domenica, 18 Maggio 2025
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Coronavirus in Toscana, numeri ancora stabili: 254 nuovi casi e 16 morti

Altri 254 nuovi casi di coronavirus in Toscana, dove l’epidemia registra anche 16 morti da ieri: questi i dati del bollettino di oggi, giovedì 26 marzo, diffuso dalla Regione Toscana, che fotografa una situazione ancora in divenire. Un calo lieve nel numero dei contagiati e tre morti in più rispetto a ieri. Ancora troppo poco per parlare di inversione di tendenza.

I contagi totali in Toscana salgono così a 3.226 dall’inizio dell’emergenza. I decessi, con le 16 morti registrate nelle ventiquattro ore dal precedente bollettino, salgono a 158.

Coronavirus, le ultime notizie dalla Toscana (26 marzo)

I nuovi deceduti dalla giornata di ieri, con l’indicazione di sesso, età, comune di domicilio, sono: M, 84, Aulla; M, 87, Carrara; M, 82, Barberino Tavernelle; M, 85, Aulla; F, 89, Lucca; M, 83, Massa; M, 78, Vecchiano; M, 83, Vicopisano; M, 72, Pontedera; M, 84, Fiesole; F, 72, Dicomano; F, 98, Empoli; M, 75, Signa; F, 56, Serravalle Pistoiese; F, 88, Badia Tedalda; M, 89, Grosseto.

Il dato positivo della giornata del 26 marzo è certamente quello delle guarigioni. Sono tre in più le guarigioni virali, quelle dei cosiddetti “negativizzati”, e ben 38 i nuovi pazienti dichiarati clinicamente guariti. Il totale delle guarigioni cliniche sale dunque a 68, i guariti totali a 95.

In Toscana restano 2.973 casi attualmente positivi. I ricoveri sono 1.296, di cui 259 in terapia intensiva (8 in più da ieri)

Coronavirus, Firenze e Lucca le più colpite

Di 3.226 tamponi fino ad oggi risultati positivi al test, questa è la suddivisione per provincia di segnalazione, che non sempre corrisponde necessariamente a quella di residenza: 765 Firenze, 264 Pistoia, 189 Prato (totale Asl centro: 1.218), 481 Lucca, 334 Massa-Carrara, 350 Pisa, 204 Livorno (totale Asl nord ovest: 1.369), 174 Grosseto, 216 Siena, 249 Arezzo (totale sud est: 639).

Guarda la mappa del contagio in Toscana

I tamponi totali effettuati superano quota 20 mila: sono 20.952 tamponi, eseguiti su 17.761 persone (in alcuni casi sono stati effettuati più test per lo stesso paziente). Solo nelle ultime 24 ore, sono stati fatti ben 3.084 tamponi.

Altri tre laboratori, è record di tamponi

Un sensibile aumento dovuto all’entrata in funzione di tre nuovi laboratori. Attualmente i laboratori sono 12. Ai tre laboratori di microbiologia e virologia delle tre aziende ospedaliero universitarie di Careggi, Pisa e Siena, in funzione dall’inizio di febbraio, negli ultimi giorni se ne sono aggiunti infatti altri 9: Ispro (Istituto per lo studio, la prevenzione e la rete oncologica), i laboratori di Arezzo e Grosseto (Asl sud est), Livorno, Lucca e Massa (Asl nord ovest), Prato (Asl centro), Meyer, più un laboratorio privato.

Coronavirus in Toscana, i numeri del 26 marzo

Dal monitoraggio giornaliero sono invece 11.214 le persone in isolamento domiciliare in tutta la Toscana: 5.466 nella Asl centro, 4.183 nella Asl nord ovest, 1.565 nella Asl sud est.

Le informazioni sui singoli casi saranno fornite dagli uffici stampa delle aziende sanitarie, nel rispetto della privacy, con successivi comunicati stampa o per telefono.

Coronavirus, autocertificazione e multe: i dubbi più comuni

Controlli severi e multe pesanti per chi sgarra. Le regole per gli spostamenti durante l’emergenza coronavirus Covid-19 si fanno più stringenti e in caso di controlli è necessario compilare un modulo di autocertificazione che giustifichi l’uscita da casa. Ma è obbligatorio stampare il modello? Si può “caricare” su una app per lo smartphone? Perché ogni pochi giorni viene pubblicato un nuovo modulo? Ecco le risposte ai dubbi più comuni sull’autodichiarazione.

Un modulo nuovo, ancora? Perché l’autocertificazione Covid-19 cambia di continuo

La macchinosa burocrazia italiana sembra aver “contagiato” anche le verifiche sugli spostamenti. L’autocertificazione che i cittadini devono compilare quando vengono fermati per un controllo è cambiata più e più volte dall’inizio dell’emergenza coronavirus: proprio quando si pensa di avere in mano l’ultimo modello ne esce uno nuovo. Succede perché anche questi documenti si devono adeguare alle norme, che diventano via via più restrittive e subiscono modifiche da parte del governo.

Il primo cambiamento risale al 17 marzo, il secondo al 23 marzo, l’ultimo in ordine di tempo è il modello aggiornato al 26 marzo (qui il modulo in pdf e word) che riporta anche una voce che riguarda le misure restrittive delle singole Regioni e dove vengono specificate le nuove multe.

Coronavirus: l’autocertificazione va portata sempre con sé?

Sì, se vogliamo facilitare i controlli. Polizia, carabinieri, vigili urbani e le altre forze dell’ordine hanno a disposizione l’ultimo modulo di autocertificazione per gli spostamenti, quello nuovo e aggiornato, ma è consigliato portare con sé delle copie del modello per snellire le verifiche ai posti di blocco.

Il suggerimento è quello di stampare a casa i moduli, ad esempio quattro modelli per una singola uscita (due per il tragitto di andata e due nel caso di un’ulteriore controllo al ritorno): una copia rimane alle forze dell’ordine, una seconda viene consegnata al cittadino controfirmata dall’agente di polizia, con data, ora e luogo del controllo. Sempre per velocizzare i tempi, può risultare utile compilare la parte alta dell’autodichiarazione con i dati anagrafici, residenza, ecc.

“L’autocertificazione coronavirus” va stampata o posso usare una app sul cellulare?

Per chi non ha la stampante a casa è prevista la possibilità di poter ricopiare a mano il testo del modulo dell’autocertificazione per gli spostamenti, anche se è una soluzione non molto comoda. E riguardo alle app per smarphone che consentono di compilare “online” l’autocertificazione per gli spostamenti? Non è consentito usare questo tipo di applicazioni, né pdf da mostrare agli agenti sullo schermo del telefonino, perché – come detto – il modulo deve essere controfirmato dalle forze dell’ordine, che poi tengono l’originale.

Lo chiarisce anche la Polizia di Stato sul suo sito, specificando di fare attenzione quando si compilano modelli online, perché si rischia di fornire i propri dati personali a soggetti terzi che potrebbero sfruttarli per altri fini, come quelli commerciali.

I controlli vengono fatti anche dopo? Devo tenere gli scontrini della spesa?

Tenete gli scontrini della spesa per giustificare i vostri spostamenti, perché le immagini registrate dalle telecamere dei veicoli della polizia possono essere usate per controlli nei giorni avvenire: questo il contenuto di un audio circolato nei giorni scorsi su Whatsapp. Una bufala? Per metà. La parte che riguarda le immagini videoregistrate non è vera, mentre è consigliato conservare le prove d’acquisto.

Le verifica sulla veridicità delle autodichiarazioni possono essere fatte anche successivamente al controllo e quindi se si è tenuto da parte un documento giustificativo, come uno scontrino della spesa, l’attestazione della visita medica e il calendario delle presenze lavorative, sarà più facile dimostrare i motivi degli spostamenti.

Cosa si rischia?

Se il motivo dello spostamento non rientra tra quelli previsti dalle norme anti-contagio da coronavirus (e riportati anche sul modulo di autocertificazione) si rischiano sanzioni anche pensati, come una multa che va da un minimo di 400 euro fino a un massimo di 3.000 euro. Chi rilascia un’autodichiarazione che risulti poi falsa incorre inoltre in conseguenze penali. Infine le persone positive al Covid-19 che non rispettino la quarantena obbligatoria presso il proprio domicilio, uscendo di casa, sono punite con il carcere da uno a cinque anni.

Coronavirus, il nuovo modulo di autocertificazione (pdf e word – 26 marzo)

Tutta l’Italia è “zona protetta”. Tra le misure per cercare di arginare il contagio da coronavirus sono previste forti limitazioni agli spostamenti: ci si può muovere dal proprio Comune solo in caso di esigenze lavorative, situazioni di urgenza o motivi di salute, e per farlo si deve portare con sé il nuovo modulo di autocertificazione per gli spostamenti (che cambia di nuovo), scaricabile in formato pdf o word, aggiornato al 26 marzo 2020. Con il passare dei giorni il modello ha subito infatti varie modifiche, pubblicate via via sui siti del Ministero dell’Interno e delle Prefetture, per adeguarsi alle nuove norme varate dal governo.

Coronavirus, l’autocertificazione per spostamenti

Il decreto del presidente del consiglio Giuseppe Conte che ha esteso a tutto il territorio italiano le limitazioni disposte per la “zona rossa”, prevede che chiunque sia trovato in strada, anche chi va piedi, debba giustificare il motivo dei suoi spostamenti davanti alle forze dell’ordine grazie a un’autocertificazione. Queste misure saranno efficaci fino al 3 aprile.

L’autodichiarazione per gli spostamenti può essere compilata anche a casa, scaricando il nuovo modulo messo a disposizione online dal Viminale e stampandolo.

A lavoro o per fare la spesa? Sì, ma col nuovo modulo: come si compila

Il nuovo modulo di autocertificazione per poter compiere spostamenti durante l’emergenza coronavirus va compilato con i propri dati anagrafici (nome, cognome, data e luogo di nascita, residenza, numero di telefono) e con il motivo per cui si esce, da scegliere tra 4 casistiche:

  • comprovate esigenze lavorative (in questo caso le forze dell’ordine possono anche controllare chiamando il datore di lavoro)
  • assoluta urgenza, per trasferimenti in un Comune diverso
  • situazioni di necessità all’interno del proprio Comune (come fare la spesa, ma una persona per famiglia e nel punto vendita più vicino a casa )
  • motivi di salute (ad esempio per il ritiro di medicinali in farmacia o per una visita medica)

E’ necessario specificare, oltre alla residenza, anche il domicilio e poi l’indirizzo da dove è iniziato lo spostamento e la destinazione finale. Va spiegato in modo dettagliato il motivo dello spostamento, specificando per esempio il nome dell’azienda per cui si lavora. Come detto l’autocertificazione è necessaria sia per chi esce a piedi sia per chi si muove a bordo di veicoli.

La dichiarazione potrà essere resa anche sul momento alle forze di polizia, ma per farsi trovare pronti, il nuovo modulo di autocertificazione per gli spostamenti può essere scaricato, stampato e compilato a casa.

Coronavirus, autocertificazione e multe: i dubbi più comuni

Coronavirus, il nuovo modulo autocertificazione (26 marzo) in formato pdf e Word editabile

Quali sono le novità e le modifiche rispetto ai vecchi modelli? Andiamo per gradi. Nel modulo di autocertificazione datato 17 marzo è stata aggiunta una voce, con cui il cittadino dichiara di non essere stato sottoposto a quarantena obbligatoria perché risultato positivo al coronavirus o entrato in contatto stretto con persone contagiate da Covid-19. In più, da questa data, l’operatore di polizia deve controfirmare l’autocertificazione, dopo aver identificato il cittadino (non è più necessario allegare la fotocopia del documento di identità).

Il 23 marzo l’autodichiarazione cambia di nuovo perché gli spostamenti fuori dal proprio Comune sono consentiti solo per comprovate esigenze lavorative, di assoluta urgenza o per motivi di salute (non di necessità). Nel nuovo modello di autocertificazione aggiornato al 26 marzo sono stati aggiunti due punti, uno che riguarda le misure prese dalle singole Regioni, l’altro relativo alle nuove multe fino a 3mila euro per chi non rispetta le regole. In più si specificano dei casi particolari di spostamento per necessità, effettuati su brevi distanze (qui l’esempio della spesa in un supermercato fuori dal proprio Comune).

Ecco i link per il download:

Cosa si rischia: multa, denuncia, arresto

Violare le norme costa caro. Chi non rispetta le disposizioni, secondo l’ultimo decreto, rischia multe salate, da 400 a 3000 euro, mentre chi è positivo al coronavirus e viola la quarantena obbligatoria viene punito con il carcere da uno a cinque anni. Aggiornamenti sul sito del Ministero dell’Interno.

La spesa a domicilio per gli anziani in Toscana

Bisogna restare in casa, è bene ripeterlo una volta in più. E se la regola è valida per tutti, vale ancor di più per le persone più avanti negli anni e quindi più esposte ai rischi del contagio. Tutti gli anziani della Toscana possono rivolgersi al servizio regionale di consegna gratuita della spesa a domicilio.

Il servizio è rivolto agli anziani e alle persone in condizione di solitudine e fragilità, non in condizione di provvedere autonomamente all’approvvigionamento, anche a causa di uno stato di salute compromesso e senza una rete familiare di supporto.

La consegna gratuita della spesa agli anziani in Toscana rientra nel protocollo d’intesa nazionale firmato da Ancc Coop, l’Associazione nazionale delle cooperative di consumatori, Anci, l’Associazione nazionale Comuni italiani, e il dipartimento della Protezione civile.

La Regione Toscana ha finanziato il servizio con 3 milioni di euro. La rete di consegna è organizzata grazie anche alla collaborazione con le organizzazioni di volontariato del territorio. Tra i principali promotori c’è lo Spi CGIL Toscana.

Spesa a domicilio per gli anziani: i numeri da chiamare in Toscana

Per ogni comune della Toscana è attivo un numero di telefono. Basta chiamarlo e prendere accordi su quello di cui si ha bisogno, quando lo si vuole ricevere e come si intende pagare la spesa. La consegna è gratuita. Di seguito, l’elenco dei numeri da chiamare, divisi per provincia.

La spesa a domicilio per anziani ad Arezzo e provincia

  • Arezzo
    0575 377179, 0575377281, 3450800400
  • Bibbiena
    0575 530662
  • Bucine
    3486969584, 055 991643
  • Castel San Niccolò
    333 4907523
  • Castiglion Fiorentino
    0575 656462 (dalle ore 9 alle ore 12, dal lunedì al venerdì)
  • Cortona
    0575 637226
  • Foiano chiana
    347 3119662
  • Lucignano
    338 1419547
  • Monte San Savino – Civitella in Val di Chiana
    0575 844044
  • Montevarchi
    339 8761332
  • Pratovecchio Stia
    0575 503889
  • Talla
    0575 597512
  • Terranova
    055 9194793
  • Terranuova Bracciolini
    055 9194772
  • Zona Aretina Casentino Valtiberina
    0575 255801

Spesa a domicilio per anziani: i numeri da chiamare a Firenze

La spesa a domicilio per anziani a Firenze e provincia

  • Bagno a Ripoli
    334 6754365, 334 6083202
  • Barberino Tavarnelle
    334 6754365, 334 6083202
  • Borgo San Lorenzo
    366 8227556, 338 9104093
  • Campi Bisenzio
    055 8959476
  • Capraia
    347 3110109
  • Castelfiorenitno
    328 1413869
  • Cerreto
    391 4309864
  • Certaldo
    345 2949233, 368 465320, 335 7426510, 347 8108171
  • Empoli
    366 9382534 (spesa), 0571 83549, 0571 922356 (farmaci)
  • Fiesole
    055 5961314, 334 6754365, 334 6083202
  • Figline Incisa
    055 9125800
  • Firenze
    055 3282200
  • Firenze Q4
    055 7330135, 320 3667492
  • Fucecchio
    349 5717605
  • Fucecchio
    349 5717605
  • Gambassi
    333 6007767
  • Greve in Chianti
    334 6754365, 334 6083202
  • Impruneta
    334 6754365, 334 6083202
  • Londa
    334 6754365, 334 6083202
  • Montaione
    333 9187872, 338 7898007, 335 5854339
  • Montelupo
    0571 913366, 0571 913339, 0571 51161, 334 8745541
  • Montespertoli
    334 6303246
  • Mugello
    366 8227556
  • Pelago
    334 6754365, 334 6083202
  • Pontassieve
    055 8360255
  • Reggello
    334 6754365, 334 6083202
  • Rignano sull’Arno
    334 6754365, 334 6083202
  • Rufina
    334 6754365, 334 6083202
  • San Casciano
    334 6754365, 334 6083202
  • San Godenzo
    334 6754365, 334 6083202
  • Scandicci
    334 1182732, 055 7363200, 3484235244
  • Scarperia e San Piero
    366 8227556
  • Vinci
    391 4309864

Leggi anche: Spesa a domicilio per anziani: i numeri da chiamare a Firenze

La spesa a domicilio per anziani a Grosseto e provincia

  • Civitella Paganico
    335 1664153
  • Isola del Giglio
    0564 1836017
  • Gavorrano
    320 4281486
  • Manciano
    0564 625311
  • Monterotondo M.Mo
    0566 906351
  • Pitigliano
    0564 616322 (da verificare, num singole attività)
  • Roccastrada
    0564561242, 0564 578033
  • Santa Fiora
    0564 965326
  • Santo Stefano
    0564 810305
  • Sorano
    800 158500

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La spesa a domicilio per anziani a Livorno e provincia

  • Campiglia
    366 6382285
  • Capraia
    0586 824000
  • Castagneto Carducci
    0565 778277
  • Collesalvetti
    0586 980213
  • Livorno
    0586 824000
  • Piombino
    0565 63274
  • Rosignano
    0586 724401
  • San Vincenzo
    0565 707206
  • Valli Etrusche
    0565 67682

La spesa a domicilio per anziani a Lucca e provincia

  • Altopascio
    0583 25109
  • Careggi
    346 2719688
  • Camaiore
    0584 980895, 0584 905060, 0584 914123
  • Capannori
    0583 428661
  • Castelnuovo
    0583 6448313, 329 3813935
  • Fabbriche Di Vergemoli
    349 3611757
  • Massarosa
    0584 93025, 0584 92561
  • Minucciano
    366 7864447, 347 4981009
  • Molazzana
    339 5901216
  • Pescaglia
    0583 805871, 0583 38193
  • Porcari
    342 8602303
  • San Romano
    0583 618131, 334 94609201
  • Seravezza
    0584 767016
  • Stazzema
    0584 770023
  • Unione dei Comuni della Garfagnana
    0583 641308
  • Vagli Sotto
    320 2184889
  • Viareggio
    329 0979268
  • Villa Basilica
    0572 46161, 348 3030562
  • Villa Collemandina
    0583 68046, 058 368840, 338 2332857, 338 6485972

La spesa a domicilio per anziani a Massa, Carrara e provincia

  • Aulla
    333 9402474
  • Bagnone
    348 2579072
  • Carrara
    800 055692
  • Casola in Lunigiana
    0585 90013
  • Comano
    331 1035645
  • Filattiera
    0187 457331
  • Fivizzano
    347 1270563, 371 3502306, 348 7717414
  • Fosdinovo
    0187 6807210, 800450407
  • Licciana Nardi
    0187 423053
  • Massa
    348 3410738
  • Montignoso
    0585 348462
  • Mulazzo
    800 521722, 348 7041445, 338 9280035, 345 3490685
  • Podenzana
    337 1017851
  • Pontremoli
    366 7752618
  • Tresana
    335 1444252
  • Villafranca
    0187 493394
  • Zeri
    0187 449540

La spesa a domicilio per anziani a Pisa e provincia

  • Bientina
    0587 755788, 324 9848240, 366 7864041
  • Buti
    0587 722544
  • Calci
    050 938400
  • Calcinaia
    0587 265467
  • Capannoli
    0587 606611
  • Casale Marittimmo
    0586 653405, 0586 653411
  • Casciana Terme Lari
    0587 687511, 339 6517207, 800 065510
  • Cascina
    800 086540
  • Castelfranco
    337 1504725, 337 1504709, 0571 471224
  • Castelnuovo Val di Cecina
    0588 23533
  • Castellina Marittima
    050 694910, 050 694911
  • Chianni
    0587 647281, 0587 648058
  • Comune di Guardistallo
    0586 655107
  • Crespina Lorenzana
    800 086540
  • Fauglia
    800 086540
  • Lajatico
    0587 421666, 0587 643121
  • Montecatini Val di Cecina
    0588 62092
  • Montescudaio
    329 1385037
  • Monteverdi Marittimo
    0565 67682
  • Montopoli
    0571449809, 331 6395968
  • Orciano Pisano
    800 086540
  • Palaia – Forcoli
    0587 622626
  • Peccioli
    0587 635132, 0587 697213
  • Pisa
    800 086540
  • Pomarance
    0588 62092
  • Ponsacco
    0587 730979
  • Pontedera
    0587 091339
  • Riparbella
    339 4797179
  • San Miniato
    0571 418200
  • Santa Croce
    0571 389944
  • San Giuliano Terme
    800 086540
  • Santa Luce
    050 684920
  • Santa Maria Monte
    0587 261663
  • Terricciola
    0587 653444, 0587 654174, 0587 658326
  • Vecchiano
    335 1326181
  • Vicopisano
    342 6812227
  • Volterra
    0588 86536, 0588 86063, 347 8905476

La spesa a domicilio per anziani a Pistoia e provincia

  • Abetone-Cutigliano
    0573 1716429, 0573 505243
  • Agliana
    0573 1716429, 0573 505243
  • Buggiano
    0572 479606, 389 5559193
  • Casalguidi
    0573 526196, 339 6517207
  • Chiesina Uzzanese
    0572 479606, 389 5559193
  • Lamporecchio
    0572 479606, 389 5559193
  • Larciano
    0572 479606, 389 5559193
  • Marliana
    0573 1716429, 0573 505243
  • Massa e Cozzile
    0572 479606, 389 5559193
  • Montale
    0573 1716429, 0573 505243
  • Montecatini Terme
    0572 479606, 389 5559193
  • Monsummano Terme
    0572 479606, 389 5559193
  • Pescia
    0572 479606, 0572 4920, 0572476830
  • Pieve a Nievole
    0572 479606, 389 5559193
  • Pistoia
    0573 1716429, 0573 505243
  • Ponte Buggianese
    0572 479606, 389 5559193
  • Quarrata
    0573 1716429, 0573 505243
  • Sambuca Pistoiese
    0573 1716429, 0573 505243
  • San Marcello-Piteglio
    0573 1716429, 0573 505243
  • Serravalle Pistoiese
    0573 919321, 393 6615155
  • Uzzano
    0572 479606, 389 5559193

La spesa a domicilio per anziani a Prato e provincia

  • Cantagallo
    0574 931036
  • Cantagallo, Vernio, Vaiano
    370 3565393
  • Carmignano
    055 8750257
  • Montemurlo
    0574 558446
  • Poggio a Caiano
    055 8701216
  • Prato
    800 301650
  • Vaiano
    0574 942499

La spesa a domicilio per anziani a Siena e provincia

  • Alta Val d’Elsa
    0577 917941
  • Bettolle
    0577 624335, 340 5810566, 347 1825461, 345 7912288
  • Buonconvento
    339 8758557
  • Castellina in Chianti
    335 7249991
  • Castelmuzio e Petroio
    0577 665049
  • Colle Val d’Elsa
    0577 912912
  • Farnetella
    338 2374364, 334 5433331
  • Monteroni d’Arbia
    0577 251222
  • Montepulciano
    0578 712227
  • Monteriggioni
    0577 304155
  • Pienza
    0578 749131
  • Pieve di Sinalunga
    0577 630188
  • Poggibonsi
    0577 986622
  • San Gimignano
    0577 940367
  • San Pietro a Mensola
    0577 630188
  • San Quirico d’orcia
    348 5271829
  • Sinalunga
    345 8341150
  • Staggia Senese
    348 5640498
  • Trequanda
    335 6504517
  • Torrita di Siena
    0577 688215, 338 8365252
  • Unione Amiata Val d’Orcia
    347 9590268
  • Zona Senese
    0577 247032, 0577 210269

Tutti a casa? Le anatre no, passeggiano nel centro commerciale

Una bella passeggiata nel centro commerciale vicino casa, visto che in giro non si vede anima viva: nessuno sgarro ai divieti per il coronavirus, perché le regole a loro non si applicano. Una famiglia di anatre ha pensato bene di lasciare il suo laghetto, in un parco alla periferia di Firenze, per andare a salutare gli amici umani, entrando addirittura in una parafarmacia. Il luogo della singolare escursione animalesca? Il centro polifunzionale di San Donato, nel quartiere di Novoli, che si trova a pochi passi da un parco pubblico chiuso ormai da 10 giorni.

La visita inaspettata

La gita di mamma anatra con i suoi dieci anatroccoli risale alla mattinata di mercoledì 25 marzo ed è stata immortalata da uno scatto diventato virale su Facebook. La foto ritrae l’allegra comitiva davanti all’ingresso della parafarmacia ed erboristeria Herbasalus. È stata la titolare del negozio, Florinda, a trovarsi davanti l’insolita scena.

Non era mai successo prima che una famigliola di anatre si spingesse così lontano dal suo habitat urbano, la grande vasca del parco San Donato o il fiume Mugnone, che scorre a poche centinaia di metri dal centro centro commerciale. Qui quasi tutti i negozi sono ormai chiusi: sprangato il cinema multisala, fermi i ristoranti. Restano aperte solo le poche attività essenziali del centro polifunzionale come il supermercato e la parafarmacia.

La “gita” delle anatre nel centro commerciale San Donato di Firenze, perché?

Forse la simpatica famigliola aveva bisogno di compagnia? La parafarmacista è corsa in negozio per offrire un po’ di cibo alle anatre, ma loro non hanno mangiato: hanno continuato a curiosare in giro per poi proseguire come se nulla fosse la passeggiata. E così, mentre gli umani sono tappati in casa, gli animali si prendono una piccola rivincita.

I nuovi codici Ateco: la lista delle attività essenziali che possono lavorare

Cambia la lista delle attività produttive essenziali, che a seguito dell’emergenza coronavirus possono continuare a lavorare: nella tarda serata di mercoledì 25 marzo 2020 il presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha firmato il decreto del governo con l’elenco dei “nuovi” codici ateco delle industrie e delle attività produttive che potranno restare aperte. Le modifiche rispetto al decreto del 22 marzo sono arrivate dopo l’accordo tra l’esecutivo e i sindacati Cgil, Cisl e Uil.

Coronavirus, le novità sulle attività produttive essenziali

È stato così ridotto il numero di chi può rimanere aperto. Restano garantite le filiere alimentari, dall’agricoltura alla pesca, dalle industrie di cibo a quelle di bevande. Assicurati i servizi finanziari di banche e assicurazioni. Via libera anche ai corrieri delle consegne a domicilio, servizi postali, trasporti, alle attività impegnate nelle riparazioni di prodotti di elettronica, elettrodomestici, auto e motorini.

Limitato invece il lavoro dei call center, che possono rimanere aperti principalmente per attività di assistenza, ma non ad esempio per le chiamate di marketing verso gli utenti, ridotto anche il campo di azione delle industrie di carta e plastica. Il nuovo decreto sulle attività essenziali dice stop invece al lavoro nelle industrie che producono macchinari per l’agricoltura e per l’industria alimentare.

Resta la possibilità di deroghe: le società il cui codice ateco non rientri nella nuova lista riportata nel decreto del 25 marzo, ma che sono funzionali a filiere produttive strategiche, possono continuare a lavorare a patto che presentino una comunicazione al Prefetto, il quale sentirà sulla questione i sindacati locali (questa è una delle novità scaturite dall’accordo con il governo).

La lista delle attività che possono continuare a lavorare: i nuovi codici ateco in pdf e word

Ecco in dettaglio, codice per codice, tutte le attività produttive che possono rimanere aperte durante l’emergenza coronavirus: nell’elenco vengono riportati prima i codici ateco e poi la descrizione. Il decreto sarà in vigore fino al 3 aprile 2020.

ATECO

DESCRIZIONE

1

Coltivazioni agricole e produzione di prodotti animali

3

Pesca e acquacoltura

5

Estrazione di carbone

6

Estrazione di petrolio greggio e di gas naturale

09.1

Attività dei servizi di supporto all’estrazione di petrolio e di gas naturale

10

Industrie alimentari

11

Industria delle bevande

13.96.20

Fabbricazione di altri articoli tessili tecnici ed industriali

13.95

Fabbricazione di tessuti non tessuti e di articoli in tali materie (esclusi gli articoli di abbigliamento)

14.12.00

Confezioni di camici, divise e altri indumenti da lavoro

16.24

Fabbricazione di imballaggi in legno

17

Fabbricazione di carta (ad esclusione dei codici: 17.23 e 17.24)

18

Stampa e riproduzione di supporti registrati

19

Fabbricazione di coke e prodotti derivanti dalla raffinazione del petrolio

20

Fabbricazione di prodotti chimici (ad esclusione dei codici: 20.12 – 20.51.01 – 20.51.02 – 20.59.50 – 20.59.60)

21

Fabbricazione di prodotti farmaceutici di base e di preparati farmaceutici

22.2

Fabbricazione di articoli in materie plastiche (ad esclusione dei codici: 22.29.01 e 22.29.02)

23.13

Fabbricazione di vetro cavo

23.19.10

Fabbricazione di vetrerie per laboratori, per uso igienico, per farmacia

25.21

Fabbricazione di radiatori e contenitori in metallo per caldaie per il riscaldamento centrale

25.92

Fabbricazione di imballaggi leggeri in metallo

26.6

Fabbricazione di apparecchi per irradiazione, apparecchiature elettromedicali ed elettroterapeutiche

27.1

Fabbricazione di motori, generatori e trasformatori elettrici e di apparecchiature per la distribuzione e il controllo dell’elettricità

27.2

Fabbricazione di batterie di pile e di accumulatori elettrici

28.29.30

Fabbricazione di macchine automatiche per la dosatura, la confezione e per l’imballaggio

28.95.00

Fabbricazione di macchine per l’industria della carta e del cartone (incluse parti e accessori)

28.96

Fabbricazione di macchine per l’industria delle materie plastiche e della gomma (incluse parti e accessori)

32.50

Fabbricazione di strumenti e forniture mediche e dentistiche

32.99.1

Fabbricazione di attrezzature ed articoli di vestiario protettivi di sicurezza

32.99.4

Fabbricazione di casse funebri

33

Riparazione e manutenzione installazione di macchine e apparecchiature (ad esclusione dei seguenti codici: 33.11.01, 33.11.02, 33.11.03, 33.11.04, 33.11.05, 33.11.07, 33.11.09, 33.12.92, 33.16, 33.17)

35

Fornitura di energia elettrica, gas, vapore e aria condizionata

36

Raccolta, trattamento e fornitura di acqua

37

Gestione delle reti fognarie

38

Attività di raccolta, trattamento e smaltimento dei rifiuti; recupero dei materiali

39

Attività di risanamento e altri servizi di gestione dei rifiuti

42

Ingegneria civile (ad esclusione dei seguenti codici: 42.91, 42.99.09 e 42.99.10)

43.2

Installazione di impianti elettrici, idraulici e altri lavori di costruzioni e installazioni

45.2

Manutenzione e riparazione di autoveicoli

45.3

Commercio di parti e accessori di autoveicoli

45.4

Per la sola attività di manutenzione e riparazione di motocicli e commercio di relative parti e accessori

46.2

Commercio all’ingrosso di materie prime agricole e animali vivi

46.3

Commercio all’ingrosso di prodotti alimentari, bevande e prodotti del tabacco

46.46

Commercio all’ingrosso di prodotti farmaceutici

46.49.2

Commercio all’ingrosso di libri riviste e giornali

46.61

Commercio all’ingrosso di macchinari, attrezzature, macchine, accessori, forniture agricole e utensili agricoli, inclusi i trattori

46.69.91

Commercio all’ingrosso di strumenti e attrezzature ad uso scientifico

46.69.94

Commercio all’ingrosso di articoli antincendio e infortunistici

46.71

Commercio all’ingrosso di prodotti petroliferi e lubrificanti per autotrazione, di combustibili per riscaldamento

49

Trasporto terrestre e trasporto mediante condotte

50

Trasporto marittimo e per vie d’acqua

51

Trasporto aereo

52

Magazzinaggio e attività di supporto ai trasporti

53

Servizi postali e attività di corriere

55.1

Alberghi e strutture simili

j (DA 58 A 63)

Servizi di informazione e comunicazione

K (da 64 a 66)

Attività finanziarie e assicurative

69

Attività legali e contabili

70

Attività di direzione aziendali e di consulenza gestionale

71

Attività degli studi di architettura e d’ingegneria; collaudi ed analisi tecniche

72

Ricerca scientifica e sviluppo

74

Attività professionali, scientifiche e tecniche

75

Servizi veterinari

78.2

Attività delle agenzie di lavoro temporaneo interinale (vedi nota 1)

80.1

Servizi di vigilanza privata

80.2

Servizi connessi ai sistemi di vigilanza

81.2

Attività di pulizia e disinfestazione

82.20

Attività dei call center (vedi nota 2)

82.92

Attività di imballaggio e confezionamento conto terzi

82.99.2

Agenzie di distribuzione di libri, giornali e riviste

82.99.99

Altri servizi di sostegno alle imprese (vedi nota 3)

84

Amministrazione pubblica e difesa; assicurazione sociale obbligatoria

85

Istruzione

86

Assistenza sanitaria

87

Servizi di assistenza sociale residenziale

88

Assistenza sociale non residenziale

94

Attività di organizzazioni economiche, di datori di lavoro e professionali

95.11.00

Riparazione e manutenzione di computer e periferiche

95.12.01

Riparazione e manutenzione di telefoni fissi, cordless e cellulari

95.12.09

Riparazione e manutenzione di altre apparecchiature per le comunicazioni

95.22.01

Riparazione di elettrodomestici e di articoli per la casa

97

Attività di famiglie e convivenze come datori di lavoro per personale domestico

Note:
1 Nei limiti del dpcm dell’11 marzo 2020 
2. Limitatamente all’attività di call center in entrata (secondo quanto previsto dal dpcm dell’11 marzo), con l’esclusione delle attività in uscita e dei servizi telefonici a carattere ricreativo. 
3. Limitatamente all’attività relativa alle consegne a domicilio di prodotti.

Informazioni e aggiornamenti sul sito del Mise, il Ministero per lo Sviluppo economico.

Le audio storie per bambini sono online (e gratis)

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Di favola in favola, di racconto in filastrocca: arriva “Una Fiaba Per Te”, il nuovo progetto di audio storie dedicato ai bambini firmato da Ocarina, azienda Toscana con sede a Firenze che realizza lettori musicali per i più piccoli. L’iniziativa, con il relativo hastag #Unafiabaperte, mette a disposizione una selezione che va dai grandi classici ai racconti popolari provenienti da diversi Paesi. Accedendo alla pagina dedicata sul sito di Ocarina, si possono infatti scaricare gratuitamente audio storie e canzoni per bambini in formato mp3 in continuo aggiornamento e in cinque lingue diverse: italiano, francese, spagnolo, tedesco e inglese. 

Scaricati i file e premuto “play”, via all’ascolto e spazio alla fantasia. Tra i titoli dei racconti vocali in italiano, tratti dalla playlist di Ocarina, possiamo trovare Frau Holle, I tre porcellini, La capretta e la Iena e Il Gatto con gli stivali. Fiabe diverse e con diverso significato, di una durata che va dai 5 ai 10 minuti, per dedicare un momento a quel gioco che unisce magia, immaginazione e tradizione.

Condividi il tuo racconto con Ocarina

L’iniziativa pensata per i bambini e nata in contemporanea alle disposizioni che ci vedono alle prese con una prolungata permanenza a casa, offre anche l’opportunità di interagire direttamente con il progetto: chiunque voglia donare e condividere una propria storia può inviarla all’indirizzo mail [email protected], i materiali verranno poi condivisi nell’apposita sezione del sito Ocarina. Oltre alle favole, ci sono anche molti link che rimandano a iniziative digitali, canali YouTube e pagine Facebook dove poter ascoltare e scaricare audio o video letture. Tanti contenuti educativi e l’idea di riscoprire il modo naturale di vivere l’esperienza dell’ascolto per bambini e genitori.

Fiabe, racconti, audio storie per bambini: gli altri progetti online

In questi giorni di emergenza sanitaria anche i bambini sono costretti a rimanere a casa, lontano da scuole, sport e amici e non sempre è facile ritrovare una routine quotidiana. Ma è proprio nei momenti più difficili che a volte nascono le soluzioni più creative. Le fiabe diventano strumenti importanti che uniscono e aiutano a far comprendere anche ai più piccoli una realtà non semplice da affrontare.

Tra i progetti online volti al coinvolgimento di bambini, oltre ad Ocarina, troviamo il portale Tuttoscuola, che insieme ad alcuni insegnanti ha realizzato delle audio storie tutte da ascoltare e le fiabe al telefono de l’Arcolaio. Lezioni sul Sofà, progetto cominciato il 25 febbraio 2020, è invece il portale dove è possibile trovare racconti, poesie, filastrocche, video, giochi, laboratori per bambini e ragazzi. E poi ci sono le librerie per bambini, noi ad esempio vi abbiamo raccontato delle video letture su Facebook di Farollo e Falpalà, affiatata coppia di librai fiorentini.

Tante iniziative che insieme contribuiscono a ricreare quel filo rosso che collega i più giovani oltre i social network, che genera uno spazio in cui è possibile non sentirsi soli, sorridere e, perché no, imparare in modo alternativo.

Auser Gavinana, spesa e medicinali a domicilio per i più anziani

Dai volontari Auser del Q3 arriva un aiuto concreto a tutti coloro che ne hanno bisogno. L’associazione Auser Q3 infatti offre un servizio di recapito spesa e medicinali per gli anziani con maggiori difficoltà. L’iniziativa è rivolta agli anziani soli del quartiere di Gavinana.

“L’idea per Auser è nata spontaneamente – dichiara Paolo Pranzini, presidente di Auser Gavinana –. L’associazione è nata per gli anziani e con gli anziani, è presente sul territorio cittadino da più di 30 anni e siamo sempre stati attenti ai loro bisogni. Sono loro i protagonisti”

La spesa? Direttamente a casa, grazie ad Auser Gavinana

Un occhio attento alle esigenze di chi ha bisogno fa parte della storia di Auser, del suo DNA, e affonda le radici proprio nel tessuto intrinseco e storico dell’associazione. “Il momento particolare – prosegue Pranzini – ci ha resi ancora più sensibili a quanti, tra gli anziani, vivono in solitudine in questa quarantena. L’attenzione si è focalizzata sui più anziani tra gli anziani e sulle loro indifferibili necessità di assistenza per i beni e servizi di prima necessità”. Come vi siete organizzati sul territorio? “Ho lanciato un appello tra i soci che è stato raccolto da sei volontari. Cercheranno di dare risposta intanto alle prime richieste che stanno giungendo da Gavinana, ma non solo. L’augurio è che anche altre persone si uniscano a noi. Il sindaco ha affermato che in città gli anziani soli ultraottantenni sono 15 mila. La sfida per dare loro una mano è stata raccolta da tante realtà del volontariato fiorentino. Auser è orgogliosa di essere in campo da decenni per far sentire loro la vicinanza a 360 gradi, oggi con un servizio per loro vitale”.

Dove fare la spesa? Firenze mette online la mappa dei negozi aperti

Grazie a questa rete di volontari, presente su tutto il territorio del quartiere 3, l’Auser scende in campo tra i protagonisti per venire incontro alle esigenze delle fasce più deboli.  Auser da sempre si pone come ponte di collegamento tra il suo bacino di giovani volontari e gli anziani.

Fedele alla sua missione, apre le sue porte alle offerte di volontari disponibili alla consegna sia di spesa che di medicinali. Basterà contattare il numero 339.2559661 oppure scrivere a [email protected].

Coronavirus, il “mercato nero” di parrucchieri ed estetiste a domicilio

Estetiste e parrucchieri abusivi che operano a domicilio o da casa propria, in barba ai divieti del decreto coronavirus che li vorrebbero chiusi. Perché per alcuni la messa in piega è più importante dell’emergenza sanitaria e di una pandemia mondiale. Le segnalazioni si moltiplicano in tutta Italia, da Milano a Roma, da Firenze a Napoli, e sono le stesse associazioni di categoria a mettere in guardia i cittadini dai rischi di questo singolare mercato clandestino di tinture e tagli di capelli, chiedendo alle autorità di contrastare il fenomeno.

“Taglio coronavirus”, parrucchieri (abusivi) a domicilio e foto sui social

Passate due settimane dalla chiusura per decreto dei centri estetici, dei parrucchieri e dei barbieri, è in crescita il numero di abusivi che operano nel settore del benessere ricevendo in casa oppure offrendo i propri servizi direttamente a domicilio dei clienti. Pericolosi escamotage che non prendono in minima considerazione i rischi legati al contagio da Covid-19. C’è addirittura chi posta sui social network le foto dei lavori e delle acconciature.

Taglio a casa e tinta dei capelli fai da te? I consigli dei parrucchieri

La denuncia arriva dalla Cna Benessere Firenze, che parla di  “comportamento scellerato e irresponsabile”  e invita tutti i cittadini ad anteporre la salute alla propria bellezza e le amministrazioni pubbliche a contrastare il fenomeno. “Chiediamo a tutti i sindaci controlli specifici e di informare la popolazione con i mezzi ritenuti più opportuni – dice Fabrizio Cecconi, Direttore Generale CNA Firenze Metropolitana – È un problema, adesso, non solo di lavoro nero e evasione fiscale, ma di salute pubblica”.

E se il “parrucchiere” ha mascherina, guanti e tuta?

È bene precisare che per i parrucchieri, i barbieri e gli estetisti, le regole anti-coronavirus non prevedono in alcun modo la possibilità di servizi a domicilio, né per i professionisti del settore, né per gli abusivi che si improvvisano esperti di bellezza. E poco importa se questi “coiffeur clandestini” sono dotati di mascherine, guanti e tute protettive. Il divieto c’è e restano anche i rischi legati al coronavirus.

“I consumatori devono essere consapevoli dei rischi a cui si espongono ed espongono poi coloro con cui vengono in contatto rivolgendosi ad operatori non regolari e fuori controllo – commentano Daniela Vallarano e Antonella Batacchi presidenti di CNA Firenze Estetica e CNA Firenze Acconciatura – rischi che, in questo momento di emergenza, sono prioritariamente sanitari ma che, quando la situazione tornerà alla normalità torneranno a tradursi in una perdita di fatturato di circa il 30% per le imprese e in lavoro nero ed evasione fiscale”.

Quando torneranno aperti i parrucchieri?

Può sembrare folle, ma in tanti cercano online la data di riapertura dei parrucchieri e dei centri estetici. Ebbene non è possibile saperlo, come non è possibile sapere quando passerà di preciso questa emergenza sanitaria legata al coronavirus che sta lasciando dietro di sé una nera scia fatta di migliaia di morti. Forse l’acconciatura all’ultima moda può aspettare ancora.

Coronavirus Toscana, dati ancora in aumento: 273 nuovi casi e 13 morti

Continuano ad aumentare i contagiati, scende invece il numero dei morti. I dati del bollettino di oggi, mercoledì 25 marzo, parlano di 273 nuovi casi di coronavirus e 13 morti per le conseguenze del contagio in Toscana. Ben 87 dei nuovi casi di coronavirus sono stati segnalati nella sola provincia di Firenze.

Un aumento di 35 casi rispetto al numero di nuovi contagiati registrato ieri, quando furono 238. E già allora i nuovi casi furono 54 in più rispetto al giorno precedente. Il lieve calo di due giorni fa resta dunque, almeno per adesso, un episodio: il contagio non sembra ancora frenare.

I contagiati totali dall’inizio dell’epidemia salgono a 2.972, come riporta il bollettino della Regione Toscana del 25 marzo.

Scende però il numero dei nuovi decessi. Ieri furono 21, il giorno precedente 18. Oggi i morti per le conseguenze del coronavirus sono 13 e il totale dall’inizio dell’epidemia in Toscana sale a 142.

Guarda la mappa del contagio in Toscana

Questi i pazienti deceduti nelle 24 ore dal precedente bollettino, con l’indicazione di sesso, età, comune di domicilio: M, 89, Fivizzano; F, 97, Pontremoli; F, 80, Bagni di Lucca; M, 85, Strada in Chianti; F, 78, Pistoia; M, 84, Santa Croce (Pi); M, 93, San Miniato (Pi); M, 81 Carmignano; F, 84, Pontassieve; F, 89, Firenze; M, 95, Firenze; M, 87, Quarrata (Pt); M, 77, Torrita di Siena.

Ci sono poi tre nuovi “negativizzati” che portano il totale delle guarigioni virali a 24. Resta invariato il numero delle guarigioni cliniche, 30. I guariti in Toscana salgono così a 54. Al netto di morti e guariti, restano attualmente 2.776 casi positivi.

Coronavirus, Firenze oltre quota 700 casi

Si registrano poi nel bollettino del 25 marzo, 88 nuovi ricoveri in ospedale per coronavirus in Toscana. Il totale sale a 1.250, di cui 251 in terapia intensiva (sette in più di ieri).

Di 2.972 tamponi fino ad oggi risultati positivi al test, questa è la suddivisione per provincia di segnalazione, che non sempre corrisponde necessariamente a quella di residenza: 709 Firenze, 254 Pistoia, 178 Prato (totale Asl centro: 1.141), 436 Lucca, 330 Massa-Carrara, 317 Pisa, 179 Livorno (totale Asl nord ovest: 1.262 ), 147 Grosseto, 193 Siena, 229 Arezzo (totale sud est: 569).

Coronavirus, le ultime notizie dalla Toscana (24 marzo)

Il numero di tampone eseguiti in toscana sale a 17.868, su 15.977 persone (su alcuni pazienti il test è stato ripetuto più volte). Nelle ultime 24 ore sono stati fatti 2.167 tamponi in Toscana, fin qui un record. Questo anche grazie all’entrata in funzione dei nuovi laboratori di analisi. Al momento sono 9 i laboratori toscani impegnati sui test. Si tratta dei tre laboratori di microbiologia e virologia delle tre aziende ospedaliero universitarie di Careggi, Pisa e Siena, in funzione dall’inizio di febbraio. A questi si sono aggiunti negli ultimi giorni altri 6: Ispro (Istituto per lo studio, la prevenzione e la rete oncologica), i laboratori di Arezzo e Grosseto (Asl sud est), Livorno e Lucca (Asl nord ovest), più un laboratorio privato.

Dal monitoraggio giornaliero sono invece 10.893 le persone in isolamento domiciliare in tutta la Toscana: 5.92 nella Asl centro, 3.828 nella Asl nord ovest, 1.973 nella Asl sud est.

I dati e le ultime notizie sono stati comunicati dalla Regione Toscana con il consueto bollettino giornaliero. Fotografano al situazione alle ore 15 di oggi. Si tratta degli stessi dati comunicati al Ministero della salute per l’aggiornamento giornaliero del bollettino nazionale.