martedì, 13 Maggio 2025
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Chi è Eleonora Riso, la vincitrice di Masterchef 2024

Nata a Livorno, 27 anni, cameriera in un noto ristorante di Firenze: ecco chi è Eleonora Riso la vincitrice di Masterchef 2024. Il menù creativo della cuoca toscana è valso il primo posto nella finale della 13esima edizione italiana del talent di Sky. Dietro a lei, sul podio della gara culinaria, Michela Morelli e Antonio Mazzola. Un successo anche televisivo, visto che la finalissima dello show è stata quella più vista delle ultime 4 edizioni del programma.

Il menù di Eleonora e cosa vince

Eleonora ha vinto Masterchef 2024 grazie a uno dei suoi menù assolutamente originali, ispirato al Sol Levante e chiamato “Ichigo Ichie – Quant’è bello leggere tra le righe”. Lo spunto è stato il concetto giapponese di “ichigo ichie”, ossia di un momento presente che va vissuto appieno, senza ripensamenti e senza rimandare.

Queste le pietanze preparate dalla giovane livornese: antipasto Nonno Umami (chips di carta di riso, “insalata russa” scomposta, concentrato di acciughe e vin santo, wasabi), Fiume sacro come primo piatto (ravioli al vapore ripieni di patate aromatizzate al rosmarino, tartare di trota marinata, pompelmo, brodo dashi), Pelle ribelle come secondo (anguilla in doppia cottura e laccata, salsa di albicocche e alloro, insalatina di sedano, cetriolo, mela verde, rafano e zenzero). E per finire il dolce “Mochi = Grande Fortuna”, con il dessert tipico giapponese ripieno i bavarese al cocco e cardamomo con frutta fresca, accompagnato da un bubble tea con sfere al caffè e tè matcha.

“Dedico la vittoria a tutti i disagiati come me, cioè quelli che si trovano a disagio nelle consuete dinamiche sociali”, ha detto Eleonora dopo la vittoria. Porta a casa 100.000 euro in gettoni d’oro, la possibilità di pubblicare il suo primo libro di ricette e l’accesso al corso di alta formazione presso Alma – La Scuola Internazionale di Cucina Italiana.

La vincitrice di Masterchef 2024: chi è Eleonora Riso

Nata e cresciuta a Collesalvetti (Livorno), Eleonora Riso ha molte avventure alle spalle. A partire dagli studi. Dopo il diploma al liceo scientifico si è iscritta prima alla facoltà di Ingegneria Edile, all’ateneo di Pisa, poi ad Architettura, ma non ha mai finito il suo percorso. “La vita universitaria mi mette ansia“, ha ammesso. Una persona molto creativa, a partire dai capelli che sono stati letteralmente di tutti i colori, dal blu al verde fino al bianco-nero, raccontava la Masterchef nella sua scheda di presentazione per il programma tv.

Tra le curiosità su di lei anche un’abitazione diversa dal solito. Dopo due settimane in Francia per prendere parte alla vendemmia, è venuta ad abitare a Firenze in una casa in mezzo al bosco. Una sorta di comune in versione moderna dove la vincitrice di Masterchef ha avuto a che fare con orti, galline e arnie di api.

In che ristorante di Firenze ha lavorato Eleonora Riso?

L’ultima professione nel curriculum di Eleonora Riso è quella di cameriera in un noto ristorante di Firenze (su Likedin la qualifica precisa è chef de rang): la vincitrice di Masterchef ha lavorato al Cibreo, la mitica trattoria fondata da Fabio Picchi. “Siamo tutti matti lì, io mi sono emozionata ad assaggiare un piatto tipico che fanno lì: una roba con le frattaglie, ho pianto quando l’ho assaggiato”, ha detto a Sky.

Non più Tuscany Hall: il Teatro Tenda di Firenze ha un nuovo nome

Nuovo nome per il Teatro Tenda di Firenze: da oggi, 1° marzo 2024, non si chiama più Tuscany Hall ma Teatro Cartiere Carrara. Cambia denominazione per i prossimi 6 anni, tuttavia “resta in famiglia” perché la struttura di lungarno Aldo Moro si lega ancora di più all’azienda cartiera lucchese, guidata dalla famiglia Carrara, proprietaria del marchio “Tuscany”, sponsor fino a questo momento.

Dal Teatro Tenda di Firenze al Tuscany Hall: il nuovo nome

Nato nel 1978, il Teatro Tenda è diventato anno dopo anno un punto di riferimento per l’offerta culturale toscana. Nel 2002 il vecchio tendone lasciò il posto a una struttura permanente, capace di accogliere fino a 2.300 persone, con un sistema modulare di allestimento per ospitare oltre a concerti e spettacoli anche convegni, fiere, concorsi, eventi gastronomici e molto altro ancora. In passato questo spazio era stato “intitolato” a diversi sponsor, passando da Saschall a Obihall fino a Tuscany Hall, l’ultima denominazione decisa nel 2019.

Adesso prende il nome dell’impresa toscana Cartiere Carrara, che conta 7 stabilimenti in Italia (anche a Capannori, Pietrabuona e Pratovecchio), 730 dipendenti e una capacità produttiva di 300mila tonnellate l’anno di carta tissue (ossia carta assorbente, tovaglioli, ecc.). Nel corso degli anni il palco del teatro fiorentino è stato calcato dai più grandi nomi del panorama artistico internazionale, da Patti Smith a Ligabue, fino a Nick Cave, Sigur Ros, Moby, Muse, Simple Minds, Cesare Cremonini, Robert Plant, Joan Baez, Maneskin.

I prossimi nomi sul palco del Teatro Cartiere Carrara di Firenze

Nelle prossime settimane su questo palcoscenico sono in arrivo, tra gli altri, Fabio Concato (9 marzo), Angelo Pintus (12-14 aprile), Fulminacci (18 aprile) e l’attesissimo live della vincitrice di Sanremo, Angelina Mango (21 ottobre). “Grazie al sostegno di Cartiere Carrara e, dal 2017, di Banca Cambiano, il nuovo Teatro Cartiere Carrara sarà dunque sempre più sala polivalente di qualità, destinata a pubblico, imprese, istituzioni e associazioni”, viene spiegato in una nota.

Come cambia l’ex Meccanotessile di Firenze: il progetto e i prossimi lavori

Fuori l’Isia, dentro l’Università. E poi arriveranno ludoteca, centro giovani, case, una piazza coperta con bar e ristoranti. Cambia leggermente la “mappa” dell’ex Meccanotessile di Firenze, l’area a Rifredi grande 27mila metri quadrati che fu delle Officine Galileo, abbandonata da mezzo secolo e da dieci anni al centro di un progetto di riqualificazione. L’ultima notizia è che si avvicendano gli inquilini, ma non muta la vocazione dell’enorme complesso di via Alderotti.

Aule e laboratori dell’Università di Firenze nelle ex Officine Galileo

L’Isia, Istituto superiore per le industrie artistiche, ha abbandonato l’idea iniziale di trasferirsi nell’ex Meccanotessile, chiedendo al Comune l’uso delle Scuderie di Villa Strozzi e della vicina sede del Centro di formazione professionale di via Pisana (nella zona del Quartiere 4). Al suo posto, nelle strutture di via Alderotti saranno realizzate aule e laboratori dell’Università di Firenze, che ha avanzato il suo interesse per l’edificio, collocato in un quadrante della città dove l’ateneo è già presente, a Careggi e al polo di Novoli.

In passato si era ipotizzato un trasloco di Ingegneria, tuttavia ancora non è stato deciso quale facoltà arriverà nell’ex Meccanotessile. In parallelo va avanti il confronto tra il Comune e Indire, l’Istituto nazionale di documentazione, innovazione e ricerca educativa, per capire se l’ente sia ancora interessato a prendere casa nelle ex Officne Galileo, come affermato in passato.

Parcheggio ex Officine Galileo Firenze
Foto: Cge fotogiornalismo

Il progetto di riqualificazione dell’ex Meccanotessile di Firenze e i prossimi lavori

Nell’area sono già stati realizzati un parcheggio e un parco. I primi cantieri, proprio per il giardino, partirono dieci anni fa. Adesso vanno avanti i lavori del progetto di riqualificazione dell’ex Meccanotessile di Firenze, per la creazione di nuovi servizi di interesse pubblico tra cui un centro giovani e una ludoteca, oltre a un’ala dell’edificio che sarà dedicata agli alloggi di housing sociale. Sempre all’interno dell’area verrà alla luce una piazza coperta con servizi di ristoro per studenti e cittadini, i cui lavori – spiega il Comune – saranno conclusi entro la fine del 2024.

Riprendono i lavori in via Mariti, fuori dal cantiere Esselunga

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A Firenze riprendono i lavori per le opere pubbliche all’esterno dell’area del cantiere per la nuova Esselunga di via Mariti, interessata dal crollo che ha causato la morte di 5 operai lo scorso 16 febbraio. Si tratta di interventi, a carico della catena di supermercati, lungo via Mariti che interessano la viabilità, i marciapiedi, le piste ciclabili e gli alberi. Questi lavori sono collegati al piano di recupero della zona dell’ex Panificio Militare. Nei giorni scorsi il sindaco Dario Nardella aveva chiesto che queste opere pubbliche concordate fossero concluse, per non creare altri disagi ai cittadini.

I lavori nell’area esterna al cantiere per la nuova Esselunga di via Mariti

La società incaricata della riqualificazione di via Mariti, su indicazione di Esselunga, tornerà a effettuare i lavori all’esterno del cantiere interessato dal crollo, a partire da lunedì 4 marzo. La ditta “non è titolare di alcun subappalto né di alcuna lavorazione comunque connessa con il cantiere per l’edificio commerciale”, ha specificato il Comune in una nota. Il cantiere del supermercato, dopo il grave incidente sul lavoro, è stato posto sotto sequestro.

Esselunga si è poi impegnata a continuare gli interventi anche per realizzare un giardino in via Ponte di Mezzo, del quale si farà carico della gestione e della manutenzione, come previsto dal piano per l’ex Panificio Militare. “Ringrazio Esselunga – per aver accolto velocemente la nostra richiesta – ha detto Nardella -. Le opere pubbliche previste in questa parte della città sono attese dai cittadini da molto tempo e renderanno il quartiere più vivibile e funzionale”.

Un parco al posto del supermercato

Intanto la tragedia di via Mariti ha riaperto la discussione sul futuro dell’area dove si stavano svolgendo i lavori per il nuovo supermercato Esselunga e per nuovi parcheggi. L’assemblea 16 febbraio, nata a seguito della strage sul lavoro unendo abitanti e commercianti di via Mariti, ha rilanciato l’idea di creare un parco al posto del supermarket. Il 16 marzo, a un mese dall’incidente, l’assemblea promuoverà una raccolta firme, mentre per il 23 marzo alle 15.30 sta mettendo su una manifestazione con un corteo che partirà dall’Esselunga di via di Novoli, attraverserà il quartiere e passerà in via Mariti per chiedere che i lavori per il nuovo supermercato non siano riattivati.

Lavori tramvia: linea 1 interrotta di notte per circa un mese

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Per circa un mese, in orario notturno, la linea 1 della tramvia di Firenze sarà interrotta tra le fermate Fortezza e Strozzi Fallaci, in modo da permettere ai tecnici di “allacciare” l’alimentazione del nuovo tratto per cui sono in corso i lavori. Le operazioni serviranno in particolare a collegare la linea elettrica già in funzione per la T1 a quella della variante al centro storico, ossia il tracciato che prosegue lungo viale Lavagnini per poi arrivare in piazza della Libertà e in San Marco.

Quando sarà interrotta la linea 1 della tramvia di Firenze per lavori alla linea elettrica

L’impatto di questi lavori sulla circolazione dei veicoli sarà limitato, ma per consentire gli interventi verrà interrotta l’alimentazione della linea 1 tramvia in un tratto limitato. Da lunedì 4 marzo 2024, dal lunedì al giovedì, dalle ore 23 in poi i convogli della linea 1 non circoleranno tra le fermate “Fortezza” e “Strozzi Fallaci” e saranno sostituiti da un bus navetta. Il servizio sarà regolare invece tra “Villa Costanza” e “Fortezza” e tra “Strozzi Fallaci” e “Careggi”. I convogli torneranno a percorrere i binari tra le due fermate al mattino, con la ripresa del servizio. Queste modifiche alla circolazione rimarranno in vigore per circa un mese, ma come detto non interesseranno il weekend, quando la tramvia è in servizio fino alle 2 di notte. Informazioni e aggiornamenti sul sito www.gestramvia.it.

I lavori sulla linea elettrica: primi test con i tram ad aprile

“Si tratta di un passaggio fondamentale per il completamento della linea Fortezza-Libertà-San Marco – commenta l’assessore alla Mobilità del Comune di Firenze Stefano Giorgetti –. Dopo i binari, infatti, adesso saranno collegate anche le linee di alimentazione in attesa dell’avvio delle prime prove del tram nel tratto fino a Libertà in programma ad aprile”. Come annunciato nei giorni scorsi, intorno al 19 aprile i primi tram circoleranno (senza passeggeri a bordo) sui nuovi binari di viale Lavignini, tra la Fortezza e piazza della Libertà, per le verifiche tecniche.

Manifestazione degli studenti a Firenze: il 2 marzo al consolato Usa

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Dopo le manganellate di venerdì scorso in città e a Pisa, i collettivi degli studenti hanno annunciato una nuova manifestazione pro Palestina, stavolta davanti al consolato statunitense di Firenze, sabato 2 marzo 2024. La Questura di Firenze valuterà come muoversi, in un quadro molto delicato, tra obiettivi sensibili e tutela del diritto di manifestare. Le immagini degli scontri hanno destato polemiche e la procura di Firenze ha aperto un fascicolo di indagine, ipotizzando vari reati, sia a carico dei manifestanti sia per alcuni poliziotti, mentre la comandante del reparto mobile di Firenze è stata trasferita.

La manifestazione di sabato 2 marzo davanti al consolato americano di Firenze

Dopo un’assemblea aperta, svolta mercoledì 28 febbraio in piazza Santissima Annunziata, gli studenti medi e universitari hanno rilanciato una nuova manifestazione a Firenze in sostegno della comunità palestinese: si troveranno sabato 2 marzo, alle ore 18 davanti al consolato degli Stati Uniti per un presidio in via del Curtatone, aperto anche a lavoratori e docenti. Poi si dirigeranno verso San Frediano. Alla mobilitazione hanno annunciato la loro partecipazione il collettivo K1 del Machiavelli- Capponi, gli Studenti di sinistra, la comunità palestinese e anche il sindacato di base Si Cobas.

Il presidio di sabato è stato indetto “per rivendicare il diritto di cittadine e cittadini , studenti e studentesse, di manifestare ed esprimersi sotto al consolato USA“, si legge in un comunicato. “Firenze non ha paura. Stop al genocidio“, è lo slogan scelto per la mobilitazione. “Porteremo la nostra voce davanti al consolato USA per richiedere la fine del genocidio, il cessate il fuoco immediato, la fine dell’occupazione coloniale israeliana – è scritto nel comunicato – Perché non può vincere la paura. Non possono vincere i manganelli. Perché di fronte all’orrore che quotidianamente si consuma a Gaza sentiamo dentro di noi il dovere di non rimanere indifferenti”.

Gli scontri a Firenze

Dopo gli scontri tra polizia e manifestanti registrati a Firenze e Pisa nei giorni scorsi è intervenuto anche il presidente della Repubblica Sergio Mattarella, che ha chiamato il ministro dell’Interno Piantedosi. Intanto è stata trasferita la comandante del reparto mobile di Firenze, Silvia Conti, reparto che era impegnato venerdì scorso durante le manifestazioni a Firenze e Pisa. Dal Ministero dell’Interno è stato spiegato che l’avvicendamento era già in programma per la richiesta della dirigente di avvicinarsi a casa in vista della pensione.

La procura di Firenze ha aperto un fascicolo ipotizzando i reati di lesioni (dopo il ferimento di una ragazza al volto da parte di alcuni poliziotti) e, nei confronti di alcuni partecipanti al corteo che si è diretto verso il consolato USA, di manifestazione senza preavviso, violenza e resistenza a pubblico ufficiale. In corso anche un’indagine amministrativa del Viminale.

Allerta meteo arancione in Toscana martedì 27 febbraio

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Allerta meteo arancione per buona parte della Toscana (gialla a Firenze) durante tutta la giornata di martedì 27 febbraio 2024. È quella emessa dalla Sala operativa della Protezione civile regionale, a seguito di un’intensa perturbazione che sta interessando il Centro-Nord Italia. Arriva anche la neve, ma solo sulle vette più alte dell’Appennino settentrionale.

Il 27 febbraio allerta meteo arancione in Toscana e in alcuni comuni della provincia di Firenze

L’allerta con codice arancione per rischio idrogeologico e rischio idraulico del reticolo minore (ossia torrenti e fiumi più piccoli) riguarda le zone Nord occidentali della Toscana (le province di Massa Carrara e Lucca), la costa delle province di Pisa, Livorno e Grosseto e l’area dei bacini del Bisenzio e dell’Ombrone Pistoiese (ossia il pratese, il pistoiese, Calenzano, Campi Bisenzio, Sesto Fiorentino e Signa), dove l’allerta arancione riguarda pure i corsi d’acqua maggiori. In questi territori sono previste piogge anche intense, con quantità di precipitazioni che potranno risultare in alcuni casi elevate e concentrate in poche ore. Per questo molti sindaci hanno deciso di chiudere le scuole. Qui spieghiamo cosa significa allerta meteo arancione.

Allerta meteo con codice giallo a Firenze

Nel resto della regione il codice è giallo. In particolare per l’area di Firenze città e di Bagno a Ripoli, Fiesole, Greve in Chianti, Impruneta, Lastra a Signa, Pontassieve, San Casciano in Val di Pesa, Scandicci e Tavarnelle Val di Pesa l’allerta meteo per martedì 27 febbraio è di codice giallo. Riguarda il cosiddetto “reticolo minore” che comprende i corsi d’acqua secondari, soprattutto Ema, Mugnone e Terzolle e durerà fino alla mezzanotte. Sul sito della Regione si trovano i consigli su come comportarsi in caso di allerte meteo.

Quando smetterà di piovere?

Secondo le previsioni del Consorzio Lamma, in base alle quali vengono emesse le allerte meteo in Toscana, un primo miglioramento è previsto dalla serata di martedì 27 febbraio con l’attenuazione delle precipitazioni, ma che non lasceranno la regione. Durante tutta la giornata di mercoledì resterà l’allerta gialla in tutta la Toscana per rischio idrogeologico e idraulico del reticolo minore, temporali forti e vento. Il 28 febbraio sono previste piogge sparse, per lo più deboli, più frequenti nel grossetano e sui versanti emiliano romagnoli dell’Appennino, mentre in serata è attesa una nuova intensificazione dei venti di Grecale. Tempo perturbato e variabile è previsto tra giovedì e venerdì.

Drusilla Foer in ospedale per polmonite bilaterale

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Drusilla Foer anche in ospedale (dove si trova ricoverato per polmonite bilaterale il suo “alter ego” Gianluca Gori), non rinuncia all’ironia. “Ma andatevene uccelli del malagurio“, esclama in un video postato sui social, rispondendo a chi è andato a trovarla e (con indosso la mascherina Ffp2) le consiglia di “riguardarsi”, di iniziare a pensare a qualche “parolina da scrivere” o ancora di indossare “la vestaglina” ogni volta che si alza. “Ho una polmonite bilaterale, questo va ammesso, però mi sto curando“, dice Drusilla, che in genere è molto riservata sulla propria vita privata. Il video si conclude poi con la scritta “Ci rivediamo presto”.

Perché Drusilla Foer è in ospedale: polmonite bilaterale

Anche Gianluca Gori, l’altro “volto” di Drusilla Foer, ha pubblicato sul suo profilo Facebook foto dal letto d’ospedale che lo ritraggono con i tubi per la ventilazione artificiale, usati appunto per chi ha problemi respiratori. “Tutto bene. Polmonite bilaterale ma poi guarisco“, ha scritto l’attore. E proprio sui social sono arrivati migliaia di messaggi per augurare una pronta guarigione a Drusilla Foer. Tra le reazioni al video postato su Facebook e Instagram anche quelle di vip come Asia Argento, “Solo tu potevi creare un video del genere, my love guarisci presto” ha scritto l’attrice, o Eva Grimaldi, “Oiiii dajjjjje, tuttə ti aspettano”.

 

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Spettacoli cancellati

A seguito del ricovero in ospedale, le prossime date dello spettacolo teatrale “Venere Nemica” in cui era impegnata Drusilla Foer insieme a Elena Talenti, sono state rimandate. In particolare sono state cancellate le rappresentazioni in programma dal 22 al 25 febbraio a Pesaro e quella di Rimini del 28 febbraio, i cui biglietti saranno validi per le date che saranno comunicate dagli organizzatori.

La Fiorentina rimonta e sorpassa la Lazio

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La Fiorentina vince in rimonta lo scontro diretto per l’Europa. Lazio avanti con Luis Alberto poco prima dell’intervallo, poi la ribaltano Kayode e Bonaventura. Tre punti importanti e settimo posto in classifica. Viola spreconi: quattro i pali colpiti ed un rigore sbagliato. Squadra estremamente offensiva con Arthur, Beltran e Bonaventura a centrocampo e Sottil, Belotti e Gonzalez in attacco. Maurizio Sarri risponde affidandosi a Luis Alberto con Immobile prima punta.

La partita

Dominio viola per tutto il primo tempo. Ben tre i pali colpiti in 41 minuti, portando a 16 il numero di montanti centrati in stagione. Sottil, dopo pochi minuti, prova il tiro ma la conclusione è alta, poi Nico Gonzalez, con Provedel che manda la palla sul palo e la conclusione a botta sicuro di Bonaventura salvata da un intervento in extremis di Casale. La Fiorentina colpisce un altro palo con il colpo di testa di Belotti, mentre il terzo palo arriva al 41’ sull’asse Biraghi-Nico Gonzalez, con il tocco dell’argentino sull’angolo a rientrare battuto dal compagno. Proprio al 45’ la Lazio imbastisce un contropiede che Guendouzi rifinisce per Luis Alberto che beffa Terracciano con una conclusione che s’insacca all’angolino sinistro.

In avvio di ripresa la Fiorentina torna in attacco. Al 56’ conclusione di Nico Gonzalez da fuori area che sorvola la traversa. Poco più tardi Provedel salva sul colpo di testa di Ranieri sugli sviluppi di un corner. Al 61’ la Fiorentina trova il pari con Kayode che, sul cross da sinistra di Belotti, si fa trovare sul secondo palo e con il destro batte Provedel. Dopo 5 minuti Belotti viene atterrato in area da Casale. Per l’arbitro Guida non ci sono discussioni: è rigore. Nico Gonzalez sbaglia e colpisce ancora il palo (il quarto della serata), fallendo il secondo penalty di fila dopo quello contro l’Inter. Al 69’ però gli uomini di Vincenzo Italiano completano la rimonta. Conclusione dal limite dell’area di Beltran, Provedel respinge ma Bonaventura è il più lesto ad arrivare sulla palla e ribattere in rete per il definitivo 2-1. La Fiorentina sorpassa la Lazio in classifica e si porta a 41 punti, a sette punti dal quarto posto occupato dal Bologna.

L’allenatore

Felice, a fine gara, Vincenzo Italiano. “All’intervallo ho detto ai ragazzi di continuare a proporre quello che stavamo facendo, avevamo messo in grande difficoltà la Lazio. Poi siamo stati premiati con un secondo tempo di qualità e la ricerca di una vittoria che mancava, è una vittoria arrivata con grande merito. Siamo già al quarto rigore sbagliato, oggi meno male siamo riusciti a vincere, sta diventando una maledizione ma il rigorista è Gonzalez. Sta girando male – continua Italiano – ma mi ha promesso che il prossimo lo segnerà, quindi se lo sbaglierà saranno cavoli suoi! Il prossimo rigore lo tirerà ancora Nico. Agli attaccanti ripeto tutti i giorni che non è solo il gol che li rende migliori, ma anche lavorare per la squadra e giocare con spirito di battagliero. Andrea Belotti è arrivato con grande entusiasmo e voglia, fa vedere con quale spirito giocare, si è integrato benissimo nella partita di oggi è stato straordinario nel far salire la squadra, andare in pressione e lavorare per i compagni. In questo periodo abbiamo patito tre grossi infortuni, Bonaventura, Gonzalez e Arthur, poi ci abbiamo messo anche del nostro, recuperando la condizione di qualche giocatore importante possiamo tornare a giocare con maggiore intensità. Oggi abbiamo sacrificato Mandragora e Duncan per cercare di avere più qualità, ma ci sarà spazio per tutti in base all’avversario per essere più offensivi, meno qualitativi, più fisici, se tutti rispondono presente si può condividere un percorso importante”.

“Sacrifici per la sanità, ma devono essere ripagati da migliori servizi”

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Un’eccellenza in Italia, ma che inizia a sentire gli effetti dei pesanti tagli alla Sanità pubblica, in un quadro in cui il fisco italiano è sempre meno equo. È questa la fotografia del sistema sanitario toscano scattata dagli esperti ospiti del convegno “Più sani, più equi” organizzato a Firenze il 26 febbraio da SPI CGIL Toscana, il sindacato dei pensionati.

“Migliori servizi e costi equi”

“Con la manovra il Governo ha ridotto le risorse per la sanità pubblica e questo, insieme alla mancata restituzione del payback, ha penalizzato le regioni a maggiore vocazione pubblica, come la Toscana – ha spiegato Alessio Gramolati, segretario generale SPI CGIL Toscana – Se la Giunta regionale non avesse fatto la manovra sull’addizionale sarebbe scattato il Piano di rientro, e questo avrebbe voluto dire alzare l’addizionale anche per i redditi sotto i 28mila euro, cancellare gli extra Lea e bloccare il turnover di medici e infermieri. Ma ci aspettiamo che il sacrificio di lavoratori dipendenti e pensionati venga ripagato attraverso migliori servizi e costi equi”.

Tra le richieste del sindacato dei pensionati al governo quella di portare le risorse per la sanità ad almeno il 7,5% del PIL, come richiesto con la raccolta firme “Impazienti” che ha superato le 120mila adesioni, e la restituzione del payback. “Oggi l’elemento che caratterizza l’operato del governo – ha aggiunto Gramolati – è la proposta di soluzioni politiche che non sono in grado di rispondere alla domanda di nuovi diritti, e allora si offre una deroga ai doveri. Il filo che lega le vicende che attraversano il Paese passa dal tentativo di separare il principio costituzionale che si fonda sull’inalienabilità dei diritti e l’inderogabilità dei doveri: invece chi governa deve essere capace di tenerli insieme, altrimenti sfascia il Paese”.

Lo stato di salute della sanità toscana e l’iniquità del fisco italiano

Il servizio sanitario della Toscana, seconda una ricerca del Laboratorio MeS Management e Sanità della Scuola Sant’Anna di Pisa, è uno tra quelli che in Italia fa registrare le migliori perfomance, nonostante esistano delle criticità legate ai pronto soccorso e alle liste di attesa. Allo stesso tempo, i recenti tagli nazionali, hanno costretto la Regione a correre ai ripari, innalzando le aliquote Irpef. Un incremento medio di 131 euro procapite sarà pagato dai cittadini toscani con redditi tra i 28mila e i 50mila euro e di 1.042 euro per chi ha redditi da 50mila euro in su, ha spiegato Stefano Stefano Casini Benvenuti, già direttore Irpet e oggi responsabile del progetto Sociotech Lab Spi Cgil nazionale.

Intanto uno studio congiunto di Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa e Università di Milano-Bicocca, pubblicato sul Journal of the European Economic Association e presentato dal professor Andrea Roventini, direttore Istituto di Economia del Sant’Anna, sostiene che la disuguaglianza in Italia è cresciuta più velocemente rispetto ad altri Paesi europei come la Francia. “L’Italia soffre di una forte disuguaglianza di genere, generazionale e territoriale. Dallo studio emerge che il sistema fiscale italiano non corregge la disuguaglianza poiché diventa regressivo per il 5% degli italiani più abbienti, che pagano un’aliquota fiscale effettiva inferiore al restante 95% dei contribuenti – ha spiegato Roventini – Per rendere il sistema fiscale progressivo, in linea con i dettami costituzionali, sarebbe necessario introdurre un’imposta patrimoniale che colpisca solo il 5% più ricco della popolazione“.