venerdì, 9 Maggio 2025
Home Blog Pagina 556

Severgnini si racconta al Teatro Puccini

0

Un’unica data fiorentina al Teatro Puccini, per questo spettacolo che si traduce in un vero e proprio viaggio dentro al cambiamento personale – ma anche professionale – di Beppe Severgnini, oggi vice direttore del Corriere della Sera con un lungo passato di giornalista (anche radiofonico), corrispondente, opinionista e soprattutto autore di numerosi libri.

L’appuntamento con “Diario sentimentale di un giornalista” è per sabato 25 gennaio 2020 alle ore 21.00. L’editorialista sarà sul palco con Serena Del Fiore, giovane artista radiofonica, raccontando non solo la trasformazione dei media a cavallo tra due secoli, ma anche del tempo che passa, del legame con la sua terra e la famiglia, del piacere di insegnare e vedere crescere nuovi talenti.

Beppe Severgnini al Teatro Puccini di Firenze

Una narrazione intima arricchita da una sorprendente messa in scena musicale. Il racconto e le letture dell’autore – molte tratte dal suo ultimo libro “Italiani si rimane” (BUR Rizzoli) – saranno infatti accompagnati da una colonna sonora dove si intervalleranno brani “cult” che hanno riempito la vita di molti di noi, come quelli dei Talking Heads, Bruce Springsteen, The National e Franco Battiato.

Un viaggio ironico, delicato, ma anche istruttivo che condurrà lo spettatore nel percorso professionale di Severgnini partendo dalla scuola di Montanelli a via Solferino, passando dal primo articolo per La Provincia di Cremona fino alla collaborazione col New York Times. Poi i molti libri, l’esperienza radiofonica, quella televisiva, fino all’attuale direzione di 7-Corriere della sera. E come tiene a specificare: “Poi ci sono anche l’avvento dei social, di Twitter in particolare, ed il teatro: entrambi utili, il secondo più moderno”.

Una vita sempre di corsa, spesso in viaggio, ma ricca di soddisfazioni e riconoscimenti che hanno trasformato il Severgnini giornalista, sempre attentissimo al lessico italiano tanto da dedicare più di un libro alla nostra complicata grammatica, in rappresentante della cultura italiana nel mondo.

DIARIO SENTIMENTALE DI UN GIORNALISTA

Di e con Beppe Severgnini con Serena Del Fiore alla consolle

Teatro Puccini
Via delle Cascine 41
50144 Firenze
Tel. 055.362067
www.teatropuccini.it

Biglietti
Posto unico numerato € 20,00
(più diritti di prevendita)

Tramvia, linea 3.2: “Solo un terzo del percorso con i pali”

0

Avanti tutta per la linea 3.2 della tramvia, fra Firenze e Bagno a Ripoli, che lungo il suo percorso avrà meno pali rispetto agli altri tracciati già in funzione: presto Hitachi potrebbe sperimentare sui Sirio già in circolazione la tecnologia catenary free, che permette ai convogli di viaggiare su alcuni tratti a batteria, senza aver bisogno di pali e fili di alimentazione.

È quanto annunciato dal sindaco Dario Nardella durante un’intervista a Lady Radio: “Nella prima fase sperimenteremo le batterie sugli attuali tram, nella seconda fase compreremo tram che sono già predisposti per andare a batteria”. In futuro, quando saranno a disposizione i Sirio di nuova generazione, si potrà pensare a eliminare i pali in alcune zone dov’è presente al momento la linea aerea.

Linea 3.2 della tramvia senza pali, dove

La linea 3.2 della tramvia avrà “solo un terzo del tragitto con i pali“, ha spiegato il primo cittadino. Il tragitto più esterno ai centri abitati sarà dotato della linea aerea di alimentazione, mentre nella zona centrale di Firenze i vagoni circoleranno grazie alla nuova tecnologia a batteria.

Da Bagno a Ripoli, fino alle Piagge: i lavori per la tramvia

Intanto si sta delineando un calendario di massima per i lavori dei nuovi tracciati, dalla linea 3.2 della tramvia Firenze – Bagno a Ripoli, alla 4 tra la Stazione Leopolda e Le Piagge, fino al “braccio” per San Marco. Secondo quanto riferito dal sindaco ai microfoni di Lady Radio i primi cantieri a partire, a metà 2020, saranno quelli per la variante del centro storico, che porterà i binari da piazza della Libertà a piazza San Marco.

Per la linea 3.2 l’obiettivo di Palazzo Vecchio “è cominciare i lavori entro fine 2020”, ha assicurato il sindaco, mentre per la linea 4 è prevista la gara d’appalto entro dicembre 2020 con l’inizio dei lavori entro la seconda metà del 2021 e la fine entro il 2023. “Come già successo nello scorso mandato – ha aggiunto – avremo cantieri aperti su due linee, siamo moderatamente ottimisti”.

La scuola al cinema: l’Istituto Marco Polo di Firenze in un film

0

Dai banchi di scuola al grande schermo: l’Istituto Marco Polo di Firenze sta girando i cinema di tutta Italia grazie al film documentario firmato dal giovane regista Duccio Chiarini. Presentato lo scorso ottobre in occasione di “Alice nella Città”, la sezione del Festival del Cinema di Roma dedicata alle giovani generazioni, Marco Polo – Un anno tra i banchi di scuola non è il classico documentario, ma un racconto verace e senza filtri delle sfide quotidiane che i 150 professori e i 1.600 studenti dell’Istituto tecnico per il turismo di via San Bartolo a Cintoia affrontano ogni giorno.

“Mi sembrava importante provare a raccontare il percorso particolare che sta facendo la nostra scuola – racconta Ludovico Arte, dirigente scolastico dell’Istituto – ma il vero obiettivo di questo film è quello di narrare uno spaccato degli istituti italiani, cercando di catturare l’anima del lavoro degli insegnanti e delle emozioni degli adolescenti, rappresentando una comunità. Attraverso la scuola infatti si può capire anche il tempo che stiamo vivendo”.

Marco Polo un anno tra i banchi di scuola locandina cinema

Le riprese del film “Marco Polo” di Duccio Chiarini

Le riprese del documentario sono durate circa 40 giorni. Da metà novembre fino al giorno degli esami di maturità, la troupe ha frequentato le aule e i corridoi della scuola per una settimana al mese seguendone la vita quotidiana, le attività didattiche e gli incontri pomeridiani tra studenti e ragazzi stranieri per l’insegnamento della lingua italiana. 

“Le riprese – spiega il regista Duccio Chiarini – si sono concentrate su alcune classi
che avevo individuato durante il periodo di osservazione in cui mi ero mosso per le aule senza registratori e videocamere. Sapendo che in questo film non ci sarebbero state né interviste né voci narranti, abbiamo cercato sin da subito un assetto di ripresa il meno invasivo possibile, decidendo di essere al massimo in tre persone dentro le aule: regista, operatore e fonico. Inoltre – continua Chiarini – sin dalle prime settimane in cui sono entrato dentro al Marco Polo, osservando la cura con cui aule e spazi comuni erano stati resi familiari a tutti, ho avuto la sensazione di essere in un contesto che adulti e ragazzi, insieme, avevano trasformato in una casa. Di essere capitato in una strana scuola in cui sembrava sempre che fosse pomeriggio anche quando era mattina”.

Il trailer

“Marco Polo” una scuola al cinema (non solo a Firenze)

Una scuola “strana”, che ha saputo dare dimostrazione di come il clima libero e informale tra insegnanti e studenti, l’essenza stessa dell’educazione, il senso della cittadinanza e il valore dell’accoglienza sono temi che ripagano sempre. Dal 16 gennaio il film Marco Polo – Un anno tra i banchi di scuola è nelle sale di tutta Italia grazie a Fondazione Stensen e Valmyn Distribution.

“Paesaggi Isolotto”: un quartiere in mostra

Un quartiere in bianco e nero, che nasce e cresce insieme alla sua comunità. Alla Galleria Isolotto di piazza dei Tigli, nel cuore del Quartiere 4 di Firenze, il 31 gennaio 2020 si apre la mostra fotografica “Paesaggi Isolotto – Wunderkammer”, a cura di Virgilio Sieni e in collaborazione con l’Archivio storico Fotogiornalismo, la Comunità Isolotto e la BibliotecaNova Isolotto che hanno fornito i materiali.

Dopo il ciclo di esposizioni “Non case ma città”, la storia del rione torna protagonista grazie a una raccolta di immagini provenienti dagli eventi passati, ma anche grazie a foto inedite e documenti audiovisivi. La mostra vuole raccontare la nascita del quartiere dell’Isolotto, dalle prime case inaugurate il 6 novembre 1954 dall’allora sindaco Giorgio La Pira, fino ai primi momenti di vita sociale nel quartiere alla fine degli anni ’50. “Nelle splendide immagini appare un mondo che si genera intorno al senso di comunità e di bene comune”, viene spiegato dagli organizzatori.

Paesaggi Isolotto, l’inaugurazione della mostra

L’inaugurazione è fissata per venerdì 31 gennaio alle ore 18.00 e la mostra “Paesaggi Isolotto – Wunderkammer” sarà aperta il venerdì con orario 10.00 – 12.00 e 17.00- 19.00 e il sabato dalle 10.00 alle 19.00 con ingresso libero. Per chi fosse interessato a vedere l’esposizione fuori da questi orari è possibile rivolgersi ai due negozi che collaborano al progetto: Al Bar Vittorio (piazza dei Tigli, 8/9) egastronomia Lorenzo Sieni (via Mortuli 26b).

La Galleria Isolotto

Mostre, lezioni sul gesto, azioni coreografiche comuni, esperienze per il pubblico e i professionisti: sono queste alcune delle iniziative del progetto “Cantieri Culturali Isolotto” di cui fa parte anche la Galleria Isolotto, un presidio culturale sul territorio ideato da Virgilio Sieni.

Contributo di bonifica: cos’è e chi deve pagarlo

0

Stanno arrivando in questi giorni 500 mila avvisi di pagamento del contributo di bonifica del Medio Valdarno. La scadenza è fissata al 17 febbraio (la data entro cui va pagato il contributo è stata prorogata per problemi tecnici durante la consegna delle “bollette”), ma ci sono altri 60 giorni per effettuare il versamento senza aumenti ed evitare la cartella di pagamento.

Contributo di bonifica, cos’è?

Il contributo di bonifica serve a coprire le spese della manutenzione dei fiumi, dei corsi d’acqua e delle opere idrauliche sostenute nel 2019 sul territorio del Consorzio di bonifica 3 – Medio Valdarno. Ne fanno parte 62 comuni divisi su 6 province, tra i quali Firenze, Pistoia, Prato, Empoli e le campagne della Valdelsa, del Mugello, della Valdisieve, del Chianti, delle vallate dell’Ombrone Pistoiese e dei comuni a nord di Siena.

Contributo di bonifica, chi deve pagare?

Devono pagare il contributo gli oltre 500 mila proprietari di immobili, terreni e fabbricati nel territorio del Consorzio Medio Valdarno, oltre alle società e agli enti. La spesa totale è ripartita in maniera proporzionale tra tutti i proprietari: per l’85% degli interessati l’importo annuale è inferiore ai 50 euro. Il contributo, insieme ai finanziamenti statali e a quelli regionali, porta l’investimento per la sicurezza idraulica da parte del Consorzio a circa 19 milioni di euro ogni 12 mesi.

Cos’è il consorzio di Bonifica 3 Medio Valdarno

Il contributo di bonifica è deducibile?

Il contributo di bonifica è interamente deducibile dal reddito lordo da denunciare ai fini fiscali. Per poterlo dedurre, è necessario conservare per intero sia l’avviso di pagamento o la cartella di pagamento che la quietanza relativa al versamento effettuato, e presentare questi due documenti durante la dichiarazione dei redditi per l’anno in questione.

Come si paga?

Il contributo volontario (quello cioè pagato entro la data di scadenza o comunque entro i 60 giorni successivi) può essere pagato secondo tutte le modalità di pagamento di un bollettino postale.

Presso qualsiasi ufficio di Poste italiane utilizzando il bollettino allegato all’avviso di pagamento, in una qualsiasi tabaccheria aderente al servizio di pagamento T-Pay, oppure online: i correntisti postali tramite BancoPostaOnLine (servizio “Paga Bollettino” – selezionare Bollettino “896”), i non correntisti sul sito www.poste.it (previa registrazione) con addebito su carta di credito Visa o Mastercard o Carta PostePay (servizio “Paga Bollettino” – selezionare Bollettino Premarcato “896”). Infine, si può pagare anche con bonifico bancario, facendo attenzione a riportare con precisione i dati dell’avviso, ovvero intestazione, codice Iban e causale.

Il Consorzio di bonifica Medio Valdarno

Il Consorzio di bonifica del Medio Valdarno copre un territorio di oltre 3.500 chilometri quadrati all’interno del quale opera su 5.500 chilometri di reticolo fluviale. Tra questi c’è ovviamente l’Arno – tra Firenze ed Empoli – l’intera Elsa, il Bisenzio e la Sieve e altri torrenti come l’Ombrone Pistoiese, il Mugnone, il Terzolle, la Pesa, la Greve e l’Ema, i canali di bonifica della Piana Fiorentina e i fossi e rii minori dalla montagna alla pianura.

Corsi d’acqua sui quali si trovano cinque impianti idrovori, 64 casse d’espansione e 4.824 opere puntuali censite, come cateratte, briglie, traverse, soglie, sfioratori, rampe e simili. Il Consorzio si occupa poi dello sfalcio della vegetazione su circa 2.400 chilometri di sponde di fiumi e torrenti, nelle città, nelle campagne e in montagna. Ogni anno il Consorzio effettua in media 450 interventi di manutenzione per risolvere le criticità locali.

Il Consorzio mette a disposizione il proprio Numero verde 800 672 242, oltre all’e-mail [email protected], la PEC: [email protected] e alcuni sportelli sul territorio: a Firenze Osmannoro, Pistoia, Empoli, Vernio, Vaiano e Borgo San Lorenzo.

Strisce blu a Firenze gratis per residenti: la data

0

Dal 30 marzo 2020 i residenti potranno parcheggiare gratis nelle strisce blu di tutta Firenze (quelle della “sosta promiscua”), senza rischiare una multa. L’annuncio è arrivato dal sindaco Dario Nardella, che ha confermato quanto anticipato nelle settimane scorse dall’assessore alla mobilità Stefano Giorgetti sul cambiamento del regolamento delle zcs, le zone a controllo sosta della città.

Parcheggio: le strisce blu gratis e il contrassegno per i residenti a Firenze

Cosa cambierà? Si delineano novità. Per ognuno dei 5 settori delle zcs di Firenze, che grossomodo corrispondono ai vari Quartieri, sarà realizzato un contrassegno di colore diverso: in questo modo i residenti in una determinata zcs saranno i soli autorizzati a parcheggiare nelle strisce bianche del loro quartiere.

Nelle strisce blu, quelle a sosta promiscua, potranno invece lasciare l’auto tutti i residenti nel Comune di Firenze, anche delle altre zone, senza pagare se muniti dell’apposito contrassegno.

Il contrassegno: un bollino per la sosta da 10 euro

Per usufruire della possibilità di lasciare l’auto nelle  strisce blu della sosta promiscua delle altre zcs, i fiorentini dovranno infatti dotarsi del bollino colorato: bisognerà pagare 10 euro, che copriranno il costo del contrassegno, giallo per la zcs 1, verde per la seconda (Quartiere 2), azzurro per il Q3, bianco per il Quartiere 4 e infine rosso per la zcs del Quartiere 5. Dove si comprerà? Il Comune sta studiando una procedura per il pagamento online e per il ritiro alle sedi dei quartieri.

Per chi invece vorrà posteggiare solo nel quartiere di residenza non cambia niente, basterà continuare a esporre sul parabrezza la fotocopia della carta di circolazione.

Sosta promiscua, il significato

A Firenze non tutte le strisce blu sono uguali e la differenza dipende dal costo orario. Cosa significa sosta promiscua? Con questo termine si indicano gli stalli blu dove la tariffa oraria è sempre la stessa ossia 1,50 euro ogni 60 minuti per le aree intorno al centro, 1 euro in tutte le altre. Questi parcheggi saranno saranno “liberalizzati” dal 30 marzo per i residenti.

Negli spazi di sosta a rotazione veloce, sempre delimitati da strisce blu, invece il costo aumenta dalla seconda ora in poi per scoraggiare una lunga permanenza: intorno al centro la prima ora costa 2 euro, dalla seconda in poi si paga 3 euro, nelle altre zone 1 euro la prima ora, 2 euro dalla seconda. Questo tipo di sosta anche dopo la “riforma del parcheggio” rimarrà a pagamento per tutti, compresi i residenti (ad eccezione della fascia oraria serale e notturna, tra le 18.00 alle 9.00, quando è gratis ma solo per chi è residente in quella zcs).

Come distinguere le diverse strisce blu? Dal cartello e soprattutto dai parchimetri dove viene specificata la tariffa e il tipo di sosta a pagamento.

strisce blu residenti Firenze gratis
L’immagine postata su Facebook dal sindaco Dario Nardella

Più controlli per la pulizia strade

“In campagna elettorale avevo preso un impegno con i fiorentini che ora mantengo – ha detto il primo cittadino in Consiglio comunale – questa rivoluzione non danneggerà i residenti delle singole zcs perché avranno a loro completa disposizione i posti con le strisce bianche”. In vista novità anche per multe, controlli e pulizia strade. “Metteremo in campo uno sforzo molto intenso per quanto riguarda il controllo sia sulla sosta in zcs che per quanto riguarda la pulizia delle strade. Su quest’ultimo ambito raddoppieremo le verifiche come ci chiedono i cittadini attivando anche un sistema di allerta tramite telefono e cellulare”.

Regionali Toscana: Eugenio Giani dà il via alla campagna elettorale

0

Inizia ufficialmente la corsa per le elezioni regionali in Toscana: Eugenio Giani, candidato governatore del centrosinistra e attuale presidente del Consiglio regionale, ha aperto la sua campagna elettorale a San Miniato (Pisa) in vista dell’appuntamento elettorale di maggio.

Una scelta simbolica perché qui Giani ha passato i suoi primi anni di vita, ma anche perché la Rocca di Federico II, location scelta per la conferenza stampa-evento, offre un panorama unico sulla regione in sintonia con l’obiettivo dichiarato di  “valorizzare la Toscana diffusa”.

Elezioni regionali 2020 in Toscana, la guida completa

Toscana diffusa

Parte da qui la visione di Giani per la Toscana: non una regione a due velocità, ma che sappia vedere con attenzione alla specificità dei suoi 273 comuni che “sono facce di uno stesso diamante”, dice. Il suo obiettivo è dare soluzioni puntuali per i vari territori.

Un check-up della sanità toscana

È una delle priorità. Nel giro di 6-12 mesi, dice il candidato governatore, dovrà essere fatto un check-up della sanità toscana, dal numero delle Asl fino agli ospedali, per vedere come migliorare un sistema che “deve essere più vicino ai territori, anche se – puntualizza – restiamo tra le 3 migliori sanità d’Italia”. In questo campo aggiunge, è necessario un aumento del personale. Il tema sanità è molto sentito anche dalla Sinistra, che dopo lunghe trattative ha appoggiato la candidatura dell’esponente politico del Pd.

Ambiente

Altro punto forte del programma elettorale di Eugenio Giani è l’attenzione all’ambiente, a partire dal rispetto entro il 2030 degli accordi di Parigi per la riduzione dell’uso dei combustibili fossili, puntando sulle energie rinnovabili e sulla mobilità elettrica. “Oggi la Toscana è al 50% di fabbisogno da fonti alternative – ha osservato – con la geotermia al 30% a cui si uniscono idroelettrico, eolico e fotovoltaico”.

Lavoro ed economia

Per Giani serve puntare sulla moda e sui distretti, che nonostante la crisi hanno saputo sfruttare l’export portando il Made in Tuscany in tutto il mondo. E’ necessario però investire anche su quelle aree che soffrono di più il momento economico difficile, anche grazie all’innovazione, alle idee che arrivano dal mondo dell’università e dagli incubatori di start-up.

Mobilità e infrastrutture

Durante il lancio della sua campagna elettorale, Eugenio Giani mette sul tavolo anche qualche idea. Per la Fi-Pi-Li boccia l’ipotesi di un pedaggio per i residenti e i pendolari, mentre apre alla possibilità di studiarne uno per tutti gli altri, in modo da finanziare i lavori per la messa in sicurezza della strada di grande comunicazione e per la realizzazione di alcuni tratti di terza corsia. Via libera poi alla modernizzazione degli aeroporti di Pisa e Firenze.

“Per la costa l’intervento principale per Livorno sarà quello alla Darsena Europa – aggiunge  – abbiamo fatto molto finora anche per Piombino, in cui lavoreremo affinché la cantieristica si adatti ai lavori di modifica di assetto del porto”. E poi ancora: per Piombino il collegamento diretto tramite la strada 398 e per tutto il litorale la realizzazione della Tirrenica a 4 corsie.

Eugenio Giani, le elezioni in Toscana e l’alleanza con la Sinistra

Questa settimana Giani incontrerà le anime di 2020 a Sinistra (che comprende, tra le altre forze, Sinistra italiana e Articolo1) per chiudere il programma elettorale in vista delle regionali in Toscana. Ma c’è già un annuncio: “La vicepresidente sarà sicuramente una donna, che dovrà avere una spiccata sensibilità e spessore relativamente alla transizione ecologica”. La candidatura di Eugenio Giani al momento è sostenuta da 18 tra forze politiche e associative.

Elezioni Toscana: il video del discorso di Eugenio Giani

Il diritto di opporsi, gratis nei cinema con il Reporter

Il diritto di opporsi: la vera storia del giovane avvocato Bryan Stevenson e la sua storica battaglia per la giustizia. Due uomini e un caso emblematico a sfondo razziale, che alla fine scuoterà un sistema giudiziario ingiusto. Il Reporter ti regala i biglietti per l’anteprima di Il Diritto di opporsi: ecco come vederlo gratis nei cinema di Firenze.

Il diritto di opporsi, biglietti gratis per l’anteprima nei cinema di Firenze

L’anteprima de Il diritto di opporsi è in programma martedì 28 gennaio al Cinema Fiamma di Firenze (Via Antonio Pacinotti, 13/r, 50131 Firenze FI). Il Reporter mette a disposizione 45 inviti validi per due persone.

L’inizio della proiezione sarà alle ore 20.30. In totale sono 90 persone che potranno partecipare gratuitamente all’anteprima e godersi il film prima della sua uscita nelle sale.

Tutto quello che c’è da fare è cliccare su questo link e seguire le istruzioni:
http://www.anteprimeildirittodiopporsi.it/ilreporter.html

Il diritto di opporsi, al cinema gratis con Il Reporter

Il diritto di opporsi” sceneggiato e diretto dal regista Daniel Cretton, tratta le drammatiche vicende giudiziarie dell’avvocato e attivista per i diritti sociali Bryan Stevenson. Il film, basato sull’omonimo libro di Stevenson, racconta alcuni dei suoi casi più avvincenti, riportando sul grande schermo una delle storie più importanti del nostro tempo.

Bryan Stevenson è un giovane avvocato laureato ad Harvard, che nel 1988 decide coraggiosamente di recarsi in Alabama per combattere contro le ingiustizie. Nello stesso periodo, Walter McMillian viene condannato a morte per il noto omicidio di una ragazza di 18 anni. Nonostante le numerose prove dimostrino la sua innocenza e l’unica testimonianza contro di lui sia quella di un criminale con un movente per mentire, tutto lascia intendere un destino ormai segnato. Negli anni che seguono, con la sola volontà di aiutare le persone e di ottenere giustizia, Bryan si ritroverà in un labirinto di manovre legali e politiche, di razzismo palese e sfacciato, mentre combatte per Walter, con le probabilità – e il sistema – contro.

Gli attori Michael B. Jordan, Tim Blake Nelson, Rafe Spall e i premi Oscar Jamie Foxx e Brie Larson, sono i protagonisti de “Il diritto di opporsi”, il dramma illuminante che racconta una storia vera contro le ingiustizie.

Toscana Pride 2020 a Livorno, la data

0

Dopo Firenze, Arezzo, Siena e Pisa, il Toscana Pride arriva per l’edizione 2020 a Livorno: non solo un gay pride ma  una sfilata dell’orgoglio che coinvolgerà tutta la comunità LGBTQIA+* (lesbiche gay, bisessuali, transgender, queer, intersessuali e asessuali).

La data del Toscana Pride 2020 a Livorno

Il comitato organizzatore della manifestazione ha annunciato la data. Il colorato corteo si svolgerà sabato 20 giugno 2020 per le vie di Livorno, lungo un percorso che sarà deciso nei prossimi mesi, mentre parte adesso il lavoro per stilare il programma di eventi che porterà al Pride labronico.

“Nell’anno in cui si combatte una nuova grande battaglia di civiltà, l’approvazione di una legge contro le discriminazioni per orientamento sessuale e identità di genere, torniamo a manifestare il nostro orgoglio ma anche la nostra ribellione – si legge in un comunicato ufficiale del Toscana Pride – la verità che nessuno dice è che le cronache si sono trasformate in bollettini di guerra. L’omo-lesbo-bi-transfobia esiste e non è più un fatto isolato, riguarda la quotidianità di tantissime persone che si ritrovano ad avere paura e a non sentirsi al sicuro nelle loro case, nei locali che frequentano, nelle strade delle loro città. Noi crediamo che le persone LGBTQIA+ abbiano il diritto di vivere da persone libere, godendosi i propri amori alla luce del sole. I Pride servono anche a questo, a sentirsi parte di una comunità resistente che si impegna nella costruzione di un mondo senza discriminazioni”.

Toscana Pride 2020 Livorno data luogo

La quinta edizione del Toscana Pride, i luoghi

Il Toscana Pride è nato 4 anni fa da una rete di associazioni che in tutta la regione difendono i diritti di gay, lesbiche, bisessuali, transgender, queer, intersessuali e asessuali. Si tratta di una manifestazione itinerante: a differenza di molti altri eventi dell’Onda Pride, ossia il programma di sfilate dell’orgoglio LGBTQIA+* che si svolgono in tutta Italia tra la fine della primavera e l’estate, l’appuntamento toscano cambia ogni anno città.

Si è partiti nel 2016 con Firenze, per proseguire con Arezzo, Siena e, l’anno scorso, con Pisa, dove sono scese in piazza più di 70mila persone. Quest’anno Livorno avrà il suo primo “gay pride”. Si può aderire al Toscana Pride livornese scrivendo a [email protected] e sostenere l’evento tramite bonifico sul conto corrente IT 25P0 3069 0960 6100 0001 50545 (Banca Intesa) intestato a Toscana Pride.

Le altre date dell’Onda Pride 2020

Questi al momento gli altri Pride italiani annunciati.

  • Taranto Pride 23 maggio 2020
  • Piacenza Pride 30 maggio 2020
  • Roma Pride 6 giugno 2020
  • Parma Pride 13 giugno 2020
  • Toscana Pride (Livorno) 20 giugno 2020
  • Lecco Pride 20 giugno 2020
  • Salento Pride (Brindisi) 20 giugno 2020
  • Milano Pride 27 giugno 2020
  • Abruzzo Pride (Pescara) 27 giugno 2020
  • Cosenza Pride 27 giugno 2020
  • Rimini Summer Pride 25 luglio 2020

5 ristoranti etnici di Firenze: cinese, giapponese o…?

0

Non c’è bisogno di un volo intercontinentale o di un corso accelerato di ideogrammi per gustare la cucina esotica perché è possibile assaporare piatti particolari grazie ai tanti ristoranti etnici di Firenze: ne ho selezionati 5 asiatici, un cinese, un coreano, un vietnamita, un giappo-brasiliano e un armeno-georgiano. No, non è una barzelletta, ma un viaggio culinario fantastico. Armatevi quindi solo di forchette e perché no anche di un paio di bacchette e tanta tanta curiosità!

1. Com Saigon: ristorante vietnamita a Firenze

Il nostro viaggio comincia dal Vietnam e più nello specifico da Com Saigon in via dell’Agnolo, nel centro di FIrenze, dove la padrona di casa prepara una sfoglia di riso al vapore proprio come da tradizione, così come il Pho, dove nel brodo il gusto della cannella e dell’anice si amalgamano al ginger e al limone, mentre le tagliatelle di riso si mescolano alle fettine di manzo, esaltando l’equilibrio tra Yin e Yang.

Ristorante Vietnamita Firenze - Com Saigon - Pho thai - La zuppa vietnamita con i sapori dell'indocina
Pho thai del ristorante vietnamita Com Saigon di Firenze

2. Ristorante cinese “di lusso”: Fulin

Dal Vietnam, sconfiniamo e passiamo in Cina, precisamente al Fulin di via Giampaolo Orsini, vicino piazza Ferrucci, nella zona di Gavinana. Non vi immaginate il solito ristorante cinese perché qui i sapori della millenaria cultura si fondono con la modernità proponendo una vera esperienza gastronomica. Imperdibili, la celebre Anatra alla Pechinese preparata per 24 ore e i Ravioli Marina, piatto composto da 5 pezzi, ognuno dei quali con un colore (naturale) e un ripieno diverso.

3. Ristoranti etnici a Firenze: Goong, il coreano

Lasciamo il paese del Dragone per giungere in Korea, al Goong di Borgo Ognissanti, un altro dei ristoranti asiatici della città. Qua i piatti impronunciabili del menù sono basati su una cucina salutare e genuina. D’estate si possono assaporare i tipici “Momil Bibim Guksu”, ovvero spaghetti con verdure, conditi con salsa piccante.

Goong Ristorante coreano asiatico a Firenze

4. Giapponese, il Temakinho di Firenze

E se siete stanchi del solito sushi, invece di andare in Giappone, volate in piazza Strozzi al Temakinho dove ad accogliervi insieme ai rosissimi fenicotteri troverete anche una cucina giappo-brasiliana. Chi ha detto infatti che nei famosi roll non si possa inserire i sapori brasiliani? E chi ha detto che oltre al sashimi non si possa ordinare anche un’ottima ceviche? Se poi tutto è accompagnato da una gustosissima caipirinha, sicuramente rimarrete ammaliati da questo ristorante dal design fresco ed elegante.

5. Ristoranti asiatici: sul menù Armenia e Georgia

Infine, per terminare questo nostro viaggio tra i ristoranti etnici di Firenze, copritevi bene, perché vi portiamo in terra caucasica, da Ararat, animato da una cucina armena e georgiana. Nel menù del locale, che si trova in Borgo la Croce, a pochi passi da piazza Beccaria, si ritrovano ingredienti locali come ad esempio nei Pkhali – antipasto composto da una varietà di paté e di involtini di melanzane fritte – dove vengono aggiunti chicchi di melograno, frutto simbolo dell’unità tra i popoli.

Ma il vero protagonista di questa cucina è il khachapuri, piatto nazionale georgiano, una sorta di pane preparato con pasta lievitata a forma di barchetta con al centro formaggio sbriciolato, uovo e burro: sicuramente un piatto importante e sostanzioso, ma altamente appetitoso.

 

ristoranti etnici Firenze Ararat armeno georgiano
Un piatto del ristorante Ararat

Anche Voltaire diceva che senza uscire di casa è difficile capire il mondo, in geografia come in morale… figuriamoci in cucina, aggiungo io!