sabato, 10 Maggio 2025
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Green Factory torna al Giardino dell’Orticoltura di Firenze

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Al Giardino dell’Orticoltura di Firenze continua, dopo una breve pausa nel mese di giugno, la prima edizione di Green Factory, festival interamente dedicato all’economia circolare e alla promozione della cultura della sostenibilità. L’iniziativa è promossa dall’Associazione Heyart con il sostegno del Comune di Firenze, dell’Assessorato all’Ambiente, Firenze Città Circolare e Publiacqua e in collaborazione con oltre 20 realtà associative del territorio.

Firenze dice sì al “Patto per l’economia circolare”

La rassegna prende avvio dal “Patto per l’economia circolare”, al quale l’amministrazione comunale di Firenze, lo scorso anno, ha aderito coinvolgendo enti pubblici e privati. In programma workshop, performance di danza e di visual art, laboratori per bambini, talk e molto altro ancora che si pongono come obiettivo quello di educare alla cura dell’ambiente. Ridurre gli sprechi, riutilizzare i rifiuti trasformandoli in opportunità, riciclandoli e recuperandoli, sono infatti i temi su cui Green Factory si sofferma al fine di costruire dal basso un reale cambiamento del modello culturale di ognuno di noi.

Green Factory al Giardino dell’Orticoltura di Firenze il 13 luglio

Green Factory riparte mercoledì 13 Luglio immergendosi nel verde del Giardino dell’Orticoltura, in attesa delle prossime date del Festival al Tepidarium del Roster, luogo che tornerà protagonista a partire dai mesi di Settembre, Ottobre, Novembre e Dicembre. Il tema principale del programma è proprio il “Riutilizzo”, inteso come impegno quotidiano nel far durare il più possibile un bene acquistato, impiegandolo anche per altri scopi così da ridurre la quantità di rifiuti prodotti.

Tutti gli appuntamenti in programma sono gratuiti, anche se per alcune iniziative è richiesta la prenotazione. Maggiori informazioni sono disponibili al seguente link sul sito di Green Factory. Ecco il programma completo:

Gli eventi delle ore 18.30 di Green Factory

  • Ripara, workshop a cura di LOME
    Il primo appuntamento in programma è “Ripara”: workshop a cura di Lome. Un laboratorio artistico per recuperare, riparare, e riammodernare vecchi mobili e complementi d’arredo con un tocco di creatività. Gli oggetti inutilizzati che il pubblico porterà da casa, potranno quindi avere una seconda vita, assumendo in alcuni casi un utilizzo diverso da quello originale.
  • Il Mondo Magico dei Terrarium, workshop per adulti a cura di DreamingPlants
    Il secondo appuntamento delle 18:30 è un workshop di progettazione e costruzione di manufatti intitolato “Il mondo magico dei Terrarium”: come costruire un terrario chiuso in vetro utilizzando materiali facilmente reperibili in casa, come barattoli per le conserve, bicchieri e piccoli vasi che i partecipanti impareranno a recuperare e riutilizzare. Passo dopo passo, Lorenzo Mattei di Dreaming Plants guiderà i partecipanti nel processo di creazione di un ecosistema in cui specie diverse possono sopravvivere durante lunghi periodi di tempo con poco o addirittura nessun intervento umano.
  • Swap Party a cura della Designer Daria Martelli
    L’idea di questo terzo appuntamento prende avvio dal presupposto che circa un terzo del guardaroba presente nei nostri armadi non venga utilizzato. A partire da questa idea Green Factory, in collaborazione con la designer Daria Martelli, presenta uno Swap Party:evento in cui chiunque lo vorrà potrà scambiarsi capi d’abbigliamento e accessori.I capi che non verranno scambiati saranno donati alla Croce Rossa.
  • Le Meraviglie della Natura – Laboratori di sperimentazione artistica: Le varietà dei semi
    Non mancherà, sempre alle ore 18:30, il laboratorio di sperimentazione artistica per bambini dai 4 anni in su a cura di Post-Land di Francesca Campigli, stavolta incentrato su un’esperienza sensoriale e di composizione di buste con semi da regalare e conservare.

Ore 19:30

  • Cucinare ad #impattozero non è impossibile a cura di GenuinoZero con la green influencer” Silvia Moroni
    La fondatrice di Genuino.zero e la “green influencer” Silvia Moroni @parlasostenibile, saranno in dialogo fra loro per guidare il pubblico verso una maggiore consapevolezza in tema di sostenibilità in cucina e sprechi alimentari. Attraverso consigli sulla scelta dei giusti alimenti, sarà possibile scoprire come preparare cibi buoni, ricchi di proprietà, con un minore impatto ambientale e con zero sprechi. Genuino.zero è il progetto che si occupa di creare un modello di distribuzione alternativa per la vendita di prodotti locali di filiera corta: sfruttando le nuove tecnologie ed il web, realizziamo un ponte per collegare campagna e città.

Ore 20:30 e 21:30

  •  Fuga, performance a cura di CADE contemporanee arti
    Infine, saranno presenti alcuni momenti dedicati alle arti performative che, attraverso la danza con il collettivo CADE contemporanee arti e la visual art di David Hartono, daranno forma a immagini e visioni poetiche dedicate all’ambiente.CADE, che porterà in scena la performance “Fuga”, è un collettivo che nasce come “terra di incontro” tra due danzatrici, Serena La Grotta e Giulia Anastasio, che decidono di porsi in una condizione di accoglienza rispetto alla sperimentazione dell’altra, facendone così un’esperienza propria. La creazione di momenti di condivisione si sviluppa in una proposta atta alla sperimentazione e all’ibridazione sulla scena contemporanea del territorio.

 Ore 22:00

  • Perfomance di visual art a cura di David Hartono
    David Hartono, co-fondatore dello studio MONOGRID, è un’artista che unisce l’arte visiva alla tecnologia realizzando installazioni e video d’arte. La chiusura di questo appuntamento di luglio di Green Factory al Giardino dell’Orticoltura è affidata a una sua speciale performance visual nella quale immagini, suoni e suggestioni daranno forma a un immaginario visivo legato alla natura e ai suoi cicli produttivi, al mondo animale come simbolo di rinascita e speranza, alla bellezza e alla libertà, in uno stupefacente intreccio di arte e nuova tecnologia.

Concluso il sistema di depurazione delle acque dell’area fiorentina

Le acque di scarico che arrivano dalle case e dalle imprese della cintura fiorentina non finisco più direttamente in Arno, nei fiumi e nei fossi: tutti gli 8 comuni dell’area sono oggi collegati al sistema di depurazione delle acque reflue, un traguardo che fa uscire questi insediamenti urbani – i più popolosi della Toscana – dalle procedure di infrazione europee. Dopo quasi 40 anni di progetti, lavori e investimenti (300 milioni di euro quelli impiegati dal 1985 ad oggi), è stato completata tutta la rete che consente di raccogliere i cosiddetti “reflui”, filtrare il 90% degli inquinanti e immettere nei corsi d’acqua una risorsa idrica pulita.

Il progetto riguarda in particolare Bagno a Ripoli, Calenzano, Campi Bisenzio, Firenze, Lastra a Signa, Scandicci, Sesto Fiorentino e Signa. L’annuncio è arrivato durante una conferenza stampa a cui hanno partecipato i rappresentanti di Regione Toscana, Comune e Città metropolitana di Firenze, Autorità idrica regionale e Publiacqua, il gestore che dal 2019 al 2021 ha investito 52 milioni di euro, per eliminare 152 scarichi diretti nell’ambiente, a cui si aggiungono i 18 milioni stanziati quest’anno. Finanziamenti che arrivano in larga parte dalle tariffe pagate da cittadini e imprese.

Il sistema di depurazione delle acque reflue di Firenze

Nel 2002 solo 1 abitante dell’area fiorentina su 10 era servito dalla rete di depurazione, oggi il 99,9% della popolazione è coperto da questo sistema. Il cuore è il depuratore di San Colombano (Lastra a Signa), che negli ultimi 20 anni è stato allacciato alla rete di raccolta delle acque con importanti opere: 1.355 chilometri di fognatura (tra cui 140 chilometri di grandi collettori, due dei quali passano sotto l’Arno e la Greve), 77 sollevamenti per superare gli ostacoli fisici che si trovano lungo il percorso delle tubature, 312 scolmatori.

La progettazione dell’impianto di San Colombano, un impianto di trattamento di tipo biologico a fanghi attivi capace di servire 600.000 abitanti, è iniziata negli anni Ottanta. Il primo lotto fu attivato nel 2000, ricevendo gli scarichi di Lastra a Signa e Scandicci. Poi tra il 2004 e il 2006 sono stati collegati al depuratore anche altri territori e nel 2014 è entrato in funzione il super-collettore per la raccolta delle “acque sporche” della zona sud di Firenze, sulla riva sinistra dell’Arno (Emissario in Riva Sinistra d’Arno). L’ultimo tassello è stato il completamento degli ultimi 8 interventi per il sistema fognario e depurativo lo scorso aprile.

Impianto di San Colombano depuratore
L’Impianto di San Colombano. Foto Andrea Barghi

“Migliorata la qualità dell’acqua dell’Arno”

Durante l’anno scorso il sistema di depurazione dell’area fiorentina ha premesso di trattare 66 milioni di metri cubi di acqua. “Dal depuratore di San Colombano immettiamo in Arno 2 metri cubi al secondo di acqua. Per fare un raffronto pensate che il fiume, all’altezza gli Uffizi ha una portata media di 4,3 metri cubi al secondo – spiega Lorenzo Perra, presidente di Publiacqua -. Quindi apportiamo una quantità di acqua pulita che consente di alimentare l’Arno e di tenere viva la fauna ittica”.

Troppo presto per rendere balneabile il tratto fiorentino del fiume? “Sicuramente la qualità è molto migliorata negli ultimi 20 anni – risponde Perra. Nell’area fiorentina tutti gli scarichi diretti degli acquedotti oggi non ci sono più, noi il nostro l’abbiamo fatto. Ora si tratta di lavorare su tutto quello che non è riconducibile alla rete pubblica”.

L’area fiorentina fuori dalle procedure di infrazione per la depurazione delle acque

“Se oggi gli scarichi non fossero convogliati al depuratore di San Donnino, l’Arno avrebbe decine di chilometri del proprio tratto in completa anossia, cioè con ossigeno zero, e quindi sarebbe sostanzialmente un fiume morto con effetti devastanti dal punto di vista ecologico – fa notare Monia Monni, assessore all’Ambiente della Regione Toscana -. Adesso ci siamo posti un nuovo obiettivo, perché in futuro gli impianti di depurazione si possano occupare non solo di alimentare i fiumi con acqua pulita, ma anche riutilizzare quelle acque”.

Gli insediamenti urbani degli 8 comuni fiorentini quindi vengono messi in regola ed escono dalle procedure di infrazione europea. Al momento, nei territori gestiti da Publiacqua, non rispettano ancora le direttive comunitarie 9 agglomerati urbani di Pistoia, Impruneta, Rufina, Strada in Chianti (Greve in Chianti), Castelfranco di Sopra, Dicomano, Mercatale (San Casciano Val di Pesa), Reggello, San Casciano Val di Pesa. L’obiettivo è la messa in regola di queste zone durante il 2022.

Museo della lingua italiana: come visitare il Mundi di Firenze (gratis)

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Nasce a Firenze il Museo della lingua italiana (Mundi): la prima sezione è stata presentata durante l’inaugurazione ufficiale il 6 luglio 2022 e sarà possibile visitarla fino all’autunno nel complesso di Santa Maria Novella. In particolare negli spazi dell’ex monastero della Santissima Concezione sono state aperte due sale, in cui è stata allestita una mostra temporanea introduttiva.

La prima sezione del Mundi di Firenze

L’inaugurazione ha riguardato due sale al piano terra, una sorta di prologo di ciò che si troverà in futuro anche al livello superiore del Museo della lingua italiana di Firenze. Nella prima sala una linea del tempo con i principali eventi linguistici e storici, 4 teche con codici, libri e oggetti simbolo provenienti da importanti prestiti (tra cui la “Quarantana” dei Promessi Sposi di Manzoni dalla biblioteca dell’Accademia della Crusca), video-racconti e, al centro della stanza, sono esposte alcune iscrizioni provenienti dal Museo Nazionale Romano, dal Parco Archeologico di Pompei e dal Museo delle Civiltà.

Nel secondo spazio del Mundi si trova il Placito di Capua (960 d.C.), proveniente in prestito dall’Abbazia di Montecassino, un documento notarile in latino che per quattro volte riporta una formula in volgare, tradizionalmente considerata l’atto di nascita della nostra lingua. Accanto a questa testimonianza due postazioni ludiche interattive e le proiezioni di alcune frasi di grandi scrittori e scrittrici.

Museo lingua italiana Firenze Santa Maria Novella orari

Il progetto del Museo della lingua italiana in Santa Maria Novella

“Questo è un luogo di studio, ricerca, innovazione e si rivolgerà a studenti, studiosi e stranieri – ha spiegato durante l’inaugurazione del Mundi  il Ministro della Cultura, Dario Franceschini – Le prime due sale che aprono oggi al pubblico sono solo l’inizio di un percorso, che vedrà il completamento del Museo della lingua italiana nel 2023. Non sarà solo un luogo di esposizione, ma anche uno spazio di ricerca: il valore del nostro patrimonio linguistico è straordinario e va tutelato, e questo è uno dei modi per farlo”.

Una volta conclusi i lavori, il museo potrà contare su 2.000 metri quadrati tra spazi espositivi di nuova generazione, laboratori, biblioteca e un’anima digitale con touch-screen, videowall, teche digitali, postazioni, pavimenti e pannelli sensibili. Alcune sezioni del museo saranno riservate a mostre temporanee, realizzate grazie a prestiti di importanti istituzioni. Previste inoltre attività didattiche per la promozione della lingua italiana, come conferenze, corsi e seminari, presentazioni di libri e concerti.

Il più grande complesso culturale d’Europa

Quello di Santa Maria Novella sarà il più grande complesso culturale d’Europa: l’idea si deve, oltre al Comune, anche all’Accademia della Crusca, all’Accademia dei Lincei, all’istituto della Enciclopedia Italiana Treccani, all’Associazione per la storia della lingua italiana e alla società Dante Alighieri. All’interno del museo della Lingua italiana si spazierà dalla Carta di Capua del 960 a grandi letterati come Dante, Boccaccio, Petrarca, Ariosto, Leopardi, D’Annunzio, Machiavelli e Manzoni.

“Siamo molto contenti perché abbiamo utilizzato nei tempi previsti i 4 milioni di euro che il Ministero ha messo a disposizione della città – ha detto il sindaco di Firenze Dario Nardella durante l’inaugurazione della prima sezione del Museo della lingua italiana – oggi possiamo dare all’Italia e al mondo la prima parte del museo Mundi”. In tutto il globo i musei dedicati alle lingue sono circa 65, l’obiettivo è far diventare quello fiorentino un modello.

Come visitare il Museo della lingua italiana di Firenze: gli orari del Mundi

La prima sezione del Museo della lingua italiana è aperta alle visite del pubblico gratis dal 7 luglio al 6 ottobre 2022, dal mercoledì alla domenica con orario 10.00 – 17.00. L’accesso al complesso di Santa Maria Novella è da piazza della Stazione 6 e l’ultimo ingresso è alle 16.30. Sul sito del Comune di Firenze si trovano gli approfondimenti su tutti gli oggetti in mostra. Per informazioni: [email protected].

A Firenze nel 2022 più incidenti stradali: “Aumenteremo i controlli”

I primi sei mesi del 2022 indicano numeri choc sugli incidenti stradali a Firenze. Si sono verificati infatti 1.899 incidenti, con 6 morti e 1.238 feriti. Gli anni 2021 e 2020 erano in parte condizionati dal Covid, ma se prendiamo l’ultimo anno pre-pandemia, il 2019, ci rendiamo conto di come siano stati sei i decessi, ma in tutti i 12 mesi. Quindi è molto probabile che Firenze vada a peggiorare i dati, divulgati oggi a Palazzo Vecchio dal sindaco di Firenze Dario Nardella, dall’assessore alla mobilità Stefano Giorgetti e dal comandante della polizia municipale Giacomo Tinella.

Il mancato rispetto dei limiti e i tanti incidenti stradali nel 2022: “Più controlli a Firenze”

Al 30 giugno 2022 si sono verificati 160.661 casi di mancato rispetto dei limiti di velocità, con 11.039 passaggi con semaforo rosso e 524 casi di utilizzo di smartphone alla guida. “Numeri agghiaccianti”, ha detto Nardella che ha aggiunto come sia necessaria “tolleranza zero. Dobbiamo dire basta basta a questi comportamenti di persone che usano la città come se fosse l’autodromo del Mugello”. Anche per Tinella i numeri “sono preoccupanti”. Per questo nasce la campagna di comunicazione “Guida distratta, vita distrutta” per cercare di ridurre gli incidenti stradali, a cominciare dal 2022: saranno aumentati i controlli.

Una delle cause degli incidenti stradali è l’alta velocità. In 202 casi le postazioni fisse di rilievo della velocità, hanno rilevato una velocità di oltre 120 km/h. La velocità massima è di 160 km/h, un caso assurdo se si pensa che siamo in città. I principali luoghi di infrazione sono agli autovelox in via Marco Polo, al ponte all’Indiano, in viale Matteotti, in via Agnelli e in viale Guidoni.

Gli autovelox attivi e quelli in arrivo: obiettivo ridurre la velocità e gli incidenti

Entro fine 2022 arriveranno nuovi autovelox in viale Nenni, viale Redi e viale Michelangelo. Intanto il Comune sta sostituendo i vecchi autovelox con i nuovi strumenti tecnologici chiamati velocar: la camera è collocata in alto, su un palo, e questo consente di ampliare il raggio d’azione del controllo. Da questo punto di vista funzionano a pieno regime i 3 nuovi autovelox installati a Firenze in sostituzione di altrettante vecchie “casette” in viale Marco Polo, viale XI agosto e viale Etruria.

Primo giorno di raduno per la Fiorentina

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Primo giorno di raduno per la Fiorentina che si allenerà al centro tecnico di Coverciano in attesa di avere disponibile il centro Davide Astori.

Tanti giovani della Primavera ed alcuni casi di Covid

Agli ordini di Vincenzo Italiano è iniziata la preparazione per la stagione 2022/2023 della Fiorentina. Purtroppo sono stati subito riscontrati alcuni casi di positività nella Fiorentina. I risultati sono emersi dai tamponi a cui si è sottoposto ieri sera il primo gruppo di giocatori convocati che comprende Benassi, Bianco, Bonaventura, Cabral, Cerofolini, Distefano, Igor, Duncan, Favasuli, Gentile, Gori, Ikonè, Kokorin, Krastev, Maleh, Mandragora, Martinez Quarta, Pierozzi, Rasmussen, Rosati, Saponara, Sottil, Terracciano, Toci, Venuti.

Pradè e le mosse di mercato

In apertura di raduno il Direttore Sportivo Daniele Pradè ha fatto anche il punto sul mercato. “Con Torreira ci sono state divergenze sulla nostra proposta di contratto, abbiamo preso al suo posto Mandragora che farà benissimo. Siamo molto felici dell’acquisto di Mandragora – ha continuato il ds viola – così come del rinnovo di Italiano formalizzato qualche settimana fa. Non abbiamo mai dubitato su questo, ci piace come lavora il nostro allenatore, ha un grande fuoco dentro e la squadra lo segue. Non potevamo chiedere di meglio”.

Sui prossimi acquisti: “Per il portiere Gollini dall’Atalanta siamo vicini, speriamo di averlo entro fine settimana” mentre per il terzino Dodò e l’attaccante Luka Jovic manca ancora l’intesa. “Ci piacciono entrambi e stiamo lavorando, ma ancora nulla è stato chiuso”. In ritiro a Moena verranno valutati in modo particolare Zurkowski rientrato da Empoli e Koumè reduce da una buona stagione all’Anderlecht. Per adesso rimane in rosa Milenkovic che andrà via solo davanti alla chiamata di un top club. “L’obiettivo – ha concluso Pradè – è migliorarci ed essere pronti per una stagione che ci vedrà tornare in Europa”.

Dal dentista serve la mascherina? E in ospedale, farmacia e negli studi medici?

Al chiuso l’obbligo di indossare i dispositivi di protezione delle vie aree è scomparso quasi ovunque, ma restano dei luoghi dove l’uso è ancora imposto dalla normativa. Quindi serve la mascherina dal dentista quando si è nella sala d’aspetto, negli studi medici, in ospedale e in farmacia? Cerchiamo di fare un po’ di chiarezza.

Obbligo di mascherina in ospedale

In ospedale resta l’obbligo di mettere la mascherina almeno fino al 30 settembre 2022: non è necessaria l’Ffp2, ma basta quella chirurgica. È quanto disposto dal decreto legge dello scorso 16 giugno per i lavoratori, gli utenti e i visitatori di queste strutture. Le stesse regole anti-Covid valgono anche per le strutture sanitarie, socio-sanitarie e socio-assistenziali. In questo elenco vengono citate le strutture di ospitalità e lungodegenza, le residenze sanitarie assistenziali, gli hospice, le strutture riabilitative e le strutture residenziali per anziani, anche non autosufficienti.

Mascherina in farmacia: serve o non c’è l’obbligo?

Questa normativa fa però sorgere dubbi che riguardo l’obbligo di mascherina in altri luoghi legati alla tutela della salute: ad esempio serve la mascherina per entrare in farmacia, per andare negli studi medici e per accedere alle sale d’aspetto dei dentisti e degli odontoiatri? Andiamo con ordine. Partiamo dalle farmacie, dove valgono le stesse regole degli altri negozi. In farmacia, al chiuso, dunque la mascherina è raccomandata, ma non obbligatoria: se si vuole mettere si è liberi di farlo (ed è una cosa suggerita anche dalle autorità sanitarie), ma non esiste un obbligo esplicito. Come ha fatto notare la federazione nazionale dei titolari di farmacia Federfarma la mascherina resta comunque obbligatoria nel caso ci si rechi in farmacia per fare il vaccino Covid o un test con tampone.

La mascherina serve dal dentista e negli studi medici?

Con o senza mascherina dal medico e dal dentista, questo è il problema. Per rispondere abbiamo interpellato una parte in causa, l’Ordine dei medici, chirurghi e odontoiatri di Firenze. Va detto che gli studi medici e odontoiatrici tecnicamente non rientrano fra le strutture sanitarie esplicitamente previste nel decreto. In questa definizione in genere ricadono gli ospedali, le case di cura, le cliniche e i poliambulatori, ci viene spiegato. Gli studi del dentista e dei medici di base o privati “sono comunque ambienti in cui si erogano prestazioni sanitarie e in cui il rischio infettivo è evidente, per cui il livello di protezione e tutela dei pazienti e degli operatori deve essere massimo“, risponde il dottor Pietro Dattolo, Presidente dell’Ordine dei Medici, Chirurghi e Odontoiatri della Provincia di Firenze.

A questo aspetto si aggiungono le raccomandazioni del protocollo Covid sulla sicurezza sul lavoro e sull’uso delle mascherine nei luoghi al chiuso. “Pertanto l’uso della mascherina protettiva per gli utenti degli studi medici e odontoiatrici è senz’altro conforme alle indicazioni di sicurezza nazionali – sottolinea Dattolo -. Spetta al medico titolare dello studio mettere a disposizione dispositivi idonei ai propri dipendenti e ai propri pazienti, qualora ne siano sprovvisti”.

Dunque anche se non c’è un obbligo esplicito nel decreto, i dispositivi di protezione restano fortemente raccomandati e questo vale soprattutto nei luoghi con possibile rischio di contagio: dunque nel dubbio, meglio tirar su la maschera. In questo articolo gli altri luoghi dove le mascherine sono ancora obbligatorie.

Toscana, mare più inquinato nel 2022: la mappa di Goletta Verde

Il mare della Toscana risulta più inquinato dell’anno scorso: l’analisi di Goletta Verde 2022 di Legambiente mostra una mappa della costa toscana con diverse problematiche. In totale sono 20 i punti campionati: sei sono risultati fortemente inquinati, cinque inquinati e nove entro i limiti. Per quanto riguarda quelli inquinati le criticità, è stato spiegato, sono dovute in particolare alla presenza di batteri di origine fecale (enterococchi intestinali ed Escherichia coli).

Il mare più inquinato in Toscana: la mappa di Goletta Verde 2022

Sono risultati fortemente inquinati i prelievi effettuati alla foce del torrente Carrione, a Carrara, e quello alla foce del fiume Brugiano a Massa. Fortemente inquinato anche il campione prelevato a mare, nell’area prospiciente la foce di uno scarico in Via Salivoli a Marina di Salivoli (Livorno). La mappa di Goletta Verde in Toscana dà un giudizio negativo anche per i punti alla foce del fiume Gora a Follonica e quello alla foce del fiume Osa, in località Fonteblanda a Orbetello: si tratta di aree nel grossetano, aspetto che stupisce dal momento che storicamente quelle erano sempre state zone d’eccellenza. Fortemente inquinato, ed è un’altra sorpresa, anche il fosso Mola/Fossone centrale a Capoliveri, sull’Isola d’Elba.

Secondo la mappa di Goletta Verde le aree inquinate in Toscana sono sei: si parte dalla foce del torrente Lavello in località Partaccia, a Massa, fino alla foce del fosso Fiumetto a Marina di Pietrasanta (Lucca). Risultati non positivi anche per la foce dell’Arno a Marina di Pisa, la foce del fiume Bruna a Castiglione della Pescaia e il Fosso della Madonnina in località Punta della Rena a Portoferraio (Livorno). Qui invece i risultati dell’anno scorso di Goletta Verde.

Elenco Goletta Verde 2022 Toscana
I risultati dei campionamenti 2022 di Goletta Verde lungo la costa toscana

Le note positive per la costa toscana

Se per 11 campioni su 20 il risultato per l’inquinamento in Toscana di mare o fiumi non è stato buono, ci sono diverse note positive (con indicazioni su dove magari fare le vacanze), con valori entro i limiti. Nel dettaglio la foce del fiume Versilia a Cinquale, la spiaggia sul fronte del fosso dell’Abate a Lido di Camaiore, la foce del canale scolmatore a Calambrone, la foce del fiume Cecina a Marina di Cecina, quella dell’Albegna a Bocche di Albegna. Buoni risultati anche a Poggio Pertuso, nel grossetano, così come ad Ansedonia, sempre nel grossetano. Semaforo verde anche per la spiaggia presso il moletto del pesce a Marciana Marina e per la spiaggia fronte foce fosso Galea/La Pila a Campo nell’Elba.

Il presidente di Legambiente Toscana Fausto Ferruzza, a proposito dell’inquinamento del mare e dei fiumi, ha parlato di rimescolamento delle carte, affermando che è in atto un lieve miglioramento delle stazioni settentrionali della costa apuo-versiliese, storicamente più inquinate, ma allo sesso tempo un deterioramento delle performance della costa meridionale. Per Federica Barbera, portavoce di Goletta Verde, questi dati sono “preoccupanti” e costituiscono un “campanello d’allarme”. La mappa 2022 dei monitoraggi è disponibile sul sito di Goletta Verde.

Abbonamento Fiorentina 2022/23: il costo, le riduzioni e le informazioni

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Con lo slogan “L’Effetto Viola è tornato” è partita la campagna per l’abbonamento 2022/23 alle partite della Fiorentina, con un costo bloccato per i tifosi più affezionati. La società viola ha iniziato la fase di informazione e di prelazioni che durerà fino al 10 luglio. In quasi tutti i settori, i vecchi abbonati potranno rinnovare il proprio tagliando stagionale con gli stessi prezzi della stagione 2019/20 e quest’anno, per tutti, comprare l’abbonamento online è ancora più vantaggioso.

La campagna abbonamenti “Effetto Viola”

La seconda fase, “Prelazione & InViola Time”, andrà dall’11 al 25 luglio. Poi ci sarà la finestra dedicata soltanto alla “InViola Time” che durerà dal 26 luglio al 1° agosto. Infine la vendita libera, che inizierà il 2 agosto e terminerà il 12 agosto, a ridosso di Fiorentina-Cremonese, prima partita di campionato.

La Fiorentina ha deciso di promuove la vendita on line degli abbonamenti a prezzi più bassi rispetto a quelli della biglietteria. Il costo varia dai 2.600 euro per la tribuna vip ai 190 per la Curva Fiesole e la Curva Ferrovia. In mezzo, ovviamente, tutti gli altri settori. Sono previste promozioni particolari (e quindi prezzi ridotti) per donne, under 14, under 25 e over 65.

Abbonamento Fiorentina 2022/23: il costo, prezzi vantaggiosi online

Ecco i prezzi dell’abbonamento intero per la prima fase, quella di prelazione, per chi aveva un carnet per lo stadio anche la scorsa stagione:

  • Tribuna Vip – 2.600 euro online, 2.800 in biglietteria
  • Tribuna d’onore – 1.800 euro online, 1.900 al botteghino
  • Poltronissima – 1.300 euro online, 1.400 in biglietteria
  • Tribuna laterale – 550 euro online, 615 euro in biglietteria
  • Tribuna esterna – 265 euro online, 605 in biglietteria
  • Parterre Tribuna centrale – 700 euro online, 775 in biglietteria
  • Parterre Tribuna – 500 euro online, 550 in biglietteria
  • Parterre Tribuna Laterale – 350 online, 385 in biglietteria
  • Maratona Centrale – 575 euro online, 650 in biglietteria
  • Distinti di Maratona – 400 euro online, 450 in biglietteria
  • Maratona – 300 euro online, 330 in biglietteria
  • Maratona Laterale – 225 euro online, 250 in biglietteria
  • Parterre Maratona coperto – 700 euro online, 775 euro in biglietteria
  • Parterre Maratona scoperto – 400 euro online, 475 in biglietteria
  • Curva Ferrovia – 190 euro online, 210 in biglietteria
  • Curva Fiesole – 190 euro online, 210 in biglietteria
Mappa stadio abbonamenti fiorentina 2022 2023
La mappa dei posti allo stadio di Firenze

Tutte le informazioni, il coso nel dettaglio degli abbonamenti e le riduzioni sono presenti sul sito abbonamentifiorentina.com.

Siccità Toscana 2022: situazione seria, ma no al razionamento di acqua

La situazione non è al momento drammatica ma è seria. Parliamo dell’emergenza siccità 2022: non piove da mesi e, nonostante i ‘tesoretti’ della Toscana (uno su tutti Bilancino), c’è il rischio che a fronte di questa emergenza la Regione debba dichiarare lo stato di calamità per parte del territorio. L’aspetto che più preoccupa è un’eventuale razionamento dell’acqua in Toscana, cosa che sta accadendo in diverse parti d’Italia come ad esempio Verona dove il nuovo sindaco Damiano Tommasi, con un’ordinanza, ha disposto limitazioni in questo senso, con multe fino a 500 euro per i trasgressori.

Siccità 2022: la Toscana per ora non rischia il razionamento dell’acqua

La buona notizia è che, per ora, la Toscana non rischia, come dichiarato anche più volte dal sindaco di Firenze Dario Nardella. Tuttavia le parole del governatore Eugenio Giani fanno suonare più di un campanello d’allarme: “Se la siccità continua su questi livelli, se le temperature arrivano a 39 gradi, anche noi saremo costretti a dichiarare lo stato di calamità per parte del territorio regionale”, ha affermato. L’assenza di piogge e le alte temperature stanno creando problemi, ma per ora è scongiurato il rischio di razionamento dell’acqua in Toscana.

Il punto sarà fatto durante una riunione in programma durante il pomeriggio di oggi, 5 luglio. La situazione legata alla siccità 2022 in Toscana è diversa a seconda dei territori, ha spiegato Giani: per le zone dove il quadro è più critico la Regione chiederà al governo la dichiarazione dello stato di emergenza, per le altre saranno valutate le condizioni.

Firenze sta bene, ma non dappertutto è così

In Toscana, rispetto ad altre regioni italiane (in almeno cinque la situazione è davvero complicata), c’è appunto la fortuna di avere il lago di Bilancino che contiene 70 milioni di metri cubi e ci sta salvando. Questo però non riguarda tutta la regione, solo la parte fiorentina beneficia degli effetti e qui il razionamento dell’acqua in Toscana per l’estate 2022 al momento non è una opzione. Per il resto c’è da valutare, giorno per giorno ed è per questo che si parla di un possibile stato di calamità. Ci sarebbe anche la laguna di Orbetello ma qui, nonostante una situazione migliorata, serve un costante monitoraggio come dichiarato anche dall’assessore regionale all’ambiente Monia Monni.

Creare nuovi invasi

Intanto nelle scorse ore si è tenuta una riunione di coordinamento con l’obiettivo di implementare il sistema degli invasi. Tra i presenti la Regione, Anbi Toscana con i sei Consorzi di Bonifica, l’Autorità di bacino distrettuale dell’Appennino settentrionale e le associazioni agricole. Se si vuole evitare razionamenti di acqua il primo passo è fare squadra, mettersi insieme per dare risposte concrete. La risposta è la costruzione di nuovi invasi. “E’ l’unica soluzione possibile per il problema – ha dichiarato Marco Bottino, presidente di Anbi Toscana -. In autunno e in inverno, stagioni piovose, i bacini possono essere infatti utilizzati per trattenere l’acqua togliendola dai fiumi e contribuendo a limitare il rischio di piene”.

Giardino di Boboli gratis per i residenti a Firenze (da 3 ingressi)

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Il Giardino di Boboli è gratis per i residenti a Firenze anche dai due ingressi che sono stati riaperti al pubblico nella mattinata del 5 luglio 2022: chi vive in città può entrare a costo zero non più solo dalla Porta di Annalena e dal cancello di Porta Romana, ma anche da quello che dà sul Forte di Belvedere. Quest’ultimi due accessi erano rimasti chiusi per due anni a causa della mancanza di personale a seguito della pandemia. Adesso tornano attivi e presidiati dai guardiani.

Come entrare gratis nel Giardino di Boboli: l’ingresso per i residenti a Firenze

La novità riguarda ovviamente i tantissimi turisti che visitano il grande parco mediceo, ma anche chi vive in città. Dagli anni Novanta a oggi, i residenti nel Comune di Firenze – mostrando un documento di identità – potevano entrare gratis nel Giardino di Boboli dalla Porta di Annalena e da quella presente a Porta Romana. Adesso potranno farlo anche dal cancello di Forte Belvedere. Se sul documento non è specificata la residenza, basta portare anche un certificato di residenza. L’accesso da Palazzo Pitti invece resta a pagamento, secondo il prezzo praticato alla biglietteria: 10 euro l’intero per visitare solo Boboli, biglietto ridotto a 6 euro, ingresso gratuito per tutti la prima domenica del mese.

“La possibilità di entrare gratuitamente a Boboli anche dal Forte Belvedere è una novità che siamo felici di poter garantire a tutti i fiorentini – ha commentato il direttore delle Gallerie degli Uffizi Eike Schmid – Presto si rivelerà ancor più interessante e utile, perché i lavori di restauro della vicina Kaffeehaus all’interno del Giardino sono ormai quasi completati, e questi bellissimi spazi riapriranno con nuovi servizi e una nuova caffetteria“.

Giardino Boboli ingresso Porta Romana apertura
L’apertura ufficiale dell’ingresso di Porta Romana al Giardino di Boboli

Gli orari del giardino di Palazzo Pitti

Dal 5 luglio 2022 quindi il Giardino di Boboli è aperto al pubblico dai 4 accessi (Palazzo Pitti, Porta di Annalena, Porta Romana e Forte Belvedere, gli ultimi 3 gratis per i residenti a Firenze) secondo gli orari consueti:

  • fino al 31 agosto 2022, dalle 8.15 alle 19.10
  • dal 1 settembre al 31 ottobre e da aprile a maggio, dalle 8.15 alle 18.30 (con ora legale); dalle 8.15 alle 17.30 (con ora solare)
  • dal 1 novembre al 28 febbraio, dalle 8.15 alle 16.30
  • marzo, dalle 8.15 alle 17.30 (con ora solare), dalle 8.15 alle 18.30 (con ora legale)

Boboli è aperto da lunedì a domenica, con chiusura per turno ogni primo e ultimo lunedì del mese oltre che nei giorni di Natale e Capodanno. L’ultimo ingresso è un’ora prima della chiusura.