martedì, 8 Luglio 2025
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Carta verde Covid: quando è consentito lo spostamento tra regioni

Dal 26 aprile cambiano le regole per viaggiare in Italia: il nuovo decreto del governo Draghi ha stabilito quando è consentito effettuare uno spostamento tra regioni anche grazie a una “carta verde Covid” ossia una certificazione simile al green pass europeo con cui viaggiare da e verso aree arancioni e rosse. L’altra novità è il ritorno della zona gialla, che dal 26 aprile sblocca la circolazione tra le regioni che finiranno in questa fascia di rischio (tra loro è in corsa per diventare gialla anche la Toscana).

Quando è possibile uscire dalla regione: lavoro, salute, necessità e seconde case

Prima del 26 aprile, in assenza della carta verde per viaggiare, lo spostamento tra regioni arancioni e rosse è possibile solo per motivi di lavoro, salute e necessità. La giustificazione va specificata nell’autocertificazione, da compilare in caso di controlli delle forze dell’ordine, che possono verificare la veridicità di quanto riportato nel modulo.

È consentito uscire dalla propria regione per raggiungere le seconde case di proprietà o in affitto per lungo periodo, anche se si arriva in zona arancione o rossa. È però necessario essere proprietari o affittuari degli immobili da prima del 14 gennaio 2021 e recarsi nelle abitazioni solo con il proprio nucleo familiare convivente. Questa possibilità è prevista anche dal 26 aprile in poi. Alcune Regioni però hanno emanato ordinanze più restrittive.

Quando è consentito lo spostamento tra regioni: la carta verde per viaggiare

Dal 26 aprile 2021 secondo il nuovo decreto, tornano le zone gialle per i territori con dati sotto controllo e quindi è consentito lo spostamento tra queste regioni. Da un territorio giallo si può andare verso altre aree gialle, ma non uscire dalla regione diretti in zone arancioni o rosse se non per lavoro, salute o necessità. Ma per viaggiare da e verso i territori con il maggiore livello di rischio Covid viene introdotta una carta verde sul modello del green pass europeo, ossia una certificazione cartacea o digitale che attesti una delle 3 condizioni per cui è consentito lo spostamento tra e verso regioni italiane in zona arancione o rossa:

  1. il pass verde vaccinale – attesta di aver fatto l’intero ciclo del vaccino Covid e viene rilasciato dalla struttura che farà la somministrazione
  2. certificato di guarigione dal coronavirus negli ultimi 6 mesi, rilasciato dall’ospedale competente, dal medico di base o dal pediatra
  3. la carta verde per aver effettuato un test molecolare o un tampone rapido con esito negativo nelle 48 ore precedenti allo spostamento tra regioni

Il decreto del governo introduce il pass verde per viaggiare tra le regioni arancioni e rosse già dal 26 aprile, ma probabilmente all’inizio questa certificazione sarà solo cartacea. I documenti dureranno 6 mesi, ad eccezione del certificato che attesta il tampone nei 2 giorni precedenti allo spostamento interregionale. Saranno riconosciuti dall’Italia anche certificati analoghi rilasciati da Paesi membri dell’Unione Europea. Chi falsificherà la carta verde per viaggiare, rischierà conseguenze penali e una sanzione da 400 a 3.000 euro per aver compiuto uno spostamento tra regioni non consentito dal nuovo decreto.

Coprifuoco estate 2021: quando finirà e sarà tolto, durerà fino al 31 luglio?

Il coprifuoco potrà essere eliminato durante l’estate 2021: secondo il nuovo decreto, dal 26 aprile lo stop agli spostamenti notturni alle 22 non sarà tolto in zona gialla, ma se i contagi lo permetteranno – spiegano fonti di Palazzo Chigi – non verrà mantenuto così com’è fino al 31 luglio. Il governo non esclude un cambio di orario già nelle prossime settimane, a maggio. Per capire quando finirà l’era del coprifuoco Covid bisognerà tenere sotto controllo la curva epidemiologica e quella dei vaccini.

Intanto resta un grosso punto interrogativo sulla riapertura delle discoteche, anche in vista della stagione estiva. Il nuovo decreto ha fissato la data di ripartenza per molte attività, tra maggio, giugno e luglio, ma tra queste non figurano i disco club.

Il coprifuoco in zona gialla, arancione e rossa resta: l’orario dal 26 aprile

In Italia il coprifuoco alle ore 22 è stato introdotto dal 6 novembre scorso, quando fu previsto dal Dpcm dell’allora governo Conte: la questione del cambio di orario è stato un terreno di scontro all’interno della maggioranza.  Il nuovo decreto, approvato in Consiglio dei ministri il 21 aprile, ha stabilito le norme in vigore dal 26 aprile iniziando a definire la rotta verso l’estate 2021, anche per il coprifuoco.

Dal 26 aprile in zona gialla i ristoranti riaprono a pranzo e alla sera (con servizio ai tavoli all’aperto), ma senza uno spostamento del coprifuoco 23, come chiesto dalle Regioni e da parte della maggioranza. Il premier Draghi finora è stato fedele alla linea indicata dal ministro della Salute Roberto Speranza. Non esiste un momento X in cui tutto cambierà, ha detto Speranza nella conferenza stampa sulle riaperture, il coprifuoco non sarà tolto dal 26 aprile, ma il governo “valuterà la curva epidemiologica ed eventuali ulteriori misure di settimana in settimana”, ha chiarito.

In Italia quando finirà il coprifuoco: ci sarà nell’estate 2021 o verrà tolto? Durerà fino al 31 luglio?

Fino a quando ci sarà il coprifuoco, fino al 31 luglio 2021 e anche nel cuore dell’estate? È questa la domanda che si fanno in molti in vista delle vacanze. Il governo Draghi ha stabilito che la road map della ripartenza post-coronavirus sarà graduale e in base all’andamento dei contagi e delle vaccinazioni: dal 26 aprile torna la zona gialla con l’apertura dei ristoranti a pranzo e a cena all’esterno e la ripartenza di cinema, teatri e musei; il 15 maggio via libera alle piscine all’aperto e alle fiere in presenza; il 1° giugno riaprono le palestre e gli stadi; dal 1° luglio ok a convegni, terme e parchi di divertimento.

Esclusa al momento la riapertura delle discoteche e dei locali notturni. Sulla fine del coprifuoco estivo invece nulla è ancora deciso, ma se la situazione migliorasse potrebbe essere abolito o modificato. Al momento ci sono diverse ipotesi su quando finirà il coprifuoco in Italia, in zona gialla: tra il 15 maggio e il 1° giugno potrebbe esserci una modifica dell’orario alle 23; un’allentamento della stretta potrebbe avvenire anche il 1° luglio, mentre se la situazione dei contagi fosse sotto controllo si potrebbe arrivare ad abolire del tutto il coprifuoco nel cuore dell’estate 2021, prorogandolo fino al 31 luglio solo nelle regioni ad alto rischio Covid (zona arancione e rossa).

Muoversi in Toscana: il servizio regionale si rinnova

Si rinnova il servizio regionale ‘Muoversi in Toscana’, con un potenziamento dei canali di dialogo e del numero verde (800570530) dedicato agli utenti.

Muoversi in Toscana: tre canali per dialogare con i cittadini

Con una delibera approvata dalla Giunta regionale su proposta dall’assessore regionale alla mobilità Stefano Baccelli, il progetto ‘Sistema Integrato di Informazione sulla Mobilità Regionale’ – cioè l’insieme dei tre canali attraverso i quali l’assessorato regionale alle infrastrutture ed ai trasporti dialoga con i cittadini, comunica novità, emergenze, eventuali irregolarità nella programmazione dei servizi e raccoglie segnalazioni, criticità o proposte – è stato confermato per il 2021, rinnovato e rifinanziato con 95mila euro.

Ad oggi sono attivi i profili Facebook, Twitter e Telegram oltre alla app del progetto ‘Muoversi in Toscana‘, gestito da Fondazione sistema Toscana, ma anche il notiziario audio e video ‘Muoversi in Toscana info’ realizzato da Florence Multimedia-società inhouse della Città metropolitana di Firenze.

Numero verde regionale sulle agevolazioni Pegaso e Isee

Infine è attivo il numero verde regionale 800570530, dal lunedì al venerdì dalle 8 alle 20, nato per dare informazioni sulle agevolazioni tariffarie Pegaso e Isee e per raccogliere le segnalazioni dei cittadini su disservizi e criticità relative al servizio di tpl su bus e treni regionali. Come sottolineato da Baccelli “la comunicazione con gli utenti dei servizi pubblici di trasporto è essenziale sia in uscita che in entrata, cioè sia per trasmettere in tempo reale tutte le informazioni sul servizio, sia per ricevere dai cittadini le loro impressioni e segnalazioni”.

Entra in servizio il quinto treno Rock in Toscana

Riapertura scuola in Toscana: “Al 100% per le quinte superiori”

“Il Consiglio dei ministri probabilmente deciderà per un limite” minimo per la riapertura della scuola in presenza, “quello del 60%, e sarà quindi una scelta regione per regione”, e “io ho questa opinione, che poi esprimerò nel momento in cui ci sarà sede decisionale: io punterei al 100% per le quinte superiori in Toscana, perché hanno l’esame di maturità, quindi a mio giudizio è giusto che lì si forzi anche un po’”. È quanto ha detto il presidente della Regione Toscana Eugenio Giani, intervenuto a Radio anch’io su Radio 1.

Cautela nella riapertura delle scuole in presenza in Toscana

Giani ha sottolineato che i ragazzi, prima di affrontare la maturità, devono “recuperare quello spirito della preparazione fatta in presenza” con gli insegnanti e gli altri compagni. Il governatore ha ricordato di essere stato sempre favorevole alla scuola in presenza, tanto che la Toscana fu la prima regione che l’11 gennaio aprì con il 50% alle scuole medie superiori. Adesso però “sono cauto, mentre sono convinto che già da maggio potremmo puntare a un’apertura che può essere per tutti”.

Giani: Sì al coprifuoco estivo dalle ore 23

Giani ha sottolineato che per il Covid “dalla fine di aprile ai mesi di giugno-luglio la situazione, anche in virtù del tempo, quest’anno ancora di più per i vaccini, è destinata a cambiare, quindi io sono convinto che dovremmo prendere provvedimenti di 15 giorni in 15 giorni”. Il governatore toscano si è poi detto favorevole ad un coprifuoco dalle 23, quindi con un’ora in più rispetto alle regole attuali.

Il meteo di oggi (21 aprile) a Firenze e le previsioni per domani (22 aprile)

È all’insegna della variabilità il meteo di oggi (21 aprile) in Toscana e Firenze. Le previsioni del Consorzio LaMMa diffuse stamattina prevedono infatti per il pomeriggio di oggi (21 aprile) un aumento della nuvolosità, maggiore rispetto ai giorni scorsi, dovuto all’arrivo di una perturbazione che interesserà anche la nostra regione tra la serata e la notte. Domani (22 aprile), soprattutto a partire dal pomeriggio, il cielo dovrebbe tornare invece a schiarirsi.

Il meteo di oggi (21 aprile) in Toscana e a Firenze

Secondo gli esperti del LaMMA, nella giornata di oggi (21 aprile) in Toscana la nuvolosità tenderà ad aumentare, fino a diventare piuttosto compatta nel pomeriggio e in serata soprattutto lungo la fascia costiera. L’arrivo di una perturbazione porterà qualche nuvola e possibili deboli e isolate piogge, soprattutto sulle zone centro-meridionali.
Le temperature saranno stazionarie o in leggero aumento (a Firenze è stimata per oggi una massima di 19°).

Le previsioni meteo per domani (22 aprile) e venerdì (23 aprile)

Secondo le previsioni meteo del LaMMa, per domani (22 aprile) dovremo attenderci tempo ancora variabile, con residue precipitazioni, ma con schiarite sempre più ampie nel pomeriggio a partire dalle zone settentrionali. Venerdì (23 aprile) il cielo tornerà a essere generalmente più sereno, anche se sulle zone interne le nuvole potranno tornare ad aumentare nelle ore centrali della giornata. Venerdì le temperature massime saranno in aumento: ad esempio la massima stimata a Firenze è di 21 gradi.

 

Tramvia a Firenze, nuova fase lavori piazza della Libertà

Tramvia di Firenze, dal 23 aprile 2021 partono i lavori in piazza Libertà per la variante al centro storico. Si tratta di interventi da parte di Publiacqua per la posa della nuova grande conduttura dell’acquedotto sui viali. In questi giorni, riporta una nota di Palazzo Vecchio, sono in corso di esecuzione alcune opere propedeutiche all’avvio della nuova sottofase della macrofase 7 di viale Matteotti.

Tramvia Firenze, i lavori per il nuovo cantiere di Piazza Libertà il 23 aprile

E da venerdì 23 aprile sarà attivato il nuovo cantiere in piazza della Libertà in continuità con quello su viale Matteotti. Le lavorazioni interessano le due corsie lato edifici: la circolazione sarà comunque garantita dalle altre quattro corsie di cui le due più interne per i flussi di traffico verso viale Don Minzoni e le altre per i veicoli che proseguono verso viale Lavagnini. Confermato l’attuale attraversamento pedonale.

I lavori dureranno circa 20 giorni

I lavori dovrebbero durare circa 20 giorni, con la posa di 55 metri di tubazione. In contemporanea saranno completate le opere relative alle camerette già realizzate in viale Matteotti. Passando alla macrofase 1 in viale Lavagnini, i lavori procedono dopo il nulla osta della Soprintendenza con la posa della conduttura e la realizzazione della cameretta lato via Leone X. 

Leggi le linee guida del Comune di Firenze.

San Miniato al Monte e lo stratagemma di Michelangelo per salvarla

Il toponimo di questa antica strada fiorentina risalente al Mille, prese il nome dall’antica chiesa dedicata al martire fiorentino Miniato verso la quale si dirige.

La chiesa di San Miniato, che racchiude tanta storia fiorentina e tesori d’arte, sembra sia lì, a portata di mano della città, estesa in posizione sottostante, con l’Arno che la divide fra cupole, campanili, torri e palazzi emergenti fra una miriade di tetti rossi. Dedicata al primo martire cristiano di Firenze, la sua costruzione, con l’annesso monastero benedettino ora dei padri Olivetani, sulla sommità del poggio conosciuto oggi come Monte alle Croci, è un magnifico esempio di architettura romanica fiorentina del Mille. Sulla cuspide svetta un’aquila dorata che artiglia un “torsello”, stemma dell’Arte Maggiore di Calimala, che ricorda come questa importantissima corporazione ne ebbe il patronato.

La sfortuna della torre campanaria di San Miniato

Assai prossimo dalla chiesa, fra gli antichi bastioni difensivi, ricordi di un glorioso momento di storia fiorentina in quanto eretti da Michelangelo, architetto delle fortificazioni che nel 1529 aveva trasformato il colle in avamposto, si erge la massiccia torre campanaria di San Miniato. Costruita nel 1207. Si ha notizia che l’Arte di Calimala nel 1316 la dotò di una campana di 375 libbre; nel 1325 a seguito della scarica di un fulmine, parte della torre crollò danneggiando anche il tetto della chiesa. Quattordici anni dopo, sempre a spese dell’Arte, fu “riassettato” il campanile e nel 1398 fu collocata una grossa campana del peso di 2180 libbre fusa dal campanaio Riccio di Lapo.

Ma l’inclemenza degli agenti atmosferici perseguitò ancora la torre seriamente danneggiata a seguito di un altro fulmine caduto nel 1413, tanto da rendere precaria la sua condizione statica. Nel 1499, nel tentativo di ripristinarlo, il vecchio campanile crollò; fu ricostruito nel 1524 su disegno di Baccio d’Agnolo.

Lo stratagemma di Michelangelo per salvare il campanile di San Miniato al Monte

Su questa torre si concentrò anche il fuoco delle artiglierie nemiche nell’assedio del 1529-30 da parte dell’imperatore Carlo V, quando la città era minacciata e spasmi d’agonia si vivevano oltre le sue mura insanguinate. Nella tragedia di una eroica ma vana resistenza, Firenze scrisse alcune delle sue più luminose pagine di storia. Fu proprio in quella funesta circostanza che Michelangelo ebbe l’idea di proteggere il campanile, divenuto il principale obiettivo dei nemici, con 1.800 balle di lana (messe prontamente a disposizione da quell’Arte Maggiore), pendenti dalla cima ed ammassate al suolo intorno alla base, per attutire i colpi e salvare la sua staticità. Inoltre, dall’alto di questa torre-campanile il bombardiere fiorentino Giovanni d’Antonio, detto Lupo, spargeva terrore fra le file nemiche cannoneggiandole con due “sagri”, e meritandosi per tali epiche gesta, il diritto di intitolargli, nel 1871, una strada accanto al palazzo Serristori nel quartiere di San Niccolò.

San Miniato oggi: un luogo di incontri nazionali

Cinque sono i grossi bronzi sacri che suonano dalla cella campanaria alla quale si accede dopo aver salito 65 comodi scalini dello storico campanile; suoni che si diffondono sul sottostante viale dei Colli immersi nel verde, a due passi del piazzale Michelangelo luogo d’incontri nazionali ed internazionali dove la veduta è aperta per ammirare il suggestivo gioiello rilucente della città; contro l’orizzonte il profilo delle colline.

 

Leggi le altre storie di C’era una volta Firenze

Curiosità, personaggi, leggende e buffi aneddoti dalla storia di Firenze, raccontati ogni mese da Luciano e Ricciardo Artusi, i più importanti studiosi e divulgatori della storia fiorentina. La vita popolare e gli intrighi di palazzo, le tradizioni, le arti e gli antichi mestieri della Firenze che fu

Giornata mondiale della Terra 2021, Firenze aderisce alla campagna

In occasione della Giornata della Terra 2021, a Firenze la scritta ‘Stop Global Warming’ sarà proiettata domani 22 aprile dalle 20.30 su Palazzo Vecchio per sensibilizzare i cittadini sull’importanza della lotta ai cambiamenti climatici. Il Comune, infatti, ha aderito alla campagna StopGlobalWarming.eu dei cittadini europei che mette insieme numerose amministrazioni locali nell’impegno per arginare i cambiamenti climatici. L’iniziativa è realizzata in collaborazione con Silfi.

Giornata della Terra 2021: obiettivo un milione di firme

Il sindaco Dario Nardella ha aderito alla campagna ‘Stop Global Warming’ anche in qualità di presidente di Eurocites. La campagna dei cittadini europei si propone di raccogliere almeno un milione di firme di cittadini di sette Paesi europei da indirizzare alle istituzioni comunitarie per sollecitare interventi prima degli accordi di Glasgow del prossimo autunno. Si tratta di uno strumento civico previsto dai Trattati europei e non è riferita ad alcun gruppo o partito. La scadenza per la raccolta firme è il 22 luglio 2021; il link per firmare è https://stopglobalwarming.eu.

Nardella e Del Re: con Firenze verso un futuro sostenibile

“Dare voce ai sindaci sui temi ambientali è necessario e utile – ha detto il sindaco Nardella -, perché dove non arrivano gli Stati possono arrivare le città con piani concreti che guardino al futuro e siano in grado di investire in politiche di sostenibilità e stili di vita. Per questo mi impegnerò anche come presidente di Eurocities a rilanciare la campagna Stop Global Warming affinché tutti insieme possiamo affrontare questa importante sfida”. L’assessore all’ambiente di Palazzo Vecchio Cecilia Del Re ha affermato che “come amministrazione siamo impegnati su più fronti per andare rapidamente verso la direzione di dare al pianeta un futuro sostenibile”.

Scopri le altre iniziative a tutela dell’ambiente: Firenze per le api. Bee the Change

Dove vedere Fiorentina Juventus in tv: Sky o Dazn?

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C’è grande attesa per Fiorentina Juventus domenica 25 aprile alle 15:00 allo Stadio Artemio Franchi; un incontro da non perdere: ma dove vedere Fiorentina Juventus in tv, su Sky o Dazn? La lotta per la salvezza sembra scongiurata grazie alla vittoria con il Verona, ma non si deve abbassare la guardia.

Dove vedere Fiorentina Juventus in tv: sky o dazn?

La partita sarà trasmessa in diretta e in esclusiva dai canali satellitari Sky: Sky Sport  (numero 252 del satellite) anche in 4K HDR per i clienti Sky Q.

Dove vedere l’incontro in streaming

Gli abbonati Sky potranno seguire la partita anche su Sky Go, l’app di streaming in diretta per seguire i programmi del proprio pacchetto Sky anche su pc, tablet e smartphone.
Fiorentina Juventus sarà trasmessa inoltre anche su NowTv, la piattaforma di streaming a pagamento. La radiocronaca in diretta sarà trasmessa da RadioRai.

Fiorentina Juventus in chiaro?

Non ci sono opzioni per vedere Fiorentina Juventus in chiaro.

Coprifuoco: cosa cambia dal 26 aprile in zona gialla, arancione e rossa

Dal 26 aprile 2021 il coprifuoco resta in zona gialla, arancione e rossa, anche se in vista dell’approvazione del nuovo decreto legge si discute sulla modifica dell’orario almeno nella fascia di minor rischio con le riaperture di bar e ristoranti. Niente da fare quindi per i “nottambuli”, perché lo stop agli spostamenti by night non cambia nella sua impostazione generale. Intanto le Regioni chiedono che le lancette siano spostate in avanti per dare più respiro alle attività che ripartono in zona gialla, dal mondo della ristorazione a quello degli spettacoli.

Stop al coprifuoco dal 26 aprile 2021 con le riaperture? Niente di fatto, non verrà abolito

In Italia il divieto per gli spostamenti notturni non essenziali esiste da più di 5 mesi, è stato introdotto dal Dpcm del novembre scorso, e di sicuro dal 26 aprile 2021 non ci sarà lo stop totale al divieto con il nuovo decreto Covid del governo Draghi. Troppo presto perché sia abolito, ha spiegato il ministro della Salute Roberto Speranza nella conferenza stampa sulle riaperture parlando di un “percorso di gradualità” per l’allentamento delle regole.

Il coprifuoco non cambia in zona arancione e rossa dal 26 aprile, questo è certo. Nelle regioni a maggior rischio Covid resteranno in vigore le regole che ben conosciamo: dalle 22 alle 5 del mattino successivo si può uscire solo per motivi di salute, lavoro o di urgenza e compilando l’autocertificazione in caso di controlli delle forze dell’ordine. Senza queste giustificazione bisogna rientrare nella propria abitazione entro le 22. Chi sgarra rischia una multa da 400 a 1.000 euro.

Coprifuoco in zona gialla, fino a quando: l’ipotesi dell’inizio alle 23 e di diversi orari fino al 31 luglio

Il governo dovrà sciogliere il nodo del coprifuoco in zona gialla, a partire dal 26 aprile: le Regioni chiedono che sia posticipato alle ore 23 per consentire il rientro nelle abitazioni per chi andrà al ristorante o al bar, ma anche al cinema e al teatro grazie alle riaperture previste a fine mese. Una spinta in questo senso è arrivata anche dal sottosegretario alla Salute Andrea Costa che si è detto “sempre più convinto che spostare il coprifuoco di un’ora sia una scelta di buon senso” per dare “un messaggio di fiducia al tessuto economico e ai tanti imprenditori e famiglie che si stanno riorganizzando per ripartire”.

La questione arriva in Consiglio dei Ministri tra oggi (mercoledì 21) e domani (giovedì 22 aprile), quando il governo Draghi deve varare il nuovo decreto Covid per stabilire cosa cambia dal 26 aprile 2021 per le regioni in zona gialla, arancione e rossa, dalle regole per le attività che riaprono all’orario del coprifuoco. Fino a quando durerà il coprifuoco, fino al 31 luglio 2021? L’ipotesi contenuta nella bozza del decreto è di confermare il coprifuoco alle 22 dal 26 aprile, ma di prevedere un cambio di orario alle 23 dal 1° giugno (sempre in zona gialla) per poi abolirlo durante l’estate, forse già a luglio nelle regioni a basso rischio Covid.