giovedì, 11 Settembre 2025
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“Anselm Kiefer. Angeli caduti”, la nuova mostra di Palazzo Strozzi

Allegorie, figure e forme riflettono sull’identità, la poesia, le vicende storiche e i diversi pensieri filosofici grazie a “Anselm Kiefer. Angeli caduti”, la nuova mostra di Palazzo Strozzi a Firenze, visitabile dal 22 marzo fino al 21 luglio 2024. L’esposizione, a cura di Arturo Galansino, permette di entrare in contatto con uno dei più grandi artisti contemporanei attraverso 25 opere tra lavori storici e nuove produzioni, declinati attraverso pittura, scultura, installazione e fotografia. L’evento dedicato al maestro tedesco è accompagnato dalla specifica “angeli caduti” perché si pone l’intento di omaggiare quell’immagine degli angeli cacciati dal Paradiso a seguito della loro ribellione contro Dio, che sembrerebbero allargarsi a rappresentare simbolicamente l’intera umanità.

L’intimità per Kiefer, il cuore del pensiero

Ecco che l’arte di Kiefer diventa un vero e proprio percorso introspettivo in un potente cortocircuito tra passato – inteso anche come memoria storica -, presente e futuro. Non a caso, la presenza fisica e tattile delle sue opere – ulteriormente avvalorata dall’uso di materiali e tecniche differenti – colpisce l’occhio del visitatore e stabilisce con lui una connessione più che mai intima. Kiefer è noto per trasformare materie grezze – come la cenere, la cera, i semi o la sabbia – in imponenti e suggestive opere dense e stratificate. In alcuni casi, i materiali sono addirittura sottoposti a reali mutazioni fisiche, attraverso per esempio l’elettrolisi o il fuoco. Ed è proprio questa sovrapposizione di più materie a stimolare riflessioni sempre diverse.

“Anselm Kiefer. Angeli caduti”: il percorso della nuova mostra di Palazzo Strozzi

La mostra prende avvio dal cortile rinascimentale di Palazzo Strozzi con l’opera Engelssturz (Caduta dell’angelo, 2022-2023), posta in dialogo con l’architettura circostante grazie non solo ai suoi oltre 7 metri di altezza ma anche tramite la sua potente materialità. Il soggetto del dipinto è tratto da un brano dell’Apocalisse: gli angeli ribelli che vengono cacciati dall’arcangelo Michele, che impugna la spada e con l’indice sinistro addita il cielo manifestando la volontà divina e rivelando, insieme, il proprio nome. Il combattimento raffigurato rappresenta, in altre parole, la metafora della lotta tra il Bene e il Male.

Per la figura centrale, Kiefer si ispira all’opera di Luca Giordano (1634-1705), ma qui Michele si staglia sul fondo dorato simbolo, soprattutto nella pittura trecentesca, del mondo metafisico. Al contrario, gli ex angeli acquistano tridimensionalità precipitando nella zona scura del dipinto, che rappresenta il mondo terreno. L’opera si presenta quindi come un invito a riconsiderare il nostro rapporto tra spirito e materia, e in senso lato a prendere nuovamente in considerazione quello di tutta l’umanità.

La mostra “Anselm Kiefer. Angeli caduti” prosegue poi nelle sale del piano nobile di Palazzo Strozzi. Qui si trova anche un’intensa e spettacolare installazione immersiva dal titolo Verstrahlte Bilder (Dipinti irradiati, 1983-2023), composta da sessanta opere di diverso formato eseguite in un periodo che abbraccia tutti gli ultimi quarant’anni della carriera di Kiefer. I dipinti ricoprono interamente le pareti e il soffitto e sul pavimento al centro della stanza è collocato un grande specchio a forma di tavolo. Così, il visitatore è invitato a immergersi nell’arte stratificata e totalizzante dell’artista. L’utilizzo poi di dipinti scoloriti da radiazioni, aggiunge una dimensione evocativa all’installazione, invitandoci a riflettere sulla fragilità della vita e sulla natura trasformativa dell’arte.

Orari e biglietti

La mostra “Anselm Kiefer. Angeli caduti” alla Fondazione Palazzo Strozzi di Firenze è visitabile tutti i giorni, dalle ore 10:00 alle 20:00; giovedì fino alle 23:00. Ultimo ingresso: un’ora prima della chiusura. Intero 15 euro; ridotto 12. Informazioni e prenotazioni: +39 055.2645155 (dal lunedì al venerdì, ore 09:00-18:00) oppure [email protected].

Joe Barone è morto: camera ardente al Viola Park, funerali negli USA

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Joe Barone è morto: la notizia della scomparsa del direttore sportivo della Fiorentina è stata data dallo stesso club viola in una nota. Il dg era ricoverato nel reparto di terapia intensiva cardiochirurgica dell’ospedale San Raffaele di Milano da domenica scorsa, dopo aver avuto un infarto a poche ore dalla partita contro l’Atalanta, nell’albergo dove aveva raggiunto in ritiro la squadra. Le sue condizioni erano parse subito gravi, già durante il trasporto in ospedale, dove sempre domenica è stato sottoposto d’urgenza a un intervento chirurgico alle coronarie.

Joe Barone è morto all’ospedale San Raffaele di Milano

Il dirigente sportivo della Fiorentina era seguito al San Raffaele, dal professor Alberto Zangrillo, direttore della terapia intensiva cardiochirurgica, e a nulla sono valse le cure con la cosiddetta “resurrection machine”, speciali macchine mediche per sostenere le funzioni vitali: Joe Barone è morto martedì 19 marzo, all’età di 57 anni. Il giorno dopo sarebbe stato il suo compleanno. Nelle scorse ore si è diffusa la notizia dell’arrivo in Italia di Rocco Commisso, atteso durante la giornata di mercoledì, mentre a Milano si trovano già la moglie del dg e i 4 figli.

Questo il comunicato della società viola: “Con un dolore profondo e immensa tristezza, la Fiorentina oggi perde un suo punto di riferimento, una figura che ha segnato la storia recente del Club e che non sarà mai dimenticata. Il Direttore Generale Giuseppe Barone, dopo il malore occorso domenica, è venuto a mancare oggi presso l’ospedale “San Raffaele” di Milano. Rocco Commisso e la sua famiglia, Daniele Pradè, Nicolas Burdisso, Alessandro Ferrari, Vincenzo Italiano, Cristiano Biraghi e tutta la Fiorentina sono distrutti per la terribile perdita di un uomo che ha offerto la sua grande professionalità, il suo cuore e la sua passione per questi colori, di un amico disponibile e sempre vicino in tutti i momenti, sia quelli più felici e, soprattutto, quelli più difficili. Tutto il mondo viola si stringe in un abbraccio commosso alla moglie Camilla, ai suoi figli e a tutta la famiglia Barone in questo momento di enorme sconforto”.

La biografia di Barone e l’impegno con la Fiorentina

Nato a Pozzallo, in Sicilia il 20 marzo 1966, si era trasferito insieme alla famiglia a New York, nel distretto di Brooklyn, quando aveva 8 anni. Il suo vero nome era Giuseppe Barone, ma da tutti era conosciuto come Joe. Dopo gli studi e il primo impiego come bancario aveva conosciuto Rocco Commisso, iniziando a lavorare nell’azienda Mediacom, di proprietà dell’attuale presidente viola. Il suo ritorno in Italia risale al 2019, dopo l’acquisto della Fiorentina da parte dell’impreditore italo-americano con cui Barone era legato da una profonda amicizia. Tra le altre cose il direttore generale aveva seguito il progetto del Viola Park di Bagno a Ripoli e anche la questione della ristrutturazione dello stadio Artemio Franchi di Firenze.

La camera ardente al Viola Park e i funerali di Joe Barone

La Fiorentina ha comunicato che la camera ardente per dare l’ultimo saluto al direttore generale Joe Barone sarà aperta mercoledì 20 marzo, dalle 09 alle 21 al Viola Park di Bagno a Ripoli, nel piazzale tra la Cappella di Santa Caterina ed il Padiglione eventi. L’ingresso pedonale è consentito da via Pian di Ripoli 5 e per chi arriva in auto è disponibile il parcheggio di Via della Nave a Rovezzano, 91. Il funerale di Joe Barone si terranno  negli Stati Uniti, mentre sabato è in programma una messa a Pozzallo, in provincia di Ragusa.

I forni di Firenze dove si mangiano le migliori frittelle di riso

Ogni forno e ogni pasticceria ha la sua ricetta “originale” per le frittelle di riso di San Giuseppe. C’è chi le fa semplici e chi ripiene di crema. Un ingrediente però mette tutti d’accordo: l’immancabile spolverata di zucchero che deve ricoprire queste dolci sfere. Per eleggere le migliori frittelle di riso di Firenze, Food Challenge assieme alla Venerabile Compagnia dei Quochi ha organizzato una vera e propria gara tra 18 realtà della città e della provincia. Il verdetto finale? Il primo premio è andato al Vecchio Forno di via Guelfa. Anche sugli altri due scalini del podio sono salite due panetterie che si trovano nel centro gigliato e nelle immediate vicinanze.

I migliori forni di Firenze dove gustare le tipiche frittelle di riso

La giuria tecnica, lo scorso 15 marzo, ha degustato le produzioni dei 18 concorrenti, presso la Pasticceria Ruggini di via Garibaldi a Pontassieve. Gli esperti hanno così decretato i 3 migliori posti dove mangiare delle ottime frittelle di riso a Firenze: dietro al Vecchio Forno di via Guelfa si è classificato il Panificio La Spiga di via La Farina e al terzo posto il Forno Canapa di via dell’Ariento. Il premio della giuria popolare invece è andato fuori dal territorio comunale, al “Forno in piazza” di Tavarnelle per le sue frittelle di San Giuseppe.

“E’ stata un’altra bella occasione di festa – ha commentato il vicepresidente vicario della Venerabile Compagnia dei Quochi, Angelo Mazzi – e la dimostrazione della vitalità della tradizione gastronomica toscana. Il progetto Food Challenge è stato creato con il proposito di preservare e onorare le ricette che hanno definito la città per secoli contribuendo a costruire una tradizione fatta di pietanze tramandate per generazioni. Ringraziamo la pasticceria Ruggini per l’ospitalità”.

Gli altri concorrenti

Queste le altre realtà che hanno partecipato al contest dedicato alle frittelle di riso fiorentine: Pasticceria Morandi via Senese, 134R; Forno Sartoni via dei Cerchi,34R; Panificio Noferi via del Cesto, 51 Figline Valdarno; Park Bistrot piazzale della Cascine; Panificio La Spiga via G. La Farina 4/r; Consorzio il Forteto del Mugello Località Rossoio, 6 Vicchio;  I’ Chicco di grano via B. Buozzi, 163 B/C/D Campi Bisenzio; Pasticceria La Dolce Dea via Duca della Vittoria, 73 Rufina; Cristal Pasticceria via della Comunità Europea, 17 Figline; Il Nuovo Forno via C. D’Angiò, 68/R; Pasticceria Ripa via della Ripa, 5/7/9;  Pasticceria i 4 pasticci Borgo Sarchiani, 16 San Casciano; Panificio Ipan via G. Di Vittorio, 70 Pontassieve; Forno Macucci via IV Novembre, 87 San Casciano VP; “Le Torri” Fondazione Solidarietà Caritas via delle Torri, 7. Nelle settimane scorse sempre Food Challene aveva organizzato una sfida per eleggere la migliore schiacciata alla fiorentina.

Giornate Fai 2024 in Toscana: luoghi aperti nel primo weekend di primavera

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Per le Giornate Fai di primavera 2024 in Toscana saranno 35 i luoghi aperti in più di 20 città, sabato 23 e domenica 24 marzo. Un weekend all’insegna della cultura per scoprire tesori nascosti, dimore storiche, parchi artistici, ma anche realtà artigiane e industriali a cui si aggiungono i siti gestiti dallo stesso Fai. Ad accompagnare il pubblico in questo speciale viaggio – arricchito in ogni edizione da nuovi tesori – saranno i volontari del Fondo per l’Ambiente Italiano e i giovani aspiranti ciceroni, studenti appositamente formati grazie alla collaborazione degli istituti del territorio.

Come ogni anno, per le Giornate Fai di primavera l’ingresso non sarà gratuito, ma ai visitatori sarà suggerito un contributo minimo di 3 euro per sostenere l’attività della Fondazione e mantenere molti beni culturali. Non è necessaria la prenotazione. L’accesso ad alcuni luoghi sarà riservati ai soci della Fondazione, a cui saranno dedicate anche iniziative speciali, ma sarà comunque possibile associarsi in loco. Ecco nel dettaglio le aperture straordinarie previste in Toscana per la 32esima edizione delle Giornate Fai di primavera.

I luoghi aperti a Firenze per le Giornate Fai 2024

Partiamo dai 5 luoghi che saranno aperti sabato 23 e domenica 24 marzo 2024 a Firenze e provincia per le Giornate Fai. In centro si potranno ammirare tre palazzi storici, di cui due dell’Università: gli ambienti normalmente chiusi al pubblico del Rettorato di piazza San Marco, edificato nell’Ottocento su fabbricati che già esistevano (una parte delle Scuderie Lorenesi e una porzione del convento della Santissima Annunziata); Palazzo Marucelli Fenzi in via San Gallo, gioiello realizzato nel Seicento e poi decorato nei secoli successivi, che conserva anche  suggestivi affreschi di affreschi di Sebastiano Ricci e gli stucchi di Giovanni Baratta.

Infine si potrà visitare l’area restaurata del Palazzo Buontalenti, noto anche come il Casino Mediceo di San Marco, oggi sede School of Transnational Governance, con il celebre ciclo di affreschi eseguiti in 5 sale dell’ala nord, ognuna dedicata a uno dei granduchi di Toscana. Nei dintorni di Firenze, le Giornate Fai di primavera 2024 permetteranno di scoprire la grande tradizione della ceramica di Montelupo Fiorentino nell’Archivio Museo Bitossi, mentre a Scarperia e San Piero lo Spazio Brizzolari, ricavato dalla ristrutturazione di un vecchio opificio, che ospita le opere del pittore Antonio Brizzolari.

Le Giornate Fai di primavera 2024 nel cuore della Toscana: Prato e Pistoia

A Prato porte aperte al “Fabbricone Storico”, la fabbrica più grande dell’industria tessile cittadina risalente alla fine del Diciannovesimo secolo, e ai teatri Fabbricone e Fabbrichino.

6 i siti aperti a Pistoia e provincia per le Giornate Fai di primavera 2024. In città tour, grazie ai volontari, nella chiesa di San Filippo e Prospero, esempio di barocco pistoiese; sabato nel Palazzo Reali Vannucci, un edificio privato nel centro storico mai aperto prima di ora al pubblico (ingresso riservato ai soci Fai), e nel Palazzo de’ Rossi, legato a un’antica leggenda pistoiese,  con suggestive decorazioni realizzate dal Settecento al secolo successivo e 5 piani tutti da scoprire. A Pescia si potrà vedere sotto una nuova luce l’Oratorio del Santissimo Rosario, a Castelvecchio la Pieve, nel borgo fortificato di San Quirico la chiesa e l’orto del prete, uno spiazzo verde posto all’altezza dei bastioni da cui godere del panorama sulla Valleriana.

Cosa visitare a Pisa, Livorno e Massa

A Pisa gli apprendisti ciceroni accompagneranno il pubblico in una passeggiata nel quartiere Kinzica, in centro, per approfondire la storia della città attraverso la vita di tre donne famose, mentre a Cascina si potrà scoprire la Badia di San Savino. A Livorno il Fai ha scelto due gioielli dimenticati nella zona di Monterotondo, che sono stati al centro di progetti di valorizzazione: il parco di villa Maurogordato e quello di villa Rodoconacchi. I soci Fai potranno poi scoprire gli ambienti dell’azienda Kayser che progetta e realizza sistemi per la ricerca aerospaziale, satelliti e strumenti avionici per la difesa.

Singolari anche le proposte a Massa con visite nella raccolta Etnologica delle Apuane, ospitata in due fabbricati nei pressi del Santuario di Madonna degli Uliveti di Massa, e nel rifugio antiaereo della Martana, in pieno centro storico, il più grande della provincia.

Giornate Fai a Lucca

Lucca è una delle province della Toscana con la più grande offerta di luoghi per le Giornate Fai 2024 di primavera. In città si va dal Gabinetto di storia naturale del Liceo classico Machiavelli – di norma chiuso al pubblico – alla Chiesa di Santa Caterina, la cui storia di intreccia con quella dell’ottocentesca Manifattura Tabacchi.

Nei dintorni visite alla Pieve romanica di San Giorgio a Brancoli, una delle più belle di tutta la Lucchesia, al Museo di Arte Sacra di Camaiore con le sue collezioni di arte liturgica, e al Teatrino di Vetriano, un vero e proprio palcoscenico in miniatura (tra i siti Fai aperti tutto l’anno). Singolari le proposte a Bagni di Lucca per riscoprire un mestiere storico del territorio, i “figurinai” ossia coloro che realizzano le statuette in gesso per il presepe. Sabato 23 e domenica 24 marzo saranno visibili gli ambienti della ditta Euromarchi, specializzata nel settore, e i soci Fai potranno entrare nel laboratorio artigianale della ditta “Arte Barsanti“.

Giornate Fai di primavera 2024 nel sud della Toscana:  Siena, Arezzo e Grosseto

Due chiese, una casa-torre e una riserva naturale dove sono ospitati animali a rischio di estinzione. Tra gli scorci più belli della Toscana, le Giornate Fai di primavera riservano delle piccole “chicche”. Nel centro di Siena le visite riguardano la chiesa delle Carceri di Sant’Ansano, un piccolo edificio dalla storia millenaria, e la chiesa di San Niccolò al Carmine. A San Gimignano si trova uno sito Fai aperto tutto l’anno, la casa torre Campatelli, una delle 14 torri sopravvissute fino ad oggi. Infine, nel territorio comunale di Radicondoli, si potrà conoscere la storia e le attività svolte nella riserva naturale di Cornocchia, che al suo interno ospita il Centro di Selezione Equestre gestito dal Reparto Carabinieri Biodiversità di Siena per salvaguardare razze equine in via di estinzione.

 

Spostandosi nell’aretino, in città sono previsti tour tra 3 palazzi oggi sede di servizi per i cittadini (Palazzo Pretorio, sede della Biblioteca comunale; Palazzo Albergotti, casa dell’Archivio di Stato; il Palazzo delle Poste), mentre a Lucignano i visitatori potranno scoprire l’area recentemente restaurata della Fortezza Medicea e il chiostro di San Francesco. Infine in provincia di Grosseto, passeggiata nel borgo di Castel del Piano e tour nel celebro Giardino dei Tarocchi a Capalbio.

L’elenco completo dei luoghi aperti per le Giornate di primavera 2024 del Fai in Toscana è disponibile sul sito ufficiale a questa pagina.

Nascono i primi 5 orti urbani di Firenze

Firenze verso una città più verde e sostenibile dà vita ai suoi primi cinque orti urbani. Si tratta di spazi concepiti per promuovere la coltivazione locale, la condivisione comunitaria e la connessione con la natura.

Dove si trovano gli orti urbani di Firenze: dalla villa di Rusciano al carcere

Gli orti urbani di Firenze, detti anche “orti di comunità”, sono disseminati strategicamente in diverse aree della città. Non solo aggiungono una nota di freschezza e vitalità al paesaggio urbano ma fungono anche da punto di incontro per i residenti desiderosi di coltivare il proprio cibo e promuovere uno stile di vita più salutare.

Il progetto, sostenuto dalla Fondazione CR Firenze, sarà attuato grazie all’associazione Rete Semi Rurali e alla Società Toscana di Orticultura. Le aree ortive individuate sono una in ogni quartiere ovvero: il parco della Villa di Rusciano, il chiostro della biblioteca Thouar, il giardino del Malcantone, il giardino del Lippi e il giardino del Gozzini, proprio davanti al carcere. In totale sono oltre 1100 metri quadrati messi a disposizione per la coltivazione e più di 60 alberi da frutto. Le aree, che saranno coltivate in modo condiviso, potranno essere trattate solo con agricoltura biologica e biodinamica, privilegiando semi locali e tradizionali.

Assegnazioni degli spazi entro maggio

A differenza degli orti sociali che già esistono nei diversi quartieri di Firenze, gli orti urbani non verranno affidati a singoli, ma saranno curati da gruppi di cittadini, associazioni e realtà del territorio per una gestione comunitaria e condivisa, attraverso lo strumento del patto di collaborazione. Il Comune di Firenze avvierà il procedimento con una prima fase di percorso partecipativo tra associazioni e cittadini con incontri nei diversi quartieri per individuare i soggetti interessati alla gestione condivisa degli spazi. Successivamente sarà pubblicata una manifestazione di interesse per avviare la gestione. Seguirà la predisposizione di un progetto di animazione e gestione per ciascuna area.

La coltivazione collettiva delle aree in principio di cooperazione è uno dei punto chiave e tra i criteri preferenziali per l’assegnazione dell’area ci saranno l’esperienza pregressa, la prossimità territoriale e l’inclusività. L’assegnazione degli orti è prevista entro fine maggio.

Affidamento per 3 anni con progetti educativi

L’affidamento del bando sarà per tre anni. Gli orti urbani non dovranno essere solo luoghi per la coltivazione di frutta e verdura ma anche spazi educativi dove le persone potranno imparare le tecniche agricole tradizionali e sperimentare pratiche di coltivazione sostenibile.

Saranno privilegiati progetti di educazione ambientale, progetti culturali e di socialità. In tal modo diventeranno dei poli educativi e ricreativi. Di particolare attenzione sarà il progetto su Sollicciano dove l’orto sarà gestito come luogo di incontro tra chi vive nel carcere e i cittadini. Un progetto quindi di recupero non solo del verde ma anche di comunità e inclusività.

Orti sociali sempre disponili a Firenze

Ogni anno il Comune di Firenze apre una finestra per l’assegnazione anche degli orti sociali. Questi piccoli pezzi di terra sono l’incarnazione di un’idea: offrire ai cittadini la possibilità di coltivare i propri ortaggi, senza scopo di lucro, all’interno di un progetto collettivo che promuove l’integrazione sociale e la condivisione.

Questi angoli di verde, vengono messa a disposizione con bandi dei diversi Quartieri, non sono solo luoghi di coltivazione, ma veri e propri spazi di incontro e connessione. Qui, le persone possono riunirsi, lavorare la terra insieme, scambiare conoscenze e esperienze e rafforzare i legami di solidarietà e comunità. L’idea dietro gli orti sociali è semplice ma potente: riportare le persone in contatto con la natura e tra di loro, promuovendo nel contempo uno stile di vita sano e sostenibile. Attraverso la coltivazione condivisa, si incoraggia la responsabilità ambientale e si alimenta il senso di appartenenza e partecipazione alla vita della propria comunità.

Quali sono le condizioni di Joe Barone dopo il malore

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Il direttore generale della Fiorentina Joe Barone è ricoverato in condizioni critiche ma stabili all’ospedale San Raffaele di Milano, dopo l’operazione alle coronarie a seguito del malore che lo ha colpito prima della partita contro l’Atalanta. A confermate lo stato di salute del dg è stato il bollettino medico diffuso oggi dal club viola.

Cosa è successo a Joe Barone: il malore e il ricovero in condizioni gravi

Barone ha raggiunto la Fiorentina nel pomeriggio di domenica, dopo un viaggio in treno, e ha avuto un malore, un infarto, mentre si trovava nella sua stanza di albergo. Vicino a lui il direttore sportivo viola Daniele Pradè che ha dato all’allarme. Poi la chiamata al 118, la rianimazione e la corsa in ospedale.

Le condizioni di Joe Barone sono parse da subito gravi e per questo la partita Fiorentina – Atalanta è stata rinviata a data da destinarsi, dopo la richiesta fatta dai giocatori viola alla Federcalcio. Il direttore generale resta ricoverato in condizioni critiche all’interno della terapia intensiva cardiochirurgica del San Raffaele di Milano, diretta dal professor Zangrillo. “Le funzioni vitali sono sostenute da tecniche di supporto meccanico artificiale“, recita il comunicato diffuso dalla società viola. “Ogni previsione prognostica è attualmente fuori luogo – viene specificato -. La famiglia Barone, la famiglia Commisso e tutta la Fiorentina ringraziano il San Raffaele e tutta l’equipe del Professor Zangrillo per l’operato che è stato messo in atto fin dal primo momento”.

I messaggi di solidarietà

A Milano è arrivata anche la moglie di Joe Barone, Camilla, che si trovava a Firenze, e sono giunti qui dagli Stati Uniti anche i quattro figli. Molti i messaggi di solidarietà per il dg viola. Auguri di pronta guarigione sono stati espressi dal presidente della Regione Toscana Eugenio Giani, dal sindaco Dario Nardella e dal deputato e responsabile organizzazione di Fratelli d’Italia Giovanni Donzelli.

Eike Schmidt è candidato sindaco a Firenze per il centrodestra?

Il centrodestra punta su Eike Schmidt come candidato sindaco di Firenze: l’ex direttore degli Uffizi, oggi alla guida del museo di Capodimonte a Napoli, è pronto per la corsa a Palazzo Vecchio. C’è l’ok ufficioso sul suo nome, manca solo la presentazione ufficiale. E spunta anche una data per il lancio della campagna elettorale. Nei giorni scorsi i principali esponenti della coalizione hanno indicato lo storico dell’arte come candidato e sono partite le manovre in vista delle amministrative di giugno, anche per definire le liste civiche, che nelle ultime consultazioni sono risultate essenziali per drenare voti.

“Eike Schmidt è candidato sindaco del centrodestra a Firenze”

L’ennesima investitura è arrivata sabato scorso da due personalità di peso di Forza Italia, a livello nazionale e regionale. “È tempo di scelte. Per Forza Italia, la candidatura a sindaco di Eike Schmidt per il centrodestra a Firenze è l’indicazione migliore per la nostra coalizione, e per tutte le forze sociali e civiche che vogliono mettere fine all’amministrazione pluridecennale della città da parte della sinistra”, hanno detto il senatore Maurizio Gasparri e il coordinatore regionale del partito in Toscana, Marco Stella, che in passato era stato indicato come uno dei candidati papabili.

Da registrare inoltre la posizione del ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano. “Non ho parlato con Schmidt. Non so che cosa lui deciderà di fare, però sia ben chiaro che è un diritto costituzionale“, ha detto ai giornalisti riferendosi alla possibile candidatura di Eike Schmidt. L’attuale direttore del Museo di Capodimonte avrebbe pronta la richiesta di aspettativa, atto che gli permetterebbe la corsa per Palazzo Vecchio, mettendo “in pausa” l’impegno istituzionale nell’ente napoletano.

La data della presentazione della candidatura

Intanto inizia a circolare la data in cui Eike Schmidt si presenterà ufficialmente a Firenze come candidato sindaco per la coalizione formata da Fratelli d’Italia, Lega e Forza Italia. L’evento dovrebbe tenersi il prossimo 6 aprile. Dall’altra parte della barricata, Sara Funaro, candidata per il Pd, per ora prende tempo. “Quando ufficializzeranno, se ufficializzeranno, ci sarà modo di confrontarsi su tante questioni, quella che sarà la visione di città, e mi auguro che ci si potrà confrontare anche sulle questioni che riguardano i cittadini, i bisogni primari dei cittadini”, ha detto ai giornalisti.

Anche altre forze politiche non hanno ancora ufficializzato il nome del loro candidato sindaco a Firenze, tra queste il Movimento 5 Stelle e l’associazione 11 agosto promossa da Tomaso Montanari che punta a una coalizione alternativa al Pd, in un campo larghissimo che va da Sinistra Progetto Comune, al gruppo di Firenze Democratica di Cecilia del Re, fino agli stessi pentastellati. Insomma i giochi sono ancora tutti aperti.

Bonus: contributo psicologo 2024, come richiederlo online

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Al via il Bonus psicologo 2024: l’Inps che ha pubblicato una circolare con i dettagli su quando richiederlo e su come funziona la domanda online per il contributo a sostegno delle sessioni di psicoterapia. Questa misura di sostegno, introdotta per la prima volta due anni fa, è stata rinnovata dal governo Meloni con uno stanziamento di 5 milioni di euro per l’anno da poco concluso e con 10 milioni per i prossimi anni. L’agevolazione riconosce a chi rientra nella graduatoria fino a un massimo di 50 euro per ogni seduta di psicoterapia con i professionisti aderenti, per fronteggiare situazione di ansia, stress, depressione e fragilità psicologica. Ufficialmente viene chiamato “Contributo per sostenere le spese relative a sessioni di psicoterapia”.

A chi spetta e a quanto ammonta

Per richiedere il bonus psicologo 2024 è necessario essere residenti in Italia e avere un Isee non superiore a 50.000 euro. L’importo totale del contributo per le sessioni di psicoterapia varia a seconda della fascia Isee, ma in tutti i casi vengono riconosciuti al massimo 50 euro per ogni seduta. Ecco gli scaglioni:

  • Isee inferiore a 15.000 euro – contributo fino a un massimo annuale di 1.500 euro (max 50 euro a seduta)
  • Isee compreso tra 15.000 e 30.000 euro – contributo fino a un massimo di 1.000 euro l’anno (max 50 euro a seduta)
  • Isee compreso tra 30.000 e 50.000 euro – contributo fino a un massimo di 500 euro l’anno (max 50 euro a seduta)

Questi tetti sono cresciuti rispetto al passato. Il bonus psicologo non può essere richiesto da chi ha un Isee superiore a 50.000 euro.

Bonus psicologo 2024: entro quando richiederlo e come fare domanda online per il contributo

La normativa prevede che la domanda per il bonus psicologo 2024 sia presentata online sul sito dell’Inps e il voucher sia utilizzato entro 270 giorni da quando è stato riconosciuto tramite graduatoria. La circolare Inps del 15 febbraio ha chiarito la procedura per il bonus psicologo 2024 e quando sarà possibile richiederlo: da oggi, 18 marzo 2024, si aprono i termini per presentare domanda tramite il servizio online “Contributo sessioni psicoterapia” (con Spid, CIE o CNS) oppure tramite il contact center dell’Istituto di previdenza (numero verde 803.164 , gratis da fisso, o il numero 06 164.164). Ancora non è stata comunicata l’ora esatta da cui sarà possibile richiedere il bonus psicologo.

Il contributo per le sessioni di psicoterapia è relativo al 2023 (il decreto è uscito lo scorso novembre), mentre per il 2024 e gli anni successivi l’Inps comunicherà più avanti l’apertura delle richieste mettendo a disposizione 10 milioni di euro l’anno.

Contributo sessioni di psicoterapia: la graduatoria

Non ci sarà un’unica graduatoria per il bonus psicologo, ma l’Inps – in base alle domande pervenute – stilerà graduatorie distinte per ogni regione, che prendono in considerazione l’Isee: ci sarà tempo fino al 31 maggio 2024 per richiederlo, mentre il pagamento si stima avverrà verso l’estate.

L’esito della richiesta sarà notificato tramite SMS o mail e in caso sia accolta la domanda online, si potrà usufruire del bonus psicologo grazie a un codice che dovrà essere comunicato per ogni sessione di psicoterapia al professionista, scelto tra gli specialisti aderenti. Come detto l’utente ha 270 giorni di tempo per usare il codice.

“Presentate la richiesta di accesso all’incentivo quanto prima perché, oltre al requisito del reddito, anche il fattore della tempistica conta”: è questo l’appello che arriva dal presidente del Consiglio nazionale dell’Ordine degli Psicologi, David Lazzari, in occasione dell’apertura delle domande per il bonus. Secondo un’indagine dello stesso Ordine sono 5 milioni i potenziali pazienti, cioè le persone che vorrebbero rivolgersi a uno psicologo-psicoterapeuta ma non hanno le risorse economiche per poterlo fare. Intanto alcune regioni, come la Toscana, stanno per sperimentare lo psicologo di base per offrire ai cittadini assistenza psicologica primaria.

Malore per Joe Barone. Rinviata Atalanta-Fiorentina

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Joseph Barone si è sentito male a poche ore dall’inizio di Atalanta-Fiorentina mentre era ancora in albergo. Il direttore generale gigliato è stato trasportato d’urgenza al San Raffaele di Milano. Grande apprensione per la salute di Joe Barone.

Tutta la squadra fuori dall’ospedale

Come riportato su Twitter dalla collega Sara Meini di Rai Sport, all’ospedale San Raffaele di Milano dove è stato trasportato d’urgenza Joe Barone è arrivata anche la squadra della Fiorentina, con in testa il tecnico Vincenzo Italiano ed il capitano Cristiano Biraghi. Tutto lo staff tecnico e dirigenziale, col direttore tecnico Nicolas Burdisso si è stretto intorno al suo dirigente, braccio destro del patron Rocco Commisso. Le condizioni di Barone, anche se manca l’ufficialità, vengono definite gravi anche se manca un quadro clinico preciso.

La Fiorentina cerca una svolta in campionato contro l’Atalanta

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La Fiorentina ha ottenuto i quarti di finale di Conference League ma sono pochi i giorni di riposo perché domenica (alle 18) torna a giocare in campionato, in trasferta, contro l’Atalanta, l’avversaria nella semifinale di Coppa Italia.

Le probabili formazioni

Assente lo squalificato Bonaventura, Italiano però recupera Beltran a centrocampo In difesa Milenkovic con Ranieri in vantaggio su Quarta, sulla destra torna Kayode. A centrocampo Arthur è recuperabile, ballottaggio tra Mandragora e Duncan. Alle spalle dell’unica punta Belotti, sulle corsie favoriti Gonzalez e Sottil rispetto a Ikone.

Dopo le fatiche di coppa Gasperini dovrebbe far giocare titolare Scalvini con Djimsiti e Kolasinac a completare il reparto davanti a Carnesecchi, sulle corsie esterne Zappacosta potrebbe far rifiatare Holm, con Ruggeri sulla fascia opposta. In attacco tornano De Ketelaere e Koopmeiners, con Scamacca al centro.

Conference League

La Fiorentina giocherà giovedì 11 aprile (alle 18,45) in Repubblica Ceca contro il Viktoria Plzen e all’Artemio Franchi (sempre alle 18,45) giovedì 18 aprile. Se passa i quarti la Fiorentina giocherà in semifinale contro Brugge o Paok Salonicco.

Questo il tabellone dei quarti di finale di Conference League: Club Brugge (Belgio) – Paok (Grecia); Olympiacos (Grecia) – Fenerbahce (Turchia); Aston Villa (Inghilterra) – Lille (Francia); Viktoria Plzen (Repubblica Ceca) – Fiorentina. La vincente del quarto di finale di Conference League Aston Villa-Lille affronterà in semifinale la vincente di Olympiacos-Fenerbahce, mentre la Fiorentina, come accennato, in caso di passaggio del turno contro il Viktoria Plzen affronterebbe o il Club Brugge o il Paok.