giovedì, 21 Agosto 2025
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Cosa si può fare a Firenze, la guida per il Natale 2020

Cosa si può fare a Firenze durante le vacanze di Natale 2020? Se lo chiedono tutti, tra cambi di colore delle regioni, visite ai parenti, spostamenti, aperture dei negozi e iniziative online e dal vivo. Il Reporter ha deciso allora di preparare una guida con le regole, le possibilità e gli eventi (online) per il periodo delle feste natalizie, dal 24 dicembre al 6 gennaio, Decreto Natale permettendo.

Natale a Firenze, la guida agli spostamenti

Cominciamo dalle basi, gli spostamenti. È bene ricordare che nei giorni festivi e prefestivi (quindi 24, 25, 26, 27 e 31 dicembre e poi 1, 2, 3, 5 e 6 gennaio) tutte le regioni, Toscana compresa saranno in zona rossa quindi anche a Firenze sarà vietato uscire dal proprio comune se non per comprovata necessità. È utile ricordare anche che negli stessi giorni rossi, è consentito uscire di casa ad un massimo di due adulti per nucleo familiare (che possono essere accompagnati da figli under 14, persone con disabilità o non autosufficienti) per andare a fare visita a parenti o amici entro e non oltre l’orario del coprifuoco, che scatta alle 22 e dura fino alle 5 del mattino (le 7 il 1° gennaio).

I restanti giorni 28, 29, 30 dicembre e 4 gennaio tutte le regioni italiane saranno invece in zona arancione, quindi anche a Firenze sarà consentito spostarsi all’interno del proprio comune (ma non fuori dalla propria Regione, uscire dalla Toscana è vietato per tutto il periodo natalizio, dal 24 dicembre al 6 gennaio compresi). Chi vive nei piccoli comuni – sotto i 5mila abitanti – potrà muoversi nel raggio di non oltre 30 chilometri senza andare nei capoluoghi di provincia.

Per spostarsi a Firenze, oltre ai mezzi privati, saranno in funzione sempre – anche nelle giornate rosse – i mezzi pubblici: autobus e tramvia. Dal 24 dicembre al 6 gennaio la tramvia sarà in funzione dalle 5 del mattino alle 00.30 con una frequenza variabile a seconda dei vari momenti della giornata. Negli orari di punta passerà una volta ogni 4-5 minuti. Per quanto riguarda gli autobus, Ataf garantisce il servizio con numero di corse ridotte nei giorni festivi e prefestivi e la capienza massima del 50% su ogni mezzo.

Negozi aperti e centri commerciali chiusi, cosa si può fare a Natale

Tra le cose che si può fare a Firenze nelle vacanze di Natale c’è anche lo shopping? Questa è una delle domande che ci si fa più di frequente. La risposta è: dipende. Dipende da cosa si intende per shopping e dipende dal colore dalla giornata in cui si intende farlo. I giorni in cui si sarà in zona rossa saranno aperti i supermercati, gli alimentari e i negozi che vendono beni di prima necessità, le edicole, i tabacchi, le farmacie e parafarmacie, le lavanderie, i parrucchieri e i barbieri (qui la lista delle attività che possono restare aperte in zona rossa). Quindi, per esempio, i supermercati saranno aperti (non tutti, ma chi deciderà di tenere il bandone alzato) anche il 24, 25 e 26 dicembre. Saranno invece chiusi i negozi di abbigliamento o di scarpe, i centri estetici, i bar e i ristoranti ai quali è consentito l’asporto fino alle 22 e la consegna a domicilio sempre. Nelle giornate in cui si passerà al colore arancione, via libera agli acquisti, tutti i negozi potranno stare aperti fino alle 21, mentre ristoranti e bar aperti solo per l’asporto.

Cosa fare a Natale 2020 a Firenze: tutti gli eventi online (gratis e non)

Babbo Natale Uffizi 2020 eventi online
Uno speciale Babbo Natale fa da guida agli Uffizi nel video che verrà pubblicato il 25 dicembre sulla pagina Facebook delle Gallerie

Nei giorni in cui si sarà in zona rossa, tra le cose da fare a Firenze nelle vacanze di Natale, rimane possibile l’attività motoria nei dintorni della propria abitazione e l’attività sportiva, seppur in forma individuale. Chi invece non vuole uscire di casa, cosa può fare per passare il tempo? Numerosi gli eventi online (molti sono gratis) a cui è possibile partecipare senza spostarsi dal proprio divano. Ad esempio, agli Uffizisi inaugura la mostra virtuale dedicata al celebre Trittico Portinari del pittore fiammingo Hugo Van der Goes (online sul sito del museo a partire dal 23 dicembre) e due video speciali su Facebook: il primo, incentrato sull’Adorazione del Bambino di Gherardo delle Notti, visibile a partire dal 24 dicembre e la videofiaba “Speciale Natale” dedicata ai bambini, che verrà pubblicata il 25 dicembre.

Sabato 26 dicembre, giorno di Santo Stefano, Palazzo Medici Riccardi accoglierà il primo dei quattro concerti, promossi dalla Città Metropolitana di Firenze e da MUS.E, grazie alla collaborazione con il Maggio Musicale Fiorentino, l’Orchestra della Toscana, l’Orchestra da Camera Fiorentina e il Contemporartensemble. Nella Cappella dei Magi, risuoneranno gli strumenti dell’Orchestra della Toscana. Pagine di Mozart, Bach e Laszlo Weiner accompagneranno il corteo sacro che si snoda nel sontuoso affresco di Benozzo Gozzoli. Il concerto sarà fruibile alle 18 sulla pagina YouTube di MUS.E.

Dal 24 dicembre al 24 dicembre il Cinema La Compagnia propone invece la rassegna online “All I watch for Christmas”, con 30 film, selezionati tra i titoli dei festival internazionali che “abitano” negli spazi del Cinema fiorentino, tra anteprime assolute e il meglio delle passate edizioni. Ci sarà una rassegna di documentari in anteprima, una dedicata all’horror ibridato con la commedia, un focus sui nuovi talenti del cinema greco e una rosa di classici da riscoprire, il tutto fruibile con un unico abbonamento, valido per 30 film, a 9.90 euro dal sito di My Movies.

L’Ort invece, per fare gli auguri di Natale a tutta la città, offre gratuitamente un concerto diretto dal direttore ospite Beatrice Venezi che guiderà l’orchestra nel celebre Intermezzo della Cavalleria Rusticana di Mascagni, nel Concerto n.1 di Chopin e nella Sinfonia n.3 op. 36 di Louise Farrenc. L’ppuntamento è fissato giovedì 24 dicembre alle ore 17 in streaming sul canale YouTube e sulla pagina Facebook dell’Orchestra.

Luminarie d’artista, in giro per il centro di Firenze

Luminarie d'artista Firenze Natale 2020
“Natività. Presepe luminoso”, un particolare dell’installazione di Mario Lodola alle Gallerie degli Uffizi

Quando invece si passerà in zona arancione e finalmente si potrà uscire di casa, un’altra cosa che si può fare a Firenze in queste vacanze di Natale è una passeggiata per andare alla ricerca delle luminarie più belle della città. E se Firenze è colma di addobbi e luci in tutti i quartieri, quest’anno ce ne sono anche alcune d’artista veramente da non perdere.

Bellissima la grande installazione di Marinella Senatore “We rise by lifting others” visitabile gratuitamente tutti i giorni nel cortile di Palazzo Strozzi. Poche centinaia di metri più avanti, in piazza Santa Maria Novella, sulla facciata del Museo Novecento campeggia invece “Siamo con voi nella notte”, grande neon dell’artista collettivo italo britannico Claire Fontaine. E infine, sempre rimanendo in tema di neon, le Gallerie degli Uffizi, hanno appena inaugurato “Natività. Presepe luminoso” di Mario Lodola, visibile dal lungarno Torrigiani e dal Ponte Vecchio. Un presepe super pop che vede, tra gli “special guest” dell’installazione: Lucio Dalla nei panni di Giuseppe, Gigliola Cinquetti in quelli della vergine Maria e tra i pastori ci sono Pavarotti, Rino Gaetano, Renzo Arbore e Freddie Mercury.

Covid in Toscana, salgono i contagi ma più tamponi: i dati di oggi (23 dicembre)

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Sono 435 i nuovi casi di coronavirus rilevati nelle ultime 24 ore in Toscana, dove scendono sensibilmente i ricoverati e si registrano 22 decessi: questi i dati del bollettino regionale sul Covid di oggi, mercoledì 23 dicembre.

Aumenta anche il numero di tampone analizzati rispetto a quello di ieri: sono 12.264 tamponi molecolari ai quali si aggiungono 5.871 test rapidi effettuati da ieri.

Ecco i principali dati del bollettino Covid della Toscana di oggi, mercoledì 23 dicembre.

Covid in Toscana 23 dicembre, i dati di oggi sui contagi

  • Nuovi contagi di Covid-19 in Toscana (23 dicembre 2020): 435 (ieri erano 309)
  • Tamponi molecolari effettuati in 24 ore: 12.264 (il giorno precedente 8.563)
  • Test antigenici: 5.871 (ieri 6.233)

Il totale dei casi rilevati in Toscana dall’inizio dell’epidemia sale a 116.979, così suddivisi per provincia:

  • 32.617 a Firenze (116 in più rispetto a ieri)
  • 10.177 a Prato (19 in più)
  • 10.288 a Pistoia (30 in più)
  • 7.494 a Massa (21 in più)
  • 12.074 a Lucca (63 in più)
  • 16.321 a Pisa (46 in più)
  • 8.310 a Livorno (50 in più)
  • 10.332 ad Arezzo (46 in più)
  • 4.722 a Siena (15 in più)
  • 4.089 a Grosseto (29 in più)

Altri 555 casi notificati in Toscana riguardano residenti in altre regioni.

Coronavirus in Toscana, l’andamento e il punto della situazione

  • Contagiati dall’inizio dell’emergenza: 116.979
  • Tamponi totali dall’inizio dell’emergenza: 1.818.397

Nelle ultime 24 ore si è registrato anche un significativo calo del numero dei ricoverati negli ospedali Covid della Toscana, 47 in meno di ieri. In totale restano 1.069 pazienti ricoverati. Scendono anche i pazienti in terapia intensiva, 9 in meno di ieri, per un totale che cala a 166.

Solo 17 i nuovi guariti, per un totale di 102.105 persone che hanno superato il virus in Toscana dall’inizio della pandemia.

I nuovi decessi sono quelli di 15 uomini e 7 donne con un’età media di 76,7 anni, così divisi per provincia:11 a Firenze, 3 a Prato, 2 a Pistoia, 2 a Pisa, 1 a Siena, 3 a Grosseto.

Intanto sul sito dell’Agenzia regionale di Sanità sono pubblicati i grafici sull’andamento del Covid-19 in Toscana, che verranno aggiornati alle ore 18.00  con i dati del bollettino di oggi, 23 dicembre. Nel tardo pomeriggio si conosceranno anche quanti contagiati ci sono in Italia oggi.

Svolta viola, battuta 3-0 la Juve: le foto della gara

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Successo inaspettato per la Fiorentina che, dopo 13 partite, riesce nella quattordicesima giornata a realizzare un vero capolavoro. Allo Stadium i viola s’impongono 3-0 su una Juventus che, fin da subito, appare molle e che dopo aver subito la prima rete subisce anche l’espulsione di Cuadrado, dopo l’intervento al Var, facilitando la goleada viola. Ecco il racconto e le foto di Juventus – Fiorentina 0-3.

Un successo vitale per gli uomini di Prandelli in chiave salvezza, bianconeri che erano rimasti storditi, nel pomeriggio, dalla decisione del Coni di far ripetere il match contro il Napoli. In una giornata dunque, netta sconfitta in casa e tre punti in meno in classifica. Prandelli infoltisce la difesa e piazza, davanti a Dragowski, Milenkovic, Caceres, Pezzella, Igor e Biraghi. Amrabat, Borja Valero e Castrovilli a comporre il centrocampo. Ribery e Vlahovic in avanti. Pirlo sceglie, davanti a Szczesny, Cuadrado, De Ligt, Bonucci e Alex Sandro in difesa. Ramsey, McKennie, Bentancur e Chiesa a centrocampo. Tandem d’attacco affidato a Morata e Cristiano Ronaldo.

Primo Tempo

La Fiorentina parte col piglio giusto ispirata da Ribery. Dopo tre minuti è il campione francese ad intuire la possibilità di rete. Palla in verticale per Vlahovic, tenuto colpevolmente in gioco da Bonucci, che salta De Ligt e beffa Szczesny in uscita per l’1-0. Al 18’ Cuadrado entra malissimo su Castrovilli. L’arbitro Lapenna prima estrae il giallo, poi richiamato dal Var, decide per il rosso e l’espulsione diretta. È la svolta della partita. Pirlo è costretto a rivedere tutto e la Fiorentina ne approfitta. Al 26’ Castrovilli sfiora il raddoppio con un gran tiro deviato da Szczesny. Al 36’ si vede la Juve. Milenkovic sbaglia un retropassaggio a Dragowski che è costretto ad uscire per liberare su Ronaldo. poi Pezzella riesce a chiudere su Morata. Si va al riposo con la Fiorentina avanti di una rete.

Juventus – Fiorentina 0-3, le foto dell’impresa viola

© Tiziano Pucci – Agenzia Fotografica Italiana

Secondo Tempo

Nella ripresa la Fiorentina tende a controllare il gioco cercando di contenere le azioni d’attacco bianconere. Al 56’ la Juve va in gol con Ronaldo in chiaro fuorigioco. Al 76’ su cross di Biraghi Alex Sandro, nel tentativo di rinviare, devia nella sua porta, ingannato da Bonucci. È il 2-0 dei viola. All’81’ arriva il gol dell’ex Caceres, ancora servito da Biraghi. È un delirio viola con il primo successo di Prandelli da quando è tornato a sedersi sulla panchina dei viola. Tre punti importantissimi in chiave salvezza e che segnano una svolta in questa stagione. Un bel Natale anticipato per Firenze e per i suoi tifosi.

L’allenatore

Finalmente Cesare Prandelli festeggia il suo primo successo. “Per vincere e combattere la paura devi essere sfacciato, se sei timoroso prima o poi subisci. Era la partita giusta per rischiare. Vogliamo regalare la vittoria di oggi ai tifosi, mi auguro che questa partita – ha detto il tecnico a fine gara – abbia dato un senso a tutto quello che stiamo facendo. Il lavoro alla lunga paga, possiamo ancora migliorare perché alcune situazioni non sono chiarissime. Bravi tutti, hanno dimostrato la sfacciataggine che chiedevamo. Il presidente Rocco Commisso l’ho sentito, è molto contento. Sono contento per lui, ha valori molto importanti e mi auguro che questa società riesca a creare una famiglia allargata. Continuerò a scommettere e a credere in Vlahovic, sono convinto che sia un gran giocatore, ha 20 anni e non può migliorare in poco tempo, crescendo potrà fare tanti gol”.

“Un caso maledetto” di Marco Vichi: il ritorno del commissario Bordelli

Una nuova avventura del commissario Bordelli si attende come pochi altri libri, perché Bordelli ci rispecchia e ci rappresenta, evoca ricordi e sensazioni di una Firenze d’altri tempi e soprattutto è davvero un piacere trovarlo passeggiare nelle strade che conosciamo così bene, anche se ha a che fare con un caso maledetto.

Eccolo qua, il ritorno del Commissario Bordelli di Marco Vichi; un ritorno, peraltro, in grande stile. Una manciata di mesi separa Bordelli dalla pensione e questa situazione lo fa essere più riflessivo del solito. Pensa e ripensa ai momenti vissuti in guerra, agli episodi, alla sua Eleonora e al suo mezzo secolo di servizio nella Pubblica sicurezza. Si gode la casa in mezzo ai boschi dell’Impruneta assieme al suo bel cagnone Blisk, anche se per rimediare alla leggera ma sempre più incalzante nostalgia delle strade, dei vicoli e della vita vissuta fiorentina si è accaparrato un piccolo appartamento in via del Campuccio, in San Frediano, proprio sopra a quello del suo amico Ennio.

Dalla penna di Vichi un caso maledetto per il commissario Bordelli

Ed è qui, dopo la prima notte nel suo nuovo appartamento, che riceve la notizia di un violento omicidio. Il commissario Bordelli si reca immediatamente sul posto, un antico e regale palazzo in via delle Terme, accompagnato dal fedele collega e amico, il sardo Pietrino Piras. Dopo aver parlato con Cesira Cencioni, la governante che ha trovato il cadavere (in un forno di fianco al palazzo, il cui odore di pane stuzzica a Bordelli una fame indescrivibile), i due salgono all’ultimo piano e assistono a una scena raccapricciante: il Conte Alderigo Bonsanti Della Spada, un vecchio nobile che poi scopriranno esser stato persona gioiosa ed amichevole, è riverso in terra in una pozza di sangue e urina.

Bordelli, con il fondamentale supporto dell’attentissimo Piras, scopre nel regale appartamento del Conte alcune bobine con delle registrazioni audio di fondamentale importanza per il prosieguo delle indagini. Nel frattempo, dopo un lauto pranzo seduto su uno sgabello nella cucina di Totò, il nuovo e amichevole questore Di Nunzio, gli fornirà indirettamente una seconda pista su cui indagare. Un’indagine del commissario Bordelli in cui immergersi a capofitto, accompagnandolo nelle sue passeggiate tra via San Gallo e San Frediano.

Marco Vichi, Un caso maledetto
Guanda, 19 €

Cashback, 3 errori da evitare: cosa non fare per avere 10 transazioni valide

Se avete un bancomat particolare dovete fare attenzione al contactless, per non rischiare che sull’app IO manchino transazioni valide per l’extra cashback di Stato. Anche chi ha carte di credito o prepagate, non è al riparo da passi falsi, se si è scordato di attivare la card. E poi attenzione agli aggiornamenti. Ecco 3 errori da evitare quando si aderisce al cashback: cosa non fare, se si vuole portare a casa il rimborso del 10% senza problemi, già a partire dagli acquisti di Natale.

Cosa non fare: attivare il cashback sull’app IO, ma non il bancomat o la carta di credito

È uno degli intoppi più spiacevoli in cui si può incorrere. Essere sicuri di aver aderito al cashback, fare acquisti e poi scoprire che non ci sono transazioni valide perché ci siamo scordati di attivare sull’app IO la carta, che sia Bancomat, Bancoposta, carta di debito, di credito o prepagata. L’applicazione permette infatti di registrare e inserire una o più carte elettroniche (qui quelle con cui si può pagare), ma prima di iniziare a fare acquisti nei negozi fisici per accumulare transazioni valide bisogna controllare di aver attivato il cashback di Stato per ogni metodo di pagamento.

Nella schermata dell’app IO dedicata al cashback sono visualizzate le carte registrate dall’utente con accanto un “pallino” che permette di attivare o meno il cashback su quel singolo metodo di pagamento. Se non trasciniamo l’icona verso destra, le operazioni fatte con quella determinata carta non  concorrono al rimborso del cashabck.

Andare nel panico se l’app IO non si aggiorna e non carica le transazioni valide

Per ottenere il rimborso del 10%, fino a un massimo di 150 euro, è necessario fare almeno 10 transazioni valide con carte elettroniche entro il 31 dicembre 2020 (qui cosa si può comprare e pagare, dal pane alle bollette): il cashback di Natale non è retroattivo, ma parte dal momento in cui si attiva la carta sull’app IO. Per questo, una cosa da fare è controllare periodicamente il numero di operazioni che concorrono all’extra cashback. Ma senza cadere nel panico se mancano le transazioni del giorno stesso o di due giorni prima.

L’app IO infatti non si aggiorna subito con le transazioni valide, ma in genere è necessario almeno un giorno per visualizzare la lista delle operazioni. Questo tempo si può allungare ancora, fino a tre giorni, se i pagamenti con carte elettroniche vengono fatti nel weekend, nei giorni prefestivi, come il sabato, o nei festivi. I circuiti aderenti sono quelli più diffusi, ma è buona abitudine chiedere prima in negozio se il sistema di pagamenti elettronici a cui si appoggia l’esercente è abilitato al cashback. Cosa deve fare il commerciante per aderire al cashback? Deve chiedere al fornitore del POS o del lettore delle carte se il circuito bancario è convenzionato (i cosiddetti “Acquirer convenzionati“) .

Gli errori: non informarsi se il cashback funziona per i pagamenti contactless del proprio Bancomat

Esiste però un caso specifico in cui effettivamente dalla lista mancano delle transazioni valide per il cashback, in particolare quelle fatte con pagamenti contactless, ossia avvicinando il bancomat al lettore. PagoPA, la società che gestisce la piattaforma del programma cashback, ha reso noto che si stanno rilevando errori e problemi legati a tipi particolari di carte elettroniche, quelle che hanno un doppio circuito (ossia un doppio simbolo sulla card) PagoBancomat + Maestro oppure PagoBancomat + V-Pay e che nell’app IO risultano utilizzabili solo come PagoBancomat e non come carta di credito, debito o prepagata.

Ebbene se con queste carte – chiamate in gergo co-badge – si paga avvicinandole al lettore, è possibile che non vengono conteggiate nell’applicazione le relative transazioni. Questo problema si risolvere in due modi: pagando inserendo la carta e mettendo il PIN (quindi senza contactless) oppure usando le applicazioni convenzionate con il cashback messe a disposizione da diversi circuiti bancari, per esempio Bancomat Pay, App BancoPosta delle Poste Italiane ed Enel X Pay (qui l’elenco completo). Questo problema, ha annunciato PagoPA sarà risolto con l’aggiornamento dell’app IO di gennaio, quando entrerà a regime il piano di rimborsi. Il piano cashless infatti continuerà anche il prossimo anno.

Investire in cripto valuta: come funziona Bitcoin Evolution, truffa o opportunità di guadagno sicuro

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Dopo il momento di gloria, e gli indici al rialzo nel 2017, i Bitcoin sono tornati a far parlare di sé nel 2020. La madre delle cripto valute ha visto crescere costantemente i prezzi durante tutto l’anno, e le prospettive d’investimento per il 2021 sembrano essere davvero allettanti.

La cripto valuta più gettonata assume troppo spesso le sembianze di un autentico tesoro, ma guai a scambiarla per una scelta sicura perché non lo è, soprattutto se si considera di investire affidandosi a broker poco seri, sfruttando le illusorie potenzialità di software di trading di scarsa qualità.

Nel panorama attuale gravitano piattaforme che promettono guadagni facili e immediati, per poi scoprire amaramente che si tratta di una trappola, di un inganno o di un raggiro come ci insegna la truffa di Bitcoin Evolution.

Come funziona Bitcoin Evolution

Il bitcoin è una criptovaluta seria e non è una truffa, ma altrettanto non si può dire delle piattaforme con cui spesso si sceglie di operare.  Pubblicizzate ai quattro venti alcune piattaforme di trading si rivelano autentiche truffe. Meglio diffidare di chi promette guadagni sin troppo elevati da subito o, ancor peggio, si serve di testimonianze false di personaggi di successo per pubblicizzare un prodotto illusorio.

Anche se di fatto non sono state emesse delibere ufficiali da parte della Consob, o sentenze che mettano nero su bianco la truffa acclarata, un sistema come quello offerto da Bitcoin Evolution origina seri dubbi, a partire dalla scelta di operare senza una regolare licenza.

Bitcoin Evolution vanta un funzionamento semplice, forse per questo attrae facilmente i trader, ma deve far riflettere l’obbligatorietà di effettuare un deposito, di cui si suggerisce una consistenza pari a $ 250. Per poter operare sulla piattaforma è necessario prima di tutto registrarsi predisponendo un account. Si passa poi al versamento del deposito, per poter sfruttare il sistema di trading in versione demo e, successivamente, con il quarto step, si concretizzata l’attivazione della funzione di trading automatico.

Testimonianze false e poco attendibili a favore di Bitcoin Evolution

Quel che lascia perplessi è la presenza di testimonianze false, con apprezzamenti sul sistema, di alcuni vip, fra cui spiccano Elon Musk, Gordon Ramsay e Peter Jones, che di fatto non hanno mai confermato l’affiliazione a Bitcoin Evolution.

Molte le opinioni e le recensioni a sfavore, che sottolineano la realtà poco chiara della piattaforma. Non sono rare le dichiarazioni di chi parla senza troppi giri di parole di autentica truffa, di chi sottolinea che è impossibile recuperare i soldi e di chi si è prodigato in inutili denunce senza aver ottenuto il benché minimo risultato o risarcimento.

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Contagi di Covid in Toscana: giù i casi, i dati di oggi (22 dicembre)

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Calano i nuovi contagi di Covid in Toscana e oggi, 22 dicembre, il numero di tamponi è in aumento: i dati e le notizie arrivano dal bollettino della Regione sul coronavirus. Ecco i numeri. I nuovi casi positivi registrati nelle ultime 24 ore sono 309, contro i 452 di ieri, mentre i test molecolari effettuati nell’ultima giornata sono stati 8.563, contro i 6.638 di ieri. Quasi dimezzata la percentuale dei casi positivi sui tamponi (3,6%), indice di una minor circolazione del coronavirus in Toscana. Crescono di otto volte anche i test antigenici rapidi, che oggi sono 6.233.

Buone notizie arrivano poi agli ospedali, dove diminuisce il numero dei ricoverati nei posti letto Covid, ma anche in terapia intensiva. 22 i decessi comunicati oggi. Ecco in modo schematico i dati sui contagi di Covid in Toscana di oggi, martedì 22 dicembre 2020.

Covid in Toscana  22 dicembre, i dati di oggi sui contagi

  • Nuovi contagi di Covid-19 in Toscana, 22 dicembre: 309 (ieri erano 452)
  • Tamponi molecolari effettuati in 24 ore: 8.563 (il giorno precedente 6.638)
  • Test antigenici rapidi: 6.233 (ieri 765)
  • Rapporto positivi/tamponi in Toscana: 3,6% (ieri 6,8%)
  • Rapporto positivi/tamponi in Toscana, esclusi test di controllo: 10,6%
  • Attualmente positivi al coronavirus: 11.837 (-4,5%)
  • Ricoverati nei posti di letto Covid: 1.116 (34 persone in meno)
  • di cui in terapia intensiva: 175 (-10 persone)
  • decessi per Covid-19 in Toscana, comunicati oggi, 22 dicembre: 22 morti, con un’età media di 79 anni
  • Guariti oggi: 846

Coronavirus in Toscana, le news di oggi (22 dicembre)

  • Contagiati dall’inizio dell’emergenza: 116.544
  • Tamponi totali dall’inizio dell’emergenza: 1.806.133
  • Guariti complessivi: 101.212
  • Morti complessivi ad oggi: 3.495

I dati dei contagi per provincia

Ecco l’andamento dell’epidemia nelle diverse province, in base alla residenza dei positivi:

  • 32.501 casi complessivi ad oggi a Firenze (98 in più rispetto a ieri)
  • 10.158 a Prato (21 in più)
  • 10.258 a Pistoia (25 in più)
  • 7.473 a Massa-Carrara (25 in più)
  • 12.011 a Lucca (38 in più)
  • 16.275 a Pisa (38 in più)
  • 8.260 a Livorno (19 in più)
  • 10.286 ad Arezzo (19 in più)
  • 4.707 a Siena (12 in più)
  • 4.060 a Grosseto (14 in più).
  • 555 casi positivi notificati in Toscana, ma residenti in altre regioni.

Sul sito di Ars, l’Agenzia regionale di Sanità, sono pubblicati i grafici sull’andamento del Covid-19 in Toscana, che verranno aggiornati alle ore 18.00  con i dati del bollettino di oggi. Nel tardo pomeriggio si conosceranno anche quanti contagiati ci sono in Italia oggi.

Posso andare da genitori, parenti o amici a Natale e Capodanno?

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Non sempre il viaggio è fuori regola. Sono tanti i dubbi sulle limitazioni stabilite dall’ultimo decreto legge Natale. Ad esempio, posso andare dai miei genitori o dai miei parenti a Natale o posso andare a prenderli? Posso raggiungere il mio fidanzato o fare visita alla mia ragazza? E ancora posso festeggiare Capodanno andando a casa di amici? E si può uscire dal comune in zona rossa o arancione? Ecco le “FAQ di Natale“, le risposte ai dubbi più comuni sugli spostamenti nel periodo che va dal 24 dicembre al 6 gennaio. E attenzione, tenete sempre a portata di mano il modulo di autocertificazione.

A Natale posso andare dai miei genitori o dai parenti anche fuori comune?

Sì, a Natale e negli altri giorni rossi e arancioni si può andare a trovare i propri genitori o i propri parenti anche se abitano fuori comune, a patto che lo spostamento sia fatto solo in due persone, tra le ore 5 e le 22, una volta sola al giorno e all’interno della stessa regione. In sostanza non si può fare la spola tra un’abitazione privata e l’altra per trasportare più componenti della famiglia. Per il calcolo del numero massimo di persone non si prendono in considerazione i figli con meno di 14 anni e i diversamente abili conviventi: questo vuol dire che una coppia con un ragazzo di 15 anni, deve decidere con chi andare dai genitori.

Non ci sono limiti su quante persone invitare a casa, ma il decreto legge Natale prevede restrizioni solo per gli spostamenti (con le deroghe che abbiamo detto), resta però la forte raccomandazione del Dpcm a non ospitare persone diverse dai conviventi e, nel caso non si possa fare a meno di visitare parenti e amici, l’invito è di usare la mascherina e mantenere la distanza. Ancora più attenzione va fatta nel caso di anziani.

Posso andare a prendere in auto i miei genitori?

Anche in questo caso, le regole dell’ultimo decreto Natale sono sempre le stesse: quindi nel caso di genitori o parenti che non vivono insieme a noi è possibile trasportare solo un’altra persona rispetto al conducente dell’auto o del mezzo e solo per uno spostamento al giorno verso un’abitazione privata, dalle 5 alle 22 e dentro la stessa regione. Per viaggiare in macchina poi restano le regole su mascherina e distanza di sicurezza.

Se è presente un genitore disabile o non autosufficiente lo spostamento può essere fatto insieme ad altre 2 persone, solo se queste ultime vivono nella stessa abitazione del familiare. Ovviamente questi limiti non si applicano nel caso di situazioni di necessità o salute, come ad esempio il trasporto di un anziano non autosufficiente verso un luogo di cura.

Decreto Natale, regole per i fidanzati: posso raggiungere e andare dal mio fidanzato in un altro comune?

L’ultimo decreto Natale non fa distinzione tra parenti di primo o secondo grado, congiunti non conviventi, fidanzati o amici, quindi la regola dello spostamento consentito in due persone, una volta al giorno, dalle 5 alle 22, verso un’abitazione privata dentro la propria regione vale per tutti i viaggi, anche per chi vuole raggiungere la casa del proprio fidanzato o della propria fidanzata non conviventi.

E se vi state chiedendo se è possibile rimanere a dormire a casa del partner, per non incappare nel coprifuoco, la risposta a questa FAQ è sì: il decreto Natale non prevede divieti espliciti per i pernottamenti nelle abitazioni private. Resta la forte raccomandazione del governo a evitare contatti sociali per non causare poi un boom di contagi e una terza ondata di Covid a gennaio.

Posso andare a trovare gli amici a casa loro il 31 dicembre per festeggiare Capodanno?

Stesso discorso per chi vuole andare a trovare gli amici durante le feste di Natale, in zona rossa o arancione, ma con qualche regola in più per gli spostamenti nella notte tra il 31 dicembre e Capodanno. Il decreto Natale, non prevedendo vincoli di parentela nelle deroghe, permette un solo spostamento al giorno, dalle ore 5 alle 22, per un massimo di 2 persone (esclusi figli under 14 e disabili conviventi) anche verso la casa di amici. Si può uscire dal comune anche nei giorni di zona rossa o arancione, a patto di rimanere entro i confini della propria regione.

E quindi il 31 dicembre si può andare a trovare gli amici a casa loro, se è l’unico spostamento della giornata verso un’abitazione privata, ma bisogna rientrare prima del coprifuoco delle 22, quindi il brindisi di Capodanno per dire addio al 2020 e dare il benvenuto al 2021 va fatto a casa propria. Sempre che non si rimanga a dormire dagli amici: in questo caso il 1° gennaio il coprifuoco cessa 2 ore dopo, si può uscire dopo le 7 e anche a Capodanno vige la zona rossa.

Posso uscire dal mio comune a Natale, nei giorni rossi e durante la zona arancione

Quindi riassumiamo le regole. Da 24 dicembre al 6 gennaio, nei giorni festivi e prefestivi tutta Italia è zona rossa (si può uscire di casa solo per motivi di lavoro, salute e necessità), durante gli altri vige la zona arancione (non si può andare fuori dal proprio comune se non per motivi di lavoro, salute e necessità). Qui i giorni e il calendario del lockdown di Natale.

C’è poi la deroga per recarsi in un’altra abitazione privata dal 24 dicembre al 6 gennaio: ecco quando si può andare dai genitori, raggiungere il fidanzato o andare a trovare amici o parenti. Bisogna rispettare tutte e 4 queste regole:

  1. Un solo spostamento al giorno verso un’altra abitazione privata
  2. Si può uscire dal comune ma non è permesso uscire dalla regione
  3. Lo spostamento va fatto dalle ore 5 alle 22 (dalle ore 7 il giorno di Capodanno)
  4. Questi spostamenti sono consenti al massimo per 2 persone, ma nel calcolo non rientrano i figli con meno di 14 anni e le persone non disabili o autosufficienti conviventi.

Sul sito di del governo si trovano le FAQ sul Dpcm e sul decreto legge Natale.

Il 24 dicembre i negozi e i parrucchieri sono aperti o chiusi

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Parrucchieri aperti, salvi i negozi di giocattoli e di elettronica, chiusi quelli di abbigliamento (ma non quelli sportivi o per bambini), mentre chi vorrà passare la vigilia di Natale in un centro commerciale avrà una brutta sorpresa: molti negozi non possono stare aperti in zona rossa e quindi saranno chiusi il 24 dicembre, quando il nuovo decreto legge Covid colorerà di rosso tutta Italia dalla vigilia fino al 6 gennaio, con un lockdown nei giorni prefestivi e festivi secondo le regole dell’ultimo Dpcm.

Non tutti i negozi possono stare aperti in zona rossa

Un vero e proprio tetris di aperture e chiusure, che complicherà lo shopping natalizio e l’ultima caccia al regalo da mettere sotto l’albero. La zona rossa parte il 24 dicembre in tutta Italia e prosegue per l’intero weekend di Natale fino a domenica 27 dicembre, per poi tornare a cavallo di Capodanno e infine alla vigilia dell’Epifania (per il calendario completo vedi sotto).

In questi giorni di zona rossa molti negozi, quelli non di prima necessità, non possono stare aperti e inoltre il decreto Natale ha introdotto il blocco degli spostamenti fuori comune. La spesa per il cenone della viglia o per il pranzo di Natale al supermercato è comunque salva, pure la messa in piega dal parrucchiere il 24 dicembre e qualche acquisto particolare come libri, articoli per lo sport o giocattoli. Vediamo nel dettaglio come funziona e quando scatta questa chiusura a scacchiera dei negozi.

Chiusura per i negozi dentro i centri commerciali sabato, domenica e anche la vigilia di Natale

È bene ricordare che indipendentemente dal colore della regione, i negozi di beni non essenziali presenti all’interno dei centri commerciali sono sempre chiusi sabato, domenica, i giorni prefestivi e festivi: quindi non possono stare aperti il 19, 20, 24, 25, 26, 27 e 31 dicembre 2020. Lo dicono le regole già introdotte dal Dpcm di inizio dicembre.

Ci sono delle eccezioni. In ogni centro commerciale possono restare aperti i negozi di alimentari, i supermercati, le farmacie e parafarmacie, i presidi sanitari, i fioristi, i tabaccai e le edicole, anche il 24 dicembre: i parrucchieri sono quindi chiusi nei grandi shopping center il sabato e la domenica e anche la vigilia di Natale, altrove possono restare aperti. Le chiusure prefestive e festive valgono anche per parchi commerciali, gallerie commerciali e strutture simili.

Quali negozi sono aperti il 24 dicembre e a Natale in zona rossa: dai giocattoli ai parrucchieri

Ecco quando i negozi non possono stare aperti, in centro storico come in periferia, per effetto della zona rossa nazionale: il 24 dicembre, a Natale, Santo Stefano e anche domenica 27 e giovedì 31 dicembre, e poi a Capodanno, il 2, 3, 5 e 6 gennaio. Negli altri giorni possono stare aperti, ma vige la zona arancione e quindi non è possibile uscire dal comune.

Ci sono però delle deroghe, ossia le eccezioni previste dal Dpcm di inizio dicembre per i negozi in zona rossa. E quindi parrucchieri aperti anche il 24 dicembre e nelle altre giornate off limits, via libera a negozi di giocattoli, computer, elettronica, telefonini, fai-da-te, cartolerie, ottici, negozi di abbigliamento e scarpe per bambini, di intimo, di articoli sportivi. Aperte poi profumerie e librerie. Ma attenzione, come detto, nei centri commerciali queste categorie sono chiuse nelle giornate rosse. Chiusi invece il 24 dicembre e negli altri giorni di zona rossa i centri estetici, i negozi di abbigliamento e di scarpe per adulti.

In Italia le chiusure della zona rossa non interessano i punti vendita alimentari, i tabaccai,  chi vende farmaci e articoli sanitari, le edicole e i fiorai.

Coprifuoco dalle 22: come funziona, cosa significa, quando si può uscire

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Confermato il coprifuoco in tutta Italia, in zona gialla, arancione rossa e pure a Natale e a Capodanno: introdotto dal Dpcm dello scorso 4 novembre 2020, è stato ora rinnovato anche dall’ultimo decreto sulle feste natalizie. Ma come funziona, cosa significa e quando si può uscire durante il coprifuoco Covid, dopo le 22?

Come funziona il coprifuoco in Italia, quando si può uscire e l’orario stabilito dal Dpcm

Prima era stato ipotizzato uno stop agli spostamenti notturni a Natale e Capodanno dalle ore 18, poi le lancette del divieto sono state portate avanti fino alle 20 o alle 21 infine il governo ha confermato le regole che già esistevano sull’ora di inizio del coprifuoco: questo significa che secondo il Dpcm di dicembre e il decreto legge Natale non si può uscire di casa dalle 22 alle 5 del mattino seguente, salvo che per comprovate esigenze.

Come funziona il coprifuoco? Può uscire dalle 22 alle 5 solo chi lavora, chi si muove per problematiche di salute o per motivi di estrema necessità oppure chi rientra al proprio domicilio: come già successo durante il lockdown, bisogna giustificare gli spostamenti tramite un modulo di autocertificazione. La deroga che riguarda gli spostamenti di due persone al massimo verso un’abitazione privata, introdotta dal decreto legge Natale, non vale nell’orario del coprifuoco: anche in questo caso gli spostamenti sono consentiti solo tra le 5 e le 22.

Coprifuoco anche a Natale 2020 e Capodanno 2021, ristoranti chiusi

Il coprifuoco vige quindi anche la notte della vigilia di Natale (24 dicembre 2020) e a Capodanno: si deve rientrare a casa alle ore 22 e non si può uscire fino alle 5 del giorno dopo, che nel caso del 1° gennaio 2021 diventano le ore 7.00. Solo per la nottata di San Silvestro l’ultimo Dpcm ha posticipato la fine del coprifuoco 2 ore dopo.

Fino al 23 dicembre restano i limiti per ristoranti, bar e servizi di ristorazione: nelle regioni della “zona gialla” possono restare aperti al pubblico fino alle 18  e fare l’asporto fino all’orario di inizio del coprifuoco. Dal 24 dicembre fino al 6 gennaio i ristoranti, i bar, le pasticcerie, le gelaterie e tutti i servizi di ristorazione dovranno stare chiusi sempre, è consentito solo il take away fino alle ore 22 e il servizio “porta a porta” con la consegna direttamente a casa del cliente (senza limiti di orario).

Cosa vuol dire? Fino a quando dura?

Cosa vuol dire nella pratica la misura del coprifuoco? Ecco qui in sintesi orari e regole

  • Dalle ore 22 alle 5 – si può uscire solo per motivi di lavoro, salute ed estrema necessità con autocertificazione, anche in zona gialla
  • Dalle ore 22 alle 7 per il Capodanno 2021: coprifuoco “allungato” dalle ore 22 del 31 dicembre alle ore 7 del 1° gennaio 2021. Nelle restanti ore vige la zona rossa in tutta Italia
  • Dalle 5 alle ore 18 (fino al 23 dicembre compreso): ristoranti, bar, pasticcerie e gelaterie possono restare aperte in zona gialla
  • Dalle 5 alle 22 (dal 24 dicembre al 6 gennaio): ristoranti, bar, pasticcerie e gelaterie sono chiusi, è consentito solo il take away. Nessun limite di orario per la consegna a domicilio.

Il coprifuoco in tutta Italia dura fino a quando è in vigore l’ultimo Dpcm, quindi fino a venerdì 15 gennaio 2021, ma la misura potrebbe essere rafforzata o modificata in base all’andamento della situazione epidemiologica del virus Covid-19.