giovedì, 17 Luglio 2025
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Ancora nuovi casi per il rientro dall’estero: il bollettino sul coronavirus in Toscana del 16 luglio

Ancora casi collegati al rientro in Toscana di persone tornate dall’estero, proprio come ieri. Da questo dipendono 10 dei 12 nuovi casi di coronavirus riportati oggi in Toscana, secondo le ultime notizie e i dati diffusi dal bollettino regionale di giovedì 16 luglio.

Il totale dei casi toscani raggiunge così i 10.350 dall’inizio dell’epidemia. Di questi, 315 sono attualmente attivi, due in più di ieri. I tamponi eseguiti, in totale, sono 382.160, 2.964 quelli eseguiti nelle ultime ventiquattro ore.

Altri casi dopo il ritorno dall’estero: 6 sono a Pisa

I casi sono così suddivisi per provincia: 3.225 a Firenze (2 in più rispetto a ieri), 547 a Prato (1 in più), 749 a Pistoia, 1.055 a Massa-Carrara (1 in più), 1.366 a Lucca (1 in più), 942 a Pisa (6 in più), 479 a Livorno, 683 ad Arezzo (1 in più), 429 a Siena, 404 a Grosseto. Sono poi 471 i casi positivi notificati in Toscana, ma residenti in altre regioni.

La Toscana resta al decimo posto tra le regioni italiane per numerosità di casi (comprensivi di residenti e non residenti), con circa 278 casi ogni 100.000 abitanti. La media italiana è di circa 403. Il tasso più alto in provincia di Massa-Carrara con 541, Lucca con 352, Firenze con 319, la più bassa Livorno con 143.

Stabile il numero di persone isolate a casa, 301. Si tratta di positivi che non hanno bisogno di cure ospedaliere. Altri 696 (-21) sono isolati a domicilio dopo aver avuto contatti con persone contagiate.

Coronavirus in Toscana: bollettino e notizie del 16 luglio

Sale invece il numero delle persone ricoverate negli ospedali: sono 14, 2 in più di ieri. Di questi, 2 sono in terapia intensiva (1 in meno rispetto a ieri). Aumentano i guariti – dieci in più da ieri – per un totale di 8.908: sono 147 persone “clinicamente guarite” (-16) e 8.761 (+26) guarite a tutti gli effetti.

Nessun nuovo decesso. I morti per coronavirus in Toscana, al 16 luglio, restano quindi 1.127, così ripartiti per provincia: 414 a Firenze, 52 a Prato, 81 a Pistoia, 172 a Massa-Carrara, 143 a Lucca, 90 a Pisa, 61 a Livorno, 49 ad Arezzo, 33 a Siena, 24 a Grosseto. Altre 8 persone sono decedute sul suolo toscano ma erano residenti fuori regione.

Il tasso grezzo di mortalità toscano è di 30,2 morti ogni 100.000 residenti contro il 58 della media italiana (11° regione). Il più alto in provincia di Massa-Carrara (88,3), Firenze (40,9) e Lucca (36,9), il più basso a Grosseto (10,8).

Decreto rilancio 2020, conversione in legge al Senato: i tempi di approvazione

Tanti emendamenti, quanti rinvii, ma ormai siamo alle ultime battute. Dopo l’approvazione alla Camera, si avvicina la conversione in legge del decreto rilancio: il cammino del dl 34/2020 passa ora dal Senato, con la discussione in aula iniziata il 15 luglio e i tempi del voto molto stretti, poi la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale del testo definitivo (ma già ora online si può trovare il pdf del provvedimento passato da Palazzo Madama). Il governo ha posto la fiducia sul dl rilancio anche in Senato, come già fatto alla Camera. Il maxi provvedimento  introduce novità su diversi punti, ad esempio sull’attesissimo ecobonus al 110 per cento per le ristrutturazioni, gli incentivi per auto e rottamazione, il bonus bici e la proroga dello smart working.

Il decreto rilancio di fatto è già in vigore, sotto forma di decreto legge varato dal governo il 19 maggio 2020 per l’urgenza dei provvedimenti che contiene, ma ora deve diventare una legge vera e propria e per questo è in corso l’iter tra Camera e Senato: i tempi di approvazione del testo – come spesso succede – non sono stati fulminei. In compenso questo passaggio ha portato a dei ritocchi al corpus infinito di misure previste per la crisi economica scatenata dal Covid, ad esempio ampliando le coperture finanziarie, estendendo i benefici o anche introducendo nuovi bonus.

I tempi: quando il decreto rilancio sarà approvato e convertito in legge? Il voto alla Camera e al Senato

Ma quando di preciso sarà convertito il decreto rilancio (che di fatto ora è un dl, ossia un disegno di legge)? Il decreto legge sarebbe scaduto il prossimo 18 luglio 2020. Dopo l’esame dei 35 emendamenti da parte della Commissione Bilancio, è arrivata l’approvazione del decreto rilancio alla Camera, il 9 luglio con 278 voti favorevoli e 187 contrari, poi l’iter di conversione in legge ha interessato il Senato.

A Palazzo Madama, dopo il passaggio in Commissione Bilancio, la discussione è iniziata mercoledì 15 luglio e l’approvazione del decreto rilancio, con la conversione in legge, è prevista giovedì 16 luglio intorno all’ora di pranzo (su “Senato tv” è possibile seguire online la diretta delle operazioni di voto).

Novità al decreto rilancio: dall’ecobonus agli incentivi auto fino allo smart working

Sono tante le novità al decreto rilancio introdotte da 35 emendamenti, rispetto al testo già pubblicato in Gazzetta ufficiale, durante l’iter di conversione in legge:  ecco, in modo schematico le principali novità, con i link ai nostri approfondimenti.

Ecobonus al 110% per le seconde case, -20% sull’IMU

Uno dei provvedimenti più attesi è quello legato all’ecobonus al 110 per cento per le ristrutturazioni, il sisma bonus e l’efficienza energetica: a super detrazione fiscale sarà estesa anche alle seconde case unifamiliari e al Terzo Settore. Dopo la conversione in legge arriverà inoltre i decreto attuativo del Mise, il Ministero per lo Sviluppo economico.

Sempre sul fronte casa, il dl rilancio introduce la possibilità per le amministrazioni comunali di prevedere uno “sconto” fino al 20% in meno sull’IMU, per i chi paga l’imposta sugli immobili grazie all’addebito diretto su conto corrente postale o bancario (articolo 118-ter).

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Bonus bici e incentivi auto, cosa cambierà quando il decreto rilancio sarà convertito in legge

Altro fronte su cui si è lavorato è l’incremento dei fondi a disposizione del bonus bici con altri 70 milioni, per evitare che nei fatti si crei un click day con una corsa all’ultimo minuto degli utenti prima che i finanziamenti si esauriscano.

Con la conversione in legge del decreto rilancio arriveranno nuovi incentivi per la rottamazione delle auto fino al termine del 2020, non solo per l’acquisto di vetture elettriche ma anche per macchine euro 6 benzina, diesel e ibride con basse emissioni. Gli incentivi potranno arrivare fino ai 10 mila euro per le auto full elettric a fronte di una rottamazione.

Conversione in legge del decreto rilancio: smart working pa, cassa integrazione e contratti a termine

In arrivo la proroga dello smart working anche dopo il 31 luglio per il personale della pubblica amministrazione e per i privati: il lavoro agile potrà continuare fino al 31 dicembre 2021, con delle misure in particolare per chi ha figli con meno di 14 anni.

Confermata poi la proroga della cassa integrazione per altre 9 settimane, di cui 4 utilizzabili da subito, prima di settembre. Sul fronte del rinnovo dei contratti a termine in deroga alle norme, non si potrà andare oltre il 30 agosto 2020, ma i rapporti a tempo determinato sospesi durante l’emergenza coronavirus potranno essere prolungati per un tempo uguale a quello dello stop lavorativo.

Conversione in legge del decreto rilancio al Senato, il testo in pdf

Sul sito del Senato si trova il testo del disegno di legge rilancio e i vari emendamenti che hanno introdotto novità per bonus e provvedimenti economici.

La Fiorentina sbanca Lecce, salvezza a un passo

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La Fiorentina batte (3-1) il Lecce ed ipoteca la salvezza. Ottime le prove, in attacco, di Chiesa, Cutrone e Ribery. Lecce sempre più in difficoltà. Iachini deve fare a meno di Dragowski fermato dalla lombalgia e schiera Terracciano in porta. Out anche Dalbert e dentro Lirola. In avanti Chiesa, Cutrone e Ribery. Fabio Liverani si affida a Farias e Mancosu alle spalle dell’ex Babacar.

Primo Tempo

La Fiorentina inizia subito bene e va in gol dopo sei minuti. Barak e Rispoli pasticciano e ne approfitta Cutrone che serve Chiesa e segna insaccando sotto la traversa alla sinistra di Gabriel. Al 10’ Ribery serve Ghezzal che viene atterrato dal portiere salentino Gabriel. Pulgar dal dischetto sbaglia e si fa parare il penalty. Al 18’ si vedono i pugliesi con Barak che costringe Terracciano alla respinta a mani aperte. Al 22’ Farias ha un buon pallone tra i piedi ma tira alto. E’ Caceres, due minuti dopo ad evitare il pari ancora su Farias. Al 38’ il raddoppio viola con una punizione di Ghezzalche s’insacca  all’incrocio. Passano due minuti e Cutrone si infila in area e colpisce per la terza volta Gabriel. Al 42’ il Lecce va vicino al gol con Farias che centra la traversa. Si va al riposo con i viola avanti 3-0.

Secondo Tempo

Meno vibrante la ripresa. Al 51’ ci prova Lirola e poi al 60’ è Cutrone ad impensierire Gabriel ma, in entrambi i casi, Gabriel riesce a parare. La scintilla arriva solo all’88’ con Vera che serve Shakhov. Bravo l’ucraino ad insaccare di prima intenzione. E’ il 3-1 finale che porta la Fiorentina a quota 39, dieci punti in più rispetto al Lecce che rimane terzultimo a cinque giornate dalla fine del campionato.

Il presidente

A fine gara è intervenuto telefonicamente, da New York, il presidente Rocco Commisso. “Ho rivisto la Fiorentina che mi piace, una squadra unita, compatta, che ha lottato su ogni palla ed ha vinto una partita fondamentale su un campo non facile e contro un avversario che oggi si giocava molto. Complimenti a Federico Chiesa per la grande prestazione coronata da un gol ed un assist – ha aggiunto il presidente viola – ma soprattutto complimenti a tutti i ragazzi per come hanno interpretato la partita ed al mister Iachini per come l’ha preparata. Questa vittoria è per tutto il popolo viola che ci segue sempre e l’ha dimostrato ancora una volta, anche in Puglia. Ora testa al Torino sperando di poter tornare a gioire anche a Firenze”.

Firenze: Fabbrica Europa 2020, il festival torna a settembre

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Torna a Firenze dal 3 settembre all’8 ottobre Fabbrica Europa 2020: ecco il programma della XXVII edizione del festival di teatro, musica, danza e arti performative. Una rassegna che prenderà vita all’interno e all’esterno del PARC Performing Arts Research Centre, in scorci verdi del Parco delle Cascine, sul palco del Teatro Studio di Scandicci (grazie alla collaborazione con Fondazione Teatro della Toscana), del Teatro Cantiere Florida e del Teatro Puccini. Il Festival Fabbrica Europa 2020 ha trovato nuova forma grazie alla complicità degli artisti, al sostegno delle Istituzioni – MiBACT, Regione Toscana, Comune di Firenze, Fondazione CR Firenze – e all’impegno di coloro che contribuiscono a preservare la rilevanza culturale, internazionale, multidisciplinare di Fabbrica Europa a Firenze, in Toscana, in Europa, nel mondo.

Fabbrica Europa 2020, tutto il programma

Rimandata all’inizio dell’autunno a causa dell’emergenza Covid – solitamente si svolge tra primavera ed estate – la celebre rassegna, da sempre crogiolo di sperimentazioni teatrali e riflessioni su temi di attualità, apre con Violin Phase (Parco delle Cascine, 3, 4, 5 settembre), terzo dei quattro movimenti che compongono Fase, Four Movements to the Music di Steve Reich, performance creata dalla coreografa Anne Teresa De Keersmaeker. A Firenze Violin Phase è interpretato da Yuika Hashimoto e Soa Ratsifandrihana, danzatrici che si alterneranno in tre repliche al giorno.

Seguono due appuntamenti con Enzo Cosimi, che presenta un dittico dalla trilogia sulla diversità Ode alla bellezza. Al PARC, Performing Arts Research Centre, il 19 settembre va in scena I love my sister, esplorazione sulla transessualità dei corpi che reinventano modalità inedite per abitare lo spazio fisico, urbano e sociale e che pagano il peso di un’invisibilità inflitta che relega ai margini le loro storie. Il 2 ottobre al Teatro Studio Mila Pieralli di Scandicci è la volta di La bellezza ti stupirà creazione coreografica/performativa/installativa che nasce da un’indagine sulla figura dell’homeless e sulla sua solitudine nella società contemporanea (il lavoro è realizzato in collaborazione con le Associazioni dei senza fissa dimora).

Fabbrica Europa, il festival torna a Firenze a settembre
Trilok Gurtu, musicista tra i più importanti al mondo, il 10 settembre al Teatro Puccini

Perpendicolare, come la potenza del gesto, come il profondo desiderio di relazione. Così si intitola l’innesto affascinante e naturale tra il mondo musicale di Cristina Donà e la danza del coreografo Daniele Ninarello, plasmati e cuciti insieme dal musicista e compositore Saverio Lanza. Lo spettacolo, una produzione Fabbrica Europa/Codeduomo, andrà in scena il 17 e 18 settembre al Teatro Studio di Scandicci.

Appuntamento sempre al Teatro Studio il 25 e 26 settembre con aSH di Aurélien Bory che con questa pièce chiude un trittico di ritratti di donne. La danza di aSH evoca l’invisibile principio dell’universo in uno spazio che si manifesta come una vibrazione che il percussionista Loic Schild riprende, trasforma, prolunga all’infinito. Sul palcoscenico la ballerina indiana Shantala Shivalingappa che, danzando su una coltre di cenere, costruisce il suo “Solo” sulla figura di Shiva, dio creatore e distruttore, signore dei luoghi della cremazione.

Ci si sposta al Teatro Puccini (il 10 settembre) per la performance di Trilok Gurtu, musicista tra i più importanti al mondo, che ama definirsi un costruttore di “ponti” musicali tra diverse culture.

Fabbrica Europa 2020, il Festival torna a Firenze a settembre
Gianni Maroccolo e il suo progetto Alone not alone, il 12 settembre al Teatro Puccini

Il 12 settembre il Puccini vede protagonista Gianni Maroccolo e il suo progetto Alone not alone, album che celebra l’infinito e suona all’infinito, un viaggio radicale e ambizioso. Un “disco perpetuo” come lo definisce lo stesso Maroccolo, iniziato nel dicembre 2018 e giunto al suo IV volume, con la chiusura del primo ciclo di vita. Il Festival Fabbrica Europa ospita la prima messinscena live del progetto: al fianco di Maroccolo ci sono Simone Filippi alle chitarre, Flavio Ferri all’elettronica e tastiere, Matilde Benvenuti alla batteria e vede ospiti, Giorgio Canali e Edda.

Chiude il Festival Fabbrica Europa 2020 Alessandro Sciarroni con Save the last dance for me (PARC, 8 ottobre), uno studio tra la danza e l’antropologia con cui il coreografo ha ridato vita a un ballo bolognese in via di estinzione, la Polka Chinata. Si tratta di una danza di corteggiamento eseguita da soli uomini e risalente ai primi del ‘900: fisicamente impegnativa, quasi acrobatica, vede i danzatori Gianmaria Borzillo e Giovanfrancesco Giannini abbracciati l’un l’altro girare vorticosamente mentre si piegano sulle ginocchia quasi fino a terra.

  • Il programma completo di Fabbrica Europa 2020 è disponibile sul sito fabbricaeuropa.net

Fabbrica Europa 2020, non solo spettacolo: i progetti formativi e il dance wall

In programma, durante il Festival anche due progetti formativi. Il primo, Il Corso della Musica (Parco delle Cascine, 14, 21 e 28 settembre) è ideato da Fabbrica Europa, curato da Luisa Santacesaria, Francesco Dillon e Simone Graziano ed è, più che un vero e proprio corso di musica, una possibilità per affacciarsi su una sterminata ricchezza sonora grazie a punti di orientamento delineati da musicisti, curatori e esperti. Il progetto nasce per far incontrare sulle rive dell’Arno un pianista, un violoncellista o la voce di un cantante e avvicinarsi così a universi sonori da prospettive inedite e variabili. Scoprire i racconti, i suoni, gli aneddoti sulla nascita di alcuni brani e il perché di certe scelte compositive, “fermando” flussi musicali come fossero istantanee di note e parole. Tutto verrà registrato e filmato per creare produzioni audio e video di qualità che potranno essere diffuse su canali televisivi e web o come “audio-percorsi” disponibili in podcast.

Il 3 ottobre invece appuntamento al PARC con la masterclass Slittamenti, condotta dalla oreografa e studiosa italiana residente in Svezia Cristina Caprioli (alla presenza di alcuni artisti visivi, con la collaborazione del critico d’arte e curatore Pietro Gaglianò). Quattro giovani coreografi sono invitati a presentare un proprio assolo delineato nel concept e nella struttura, ma propenso ad accogliere stimoli e alterazioni. Durante la masterclass ogni assolo viene condiviso con altri danzatori così da riconsiderare e rimodulare metodo, materiali e contenuti in relazione al nuovo contesto.

Per tutta la durata del Festival Fabbrica Europa 2020, PARC ospiterà inoltre Dance Wall, installazione di video-mapping immersivo nata da un’idea di Maurizia Settembri e curata dal videomaker Tommaso Arosio insieme ad alcuni videoartisti del territorio, tra cui Jacopo Jenna, con la supervisione di Andrés Morte Téres. Durante il Festival, Dance Wall proporrà una programmazione dedicata a proiezioni di video-danza nazionale e internazionale, attingendo in tempo reale i contenuti direttamente da una copia locale dell’archivio, proiettando uno o più video, o loro porzioni, sulle singole superfici dello spazio e con specifici trattamenti grafici.

 

Festival au desert Firenze: in arrivo call per organizzatori

Nell’autunno 2020 torna anche Festival au desert Firenze, spin off di Fabbrica Europa (dal 5 al 10 settembre al PARC). Festival au desert Firenze è un progetto musicale multiculturale che dal 2010 ha realizzato una rete per la creazione contemporanea tra Africa, Mediterraneo ed Europa, a partire dalla collaborazione tra il Festival au Désert di Essakane (Mali) e la Fondazione Fabbrica Europa. Superato il traguardo della decima edizione, il Festival guarda al futuro e, nell’autunno 2020, pubblicherà una call per organizzatori di nuova generazione nella visione di uno staff di professionisti che, dopo un percorso formativo, possa far proseguire il progetto verso nuovi sviluppi grazie a laboratori e workshop curati per il Festival.

Incentivi auto 2020: l’anticipo di Fiat (senza rottamazione)

Le case automobilistiche accelerano sugli sconti per chi acquista macchine nuove, fin da questo mese di luglio 2020: FCA, il colosso italo-statunitense che controlla i marchi Fiat, Lancia, Alfa Romeo e Jeep ha lanciato i suoi incentivi auto (anche senza la rottamazione), in attesa che arrivino poi le agevolazioni statali.

Il decreto rilancio, in fase di conversione in legge al Senato, prevede infatti una nuova tranche di aiuti con un eco-bonus per chi cambia la vecchia auto con vetture Euro 6 a basse emissioni, macchine ibride o full electric, a partire dal 1° agosto e fino al 31 dicembre 2020. In attesa che entri in vigore il nuovo bonus auto, molti produttori hanno già introdotto sconti fatti direttamente dai concessionari senza aspettare agosto.

Come funzionano gli incentivi auto Fiat (anche senza rottamazione e con anticipo zero)

Per tutto il mese di luglio – spiega una nota del Gruppo FCA – è possibile beneficiare di un bonus fino a 10.000 euro, anche senza rottamare le vecchie auto usate: gli incentivi sono riconosciuti a chi compra una nuova vettura Fiat, Alfa Romeo, Jeep e Lancia. È possibile poi acquistare un nuovo veicolo senza anticipo e pagando la prima rata a gennaio 2021, grazie al finanziamento proposto da Fca Bank.

Le promozioni di luglio Fiat, Lancia, Alfa Romeo e Jeep: Panda, 500 e Renegade

La gamma Fiat, Lancia, Alfa Romeo e Jeep che gode degli incentivi auto e delle promozioni FCA è molto ampia e comprende anche city car ibride, come la Panda Hybrid, e suv compatti come la Jeep Renegade, in attesa che arrivi anche la prima 500 elettrica. Ecco qualche esempio del bonus, che permette di ottenere fino a 7.000 euro di incentivo e avere subito le chiavi in mano di una nuova Fiat, anche senza la rottamazione dell’usato, con anticipo zero e prima rata a gennaio 2021:

  • Fiat 500 X a partire da 14.500 euro
  • Fiat 500 L da 11.900 euro in su
  • Fiat Tipo da 11.900 euro
  • Fiat Panda Hybrid da 9.900 euro

Più dettagli sul sito di Fiat. Anche Jeep offre incentivi auto fino a 7.000 euro sui modelli Renegade e Compass, senza rottamazione, con il finanziamento a 49 mesi, senza anticipo e senza rate nel 2020. In più  fino al 31 agosto se si compra (in pronta consegna) Jeep Cherokee il bonus può raggiungere i 10.000 euro.

Toscana: 8 nuovi casi, 5 dopo rientro dall’estero. Il bollettino del 15 luglio sul coronavirus

Ci sono 8 nuovi casi positivi al Covid 19, cinque dei quali riconducibili a persone rientrate dall’estero. Due i decessi, quattro i guariti: queste le ultime notizie riportate dal bollettino regionale sul coronavirus in Toscana di oggi, mercoledì 15 luglio.

Il totale dei casi rilevati in Toscana dall’inizio dell’epidemia tocca quota 10.338. Di questi, 313 sono attualmente positivi, due in più di ieri. I nuovi casi aggiornano così la mappa del coronavirus in Toscana: 3.223 casi complessivi in provincia di Firenze (1 in più rispetto a ieri), 546 a Prato (2 in più), 749 a Pistoia, 1.054 a Massa-Carrara (2 in più), 1.365 a Lucca, 936 a Pisa (3 in più), 479 a Livorno, 682 ad Arezzo, 429 a Siena, 404 a Grosseto. Altri 471 casi positivi sono stati notificati in Toscana ma riguardano residenti in altre regioni.

Coronavirus in Toscana: bollettino e notizie del 15 luglio

La Toscana si conferma al 10° posto in Italia come numerosità di casi (comprensivi di residenti e non residenti), con circa 277 casi per 100.000 abitanti (media italiana circa 403 x100.000, dato di ieri). Le province di notifica con il tasso più alto sono Massa Carrara con 541 casi x100.000 abitanti, Lucca con 352, Firenze con 319, la più bassa Livorno con 143.

Complessivamente, 301 persone sono in isolamento a casa, poiché presentano sintomi lievi che non richiedono cure ospedaliere, o risultano prive di sintomi (stabili rispetto a ieri).
Sono 717 (più 18 rispetto a ieri, più 2,6%) le persone, anch’esse isolate, in sorveglianza attiva perché hanno avuto contatti con persone contagiate (ASL Centro 468, Nord Ovest 182, Sud Est 67).

Salgono anche le persone ricoverate nei posti letto dedicati ai pazienti Covid, oggi complessivamente 12, 2 in più rispetto a ieri. Di queste, 3 sono in terapia intensiva (1 in più rispetto a ieri).

Le persone complessivamente guarite sono 8.898 (4 in più rispetto a ieri): 163 persone “clinicamente guarite” (+2), divenute cioè asintomatiche dopo aver presentato manifestazioni cliniche associate all’infezione e 8.735 (+2) dichiarate guarite a tutti gli effetti, le cosiddette guarigioni virali, con doppio tampone negativo.

Due i decessi che si registrano oggi: 2 uomini, con un’età media di 74 anni. Uno nella provincia di Firenze e uno in quella di Lucca. Sono 1.127 i deceduti dall’inizio dell’epidemia cosi ripartiti: 414 a Firenze, 52 a Prato, 81 a Pistoia, 172 a Massa Carrara, 143 a Lucca, 90 a Pisa, 61 a Livorno, 49 ad Arezzo, 33 a Siena, 24 a Grosseto, 8 persone sono decedute sul suolo toscano ma erano residenti fuori regione.

Il tasso grezzo di mortalità toscano per Covid-19 è di 30,2 morti per 100.000 residenti contro il 58 della media italiana (11° regione). Per quanto riguarda le province, il tasso di mortalità più alto si riscontra a Massa Carrara (88,3), Firenze (40,9) e Lucca (36,9), il più basso a Grosseto (10,8). I test eseguiti hanno raggiunto quota 379.196, 3.451 in più rispetto a ieri.

Cosa si può fare dal 14 luglio, nuovo dpcm: misure e divieti anti-coronavirus

Il 14 luglio 2020 è stato firmato un nuovo dpcm (decreto del presidente del Consiglio) che proroga dal 15 al 31 luglio i divieti e le restrizioni anti-coronavirus già decisi dal governo e introduce qualche novità su treni e arei. Bloccati i voli che arrivano da Paesi a rischio contagio Covid, conferma della chiusura delle discoteche, obbligo di indossare la mascherina nei luoghi chiusi, controlli contro gli assembramenti, protocolli di sicurezza sui posti di lavoro: sono questi in sintesi i capisaldi del nuovo decreto, il cui testo è stato presentato dal ministro della Salute Roberto Speranza il 14 luglio in Parlamento e poi pubblicato in Gazzetta Ufficiale.

Proprio il 14 luglio scadevano i provvedimenti presi dal governo per la cosiddetta fase 3: la linea continua a essere quella della prudenza, rinnovando fino a fine mese le limitazioni fin qui previste. Il coronavirus a livello mondiale non arretra, ha spiegato il ministro Speranza durante la sua informativa al Senato, “per questo non dobbiamo abbassare la guardia”, aggiungendo che “in Italia, anche se in forma ridotta, il virus continua a circolare e siamo in una fase di convivenza con il Covid. Non esiste il rischio zero senza vaccino“.

Ecco le misure, vecchie e nuove, previste dal nuovo decreto, in vigore dal 15 luglio 2020.

Il dpcm del 14 luglio 2020: stop ai voli e divieti per chi arriva dai Paesi a rischio coronavirus

Nel nuovo dpcm entra anche lo stop disposto nei giorni scorsi per i voli provenienti da 13 Paesi esteri: dal 14 luglio 2020 resteranno bloccati i collegamenti da e verso le nazioni a rischio coronavirus e c’è anche il divieto di ingresso per chi ha soggiornato negli ultimi 14 giorni in questi territori. La lista potrà essere modificata e aggiornata nei prossimi giorni: le valutazioni per capire quali Paesi aggiungere all’elenco dei voli bloccati e quali togliere prenderanno in considerazione sia il numero di casi positivi sia la situazione dei sistemi sanitari esteri.

Potenziati anche i controlli in aeroporti e porti, con la quarantena obbligatoria di 14 giorni per tutte quelle persone che arrivano da fuori dell’area Schengen e da Paesi extra UE: questo si applica anche agli sbarchi dei migranti sulle coste italiane. Il nuovo dpcm entrato in vigore il 15 luglio mantiene inoltre le sanzioni penali per chi non rispetta la quarantena obbligatoria.

Il nuovo decreto: coronavirus, chiusura per le discoteche

Decisa la proroga fino al 31 luglio 2020 della chiusura delle discoteche, che – secondo le misure anti-coronavirus del dpcm precedente – dovevano tornare in attività dal 14 luglio. Su questo punto però le Regioni si sono già mosse in ordine sparso, autorizzando in alcuni casi la riapertura delle piste, con la possibilità di ballare solo all’aperto e distanziati.

Rinvio anche per la ripartenza di fiere, sagre ed eventi pubblici, lì dove le Regioni non abbiano già autorizzato la ripresa di queste attività.

Nuovo dpcm: obbligo di mascherina, i divieti e le nuove misure anti-coronavirus dal 14 luglio

Più che nuove misure, il nuovo dpcm proroga fino al 31 luglio le restrizioni e i divieti già previsti dal decreto di giugno, per limitare la diffusione del coronavirus, aggiungendo però maggiori controlli contro gli assembramenti durante gli eventi, in spiaggia, nei negozi e nelle palestre: resta quindi l’obbligo di indossare la mascherina nei luoghi chiusi (che rimarrà probabilmente fino a quando l’emergenza non sarà rientrata) e la necessità di mantenere la distanza di almeno un metro dalle altre persone.

Nessuno dice di non mettere la mascherina, di non rispettare le distanza e di non provvedere all’igiene costante delle mani – ha chiarito il ministro della Salute Speranza nella sua informativa davanti al Senato sul nuovo dpcm del 14 luglio – in Italia siamo sulla strada giusta, ma la partita contro il coronavirus non è vinta, è ancora in corso“.

Si può andare al bar, al cinema e in palestra (ma attenzione ai controlli)

Dal 14 luglio il dpcm conferma le regole e le misure anti-Covid nei negozi (accessi contingentati, dispenser di gel per le mani, distanza e sanificazione) e anche nei cinema e nei teatri con un tetto massimo di 200 persone, che si alza a 1.000 nel caso di spettacoli all’aperto. Rimangono anche i protocolli di sicurezza anti-Covid sui posti di lavoro, in base alle linee guida già definite dalle Regioni per le riaperture durante la fase 3.

Resta il via libera agli allenamenti in palestra, a patto che sia mantenuta una distanza di almeno 2 metri tra le persone. Potranno restare aperti anche ristoranti, bar e gelaterie ma le singole Regioni potranno decidere degli stop nel caso la situazione dei contagi non sia sotto controllo. Annunciati infine maggiori controlli per verificare il rispetto del divieto di assembramenti.

Cosa cambia dal 14 luglio in aereo: bagaglio e mano e mascherina, le regole anti-Covid

Nel nuovo dpcm del 14 luglio sono previsti anche alcuni allentamenti e alcune modifiche delle misure previste fino a questo momento per fronteggiare il coronavirus, in particolare per i trasporti: sugli aerei cade il divieto di portare a bordo il bagaglio a mano, ma saranno le compagnie a decidere se consentire i trolley nella cappelliera o se imbarcarli in stiva, nel caso in cui il volo risulti troppo affollato. C’è anche la possibilità di imbarco a chiamata per evitare file.

I vestiti portati a bordo, come giacche, felpe e maglioni, inoltre dovranno essere custoditi in un sacchetto monouso, da consegnare al personale della compagnia aerea al momento dell’imbarco. Resta l’obbligo di indossare la mascherina in aereo, da cambiare ogni 4 ore.

Sui treni: snack al posto, meno di un metro tra le poltrone se non si è faccia a faccia

Nei treni a lunga percorrenza più moderni, quelli che hanno i posti a sedere allineati in verticale (ossia escludendo che due passeggeri siano faccia a faccia), la distanza tra le persone potrà essere meno un metro, sempre che sia garantita una buona areazione con impianti di climatizzazione e l’apertura delle porte alle stazioni (sportelli che dovranno restare spalancati per tutta la durata della sosta). Tradotto: potranno salire più utenti. Resta l’obbligo della mascherina, che deve essere cambiata ogni 4 ore.

Sempre sui collegamenti  ferroviari a lunga percorrenza può tornare attivo il servizio di ristorazione, ma solo con consegna al posto di alimenti e bevande in confezioni sigillate e monodose, da parte del personale che deve indossare mascherina e guanti.

In quanti si può viaggiare in auto dal 15 luglio: cosa dice il dpcm

Nel nuovo dpcm firmato il 14 luglio, e in vigore dal giorno dopo, vengono confermate anche le regole su quanti passeggeri (non conviventi) possono viaggiare su un’auto privata: come succede per il trasporto non di linea al massimo 3 persone, il conducente e 2 passeggeri distanziati per ogni sedile posteriore, tutti con mascherina.

Negli allegati del nuovo decreto anti-coronavirus è specificato che va “innanzitutto evitato che il passeggero occupi il posto disponibile vicino al conducente“.

La presentazione del nuovo “dpcm coronavirus” il 14 luglio 2020

E’ stato il ministro della Salute Roberto Speranza a illustrare al Parlamento le principali misure del nuovo dpcm, martedì 14 luglio: prima al Senato (ore 15.30) e poi alla Camera alle ore 20.00, dopodiché è stato pubblicato in pdf sul sito del governo e sulla Gazzetta Ufficiale, per entrare in vigore dal 15 luglio. Intanto si discute sulla proroga dello stato di emergenza fino al 31 ottobre o al 31 dicembre 2020.

Dpcm, 14 luglio 2020: il testo in pdf del nuovo decreto coronavirus

Scadono le misure della “fase 3” per arginare il coronavirus e così dal 15 luglio 2020 entra in vigore un nuovo dpcm, un decreto firmato dal presidente del Consiglio Giuseppe Conte il 14 luglio con la conferma delle principali restrizioni e dei divieti anti-Covid: il testo è stato pubblicato in pdf sul sito del governo e in Gazzetta Ufficiale. I punti salienti del provvedimento sono stati illustrati in Parlamento, prima al Senato e poi alla Camera, dal ministro della Salute Roberto Speranza. Prudenza e gradualità sono le parole chiave che guidano l’esecutivo in questa fase perché “la partita per sconfiggere il Covid è tutt’altro che terminata, serve prudenza”, ha detto Speranza.

Binario diverso invece per la conferma dello stato di emergenza, che scade il prossimo 31 luglio: in questo caso il governo tornerà in Parlamento per una discussione sul tema e poi potrebbe essere presentata una delibera ad hoc nel Consiglio dei Ministri con la data della proroga.

Coronavirus, le novità del decreto del presidente del Consiglio Conte in vigore dal 15 luglio

Il testo del nuovo dpcm conferma anche dopo il 15 luglio 2020 i 3 pilastri per il contenimento del coronavirus: distanza tra le persone di almeno un metro, igiene frequente delle mani e proroga dal 14 fino al 31 luglio dell’obbligo di utilizzo della mascherina nei luoghi chiusi (qui i dettagli). Restano anche le regole anti-Covid per l’accesso nei negozi e negli uffici (ingressi contingentati, mascherine, distanza, sanificazione e gel igienizzanti), oltre ai protocolli di sicurezza per gli ambienti di lavoro e alle sanzioni penali per chi viola la quarantena obbligatoria.

Il decreto firmato nella notte dal premier Conte allunga inoltre la chiusura delle discoteche (anche all’aperto) dal 14 al 31 luglio 2020, stop anche a fiere, sagre ed eventi pubblici, sempre che le Regioni non abbiano autorizzato autonomamente queste attività. E poi voli bloccati da e per i Paesi a rischio Covid e più controlli contro gli assembramenti. Qui i dettagli su cosa cambia con il nuovo dpcm di luglio.

Dpcm del 14 luglio 2020, testo in pdf: il nuovo decreto, la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale

Il testo del nuovo dpcm presentato il 14 luglio è disponibile in pdf sul sito ufficiale del governo, da cui si può anche scaricare, ed è stato pubblicato sulla Gazzetta ufficiale (questo il link diretto): il decreto firmato dal premier Conte, contenente le misure e i divieti anti-coronavirus, è quindi entrato in vigore dal 15 luglio 2020.

Anno scolastico 2020 – 21: quando inizia la scuola nelle regioni italiane

Si torna a scuola, sei mesi dopo la chiusura per l’emergenza coronavirus. Come lo si farà è ancora da stabilire e molto dipenderà dalla situazione epidemiologica dei prossimi mesi. Sul quando, invece, il quadro è più chiaro. L’inizio dell’anno scolastico 2020 – 21 è fissato per metà settembre e le regioni italiane hanno iniziato ad approvare il calendario delle attività didattiche: ecco quando inizia la scuola.

Trentino Alto Adige: Bolzano e Trento

I primi a tornare sui banchi saranno gli studenti della Provincia autonoma di Bolzano: qui l’inizio dell’anno scolastico 2020 – 2021 è fissato per il 7 settembre. La fine dell’anno scolastico è invece fissata il 6 giugno per le scuole primarie e il 12 giugno per le scuole secondarie di primo e secondo grado.

Lezioni al via una settimana più tardi nella provincia autonoma di Trento. In Trentino Alto-Adige la scuola è infatti materia di competenza delle due Province autonome, che fissano il calendario scolastico per il proprio territorio. A Trento e provincia l’inizio del nuovo anno scolastico è quindi stabilito per il 14 settembre 2020, con fine delle lezioni giovedì 10 giugno 2021.

Linee guida per il rientro a scuola: dalle mascherine alle “rime buccali”

Lombardia, quando inizia la scuola? Si parte il 14 settembre

La Regione Lombardia ha ufficializzato il calendario dell’anno scolastico 2020 – 2021: la data di inizio della scuola sarà il 7 settembre 2020 per le scuole dell’infanzia e il 14 settembre 2020 per tutti gli ordini e gradi di istruzione, compresi anche percorsi di istruzione e formazione professionale.

La fine dell’anno scolastico invece è fissata per l’8 giugno 2021 per tutti gli ordini e gradi di istruzione. Le scuole dell’infanzia saranno aperte fino al 30 giugno 2021. Confermato il calendario ormai consueto delle altre sospensioni della didattica. Vacanze di Natale dal 23 dicembre al 6 gennaio, pausa pasquale dal 1° al 6 aprile. Più la chiusura per il Carnevale, che cade per il rito ambrosiano il 19 e 20 febbraio, per il rito romano il 15 e 16 febbraio.

La Regione Lombardia prevede inoltre che i singoli istituti scolastici possano stabilire un massimo di 3 giorni aggiuntivi di sospensione della didattica.

Il nuovo anno scolastico in Campania

Stessa data scelta per l’inizio delle lezioni in Campania: inizialmente il governatore Vincenzo De Luca aveva detto di voler riaprire le scuole solo il 24 settembre, ma pare aver fatto marcia indietro, portando l’inizio dell’anno scolastico 2020 – 2021 al 14 settembre. La data non è stata ancora ufficializzata.

Azzolina: “Riapertura scuole il 1 settembre, inizio anno scolastico 2021 il 14”

Basilicata, Lazio, Valle d’Aosta: chi parte il 14 settembre

il 14 settembre è d’altra parte il giorno indicato dal ministero dell’Istruzione come quello di inizio dell’anno scolastico. Per questo hanno scelto la stessa data anche le Regioni Basilicata, Lazio, Valle d’Aosta. Altre regioni probabilmente sceglieranno il 14 settembre.

L’inizio dell’anno scolastico in Toscana

L’anno scolastico 2020 – 2021 avrà inizio il 15 settembre in Toscana. La Regione ha approvato il calendario che stabilisce inoltre la fine delle lezioni il 10 giugno 2021. Le scuole dell’infanzia proseguiranno le attività fino al 30 giugno 2021. Possono iniziare prima e finire dopo i termini prescritti le scuole secondarie che svolgono l’alternanza scuola-lavoro. Stesse date delle altre regioni per le vacanze di Natale e Pasqua, nessuna sospensione per il Carnevale.

Piano scuola 2020 – 21, la bozza delle linee guida: quali novità da settembre

Pur senza ancora una delibera specifica per il prossimo anno scolastico, anche in Emilia Romagna le lezioni dovrebbero ripartire il 15 settembre. Come avviene in molte altre regioni infatti, anche in Emilia Romagna il calendario dell’anno scolastico è stabilito convenzionalmente da una delibera – del 2012 – che fissa a quella data l’inizio delle lezioni per tutti gli anni a venire, salvo che quel giorno non cada di sabato o in un giorno festivo.

Il Friuli riparte il 16 settembre

Il Friuli Venezia Giulia ha fissato la data di inizio del nuovo anno scolastico per il 16 settembre 2020. Le lezioni andranno avanti fino al 10 giugno 2021, le scuole materne resteranno aperte fino al 30 giugno 2021. Il calendario è stato approvato dalla giunta regionale nel marzo scorso, agli inizi dell’emergenza coronavirus. Non dovrebbe però subire variazioni.

Puglia, inizio anno scolastico il 24 settembre

Vacanze estive più lunghe invece per gli studenti pugliesi. La Regione Puglia ha scelto infatti di dare inizio all’anno scolastico 2020 – 2021 il 24 settembre, decisione ufficializzata di recente dalla giunta regionale. Sulla scelta ha pesato anche la concomitanza con le elezioni regionali, che in Puglia (come in altre sei regioni) si terranno il 20 e 21 settembre.

Ancora da definire il calendario di inizio e fine della scuola nelle regioni:

  • Abruzzo
  • Calabria
  • Liguria
  • Marche
  • Molise
  • Piemonte
  • Sardegna
  • Sicilia
  • Umbria

Quattro nuovi casi, 25 guariti: il bollettino sul coronavirus in Toscana del 14 luglio

Sono quattro i nuovi casi, tanti quanti ieri, e torna a salire anche il numero dei decessi, tre. Aumentano, in compenso, anche i guariti: questi i dati e le notizie di oggi, martedì 14 luglio, sul contagio da coronavirus in Toscana come riportati dal bollettino regionale.

I casi attualmente positivi scendono a quota 311, 24 in meno di ieri e dato più basso dall’11 marzo scorso. Il totale dei positivi in Toscana dall’inizio dell’emergenza è di 10.330, rilevati grazie ai 375.745 tamponi eseguiti, 2.892 nelle ultime ventiquattro ore.

Coronavirus in Toscana: bollettino e notizie del 14 luglio

I casi sono così distribuiti per provincia nella mappa del coronavirus in Toscana: 3.222 a Firenze, 544 a Prato, 749 a Pistoia, 1.052 a Massa, 1.365 a Lucca (1 in più), 933 a Pisa (1 in più), 479 a Livorno, 682 ad Arezzo, 429 a Siena, 404 a Grosseto (2 in più). Altri 471 casi positivi notificati in Toscana riguardavano residenti in altre regioni.

Il tasso di numerosità dei casi in Toscana è di 277 positivi ogni 100.000 abitanti, il 10° più alto tra le regioni italiane. La media nazionale è di circa 403. Le province di notifica con il tasso più alto sono Massa Carrara con 540 casi ogni 100.000 abitanti, Lucca con 352, Firenze con 319, la più bassa Livorno con 143.

Ci sono 301 persone in isolamento a casa, positive ma che non hanno bisogno di cure ospedaliere. Sono 24 in meno rispetto a ieri. Altre 699 persone (+7 rispetto a ieri) sono isolate per aver avuto contatti con persone contagiate.

Due soli pazienti in terapia intensiva

Non cambia il numero di pazienti ricoverati nei posti letto Covid degli ospedali toscani: restano 10, ma quelli in terapia intensiva scendono a 2, uno in meno rispetto a ieri.

Venticinque i pazienti dichiarati guariti nelle ultime ventiquattro ore. Il totale delle persone che hanno superato il virus in Toscana è di 8.894. Di queste, 161 sono “clinicamente guarite” e altre 8.733 (+28 rispetto a ieri) sono guarite a tutti gli effetti, con doppio tampone negativo a certificarlo.

Tre i decessi, quelli di un uomo e due donne dall’età media di 87,7 anni. Due di questi sono stati notificati in provincia di Firenze, uno a Massa Carrara. Il totale dei morti per coronavirus in Toscana sale a 1.125, così ripartiti per provincia: 413 a Firenze, 52 a Prato, 81 a Pistoia, 172 a Massa Carrara, 142 a Lucca, 90 a Pisa, 61 a Livorno, 49 ad Arezzo, 33 a Siena, 24 a Grosseto. Altre 8 persone sono decedute in Toscana ma erano residenti fuori regione.

Il tasso grezzo di mortalità è di 30,2 decessi ogni 100 mila residenti in Toscana, contro il 57,9 della media italiana (11° regione). Il più alto a Massa Carrara (88,3), seguita da Firenze (40,8) e Lucca (36,6). Il più basso a Grosseto (10,8).