mercoledì, 14 Maggio 2025
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Esselunga: nuovi orari ridotti per i supermercati, anche la domenica

La spesa ai tempi del coronavirus cambia ancora: una grande catena di supermercati come Esselunga ha deciso nuovi orari ridotti per i suoi supermercati presenti in 6 regioni italiane. Da Milano a Firenze, da Brescia a Lucca, le novità riguardano i punti vendita di Lombardia, Piemonte, Emilia Romagna, Veneto, Liguria e Toscana, mentre la Regione Lazio ha emanato un’ordinanza ad hoc che limita le aperture con orari specifici.

I nuovi orari dei supermercati Esselunga e l’apertura ridotta di domenica

Da sabato 21 marzo fino al 3 aprile, Esselunga ha deciso la chiusura anticipata alle ore 20.00 per i supermercati presenti in queste regioni del centro-nord Italia, mentre i punti vendita saranno aperti la domenica solo per mezza giornata, con orario 8.00 – 15.00. Nel Lazio invece un’ordinanza regionale impone l’apertura dal lunedì al sabato dalle 8.30 alle 19.00 e la domenica dalle 8.00 alle 15.00.

Per i clienti, informa la catena della grande S,  all’ingresso di ogni negozio sono a disposizione guanti e gel monouso. Previsto anche il contingentamento degli accessi nell’aria di vendita per rispettare le norme anti-affollamento. Sul fronte della spesa online, vista la grande mole di richieste, si stanno verificando ritardi nelle consegne a domicilio, anche se Esselunga è al lavoro per risolvere queste criticità e contatta direttamente i clienti in caso di problemi.

La spesa “ristretta”

Nei giorni scorsi altre catene della grande distribuzione hanno deciso una stretta sugli orari di apertura, ad esempio Coop tiene chiusi i suoi supermercati la domenica e nei giorni festivi, a seguito dell’emergenza coronavirus. Inoltre in Toscana, Unicoop Firenze ha deciso la chiusura anticipata di tutti i punti vendita Coop.fi alle ore 20.00, dal lunedì al sabato.

Coronavirus, spesa: lo sciopero dei supermercati

Intanto i sindacati reclamano a gran voce che i supermercati siano chiusi la domenica e che siano prese maggiori misure di sicurezza per tutelare i lavoratori della grande distribuzione, una delle categorie esposte al rischio di contagio da coronavirus, e minacciano anche lo sciopero.

Da Nord a Sud si stanno moltiplicando le mobilitazioni. In Toscana, le sigle di categoria di Cgil, Cisl e Uil hanno dichiarato lo stato di agitazione con un pacchetto di 16 ore di sciopero, che sarà applicato in modo diverso a seconda della città e delle realtà. I sindacati, tra le altre cose, chiedono che i supermercati siano aperti solo dal lunedì al sabato, con orari ridotti, dalle 8.00 alle ore 19.00.

Coronavirus, ecco le iniziative messe in atto da Fastweb

L’emergenza coronavirus ha paralizzato l’Italia; da un giorno all’altro il Bel Paese e la maggior parte degli italiani si è fermata e questa situazione ha avuto un impatto molto forte e significativo sulla vita di tutti noi, facendoci vivere sensazioni mai vissute prima d’ora.

In momenti come questi avere al proprio fianco i propri affetti più cari è indispensabile, ma quando non è possibile averli con sé fisicamente, come sta accadendo a molti in questi giorni, ecco che vengono in nostro aiuto la tecnologia, gli smartphone e i gestori telefonici.

Sono numerose le compagnie telefoniche che hanno risposto all’appello di solidarietà digitale lanciato dal ministro per l’Innovazione Paola Pisano che ha invitato i gestori a sostenere i propri clienti con le modalità che ritenevano più opportune.

Da Fastweb 1 milione di Giga

Fastweb ad esempio, ha offerto alla propria community 1 milione di Giga per alleviare le sofferenze che questo momento difficile sta causando dal punto di vista lavorativo, scolastico, ma soprattutto sociale.

Dalle ore 12 del 13 marzo alle ore 14 di venerdì 20 marzo sono stati utilizzati gratuitamente dai clienti Fastweb tutti i Giga offerti , il tutto senza scalare platfond dati della loro offerta (puoi visualizzare il contatore qui) A partire da oggi pomeriggio i clienti Fastweb torneranno ad utilizzare automaticamente il traffico incluso nella propria offerta, ma nel frattempo avranno percepito tutto il sostegno di Fastweb in questo momento complicato.

Nell’emergenza da Coronavirus, Fastweb è al fianco di tutti i suoi clienti mobile e mette a disposizione 1 milione di GIGA. Gratuitamente. http://bit.ly/33ia2D6

Gepostet von Fastweb am Freitag, 13. März 2020

Come tutte le grandi realtà anche Fastweb tutela i propri dipendenti: attraverso procedure collaudate di business continuity che hanno consentito di remotizzare le attività, che ora vengono svolte da casa, per garantire la continuità del servizio a famiglie e imprese tutelando allo stesso tempo i lavoratori.

La donazione per il sistema sanitario

Ma le iniziative di Fastweb non finiscono qui. Infatti, l’azienda di telecomunicazioni ha deciso di fare la propria parte e sostenere il sistema sanitario nazionale donando 100 mila euro a ciascuno degli ospedali che in queste settimane stanno lavorando senza sosta contro il coronavirus. Il Policlinico di Milano, l’Istituto Spallanzani di Roma e il Policlinico di Bari sono dunque i destinatari dei fondi di Fastweb che saranno impiegati per l’acquisto di macchinari, di materiale sanitario e per l’allestimento di nuovi posti in terapia intensiva dove migliaia di persone stanno lottando per sconfiggere il Covid-19.

Per conoscere tutte le iniziative messe in campo da Fastweb per l’emergenza corona virus clicca qui https://www.fastweb.it/corporate/media/news-e-iniziative/emergenza-coronavirus-le-iniziative-di-fastweb/

Terremoto in Toscana, lieve scossa nella notte a Camaiore

La terra torna a tremare in Toscana: una lieve scossa di terremoto è stata avvertita pochi minuti prima delle ore 5.00 di venerdì 20 marzo a Camaiore (Lucca), zona interessata da un altro evento sismico lo scorso 10 marzo. Allora la magnitudo fu di 2.6, quella della scossa del 20 marzo invece è stata di 2.0, si legge sul sito dell’Ingv, l’Istituto nazionale di Geofisica e vulcanologia.

La scossa di terremoto in Toscana (20 marzo)

L’epicentro è stato individuato a sud est di Camaiore, a 4 chilometri di profondità: il lieve terremoto si è verificato alle ore 4.56 ed è stato percepito anche in alcune località della costa a Nord della Toscana, da Viareggio a Pietrasanta. Al momento non si registrano danni a persone o cose. Dettagli sul sito dell’Ingv.

Lo scorso 10 marzo, sempre a Camaiore, molte persone si riversarono in strada durante il pomeriggio per una scossa di terremoto chiaramente percepita anche a Lucca, Pisa e Massa Carrrara.

Coronavirus Toscana, ultime notizie dal bollettino della Regione

152 nuovi casi di coronavirus in Toscana e 16 morti in più, nel giro di 24 ore: sono le ultime notizie sui contagi da Covid-19 contenute nell’aggiornamento quotidiano del bollettino della Regione, con i dati raccolti fino alla serata di giovedì 19 marzo. Crescono decessi e persone positive: dall’inizio dell’epidemia in Toscana 1482 persone sono risultate positive al coronavirus, 38 non ce l’hanno fatta (pazienti tra i 65 e i 100 anni tutti affetti da diverse patologie), mentre 17 sono guarite negativizzando il virus e 8 al momento non presentano più sintomi (quelle che i medici chiamano “guarigioni cliniche”, ossia il momento prima della guarigione completa).

Coronavirus in Toscana, i dati e le notizie del bollettino del 19 marzo

I casi attualmente in cura per il coronavirus in Toscana sono quindi 1419, secondo i dati contenuti nel nuovo bollettino del 19 marzo: le persone ricoverate in ospedale sono in totale 679, di cui 178 si trovano nei reparti di terapia intensiva.

Ecco nel dettaglio il numero di tamponi positivi, segnalati finora nelle varie province toscane: Firenze resta quella più colpita con oltre 300 contagi da coronavirus seguono Lucca e Massa Carrara. I minori contagi si registrano a Livorno e Prato.

  1. Firenze 349
  2. Lucca 230
  3. Massa-Carrara 200
  4. Pisa 146
  5. Pistoia 145
  6. Arezzo 113 (nel bollettino precedente i casi di Covid-19, per errore, erano stati sovrastimati comunica la Regione Toscana)
  7. Grosseto 89
  8. Siena 78
  9. Prato 70
  10. Livorno 62

Dal primo febbraio al 19 marzo nei laboratori di analisi della Toscana sono stati fatti in tutto oltre 8.800 tamponi, su più di 7.800 persone, va tenuto presente infatti che in alcuni casi sono stati infatti effettuati più test sul coronavirus per lo stesso paziente.

Coronavirus a Firenze, Empoli, Prato e Pistoia

Per quanto riguarda la Asl Toscana Centro, che come territori di riferimento ha Firenze, Empoli, Prato e Pistoia, le ultime notizie, aggiornate al 19 marzo, segnalano 91 casi in più positivi al coronavirus: 47 nella Città metropolitana di Firenze, 6 a Empoli, 12 nel pratese e 26 nel pistoiese. Sul sito della Regione Toscana sono indicate le misure di precauzione da seguire durante l’emergenza coronavirus .

Ebook gratis: i libri da scaricare contro il coronavirus

Costretti a rimanere in casa e con un sacco di tempo libero in più del solito. Quanto meno, sono i giorni giusti per leggere. E anche se non è possibile uscire per andare in biblioteca o in libreria, si può comunque contare sui libri digitali: sono tante le iniziative promosse dalle case editrici per mettere a disposizione ebook gratis dal proprio catalogo in questi giorni di emergenza coronavirus. Mondadori, Adelphi, La Nave di Teseo, Feltrinelli, Gallucci e gli altri. Ecco le iniziative.

Solidarietà digitale, come funziona

Il punto di partenza per chiunque sia a caccia di qualche nuova lettura in questo periodo è Solidarietà digitale, l’iniziativa del Ministro per l’innovazione tecnologica e la digitalizzazione con il supporto dell’Agenzia per l’Italia digitale. Questo il sito ufficiale.

Solidarietà digitale è un progetto lanciato per far fronte all’emergenza coronavirus. Offre servizi e soluzioni software messi a disposizione gratuitamente dalle aziende proprietarie per consentire ai lavoratori di lavorare da remoto, agli studenti di seguire le lezioni su piattaforme di e-learning e ai lettori di avere giornali e ebook gratis sul proprio dispositivo.

Tra gli aderenti a Solidarietà digitale ci sono anche molte case editrici.

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Gli ebook Mondadori gratis per Solidarietà digitale

In testa a questi c’è sicuramente il Gruppo Mondadori, per “peso specifico” e per quantità di testi messi a disposizione. Per l’emergenza coronavirus, infatti, Mondadori offre ben 10.000 ebook gratuiti attraverso Solidarietà digitale.

Ce n’è per tutti i gusti: saggistica, narrativa e un’ampia scelta di libri per bambini e ragazzi. Ci sono però due vincoli. Il primo, il libro deve essere letto con l’app Kobo Books, disponibile gratuitamente per smartphone, tablet e pc. Il secondo, per accedere al servizio occorre autenticarsi con Spid, il Sistema pubblico di identità digitale.

È lo stesso account privato che permette di accedere ai servizi online della Pubblica amministrazione ed è possibile registrarsi gratuitamente.

Gli ebook gratuiti de Il Saggiatore

Anche la casa editrice Il Saggiatore ha aderito a Solidarietà digitale, mettendo a disposizione un nuovo ebook gratis dal proprio catalogo ogni due giorni. Al momento sono quattro i titoli già regalati: Città sola di Olivia Laing, La Dragunera di Linda Barbarino, I tre fratelli che non dormivano mai di Giuseppe Plazzi e Il giardino delle delizie, primo dei quattro volumi dell’Epopea americana di Joyce Carol Oates.

I libri in questo caso sono liberamente scaricabili in formato epub e mobi, senza bisogno di autenticazione dalla pagina www.ilsaggiatore.com/solidarieta.

Gli ebook per ragazzi di Gallucci editore

Anche bambini e ragazzi avranno di che leggere in questi giorni. Gallucci, editore di riferimento per la narrativa per l’infanzia, regala sul suo sito nove titoli tra quelli del suo catalogo. Basta accedere al sito di Gallucci editore, scegliere l’ebook e sacaricarlo gratis.

Adelphi, ebook gratis per l’emergenza coronavirus

Anche Adelphi ha messo alcuni dei suoi romanzi disponibili gratis in tutti i formati ebook. Ci sono è In cerca di guai, romanzo western di Mark Twain e Doppio sogno di Arthur Schnitzler, libro al quale è ispirato il film Eyes Wide Shut di Stanley Kubrick.

Sempre dal catalogo Adelphi, è possibile scegliere e scaricare gratis in tutti i formati un ebook tra Moby Dick, il grande classico di Herman Melville, e un altro dei titoli più longevi del catalogo, Suite francese di Irène Némirovsky. Per farlo, bisogna iscriversi alla newsletter dell’editore da qui: adelphi.it/newsletter/form.

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La Nave di Teseo e gli altri

Anche Edizioni e/o ha reso scaricabili gratis gli ebook di tre dei libri del suo catalogo. Si tratta del saggio Vita su un pianeta nervoso di Matt Haig e di due classici, Il colonnello Chabert di Honoré De Balzac e L’uomo che corruppe Hadleyburg di Mark Twain. In più, Edizioni e/o ha promosso una campagna straordinaria di sconti su molti dei suoi titoli in ebook.

Sceglie la strada degli sconti sul catalogo digitale anche un altro importante gruppo editoriale. Una selezione di ebook de La Nave di Teseo, Baldini+Castoldi e La Tartaruga è infatti disponibile scontata del 30% su tutti i principali store online.

Fumetti Feltrinelli gratis in formato ebook

Non solo libri. Feltrinelli ha reso disponibili, gratis, due dei titoli di maggior successo tra quelli pubblicati di recente da Feltrinelli Comics, la divisione della casa editrice dedicata a fumetti e graphic novel, in formato ebook. Si tratta di La fine della ragione di Roberto Recchioni (disponibile qui) e Il pesce di lana e altre storie abbastanza belle (alcune anche molto belle, non tante, solo alcune) di Maryjane J. Jayne, la collaborazione tra i fumettisti Sio e Tito Faraci (disponibile qui).

 

Pronto, chi parla? Rispondono le “Fiabe al telefono”

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Favole, incanto, emozioni. Questi i tre ingredienti principali di “Fiabe al Telefono”, la linea diretta di racconti telefonici per bambini, ideata dalle attrici Aurelia Cipollini e Marzia Quartini all’interno del progetto “L’Arcolaio”. Rispondono dal Salento, ma in questi giorni hanno ricevuto tante chiamate anche da Firenze e dalla Toscana. Il funzionamento è semplice: il servizio gratuito “per bambini da 0 a 99 anni”, come dicono le due voci narranti, è attivo il martedì e il giovedì dalle 17.00 alle 19.00, telefonando al numero 3491884928.

“Quello che offriamo è la possibilità di ascoltare una fiaba letta dal vivo – spiega Aurelia Cipollini – Rispondere a queste chiamate è commovente. Dall’ascolto si può sentire davvero una particolare vicinanza con l’altro perché si partecipa in prima persona come custodi della storia che viene raccontata”.

Il progetto delle Fiabe al telefono

Dai laboratori per adulti, agli spettacoli teatrali, “Fiabe al Telefono” fa parte di un progetto più ampio iniziato nel 2018 che richiama l’attenzione su tutto ciò che riguarda la tradizione orale, utilizzando come tramite eventi, letture, attività di formazione e fiabe popolari da tutto il mondo.

“Per questo particolare progetto – dice Aurelia – abbiamo scelto di utilizzare le fiabe perché crediamo che i loro testi non abbiano età e che accompagnino di conseguenza la vita di ciascuno di noi, dai bambini agli adulti, dai giovani agli anziani. Le favole resistono all’avanzare delle tecnologie e ai cambiamenti degli usi e dei costumi di tutti i popoli e di tutte le culture”.

l'Ercolaio

5 minuti di “magia”

Le chiamate durano 5 minuti circa, c’è un primo scambio di nomi e presentazioni, poi inizia il racconto telefonico. Da una città all’altra, le storie arrivano da ogni dove: Sicilia, Toscana, Svezia, Giappone. Storie che non fanno male, storie che uniscono, che fanno sentire un po’ più vicini e un po’ meno soli.

“La cosa importante è la lettura in prima persona: chi ascolta il suono di una voce, la musicalità del racconto, ha un accesso privilegiato all’interiorità di chi  racconta. Questo ‘ciak’ che si crea tra noi e gli altri è la cosa più emozionante e di cui abbiamo più bisogno in questo momento e nella vita. Questa è l’autenticità di un rapporto: abbiamo bisogno delle persone, abbiamo bisogno di un contatto vero. La necessità degli altri è la cosa che più commuove.”

E per chi non vuole perdersi neanche una fiaba, con un messaggio al 3491884928 si viene inseriti in un gruppo whatsapp in cui verranno inviati aggiornamenti e registrazioni delle fiabe dei giorni precedenti. Novità anche sulla pagina Facebook del progetto L’Arcolaio.

Coronavirus, la Fondazione Noi Legacoop Toscana regala sette ecografi alla sanità toscana

Arrivano nei cosiddetti “reparti bolla” delle strutture ospedaliere toscane sette nuovi ecografi: li ha donati la Fondazione Noi Legacoop Toscana, che raccoglie le maggiori cooperative toscane operanti nei diversi settori, rispondendo ad una necessità segnalata negli scorsi giorni dalla Regione Toscana. Obiettivo: sostenere la sanità toscana impegnata a fronteggiare l’emergenza Coronavirus.

I macchinari, già in consegna, potranno essere utilizzati nei “reparti bolla”, quei reparti che, com’è stato annunciato nei giorni scorsi dalla Regione Toscana, saranno dedicati ai pazienti che, pur non avendo necessità della terapia intensiva, non possono neanche essere assistiti a domicilio.

La Fondazione Noi Toscana dona sette ecografi

Gli ecografi saranno utilizzati per i pazienti contagiati dal Coronavirus per individuare la polmonite interstiziale senza bisogno di raggi. In questo momento, infatti, le altre apparecchiature non possono essere spostate nei “reparti bolla” per il pericolo di contagio. Il valore complessivo della donazione ammonta a circa 140.000 euro.

“Come Fondazione NOI e con un ulteriore contributo di Unicoop Firenze, Unicoop Tirreno, Coop Centro Italia e Coop Unione Amiatina, le grandi cooperative di consumo aderenti a Legacoop Toscana, abbiamo risposto tempestivamente a una richiesta importante arrivata dalla Regione Toscana –  afferma Roberto Negrini, presidente della Fondazione NOI – Legacoop Toscana – Siamo al fianco delle comunità e del territorio in questa fase di emergenza, abbiamo deciso di fare squadra per sostenere concretamente chi ogni giorno lavora per contrastare la diffusione e  gli effetti del Coronavirus, mettendo al centro i valori della cooperazione”.

Dei sette macchinari donati, due ecografi saranno donati all’Azienda Usl Toscana Centro e saranno destinati all’Ospedale di Santa Maria Annunziata (Bagno a Ripoli – FI) e all’Ospedale del Mugello (Borgo San Lorenzo – FI); uno sarà donato all’Azienda USL Toscana Nord Ovest e destinato all’Ospedale di Livorno, uno sarà donato all’Azienda USL Toscana Sud Est e destinato all’Ospedale della Misericordia di Grosseto. Gli altri tre ecografi saranno donati all’Azienda Ospedaliera-Universitaria Careggi, all’Azienda Ospedaliera Universitaria Senese e all’Azienda Ospedaliero-Universitaria Pisana.

La Fondazione Noi – Legacoop Toscana

Fondata da sette grandi cooperative toscane appartenenti a diversi settori – Unicoop Firenze, Unicoop Tirreno, Unione Amiatina, C.M.S.A., Terre dell’Etruria, L.A.T., Cuore Liburnia Sociale – e con socio sostenitore Legacoop Toscana, la Fondazione si pone come obiettivo la promozione dello sviluppo economico e sociale attraverso interventi e attività a favore della qualità della vita e dello sviluppo sostenibile. L’intento è contribuire alla valorizzazione delle comunità e del territorio toscano, partendo dai valori della cooperazione e dal concetto di mutualità.
www.fondazionenoi.it

Scuole chiuse fino al 2 maggio? È una fake news, ma la proroga ci sarà

Nelle ultime ore le chat Whatsapp che raggruppano genitori sono diventate “bollenti”. È uno screeshot a circolare insistentemente, quello di una fantomatica news comparsa sul sito di Repubblica: scuole chiuse fino al 2 maggio 2020. Si tratta però di un’immagine fake, ha tenuto a precisare lo stesso quotidiano, non è stata mai pubblicata una notizia di questo tipo. Non c’è alcuna conferma ufficiale sulla data, ha precisato poi la ministra all’Istruzione Lucia Azzolina: ancora non si conosce il giorno esatto della riapertura delle scuole, perché il governo sta lavorando a una proroga dello stop alle lezioni oltre il 3 aprile per l’emergenza coronavirus.

Conte: proroga della chiusura di scuole e negozi

Visto l‘andamento dei contagi in tutta Italia, al momento non è possibile pensare a una fine del blocco totale il prossimo 3 aprile. È stato lo stesso presidente del Consiglio Giuseppe Conte a indicare la strada in un colloquio con il Corriere della Sera: la chiusura delle scuole e dei negozi, ha detto, non potrà che subire una proroga. “Le misure restrittive stanno funzionando – ha spiegato il premier – è ovvio che quando raggiungeremo un picco e il contagio comincerà a decrescere, speriamo fra qualche giorno, non potremo tornare subito alla vita di prima”.

scuole chiuse 20 maggio fake news proroga chiusura azzolina
L’immagine fake circolata su Whatsapp

Scuole chiuse fino al 2 maggio? No, non c’è ancora una data

Le scuole saranno chiuse ben oltre il prossimo 3 aprile, ma è ancora troppo presto per dire quando bambini e ragazzi torneranno sui banchi. Al momento “non è possibile dare una data dell’apertura delle scuole”, ha detto la ministra dell’Istruzione Lucia Azzolina, interpellata da Sky tg24 in merito alla fake news del 2 maggio (qui sotto il video). “Tutto dipende dall’evoluzione di questi giorni, dallo scenario epidemiologico – ha chiarito -. Riapriremo le scuole solo quando avremo la certezza di assoluta sicurezza”.

Coronavirus: come sta reagendo la scuola?

A Sky TG24 per raccontare come la comunità scolastica sta affrontando l’emergenza. #LaScuolaNonSiFerma

Gepostet von Lucia Azzolina am Donnerstag, 19. März 2020

Gli esami di maturità 2020 e l’emergenza coronavirus

Il governo sta anche studiando “diversi scenari” per gli studenti che alla fine del’anno scolastico 2019/2020 devono sostenere l’esame di maturità: tutto dipende da quanto ancora le scuole dovranno rimanere chiuse, fa sapere la titolare del dicastero dell’Istruzione.

Coronavirus, verso un nuovo divieto: non si può più andare correre? E le passeggiate?

In vista del picco di contagi per il coronavirus, il governo è al lavoro su disposizioni più stringenti per le attività sportive o motorie: al momento si può andare a correre, camminare e fare jogging, ma presto un nuovo decreto potrebbe imporre il divieto a tutte le attività all’aperto, passeggiate e allenamenti sportivi compresi.

Stop jogging: “Stiamo pensando al divieto”

Un primo segnale è arrivato dal ministro dello Sport Vincenzo Spadafora, intervistato dal Tg1.  “Credo che nelle prossime ore bisognerà prendere in considerazione la possibilità di porre il divieto completo di attività all’aperto – ha detto ai microfoni del telegiornale di Rai 1 – abbiamo lasciato questa opportunità perché ce lo consigliava anche la comunità scientifica, anche per altre patologie. Ma se l’appello di restare a casa non sarà ascoltato saremo costretti anche a porre un divieto assoluto”.

Coronavirus: si può andare a correre e a fare passeggiate? Cosa dice il decreto

Al momento le regole sugli spostamenti, contenute nel decreto firmato dal presidente del Consiglio, a seguito dell’emergenza coronavirus, non vietano di fare jogging e attività motoria all’aperto, ma indicano comunque che gli spostamenti vanno ridotti all’essenziale, bisogna uscire il meno possibile da casa e va assolutamente evitato il contatto con le altre persone. Si può andare a correre, insomma, ma è possibile che già in giornata arrivi il divieto assoluto.

Per quanto riguarda le passeggiate, le camminate ricadono nel capitolo degli spostamenti da fare solo se strettamente necessari, per esempio per esigenze di lavoro, per motivi di salute e per acquistar beni necessari per la vita quotidiana. Una passeggiatina per svago, non è un valido motivo per uscire dalla propria abitazione.

Da qui la decisione di molti Comuni, come anche a Firenze, di chiudere parchi e giardini vista la gran folla di persone che si riversava nelle aree verdi per correre e passeggiare, anche in coppia e in gruppo, senza rispettare le norme anti-affollamento. Troppe persone per strada quindi, fatto che sta facendo cambiare idea al governo sulle eccezioni alla regola generale dello “state a casa”. Intanto c’è già chi ha appeso le scarpe al chiodo, anticipando lo stop alle corse, affidandosi a esercizi fatti in casa (nel vero senso del termine) grazie ai tanti tutorial disponibili online e realizzati da centri fitness e palestre.

Sul sito del governo le risposte ai dubbi più frequenti sulle regole di #iorestoacasa.

Coronavirus Toscana, più casi e 6 morti: il bollettino del 18 marzo

Un mercoledì nero, almeno guardando i numeri del bollettino della Regione Toscana sui contagi da coronavirus, pubblicato nella serata del 18 marzo: le ultime notizie parlano di 277 nuovi casi positivi a Covid-19, un balzo consistente in avanti visto che 24 ore prima erano stati 187. In Toscana, dall’inizio dell’emergenza, si contano in totale 1.330 contagiati.

Il bollettino del 18 marzo sul coronavirus in Toscana: morti e guariti

Si fa più pensate in Toscana il bilancio di chi non ce l’ha fatta: nel bollettino del 18 marzo vengono segnalati 5 morti in più rispetto al giorno prima per un totale di 22 decessi dall’inizio dell’emergenza coronavirus. Si tratta di persone dai 65 ai 100 anni, tutte affette anche da altre patologie.

Sul fronte dei guariti 7 persone non presentano più sintomi (si parla quindi di “guarigioni cliniche”) e 10 non sono più positive al virus (pazienti “negativizzati”). I casi attualmente positivi a Covid-19 in Toscana sono quindi 1291: 587 pazienti sono ricoverati in ospedale e di questi 160 in terapia intensiva. Il picco di contagi però deve ancora arrivare dicono gli esperti, da qui l’invito a non uscire di casa per rallentare la diffusione del virus.

Tamponi positivi in Toscana: l’andamento per provincia

Ecco la distribuzione dei tamponi positivi al coronavirus nelle 10 province della Toscana al 18 marzo. Firenze, Lucca e Massa Carrara sono le zone più colpite.

  • 295 Firenze
  • 205 Lucca
  • 176 Massa-Carrara
  • 142 Arezzo
  • 124 Pisa
  • 122 Pistoia
  • 77 Siena
  • 68 Grosseto
  • 62 Livorno
  • 59 Prato

Dal primo febbraio al 18 marzo nei laboratori di analisi toscani sono stati effettuati in tutto 7.606 tamponi per il coronavirus, su 6.739 persone (in alcuni casi sono stati effettuati infatti più test sullo stesso paziente). Intanto la Regione ha annunciato che effettuerà uno screening di massa grazie a un test sierologico a cui saranno sottoposti prima degli altri gli operatori sanitari. Per informazioni sulle misure di prevenzione e le notizie sulle ultime ordinanze è possibile visitare la sezione dedicata al coronavirus sul sito della Regione Toscana.