martedì, 8 Luglio 2025
Home Blog Pagina 370

Vaccini, in consegna 11mila dosi Johnson & Johnson per over 70

Arrivate in Toscana tutte le prime 11mila dosi del vaccino anti Covid della Johnson & Johnson, da destinare agli over 70, dopo il via libera dell’Agenzia europea del farmaco (Ema).

Vaccino, arriva Johnson & Johnson in Toscana

Questa nuova fornitura di vaccini J&J, per la prima volta in Toscana, è messa a disposizione degli over 70 ovvero delle persone nate tra il 1941 e il 1951 che potranno prenotarsi già da oggi, 23 aprile, sul portale regionale. Una volta prenotato, il vaccino sarà somministrato nelle giornate di domenica 25 e lunedì 26 aprile negli hub indicati.

Click day per la prenotazione del vaccino degli over 70

Come spiegato ieri dal presidente della Regione Toscana Eugenio Giani “sarà l’ultimo click day per la prenotazione che attiveremo per accelerare la vaccinazione degli over 70, utilizzando il primo vaccino monodose anti Covid, che arriva in terra toscana. Stiamo già lavorando su alcuni aspetti organizzativi, affinché dal mese di maggio vi sia una programmazione mensile per tutte le persone con più di 70 anni, che si devono ancora vaccinare”.

Altre categorie si potranno vaccinare dai medici di famiglia

Giani ha anche detto che con i medici di famiglia sarà avviata una collaborazione per la vaccinazione di altre categorie “appena ci saremo garantiti la più elevata copertura vaccinale degli over 80 con la prima dose. Un obiettivo, questo, con ottime possibilità di vederlo realizzato entro il 25 aprile, frutto di uno straordinario lavoro di squadra, che, a vario livello, vede impegnati l’intero sistema sanitario regionale, la protezione civile e la rete del volontariato”.

Over 80, prorogata al 25 aprile la possibilità di vaccinarsi senza prenotazione

Intanto, per gli 80enni – che non hanno ancora un appuntamento per la vaccinazione, concordato con il proprio medico di famiglia o prenotato nei giorni scorsi tramite il portale online regionale o il numero verde 800117744 messo a loro disposizione – viene prorogata fino al 25 aprile, la possibilità di accedere direttamente, senza prenotazione, negli hub, gestiti dalle Asl nei territori di loro competenza.

Visita a congiunti e fidanzati fuori comune in zona arancione, gialla e rossa

Per gli spostamenti in tempi di Covid, un caso particolare è quello della visita a congiunti, amici e fidanzati che vivono fuori comune, se ci si trova in zona gialla, arancione o rossa: si può andare a vedere i parenti e i conoscenti se queste persone abitano in un comune diverso? Con l’ultimo Dpcm e il nuovo decreto Draghi del 21 aprile sono cambiate le regole? Ecco cosa si può fare.

In zona rossa si possono vedere i congiunti non conviventi che abitano in un comune diverso?

A differenza della aree in arancione e in giallo, nelle regioni considerate zona rossa c’è il divieto di far visita a congiunti, amici e parenti non conviventi in qualsiasi luogo all’aperto o al chiuso (come succedeva nel lockdown), anche all’interno del proprio comune. Questo stop è previsto perché le regole delle zone rosse, siano essere regionali o locali, vietano ogni spostamento non solo al di fuori ma anche all’interno del comune dove si vive, se non per motivi lavorativi, di salute o situazioni di necessità.

Il decreto legge in vigore dal 26 aprile al 31 luglio 2021 non prevede più la “deroga delle due persone” in zona rossa, come avvenuto per Pasqua: se ci si trova nella fascia di massimo rischio Covid non è possibile fare visita a parenti, amici, conoscenti o fidanzati non conviventi.

Zona arancione: posso andare a far visita a congiunti, fidanzati e amici fuori Comune?

Passiamo alle regole per le visite tra congiunti non conviventi che abitano in un comune diverso, all’interno delle regioni classificate zona arancione, come nel caso di due fidanzati divisi da un confine intercomunale. In queste aree vige il blocco degli spostamenti tra comuni, permessi soltanto per motivi di lavoro, di salute, di studio (anche per andare a scuola) e di necessità, da giustificare compilando l’autocertificazione. Si possono vedere i congiunti se c’è un motivo di necessità, ad esempio per dare assistenza a una persona non autosufficiente. Sono sempre consentiti inoltre gli spostamenti dei genitori separati per andare a prendere i figli minorenni anche in comuni diversi.

Dunque posso vedere il mio fidanzato? In zona arancione, stando alle regole degli ultimi decreti, non si può far visita ai congiunti non conviventi, compresi i fidanzati, agli amici o ai parenti se questi abitano fuori dal nostro comune di residenza o domicilio. Nel caso particolare di fidanzati o partner che si trovano in comuni diversi, ad esempio per motivi di lavoro, ma che generalmente vivono insieme è consentito lo spostamento fuori comune, anche in zona arancione, per raggiungere l’abitazione che di solito viene usata dalla coppia. Quest’ultimo aspetto viene chiarito dalle FAQ sul sito del governo.

Il nuovo decreto riaperture del governo Draghi prevede dal 26 aprile in zona arancione la “deroga delle 4 persone” (non più due) solo per fare visita ad amici e parenti dentro il proprio comune e non fuori. Resta inoltre la deroga per chi abita in città con meno di 5.000 abitanti: in questo caso gli spostamenti tra comuni diversi sono consentiti, a patto di rimanere nel raggio di 30 chilometri e di non dirigersi verso i capoluoghi di provincia (tra le ore 5 e le 22 e non durante il coprifuoco).

Visita ai congiunti in zona gialla: non fuori regione

Nel decreto riaperture in vigore dal 26 aprile è prevista anche la deroga per far visita ai congiunti in zona gialla. In questa fascia di rischio, è possibile spostarsi verso un’altra abitazione privata solo una volta al giorno, dalle 5 alle 22, e per un massimo 4 persone (più eventuali figli minori di 14 anni o disabili conviventi). A differenza della zona arancione e rossa, questo spostamento può essere fatto all’interno della regione.

Possiamo sintetizzare questa regola in una frase: una visita al giorno, fuori dall’orario coprifuoco, dentro la regione e per massimo di 4 persone. Dal 26 aprile si può uscire dai confini regionali diretti in altre regioni gialle. Per i viaggi verso regioni arancioni o rosse, se fatti per motivi diversi da lavoro, salute e necessità, serve la nuova carta verde per gli spostamenti.

Spostamenti in zona arancione e rossa: le regole del decreto Draghi di aprile

Ecco quindi in sintesi le regole:

  • Zona gialla: si può andare a fare visita a parenti e amici all’interno della regione (e quindi fuori comune) una volta al giorno, tra le 5 e le 22, in massimo 4 persone (più figli under 14 o disabili conviventi)
  • Zona arancione: non si può andare fuori comune per  vedere congiunti, fidanzati non conviventi e amici che vivono in comuni diversi. All’interno del proprio comune sono consentiti gli spostamenti verso un’altra abitazione privata una volta al giorno, dalle 5 alle 22, per due persone (4 persone dal 26 aprile), oltre a figli sotto i 14 anni e disabili conviventi
  • Piccole cittadine: si può andare fuori dal comune (anche per fare visita ai congiunti), se il comune in cui si abita ha fino a 5.000 abitanti, per una distanza che non superi i 30 chilometri e senza recarsi nei capoluoghi di provincia.
  • Zona rossa: per effetto del decreto Covid del governo Draghi, non è più possibile andare a fare visita a parenti e amici in un’abitazione anche all’interno del proprio comune. Non ci sono più le deroghe introdotte per Pasqua

25 aprile 2021: le iniziative a Firenze e in Toscana

Sono diverse le iniziative a Firenze e in Toscana per il 25 aprile 2021. Anpi, Aned e Comune di Firenze celebrano la Liberazione con l’iniziativa ‘Un fiore per partigiane e deportate’.

‘Un fiore per partigiane e deportate’ nei 5 quartieri della città

Sono 23 i luoghi simbolo della Resistenza e della Deportazione scelti nei cinque quartieri della città in cui saranno deposte corone in ricordo delle vittime del nazifascismo. La celebrazione della Resistenza, spiega una nota, è anche un momento collettivo di partecipazione e di testimonianza politica che riaffermi l’attualità dell’impegno democratico e antifascista, del ripudio di ogni razzismo e discriminazione, della difesa e dell’espansione dei diritti individuali e collettivi.

Come spiegano gli organizzatori “la pandemia anche quest’anno, come per il 2020, non ha permesso l’organizzazione della consueta cerimonia in piazza Signoria, ma nel contempo non si può rinunciare a ricordare pubblicamente il significato della ricorrenza del 25 Aprile, i valori per cui tante donne e tanti uomini si sono battuti fino al sacrificio della vita per permetterci oggi di essere persone libere”.

liberetà 25 aprile

C’è un libro per te: inaugurano le prime 5 biblioteche di LiberEtà Toscana

Sempre in occasione del 25 aprile Spi Cgil inaugura le prime cinque biblioteche di LiberEtà Toscana a Montepulciano, San Marcello Pistoiese, Pistoia, Pontremoli e Marina di Carrara. ‘C’è un libro per te’ è il titolo dell’iniziativa che prende vita simbolicamente nel giorno in cui si festeggia la Liberazione e vede i primi 2000 volumi, custoditi nelle cinque biblioteche allestite all’interno delle sedi del sindacato, messi a disposizione di chi, d’ora in avanti, vorrà farsi compagnia con un testo.

Dalla saggistica alla narrativa, dalla poesia alle biografie fino alla storia, il progetto ‘C’è un libro per te’ nasce dalla convinzione che attraverso la cultura si possa riacquistare fiducia nel futuro e di conseguenza si possa uscire dalla drammatica situazione che la società intera sta attraversando, che ha fatto esplodere non solo emergenze sanitarie e lavorative, ma anche la solitudine di tante donne e uomini, soprattutto anziani.

Rinasce via Palazzuolo, tra arte e artigianato

Rinasce via Palazzuolo, in centro a Firenze: in particolare sul tratto che da via dei Fossi raggiunge piazza San Paolino troveranno posto le residenze per artisti e fondi per artigiani di qualità, nell’ottica di una riqualificazione funzionale della strada.

Firenze come Parigi, in via Palazzuolo un “condominio” per residenze d’artista

L’avanzamento del progetto è stato al centro di un sopralluogo degli assessori alla cultura Tommaso Sacchi e al patrimonio Alessandro Martini, insieme ai tecnici della Belle Arti e del direttore del museo Novecento Sergio Risaliti. Gli spazi interessati sono quelli sul retro del museo Novecento: al primo piano troveranno posto alcune residenze per artisti (il cantiere da 900 mila euro verrà avviato entro l’anno) sull’esempio della Cittadella internazionale delle arti di Parigi, una sorta di ‘condominio’ che ospita decine di artisti internazionali ogni anno, mentre al piano terra ci sono una decina di fondi attualmente utilizzati come deposito del museo ma che rinasceranno come luoghi di artigianato di qualità, laboratori creativi e spazi espositivi.

La meraviglia, le residenze d’artista di Manifattura Tabacchi di maggio 2020.

Via Palazzuolo: una completa rinascita con progetti legati alla cultura

Sacchi ha sottolineato che “via Palazzuolo non sarà più associata a fenomeni di degrado ma rinascerà completamente con progetti legati alla cultura. A pochi passi da qui è in corso il recupero del complesso di San Paolino e a breve il cantiere delle residenze entrerà nel vivo. Si tratta di un percorso innovativo che collegherà l’area al museo e a piazza Santa Maria Novella e che attraverso l’arte rivitalizzerà l’intera area”. Per Martini l’obiettivo “è valorizzare i fondi comunali per mettere al servizio della complessa e al tempo stesso pregevole opera di rinnovamento e rilancio dell’area a vantaggio della cultura, degli artisti e tutto quello che può rappresentare la nuova vita di un luogo così significativo per la città”.

Uffizi: durante i lavori di restauro riemergono due affreschi perduti

Gli Uffizi recuperano grazie ai lavori di restauro 2.000 metri quadrati di spazi al piano terra e nel seminterrato, facendo riemergere affreschi perduti.

I due affreschi recuperati

Dopo la notizia della mostra virtuale dedicata al ruolo della donna nell’antica Roma, le Gallerie degli Uffizi tornano sotto i riflettori per un importante ritrovamento.

Durante i lavori di recupero e restauro degli spazi nell’ala di Ponente del museo, la più vicina al Ponte Vecchio, spiega una nota, sono riaffiorati due affreschi del Seicento. In uno è ritratto il granduca Ferdinando I in un clipeo e l’altro raffigura il giovane Cosimo II de’ Medici a figura intera e a grandezza naturale, con le allegorie di Firenze e Siena, da attribuire all’ambito del pittore Bernardino Poccetti (1548-1612).

uffizi resaturo

Le decorazioni del Settecento

In un’altra sala poi sono state riportate alla luce tutte le decorazioni eseguite nel Settecento, probabilmente durante il regno di Pietro Leopoldo di Lorena. Questi spazi, che si trovano al pianterreno della Galleria, faranno parte dell’ingresso al museo e saranno visibili al pubblico.

Le sale restaurate

Complessivamente il restauro prevede otto sale dell’ala di Ponente, 14 sale al piano terra dell’ala di Levante e 21 sale nel piano interrato, nell’ambito dei lavori per la realizzazione dei Nuovi Uffizi condotti dalla Soprintendenza insieme alle Gallerie.

sotterranei uffizi

Le visite alle sale dell’ala di Ponente

Per accedere il biglietto verrà erogato nelle sale dell’ala di Ponente, dove ci sarà un nuovo guardaroba per i gruppi; l’ingresso al museo sarà dirimpetto, al piano terra dell’ala di Levante.

Soddisfazione da parte del direttore delle Gallerie degli Uffizi Eike Schimdt: “In questi ultimi cinque anni – ha detto – è stato fatto un enorme progresso nel recupero degli spazi progresso che permette ora un accesso al museo più razionale e sicuro, e punti di accoglienza organizzati in modo più efficiente”.

Previsioni meteo Firenze: domani (venerdì 23 aprile) bel tempo

Tempo variabile con possibili brevi e isolati rovesci: è quanto segnalano per oggi pomeriggio (22 aprile) le previsioni meteo diffuse dal LaMMa per la Toscana. A Firenze domani (venerdì 23 aprile) è attesa una giornata di bel tempo, anche se nelle ore centrali il cielo potrebbe tornare temporaneamente a rannuvolarsi, come accaduto in questi giorni. Intanto, le temperature massime sono stimate in leggero aumento.

Il meteo di oggi pomeriggio (giovedì 22 aprile) in Toscana

Oggi pomeriggio (giovedì 22 aprile), secondo gli esperti del LaMMa, in Toscana il cielo sarà parzialmente nuvoloso, ma con schiarite, anche ampie, sulle zone di nord ovest e sulla costa centro settentrionale. Rimane la possibilità di qualche possibile rovescio breve e isolato che, secondo le previsioni meteo, potrebbe interessare i rilievi, le Apuane, l’Appennino aretino, l’Alto Mugello, le colline tra Siena e Arezzo.

Le temperature sono previste in lieve aumento e nell’interno potranno arrivare a toccare i 18-19 gradi (a Firenze la massima stimata è 19°).

Le previsioni meteo per domani (venerdì 23 aprile) a Firenze

Secondo le previsioni meteo del LaMMa, la giornata di domani (venerdì 23 aprile) a Firenze si aprirà all’insegna del bel tempo. Il cielo sarà sereno pressoché in tutta la regione. Nelle ore centrali della giornata le nuvole potranno tornare temporaneamente ad aumentare nelle zone interne. Le temperature saranno in ulteriore aumento: i valori massimi si attesteranno sui 20-21 gradi (queste le temperature stimate per domani a Firenze: 7-21 gradi).

Stando alle previsioni, il cielo dovrebbe mantenersi sereno o poco nuvoloso anche nella giornata di sabato (24 aprile), accompagnato da un ulteriore lievo incremento delle temperature.

Quando riaprono parrucchieri e barbieri in zona rossa: il nuovo decreto 2021

In zona rossa barbieri e parrucchieri non sono aperti, nessuna riapertura pure per i centri estetici; in zona arancione e gialla invece via libera all’apertura anche dopo il 26 aprile 2021. Non c’è stato il cambio di passo chiesto da molti. Il nuovo decreto Covid, varato dal Consiglio dei ministri il 21 aprile, non ha portato novità su quando riaprono i parrucchieri in zona rossa.

L’apertura dei parrucchieri e dei barbieri ad aprile: l’allegato 24 al Dpcm

Vengono così prorogate le regole imposte dal precedente decreto Covid, che faceva riferimento agli allegati dell’ultimo Dpcm per le aperture nelle aree ad alto rischio: parrucchieri e barberi non possono stare aperti nelle regioni considerate zona rossa, chiusi anche i centri estetici. La decisione era arrivata dopo le polemiche dei mesi scorsi sulle differenze normative sull’apertura dei coiffeur e degli estetisti, su cui si era pronunciato anche il Tar del Lazio.

Quindi nelle regioni rosse anche ad aprile e maggio 2021 non è possibile andare a farsi la piega, il colore o un taglio. Bisogna affidarsi al fai-date, come durante il lockdown, anche se i parrucchieri sconsigliano “colpi di testa”. Gli unici servizi alla persona inclusi nell’allegato 24 al Dpcm, e che quindi possono rimanere attivi anche nell’area di massimo rischio Covid, sono le lavanderie, le tintorie e i servizi di pompe funebri, che si aggiungono agli altri negozi aperti in zona rossa.

Quando riaprono i parrucchieri nel 2021: a maggio c’è la riapertura in zona rossa?

Quando riaprono i parrucchieri e i barbieri? La riapertura dei coiffeur c’è solo con il passaggio in arancione o in zona gialla della propria regione e questo succederà fino al 31 luglio 2021, se non ci saranno cambiamenti in corsa del nuovo decreto legge. Il provvedimento, che arriverà presto in Gazzetta Ufficiale, è infatti valido fino al cuore dell’estate. Pur restando in vigore il sistema dei colori, si spera che l’aumento delle vaccinazioni e l’arrivo della bella stagione diminuisca i contagi portando la maggior parte delle regioni in zona gialla (o al massimo arancione), garantendo così le aperture di parrucchieri e barbieri tra la primavera e l’estate 2021.

Firenze, a scuola si fa lezione all’aperto nei giardini

Lezione all’aperto nei giardini della scuola secondaria di primo grado di Firenze Pirandello e delle scuole primarie Calvino, Ambrosoli e Locchi grazie all’associazione onlus Amici I.C. Pirandello. La bella iniziativa, si aggiunge alla notizia di oggi sulla riapertura delle scuole in presenza almeno al 60% e del 100% per le quinte superiori.

Scuola con lezione all’aperto, il progetto “Giardini Attrezzati”

È il progetto ‘Giardini attrezzati’ che ha avuto il via libera dalla Giunta del Comune di Firenze, grazie ad una delibera presentata dal vicesindaco Alessia Bettini e dall’assessore all’educazione Sara Funaro.

Lezione su panche di legno donate dall’Associazione Amici I.C. Pirandello.

Giardini attrezzati’, oltre alla cura del verde, prevede l’abbellimento dei giardini grazie a nuove strutture totalmente in legno che l’associazione donerà all’istituto e che consentiranno a bambini e ragazzi di fare lezione all’aperto nel modo più comodo e sostenibile. Bettini ha sottolineato che va avanti la collaborazione tra genitori, docenti e amministrazione per rendere “più belle, curate e vivibili le aree verdi di queste scuole”. Funaro ha aggiunto di credere “molto nel valore educativo del rapporto tra ragazzi e natura e nell’importanza che questo riveste nel percorso di crescita e formazione degli studenti più piccoli”.

A Firenze la lezione si fa all'aperto nei giardini

A Firenze un progetto che nasce dal basso, genitori e insegnanti già impegnati da tempo

Il progetto ‘Giardini attrezzati‘ nasce dal basso grazie all’impegno di genitori e insegnanti dell’istituto Pirandello che già da tempo si sono uniti nell’associazione onlus Amici I.C. Pirandello. Tante, da parte loro, le azioni messe in campo per l’istituto, da giochi a terra a murales realizzati sulla base dei disegni dei bambini e poi le tabelline sulle scale, attività ludico-didattiche e un progetto di alternanza scuola-lavoro con il liceo artistico Alberti-Dante che ha visto gli studenti coinvolti impegnati in elaborati grafici e video volti a raccontare come si immaginavano la scuola del futuro. Adesso con questa donazione arriveranno nuove attrezzature in legno che consentiranno a bambini e ragazzi di avere le proprie aule all’aperto, comode, sostenibili e accessibili.

Carta verde Covid: quando è consentito lo spostamento tra regioni

Dal 26 aprile cambiano le regole per viaggiare in Italia: il nuovo decreto del governo Draghi ha stabilito quando è consentito effettuare uno spostamento tra regioni anche grazie a una “carta verde Covid” ossia una certificazione simile al green pass europeo con cui viaggiare da e verso aree arancioni e rosse. L’altra novità è il ritorno della zona gialla, che dal 26 aprile sblocca la circolazione tra le regioni che finiranno in questa fascia di rischio (tra loro è in corsa per diventare gialla anche la Toscana).

Quando è possibile uscire dalla regione: lavoro, salute, necessità e seconde case

Prima del 26 aprile, in assenza della carta verde per viaggiare, lo spostamento tra regioni arancioni e rosse è possibile solo per motivi di lavoro, salute e necessità. La giustificazione va specificata nell’autocertificazione, da compilare in caso di controlli delle forze dell’ordine, che possono verificare la veridicità di quanto riportato nel modulo.

È consentito uscire dalla propria regione per raggiungere le seconde case di proprietà o in affitto per lungo periodo, anche se si arriva in zona arancione o rossa. È però necessario essere proprietari o affittuari degli immobili da prima del 14 gennaio 2021 e recarsi nelle abitazioni solo con il proprio nucleo familiare convivente. Questa possibilità è prevista anche dal 26 aprile in poi. Alcune Regioni però hanno emanato ordinanze più restrittive.

Quando è consentito lo spostamento tra regioni: la carta verde per viaggiare

Dal 26 aprile 2021 secondo il nuovo decreto, tornano le zone gialle per i territori con dati sotto controllo e quindi è consentito lo spostamento tra queste regioni. Da un territorio giallo si può andare verso altre aree gialle, ma non uscire dalla regione diretti in zone arancioni o rosse se non per lavoro, salute o necessità. Ma per viaggiare da e verso i territori con il maggiore livello di rischio Covid viene introdotta una carta verde sul modello del green pass europeo, ossia una certificazione cartacea o digitale che attesti una delle 3 condizioni per cui è consentito lo spostamento tra e verso regioni italiane in zona arancione o rossa:

  1. il pass verde vaccinale – attesta di aver fatto l’intero ciclo del vaccino Covid e viene rilasciato dalla struttura che farà la somministrazione
  2. certificato di guarigione dal coronavirus negli ultimi 6 mesi, rilasciato dall’ospedale competente, dal medico di base o dal pediatra
  3. la carta verde per aver effettuato un test molecolare o un tampone rapido con esito negativo nelle 48 ore precedenti allo spostamento tra regioni

Il decreto del governo introduce il pass verde per viaggiare tra le regioni arancioni e rosse già dal 26 aprile, ma probabilmente all’inizio questa certificazione sarà solo cartacea. I documenti dureranno 6 mesi, ad eccezione del certificato che attesta il tampone nei 2 giorni precedenti allo spostamento interregionale. Saranno riconosciuti dall’Italia anche certificati analoghi rilasciati da Paesi membri dell’Unione Europea. Chi falsificherà la carta verde per viaggiare, rischierà conseguenze penali e una sanzione da 400 a 3.000 euro per aver compiuto uno spostamento tra regioni non consentito dal nuovo decreto.

Coprifuoco estate 2021: quando finirà e sarà tolto, durerà fino al 31 luglio?

Il coprifuoco potrà essere eliminato durante l’estate 2021: secondo il nuovo decreto, dal 26 aprile lo stop agli spostamenti notturni alle 22 non sarà tolto in zona gialla, ma se i contagi lo permetteranno – spiegano fonti di Palazzo Chigi – non verrà mantenuto così com’è fino al 31 luglio. Il governo non esclude un cambio di orario già nelle prossime settimane, a maggio. Per capire quando finirà l’era del coprifuoco Covid bisognerà tenere sotto controllo la curva epidemiologica e quella dei vaccini.

Intanto resta un grosso punto interrogativo sulla riapertura delle discoteche, anche in vista della stagione estiva. Il nuovo decreto ha fissato la data di ripartenza per molte attività, tra maggio, giugno e luglio, ma tra queste non figurano i disco club.

Il coprifuoco in zona gialla, arancione e rossa resta: l’orario dal 26 aprile

In Italia il coprifuoco alle ore 22 è stato introdotto dal 6 novembre scorso, quando fu previsto dal Dpcm dell’allora governo Conte: la questione del cambio di orario è stato un terreno di scontro all’interno della maggioranza.  Il nuovo decreto, approvato in Consiglio dei ministri il 21 aprile, ha stabilito le norme in vigore dal 26 aprile iniziando a definire la rotta verso l’estate 2021, anche per il coprifuoco.

Dal 26 aprile in zona gialla i ristoranti riaprono a pranzo e alla sera (con servizio ai tavoli all’aperto), ma senza uno spostamento del coprifuoco 23, come chiesto dalle Regioni e da parte della maggioranza. Il premier Draghi finora è stato fedele alla linea indicata dal ministro della Salute Roberto Speranza. Non esiste un momento X in cui tutto cambierà, ha detto Speranza nella conferenza stampa sulle riaperture, il coprifuoco non sarà tolto dal 26 aprile, ma il governo “valuterà la curva epidemiologica ed eventuali ulteriori misure di settimana in settimana”, ha chiarito.

In Italia quando finirà il coprifuoco: ci sarà nell’estate 2021 o verrà tolto? Durerà fino al 31 luglio?

Fino a quando ci sarà il coprifuoco, fino al 31 luglio 2021 e anche nel cuore dell’estate? È questa la domanda che si fanno in molti in vista delle vacanze. Il governo Draghi ha stabilito che la road map della ripartenza post-coronavirus sarà graduale e in base all’andamento dei contagi e delle vaccinazioni: dal 26 aprile torna la zona gialla con l’apertura dei ristoranti a pranzo e a cena all’esterno e la ripartenza di cinema, teatri e musei; il 15 maggio via libera alle piscine all’aperto e alle fiere in presenza; il 1° giugno riaprono le palestre e gli stadi; dal 1° luglio ok a convegni, terme e parchi di divertimento.

Esclusa al momento la riapertura delle discoteche e dei locali notturni. Sulla fine del coprifuoco estivo invece nulla è ancora deciso, ma se la situazione migliorasse potrebbe essere abolito o modificato. Al momento ci sono diverse ipotesi su quando finirà il coprifuoco in Italia, in zona gialla: tra il 15 maggio e il 1° giugno potrebbe esserci una modifica dell’orario alle 23; un’allentamento della stretta potrebbe avvenire anche il 1° luglio, mentre se la situazione dei contagi fosse sotto controllo si potrebbe arrivare ad abolire del tutto il coprifuoco nel cuore dell’estate 2021, prorogandolo fino al 31 luglio solo nelle regioni ad alto rischio Covid (zona arancione e rossa).