionate più multe, nello stesso tratto, perché magari si percorre quella strada per lavoro, allora si può provare a intraprendere la strada del ricorso davanti al giudice di pace. Il metodo del Comune è questo, spiega l’Aduc: in genere la notifica arriva a casa negli ultimi dei 90 giorni entro cui deve essere fatta per legge. Solo allora il guidatore si rende conto che è transitato violando la legge. Spesso si tratta di transiti giornalieri o pluri-giornalieri per motivi di lavoro. Tante multe, ma se fossero arrivate subito, il guidatore avrebbe usato una maggior attenzione. Ecco perché è possibile fare ricorso al giudice di pace.

L’iter per il ricorso al giudice di pace e i punti sulla patente

Se si è presa una serie di multe per gli autovelox a Firenze e si ricorre al giudice di pace, secondo Aduc è possibile ottenere un risultato positivo. L’associazione dei consumatori sottolinea come in questo caso il giudice possa ritenere anomalo il “ritardo”. Nel caso si voglia presentare ricorso, le multe non vanno pagate (magari stimolati dal fatto che entro 5 giorni si versa il 30% in meno): bisogna accollarsi il rischio di un pagamento pieno. Il giudice deciderà se è equo o meno. Qui spieghiamo come funziona un velocar.

E’ importante chiarire che, a prescindere dalla volontà di fare ricorso, chi ha sforato i limiti di velocità di oltre 10 chilometri orari, deve inviare entro 60 giorni dalla notifica della multa la dichiarazione di chi era alla guida al momento dell’infrazione, per la decurtazione dei punti della patente. Se non si presenta questo documento si riceverà un’ulteriore multa (non impugnabile) di circa 300 euro. Chi ha problemi coi punti, dice sempre l’associazione dei consumatori, può non fare la dichiarazione, pagare circa 300 euro e i punti non saranno sottratti.

Ricorso contro le multe degli autovelox a Firenze: la posizione del Comune

Il Comune, attraverso il sindaco Dario Nardella e l’assessore alla mobilità Stefano Giorgetti, ha sempre chiarito che le multe degli autovelox o dei nuovi velocar non servono “per fare cassa”. Ma servono per evitare che “Firenze diventi un circuito di Formula 1”, visti gli elevanti numeri di incidenti stradali. Senz’altro è un meccanismo efficace, anche al costo di qualche polemica.