venerdì, 9 Maggio 2025
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Fase 2, autocertificazione obbligatoria per gli spostamenti anche dopo il 4 maggio

L’autocertificazione resta: anche nella fase 2, dal 4 maggio, sarà necessario averla con sé per tutti gli spostamenti. “Non è un liberi tutti”, ha detto il presidente del consiglio Giuseppe Conte nella conferenza stampa di stasera. Pertanto la si dovrà compilare sia per gli spostamenti all’interno del proprio comune che per quelli verso altri comuni della stessa regione, autorizzati per le visite ai familiari. Il modulo sarà obbligatorio anche per gli spostamenti tra regioni diverse nel caso di rientri alla residenza.

La nuova autocertificazione per la fase 2

Con l’inizio della cosiddetta fase 2, il prossimo 4 maggio, si potrà tornare a spostarsi liberamente all’interno della propria regione ma solo nel caso in cui si vada a fare visita ai familiari. L’autocertificazione continuerà a essere obbligatoria per giustificare il motivo dello spostamento: comprovate esigenze lavorative, situazioni di necessità e motivi di salute.

Fase 2, calendario della riapertura: bar, negozi e l’anticipo del 27 aprile

Una nuova autocertificazione dal 4 maggio?

L’ultima versione del modulo di autocertificazione per gli spostamenti è quella del 26 marzo e al momento non si ha notizia di un nuovo modulo per la fase 2.

La versione pdf e Word di quella attualmente in vigore può essere scaricata a questi link:

Fase 2, il calendario delle riaperture

Fase 2, via libera agli spostamenti tra comuni solo per visite ai familiari

Sì agli spostamenti tra comuni diversi della stessa regione, ma solo per le visite ai familiari. E per gli spostamenti all’interno del comune di residenza si dovrà ancora certificare il motivo.

  • per comprovate esigenze lavorative: dal raggiungere il posto di lavoro al doversi spostare in altro luogo sempre per motivi di lavoro. Le forze dell’ordine hanno facoltà di controllare anche contattando il datore di lavoro.
  • motivi di assoluta urgenza, che dovranno essere dimostrati.
  • le cosiddette situazioni di necessità, dal fare la spesa al dover acquistare un qualche bene essenziale.
  • i motivi di salute: dalle visite mediche al recarsi in farmacia o in ospedale.

Coronavirus, la fase 3 in Italia: quando inizia e cosa prevede

Autocertificazione: sarà l’ultima versione?

Dall’inizio dell’emergenza sono cambiati quattro moduli. Se ne arriverà un quinto è possibile anche che sia l’ultimo. Il modulo di autocertificazione per spostamenti sarà valido per la fase 2, quella dell’uscita dalla fase acuta dell’epidemia e della convivenza con il Covid 19. Augurandosi che nella fase 3 non ci sia più bisogno di limitare gli spostamenti.

Coronavirus, 277 nuovi casi e 29 morti in Toscana. Le notizie del 16 aprile

In deciso aumento sia i nuovi contagiati, 277, che i deceduti, 29, ma sono ben 52 i guariti: queste le notizie del bollettino regionale di oggi, giovedì 16 aprile, sul contagio da coronavirus in Toscana.

Coronavirus, il bollettino del 16 aprile in Toscana

Il numero dei contagiati dall’inizio dell’epidemia sale a 7.943. I casi sono così ripartiti secondo la provincia di segnalazione: 2.443 a Firenze (71 in più rispetto a ieri) , 440 a Prato (29 in più), 536 a Pistoia (20 in più), 893 a Massa (12 in più), 1.134 a Lucca (61 in più), 750 a Pisa (17 in più), 465 a Livorno (50 in più), 530 ad Arezzo (8 in più), 384 a Siena (9 in più), 368 a Grosseto (nessuna variazione).

La mappa del contagio in Toscana

I decessi sono 29, dei quali 16 uomini e 13 donne. L’età media è di poco inferiore agli 85 anni e tutti hanno evidenziato la presenza di patologie pregresse. Relativamente alla provincia di notifica del decesso, 7 le persone decedute della provincia di Firenze, 2 di Prato, 1 di Pistoia, 8 di Massa, 4 di Lucca, 3 di Pisa, 2 di Livorno, 2 di Arezzo.

Il totale dei morti per coronavirus in Toscana dal 1° febbraio scorso sale a 585. La letalità (ovvero la percentuale dei deceduti sul totale dei casi rilevati) si assesta al 7,3% in Toscana, contro una media italiana che ieri era del 13,1%.

Coronavirus, ultime notizie dalla Toscana (16 aprile)

Proseguono i due trend positivi delle ultime settimane: il calo dei ricoveri e l’aumento delle guarigioni.

I ricoverati sono oggi complessivamente 1.153 (40 in meno di ieri), di cui 213 in terapia intensiva (-3 rispetto a ieri). Il numero di ospedalizzati non era così basso dal 23 di marzo, quello delle terapie intensive dal 21 marzo 2020.

E intanto salgono ancora le guarigioni che raggiungono quota 745 (52 in più rispetto a ieri): 321 sono soggetti “clinicamente guariti”, cioè asintomatici dopo aver presentato manifestazioni cliniche associate all’infezione. Gli altri 424 sono i “negativizzati”, cioè guariti a tutti gli effetti perché risultati negativi in due test consecutivi.

Superati i 90 mila tamponi

A proposito di tamponi, sono 4.716 quelli analizzati da ieri. Il totale in Toscana supera quota 90 mila: sono infatti 91.651.

Ad oggi in regione ci sono inoltre 5.460 persone (più 236 rispetto a ieri) in isolamento domiciliare. Si tratta di persone con sintomi lievi, che non richiedono cure ospedaliere, oppure del tutto prive di sintomi ma risultate positive al test.

Ben 17.588 (più 256 rispetto a ieri) sono le persone isolate e in sorveglianza attiva perché hanno avuto contatti con persone contagiate (Asl centro 8.232, nord ovest 8.040, sud est 1.316).

Coronavirus: bonus affitto del Comune di Firenze, come fare domanda

Al via le procedure per fare domanda del bonus affitto che il Comune di Firenze riconoscerà ai cittadini in situazioni di difficoltà a seguito dell’emergenza sanitaria causata dal coronavirus Covid-19: si tratta di un contributo straordinario che coprirà la metà del canone di locazione per tre mesi, da primo di aprile in poi.

Il bando del Comune arriva pochi giorni dopo la delibera della Regione Toscana dedicata al sostegno agli affitti, che ha definito i criteri con cui saranno assegnati i fondi a chi ne farà richiesta.

Comune di Firenze, bonus affitto coronavirus: come funziona e come richiederlo

L’avviso per il sostegno straordinario all’affitto, in seguito all’emergenza coronavirus, verrà pubblicato venerdì 17 aprile sul sito del Comune di Firenze e sarà possibile fare domanda del bonus (una per nucleo familiare) dalle ore 9.00 di lunedì 20 aprile fino a domenica 10 maggio 2020. Per richiederlo sarà necessario seguire una procedura online, accedendo al portale dei servizi fiorentini con le credenziali Spid oppure con la tessera sanitaria elettronica / la carta d’identità elettronica (anche con la app CIE ID e senza lettore per computer) o ancora con username e password rilasciate dal Comune.

Ecco come funziona il contributo: il bonus erogato dal Comune di Firenze coprirà fino alla metà dell’affitto di casa, ma non potrà superare i 300 euro al mese, per 3 mensilità a partire da aprile 2020. Ad esempio se il canone di locazione mensile è di mille euro, questo aiuto economico coprirà al massimo 300 euro ogni mese.

Contributo per gli affitti, a chi spetta e i requisiti per fare domanda

Il bonus affitti Covid-19 spetta ai residenti nel Comune di Firenze, lavoratori dipendenti e autonomi, che a causa dell’emergenza coronavirus abbiano perso il posto, sospeso l’attività o ridotto la propria occupazione. È possibile richiederlo per la casa in cui si ha la residenza anagrafica, sul territorio comunale fiorentino, con regolare contratto di locazione. Ecco in dettaglio i requisiti economici:

  • il reddito Isee della famiglia non deve essere superiore a 28.684,36 euro
  • il calo del proprio reddito deve essere di almeno il 30% in meno rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, per cause riconducibili al coronavirus.

Il contributo riguarda sia i lavoratori dipendenti a tempo determinato o indeterminato (ad esempio per riduzione dell’orario o per cassa integrazione), sia i lavoratori autonomi (in particolare quelli che non rientrano nei codici ATECO che sono autorizzati a restare aperti).

Come funzionano i buoni spesa del Comune di Firenze e come averli

Il sostegno straordinario per il canone di locazione non spetta a chi abita nelle case popolari (alloggi di edilizia residenziale pubblica), per cui sono state già previste altre forme di sostegno, e non è cumulabile con il bonus Giovanisì per l’autonomia abitativa delle nuove generazioni. Inoltre sono escluse le famiglie proprietarie di case abbastanza grandi da ospitare il nucleo familiare, nel raggio di 50 chilometri dalla residenza.

Bonus affitti Firenze, graduatoria e documenti necessari

Per fare domanda del bonus servono questi documenti: copia del contratto di affitto, documentazione della riduzione del reddito (dal 31 gennaio 2020 e quella dei primi tre mesi dell’anno scorso, se disponibile), eventuale certificazione di invalidità pari o superiore al 67% e dichiarazione Isee o Dsu (dichiarazione sostituiva unica da compilare anche online sul sito dell’Inps).

Una volta verificate le richieste il Comune di Firenze stilerà una graduatoria per assegnare il bonus affitto straordinario per l’emergenza coronavirus, in base al valore Isee e alla presenza di minorenni e di invalidi. Per quanto riguarda invece gli affitti dei negozi, il governo con il decreto Cura Italia ha previsto un meccanismo di credito di imposta.

Firenze Rocks 2020 verso l’annullamento per Covid

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Un’estate senza musica. E un grosso punto interrogativo anche sulla prossima stagione invernale. Sembra ormai quasi certo che l’emergenza Covid 19 costringerà al rinvio o all’annullamento di tutti i grandi eventi all’aperto, compreso Firenze Rocks 2020, il festival che quest’anno avrebbe dovuto celebrare la sua quarta edizione. Poter assistere ai concerti di Vasco Rossi, Red Hot Chili Peppers, Green Day o Guns N’Roses alla Visarno Arena sarà “molto difficile”: a dirlo è Alessandro Bellucci, amministratore di Le Nozze di Figaro, la società fiorentina che promuove il festival insieme a Live Nation Italia.

Firenze Rocks 2020, l’organizzatore: “Sarà molto difficile”

“Noi dobbiamo necessariamente aspettare una decisione governativa”, spiega Bellucci. “Finché il governo non scrive chiaramente in Gazzetta Ufficiale che gli spettacoli dal vivo, in luoghi all’aperto o al chiuso, non si potranno fare fino a una ‘data X’, non possiamo essere noi a dare una comunicazione ufficiale. Detto questo, mi sembra difficile che si possano fare concerti questa estate”.

Addio quindi anche all’ipotesi di riprogrammare Firenze Rocks 2020 nel mese di agosto? “È un’ipotesi che non possiamo escludere in senso assoluto, ma credo sarà molto difficile”.

Covid, Firenze Rocks 2020 ad alto rischio annullamento

State lavorando, anche come associazioni di produttori di spettacoli, a delle soluzioni per poter ripartire? “Ci stiamo lavorando, ma tutte le soluzioni devono essere concordate con il ministero dei Beni culturali, con l’Agenzia delle entrate. Entrano in gioco meccanismi molto complessi, non possiamo decidere motu proprio che, ad esempio, un biglietto venduto vale per un altro concerto o per lo stesso concerto spostato a 18 mesi di distanza.

Il programma annunciato di Firenze Rocks 2020

E il rimborso dei biglietti?

E in caso di cancellazione che ne sarà dei biglietti già acquistati? “Appena saremo in grado di poter legittimamente dire che cosa ne sarà dei biglietti lo diremo. Una cosa è certa: nessuno perderà i soldi dei biglietti che ha comprato“.

Qualche speranza in più per gli spettacoli dalle dimensioni più piccole, come i concerti nei club o nei teatri? “Immagino che se anche ci fosse la possibilità di riaprire ai concerti in teatro dal prossimo autunno, ci potrebbero essere delle limitazioni: posti limitati e distanziati, file dedicate per l’ingresso. Sono condizioni che non ci permetterebbero di fare gli spettacoli perché non saremmo in grado di recuperare i costi.

“La cruda verità – conclude Bellucci amareggiato – in buona sostanza è questa: finché non si arriverà a una sorta di normalità che può avvenire solo con un vaccino, purtroppo noi saremo senza lavoro e gli spettatori senza concerti“.

 

 

Esselunga a casa, nuova app e sito potenziato per la spesa online

Richieste aumentate “in modo esponenziale” per l’emergenza coronavirus e sito in tilt. Ma Esselunga corre ai ripari, annunciando il potenziamento del servizio per la spesa online Esselunga a Casa, una app per prenotare l’ingresso in negozio e la nuova funzione “Prenota & Ritira”, questa non ancora attiva a Firenze.

“Ci rendiamo benissimo conto dei disagi creati in queste settimane con il servizio Esselunga a Casa e ce ne scusiamo” ha scritto la nota catena di supermercati in una lettera aperta indirizzata ai propri clienti.

Coronavirus, troppe richieste per la spesa online

Fare la spesa online sul sito di Esselunga era infatti diventata una missione impossibile con il volume del traffico e degli ordini che si è moltiplicato a causa della pandemia.

“Nel 2019 – spiega Esselunga – abbiamo più che raddoppiato la nostra capacità di consegna e stiamo attuando un programma di investimenti consistenti per accrescerla ulteriormente. Purtroppo, ad oggi, tale capacità non è ancora sufficiente per soddisfare la richiesta di tutte le persone che desiderano avere la consegna della spesa a casa”.

Spesa online, come fare: da Esselunga a Conad, da Coop a Lidl

Come cambia Esselunga a casa, il sito per fare la spesa online

Con qualche accorgimento, fare la spesa online su Esselunga a casa dovrebbe diventare più facile, anche per gli utenti di Firenze. Prima gli slot per gli acquisti venivano aperti tutti insieme allo scoccare della mezzanotte. Da oggi sono scaglionati in diverse finestre durante tutta la giornata.

Il 40% degli slot sarà riservato agli anziani over 75 e alle persone con disabilità. E per ogni cliente ci sarà il limite di una spesa ogni sette giorni.

Salta la fila con una app a Sesto Fiorentino

Oltre alla spesa online, Esselunga sta sperimentando nuove misure per facilitare l’ingresso nei negozi, evitando – per quanto possibile – le file.

A questo serve la convenzione con la app Ufirst, già in fase di test per alcuni punti vendita di Esselunga, compreso quello di Sesto Fiorentino. Si tratta di un’applicazione già utilizzata da alcuni grandi marchi di servizi al pubblico che serve a prenotare il proprio turno in fila. Nel giorno e all’orario scelto si riceverà sul telefono un invito a presentarsi all’entrata, saltando la coda.

Al momento l’utilizzo dell’app per fare la fila ai negozi Esselunga non è attivo a Firenze, solo nel punto vendita di Sesto Fiorentino

Lo stesso per quanto riguarda la sperimentazione di “Prenota & ritira”. Il nome del servizio parla da solo: Esselunga metterà ogni giorno a disposizione dei clienti un numero di spese con assortimento di prodotti essenziali.

Ordinando la spesa sul sito o sull’app, basterà poi passare in negozio su appuntamento e ritirare la spesa, evitando la coda. Il servizio è però attualmente attivo solo in alcuni negozi del Nord Italia e non è ancora arrivato a Firenze né in Toscana.

UnipolSai, coronavirus: un mese gratis di assicurazione Rc auto

Uno sconto sull’assicurazione Rc auto, per avere in futuro un mese di copertura gratis grazie a un voucher: è l’iniziativa lanciata da UnipolSai, una delle più grandi compagnie sul mercato italiano, a seguito dell’emergenza coronavirus. Possono godere di questa offerta tutti i clienti con una polizza che copre la propria macchina dalla responsabilità civile, attiva al 10 aprile. La campagna “Un mese per te” anticipa quelle che potrebbero essere le mosse del governo nel settore delle assicurazioni, dopo le tutele per i consumatori introdotte dal decreto Cura Italia.

Un mese per te UnipolSai: un mese gratis di assicurazione Rc Auto, come funziona

UnipolSai non prevede un rimborso a seguito dello stop imposto dall’emergenza coronavirus, ma un buono sconto da richiedere alla stessa compagnia (non scatta infatti in automatico): il voucher, il cui valore è pari a 30 giorni di copertura assicurativa sul proprio veicolo, potrà essere usato per rinnovare la polizza Rc auto, quindi ottenendo in futuro un mese gratis.

In ogni caso il bonus non potrà essere più basso di 20 euro e sarà necessario qualche giorno per riceverlo via mail o sms. La compagnia informa che darà priorità alle polizze in scadenza. Il voucher non dovrà essere attivato subito, ma anche in una data più vicina al rinnovo della Rc auto e comunque non prima del 22 aprile.

Come richiedere il voucher a UnipolSai

Per ottenere il buono sconto basta collegarsi alla pagina dedicata all’iniziativa “Un mese per te” sul sito di UnipolSai e compilare il form online con la targa dell’auto assicurata, la data di nascita di chi ha sottoscritto la polizza, il numero di cellulare e la mail, con la facoltà di dare o negare il consenso al trattamento dei dati per fini commerciali.

Coronavirus: sconto, rimborso, sospensione dell’assicurazione auto

Intanto il decreto Cura Italia per l’emergenza coronavirus ha introdotto qualche novità sul fronte dell’assicurazione Rc auto. Per quanto riguarda la scadenza è possibile rinnovare la polizza entro 30 giorni dalla fine de contratto (prima erano 15 giorni) e questa regola vale fino al 31 luglio 2020.

Un emendamento approvato di recente in Senato prevede inoltre la possibilità per gli automobilisti di sospendere la copertura dell’assicurazione auto fino al 31 luglio, senza alcun costo o onere, a patto che il veicolo sia fermo e al riparo da qualsiasi tipo di rischio di incidente (quindi anche se parcheggiato). L’associazione di categoria del settore assicurativo, Ania, ha infine annunciato che le singole compagnie stanno studiando iniziative specifiche, come sconti, rimborsi e agevolazioni sull’assicurazione Rc auto, per riconoscere ai propri clienti i benefici ottenuti con il calo degli incidenti stradali registrato in questo periodo.

L’Antico Vinaio di Firenze riapre, consegna a domicilio con Glovo

Dopo oltre un mese di chiusura, la schiacciata farcita più famosa della città torna a uscire dal forno e arriva direttamente a casa: l’Antico Vinaio di Firenze tira su di nuovo il bandone della bottega in via dei Neri, non riapre al pubblico (le regole anti-coronavirus non lo consentono, ovviamente) ma riprende il servizio di consegna a domicilio con i rider di Glovo e un menu dedicato al web.

Da giovedì 16 aprile Tommaso Mazzanti, alla guida dello storico negozio di street food, torna a gridare “Bada come la fuma!”, un vero e proprio mantra per i frequentatori del locale. Una riapertura  attesa in città, che si aggiunge a quelle di molte altre realtà della ristorazione che hanno deciso di puntare sul delivery per affrontare questo difficile momento. Un segno di buon auspicio? Proprio in queste settimane si è iniziato a parlare della fase 2 delle quarantena e anche di come Firenze potrà convivere con il virus da ora in avanti.

All’Antico Vinaio, quando ordinare la schiacciata più famosa di Firenze (con consegna a domicilio)

Il servizio di consegna è disponibile tutti i giorni, compreso il weekend, a pranzo e a cena in queste fasce orarie: dalle ore 11.30 alle 15.00 e dalle 18.00 alle 21.30, collegandosi al sito di Glovo. Tra le proposte da ricevere a casa la “schiacciata della Quarantena” con porchetta e gorgonzola al pistacchio, menu per due persone abbinati a un buon vino, le farciture ispirate alla serie tv “La Casa di Carta” (anzi, la Hasa di Harta) e i grandi classici dell’Antico Vinaio come favolosa, inferno e Dante. I prezzi vanno da 5 euro in su.

Da giorni qualcosa bolliva in pentola. Sui canali social dell’Antico Vinaio di Firenze erano comparse a più riprese foto che facevano ben sperare per una prima riapertura, almeno per la consegna a domicilio con Glovo: “Torneremo presto”, scriveva Tommaso Mazzanti lo scorso 31 marzo. Poi l’annuncio, sempre su Facebook: “Da giovedì 16 aprile ripartiranno le consegne a domicilio in esclusiva su Glovo! Ci siete troppo mancati”.

L’ultima consegna risale allo scorso 13 marzo, quando a vedersi arrivare una schiacciata firmata dall’Antico Vinaio erano stati gli operatori e i volontari del 118 di Firenze. Da quel momento le bontà di via dei Neri si erano trasferite solo sui social, con divertenti tutorial: dalle farciture per il panino fatto in casa, fino al singolare allenamento a base di schiacciata (qui vi abbiamo parlato dei video dell’Antico Vinaio).

Calano i ricoveri, 139 nuovi casi: il bollettino sul coronavirus in Toscana

Nuovi casi stabili e decessi in linea con quelli registrati 24 ore fa: sono queste in sintesi le ultime notizie sull’andamento dell’epidemia di coronavirus in Toscana, in base ai dati aggiornarti ad oggi, mercoledì 15 aprile, e contenuti nel bollettino della Regione, trasmesso alla protezione civile nazionale. Nel dettaglio sono 139 i contagi in più (24 ore fa erano stati 137) per un totale di 7.666 casi di positività al Covid-19 dall’inizio dell’emergenza sanitaria.

Notizie positive arrivano sul fronte dei guariti, che salgono ancora, e dagli ospedali dove continuano a calare i pazienti ricoverati.

Coronavirus in Toscana: i dati del bollettino di oggi (15 aprile) e le ultime notizie

I decessi sono 2 in meno rispetto al precedente bollettino: 18 in tutto, 8 uomini e 10 donne, per un’età media di 87 anni. La stragrande maggioranza dei morti presentava altre patologie pregresse. In Toscana il tasso di letalità (ossia il numero di deceduti su casi positivi totali) si attesta al 7,2%, contro la media italiana che ieri era del 13%.

In Toscana, secondo le ultime notizie aggiornate al 15 aprile, si registrano inoltre 56 nuove guarigioni, che portano i pazienti dimessi fino ad ora a quota 693: 361 persone non presentano più i sintomi e sono quindi clinicamente guarite, mentre 332 pazienti sono risultati negativi al coronavirus in due tamponi consecutivi e quindi sono completamente guariti.

Calano anche i ricoveri, che ad oggi sono in tutto 1.193, 34 in meno rispetto al precedente bollettino, di cui 216 in terapia intensiva (- 9 rispetto a ieri). Il dato dei ricoveri non era cosi basso dallo scorso 25 marzo. Gli isolamenti domiciliari in Toscana salgono a 5.224 persone, 99 in più: si tratta di soggetti positivi al coronavirus ma che presentano sintomi lievi, che non richiedono cure ospedaliere, o che risultano privi di sintomi.

L’andamento del coronavirus in Toscana: zero nuovi contagi a fine aprile?

Coronavirus, le news dalla Toscana: l’andamento del contagio

Le ultime notizie confermano che a livello territoriale Massa Carrara è la provincia più colpita dal coronavirus in Toscana, se si vede il rapporto tra i casi e il numero di abitanti, seguono Lucca e Firenze, mentre Livorno è quella meno interessata dal contagio. Ecco in dettaglio l’andamento per zona: 2.372 i casi totali a Firenze (61 in più rispetto a 24 ore fa), 411 a Prato (+7), 516 a Pistoia (+3), 881 a Massa (+8), 1.073 a Lucca (+), 733 a Pisa (+6), 415 a Livorno (+5), 522 ad Arezzo (+35), 375 a Siena (+), 368 a Grosseto (nessun nuovo contagio).

Guarda la mappa del contagio in Toscana

Ad oggi, 15 aprile, i tamponi eseguiti in Toscana per il coronavirus sono in tutto 86.348, con 2.537 test in più rilevati da questo bollettino. Infine sono 17.332 le persone, in isolamento domiciliare e sorveglianza attiva perché hanno avuto contatti con contagiati.

Tari Firenze 2020: arrivano i bollettini, ma c’è più tempo per pagare

A Firenze stanno iniziando ad arrivare gli avvisi di pagamento della Tari 2020, ossia la tassa sui rifiuti: vista l’emergenza coronavirus il Comune ha però deciso di allungare i tempi in cui i cittadini potranno pagare i bollettini, senza incorrere in maggiorazioni o mora. Si tratta di quasi 200 mila utenti tra famiglie e attività produttive e commerciali, che in questi giorni hanno visto recapitarsi le lettere nella cassetta della posta.

Quando pagare la Tari 2020 a Firenze?

Negli avvisi la data della prima scadenza è quella del 30 aprile, mentre quella della seconda il 31 luglio, c’è però un’avvertenza: i cittadini possono effettuare il pagamento della prima rata della Tari 2020 entro il prossimo 30 giugno senza maggiorazioni, sanzioni e interessi.

Per informazioni sono comunque attivi i contatti di Alia: il numero verde 800.888.333 che risponde dal lunedì al venerdì in orario 8.30-19.30 e il sabato 8.30-14.30 (199.105.105 oppure 0571 1969333 da cellulari o da fuori distretto) e la mail [email protected]. Si ricorda che gli sportelli Tari di Alia sono chiusi al pubblico per l’emergenza coronavirus.

Come fare il calcolo della Tari

La tassa sui rifiuti varia a seconda delle situazioni, perché viene calcolata in base ai componenti del nucleo familiare e ai metri quadrati dell’abitazione, compresi anche garage, solai e cantine. Sul sito dedicato alla Tari dell’area di Firenze, Prato e Pistoia è possibile usare lo strumento di calcolo online per avere una simulazione di quanto si dovrà pagare.

Sospensione del pagamento della tassa dei rifiuti?

Intanto il capogruppo della Lega a Palazzo Vecchio Federico Bussolin ha chiesto alla giunta comunale di Firenze che il pagamento della tassa sui rifiuti sia sospeso fino al termine dell’emergenza coronavirus e di prevedere un’esenzione per le attività chiuse a causa del lockdown.

Non sono arrivate le mascherine? Il Comune di Firenze attiva un sito

Un sito internet per richiedere la consegna delle mascherine gratuite, se ancora non si sono ricevute a casa grazie alla distribuzione fatta porta a porta in tutta Firenze. Il Comune ha messo online un form per i cittadini che ancora non si siano visti arrivare direttamente a domicilio questi dispositivi, presto obbligatori anche in città, come nel resto della Toscana.

Al momento, spiega Palazzo Vecchio, si è conclusa la distribuzione delle mascherine gratuite per i residenti, mentre da qui a venerdì 17 aprile  saranno recapitate a chi è domiciliato a Firenze o a chi non le ha avute per varie problematiche. L’obbligo di indossare questi dispositivi scatterà nei prossimi giorni “forse già da sabato”, ha annunciato durante il Consiglio comunale la vicesindaca Cristina Giachi, chiarendo che in ogni caso il Comune darà comunicazione ufficiale sui propri canali istituzionali dell’entrata in vigore dell’ordinanza regionale.

Come richiedere la consegna delle mascherine a Firenze

Fin qui sono state consegnate 741 mila mascherine a 189 mila famiglie, mentre 2 mila persone si sono rivolte al Comune perché ancora non le hanno ricevute: in questo caso per richiedere la consegna delle mascherine è possibile collegarsi a questo link sul sito del Comune di Firenze inserendo i propri dati, il codice fiscale, l’indirizzo e indicando se si è uno studente fuori sede. “Non c’è bisogno di fare le corse: le mascherine ci sono per tutti”, assicura la vicesindaca Giachi.

La Regione Toscana intanto ha dato più tempo ai Comuni, fino a domenica 19 aprile,  per concludere la distribuzione delle mascherine gratuite a tutti i cittadini, dopodiché scatterà l’obbligo di indossare le mascherine nei luoghi accessibili al pubblico, siano all’aperto o al chiuso, pena una multa da 400 euro in su. Sono esentati solo i bambini fino ai 6 anni e chi ha problemi di salute certificati da un medico.

“Resta inteso che i dispositivi di protezione non sono il lasciapassare per uscire di casa come e quando ci pare”, ha sottolineato la vicesindaca. È consentito lasciare la propria abitazione sempre per i motivi previsti dai decreti del governo sull’emergenza coronavirus: lavoro, salute, necessità e urgenza.