giovedì, 31 Luglio 2025
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Fiorentina eliminata dalla Coppa Italia

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Sarà l’Atalanta ad affrontare la Juventus nella finale di Coppa Italia. I viola dopo aver vinto in casa (1-0) vengono abbattuti dagli orobici con un pesante 4-1 che mostra, ancora una volta, le tante difficoltà di questa squadra di riuscire ad andare a rete. Italiano si affida ai migliori con Belotti di punta e con Nico Gonzalez e Kouamè a supportarlo. Gritti, in panchina al posto di Gasperini, si affida a Koopmeiners e, soprattutto, a Scamacca che alla fine segnerà un gran gol in mezza rovesciata ma salterà la finale perché ammonito in stato di diffida e sarà squalificato.

La partita

Tanti possesso palla per i viola, come sempre, ma, come sempre, senza poi concretizzare a rete. Più pratica l’Atalanta che capitalizza al massimo ogni minima opportunità con un calcio rapido e in verticale. Dopo 8 minuti di gioco Scamacca serve Koopmeiners che approfitta di un rimpallo con Mandragora per involarsi verso la porta di Terracciano, battuto con un diagonale mancino. È il primo contropiede dei nerazzurri che vanno subito in rete dopo che i viola avevano cercato, invano, di violare la porta di Carnesecchi. Si va al riposo con l’Atalanta in vantaggio e che recrimina per una rete, di Scamacca, annullata per un fallo di Koopmeiners ai danni di Beltran a inizio azione. La ripresa si apre col cartellino rosso diretto all’indirizzo di Milenkovic, reo di aver interrotto una chiara occasione da rete con uno sgambetto a Scamacca nei pressi del limite dell’area. Nonostante tutto al 68’ si riapre la partita. Punizione calciata da Biraghi per la testa di Martinez Quarta (subentrato a Belotti), lasciato liberissimo di colpire: palla in buca d’angolo, imprendibile per Carnesecchi. Al 75’ sponda di De Ketelaere che serve Scamacca: coordinazione perfetta e mezza rovesciata che lascia di sasso Terracciano. Tutto da riare. Atalanta e Fiorentina sono ancora in perfetta parità. Ma proprio mentre tutti già pensano ai tempi supplementari c’è una ripartenza atalantina finalizzata da Lookman su assistenza di Scamacca con rasoterra vincente del nigeriano. In pieno recupero Pasalic segna il 4-1 con i viola completamente sbilanciati e con un uomo in meno a difendere.

L’allenatore

Rammaricato, a fine gara, Vincenzo Italiano. “Inevitabilmente abbiamo lasciato qualcosa sull’espulsione, è la nostra prima in quest’anno. Abbiamo dovuto cambiare spartito, ci siamo difesi con ordine, siamo riusciti anche a far gol. Perdiamo, ma fino al 3-1 abbiamo difeso con ordine, cosa che ci capita poche volte. Eravamo venuti qua con l’idea di metterli in difficoltà e di andare in finale. Già aver centrato altre due semifinali – aggiunge – è una soddisfazione, chiaramente volevamo andare a Roma ma loro sono stati bravi. Ci dispiace, peccato non aver sfruttato più occasioni all’andata”.

Il Bonus sociale 2024 per le bollette luce-gas è diminuito: a quanto ammonta ora

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A quanto ammonta il Bonus sociale 2024 per le bollette di luce e gas, dopo che il contributo è diminuito negli ultimi mesi e che anche la soglia Isee è stata ritoccata? A chiederselo sono milioni di utenti che finora hanno goduto dell’agevolazione. Dopo l’estensione della platea, a seguito dell’aumento delle tariffe per la guerra in Ucraina, le maglie si stringono e si torna alle origini. Non solo. L’importo delle bollette del gas diventa più salato per tutti, a seguito della fine di altre misure di emergenza messe in campo dai governi precedenti. Vediamo allora quanto è il bonus sociale e a chi spetta in questo 2024.

Dal 1° gennaio 2024 bollette del gas più care, per tutti (e finisce il mercato tutelato)

Dal 1° gennaio 2024 il governo Meloni non ha confermato le ultime agevolazioni per le bollette del gas, che riguardavano tutti, non solo i beneficiari del bonus sociale. In particolare l’Iva sul gas metano è passato dalla quota “scontata” del 5% (in vigore fino al 31 dicembre scorso) a quella standard del 22%, inoltre in bolletta con il 2024 si tornano a pagare anche gli oneri di sistema per il gas che incidono circa per il 20% su totale della fattura (fino al 31 dicembre scorso erano azzerati). Per questo molti utenti si sono visti arrivare a casa fatture più salate per i consumi dei primi mesi dell’anno.

Inoltre dal 10 gennaio è scattata la fine del mercato tutelato del gas, con il passaggio al mercato libero di chi non è un soggetto vulnerabile (sono considerati “vulnerabili” over 75, chi percepisce il bonus sociale, disabili, utenze in struttura abitativa di emergenza a seguito di eventi calamitosi). Dal 1° luglio scatterà poi la fine del mercato tutelato della luce. E se non si farà niente? Chi non sceglie un operatore del mercato libero e non è un soggetto vulnerabile passerà automaticamente al servizio a tutele graduali, ossia con condizioni economiche e contrattuali definite dall’Arera e tariffe definite dal fornitore, per una durata massima di 3 anni.

Bonus sociale bollette 2024 per luce, gas, riscaldamento: quanto è diminuito l’importo Isee

Dal 1° aprile 2024 cambiano i requisiti Isee per avere diritto del bonus sociale di gas e luce, poiché il governo non ha rinnovato le agevolazioni sulle bollette: la soglia Isee diminuisce.

Ecco a chi spetta il bonus sociale nelle bollette di luce e gas dal 1° aprile 2024:

  • Nuclei familiari con un Isee non superiore a 9.530 euro
  • Nuclei familiari con almeno 3 figli a carico con un Isee fino a 20.000 euro

Ogni nucleo familiare ha diritto a un solo bonus per tipo: uno per l’energia elettrica e uno per il gas.

A quanto ammonta il bonus sociale 2024 per le bollette della luce

Il bonus sociale per luce e gas viene riconosciuto direttamente nelle bollette, grazie a uno “sconto” che viene applicato sui costi delle utenze. Il contributo è un’azione prevista dalla normativa nazionale, ma che viene attuata concretamente dall’Arera, l’Autorità di regolazione per energia reti e ambienti. È questo ente a stabilire a quanto ammonta l’importo del bonus sociale bollette 2024 per luce e gas (anche per il riscaldamento centralizzato, con modalità leggermente diverse).

Dal 1° aprile 2024 l’importo del bonus sociale per la luce è uguale ogni mese, fino al 31 dicembre: ecco a quanto ammonta

  • nucleo familiare di 1-2 componenti
    Isee fino a 9.350 euro
    Importo del bonus sociale per l’elettricità: 142,74 euro l’anno (11,70 euro al mese).
  • nucleo familiare di 3-4 componenti
    Isee fino a 9.350 euro
    Importo del bonus sociale per l’elettricità: 183 euro l’anno (15 euro al mese)
  • nucleo familiare oltre i 4 componenti
    Isee fino a 9.350 euro
    Importo del bonus sociale per l’elettricità: 201,30 euro l’anno (16,50 euro).

L’ammontare del bonus sociale per la luce nel 2024 è diminuito: l’anno scorso veniva riconosciuto ogni trimestre. Le famiglie con un Isee riferito al 2023 compreso tra 9.530 e 15.000 euro e con meno di 4 figli tra i componenti hanno diritto all’80% del bonus ordinario. Inoltre dal 1° aprile 2023, gli utenti (anche quelli del bonus sociale) sono tornati a pagare nelle bollette della luce gli oneri di sistema per l’elettricità, azzerati fino al 31 marzo dell’anno scorso i seguito alla crisi energetica.

A quanto ammonta il bonus sociale 2024 per il gas metano

L’importo del bonus sociale per le bollette del gas metano viene determinato dall’Arera, in base alle quotazioni di mercato del costo della materia prima negli ultimi mesi: varia ogni trimestre. Per calcolare quanto ammonta il bonus sociale per le bollette del gas si prendono in considerazione diversi fattori, in particolare:

  • Il numero di componenti della famiglia;
  • Il tipo di uso del gas (solo per acqua calda e cottura cibi, solo per riscaldamento o entrambi);
  • La fascia Isee
  • La zona climatica dove si trova l’abitazione

L’Area ha ancora l’importo del bonus sociale del gas dal 1° aprile al 31 dicembre 2024.

Bonus sociale per il gas riservato alle famiglie con un Isee fino a 9.530 euro per i consumi dal 1° gennaio al 31 marzo 2024. I valori sono in euro. Tabella importo bonus sociale bollette gas aprile maggio giugno luglio agosto settembre ottobre novembre dicembre 2024 a quanto ammonta

Non c’è bisogno di richiederlo

Fin qui i requisiti e l’importo del bonus bollette, ma come richiederlo? Il bonus sociale 2024 prevede uno “sconto” in automatico sulle bollette di luce, gas e acqua: quindi generalmente non viene versato a chi spetta di diritto, ma scalato dal totale che si deve pagare al gestore (ad esempio Enel Energia o Eni- Plenitude). Per alcuni casi, in cui le famiglie hanno pagato cifre in realtà coperte dal bonus sociale, può essere previsto un conguaglio via bonifico.

Per ottenere il riconoscimento del bonus sociale (luce, gas, acqua) bisogna aver presentato la DSU per l’Isee, al fine di ricevere altre agevolazioni (ad esempio assegno unico, mensa scolastica, agevolazioni dei singoli Comuni). Fatto questo non si dovrà presentare domanda, ma il bonus bollette per il gas metano sarà riconosciuto in automatico, previa verifica dell’Inps e del Sistema informativo integrato di Arera.

La comunicazione dei dati ai vari gestori (Enel, Eni – Pleinitude e via dicendo) arriva nel giro di circa 1 mese dalla presentazione dell’Isee, per le forniture dirette e non condominiali, e il bonus bollette per luce e gas viene erogato nella prima fattura successiva. Quindi dipende anche dalla frequenza con cui le varie società emettono la fattura.

I numeri per chiedere informazioni

Tutte le risposte ai dubbi più comuni si trovano sul sito dell’Arera, che mette a disposizione anche il numero verde 800 166 654 dello Sportello per il Consumatore Energia e Ambiente e la mail [email protected].

Saldi estivi 2024 in Toscana: quando iniziano (e finiscono) gli sconti

Via libera ai saldi estivi 2024 in Toscana: la Regione ha deciso quando iniziano gli sconti di fine stagione. Come successo in passato, i ribassi scatteranno il primo weekend di luglio e continueranno per due mesi. La giunta regionale ha approvato la delibera che detta il calendario delle promozioni, uniformandosi alle date che saranno decise dalla stragrande maggioranza delle regioni italiane.

Quando iniziano i saldi estivi 2024 in Toscana

Da Firenze a Grosseto, da Lucca a Pisa, l’inizio dei saldi estivi in Toscana è fissato per sabato 6 luglio 2024, ha comunicato la giunta regionale. La stessa data fu scelta anche l’anno scorso, ma in quel caso cadeva di giovedì. La delibera detta inoltre le regole per gli sconti della prossima estate, ribadendo il divieto a vendite promozionali, su prodotti non alimentari, nei 30 giorni che precedono i saldi. I commercianti sono poi obbligati a esporre in modo chiaro sia il prezzo della merce prima dei saldi sia quello scontato o, in alternativa, la percentuale di ribasso applicata sul prezzo originario.

Estate 2024: quanto durano gli sconti e quando finiscono i saldi

Come detto, i saldi estivi in Toscana iniziano il 6 luglio e durano 60 giorni. Calendario alla mano, la fine ufficiale delle svendite è fissata per lunedì 4 settembre 2024, quando ci sarà lo “sbaracco” per acquistare gli ultimi capi rimasti a sconto. È  consuetudine però che dopo le prime settimane di promozioni, i capi con il cartellino ribassato lascino progressivamente spazio alle nuove collezioni.

Secondo le associazioni di categoria dei commercianti, gli ultimi saldi invernali (iniziati lo scorso 5 gennaio per proseguire fino ai primi giorni di marzo) non hanno portato ai risultati sperati con un calo delle vendite, secondo Confesercenti, di circa un quinto rispetto alla media. A pesare sugli acquisti sono state in particolare le temperature molto miti dello scorso inverno.

Le regole per acquisti sicuri

Con i saldi tornano anche i decaloghi per evitare fregature. Le associazioni dei consumatori consigliano di fare una ricognizione prima della partenza degli sconti di fine stagione, per controllare i cartellini dei prodotti che si vogliono comprare in modo da poter smascherare – al momento delle promozioni – eventuali prezzi gonfiati.

I negozianti, durante i saldi, devono esporre in modo chiaro il prezzo prima dello sconto e la percentuale di ribasso effettuata. Attenzione però: non sono obbligati a cambiare o rimborsare la merce acquistata a sconto. Spetta al singolo esercente decidere se consentire la sostituzione (che però è sempre assicurata nel caso di oggetti difettati).

Tramvia Sesto Fiorentino: quando l’inizio dei lavori per il nuovo percorso?

Un nuovo passo per portare il percorso della linea 2 della tramvia di Firenze fino a Sesto Fiorentino: arrivano i fondi per il progetto, con l’inizio dei lavori che potrebbe scattare già l’anno prossimo. Si partirà dal primo lotto, ossia l’estensione dall’aeroporto di Peretola fino al polo scientifico. Il Cipess, il Comitato interministeriale per la programmazione economica, ha dato il via libera ai finanziamenti per la realizzazione del tracciato, previsti dagli accordi di coesione governo-Regioni. L’intesa è stata firmata a Firenze lo scorso marzo dal governatore della Toscana Eugenio Giani e dalla premier Giorgia Meloni.

Sarà quindi garantita l’intera copertura finanziaria del primo tratto: 227 milioni di euro per la progettazione (finanziata dalla Regione) e per la realizzazione dell’opera (sostenuta da fondi europei). Per il secondo lotto, da polo scientifico fino al capolinea in piazza Spartaco Lavagnini nel centro di Sesto, serviranno altri 40 milioni circa.

Quando l’inizio dei lavori per la tramvia verso Sesto Fiorentino?

Il punto sull’inizio dei lavori della linea 2.2 della tramvia è stato fatto durante l’incontro pubblico, svolto il 13 aprile al polo scientifico di Sesto Fiorentino dal presidente Giani, insieme al sindaco Lorenzo Falchi e alla rettrice dell’Università di Firenze Alessandra Petrucci. Si va rapidamente verso la progettazione definitiva, è stato spiegato, per poi procedere alla gara per individuare il soggetto che curerà i cantieri. L’obiettivo è far partire i lavori nel 2025 e concludere l’opera nel giro di 5 anni, per non perdere i finanziamenti europei.

“Per avere in cinque anni la tramvia a Sesto Fiorentino oggi presentiamo il progetto di fattibilità, e abbiamo già dato gli incarichi per arrivare al progetto definitivo che sarà oggetto dell’appalto”, ha detto il presidente della Regione Toscana.

Il percorso della linea della tramvia per Castello, polo scientifico e Sesto

Al momento si conosce un progetto di massima del percorso che prolungherà la linea 2 della tramvia verso Sesto Fiorentino (chiamata dai tecnici “linea 2.2”), 6,8 chilometri con 11 fermate. Dall’aeroporto il tracciato si muoverà parallelamente al cosiddetto “viale del Metano” (viale XI Agosto) dall’altro lato del complesso della Scuola Marescialli e Brigadieri con una prima fermata a servizio del futuro Parco della Piana e una seconda vicino all’ente di formazione dei sottufficiali.

Poi proseguirà con uno stop nei pressi di via delle Due Case e arriverà alla stazione ferroviaria di Castello, una fermata per l’interconnessione con la linea ferroviaria Firenze-Prato. In seguito fermerà in via dei Frilli, vicino al centro commerciale Coop di Sesto, e in via della Pace. Un ramo del tracciato  servirà il polo scientifico e il nuovo liceo scientifico Agnoletti con una fermata. Qui si concluderà il primo lotto, quello finanziato e che dovrebbe essere realizzato a partire dal 2025.

La seconda parte del percorso (i cui lavori costeranno altri 40 milioni di euro, fondi in via di individuazione) si muoverà dal polo scientifico e porterà la tramvia  verso il centro di Sesto Fiorentino lungo l’asse di via Neruda/viale dei Mille con due fermate (Balestri e via Giusti) e il capolinea in piazza Spartaco Lavagnini . Qui il pdf con la mappa del progetto di fattibilità della linea per Sesto Fiorentino, al centro della Conferenza di Servizi.

La Fiorentina si gioca la finale di Coppa Italia a Bergamo

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Al Gewiss Stadium di Bergamo si ripartirà (mercoledì alle 21) dall’1-0 del Franchi grazie alla rete di Rolando Mandragora. In palio c’è l’accesso alla finale dell’Olimpico di Roma contro la vincente dell’altra semifinale tra Juventus e Lazio.

Le probabili formazioni

Tanti i problemi per Vincenzo Italiano che deve fare i conti con le condizioni non perfette di quattro big come Bonaventura, Nico González, Belotti e Beltrán. In porta certa la presenza di Terracciano, la difesa, invece, dovrebbe essere formata da Dodô, Milenkovic, Ranieri (in vantaggio su Martínez Quarta) e Biraghi. A centrocampo quasi certa la presenza di Mandragora. Al suo fianco Bonaventura o Arthur. La trequarti dovrebbe essere presidiata da Nico González, Beltrán e Kouame alle spalle dell’unica punta Belotti.

Gian Piero Gasperini non dovrebbe avere a disposizione né Holm, né Toloi, mentre dovrebbe recuperare Scalvini, il quale sembra comunque destinato a partire dalla panchina. Davanti a Carnesecchi la linea difensiva dovrebbe essere composta da Djimsiti, Hien e Kolasinac. In mezzo al campo ci saranno quasi certamente de Roon ed Ederson, mentre sulle fasce giocheranno Zappacosta a destra e Ruggeri a sinistra. Koopmeiners agirà in appoggio a De Ketelaere e Scamacca.

La manifestazione e le celebrazioni per il 25 aprile a Firenze

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Le celebrazioni ufficiali del Comune davanti Palazzo Vecchio, il classico pranzo “partigiano” sotto Torre San Niccolò e la manifestazione antifascista in piazza Santo Spirito: Firenze si prepara a ricordare il 25 aprile. Per festeggiare il 79esimo anniversario della Liberazione d’Italia dall’occupazione nazista, in città si svolgeranno diverse iniziative, ecco il programma 2024.

Le celebrazioni ufficiali del Comune di Firenze per il 25 aprile 2024

Il Comune di Firenze commemorerà l’anniversario nella mattinata del 25 aprile. Alle ore 10, in piazza dell’Unità italiana, sarà deposta una corona di alloro in onore dei caduti. Da qui partirà il corteo che arriverà fino in piazza della Signoria. Alle ore 11.00, dall’arengario di Palazzo Vecchio prenderanno la parola il sindaco, la presidente dell’Anpi Firenze Vania Bagni e tre studenti delle scuole superiori fiorentine che hanno aderito al Progetto “Percorsi resistenti. Snodi, luoghi, protagonisti della lotta di liberazione nel territorio fiorentino”, realizzato dall’Istituto Storico Toscano della Resistenza e dell’Età contemporanea.

Dopo le polemiche legate alla cancellazione del monologo di Antonio Scurati da parte della Rai, il Comune di Firenze ha deciso che in occasione della cerimonia sull’arengario, il drammaturgo Stefano Massini leggerà il testo realizzato dal Premio Strega sul 25 aprile.

Il pranzo del 25 aprile in piazza Poggi

Altra iniziativa, diventata ormai consuetudine, è il pranzo del 25 aprile all’ombra di Torre San Niccolò, in piazza Poggi. L’appuntamento inizia alle 12.00 e prosegue fino alle 17.00 con cori popolari e concertone insieme a Le Musiquorum, Ribellincor, Orkestra Ristretta di Sollicciano, De’ Soda Sisters, Dj Leblond.

L’evento è promosso da Casa del Popolo San Niccolò, ARCI Firenze, ANPI Firenze, CGIL Firenze, UDU, Studenti di Sinistra, AGT Firenze e CNGEI Firenze. Per quanto riguarda il pranzo è consigliata la prenotazione con prevendita (mail [email protected], Whatsapp, al 366 6492844) oppure direttamente alla Casa del Popolo di San Niccolò.

Il 25 aprile a Firenze: manifestazione antifascista in Santo Spirito

Nel pomeriggio del 25 aprile, in Oltrarno torna la manifestazione promossa da Firenze antifascista. Alle 15.30 il ritrovo in piazza Santo Spirito con interventi dal palco, poi alle 17 il corteo lungo le vie di San Frediano con partenza dal monumento al partigiano Potente e arrivo in piazza Tasso per rendere omaggio alle vittime dell’eccidio del luglio 1944. Infine il ritorno in Santo Spirito per concludere la serata in musica con Ivanoska e Disturbo Residuo. In piazza, spiegano gli organizzatori, “porteremo il no alla guerra, il no all’invio delle armi in Ucraina e al comando Nato alla Caserma Predieri, oltre alla solidarietà incondizionata alla resistenza palestinese”.

Durante la giornata presenti in piazza punti ristoro, banchini informativi e uno spazio bambini. Tra le realtà aderenti Anpi Oltrarno, Studenti fiorentini autorganizzati, Sanitari per Gaza, Firenze per la Palestina, Cuba Mambi, Anpi Lanciotto Ballerini di Campi, Cpa Firenze sud, Collettivo di Fabbrica ex Gkn, Via del Leone, Genuino Clandestino, Carc e Assemblea 16 febbraio.

Le iniziative dei circoli Arci

Oltre alla manifestazione in piazza Poggi, i circoli Arci di Firenze organizzano varie iniziative per celebrare il 25 aprile. Dalla Casa del popolo di Settignano alle ore 9.30 parte il cammino della Liberazione, verso il Tabernacolo di Gello, mentre dalle 16 musica live con Consorzio Diggei Indipendenti (Djset), La Nuova Pippolese (live) e Martinicca Boison (live). Camminata per i luoghi della Resistenza anche a Brozzi e a Fiesole.

Iniziative, merende, musica e cene, dal pomeriggio alla serata, anche nei circoli dell’Isolotto, Ponte a Greve, 25 aprile, Galluzzo, Girone. Sul sito di Arci tutte le iniziative.

Leggi anche: gli eventi a Firenze per il ponte del 25 aprile

Se cambio residenza devo richiedere una nuova tessera elettorale?

Si avvicinano le elezioni e ricompaiono anche i consueti dubbi sui documenti necessari per recarsi alle urne. Un caso particolare è quello della modifica del proprio indirizzo. “Se cambio residenza devo cambiare anche la tessera elettorale e fare richiesta di una nuova?”. Questa è una domanda piuttosto comune. Ebbene dipende dalla propria situazione, vediamo i particolari.

Cambio di residenza all’interno dello stesso Comune: l’adesivo per la tessera elettorale

Il caso più semplice riguarda chi ha fatto un cambio di residenza, ma è rimasto all’interno del territorio dello stesso Comune: in questa situazione non è necessario cambiare del tutto la tessera elettorale. Il documento sarà aggiornato grazie all’applicazione di un tagliando adesivo che gli uffici del Comune invieranno al cittadino e che andrà applicato nell’apposito spazio.

Questo perché nel frontespizio della tessera elettorale viene riportato anche dove si vota: il seggio cambia a seconda dell’indirizzo di residenza. Non è necessario fare richiesta dell’aggiornamento della tessera elettorale, perché la procedura scatta in automatico con il cambio di residenza. Ovviamente bisogna attendere i tempi tecnici per la compilazione delle liste elettorali da parte degli uffici comunali.

Spostamento della residenza: quando bisogna cambiare la tessera elettorale?

Se invece il cambio di residenza viene effettuato fuori dal Comune in cui si abitava in precedenza, sarà necessario cambiare completamente la tessera elettorale. È la città di arrivo, con il suo ufficio elettorale, a curare le procedure per il rilascio del nuovo documento, ha ribadito il Ministero dell’Interno in una recente circolare. Anche in questo caso non bisogna richiederla.

In genere è il messo comunale a portare a domicilio la nuova tessera elettorale (e a ritirare quella vecchia, che va necessariamente riconsegnata) e nel caso di assenza, lascia un avviso per consentire il successivo ritiro presso gli uffici comunali (anche da parte di una persona con delega).

Uffici aperti durante le elezioni

Come succede durante ogni tornata elettorale, anche per le europee e le amministrative 2024 gli uffici comunali che curano le operazioni per le votazioni saranno attivi in via straordinaria durante l’orario di apertura dei seggi. Se non si fosse ricevuta la tessera elettorale sarà possibile quindi andare di persona a richiederla, anche se è consigliabile non ridursi all’ultimo minuto per il ritiro. Qui spieghiamo cosa fare se la tessera elettorale è stata smarrita o se si sono esauriti i 18 spazi per i timbri.

In Toscana proroga dell’accensione del riscaldamento ad aprile: ecco dove

Per il freddo fuori stagione arrivato nella seconda parte di aprile 2024, anche in Toscana molti Comuni, tramite un’ordinanza ad hoc, hanno deciso la proroga dell’accensione del riscaldamento, permettendo ai cittadini di riattivare i termosifoni: succede a Firenze, Prato, Siena, Livorno, Arezzo e in molte altre città. Colpa di una massa di aria di provenienza artica che ha fatto crollare la colonnina di mercurio, dopo settimane di temperature sopra la media. Sull’Appennino è addirittura tornata la neve.

Dove scatta la proroga dell’accensione del riscaldamento in Toscana: da Firenze a Prato, da Livorno a Siena

Secondo la normativa nazionale, i singoli sindaci, in caso di condizioni climatiche eccezionali, possono decidere di allungare il periodi di attività degli impianti, in deroga al calendario nazionale. Nella nostra regione i termosifoni si sono spenti ufficialmente tra fine marzo e lo scorso 15 aprile, a seconda della zona climatica di appartenenza. A Firenze oggi, 23 aprile, è arrivata l’ordinanza di proroga dell’accensione del riscaldamento fino al 27 aprile, stessa data anche a Prato, mentre a Siena e Livorno il via libera ai termosifoni durerà fino al prossimo 30 aprile. Ad Arezzo al momento l’ordinanza comunale arriva fino al 24 aprile.

Tanti altri comuni hanno deciso di prolungare il periodo in cui è consentito tenere accesi i termosifoni. Si va dal Mugello (Vicchio fino al 1° maggio e Barberino di Mugello fino al 30 aprile) a Montevarchi (fino al 28 aprile), da Serravalle Pistoiese a Vernio (in entrambi i territori fino al 30 aprile). Per conoscere le misure decise nella propria zona è possibile consultare i siti ufficiali dei singoli Comuni.

Qual è l’orario di accensione dei termosifoni e la temperatura consentita?

Anche la proroga dell’accensione del riscaldamento (in Toscana come nel resto d’Italia) sottostà alle regole nazionali dettate dal decreto del presidente della Repubblica n°74 del 2013. Secondo la normativa i termosifoni possono essere accesi per una durata che non superi la metà di quella consentita a pieno regime (a Firenze la proroga è quindi fino a un massimo di 6 ore giornaliere), tempo che si può distribuire in diverse finestre orarie durante la giornata. In ogni caso gli impianti non possono essere attivi prima delle 5 del mattino e dopo le ore 23. Inoltre vengono fissati i limiti di temperatura: negli ambienti riscaldati dai termosifoni, siano essi condominiali o singoli, non si devono superare i 20 gradi (18° per gli edifici adibiti ad attività industriali, artigianali ed assimilabili), con due gradi di tolleranza.

Matrimonio da sogno in Toscana: 5 città dove sposarsi

Il numero di cittadini stranieri che scelgono di organizzare il loro matrimonio in Toscana sta costantemente aumentando come emerge dai dati forniti dal Centro Studi Turistici di Firenze. Nel 2023, la regione ha registrato il più alto numero di nozze internazionali rispetto alle altre aree, con un totale di 2600 unioni, il 12,5% in più rispetto al 2022. Questo ha generato un incremento del 29,5% nel volume d’affari, raggiungendo quasi i 170 milioni di euro. Sposarsi in Toscana offre paesaggi mozzafiato, castelli, borghi medievali e spiagge incantevoli. Per chi sta decidendo di dire “Lo voglio”, ecco 5 suggerimenti per celebrare il matrimonio in Toscana con alcune location da favola.

San Galgano: un matrimonio sotto il cielo della Toscana

Indubbiamente, San Galgano rappresenta uno dei luoghi più incantevoli per sposarsi in Toscana. Questa antica abbazia, priva di tetto e risalente al XIII secolo, è oggi una delle sedi offerte dal comune di Chiusdino (Siena) per i matrimoni civili. Qui ci sarà l’opportunità di scambiare i voti sotto il cielo, sia durante il giorno che dopo il tramonto e di notte. Per coloro che desiderano una cerimonia cattolica, a pochi passi si trova L’Eremo di Montesiepi, una chiesa intima e romantica che ospita la celebre “Spada nella Roccia“.

San Galgano
San Galgano

Matrimonio in Toscana vicino alla spiaggia: Castiglioncello

La maggior parte delle cerimonie che si svolgono al mare o proprio sulla spiaggia sono di tipo simbolico. Ogni Comune ha però la possibilità di istituire oltre agli Uffici interni della Casa Comunale, anche uffici separati ed esterni liberalizzando alcuni luoghi tra cui proprio le spiagge. La normativa per il matrimonio in spiaggia cambia a seconda del territorio, per questo la prima cosa da fare è contattare direttamente i vari Comuni della costa.

Per una cerimonia religiosa vicino al mare si può optare per la chiesa dell’Immacolata Concezione a Castiglioncello, nel comune di Rosignano Marittimo. Concluso il rito si potrà scegliere di continuare la festa in una delle tante ville a picco sul mare o direttamente in uno stabilimento sulla spiaggia. Un luogo gettonato a due passi dal mare, sempre  è il Castello Pasquini: una costruzione storica in stile medievale risalente alla fine del 1800, dove è appunto possibile svolgere il rito civile. Il Castello è dotato anche di giardini ed è molto vicino alla spiaggia.

Gargonza per un matrimonio reale

In tutta la Toscana, numerosi edifici storici offrono un scenario da favola per i matrimoni. Tra i più belli troviamo il Castello di Gargonza in provincia di Arezzo. Risalente al Duecento, Gargonza è un borgo fortificato che incanta con il suo fascino senza tempo. Qui, la cerimonia nuziale può essere celebrata sia con rito religioso che simbolico nella Parrocchia di SS. Tiburzio e Susanna, oppure con una cerimonia simbolica, nei giardini del borgo o all’interno del Salone del Frantoio.

Per coloro che desiderano un matrimonio civile, le opzioni non mancano: è possibile scegliere tra il chiostro rinascimentale o il giardino di fronte allo storico Municipio di Monte San Savino, distante solamente 6 km da Gargonza.

Gargonza
Gargonza

Matrimonio nel cuore delle Apuane: il sì nelle grotte

Le coppie che sognano di sposarsi in una location stravagante trovano risposta nel Comune di Fivizzano. Nella provincia di Massa Carrara è possibile celebrare le nozze con rito civile nelle Grotte di Equi Terme, un luogo antico e ricco di storia.

Dal 2015 è stata anche introdotta la possibilità di arricchire la propria cerimonia con un’esibizione del Gruppo Storico Fivizzano. L’Associazione Sbandieratori, da anni impegnata nell’arte dell’intrattenimento, offre questo servizio specializzato. Per ulteriori dettagli, è possibile contattare direttamente il Comune di Fivizzano.

Firenze: una vasta scelta di location per matrimoni

Grazie alla vasta gamma di opzioni, sposarsi in Toscana in cornici da sogno non è difficile e non è da meno il capoluogo. Per quanto riguarda il rito civile, il Comune di Firenze offre una selezione di suggestivi luoghi per celebrare matrimoni. La più recente aggiunta a Firenze è l’ex infermeria del convento di Santa Maria Novella, introdotta nel settembre 2019 come una delle “location d’arte” consigliate. Inoltre si può scegliere tra diverse sale in Palazzo Vecchio (Sala di Lorenzo, Salone dei Cinquecento, Sala Rossa) e al Museo Bardini (nella Sala della Carità). A queste opzioni si aggiunge la Sala Consiliare di Villa Vogel, situata nella periferia nel quartiere dell’Isolotto e il Giardino delle Rose vicino a piazzale Michelangelo.

Come funziona il voto dei fuori sede per le europee: il modulo pdf

È la prima volta del voto degli studenti fuori sede: in occasione delle elezioni europee 2024 chi si trova in un Comune diverso da quello di residenza per motivi di studio potrà votare, ma sarà necessario fare domanda. Della questione si discute da anni. Questa possibilità però viene prevista solo per le studentesse e gli studenti (di università, scuole ed enti di formazione) ed esclusivamente per le consultazioni Ue dell’8 e 9 giugno, non per le comunali o le regionali che si svolgono nello stesso weekend. Attenzione ai termini per fare richiesta: ecco come funziona nel dettaglio il voto per i fuori sede e il modulo pdf.

I requisiti per votare fuori sede

La nuova possibilità è stata prevista dal decreto legge n° 7 del 2024 e convertito in legge lo scorso 25 marzo. Il requisito per chiedere di votare fuori sede è quello di essere domiciliati da almeno 3 mesi, per motivi di studio in un’università, scuola o istituzione formativa, in un Comune fuori dalla propria regione di residenza.

Gli studenti potranno così scegliere i candidati alle elezioni europee della circoscrizione di origine, senza rientrare nella propria regione. Per le europee il nostro Paese è diviso in 5 circoscrizioni: Italia Nord-Est, Nord-Ovest, Centro, Sud e isole. Per quanto riguarda le comunali questi elettori, per esercitare il diritto di voto, dovranno invece tornare necessariamente presso il proprio Comune di residenza.

Voto degli studenti fuori sede: come funziona e quando fare richiesta (modulo pdf)

Per votare in occasione delle elezioni europee, gli studenti fuori sede dovranno fare domanda entro il 5 maggio 2024 al Comune dove si trovano per motivi di studio compilando un apposito modulo pdf. Andranno indicati l’indirizzo completo del domicilio e una mail e bisognerà allegare la copia di un documento d’identità valido, della tessera elettorale e del certificato di iscrizione presso un’istituzione scolastica, universitaria o formativa.

Qui il modello pdf messo a disposizione dal Ministero dell’Interno. La domanda potrà essere revocata entro il 15 maggio 2024. A Firenze, ad esempio, dovrà essere inviato al Comune tramite mail, all’indirizzo [email protected].

Dove voteranno gli studenti fuori dal proprio Comune

Entro il 4 giugno 2024, agli elettori che avranno fatto richiesta arriverà un un attestato di ammissione al voto fuori sede, in cui sarà indicato in quale sezione si potrà votare, con tanto di indirizzo. In particolare il voto dei fuori sede è previsto nel Comune dove vivono, se questo fa parte della stessa circoscrizione della regione di residenza, altrimenti in seggi speciali che saranno creati nel capoluogo di regione.

Facciamo due esempi. Se si studia a Siena e si è residenti in una regione del Centro Italia parte della stessa circoscrizione elettorale della Toscana per le europee (Umbria, Marche o Lazio), si voterà in un seggio di Siena. Se invece si studia a Siena e si è residenti in Comune al di fuori di questa circoscrizione elettorale bisognerà recarsi nel seggio speciale allestito nel capoluogo di regione, Firenze in questo caso. Ad ogni modo gli studenti fuori sede hanno diritto alle agevolazioni di viaggio (come gli sconti in treno) per andare dal comune di domicilio temporaneo al capoluogo di regione. Gli stesi studenti fuori sede ammessi al voto per le europee potranno proporsi come scrutatori nei seggi speciali, se i Comuni in questione ne avranno necessità.