giovedì, 28 Agosto 2025
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Dove vedere Genoa Fiorentina in tv: Sky o Dazn?

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Dopo la pausa settimanale, la Fiorentina si appresta ad incontrare il Genoa sabato 3 aprile alle 15.00 allo Stadio Luigi Ferraris di Genova: un incontro da non perdere, ma dove vederlo in tv, su Sky o Dazn?

Dove vedere Genoa Fiorentina in tv: sky o dazn?

La partita sarà trasmessa in diretta e in esclusiva dai canali satellitari Sky: Sky Sport  (numero 252 del satellite) anche in 4K HDR per i clienti Sky Q. 

Dove vedere Genoa Fiorentina in streaming

Gli abbonati Sky potranno seguire la partita anche su Sky Go, l’app di streaming in diretta per seguire i programmi del proprio pacchetto Sky anche su pc, tablet e smartphone.
Genoa Fiorentina sarà trasmessa inoltre anche su NowTv, la piattaforma di streaming a pagamento.
La radiocronaca in diretta sarà trasmessa da RadioRai.

Genoa Fiorentina in chiaro? 

Non ci sono opzioni per vedere Genoa Fiorentina in chiaro.

Nuovo decreto Draghi per aprile: il testo in Gazzetta Ufficiale conferma il Dpcm

Dopo Pasqua, cambia poco: il nuovo decreto legge del governo Draghi, pubblicato in Gazzetta Ufficiale il 1° aprile 2021, conferma le restrizioni dell’ultimo Dpcm anti-Covid, introducendo solo qualche modifica alle misure anti-Covid. La novità è la riapertura delle scuole (ma non tutte) in zona rossa, dove restano chiusi i parrucchieri. Rinnovato lo stop a bar e ristoranti perché tutta Italia rimane in zona arancione o rossa. Ecco quando entra in vigore il nuovo decreto legge Draghi di aprile, con le modifiche all’ultimo Dpcm.

Cosa si può fare ad aprile, il testo del nuovo decreto Draghi e l’ultimo Dpcm: quando entra in vigore

Come annunciato, il governo Draghi non si è affidato a un nuovo Dpcm per decidere le restrizioni anti-contagio, ma a un nuovo decreto legge Covid sulla falsa riga di quello già adottato per Pasqua 2021 (qui la differenza tra Dpcm e decreto). Il provvedimento conferma gran parte delle misure stabilite fino a questo momento dal Dpcm del 2 marzo, compresi gli allegati 23 e 24 che stabiliscono quali negozi possono stare aperti in zona rossa. Il nuovo decreto Draghi è entrato in vigore il 1° aprile 2021 e durerà fino al 30 aprile.

Ecco in sintesi cosa si può afre:

  • la zona gialla resta sospesa fino al 30 aprile 2021, le regioni potranno essere solo zona rossa o arancione. Non si può uscire dalla regione se non per validi motivi
  • Viene confermata la zona rossa nazionale per Pasqua, nelle giornate del 3, 4 e 5 aprile
  • In zona arancione si può far visita a parenti e amici, una volta al giorno, dalle ore 5 alle 22, in massimo 2 persone, all’interno del proprio comune
  • In zona rossa non si può far visita in altre abitazioni private, unica eccezione dal 3 al 5 aprile per le feste di Pasqua
  • I ristoranti e i bar sono chiusi fino al 30 aprile 2021, ma il nuovo decreto Draghi prevede che nel corso del mese potrà essere decisa una riapertura nelle regioni dove i contagi sono sotto controllo
  • parrucchieri e barberi restano chiusi in zona rossa
  • in zona rossa dal 7 aprile riapertura delle scuole materne, elementari e prime medie (che non potranno essere chiuse con ordinanze locali). In zona arancione si va a scuola, ma le le lezioni delle superiori si svolgono in presenza dal 50 al 75%
  • Chiusi cinema, teatri, musei, palestre, piscine
  • Ripartono i concorsi pubblici con una prova scritta e una orale, da svolgere anche a distanza

Il nuovo decreto Draghi in Gazzetta Ufficiale (pdf) conferma l’ultimo Dpcm

Il Consiglio dei Ministri ha approvato mercoledì 31 marzo il nuovo decreto Draghi con le restrizioni anti-Covid ed il testo integrale è stato pubblicato sul pdf della Gazzetta Ufficiale, ma per la maggior parte delle misure anti-Covid rimanda al testo del Dpcm di 2 marzo e a quello del decreto legge Covid dello scorso 13 marzo.  Ecco i link utili:

Come cambiano le “Botteghe di Firenze”

Come stanno cambiando le botteghe fiorentine per restare sul mercato e rispondere alla sfida della pandemia, anche attraverso gli strumenti digitali. È la fotografia che il Comune di Firenze intende scattare attraverso un’indagine tra gli aderenti al portale ‘Le Botteghe di Firenze’, lanciato durante il primo lockdown di marzo 2020 per individuare gli esercizi di vicinato aperti e con consegna a domicilio.

L’obiettivo dell’indagine su Le Botteghe di Firenze

L’obiettivo dell’indagine è quello di raccogliere i dati in formato anonimo da porre alla base dei prossimi sviluppi del portale che intende proporsi come piattaforma digitale stabile per lo shopping cittadino nel dopo Covid. Una piattaforma che nel frattempo si amplia, con l’aggiunta della sezione dedicata ai marketplace locali e la distinzione nella mappa tra settore ‘food’ e ‘non food’, con tutti i dati rilasciati in formato open data.

Il posizionamento digitale delle Botteghe di Firenze

“Oltre a rilanciare l’utilità del portale in questa nuova fase di zona rossa – hanno detto gli assessori all’innovazione Cecilia Del Re e al commercio Federico Gianassi -, vogliamo fotografare con dati diretti come è cambiato il posizionamento digitale delle botteghe a un anno dalla pandemia, indagandone l’impatto sull’attività e aprendo la strada a una piattaforma di shopping cittadino, anche a partire dalle informazioni che ci forniranno gli operatori”.

Coprifuoco a Firenze anticipato alle 20.30, ma è un pesce di aprile

Coprifuoco anticipato a Firenze, dalle 20.30 in poi, che scatterà dal 2 aprile 2021 con il rischio di finire nel carcere di Sollicciano se si supera di 60 minuti l’orario off limits, secondo quanto previsto da un’ordinanza del Comune. Peccato che è tutto falso. Una bufala bella e buona che sta circondo su Facebook. Palazzo Vecchio ha smentito la notizia sui suoi canali ufficiali, parlando di un pesce di aprile.

La smentita del Comune di Firenze: il coprifuoco anticipato è una bufala, anzi un pesce

“In merito all’annuncio che sta girando sui social su un presunto inasprimento del coprifuoco a Firenze, l’amministrazione comunale precisa che si tratta di una fake news probabilmente legata ad un pesce d’aprile”, si legge in un comunicato stampa pubblicato in rete civica. La notizia era stata riportata da un sito fiorentino che si occupa di storia, aneddoti e curiosità.

Già pochi minuti dopo la comparsa dell’articolo su Facebook molti utenti hanno smascherato il pesce di aprile, andando a controllare sul portale del Comune di Firenze la presenza di questa fantomatica ordinanza sul coprifuoco anticipato. Alcuni dettagli sono fin troppo pittoreschi per risultare verosimili. Nell’articolo-bufala si parla anche di un “fermo coatto per 24 ore” se si viene sopresi fuori casa dopo un’ora dall’inizio del coprifuoco, citando accordi con il carcere fiorentino di Sollicciano “che ha riservato alcune celle del braccio 111”.

Le regole (vere)

Restano quindi in vigore le regole nazionali previste dall’ultimo Dpcm e dai decreti legge Covid. Anche a Firenze il coprifuoco scatta alle ore 22.00 di ogni giorno per finire alle 5.00 del mattino successivo. In questo lasso di tempo si può circolare solo per motivi di lavoro, salute o necessità, pena una multa da 400 a 1.000 euro. Anche se si viene sorpresi dopo le 22.00, mentre si rientra a casa dopo una cena da amici, si rischia la sanzione amministrativa: questo tipo di spostamento non è considerato una situazione di necessità.

Il 7 aprile si torna a scuola: dopo Pasqua rientro anche in zona rossa

Dopo le vacanze di Pasqua 2021 si torna a scuola: dal 7 aprile in zona rossa (e quindi anche in Toscana), il rientro in classe riguarderà i bambini e i ragazzi fino alla prima media, mentre per la scuola superiore il via libera sarà solo in zona arancione e a scartamento ridotto. Da ora in poi, i presidenti delle Regioni non potranno chiudere le scuole con ordinanze locali, se non per situazioni di elevata gravità. È quanto prevede il nuovo decreto Draghi per l’emergenza Covid, che aggiorna le misure del Dpcm in scadenza.

Cosa cambia in zona rossa dal 7 aprile: si torna a scuola dopo le vacanze Pasquali

Prima delle vacanze Pasquali, il “vecchio” Dpcm ha imposto la chiusura di tutte le scuole in zona rossa, ma adesso con il nuovo decreto approvato dal governo Draghi il 31 marzo cambiano le regole per il rientro in classe di alunni e professori. Dal 7 aprile si torna a scuola in zona rossa, con l’eccezione del ciclo superiore e delle ultime due classi delle medie. Ecco dunque quali scuole sono aperte dal martedì dopo Pasqua nelle zone rosse:

  • asili nido
  • scuola materna (scuola dell’infanzia)
  • scuola elementare (primaria)
  • prima classe della scuola media (secondaria di primo grado)

Per tutti gli altri cicli (classi seconde e terze delle medie e scuole superiori), il decreto Covid di aprile prevede la didattica a distanza in zona rossa.

Il rientro a scuola in zona arancione, anche per le superiori

Dal 7 aprile 2021 tornano a scuola gli alunni in zona arancione e in questo caso il rientro sui banchi riguarda anche le classi seconde e terze delle medie e le superiori dove però è prevista una percentuale di didattica a distanza. Per i ragazzi più grandi, delle scuole secondarie di secondo grado, il nuovo decreto legge conferma le lezioni in presenza solo per una percentuale che va dal 50% al 75%.

In questa fascia di rischio valgono quindi le stesse regole del vecchio Dpcm, con la novità che i governatori delle Regioni non potranno chiudere gli istituti con ordinanze locali, come successo in passato con l’istituzione della zona arancione rafforzata. Inoltre il nuovo decreto prevede che fino al 30 aprile venga cancellata la zona gialla.

L’impegno di Draghi sulla riapertura

Il presidente del Consiglio aveva anticipato questo orientamento del governo già nelle settimane passate. “Se la situazione epidemiologica lo permette, cominceremo a riaprire la scuola in primis e cominceremo a riaprire le scuole primarie e dell’infanzia anche nelle zone rosse allo scadere delle attuali restrizioni dopo Pasqua”, aveva detto al Parlamento in occasione delle comunicazioni prima del consiglio europeo. “Stiamo lavorando per permettere anche agli altri di tornare in presenza appena la pandemia lo permetterà”, ha aggiunto nei giorni scorsi il ministro dell’Istruzione Patrizio Bianchi riferendosi alla chiusura delle lezioni in presenza per le superiori e parte delle medie dal 7 aprile in zona rossa.

L’ottava vita (per Brilka) di Nino Haratischwili, la recensione

L’ottava vita (per Brilka) è un romanzo incredibilmente immersivo, che permette di attraversare e vivere un intero secolo della storia della Georgia e della Russia attraverso gli occhi di Niza, voce narrante e una delle ultime (numerose) donne appartenenti alla stirpe dei Jashi.

La cioccolata calda perfetta

La famiglia Jashi, protagonista incontrastata di questo bel romanzo, tramanda di generazione in generazione il segreto di una cioccolata calda perfetta. Questa bevanda, che ha fatto la fortuna della famiglia, oltre a far gongolare il palato pare portare con sé una serie di eventi tragici che colpiscono coloro che la bevono. Si fa subito la conoscenza di Stasia che, venuta a conoscenza del potere della bevanda, cerca di tenerne segreta la ricetta. Accompagnerete Stasia (nata nel 1900) nella sua esistenza, dai sogni di ballerina di teatro all’impatto con la dura realtà georgiana e conoscerete Kostja, il figlio maggiore di Stasia e unica figura maschile della numerosa famiglia Jashi, con le sue rigidità e il suo carattere dispotico, per finire con Brilka (nata nel 1993), l’ultima arrivata in famiglia ma non per questo meno importante. In mezzo a questi personaggi, tutti gli altri membri della famiglia e gli infiniti co-protagonisti.

Perché leggere L’ottava vita (per Brilka)

Sprofonderete nella vita quotidiana nella Georgia durante tutto il 1900, nei palazzi grigi dell’Unione Sovietica, nei conflitti e nei sogni di tante generazioni. La scrittrice Nino Haratischwili, nata a Tbilisi in Georgia 37 anni fa, riesce a dare ad ogni personaggio del libro una caratterizzazione forte e decisa. Nonostante siano decisamente tanti riesce nell’intento, non facile, di renderli inconfondibili e assolutamente riconoscibili tra loro. Non fatevi spaventare dalla mole del libro (più di mille pagine), lo divorerete entrando a far parte dei meccanismi familiari, risucchiati dalla storia di Stasia, di tutta a famiglia Jashi e della sua cioccolata. Un libro che vi terrà compagnia come pochi altri e vi donerà immagini che non se ne andranno facilmente dalla vostra testa. A libro chiuso sarete sfiancati dalle mille vicende raccontate, ma sazi arricchiti e decisamente soddisfatti.

Nino Haratischwili, L’ottava vita (per Brilka)
Marsilio, 24€

A Firenze nasce Be.Long

Nasce a Firenze la piattaforma per chi studia e lavora in città. Si chiama ‘Be.Long‘ ed è stata presentata oggi da Comune di Firenze e Destination Florence.

Gli obiettivi di Be.Long

Gli obiettivi sono promuovere gli affitti a medio e lungo termine e la destinazione Firenze come città della formazione, della conoscenza e dell’innovazione, grazie alle tante scuole di eccellenza presenti sul territorio e alla rete degli incubatori di impresa.

Ma anche attrarre nuovi cittadini per abbassare l’età media in città, cogliendo le opportunità offerte dello smart working per accogliere lavoratori da tutto il mondo e accompagnare gli host che finora si sono rivolti al mercato degli affitti turistici verso il mercato degli affitti turistici a medio e lungo termine, anche attraverso le agevolazioni Imu e altri servizi.

Come funziona Be.Long

La piattaforma mette in contatto l’offerta di appartamenti con la domanda proveniente da studenti, startupper, smart worker, ma anche dalle scuole e università presenti sul territorio e dagli incubatori di impresa come Nana Bianca, Mip.

Diversi i benefici per inquilini e proprietari come la Firenze Welcome card con sconti su musei e attività commerciali per studenti e startupper. Per i proprietari i benefit riguarderanno sconti Imu, accesso al servizio privilegiato di indicizzazione degli annunci.

“Be.Long non è una piattaforma sul modello di quelle globali – ha detto l’assessore a urbanistica, turismo e innovazione Cecilia Del Re – ma uno strumento a tutto tondo per attrarre a Firenze un target diverso da quello del turismo di massa”. Federico Barraco, presidente del Destination Florence convention & visitors bureau, ha affermato che si tratta di un “progetto assolutamente innovativo”.

Caregiver: vaccino in Toscana per familiari conviventi delle persone fragili

In Toscana arriva il vaccino anti-Covid ai caregiver (categoria in cui rientrano familiari, parenti, conviventi e badanti delle persone fragili), partendo dai genitori di bambini under 16 considerati soggetti ad alto rischio: non dovranno però fare la prenotazione online. L’annuncio è arrivato dalla Regione, proprio quando continuano le polemiche sui ritardi per la vaccinazione degli over 80 e degli stessi pazienti estremamente vulnerabili al coronavirus.

Quale vaccino anti-Covid viene somministrato ai caregiver in Toscana

Per quanto riguarda il significato di “caregiver”, con questa espressione si indicano a livello generale le persone che si occupano di soggetti non autosufficienti o di pazienti fragili con gravi patologie, sia che si tratti di familiari (conviventi o meno) che prestano la loro assistenza gratuitamente, sia che si tratti di professionisti pagati per farlo, come i badanti. Il piano nazionale dei vaccini anti-Covid prevede la somministrazione in via prioritaria ad alcune categorie di caregiver, ma su questo fronte la campagna è indietro in molte regioni.

AstraZeneca: ecco quale vaccino viene somministrato ai caregiver in Toscana. Per le persone fragili a rischio (quelli che il piano nazionale definisce “soggetti estremamente vulnerabili“) vanno i vaccini Moderna, mentre per chi si prende cura di loro è previsto al momento l’uso del siero della casa farmaceutica anglo-svedese. AstraZeneca viene somministrato anche agli over 70, che non abbiano ancora compiuto 80 anni.

Familiari, conviventi, badanti: quali caregiver possono fare la prenotazione del vaccino in Toscana

Al momento non ci sono abbastanza dosi di AstraZeneca per assicurare il vaccino a tutti i caregiver individuati dal piano vaccinale, ma il presidente della Regione Toscana Eugenio Giani ha annunciato di voler partire da una categoria specifica: i genitori dei pazienti fragili under 16, bambini e ragazzi che al momento non possono essere immunizzati perché non sono disponibili vaccini adeguati alla loro fascia di età. Per questo si pensa a creare uno “scudo”, vaccinando chi sta accanto ai minori fragili.

I caregiver degli under 16 non dovranno fare la prenotazione online sul portale della Regione Prenota vaccino“, ma saranno chiamati direttamente dagli ospedali. Secondo le prime stime si tratta di 3.000 persone.

Cosa dice il piano nazionale dei vaccini sui familiari conviventi delle persone fragili a rischio

Secondo il piano nazionale ecco quali caregiver, tra familiari e conviventi, possono fare il vaccino anti-Covid in via prioritaria:

  • conviventi di persone con malattie neurologiche in trattamento con farmaci biologici o
    terapie immunodepressive
  • conviventi di soggetti fragili affetti da malattie autoimmuni con grave compromissione polmonare o marcata immunodeficienza
  • conviventi di pazienti oncologici e onco-ematologici in trattamento con farmaci immunosoppressivi, mielosoppressivi o a meno di 6 mesi dalla sospensione delle cure
  • conviventi di pazienti in lista d’attesa o trapiantati di organo solido
  • genitori, tutori e affidatari degli under 16 estremamente vulnerabili per cui non sono disponibili vaccini indicati per la loro fascia di età
  • familiari conviventi e caregiver dei disabili gravi (secondo la definizione della legge 104)

La tabella con le categorie degli estremamente vulnerabili e dei caregiver si trova nella sezione del portale della Regione Toscana dedicata alla vaccinazione anti-Covid.

Bonus collaboratori sportivi, gennaio 2021: i requisiti e quando arriva

Ci sono novità su quando arriva il pagamento del bonus per i collaboratori sportivi per gennaio, febbraio e marzo 2021, contributo previsto dal dl sostegno (l’ex decreto ristori 5), che è stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale: l’indennità una tantum va da 1.200 a 3.600 euro e i soldi arriveranno presto da Sport e Salute.

Anche l’ultimo decreto Draghi, come il precedente Dpcm, ha confermato infatti la riapertura di palestre, piscine e impianti sportivi e già il “vecchio” esecutivo aveva studiato aiuti economici per il mondo dello sport, messo a dura prova dalle restrizioni per l’emergenza Covid. Dunque quando arriva e quando viene pagato il bonus per i collaboratori sportivi di gennaio, febbraio e marzo 2021?

Decreto Sostegno 2021: ristori per il mondo dello sport

La chiusura degli impianti sportivi durerà almeno fino al 30 aprile 2021, giorno in cui scade il nuovo decreto Covid: nonostante nei mesi scorsi sia emersa la possibilità  della riapertura delle palestre solo per gli allenamenti individuali, l’aggravarsi della situazione dei contagi a causa delle varianti ha costretto a un dietrofront. Per questo Spadafora, quando ancora era ministro dello Sport, aveva annunciato che il decreto ristori 5 avrebbe previsto un sostegno economico anche per questo mondo con una nuova tranche del bonus per i collaboratori sportivi, ossia un forfait per i mesi di gennaio e febbraio.

Il nuovo decreto sostegno 2021 stanzia 350 milioni di euro per il contributo in favore di allenatori, atleti e addetti amministrativi delle società sportive: a gestire questa indennità, dal pagamento al controllo dei requisiti, sarà sempre la società Sport e Salute.

Bonus collaboratori sportivi, gennaio 2021: a chi spetta l’indennità, ecco i requisiti per fare domanda

Il testo del decreto sostegno (ex ristori 5) pubblicato in Gazzetta Ufficiale conferma i “vecchi” requisiti per richiedere il pagamento del bonus 2021 riservato ai collaboratori sportivi: l’indennità spetta ai lavoratori con rapporti di collaborazione, che a causa dell’emergenza Covid hanno ridotto o sospeso la loro attività presso

  • Comitato Olimpico Nazionale (CONI)
  • Comitato Italiano Paralimpico (CIP)
  • Federazioni sportive nazionali
  • Discipline sportive associate
  • Enti di promozione sportiva, riconosciuti dal CONI e dal CIP
  • Società e associazioni sportive dilettantistiche (ASD) iscritte nel registro tenuto dal Coni.

Come nei precedenti decreti ristori, il bonus di gennaio 2021 riguarda solo i collaboratori sportivi che non percepiscono un altro reddito (anche da lavoro autonomo, dipendente e assimilato), che non sono in pensione e che non godono di un altro sostegno, contributo o sussidio, come il reddito di cittadinanza, quello di emergenza o i bonus Covid. L’indennità spetta anche a chi aveva un rapporto di collaborazione fino al 30 dicembre 2020, che non è stato rinnovato. Per le partite IVA il decreto sostegno ha previsto un contributo a fondo perduto da richiedere all’Agenzia delle Entrate.

A quanto ammonta il bonus

L’indennità copre l’intero periodo di gennaio, febbraio e marzo 2021, ma ci sono novità sull’ammontare del bonus, una tantum, per i collaboratori sportivi 2021. Rispetto al “vecchio” ristoro da 800 euro, questo sostegno economico diventa più pensante e varia in base alla fascia di reddito: più si guadagnava prima dell’emergenza Covid, più ristori si hanno. Ecco a quanto ammontano i contributi statali:

  • 1.200 euro di indennità per chi nel 2019 aveva un reddito annuale inferiore a 4.000 euro l’anno
  • 2.400 euro di bonus per i collaboratori sportivi che hanno un reddito 2019 tra 4.000 e 10.000 euro l’anno
  • 3.600 euro una tantum per chi ha un reddito 2019 superiore a 10.000 euro

L’indennità non concorre alla formazione del reddito e quindi non andrà dichiarata nel 730.

Bonus per i collaboratori sportivi 2021 e quando arriva il pagamento (e la mail da Sport e Salute)

Come in passato i soldi del bonus per i collaboratori sportivi arrivano sul conto in automatico a chi ha già ricevuto l’indennità l’anno scorso, se gli interessati confermeranno di avere i requisiti: per fare questo bisognerà attendere l’arrivo della mail da Sport e Salute e cliccare sul link. Quando arriva la mail? “A breve, nell’imminenza del trasferimento alla Società delle risorse pubbliche”, ha fatto sapere Sport e Salute sul suo profilo Telegram. Il decreto sostegno non prevede la possibilità di presentare una nuova domanda, da parte di chi non ha già usufruito del bonus per i collaboratori sportivi nei mesi scorsi.

8 aprile: ecco quando arriva il pagamento della prima tranche di bonus Covid, ha annunciato il premier Draghi presentando i vari sussidi e ristori del decreto sostegno. Per informazioni sulla propria pratica è possibile inviare una mail a [email protected] o chiamare il numero 0632722020.

Tramvia, venerdì e sabato chiuso incrocio viale Matteotti-via Fra’ Bartolommeo

Procede a Firenze il cantiere di Publiacqua in viale Matteotti, lavori propedeutici alla realizzazione della nuova linea tramviaria relativa alla variante del centro storico.

Incrocio viale Matteotti chiuso nel weekend per lavori

Venerdì e sabato, si legge in una nota di Palazzo Vecchio, è stato programmato l’intervento di posa della grossa tubazione (1,2 metri di diametro) in corrispondenza dell’incrocio viale Matteotti-via Fra’ Bartolommeo. I lavori saranno effettuati a partire dalle 12 di venerdì 2 aprile in continuità anche in orario notturno fino alle 5 di domenica 4 aprile e comporteranno la chiusura di via Fra’ Bartolommeo tra viale Matteotti e via Pier Capponi. Previsti anche divieti di sosta a tratti in via Pier Capponi, via Fra’ Bartolommeo e via Leonardo Da Vinci per consentire ai bus di percorrere gli itinerari in deviazione.
I mezzi sulle linee 10 (direzione Settignano), 11 (direzione Salviatino), 17 (direzione Verga), 20 (direzione Gignoro-Calasso) andranno in deviazione sull’itinerario via La Marmora-viale Matteotti-piazza della Libertà-via Pier Capponi-via Fra’ Bartolommeo per poi rientrare sui percorsi consueti.