sabato, 12 Luglio 2025
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Dove, come e quando fare il vaccino anti-Covid in Toscana

Dove fare il vaccino anti-Covid in Toscana, chi può procedere con la prenotazione (anche per la lista di riserva) e chi invece deve ancora aspettare in base al calendario e al piano nazionale. Sono tante le domande dei toscani in attesa dell’immunizzazione. Anche nella nostra regione la campagna di vaccinazione contro il coronavirus è una corsa contro il tempo, tra intoppi per i ritardi nelle forniture e l’apprensione per la comparsa di nuove varianti del virus. Dopo gli over 80 e gli insegnati anche i soggetti fragili iniziano a essere sottoposti al vaccino anti-Covid in Toscana. Ecco una mini-guida alla campagna vaccinale.

È obbligatorio fare il vaccino anti-Covid in Toscana? È gratis?

Al momento la vaccinazione contro il nuovo coronavirus non è obbligatoria, ma fortemente consigliata. Il vaccino anti-Covid è gratis per tutti coloro che sono presenti sul territorio nazionale, anche per chi non ha la cittadinanza italiana. L’obiettivo infatti è bloccare la diffusione del virus. In Toscana, come nel resto d’Italia, non è possibile fare il vaccino anti-Covid privatamente, pagando. Attenzione quindi alle truffe e a fantomatici siti che vendono fiale dei vaccini Pfizer, Moderna e AstraZeneca.

Anche chi è stato colpito da Covid-19 può essere sottoposto all’iniezione. In questo caso, secondo una circolare del Ministero della Salute basta una dose, che funge da richiamo. Deve essere somministrata almeno dopo 3 mesi dalla malattia (opportunamente documentata) e si consiglia di fare l’inoculazione entro i 6 mesi.

Quando si può fare il vaccino anti-Covid in Toscana e dove prenotare la vaccinazione?

Dopo le prime dosi per operatori sanitari e Rsa si è passati alla vaccinazione degli over 80, che in Toscana è effettuata dai medici di famiglia (fine della fase 1): gli ultra-ottantenni  quindi non devono fare la prenotazione online, ma sono gli stessi dottori a chiamare i pazienti. La priorità è data in base all’età, si va dal più anziano al più giovane. Dal 4 marzo 2021, secondo il calendario della Regione Toscana, è iniziata la somministrazione del vaccino anti-Covid ai soggetti fragili di qualsiasi età, il primo step della fase 2: persone “estremamente vulnerabili” a causa di patologie, individuate dal piano vaccinale nazionale, e dei conviventi e caregiver.

Si tratta di pazienti affetti da gravi malattie respiratorie, cardiache, cerebrovascolari, autoimmuni, epatiche e poi disabili, diabetici, i malati di fibrosi cistica e di tumore, chi è in dialisi o chi soffre di grave obesità. Per la prenotazione online del vaccino anti-Covid da parte dei soggetti fragili, la Regione Toscana ha attivato dal 15 marzo una sezione ad hoc del sito prenotavaccino.sanita.toscana.it.

Sullo stesso portale è partita la prenotazione per le prime fasce di età degli over 70, i nati negli anni 1941 (che non hanno compiuto ancora 80 anni), 1942, 1943, 1944 e dal 25 marzo anche chi è nato nel 1945. Il calendario degli appuntamenti si riapre in base alla quantità di dosi in arrivo. Poi si passerà gradualmente alle fasce di età inferiori (over 60) e alle persone che a causa di alcune patologie sono più vulnerabili dal punto di vista clinico.

Quando sarà fatta la vaccinazione dei lavoratori dei servizi essenziali? Chi può far parte della lista di riserva?

A febbraio la Toscana è stata la prima a iniziare la somministrazione agli under 70 senza particolari patologie del vaccino anti-Covid AstraZeneca (fase 3), partendo dalle forze dell’ordine, dai detenuti e dal mondo dell’istruzione, come insegnanti e personale scolastico che possono fare la prenotazione del vaccino sempre online sul sito prenotavaccino.sanita.toscana.it. Quando arrivano le dosi, la Regione Toscana riapre il calendario degli appuntamenti.

Dal 24 marzo, chi fa parte di queste categorie, può le mettersi in una speciale lista di riserva per il vaccino (qui le info): l’elenco della “panchina vaccinale” viene usato per chiamare “riservisti” nel caso a fine giornata alcune dosi rimangano inutilizzate a seguito di disdette o persone che non si sono presentate al centro vaccinale. Al momento sono oltre 70 i punti dove fare il vaccino anti-Covid in Toscana, di cui 4 nel Comune di Firenze: Mandela Forum, Santa Rosa e i distretti sanitari delle Piagge e di viale Morgagni.

mappa dove fare vaccino covid toscana
La mappa dei punti vaccinali della Regione Toscana (aggiornata al 4 marzo 2021)

Quali vaccini sono disponibili e quante dosi servono?

Ci sono i vaccini a vettore virale che, per stimolare il sistema immunitario, sfruttano un
virus non più capace di replicarsi, innocuo per l’uomo, come l’adenovirus scimpanzé. Una tecnica già ampliamente usata in passato. È il caso di AstraZeneca e di Janssen (azienda farmaceutica di Johnson & Johnson), quest’ultimo vaccino è in fase di approvazione. Per la prima volta vengono usati anche vaccini a RNA messaggero, come quelli Pfizer e Moderna: una molecola porta nel nostro corpo le istruzioni per generare anticorpi specifici. Non alterano il DNA: quella delle mutazioni genetiche è una bufala, avverte l’Istituto Superiore di Sanità.

Servono 2 dosi di vaccino anti-Covid iniettate nel braccio per essere immunizzati e il richiamo va fatto a distanza di 21 giorni per Pfizer, 28 giorni per Moderna e di 12 settimane per AstraZeneca. Non sono intercambiabili, spiega l’Aifa, l’Agenzia italiana del farmaco: per la seconda dose richiamo va usato lo stesso prodotto della prima inoculazione. Monodose è il vaccino contro il Covid di Johnson & Johnson, atteso in Italia (e in Toscana) ad aprile. Discorso diverso per gli anticorpi monoclonali messi a punto a Siena, che sono invece una terapia per prevenire e combattere la malattia.

Qual è l’efficacia dei vaccini Pfizer, Moderna e AstraZeneca? Quali sono gli effetti collaterali?

Secondo gli studi clinici, Pfizer e Moderna hanno un’efficacia superiore al 90% dopo una-due settimane dal richiamo. AstraZeneca è efficace all’82%, passati quattordici giorni dalla seconda dose, e al 100% per le complicazioni più gravi della malattia. Sono in corso studi sulla durata della protezione, per capire se l’iniezione andrà replicata periodicamente, ad esempio ogni anno un po’ come succede per il vaccino antinfluenzale.

In via di valutazione anche l’efficacia contro le varianti del virus. Gli effetti indesiderati più frequenti sono di lieve entità e si risolvono in pochi giorni, spiega l’Aifa nelle sue FAQ sui vaccini. Le reazioni più comuni: dolore al braccio, affaticamento, mal di testa, nausea, dolori muscolari, febbre. Il vaccino anti-Covid non può causare la malattia.

Vaccino anti-Covid: in Toscana quando sarà raggiunta l’immunità gregge?

Se saranno rispettati gli attuali ritmi di somministrazione del vaccino anti-Covid, in Toscana si raggiungerà “una sostanziale immunità di gregge nel mese di ottobre“, ha detto il presidente della Regione Eugenio Giani in una diretta Facebook, dopo che il 3 marzo si è toccato il record di somministrazioni, con 14.000 dosi iniettate in un giorno.

Il monitoraggio sui vaccini contro il Covid, con tutti i numeri in tempo reale, può essere seguito sul sito curato dall’Agenzia regionale di Sanità: vaccinazioni.sanita.toscana.it. Per informazioni sul vaccino (ma non per la prenotazione) è possibile chiamare il servizio Info-Covid della Regione Toscana allo 055 9077777, tutti i giorni con orario 9.00 – 16.00, mentre il numero verde 800 556060 è dedicato a chi vuole dettagli sui tamponi.

Quando si torna in zona gialla: restrizioni anche dopo Pasqua

Tutta Italia in arancione o rosso, dalla Lombardia alla Campania, dalla Toscana alla Sicilia. Ai molti che si chiedono quando si torna in zona gialla, se già dopo Pasqua, bisogna subito chiarire una cosa. La zona gialla esiste ancora, ma solo sulla carta, perché l’ultimo decreto legge Covid ha portato tutte le regioni gialle in arancione fino al 6 aprile 2021 (incluso). Questo comporta la chiusura dei ristoranti e dei bar in tutta Italia, attivi solo per l’asporto. Non si può inoltre uscire dalla regione se non per motivi di lavoro, salute o necessità. No ai viaggi fuori comune in zona arancione e a tutti gli spostamenti non essenziali in rossa. Inoltre in zona arancione si va a scuola.

Resta la fascia bianca, ma come sperimentato dalla Sardegna è facile cambiare colore, finendo dall’area con minori restrizioni direttamente a quella arancione, senza passare dalla zona gialla. Il governo Draghi sta definendo il nuovo decreto del dopo Pasqua, in vigore dal 7 aprile, quando scade il Dpcm di marzo. Secondo le ultime notizie non torneremo presto in zona gialla, ma solo quando i contagi saranno sotto controllo.

Fino a quando è in vigore il decreto Pasqua

Intanto è stata già definita la strada da qui al martedì dopo Pasqua. Venerdì 26 marzo saranno decisi i colori delle regioni e in tutta Italia la tinta andrà dall’arancione al rosso. Sabato 3, domenica 4 e lunedì 5 aprile scatterà la zona rossa nazionale con la possibilità di far visita ai parenti una volta al giorno in massimo due persone. Il 6 aprile, ultimo giorno di validità del decreto legge Covid e del Dpcm di marzo, sarà in vigore al colore deciso il venerdì prima.

E allora quando torniamo in zona gialla e quando ci si potrà spostare tra le regioni a basso contagio? È questo uno dei temi al centro del confronto per il nuovo decreto. Il presidente del Consiglio Mario Draghi ha annunciato in Parlamento che ci saranno aperture graduali in base all’andamento del contagio a partire dal ritorno sui banchi dopo le vacanze pasquali, con scuole materne ed elementari aperte anche in zona rossa. Sempre che la curva epidemica lo consenta.

Quando si torna in zona gialla: dopo Pasqua il cambio di colore delle regioni

Brutte notizie invece su quando torna la zona gialla, che di fatto non esiste più: l’ipotesi su cui si concentra il lavoro del governo prevede solo due colori Covid anche dopo Pasqua, arancione e rosso. A questi si aggiunge la fascia bianca, che è quasi irraggiungibile visto lo scenario di rischio attuale. L’orientamento è quello di lasciare “fuori gioco” la zona gialla per un altro mesetto con il prolungamento della chiusura di bar e ristoranti.

Per prendere questa decisione l’esecutivo analizzerà l’andamento dei contagi: se i numeri resteranno quelli di adesso non torneremo alla zona gialla almeno fino al weekend del 1° maggio o fino a lunedì 3 maggio 2021. Se la situazione migliorerà allora sarà rispolverato in anticipo il sistema a 3 fasce più una: zona gialla, arancione e rossa, più quella bianca. Il verdetto finale su quando si torna in zona gialla arriverà solo con il nuovo Dpcm o un nuovo decreto legge Covid: il confronto è iniziato e il testo definitivo è atteso all’inizio della settimana di Pasqua.

Cashback, si può pagare con le card dei supermercati Conad, Esselunga e Coop.fi

Con gli ultimi aggiornamenti dell’app IO, compaiono tra gli strumenti di pagamento utilizzabili per il cashback di Stato le card Conad (Carta Insieme Più Conad), Esselunga (Fidaty Oro) e Coop.fi (Integra Spesa In – Unicoop Firenze): in questi supermercati aderenti si può adesso pagare la spesa con le “tessere private” delle singole insegne e accumulare un rimborso massimo di 150 euro in 6 mesi, con un minimo di 50 transazioni valide nel semestre.

Un aggiornamento atteso da molti clienti che sono in possesso delle tessere fedeltà rilasciate dalla grande distribuzione e abilitate per il pagamento solo nei negozi di quella determinata catena. Si arricchisce così il portafoglio dell’app IO: per il cashback 2021 si possono al momento registrare carta PagoBancomat, carta di credito, carta Bancoposta o PostePay, l’app Bancomat Pay e adesso anche le carte dei supermercati aderenti.

Cashback di Stato per Coop, Esselunga Fidarty e Conad Card: i supermercati aderenti e la registrazione

Per aggiungere tra i metodi di pagamento validi per il cashback di Stato le card Coop.fi, Conad o Esselunga basta aprire l’App IO, selezionare la voce “portafoglio” e dalla scheda che riporta il rimborso accumulato selezionare prima “Aggiungi un metodo al cashback” e poi “Carte di pagamento dei supermercati” inserendo il numero della tessera, ecco quelle al momento compatibili:

  • Conad – Carta Insieme Più Conad Card
  • Esselunga – Fidaty Oro
  • Coop.fi (Unicoop Firenze) – Spesa In Integra

Attenzione però a due errori comuni. Una volta inserita la carta Coop, Conad o Esselunga va attivato il cashback sulla singola card per poter accumulare il rimborso del 10% di quanto speso sulle transazioni valide: per controllare basta andare nella schermata dell’app Io dedicata al cashback e verificare che accanto a ogni carta elettronica il “pallino” sia postato sulla destra. Inoltre come tutte le altre carte abilitate al cashback, è possibile accumulare il rimborso solo dal giorno dopo l’inserimento della nuova carta sull’applicazione. La novità arriva però proprio quando si ipotizza uno stop del piano cashless del “vecchio” governo Conte, a partire da metà 2021.

Cashback nei supermercati Unicoop Firenze – Coop.fi: si può pagare con la carta Spesa In Integra

Al momento quindi non tutte le card di pagamento Coop sono abilitate al cashback, ma solo la carta Spesa In del circuito Integra emessa da Unicoop Firenze, che in Toscana ha 105 punti vendita con l’insegna Coop.fi in 7 province (Firenze, Prato, Pistoia, Pisa, Lucca, Arezzo e Siena). Questa cooperativa di consumo è stata una delle prime a muoversi con la partenza del piano cashless, per chiedere a PagoPA l’inserimento nel portafoglio del cashback anche le carte private dei supermercati.

Come funziona, cosa si può comprare e il rimborso massimo

Nei nostri approfondimenti tutti i dettagli sul cashback:

Istanza per il contributo a fondo perduto del decreto sostegni: il modulo pdf

L’Agenzia delle Entrate ha pubblicato il modulo pdf tramite cui presentare istanza per il riconoscimento del contributo a fondo perduto, il “bonus” previsto dal decreto sostegni 2021 per le partite Iva e le imprese che hanno visto diminuire drasticamente gli introiti a causa dell’emergenza Covid. Gli aiuti economici riconosciuti dallo Stato vanno da 1.000 a 150.000 euro a seconda del fatturato annuo. La domanda può essere presentata online, anche tramite un intermediario, ad esempio un commercialista.

Bonus partite IVA 2021: quando fare domanda e come viene fatto il calcolo del contributo

L’istanza per il riconoscimento del contributo a fondo perduto del decreto sostegni 2021 può essere presentata dal 30 marzo al 28 maggio nell’area riservata del portale dell’Agenzia delle Entrate dedicata alle fatture e ai corrispettivi. È possibile accedere tramite Spid, carta d’identità elettronica, carta nazionale dei servizi o con le credenziali Entratel. Ecco a chi spetta questo “bonus“, corrisposto come contributo a fondo perduto:

  • imprese e partite IVA che nel 2019 hanno fatturato fino a 10 milioni di euro
  • attività e partite IVA in attività prima del 23 marzo 2021
  • chi ha subito un calo del 30% del fatturato tra il 2019 e il 2020 (si prende in considerazione la media mensile del fatturato e dei corrispettivi)

Per quanto riguarda le partite IVA aperte nel 2019 non è necessario aver registrato un calo dei corrispettivi. Il calcolo del contributo a fondo perduto 2021 viene fatto dall’Agenzia delle Entrate, dopo la verifica delle informazioni presentate nell’istanza di riconoscimento dell’aiuto statale, in base a questi parametri:

  • Ricavi e compensi 2019 sotto i 100.000 euro,  si ha diritto al 60%
  • Ricavi e compensi 2019 tra 100.000 e 400.000 euro, contributo pari al 50%
  • Ricavi e compensi 2019 tra 400.000 e 1 milione di euro, 40%
  • Ricavi e compensi 2019 tra 1 e 5 milioni di euro, 30%
  • Ricavi e compensi 2019 tra 5 e 10 milioni di euro, 20%

Per le persone fisiche il bonus minimo, riconosciuto dall’Agenzia delle Entrate, è di 1.000 euro, mentre il contributo a fondo perduto minimo per le imprese è di 2.000 euro. In ogni caso non possono essere pagati più di 150.000 euro. Queste somme non saranno conteggiate nel reddito.

Decreto sostegni: il modulo pdf per l’istanza per il contributo a fondo perduto

L’Agenzia delle Entrate, con il provvedimento del 23 marzo 2021 emesso dopo l’entrata in vigore del decreto sostegni, ha pubblicato sul suo sito internet il modulo pdf con cui presentare istanza per il riconoscimento del contributo a fondo perduto e anche una guida per la compilazione.

  • a questo link il modulo pdf dell’Agenzia delle Entrate per presentare istanza per il riconoscimento del contributo a fondo perduto del decreto sostegni 2021
  • questa invece la guida pdf al contributo a fondo perduto, pubblicata sul sito dell’Agenzia delle Entrate

L’Agenzia delle Entrate comunicherà quando sarà dato l’ok al pagamento del contributo a fondo perduto. I primi versamenti sui conti corrente sono previsti dall’8 aprile, ha annunciato il presidente del Consiglio Draghi.

Firenze Parcheggi: abbonamenti e sconti al Parterre

Un pacchetto di agevolazioni per aiutare a Firenze esercizi commerciali e residenti della zona Parterre-Piazza della Libertà, che stanno vivendo un periodo complicato a causa della pandemia e ai cantieri della tramvia. È quanto prevede una convenzione, presentata oggi, tra Firenze Parcheggi e il Comitato Parterre, grazie alla quale, a partire dal 1 aprile (e fino al 30 settembre 2021), gli iscritti al Comitato potranno parcheggiare il proprio mezzo, all’interno del parcheggio “Parterre”, godendo di una serie di vantaggi e di scontistiche.

Abbonamenti e sconti al Parterre: chi può usufruirne

Nello specifico, per gli esercizi commerciali e i loro dipendenti, è prevista la possibilità di sottoscrivere abbonamenti mensili validi dal lunedì al venerdì dalle 8 alle 20 (tranne domeniche e festivi), con sconti che in alcuni casi raggiungono quasi il 50% rispetto alle tariffe ordinarie. L’agevolazione comprende anche gli operatori del mercato dell’antiquariato. A beneficiare dell’accordo saranno anche i residenti della zona. Per loro esiste già la possibilità di sottoscrivere un abbonamento mensile, valido dal lunedì alla domenica, per 24 ore, al costo di 80 euro anziché 130.

Adesso, grazie alla nuova convenzione, potranno godere di un ulteriore sconto del 10%, se decideranno di sottoscrivere un abbonamento trimestrale. Infine, per i clienti delle attività commerciali aderenti al “Comitato Parterre”, è prevista la possibilità di parcheggiare all’interno della struttura gestita dalla Firenze Parcheggi, godendo di una riduzione del 25% sul costo del biglietto.

“Con questo accordo – ha precisato il presidente di Firenze Parcheggi Leonardo Bieber – abbiamo voluto dare un segnale di attenzione e di vicinanza importante alle attività commerciali, ai loro dipendenti ed a tutti i residenti della zona, che stanno vivendo un periodo complicato, dovuto sia alle ripercussioni economiche della pandemia che soprattutto ai lavori della nuova linea tranviaria, che in quella zona rischiano di essere impattanti”.

Tutele per i residenti di Piazza Libertà e Parterre

L’amministratore delegato di Firenze Parcheggi Carlo Bevilacqua ha spiegato che questa iniziativa “è nata per cercare di superare le difficoltà intrinseche di quella zona della città” dal momento che “piazza della Libertà e il Parterre sono due aree che presentano delle criticità”. L’assessore alla mobilità di Palazzo Vecchio Stefano Giorgetti ha ricordato che questa opportunità “si aggiunge a quella a disposizione dei residenti, già da dicembre, grazie ad un precedente accordo con Firenze Parcheggi che prevede la sosta dalle 19 alle 9 del giorno successivo al costo di 1 euro con un abbonamento mensile di 30 euro”.

Covid, Giani si difende: “Critiche a Draghi? Non si riferiva alla Toscana”

“Per gli over 80 sicuramente il presidente Draghi, che conosce bene la situazione, non si riferiva alla Toscana perché in Toscana abbiamo condotto la nostra campagna di vaccinazione con molta precisione e lui sa benissimo che oggi in Toscana vengono distribuite 13mila dosi agli anziani che sono prenotati da 20 giorni, domani ne verranno distribuite 16 mila, dopodomani 11 mila”. È quanto dichiarato dal presidente della Regione Toscana Eugenio Giani, a margine di una conferenza stampa a Firenze, rispondendo a chi gli chiedeva un commento sulle parole del presidente del Consiglio Mario Draghi in riferimento alle Regioni che sono in ritardo nelle vaccinazioni agli anziani.

Giani: “Su Firenze i dati sono stabili”

Noi vogliamo dare qualità – ha chiarito Giani – e quindi abbiamo voluto che le persone over 80 non si trovassero con un operatore generico che gli fa la puntura, con un contraccolpo psicologico. Io ho voluto invece che fossero i medici di famiglia che stanno collaborando e che naturalmente hanno per riceverli nel loro laboratorio o per andare a casa, necessità dei tempi giusti offrendo al servizio qualità oltre che quantità”.

Sul dato dei contagi che vedono l’ipotesi del ritorno della Toscana in zona rossa Giani dice: “l’andamento che stiamo vedendo sta portando a una stabilizzazione direi quasi al ribasso. Su Firenze ci sono dati sostanzialmente di stabilità”.

Pasqua 2021, visita ai parenti e spostamenti: si può andare fuori comune?

Natale con i tuoi… Pasqua 2021 dai parenti, perché le regole sugli spostamenti consentono di fare visite a congiunti, amici, fidanzati e conoscenti il 3, 4 e 5 aprile nonostante la zona rossa nazionale. Lo prevede l’ultimo decreto legge Covid. A Pasqua e Pasquetta si può andare da parenti e amici per fare una visita o un pranzo, anche fuori comune, rispettando però alcune regole stabilite dall’ultimo decreto legge Covid.

Il Viminale ha già annunciato maggiori controlli nel weekend del 3 e 4 aprile e il lunedì dell’Angelo, per verificare il rispetto delle norme. Inoltre in molti territori, tra cui la Toscana, sono stati vietati gli spostamenti verso le seconde case per chi proviene da fuori regione. Vediamo allora cosa si può fare a Pasqua, quali sono le regole sugli spostamenti e sulle visite a parenti e amici.

Pasqua e Pasquetta 2021 in zona rossa: cosa si può fare

Ad eccezione delle regioni in fascia bianca, in tutta Italia scatterà la zona rossa nazionale nel weekend di Pasqua 2021: sabato 3, domenica 4 e lunedì 5 aprile in occasione di Pasquetta. Saranno quindi in vigore le regole del Dpcm riferite ai territori a massimo rischio Covid: no agli spostamenti anche all’interno del proprio comune se non per motivi validi (salute, lavoro necessità), bar e ristoranti aperti solo per l’asporto e nel fine settimana di Pasqua potranno restare aperti solo i negozi individuati nell’allegato 23 al Dpcm. Chiusi i parrucchieri e centri estetici, chiusi pure i centri commerciali dalla vigilia di Pasqua al giorno di Pasquetta, ad eccezione dei negozi di beni essenziali.

Restrizioni inoltre per l’attività fisica all’aperto: nella zona rossa di Pasqua si può fare una passeggiata rimanendo nei pressi della propria abitazione da soli (e quindi no alle camminate con i parenti). Nel caso dello sport individuale all’aperto, come una corsa o un giro in bici, in zona rossa si può uscire dal comune solo se lo spostamento è funzionale all’attività sportiva e si fa ritorno nel comune di partenza. Il nuovo decreto legge Covid del 12 marzo, che integra l’ultimo Dpcm, ha però cambiato le regole delle deroghe per la zona rossa di Pasqua, aprendo alle visite di parenti e amici, ecco quando si può andare.

A Pasqua si può andare a fare visita a parenti e amici: sì anche agli spostamenti fuori comune. Le regole

Le regole per gli spostamenti sono le stesse già sperimentale a Natale. Fino al 2 aprile e nella giornata del 6 aprile, nelle regioni rosse non è consentito andare a trovare congiunti, fidanzato o conoscenti, mentre nelle sole giornate del 3 aprile, 4 aprile (Pasqua) e 5 aprile 2021 (Pasquetta) si può fare visita a parenti, amici e fidanzati fuori dal comune di domicilio ma rispettando le norme su quante persone possono compiere questi spostamenti e senza uscire dalla regione, viene spiegato nelle FAQ del governo.

Dunque il 3, 4 e 5 aprile, nella zona rossa di Pasqua, si può andare verso un’altra abitazione privata di parenti o conoscenti, rispettando tutte queste condizioni:

  • si può andare anche fuori comune, ma restando dentro la regione di appartenenza
  • lo spostamento verso un’altra casa è consentito solo una volta al giorno
  • l’orario in cui è permesso muoversi va dalle 5 alle 22, quando inizia il coprifuoco
  • si può andare a fare visita a parenti e amici in massimo 2 persone

Anche per la zona rossa di Pasqua 2021, nel conteggio del numero massimo di persone che possono compiere lo spostamento non rientrano i figli minori di 14 anni, i disabili o i non autosufficienti conviventi. È consigliato l’uso di mascherine quando si va in una casa diversa dalla propria, oltre al rispetto della distanza di sicurezza di un metro e a una frequente areazione degli ambienti.

Il testo del decreto legge Covid è consultabile in Gazzetta Ufficiale. Sul sito del governo le FAQ sulle regole del Dpcm e del decreto, anche per le visite di Pasqua a parenti e amici, per capire cosa si può fare e cosa no.

Incentivi auto 2021, Comune di Firenze: rottamazione e vetture elettriche

Non solo quelli statali. A Firenze dal 31 marzo si potrà fare domanda degli eco-incentivi 2021 del Comune di Firenze, previsti da un bando per la rottamazione di auto e veicoli commerciali diesel fino a euro 4 o a benzina fino a euro 1: serviranno per comprare auto elettriche (full-hybrid o plug-in), ibride, a gas, bifuel (metano o gpl) e anche vetture a benzina di ultima generazione (euro 6). Si potranno sommare ai contributi statali. In tutto sono stati stanziati 3 milioni e mezzo di euro grazie ai fondi stanziati dalla Regione Toscana.

Ecco come funzionano questi incentivi comunali per chi vuole comprare un’auto nuova elettrica, ibrida, a gas o euro 6, rottamando quella vecchia.

Gli eco incentivi 2021 a Firenze per la rottamazione dell’auto diesel fino a euro 4: i requisiti

Gli incentivi sono destinati ai cittadini e ai lavoratori autonomi (partite IVA) residenti nel Comune di Firenze, ma anche alle piccole e medie imprese, alle aziende artigiane e alle associazione con sede legale e operativa a Firenze. Ecco i requisiti:

  • rottamare un veicolo diesel fino a euro 4 o un’auto a benzina euro 0 o euro 1
  • comprare veicoli e auto elettriche, ibride, alimentate a gas, bifuel (benzina-metano o benzina-gpl) oppure veicoli a benzina euro 6
  • chiedere l’incentivo per veicoli con un prezzo inferiore ai 50.000 euro e di una cilindrata fino a 2.000 cc
  • l’incentivo non può superare il 50% del costo totale del veicolo nuovo, esclusa IVA e spese per la messa in strada
  • è possibile fare domanda e ricevere l’eco-incentivo solo per un veicolo (due per quanto riguarda le persone giuridiche, le imprese e gli enti del terzo settore)

A quanto ammonta il contributo e fino a quando si può fare domanda a Sas

Il contributo riconosciuto dal Comune sarà maggiore per chi ha un reddito medio e basso (ISEE fino a 48.000 euro), mentre ai residenti nell’area dei viali di circonvallazione e della zl di Firenze, interessata dal blocco dei diesel euro 3 e 4 (qui i dettagli), è riconosciuta una maggiorazione del 50%. Gli incentivi auto del Comune di Firenze saranno cumulabili con quelli statali, previsti dal governo durante il 2021 per la rottamazione di veicoli vecchi e l’acquisto di vetture ibride, elettriche, a gas e a benzina e diesel euro 6. Ecco a quanto ammontano gli incentivi auto del Comune di Firenze per i residenti

bando incentivi auto comune firenze a quando ammonta

Gli incentivi auto del Comune di Firenze si possono richiedere per veicoli acquistati dalla data di pubblicazione del bando, 2 marzo, fino al 30 giugno 2021: si dovrà fare domanda sul sito di Sas, la società di servizi alla strada controllata da Palazzo Vecchio. Nonostante l’avviso sia già visibile in rete civica, l’attivazione del portare per presentare la richiesta è stata posticipata per alcune difficoltà tecniche, annuncia il Comune.

Il bando del Comune di Firenze per gli eco-incentivi auto 2021: come fare domanda alla Sas

Il portale di Sas per fare domanda degli incentivi del Comune di Firenze per la rottamazione di auto diesel fino a euro 4 e benzina (euro 0 e 1) sarà online dalle ore 12.00 del 31 marzo 2021 e sarà possibile fare richiesta fino alle ore 12.00 del 30 giugno, sempre che le risorse vengano esaurite prima. Al sito si potrà accedere solo con le credenziali Spid.

Nardella, “Firenze resiste a aumento casi Covid”. Obiettivo scuole aperte fino a Pasqua

“Firenze registra un lieve aumento di positivi Covid ma resiste, sono decisivi i prossimi due giorni: se continuiamo a rimanere sotto i 1300 e nell’area fiorentina stabilizziamo questa crescita possiamo rimanere in arancione”. A dirlo il sindaco Dario Nardella, nel corso di una diretta su Sky Tg24, per ribadire la volontà di evitare una Toscana in zona rossa con le scuole chiuse.

Più controlli per evitare le scuole chiuse

Nella lotta al Covid, ha aggiunto il primo cittadino, “abbiamo intensificato i controlli nelle aree verdi per evitare attività sportive e ludiche in impianti sportivi all’aperto dove abbiamo registrato assembramenti”. Se Firenze resiste, la Toscana dunque potrà rimanere in arancione e questo consentirà di evitare la chiusura delle scuole. L’obiettivo di Nardella è “arrivare fino a Pasqua con le scuole aperte, chiuderle è l’extrema ratio”. Ma dopo cosa succede?

Scuole chiuse anche in zona rossa? Nardella con Draghi per il no.

La volontà poi del presidente del Consiglio Mario Draghi di tenerle aperte anche in zona rossa convince Nardella: “Fa bene – ha detto – a difendere la scuola, i nostri giovani sono in grandissima difficoltà. La scuola in Italia ha già pagato molto”. Inoltre, come chiarito più volte, “non c’è una correlazione diretta” tra aumento dei contagi e presenza nelle aule e anzi proprio a Firenze “non si è registrato nessun focolaio all’interno delle classi. Questo dimostra che è possibile controllare le attività nelle scuole senza doverle chiudere: noi siamo su livelli al di sotto della media perché siamo su un numero di contagi nel mondo scolastico che si aggira intorno ai 5-6 per mille, quindi dati abbastanza bassi. Ciò ci consente di tenerle aperte anche attraverso iniziative come quella che abbiamo lanciato oggi, cioè coinvolgendo gli stessi studenti delle scuole superiori a gestire i flussi di ingressi e uscita dagli istituti grazie ad un tutoraggio che abbiamo fatto con la protezione civile”.

Covid: incontro Giani-Nardella, c’è un prudente ottimismo

Prudente ottimismo sulla zona rossa per i contagi Covid. È quanto è emerso dall’incontro tra il presidente della Regione Eugenio Giani e il sindaco di Firenze Dario Nardella che hanno fatto il punto sul rischio zona rossa.

Quando la zona rossa a Firenze? “aspettiamo la decisione del Cts”

“Aspettiamo – hanno dichiarato – la decisione del Cts prevista per venerdì: nel frattempo intensifichiamo al massimo i controlli”. Per il momento a Firenze restano in vigore le ordinanze anti-alcol e anti-assembramento, ma non sono previste nuove restrizioni fino al verdetto di venerdì. Intanto i nuovi casi positivi registrati in Toscana sono 1.197 su 26.059 test di cui 16.369 tamponi molecolari e 9.690 test rapidi, con un tasso dei nuovi positivi del 4,59% (11,5% sulle prime diagnosi). Il rischio per la regione di entrare in zona rossa resta legati ai dati dei contagi della giornata di domani.

Ottimismo per il Next Generation EU

La riunione è servita anche per fare il punto sui progetti condivisi in ambito Next Generation Eu: “C’è grande sintonia su tutto – hanno affermato Giani e Nardella -. Per l’area fiorentina confermiamo l’impegno congiunto su cinque priorità: tramvie, con la nuova linea Firenze-Sesto e il collegamento Careggi-Meyer, metrotram Firenze-Prato, people mover stazione Santa Maria Novella-stazione Foster per un sistema integrato delle sue stazioni, nuovo stadio Franchi e Uffizi diffusi”.