martedì, 19 Agosto 2025
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Parte male la Fiorentina di Prandelli

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La Fiorentina di Cesare Prandelli è la fotocopia di quella di Giuseppe Iachini. Senza idee, con poca volontà di incidere in attacco e senza carattere. Prandelli, al ritorno in panchina dopo 10 anni non poteva fare miracoli in sole due settimane ma la sterzata che era stata richiesta dalla dirigenza e dai tifosi non c’è stata ed ora i viola sono in piena lotta per la salvezza. La nuova Fiorentina di Prandelli deve fare a meno di Bonaventura, infortunatosi nel riscaldamento, e schiera Duncan a centrocampa, difesa a quattro e davanti Ribery e Vlahovic. Filippo Inzaghi su affida dietro a Glik mentre in avanti opera Moncini con Lapadula in panchina e subentrato solo nella ripresa.

Primo Tempo

Primo, storico, successo a Firenze per il Benevento che fin dai primi minuti mostra grande concretezza in difesa imponendo ritmi molto bassi che costringono la Fiorentina a impostare manovre spesso macchinose ed inconcludenti. Al 7’ ci prova Biraghi ma il portiere Montipò para. Al 16’ su un disimpegno errato di Dragowski s’inserisce Sau che prova il colpo a sorpresa ma Igor riesce a smistare il pericolo. Al 21’ Ribery serve ancora Biraghi ma il tiro, da posizione invitante, si perde alto. Prima del riposo s’infortuna proprio Ribery che viene sostituito da Bonaventura. Si va al riposo senza reti.

© Tiziano Pucci – Agenzia Fotografica Italiana

Secondo Tempo

Anche nella ripresa la Fiorentina fatica tantissimo a trovare spazi utili in area avversaria. Al 52’ Biraghi perde palla e serve Insigne. Il passaggio per Improta è fulmineo ed il destro del giocatore sannita si insacca proprio nell’angolino basso a sinistra della porta difesa da Dragowski. Al 60’ Biraghi serve Castrovilli che però non arriva sulla sfera. Lirola però manca la giocata vincente. Dopo quattro minuti Insigne impegna ancora Dragowski che si salva evitando il raddoppio dei campani. Al 71’ è Pezzella che riesce ad evitare il gol su tiro di Moncini. All’82’ è ancora Dragowski a superarsi ed evitare il 2-0 su una punizione insidiosa di Lapadula. All’85’ un riflesso di Montipò dice no a Vlahovic su un colpo di tacco ravvicinato. Finisce col successo del Benevento. Fiorentina brutta ed ora in piena zona salvezza.

L’allenatore

Amarezza nelle parole di Prandelli per questo debutto horror. “Le emozioni che ho provato non hanno importanza. Devo capire alcune cose, c’è da lavorare veramente tanto e sono molto deluso. La squadra alla prima difficoltà diventa chiusa. Le aspettative sono alte per tanti giocatori, per reggerle devi avere personalità e capacità di prendere l’iniziativa. La cosa che mi preoccupa di più è la fragilità, non è un problema di sistema di gioco ma la squadra si è persa a livello mentale e di ordine alla prima difficoltà. Dobbiamo diventare gruppo – ha aggiunto l’allenatore viola – avere un’unione di pensieri, altrimenti ognuno pensa a sé stesso e se non c’è spirito di squadra è complicatissimo. Ci saranno discussioni aperte e sincere, i giocatori si sono resi conto di questa difficoltà e lavoreremo su questo aspetto”.

Casi di Covid oggi in Toscana, i dati sui contagi 20 novembre

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Aumentano i nuovi casi di Covid in Toscana il 20 novembre, ma parallelamente crescono i guariti e diminuiscono lievemente i decessi: sono le notizie contenute nel bollettino della Regione fotografa la situazione dei contagi. Sono 2.207 i nuovi positivi rilevati in Toscana nelle ultime 24 ore (il 2,5% in più) mentre le persone guarite sono 2.414 (il 7,4% in più) e i decessi sono stati 48, con un’età media di 79,4 anni.

Ecco in sintesi i dati del bollettino sul coronavirus, diffuso dalla Regione Toscana oggi, venerdì 20 novembre.

Contagi di Covid in Toscana: i dati sui casi di oggi (20 novembre 2020)

  • Nuovi casi di Covid-19 rilevati in Toscana il 20 novembre: 2.207 +2,5% (ieri i nuovi casi positivi erano stati 1.972)
  • Persone attualmente affette dal coronavirus: 53.869  (-0,5%)
  • Ricoveri nei posti di letto Covid della Toscana: 2.087 (-14 persone rispetto a ieri)
  • di questi 295 (+8 persone) sono in terapia intensiva
  • Tamponi effettuati: 1.421.783, (+18.442 tamponi in più rispetto al precedente bollettino)
  • Rapporto positivi – tamponi: 12% (dato in aumento)
  • Rapporto tra casi postivi e numero di tamponi (esclusi i test di controllo): 26,5% (dato stabile rispetto a ieri)

Il bollettino sul coronavirus in Toscana: i dati aggiornati al 20 novembre

  • Contagi totali di coronavirus in Toscana dall’inizio della pandemia a oggi, 20 novembre 2020: 90.884
  • Morti per coronavirus in Toscana: 2.121 (+48  decessi comunicati oggi, età media 79,4 anni)
  • Guariti totali: 34.894 (+2.414 persone guarite nelle ultime 24 ore +7,4%)
  • Incidenza del virus Covid-19 in Toscana: 2.437 casi ogni 100.000 abitanti (settima regione in Italia)
  • Tasso grezzo di mortalità per coronavirus in toscana: 56,9 deceduti ogni 100.000 abitanti (decima regione in Italia)

I contagi in ogni provincia toscana

  • 25.664i casi totali di coronavirus a Firenze dall’inizio dell’epidemia (594 in più rispetto al bollettino di ieri)
  • 7.959 a Prato (160 in più)
  • 7.756 a Pistoia (232 in più)
  • 5.727 a Massa (189 in più)
  • 8.914 a Lucca (240 in più)
  • 12.499 a Pisa (285 in più)
  • 6.352 a Livorno (145 in più)
  • 8.514 ad Arezzo (154 in più)
  • 3.814 a Siena (94 in più)
  • 3.130 a Grosseto (Xx in più)
  • 555 i casi positivi al Covid sono stati notificati in Toscana, ma si riferiscono a persone residenti in altre regioni.

Approfondimenti e grafici sul sito dell’Agenzia regionale di Sanità, aggiornati alle ore 18.00 di ogni giorno. Le notizie sui contagiati di coronavirus in Italia arriveranno nel tardo pomeriggio.

Dove vedere Fiorentina Benevento in tv: Sky o Dazn?

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Dopo la sosta della nazionale riparte il campionata della Fiorentina di Cesare Prandelli, al suo “nuovo” esordio in maglia viola. Il match contro il Benevento si terrà domenica 22 novembre alle 12.30, allo Stadio Artemio Franchi: ma dove vederla in tv, su Sky o Dazn?

Dove vedere Fiorentina Benevento in tv: sky o dazn?

La partita tra Fiorentina Benevento sarà trasmessa su Dazn, il servizio di video streaming online dedicato agli eventi sportivi. Dazn è accessibile su smart tv, computer, tablet e smartphone, oltre che console per videogiochi e praticamente tutti i dispositivi in grado di trasmettere. Gli abbonati Sky però non disperino. Grazie all’accordo tra Sky e Dazn, anche i clienti del servizio di pay tv satellitare possono vedere le partite trasmesse su Dazn. Gli abbonati a Sky Q, My Sky HD o Sky HD possono infatti attivare il canale satellitare Dazn 1 che andrà ad aggiungersi alla loro offerta. Maggiori informazioni sul sito di Sky.

Fiorentina Benevento in streaming

Fiorentina Benevento non sarà invece trasmessa su SkyGo, l’app di streaming di Sky per pc, tablet e smartphone, né su NowTv, la piattaforma di streaming a pagamento. La radiocronaca in diretta sarà trasmessa da RadioRai.

Fiorentina Benevento in chiaro? 

Non ci sono opzioni per vedere Fiorentina Benevento in chiaro.

Spostamenti tra regioni a Natale per raggiungere i congiunti

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Un ulteriore blocco o una riapertura agli spostamenti tra regioni in vista del Natale 2020, anche per consentire di raggiungere i congiunti “oltreconfine”: sul tavolo del governo ci sono varie ipotesi per il nuovo Dpcm che entrerà in vigore per le feste, rivoluzionate dall’emergenza Covid. I governatori chiedono un allentamento delle restrizioni, proprio a partire dagli spostamenti fuori regione, e una revisione dei parametri per la classificazione in zona rossa, arancione e gialla, ma ancora non c’è nulla di deciso.

No al cenone e al veglione 2020: il Natale al tempo del Covid e il nuovo Dpcm

L’esecutivo guidato da Giuseppe Conte fa appello sempre alla prudenza e al buon senso: “dobbiamo prepararci a passare le festività in modo sobrio”, ha detto il premier nel suo intervento all’assemblea dell’Anci, l’associazione nazionale dei Comuni italiani. Un piano di massima c’è già. A Natale e Capodanno vietate le feste nei locali e gli assembramenti, resteranno chiusi teatri, cinema, discoteche e palestre, cenone e veglione saranno probabilmente permessi solo tra (pochi) congiunti e parenti stretti, mentre il nuovo Dpcm anti-Covid di Natale potrebbe prevedere novità per negozi e ristoranti.

Non un “libera tutti”, dice coordinatore del comitato tecnico scientifico sul coronavirus, Angelo Miozzo, bensì un periodo limitato di “semi-normalità”. Tra le ipotesi la riapertura nei weekend dei centri commerciali e orari più lunghi per i negozi, in modo di evitare affollamenti nel periodo tradizionalmente riservato agli acquisti natalizi, lancette avanti anche per i ristoranti in zona gialla e arancione con deroghe al coprifuoco di qualche ora.

Spostamenti tra regioni a Natale e la questione dei congiunti fuori regione

In vista del nuovo Dpcm di dicembre, a tenere banco è soprattutto la questione degli spostamenti interregionali in vista del Natale, tanto cari a chi ha parenti o congiunti a migliaia di chilometri di distanza in una regione diversa, finita in zona rossa o arancione. Nonostante le richieste pressanti di alcuni presidenti di Regione, il governo al momento è intenzionato a confermare il meccanismo delle tre zone (rossa, arancione e gialla) e a evitare la riapertura degli spostamenti da e verso le regioni caratterizzate da un alto rischio per il Covid: in zona rossa resterà il blocco, per la zona arancione si sta discutendo il da farsi.

Chi sostiene la linea dura vuole evitare nel periodo natalizio gli errori già fatti durante l’estate, quando una gestione più “leggera” della crisi ha portato alla diffusione sottotraccia del virus in tutto il paese per poi far esplodere questa seconda ondata.

Terza ondata a Natale?

A pesare sugli spostamenti tra regioni, sul cenone e sulle feste con i congiunti sarà quindi la situazione epidemiologica, anche perché il Natale non getti le basi per una terza ondata di Covid di cui sentiremo gli effetti a inizio 2021. Il premier Conte ha detto che adesso si stanno osservando i primi effetti positivi delle restrizioni, ma “il governo non ha la palla di vetro, nemmeno gli scienziati si avventurano a dire quale sarà l’andamento della curva epidemiologica a Natale. Dobbiamo arrivare in prossimità e capire come dosare gli interventi”.

Toscana zona rossa fino a quando: “può tornare arancione in 2 settimane”

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La Toscana sarà zona rossa fino a quando i dati sull’emergenza Covid non miglioreranno, ma la regione “nel giro di 15 giorni può tornare in arancione, non solo le province di Siena e Grosseto”: il governatore Eugenio Giani è ottimista sull’andamento della curva dei contagi, per veder finire questo “lockdown leggero” entro il 3 dicembre, in tempo per i preparativi in vista del Natale.

Fin da quando è stata annunciata la retrocessione della Toscana da zona arancione a zona rossa, il presidente della Regione ha parlato di limitazioni decise in base a dati vecchi “che non rispondono alla verità”.

Fino a quando la Toscana in zona rossa: quanto dura e in che data finisce, le regole del Dpcm

Il Dpcm del 3 novembre prevede che la cabina di regia presso il Ministero della Salute si riunisca almeno ogni sette giorni per valutare l’evolversi dell’emergenza Covid e introdurre eventuali “cambi di colore” in base ai 21 parametri del monitoraggio settimanale dell’Istituto Superiore di Sanità. Attenzione però. Se per scivolare in un’area a maggiore rischio basta una settimana, per uscirne serve più tempo.

Una volta che il ministro della Salute emana l’ordinanza per collocare le regioni in una fascia di rischio più elevata, il provvedimento restrittivo dura per un “periodo minimo di 15 giorni”, dice il Dpcm. Al momento la durata massima delle limitazioni per le zone rosse, arancioni e gialle è stata fissata al 3 dicembre, giorno in cui scade il decreto della Presidenza del Consiglio dei Ministri, ma il governo sembra intenzionato a confermare questa classificazione anche successivamente.

Questo vuol dire che in teoria la Toscana sarà zona rossa almeno fino al 29 novembre 2020, ma è molto probabile che la data di fine lockdown slitti in avanti fino a dicembre perché per tornare in arancione o in zona gialla servono due settimane di dati molto uniformi, senza picchi di contagi.

La Toscana fino a quando è in zona rossa e quando torna in zona arancione

Il governatore Eugenio Giani ha annunciato più volte che il suo obiettivo è far finire la zona rossa in Toscana per dicembre, almeno con il ritorno in zona arancione, in modo da permettere la ripresa delle attività in vista del Natale. Un’impresa non facile, ha spiegato lo stesso Giani. “Secondo il Dpcm passare dalla zona gialla a quella arancione o rossa, è facilissimo – ha detto – mentre risalire è un grande problema, perché sono necessari 14 giorni di dati molto uniformi e ineccepibili. Basta che ci sia un picco di contagi di un focolaio, ad esempio in una Rsa, e subito devi contare nuovamente 14 giorni”.

Le cifre che arrivano dal bollettino toscano sul coronavirus sembrano però incoraggianti, a detta di Giani. “La situazione dei dati mi porta a dire che in una quindicina di giorni la Toscana può riallinearsi a zona arancione – ha affermato in un’intervista a Italia 7 –  non faccio nessuna forzatura, ma i dati ci dicono che possiamo arrivare a un alleggerimento delle misure””.

Siena e Grosseto in zona arancione

Ancora però non è dato sapere fino a quando durerà la zona rossa in Toscana e nelle altre regioni ad alto rischio Covid, ma intanto i governatori hanno proposto al governo di allentare la stretta in quelle province dove i dati sul Covid-19 sono più incoraggianti: nel caso della nostra regione, Giani è intenzionato a chiedere il passaggio in zona arancione per Siena e Grosseto, territori in cui si deve valutare “una certa stabilità di dati positivi da 14 giorni”.

Covid Toscana, 19 novembre: la situazione e i dati dei contagi oggi

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La curva dei contagi di Covid in Toscana il 19 novembre sembra stabilizzarsi, stando al bollettino di oggi, ma bisognerà aspettare i dati dei prossimi giorni per capire se questa situazione sarà confermata. Calano i nuovi casi di coronavirus in regione (poco meno di 2mila) a fronte però di un numero inferiore di tamponi rispetto a ieri. Restano stabili altri indicatori sulla diffusione dell’epidemia, come il rapporto tra positivi e test, mentre aumentano ricoverati e persone in terapia intensiva.

Continuano ad arrivare cattive notizie sul fronte dei morti per coronavirus in Toscana: oggi, 19 novembre, sono stati comunicati 51 decessi, alcuni dei quali avvenuti nelle scorse settimane ma conteggiati solo adesso dopo i controlli sulle cause della morte.

Ecco in sintesi i dati del bollettino sul coronavirus, diffuso dalla Regione Toscana oggi, giovedì 19 novembre.

Covid Toscana: la situazione dei contagi oggi (19 novembre 2020)

  • Nuovi contagi di Covid-19 rilevati in Toscana il 19 novembre: 1.972 +2,3% (ieri i nuovi casi positivi erano stati 2.508)
  • Persone attualmente affette dal coronavirus: 54.124 (+0,03%)
  • Ricoveri nei posti di letto Covid della Toscana: 2.101 (+14 persone rispetto a ieri)
  • di questi 287 (+5 persone) sono in terapia intensiva
  • Tamponi effettuati: 1.403.341 (+17.830 tamponi in più rispetto al precedente bollettino)
  • Rapporto positivi – tamponi: 11,1% (dato stabile)
  • Rapporto tra casi postivi e numero di tamponi (esclusi i test di controllo): 23,9% (dato stabile rispetto a ieri)

Il bollettino sul coronavirus in Toscana: i dati aggiornati al 19 novembre

  • Contagi totali di coronavirus in Toscana dall’inizio della pandemia a oggi, 19 novembre 2020: 88.677
  • Morti per coronavirus in Toscana: 2.073 (+51  decessi comunicati oggi, ma alcuni sono avvenuti nelle settimane scorse, età media 82 anni)
  • Guariti totali: 32.480 (+1.907 persone guarite nelle ultime 24 ore +6,2%)
  • Incidenza del virus Covid-19 in Toscana: 2.378 casi ogni 100.000 abitanti (settima regione in Italia)
  • Tasso grezzo di mortalità per coronavirus in toscana: 55,6 deceduti ogni 100.000 abitanti (undicesima regione in Italia)

I contagi in ogni provincia toscana

  • 25.070 i casi totali di coronavirus a Firenze dall’inizio dell’epidemia (561 in più rispetto al bollettino di ieri)
  • 7.799 a Prato (179 in più)
  • 7.524 a Pistoia (198 in più)
  • 5.538 a Massa (105 in più)
  • 8.674 a Lucca (184 in più)
  • 12.214 a Pisa (201 in più)
  • 6.207 a Livorno (164 in più)
  • 8.360 ad Arezzo (189 in più)
  • 3.720 a Siena (81 in più)
  • 3.016 a Grosseto (110 in più)
  • 555 i casi positivi al Covidsono stati notificati in Toscana, ma si riferiscono a persone residenti in altre regioni.

Approfondimenti e grafici sul sito dell’Agenzia regionale di Sanità, aggiornati alle ore 18.00 di ogni giorno. Le notizie sui contagiati di coronavirus in Italia arriveranno nel tardo pomeriggio.

Mascherine lavabili, arrivano quelle della Supercazzola

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Nel vasto mondo delle mascherine lavabili, è appena arrivato sul mercato un nuovo prodotto, la mascherina della Supercazzola, ispirate a “Amici miei”. Per contrastare il Covid19 “come se fosse antani”. Un pizzico di ironia ci vuole in un periodo così difficile e anche se non hanno niente a che vedere con le mascherine chirurgiche o con le mascherine distribuite gratis dalla Regione Toscana, assicurano una buona dose di leggerezza e di protezione dagli agenti esterni.

Le protezioni strizzano l’occhio alla supercazzola di monicelliana memoria, perno attorno al quale ruota l’ironia di Mascetti, Perozzi, Melandri, Necchi e Sassaroli protagonisti senza tempo della celeberrima commedia diventata un cult della cinematografia italiana e firmata da Mario Monicelli.

Le mascherine ispirate a Amici Miei, come sono fatte

Le mascherine della Supercazzola®, che riportano alcune delle frasi più celebri del film, sono realizzate in due strati di tessuto non tessuto 70g/mq interno e policotone esterno, con elastici morbidi e sono Made In Italy, lavabili in lavatrice a 30°, conforme all’art.16 DL n.18 del 17 marzo 2020. Fanno parte di quella vastissima schiera di mascherine denominate “di comunità” ovvero prodotti lavabili e riutilizzabili, una misura igienica che contribuisce ad evitare sprechi e a ridurre l’impatto ambientale dell’uso delle protezioni usa e getta.

mascherine lavabili supercazzola modelli

Dove trovare le mascherine della Supercazzola

Gli amanti del genere (perfette anche per un regalo di Natale un po’ sui generis) possono trovare tutti i prodotti (ci sono anche magliette, felpe e altri gadget) del brand ispirato ad Amici Miei sul sito ufficiale.

No al caffè davanti al bar: ordinanza del Comune di Firenze sul cibo da asporto

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Nardella dice stop ai “furbetti del take away”. A Firenze arriva un’ordinanza del Comune per chiarire alcune regole della zona rossa Covid: non si può bere il caffè o consumare cibo d’asporto vicino al negozio, sia esso bar, ristorante, gelateria e via dicendo, mentre per gli spostamenti i fattorini e i rider dovranno munirsi di un’autocertificazione dettagliata. “Rispettiamo le regole, insieme ne usciremo”, è l’invito del primo cittadino che ha annunciato il nuovo provvedimento sulla sua pagina Facebook.

Cosa prevede l’ordinanza del Comune di Firenze sul cibo d’asporto: non si può bere il caffè davanti al bar

A Firenze, come in tutta la zona rossa toscana, l’ultimo Dpcm prevede che ristoranti, pizzerie, bar, gelaterie, rosticcerie, pasticcerie e servizi di ristorazione siano chiusi per la consumazione sul posto, ma possano restare aperti per l’asporto dalle ore 5.00 alle 22.00 e per la consegna a domicilio sempre. Da quando sono scattate le nuove restrizioni, si vedono però persone bere il caffè in bicchierini da asporto davanti ai bar: da adesso a Firenze non si può più farlo.

La nuova ordinanza firmata dal sindaco Dario Nardella e che entra in vigore immediatamente su tutto il territorio del Comune di Firenze vieta la consumazione di cibi e bevande d’asporto sul posto o nel raggio di 50 metri dal negozio in cui sono stati acquistati e comunque rispettando sempre la distanza di sicurezza di almeno un metro dagli altri. Il provvedimento segue varie segnalazioni di assembramenti arrivate dalla polizia municipale.

L’autocertificazione dettagliata per fattorini e rider

L’ordinanza del Comune di Firenze oltre che il take away riguarda le consegne a domicilio, in particolare i rider e i fattorini: sull’autocertificazione per giustificare questi spostamenti in zona rossa devono essere indicati in modo dettagliato il venditore, il cliente e il percorso da compiere.

Il testo completo dell’ordinanza del Comune di Firenze su bar, ristoranti e asporto sarà pubblicato in rete civica.

Mascherine gratis della Regione Toscana: in corso la distribuzione

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Con il mese di novembre e l’entrata in zona rossa, torna la fornitura di mascherine gratis da parte della Regione Toscana, ma rispetto allo scorso lockdown cambia la modalità di distribuzione a i cittadini: non si trovano né davanti al supermercato, né in farmacia o in edicola, stavolta sono i Comuni a organizzarsi in autonomia. E soprattutto questi dispositivi di protezione a costo zero non sono ovunque per tutti.

Mascherine gratis della Regione Toscana: per chi

All’inizio di novembre il presidente della Regione Toscana Eugenio Giani ha annunciato l’arrivo di 12 milioni di mascherine monouso da fornire gratis ai cittadini: prima sono state inviate ai comuni non capoluogo che proprio in questi giorni ne stanno organizzando la distribuzione, poi è iniziata la spedizione per le città più grandi.

Come successo la scorsa primavera, anche in questo mese di novembre verranno consegnati ai cittadini pacchi da 5 mascherine ciascuno. Il governatore toscano ha stabilito che saranno i sindaci a decidere a chi e come distribuire la nuova partita di dispositivi di protezione. I Comuni si stanno muovendo in ordine sparso: alcuni riservano la fornitura solo agli anziani, altri hanno aperto la consegna a tutti i cittadini, senza distinzione di età.

Mascherine gratis nei dintorni di Firenze, la distribuzione a novembre

A Scandicci, alle porte di Firenze, il Comune ha deciso di effettuare la distribuzione a domicilio delle 60.000 mascherine fornite gratuitamente dalla Regione, destinandole alle oltre 11.000 persone con più di 70 anni che vivono sul territorio e ai soggetti fragili segnalati dai servizi sociali. La consegna sarà affidata alle associazioni scandiccesi di volontariato.

Sempre intorno a Firenze, Bagno a Ripoli ha destinato questa fornitura agli over 65 residenti nel comune con una serie di punti di ritiro sparsi sul territorio e aperti durante il weekend del 21 e 22 novembre 2020, dove presentarsi con tessera sanitaria o un documento valido per evitare doppie consegne. Lastra a Signa invece ha stabilito che possono ritirarle tutti i residenti, presentandosi alla sala consiliare del comune negli orari indicati sul sito ufficiale.

Mascherine fai da te in stoffa e lavabili, i consigli dell’ISS su come crearle

E i comuni capoluogo

Dopo una prima fornitura ai comuni più piccoli da parte della Regione, in questi giorni sta arrivando una nuova tranche di mascherine gratis anche nelle città capoluogo. Al Comune di Lucca, ad esempio, sono state consegnate 450.000 mascherine che adesso il municipio distribuirà ai cittadini attivando da sabato 21 novembre 22 punti di ritiro sul territorio. Per quanto riguarda il Comune di Firenze si attendono ancora notizie sulle mascherine gratis. In ogni caso, come detto, per conoscere la modalità di distribuzione bisogna fare riferimento ai singoli comuni.

Bonus natalizio Inps 2020: come fare domanda? È una bufala

3.000 euro di bonus natalizio 2020, che le famiglie a basso reddito con figli a carico possono richiedere facendo domanda all’Inps. Tutti a caccia del form per avanzare la richiesta online, peccato che si tratti dell’ennesima bufala sul web. Non c’è alcuna sorpresa sotto l’albero per comprare i regali ai bambini più piccoli. Dopo il tam tam nato su internet, l’Istituto nazionale di previdenza sociale è stato costretto a precisare con un comunicato ufficiale che “La notizia di un bonus Natale 2020 è falsa”. Vere invece sono le altre agevolazioni e i sussidi presenti sul portale ufficiale.

Il falso bonus natalizio Inps 2020: non si può fare domanda

Tutto è nato da una frottola che ha fatto il giro del web in pochi giorni. Dopo il bonus vacanze, quello per la bici e il buono per internet e computer, il (presunto) arrivo di un “buono Natale 2020” ha subito fatto presa sul pubblico: secondo la falsa news questa agevolazione sarebbe dovuta andare alle famiglie con un Isee inferiore ai 25.000 euro con figli sotto i 3 anni iscritti all’asilo nido. Ma c’è di più. Per questo fantomatico bonus natalizio Inps da 3.000 euro era stata comunicata anche la data entro la quale presentare domanda: il 20 dicembre 2020. Peccato che le informazioni non siano del tutto corrette.

La smentita dell’Inps sul bonus natalizio

A seguito di queste notizie infondate, all’Inps sono arrivate numerose richieste di informazioni in merito al bonus natalizio. “L’Istituto smentisce categoricamente l’esistenza di benefici diversi da quelli già previsti dalle norme”, si legge nel comunicato ufficiale. L’Inps ha invitato gli utenti a fidarsi solo delle comunicazioni pubblicate sul proprio portale, perché soltanto qui sono presenti le varie agevolazioni (vere) di competenza dell’istituto.

Buono Natale, bonus nido o cash back?

Come spesso succede nelle fake news, la panzana è una mezza verità: si fa riferimento a una notizia vera, ma qualche informazione viene modificata per rendere la bufala verosimile. E così nel caso del bonus natalizio si è preso spunto dal bonus asilo nido (questa volta un’agevolazione autentica dell’Inps) per cui si può fare domanda entro il 31 dicembre 2020. Guarda caso prevede contributi per le famiglie con bambini iscritti al nido con un bonus fino a 3.000 euro, erogati in 11 rate mensili in favore dei per i nuclei con un basso o medio reddito.

Altra cosa è il “bonus cashback“, per cui si attende il decreto attuativo, misura inizialmente annunciata a dicembre, in occasione dello shopping natalizio. Prevede il rimborso del 10% degli acquisti fatti con carte di credito, bancomat e prepagate nei negozi fisici con un minimo di 10 transazioni in un mese, per una spesa massima di 1.500 euro, e un premio da 3.000 euro per i 100.000 utenti che useranno di più i pagamenti elettronici. La partenza di questo piano però potrebbe slittare al 2021 per effetto delle  zone rosse e delle limitazioni agli spostamenti tuttora in vigore.