sabato, 28 Giugno 2025
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Ebook gratis: i libri da scaricare contro il coronavirus

Costretti a rimanere in casa e con un sacco di tempo libero in più del solito. Quanto meno, sono i giorni giusti per leggere. E anche se non è possibile uscire per andare in biblioteca o in libreria, si può comunque contare sui libri digitali: sono tante le iniziative promosse dalle case editrici per mettere a disposizione ebook gratis dal proprio catalogo in questi giorni di emergenza coronavirus. Mondadori, Adelphi, La Nave di Teseo, Feltrinelli, Gallucci e gli altri. Ecco le iniziative.

Solidarietà digitale, come funziona

Il punto di partenza per chiunque sia a caccia di qualche nuova lettura in questo periodo è Solidarietà digitale, l’iniziativa del Ministro per l’innovazione tecnologica e la digitalizzazione con il supporto dell’Agenzia per l’Italia digitale. Questo il sito ufficiale.

Solidarietà digitale è un progetto lanciato per far fronte all’emergenza coronavirus. Offre servizi e soluzioni software messi a disposizione gratuitamente dalle aziende proprietarie per consentire ai lavoratori di lavorare da remoto, agli studenti di seguire le lezioni su piattaforme di e-learning e ai lettori di avere giornali e ebook gratis sul proprio dispositivo.

Tra gli aderenti a Solidarietà digitale ci sono anche molte case editrici.

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Gli ebook Mondadori gratis per Solidarietà digitale

In testa a questi c’è sicuramente il Gruppo Mondadori, per “peso specifico” e per quantità di testi messi a disposizione. Per l’emergenza coronavirus, infatti, Mondadori offre ben 10.000 ebook gratuiti attraverso Solidarietà digitale.

Ce n’è per tutti i gusti: saggistica, narrativa e un’ampia scelta di libri per bambini e ragazzi. Ci sono però due vincoli. Il primo, il libro deve essere letto con l’app Kobo Books, disponibile gratuitamente per smartphone, tablet e pc. Il secondo, per accedere al servizio occorre autenticarsi con Spid, il Sistema pubblico di identità digitale.

È lo stesso account privato che permette di accedere ai servizi online della Pubblica amministrazione ed è possibile registrarsi gratuitamente.

Gli ebook gratuiti de Il Saggiatore

Anche la casa editrice Il Saggiatore ha aderito a Solidarietà digitale, mettendo a disposizione un nuovo ebook gratis dal proprio catalogo ogni due giorni. Al momento sono quattro i titoli già regalati: Città sola di Olivia Laing, La Dragunera di Linda Barbarino, I tre fratelli che non dormivano mai di Giuseppe Plazzi e Il giardino delle delizie, primo dei quattro volumi dell’Epopea americana di Joyce Carol Oates.

I libri in questo caso sono liberamente scaricabili in formato epub e mobi, senza bisogno di autenticazione dalla pagina www.ilsaggiatore.com/solidarieta.

Gli ebook per ragazzi di Gallucci editore

Anche bambini e ragazzi avranno di che leggere in questi giorni. Gallucci, editore di riferimento per la narrativa per l’infanzia, regala sul suo sito nove titoli tra quelli del suo catalogo. Basta accedere al sito di Gallucci editore, scegliere l’ebook e sacaricarlo gratis.

Adelphi, ebook gratis per l’emergenza coronavirus

Anche Adelphi ha messo alcuni dei suoi romanzi disponibili gratis in tutti i formati ebook. Ci sono è In cerca di guai, romanzo western di Mark Twain e Doppio sogno di Arthur Schnitzler, libro al quale è ispirato il film Eyes Wide Shut di Stanley Kubrick.

Sempre dal catalogo Adelphi, è possibile scegliere e scaricare gratis in tutti i formati un ebook tra Moby Dick, il grande classico di Herman Melville, e un altro dei titoli più longevi del catalogo, Suite francese di Irène Némirovsky. Per farlo, bisogna iscriversi alla newsletter dell’editore da qui: adelphi.it/newsletter/form.

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La Nave di Teseo e gli altri

Anche Edizioni e/o ha reso scaricabili gratis gli ebook di tre dei libri del suo catalogo. Si tratta del saggio Vita su un pianeta nervoso di Matt Haig e di due classici, Il colonnello Chabert di Honoré De Balzac e L’uomo che corruppe Hadleyburg di Mark Twain. In più, Edizioni e/o ha promosso una campagna straordinaria di sconti su molti dei suoi titoli in ebook.

Sceglie la strada degli sconti sul catalogo digitale anche un altro importante gruppo editoriale. Una selezione di ebook de La Nave di Teseo, Baldini+Castoldi e La Tartaruga è infatti disponibile scontata del 30% su tutti i principali store online.

Fumetti Feltrinelli gratis in formato ebook

Non solo libri. Feltrinelli ha reso disponibili, gratis, due dei titoli di maggior successo tra quelli pubblicati di recente da Feltrinelli Comics, la divisione della casa editrice dedicata a fumetti e graphic novel, in formato ebook. Si tratta di La fine della ragione di Roberto Recchioni (disponibile qui) e Il pesce di lana e altre storie abbastanza belle (alcune anche molto belle, non tante, solo alcune) di Maryjane J. Jayne, la collaborazione tra i fumettisti Sio e Tito Faraci (disponibile qui).

 

Pronto, chi parla? Rispondono le “Fiabe al telefono”

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Favole, incanto, emozioni. Questi i tre ingredienti principali di “Fiabe al Telefono”, la linea diretta di racconti telefonici per bambini, ideata dalle attrici Aurelia Cipollini e Marzia Quartini all’interno del progetto “L’Arcolaio”. Rispondono dal Salento, ma in questi giorni hanno ricevuto tante chiamate anche da Firenze e dalla Toscana. Il funzionamento è semplice: il servizio gratuito “per bambini da 0 a 99 anni”, come dicono le due voci narranti, è attivo il martedì e il giovedì dalle 17.00 alle 19.00, telefonando al numero 3491884928.

“Quello che offriamo è la possibilità di ascoltare una fiaba letta dal vivo – spiega Aurelia Cipollini – Rispondere a queste chiamate è commovente. Dall’ascolto si può sentire davvero una particolare vicinanza con l’altro perché si partecipa in prima persona come custodi della storia che viene raccontata”.

Il progetto delle Fiabe al telefono

Dai laboratori per adulti, agli spettacoli teatrali, “Fiabe al Telefono” fa parte di un progetto più ampio iniziato nel 2018 che richiama l’attenzione su tutto ciò che riguarda la tradizione orale, utilizzando come tramite eventi, letture, attività di formazione e fiabe popolari da tutto il mondo.

“Per questo particolare progetto – dice Aurelia – abbiamo scelto di utilizzare le fiabe perché crediamo che i loro testi non abbiano età e che accompagnino di conseguenza la vita di ciascuno di noi, dai bambini agli adulti, dai giovani agli anziani. Le favole resistono all’avanzare delle tecnologie e ai cambiamenti degli usi e dei costumi di tutti i popoli e di tutte le culture”.

l'Ercolaio

5 minuti di “magia”

Le chiamate durano 5 minuti circa, c’è un primo scambio di nomi e presentazioni, poi inizia il racconto telefonico. Da una città all’altra, le storie arrivano da ogni dove: Sicilia, Toscana, Svezia, Giappone. Storie che non fanno male, storie che uniscono, che fanno sentire un po’ più vicini e un po’ meno soli.

“La cosa importante è la lettura in prima persona: chi ascolta il suono di una voce, la musicalità del racconto, ha un accesso privilegiato all’interiorità di chi  racconta. Questo ‘ciak’ che si crea tra noi e gli altri è la cosa più emozionante e di cui abbiamo più bisogno in questo momento e nella vita. Questa è l’autenticità di un rapporto: abbiamo bisogno delle persone, abbiamo bisogno di un contatto vero. La necessità degli altri è la cosa che più commuove.”

E per chi non vuole perdersi neanche una fiaba, con un messaggio al 3491884928 si viene inseriti in un gruppo whatsapp in cui verranno inviati aggiornamenti e registrazioni delle fiabe dei giorni precedenti. Novità anche sulla pagina Facebook del progetto L’Arcolaio.

Coronavirus, la Fondazione Noi Legacoop Toscana regala sette ecografi alla sanità toscana

Arrivano nei cosiddetti “reparti bolla” delle strutture ospedaliere toscane sette nuovi ecografi: li ha donati la Fondazione Noi Legacoop Toscana, che raccoglie le maggiori cooperative toscane operanti nei diversi settori, rispondendo ad una necessità segnalata negli scorsi giorni dalla Regione Toscana. Obiettivo: sostenere la sanità toscana impegnata a fronteggiare l’emergenza Coronavirus.

I macchinari, già in consegna, potranno essere utilizzati nei “reparti bolla”, quei reparti che, com’è stato annunciato nei giorni scorsi dalla Regione Toscana, saranno dedicati ai pazienti che, pur non avendo necessità della terapia intensiva, non possono neanche essere assistiti a domicilio.

La Fondazione Noi Toscana dona sette ecografi

Gli ecografi saranno utilizzati per i pazienti contagiati dal Coronavirus per individuare la polmonite interstiziale senza bisogno di raggi. In questo momento, infatti, le altre apparecchiature non possono essere spostate nei “reparti bolla” per il pericolo di contagio. Il valore complessivo della donazione ammonta a circa 140.000 euro.

“Come Fondazione NOI e con un ulteriore contributo di Unicoop Firenze, Unicoop Tirreno, Coop Centro Italia e Coop Unione Amiatina, le grandi cooperative di consumo aderenti a Legacoop Toscana, abbiamo risposto tempestivamente a una richiesta importante arrivata dalla Regione Toscana –  afferma Roberto Negrini, presidente della Fondazione NOI – Legacoop Toscana – Siamo al fianco delle comunità e del territorio in questa fase di emergenza, abbiamo deciso di fare squadra per sostenere concretamente chi ogni giorno lavora per contrastare la diffusione e  gli effetti del Coronavirus, mettendo al centro i valori della cooperazione”.

Dei sette macchinari donati, due ecografi saranno donati all’Azienda Usl Toscana Centro e saranno destinati all’Ospedale di Santa Maria Annunziata (Bagno a Ripoli – FI) e all’Ospedale del Mugello (Borgo San Lorenzo – FI); uno sarà donato all’Azienda USL Toscana Nord Ovest e destinato all’Ospedale di Livorno, uno sarà donato all’Azienda USL Toscana Sud Est e destinato all’Ospedale della Misericordia di Grosseto. Gli altri tre ecografi saranno donati all’Azienda Ospedaliera-Universitaria Careggi, all’Azienda Ospedaliera Universitaria Senese e all’Azienda Ospedaliero-Universitaria Pisana.

La Fondazione Noi – Legacoop Toscana

Fondata da sette grandi cooperative toscane appartenenti a diversi settori – Unicoop Firenze, Unicoop Tirreno, Unione Amiatina, C.M.S.A., Terre dell’Etruria, L.A.T., Cuore Liburnia Sociale – e con socio sostenitore Legacoop Toscana, la Fondazione si pone come obiettivo la promozione dello sviluppo economico e sociale attraverso interventi e attività a favore della qualità della vita e dello sviluppo sostenibile. L’intento è contribuire alla valorizzazione delle comunità e del territorio toscano, partendo dai valori della cooperazione e dal concetto di mutualità.
www.fondazionenoi.it

Scuole chiuse fino al 2 maggio? È una fake news, ma la proroga ci sarà

Nelle ultime ore le chat Whatsapp che raggruppano genitori sono diventate “bollenti”. È uno screeshot a circolare insistentemente, quello di una fantomatica news comparsa sul sito di Repubblica: scuole chiuse fino al 2 maggio 2020. Si tratta però di un’immagine fake, ha tenuto a precisare lo stesso quotidiano, non è stata mai pubblicata una notizia di questo tipo. Non c’è alcuna conferma ufficiale sulla data, ha precisato poi la ministra all’Istruzione Lucia Azzolina: ancora non si conosce il giorno esatto della riapertura delle scuole, perché il governo sta lavorando a una proroga dello stop alle lezioni oltre il 3 aprile per l’emergenza coronavirus.

Conte: proroga della chiusura di scuole e negozi

Visto l‘andamento dei contagi in tutta Italia, al momento non è possibile pensare a una fine del blocco totale il prossimo 3 aprile. È stato lo stesso presidente del Consiglio Giuseppe Conte a indicare la strada in un colloquio con il Corriere della Sera: la chiusura delle scuole e dei negozi, ha detto, non potrà che subire una proroga. “Le misure restrittive stanno funzionando – ha spiegato il premier – è ovvio che quando raggiungeremo un picco e il contagio comincerà a decrescere, speriamo fra qualche giorno, non potremo tornare subito alla vita di prima”.

scuole chiuse 20 maggio fake news proroga chiusura azzolina
L’immagine fake circolata su Whatsapp

Scuole chiuse fino al 2 maggio? No, non c’è ancora una data

Le scuole saranno chiuse ben oltre il prossimo 3 aprile, ma è ancora troppo presto per dire quando bambini e ragazzi torneranno sui banchi. Al momento “non è possibile dare una data dell’apertura delle scuole”, ha detto la ministra dell’Istruzione Lucia Azzolina, interpellata da Sky tg24 in merito alla fake news del 2 maggio (qui sotto il video). “Tutto dipende dall’evoluzione di questi giorni, dallo scenario epidemiologico – ha chiarito -. Riapriremo le scuole solo quando avremo la certezza di assoluta sicurezza”.

Coronavirus: come sta reagendo la scuola?

A Sky TG24 per raccontare come la comunità scolastica sta affrontando l’emergenza. #LaScuolaNonSiFerma

Gepostet von Lucia Azzolina am Donnerstag, 19. März 2020

Gli esami di maturità 2020 e l’emergenza coronavirus

Il governo sta anche studiando “diversi scenari” per gli studenti che alla fine del’anno scolastico 2019/2020 devono sostenere l’esame di maturità: tutto dipende da quanto ancora le scuole dovranno rimanere chiuse, fa sapere la titolare del dicastero dell’Istruzione.

Coronavirus, verso un nuovo divieto: non si può più andare correre? E le passeggiate?

In vista del picco di contagi per il coronavirus, il governo è al lavoro su disposizioni più stringenti per le attività sportive o motorie: al momento si può andare a correre, camminare e fare jogging, ma presto un nuovo decreto potrebbe imporre il divieto a tutte le attività all’aperto, passeggiate e allenamenti sportivi compresi.

Stop jogging: “Stiamo pensando al divieto”

Un primo segnale è arrivato dal ministro dello Sport Vincenzo Spadafora, intervistato dal Tg1.  “Credo che nelle prossime ore bisognerà prendere in considerazione la possibilità di porre il divieto completo di attività all’aperto – ha detto ai microfoni del telegiornale di Rai 1 – abbiamo lasciato questa opportunità perché ce lo consigliava anche la comunità scientifica, anche per altre patologie. Ma se l’appello di restare a casa non sarà ascoltato saremo costretti anche a porre un divieto assoluto”.

Coronavirus: si può andare a correre e a fare passeggiate? Cosa dice il decreto

Al momento le regole sugli spostamenti, contenute nel decreto firmato dal presidente del Consiglio, a seguito dell’emergenza coronavirus, non vietano di fare jogging e attività motoria all’aperto, ma indicano comunque che gli spostamenti vanno ridotti all’essenziale, bisogna uscire il meno possibile da casa e va assolutamente evitato il contatto con le altre persone. Si può andare a correre, insomma, ma è possibile che già in giornata arrivi il divieto assoluto.

Per quanto riguarda le passeggiate, le camminate ricadono nel capitolo degli spostamenti da fare solo se strettamente necessari, per esempio per esigenze di lavoro, per motivi di salute e per acquistar beni necessari per la vita quotidiana. Una passeggiatina per svago, non è un valido motivo per uscire dalla propria abitazione.

Da qui la decisione di molti Comuni, come anche a Firenze, di chiudere parchi e giardini vista la gran folla di persone che si riversava nelle aree verdi per correre e passeggiare, anche in coppia e in gruppo, senza rispettare le norme anti-affollamento. Troppe persone per strada quindi, fatto che sta facendo cambiare idea al governo sulle eccezioni alla regola generale dello “state a casa”. Intanto c’è già chi ha appeso le scarpe al chiodo, anticipando lo stop alle corse, affidandosi a esercizi fatti in casa (nel vero senso del termine) grazie ai tanti tutorial disponibili online e realizzati da centri fitness e palestre.

Sul sito del governo le risposte ai dubbi più frequenti sulle regole di #iorestoacasa.

Coronavirus Toscana, più casi e 6 morti: il bollettino del 18 marzo

Un mercoledì nero, almeno guardando i numeri del bollettino della Regione Toscana sui contagi da coronavirus, pubblicato nella serata del 18 marzo: le ultime notizie parlano di 277 nuovi casi positivi a Covid-19, un balzo consistente in avanti visto che 24 ore prima erano stati 187. In Toscana, dall’inizio dell’emergenza, si contano in totale 1.330 contagiati.

Il bollettino del 18 marzo sul coronavirus in Toscana: morti e guariti

Si fa più pensate in Toscana il bilancio di chi non ce l’ha fatta: nel bollettino del 18 marzo vengono segnalati 5 morti in più rispetto al giorno prima per un totale di 22 decessi dall’inizio dell’emergenza coronavirus. Si tratta di persone dai 65 ai 100 anni, tutte affette anche da altre patologie.

Sul fronte dei guariti 7 persone non presentano più sintomi (si parla quindi di “guarigioni cliniche”) e 10 non sono più positive al virus (pazienti “negativizzati”). I casi attualmente positivi a Covid-19 in Toscana sono quindi 1291: 587 pazienti sono ricoverati in ospedale e di questi 160 in terapia intensiva. Il picco di contagi però deve ancora arrivare dicono gli esperti, da qui l’invito a non uscire di casa per rallentare la diffusione del virus.

Tamponi positivi in Toscana: l’andamento per provincia

Ecco la distribuzione dei tamponi positivi al coronavirus nelle 10 province della Toscana al 18 marzo. Firenze, Lucca e Massa Carrara sono le zone più colpite.

  • 295 Firenze
  • 205 Lucca
  • 176 Massa-Carrara
  • 142 Arezzo
  • 124 Pisa
  • 122 Pistoia
  • 77 Siena
  • 68 Grosseto
  • 62 Livorno
  • 59 Prato

Dal primo febbraio al 18 marzo nei laboratori di analisi toscani sono stati effettuati in tutto 7.606 tamponi per il coronavirus, su 6.739 persone (in alcuni casi sono stati effettuati infatti più test sullo stesso paziente). Intanto la Regione ha annunciato che effettuerà uno screening di massa grazie a un test sierologico a cui saranno sottoposti prima degli altri gli operatori sanitari. Per informazioni sulle misure di prevenzione e le notizie sulle ultime ordinanze è possibile visitare la sezione dedicata al coronavirus sul sito della Regione Toscana.

A Firenze l’aperitivo si fa sul balcone

+++ Aggiornamento: l’evento è stato annullato. “Il Comune di Firenze ha deciso di annullare il flash mob ‘Affacciati alla finestra’ organizzato per le giornate di venerdì 20 e sabato 21 marzo” si legge in una nota ufficiale. Rimane soltanto l’illuminazione speciale, gesto simbolico per richiamare all’unità nazionale.

Passare questi giorni sigillati in casa può essere difficile, soprattutto per chi vive solo. Così si moltiplicano le iniziative e i flash mob per incontrarsi (virtualmente) alla finestra o in terrazza, distanti ma allo stesso tempo vicini durante l’emergenza coronavirus: e così a Firenze anche l’aperitivo si trasferisce sul balcone, per un “evento sociale” organizzato nella serata di venerdì 21 marzo.

Quando

L’orario è quello del classico aperitivo, la location invece è diversa. Non si esce di casa, non si va nei locali, ma si resta nella propria abitazione per condividere a distanza questo momento di svago, in un momento difficile. Dalle ore 18.30 alle 21.30 del 21 marzo tre radio locali di Firenze, RDF 102.7, Lady Radio e Radio Mitology, trasmetteranno in simultanea “Aperitivo a casa o dal Balcone”, uno speciale dj set in diretta a cura di Enrico Tagliaferri, uno dei disc jockey radiofonici “storici” della Toscana. Tutti i fiorentini potranno sintonizzarsi da casa e partecipare, a distanza, alla serata.

Come condividere l’aperitivo sul balcone di Firenze (21 marzo)

Sul menù tanta musica e gli interventi di ospiti d’eccezione, tra cui il conduttore tv Carlo Conti e il sindaco di Firenze, Dario Nardella, che – contattati telefonicamente -saluteranno i cittadini. Questo speciale aperitivo correrà inoltre sul web: tutti i partecipanti sono chiamati a condividere sui social i loro scatti, usando come  hashtag #distantimauniti #firenze e taggando gli account del Comune di Firenze e delle radio.

L’iniziativa si aggiunge al flash mob organizzato per venerdì 20 marzo quando i fiorentini sono invitati ad affacciarsi dalla finestra o dal balcone alle ore 21.00 per intonare tutti insieme l’inno d’Italia.

Flash mob luminoso e inno d’Italia il 20 marzo a Firenze

+++ Aggiornamento: l’evento è stato annullato. “Il Comune di Firenze ha deciso di annullare il flash mob ‘Affacciati alla finestra’ organizzato per le giornate di venerdì 20 e sabato 21 marzo” si legge in una nota ufficiale. Rimane soltanto l’illuminazione speciale, gesto simbolico per richiamare all’unità nazionale.

Affacciati alla finestra”. È questo l’invito lanciato dal Comune di Firenze che ha organizzato per la serata di venerdì 20 marzo un flash mob per combattere insieme l’isolamento imposto dall’emergenza sanitaria: i cittadini sono chiamati ad affacciarsi dalla finestra, dalla terrazza o dal balcone di casa per intonare l’inno di Mameli, diventato ormai il simbolo della resistenza al coronavirus, da Nord a Sud.

Durante questa mobilitazione spontanea molti luoghi di Firenze si accenderanno con i colori della bandiera italiana e dell’arcobaleno, grazie alla collaborazione di Silfi spa, l’azienda municipalizzata che si occupa dell’illuminazione pubblica fiorentina.

Coronavirus, il flash mob dal balcone del 20 marzo a Firenze

L’appuntamento è per venerdì 20 marzo alle ore 21.00, quando i fiorentini si affacceranno dalle proprie abitazioni per cantare insieme, distanti ma uniti, l’inno nazionale trasmesso anche sulle frequenze di RDF 102.7, Lady Radio e Radio Mitology con un intervento del sindaco Dario Nardella.

Allo stesso orario un grande tricolore di luci comparirà sull’abbazia di San Miniato al Monte (dove lo spettacolo luminoso sarà replicato ogni giorno fino al giorno 22 marzo), sulla scuola Marescialli e Brigadieri e sullo stadio Franchi (in questo caso fino alla fine dell’emergenza).

L’arcobaleno colorerà nello stesso giorno anche le sei antiche porte di Firenze, richiamando i cartelloni appesi ai balconi di tutta Italia con il motto-hashtag #andràtuttobene: Porta San Niccolò, Porta alla Croce di piazza Beccaria, Porta San Gallo, Porta al Prato, Porta San Frediano e Porta Romana, che continueranno ad accendersi anche dopo il flash mob del 20 marzo, fino al termine dell’emergenza coronavirus.

E l’aperitivo sul balcone (di casa propria)

Sabato 21 marzo poi una nuova iniziativa: aperitivo a casa o sul balcone dalle 18,30 alle 20,30 grazie al dj set speciale trasmesso su Radio RDF 102.7, Lady Radio e Radio Mitology.

A Firenze chiusi tutti i fontanelli di Publiacqua

Stop all’acqua gratuita, almeno per il momento. A Firenze sono stati chiusi tutti e 22 i fontanelli di Publiacqua presenti in città: lo prevede un’ordinanza del Comune che stabilisce questa nuova misura per contrastare la diffusione del coronavirus. La decisione è stata presa, viene spiegato in una nota, per evitare assembramenti di persone davanti alle “casette dell’acqua” installate in varie piazze e giardini della città, che quindi da mercoledì 18 marzo resteranno a secco e non funzioneranno fino a data da destinarsi.

La chiusura è stata disposta anche in altri Comuni della Città metropolitana di Firenze, in particolare a Sesto Fiorentino, Calenzano, Signa, Lastra a Signa, Borgo San Lorenzo e Dicomano, oltre che in alcune cittadine fuori provincia come Quarrata, Pistoia, Terranuova Bracciolini, e Castelfranco Piandiscò.

fontanelli chiusi Firenze coronavirus Dario Nardella
L’immagine postata su Facebook dal sindaco di Firenze Dario Nardella

Coronavirus, fontanelli e orti sociali chiusi a Firenze

Il Comune di Firenze ha disposto inoltre la chiusura degli orti sociali, ossia gli appezzamenti di terreni che i Quartieri danno gratuitamente in gestione ad anziani e famiglie che non hanno un campo da coltivare.

“Ci sono persone che non si rendono conto della situazione in cui ci troviamo – ha detto il sindaco di Firenze Dario Nardella -. Mi spiace, perché so che per una persona anziana fare l’orto è un’occasione per sfogarsi o distrarsi. Però o ci rendiamo conto che siamo in una situazione di emergenza, oppure rischiamo di fare la fine della Lombardia. Non faccio allarmismo, mi attengo ai numeri, alle previsioni e in Toscana abbiamo una situazione tutto sommato sotto controllo, ma queste due settimane sono decisive“. Nei giorni scorsi il Comune di Firenze ha chiuso anche le Cascine e 56 giardini recintati della città sempre per evitare affollamenti di persone

Libreria chiusa? Le video letture per bambini viaggiano su Facebook

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C’era una volta una libreria per bambini, chiusa per colpa di un virus cattivo. Ma c’erano anche due giovani “eroi” muniti di armi speciali contro la quarantena: tanti libri e tante storie per far sognare grandi e piccoli, anche se lontani, grazie a un superpotere chiamato internet. È iniziato così un nuovo capitolo dell’avventura di Farollo e Falpalà, diventati negli ultimi anni dei veri e propri beniamini per i baby lettori della città: chiusa temporaneamente la colorata bottega alla periferia di Firenze, i due librai hanno acceso il cellulare e aperto una nuova strada per le loro video letture dedicate ai bambini.

Dal 4 marzo, propongono sulla loro pagina Facebook ogni giorno una storia diversa, per strappare un sorriso e affrontare in modo diverso queste strane giornate di quarantena durante le quali i piccoli possono essere più inquieti del solito. I protagonisti sono i grandi volumi illustrati della libreria, tra farfalle in trasformazione, babbuini alle prese con la vita quotidiana degli umani, pecore astute e tacchini tontolini.

Le video letture per bambini di Farollo e Falpalà

Farollo e Falpalà, coppia nella vita e nel lavoro, conosciuti ormai da tutti solo per soprannome, trasmettono direttamente da casa con l’aiuto del loro bimbo, Lorenzo Lupo, che commenta le letture e fa il countdown prima della diretta. E poi ci sono gli ospiti straordinari: lettrici professioniste e personaggi passati in questi anni dalla libreria per bambini che si sono prestati a registrare nuove video letture.

Queste clip di pochi minuti sono diventate virali, un appuntamento fisso per molte famiglie fiorentine che si “sintonizzano” ogni giorno con la pagina Facebook di Farollo e Falpalà per la fiaba quotidiana: migliaia le visualizzazioni, centinaia i like e i commenti entusiastici lasciati sotto ai post.  “La libreria è chiusa, ma solo fisicamente –  spiega Falpalà in uno dei video – noi siamo qui con le nostre storie a raccontarle per voi. Per nostra abitudine cerchiamo di accogliere le emozioni e di trasformarle sempre in qualcosa di positivo e di bello”.

Dopo le emozioni della lettura di Falpalà di ieri sera, questa mattina vi diamo il buon giorno con un carico di "pillole…

Gepostet von Farollo e Falpalà am Freitag, 13. März 2020

Libri a domicilio

A Firenze il mondo delle librerie è stato uno dei primi a dare una risposta e un sostegno alle persone chiuse in casa per l’emergenza sanitaria del coronaviurs, come vi abbiamo raccontato ad esempio in questo articolo su Todo Modo che ha pensato a un servizio di delivery di libri e vino. Anche Farollo e Falpalà hanno attivato adesso un servizio di consegna a domicilio di libri e giochi dedicati ai bambini, per portare la magia della lettura nelle case. Perché con il sorriso, anche gli eroi delle favole affrontano al meglio le sfide più difficili.