martedì, 13 Maggio 2025
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Piazza dell’Isolotto, la vecchia tettoia va giù

Addio alla vecchia tettoia, in attesa della nuova: in piazza dell’Isolotto vanno avanti i lavori per il progetto di riqualificazione che punta a far rinascere l’agorà del Quartiere 4 di Firenze entro la prossima estate. Durante la seconda fase dei cantieri, in corso nell’area del piazzone davanti alla chiesa, sono entrate in azione le ruspe che hanno demolito la pensilina del mercato. Dopo 52 anni di onorato servizio, sarà sostituita da una nuova struttura.

La nuova tettoia di piazza dell’Isolotto

In particolare la nuova pensilina sarà più grande e anche più funzionale. Sarà sempre in ferro, ma il controsoffitto avrà un particolare effetto a specchio e verrà installato un sistema che permetterà di illuminare in modo migliore l’area.

“Andiamo avanti con la riqualificazione di piazza dell’Isolotto, un intervento che è molto più del rifacimento di una piazza, perché dal cuore del quartiere voluto da Giorgio La Pira passa la riqualificazione dell’intera area – spiega il sindaco di Firenze Dario Nardella – Un progetto pensato insieme ai cittadini e che darà nuova centralità al quartiere”.

Il progetto per l’Agorà dell’Isolotto

Al momento, conclusa la prima fase degli interventi lato lungarno dei Pioppi, i banchi degli ambulanti sono stati spostati sotto una copertura temporanea realizzata nella porzione di piazza che guarda la passerella dell’Isolotto, e qui rimarranno fino al termine del restyling.

Lavori piazza Isolotto pensilina
CGE fotogiornalismo

I lavori ridisegneranno il volto di piazza dell’Isolotto con una grande area pedonale anche davanti ai portici, giochi per bambini, un fontanello di acqua potabile, servizi igienici e una passeggiata senza barriere architettoniche dalla chiesa fino a lungarno dei Pioppi. I banchi della frutta prenderanno posto sotto la nuova tettoia, mentre quelli non alimentari verranno collocati nell’aea pedonale di fronte ai portici di piazza dell’Isolotto, divisi in isole di 4 bancarelle.

Sarà installato anche un pilomat tra via delle Magnolie e via dei Ligusti per consentire l’ingresso alla nuova zona pedonale ad esempio per lo scarico merci (qui i rendering del progetto di riqualificazione di piazza dell’Isolotto e le fasi dei cantieri). Previsti inoltre interventi per rifare le fognature fino a via delle Magnolie, all’incrocio con via Torcicoda.

Metropolitan area contest, concorso per giovani band di Firenze

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AAA cercasi giovani musicisti. Torna per la sua terza edizione “Metropolitan Area Contest” il concorso dedicato alle band emergenti di Firenze con due diverse categorie: la prima è riservata ai gruppi i cui componenti abbiano un’età media di 17 anni, la seconda per le formazioni di ragazzi tra i 17 e i 22 anni. In programma tre serate eliminatorie e i primi tre classificati avranno poi la possibilità di esibirsi sul palco dell’Hard Rock Cafe di Firenze.

L’iniziativa è organizzata dall’Atheneum musicale, grazie al sostegno economico dei servizi culturali del Quartiere 4 di Firenze e in collaborazione con la sezione soci Firenze Sud-Ovest di Unicoop Firenze.

Metropolitan area contest 2020, le iscrizioni

È possibile iscrivesi fino al 15 marzo: i concorrenti dovranno presentare 3 brani, di cui almeno uno inedito per quanto riguarda i ragazzi più grandi. La prima serata eliminatoria del Metropolitan area contest 2020 è in programma sabato 28 marzo alla Limonaia di Villa Strozzi (ore 21.00), la seconda nel parco dell’Argingrosso sabato 23 maggio alle ore 18.00 durante la festa organizzata ogni anno dal Quartiere 4 nel giardino, mentre la finale è prevista nel piazzale esterno della New Staz di via Attavante (zona San Lorenzo a Greve) sabato 6 giugno alle 21.00. Tutti gli eventi sono a ingresso libero.

Questo contest è nato tre anni fa per creare eventi dedicati alle giovani generazioni, viene spiegato dal Quartiere 4 di Firenze, e anche per valorizzare le realtà musicali esistenti sul territorio.

I premi del concorso per le giovani band di Firenze

La giuria eleggerà i tre migliori gruppi che potranno poi esibirsi all’Hard Rock Cafe di Firenze. Tra i premi anche un buono acquisto da 400 euro, 20 sessioni gratuite in sala prove e 4 ore di sessione in sala di registrazione. Per informazioni è possibile chiamare il numero 3356075391 (tutti i giorni dopo le ore 16.00) o scrivere una mail a [email protected].

Il maestro Chung non sarà al Teatro del Maggio

Cambio di programma per la stagione sinfonica. Myung-Whun Chung non potrà dirigere il concerto previsto al Teatro del Maggio Fiorentino sabato 7 marzo, perché il maestro è in “quarantena” dopo essere stato a Tokyo, considerata come una zona a rischio per il coronavirus. Confermata però la serata: al suo posto, sul podio salirà Daniele Gatti.

Lo ha comunicato il Teatro del Maggio: “Motivi di prudenza e responsabilità hanno imposto al maestro Chung di osservare un periodo di isolamento – si spiega in un comunicato ufficiale -. Alla partenza dalla capitale giapponese, al maestro Chung è stato suggerito di osservare scrupolosamente un periodo di ‘quarantena’  in quanto il Giappone e Tokyo  in particolare, è uno dei Paesi a rischio contagio”. Il direttore d’orchestra e la moglie stanno bene ma resteranno in isolamento per 14 giorni e quindi non potranno raggiungere Firenze in tempo per il concerto.

Daniele Gatti concerto sinfonico
Il maestro Daniele Gatti -foto: Michele Monasta

Daniele Gatti al posto di Myung-Whun Chung al Teatro del Maggio musicale fiorentino

Resta invariato il programma dell’evento del 7 marzo, con la sinfonia numero 9 in re maggiore di Gustav Mahler, eseguita dall’orchestra del Maggio musicale fiorentino diretta, come detto, da Daniele Gatti.

Per vedere Myung-Whun Chung al Teatro del Maggio musicale fiorentino bisognerà aspettare la primavera: il maestro sudcoreano tonerà a Firenze sabato 29 aprile 2020 per inaugurare il ciclo sinfonico di concerti dell’83esimo Festival del Maggio, sempre in segno mahleriano con la sinfonia n.3 in re minore per contralto, coro femminile, coro di bambini e orchestra.

Dal coronavirus all’Amuchina, i meme più divertenti

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Il “vaccino” contro l’isteria di massa? L’ironia, soprattutto in un momento durante il quale non si parla d’altro. Da giorni i social sono invasi da divertenti meme per esorcizzare la paura e l’ansia dopo l’arrivo in Italia del nuovo coronavirus: dall’Amuchina, fino all’eccessivo allarmismo per i casi di Covid-19, le parodie web parlano anche toscano per strappare una risata e affrontare in modo più leggero una situazione complicata, che ha già creato contraccolpi a livello economico.

La vecchina di Sammoro e il coronavirus

Tra le più attive sul tema c’è  la vecchina di Sammoro, la seguitissima pagina Facebook da oltre 70mila follower, celebre per le frasi beffarde, scritte rigorosamente nel dialetto di San Mauro a Signa (frazione del Comune di Signa, poco fuori Firenze) e accompagnate da un’altrettanto ironica spiegazione in italiano corrente.

Nella sua proverbiale sintesi vernacolare, la vecchina mette in guardia gli internauti dalla psicosi di massa (“in du giorni siam passahi da ‘domani si more tutti!’ a ‘Vienvia nini, t’avrai preso una frescaha’!”), sbeffeggia la corsa folle ai supermercati per fare provviste (“tra un pohino rimettan fori anche i panettoni avanzahi”) e critica inoltre chi si improvvisa esperto di coronavirus sui social network (“C’enno più dottori su Feisbucche che a Careggi”).

Anche le chat Whatsapp non vengono risparmiate dai meme e da messaggi a tema: c’è chi invia stikers inquietanti (“Coronavirus si è aggiunto al gruppo”) e chi promette invece di diventare juventino nel caso risulti positivo al coronavirus.

Coronavirus, meme più divertenti: la gallery

Ecco quindi una selezione dei meme più spassosi sul coronavirus.

Car sharing a Firenze, l’addio di Car2go (Share Now)

Alla fine è arrivato il giorno dell’ultima corsa sulle smart condivise. Dal 29 febbraio le 250 auto di Share Now, ex Car2go, hanno abbandonato ufficialmente Firenze riducendo la flotta del car sharing a flusso libero e lasciando a piedi 68mila abbonati. Intanto il Comune pensa a un nuovo bando per il settore, mentre per le strade rimangono attivi altri 3 operatori, di cui due green, perché mettono a disposizione vetture elettriche.

Perché Share Now (Car2go) ha lasciato Firenze

L’annuncio dell’addio a Firenze di Share Now, società nata dalla fusione di Car2go con le mini di Drive Now, è arrivato alla fine dell’anno scorso. Il motivo? La città del giglio, a detta dell’azienda, non sarebbe una piazza redditizia a causa dei noleggi troppo brevi e con un costo medio del tragitto tra i 4 e i 5 euro, troppo poco per rendere remunerativo il servizio. La stessa sorte è toccata anche ad altre grandi città europee: Share Now ha rinunciato a Londra e Bruxelles.

Per riempire questo “vuoto” il Comune di Firenze ha annunciato che a primavera lancerà un nuovo bando per selezionare un nuovo operatore di car sharing o potenziare quelli già presenti (oppure per riportare in città Car2go, anche se questa ipotesi sembra molto improbabile), con novità sul numero dei parcheggi dedicati alle auto condivise e più controlli per i furbetti che occupano questi spazi per la sosta.

Car sharing a Firenze: operatori e costi

Dopo l’addio di Share Now – Car2go, a Firenze è possibile muoversi per la città grazie alle vetture di 3 società di car sharing a flusso libero, che possono entrare anche nella ztl. Due di queste offrono mezzi elettrici, ecco i costi in dettaglio (al netto di eventuali promozioni, abbonamenti e pacchetti):

  • Enjoy con circa un centinaio di Fiat 500 a Firenze – prezzi, 25  centesimi al minuto
  • Sharengo e le sue city car elettriche – tariffa 28 cent al minuto
  • Adduma car, con macchine e furgoni elettrici (servizio disponibile anche a Sesto Fiorentino) – i prezzi variano dal veicolo scelto fino alla durata del noleggio (più è lungo, minore è il costo orario) si va dai 20 centesimi al minuto per la city car Citroen C-zero, ai 22 cent/min per il furgone.

Inoltre, sul fronte della mobilità ciclabile, a Firenze è presente Mobike (diventata di recente Movi).

Progetto Itaca Firenze: la casa della speranza

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All’ultimo piano del palazzo in Corso Italia 32, uno spazio di 300 metri è diventato una nuova casa di solidarietà e speranza. Un luogo di sensibilizzazione, prevenzione e formazione sui temi della salute mentale. Si trova qui la nuova sede del Progetto Itaca Firenze Onlus, associazione nata nel 1999 a Milano e presente a Firenze dal 2011. Da allora offre aiuto alle persone affette da disturbi psichiatrici, ma anche ai loro familiari, agli amici e a chiunque sia interessato a sostenere e promuovere una visione innovativa della malattia mentale.

Il Club Itaca Firenze

A spiccare tra le attività è il Club Itaca Firenze: un centro nato nel 2012 per favorire lo sviluppo dell’autonomia socio-lavorativa di giovani con una storia di disagio psichico. Il Club al momento conta 74 iscritti, più della metà dei quali hanno già svolto esperienze di lavoro, inserimenti socio-terapeutici e tirocini formativi.

Progetto Itaca Firenze offre aiuto anche alle famiglie e agli amici di persone affette da disturbi mentali attraverso, ad esempio, corsi di formazione specifici tenuti da psichiatri, psicologi e assistenti sociali della Regione Toscana secondo gli standard internazionali della Nami, la National lliance on mental illness. Per loro, e non solo, è anche Faro Itaca, una linea d’ascolto, informazione e prevenzione attiva nel pomeriggio dal lunedì al venerdì al numero 3713358465.

progetto Itaca

 

Gli incontri nelle scuole

La conoscenza allontana i pregiudizi e aiuta a riconoscere le situazioni di rischio. Per questo Progetto Itaca organizza una serie di incontri nelle scuole superiori del territorio allo scopo di sensibilizzare e prevenire i disturbi mentali.

“Oltre all’impegno di professori e insegnanti, capita spesso che siano i ragazzi stessi a richiedere gli incontri nelle scuole” – racconta Simona Venturi, responsabile della comunicazione dell’associazione. “L’interesse da parte loro è notevole, siamo chiamati molte volte ad approfondire e parlare di tematiche con le quali, data la loro giovane età, è possibile imbattersi”.

Gli incontri richiamano l’attenzione sui fattori di rischio, sui sintomi con cui il disagio psichico si manifesta e sui modi per chiedere e ricevere aiuto. Questa attività, realizzata in collaborazione con alcuni psichiatri della Asl fiorentina, ha già coinvolto circa 870 studenti. Lo scopo, di nuovo, è cambiare l’atteggiamento nei confronti della malattia mentale grazie a una corretta informazione.  In questo caso, imparando a distinguere tra “disagio giovanile” e “disagio mentale”.

Il Reporter marzo 2020

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Quel bisogno di utopia

Aerocene è un invito a immaginare qualcosa di diverso, a dire che esiste un altro futuro possibile”. Quasi non si può parlare dell’arte di Tomás Saraceno senza che prima o dopo spunti fuori la parola utopia. E d’altra parte lui stesso, presentando la mostra Aria a Palazzo Strozzi, ha parlato a lungo dell’Aerocene, che è sì un gruppo di sculture, è sì il gruppo di lavoro che ha fondato insieme a scienziati e artisti, ma è soprattutto la sua idea di un nuovo rapporto tra uomo e pianeta. Saraceno è un ottimista. Crede nella vitalità del mondo, pensa la natura come un unico organismo complesso. Ha fiducia nella possibilità che ha l’uomo di conoscerlo, e dunque anche di immaginarlo diverso.

Nel 1516 Tommaso Moro descrisse un viaggio immaginario su un’isola dove gli uomini avevano costruito una società ideale, una pacifica repubblica retta su lavoro, tolleranza, moderazione e cultura. Intitolò quel romanzo Utopia, inventandosi una parola che gioca sull’ambiguità fonetica tra il prefisso greco antico eu, “bene”, e la negazione ou, messi davanti alla parola topos, “luogo”: l’utopia era un posto tanto buono quanto irraggiungibile. Da allora e per secoli i grandi pensatori hanno messo a confronto le loro proposte di mondi perfetti. L’utopia divenne un genere letterario. Poi il sogno è finito.

Nel Novecento i regimi autoritari hanno inseguito utopie corrotte e deliranti dalle cui ceneri è emersa l’era della minaccia atomica, dell’inquinamento e di troppe nuove ragioni per temere il peggio. È stato il secolo della distopia, l’utopia al negativo, la risposta alla domanda contraria: e se tutto andasse per il verso sbagliato? Da Il mondo nuovo di Huxley a Black Mirror, da Blade Runner a Fallout, il cinema, la letteratura, le arti e l’intrattenimento da allora non fanno che fabbricare futuri agghiaccianti d’ogni tipo. Negli ultimi anni, in special modo, la distopia è diventata prodotto di consumo con un ampio catalogo di catastrofi, pandemie, tirannie e apocalissi. Fino all’abbuffata. Oggi che la sensazione di un mondo lanciato verso il disastro è tanto più forte, c’è forse davvero bisogno di qualcuno disposto riprendere la strada al contrario.

Vedere le opere di Saraceno nelle sale di Palazzo Strozzi, simbolo della Firenze umanista che sognava di rifondare il mondo sulla centralità dell’uomo e della sua coscienza, non fa che aumentarne la suggestione. È un invito a resistere alla tentazione di bollare come infantile ogni tentativo di migliorare la realtà in cui viviamo. Se vogliamo un mondo migliore, dobbiamo cominciare a immaginarlo.

Andrea Tani
[email protected]

 

SFOGLIA ORA

Rinviata Udinese Fiorentina

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Clamorosa decisione della Lega di Serie A che ha deciso di rinviare le cinque partite che si sarebbero dovute disputare a porte chiuse nel corso di questo weekend. Pochi giorni fa si era optato di confermare la disputa di questi incontri ma senza il pubblico per evitare il rischio di contagio da Coronavirus ma oggi c’è stato un dietrofront dell’ente che governa il massimo campionato italiano di calcio e dunque i cinque match validi per la 26° giornata sono state rinviati al 13 maggio.

Disagio viola

La squadra di Beppe Iachini era già in Friuli quando ha saputo di questo inaspettato dietrofront. Sono tutti tornati a Firenze.  Appena rientrati in sede i giocatori si sono allenati allo stadio Artemio Franchi e poi il tecnico ha concesso due giorni di riposo. Una decisione, quella della Lega di serie A che ha messo in disagio tante società.

Le altre partite

Juventus-Inter, l’attesissimo scontro diretto per lo scontro diretto, è stato dunque posticipato di due mesi abbondanti e andrà in scena praticamente a fine campionato. Le altre sfide rinviate sono Milan-Genoa, Parma-SPAL e Sassuolo-Brescia. Nel corso di questo fine settimana si disputeranno dunque soltanto cinque partite: Lazio-Bologna, Napoli-Torino, Lecce-Atalanta, Cagliari-Roma e Sampdoria-Verona.

Referendum 2020: come vengono scelti gli scrutatori a Firenze

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Si avvicina il referendum costituzionale del 29 marzo 2020 e anche a Firenze il Comune ha comunicato le modalità con cui saranno scelti gli scrutatori, iscritti nell’apposito elenco. La commissione elettorale di Palazzo Vecchio ha deciso che sarà priorità data alle persone disoccupate o a chi si trova in situazione di difficoltà economica: questi soggetti però devono essere già iscritti nell’elenco degli scrutatori e presentare una dichiarazione all’ufficio elettorale.

Referendum 2020, chi fa parte dell’elenco degli scrutatori di Firenze

A Firenze l’elenco scrutatori viene aggiornato una volta l’anno a gennaio, in base alle richieste arrivate entro il mese di novembre dell’anno prima (sul sito del Comune le modalità in dettaglio): per il 2020 quindi l’albo è stato quindi già aggiornato.

Gli scrutatori che già fanno parte dell’elenco, in vista del referendum del 29 marzo, possono presentare la dichiarazione sullo stato di disoccupazione o di difficoltà economica (qui il pdf) insieme a copia del proprio documento di identità, presentandosi direttamente all’ufficio elettorale (in viale Guidoni 174) oppure mandando una mail all’indirizzo [email protected] o alla pec [email protected] , entro il 14 marzo. Per informazioni è possibile contattare l’ufficio elettorale del Comune di Firenze ai numeri 055/3283638 – 3629 – 3632.

Il compenso per gli scrutatori, quanto si guadagna

Per quanto riguarda il referendum, le cui votazioni si svolgono solo nella giornata di domenica 29 marzo 2020,  il compenso per gli scrutatori è fissato dalla legge in 104 euro (53 euro per i seggi speciali in ospedali e case di cura). Questa cifra è esente dalle tasse: non rappresenta reddito e quindi non deve essere inserita nel 730.

Qui tutte le informazioni sul referendum costituzionale 2020: per cosa e come si vota, se serve il quorum e le altre info utili. Al momento è in corso il dibattito su un possibile rinvio per l’allerta coronavirus.

Teho Teardo e Pink Sonic a prezzi scontati

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Continuano le promozioni per i nostri lettori. Ogni mese, dalla collaborazione con Bitconcerti, concerti e spettacoli in promozione a prezzi scontati!

In esclusiva per i nostri lettori per il mese di marzo

Questo mese Bitconcerti propone per i lettori de Il Reporter una superofferta a tempo per lo spettacolo:

TEHO TEARDO
MARTEDÌ 17 MARZO 2020,
ore 21:00
Teatro Puccini
2 biglietti di Primo settore a € 28,00 invece di € 38,00
2 biglietti di Secondo settore a € 20,00 invece di € 29,80 (più commissioni)

PINK SONIC 
SABATO 28 MARZO 2020, ore 21.00
Tuscany Hall
2 biglietti di Secondo Settore a € 36,00 invece di € 69,00 (più commissioni)

ACQUISTA BIGLIETTI A PREZZO SCONTATO

(Ogni lettore potrà acquistare massimo 4 biglietti per spettacolo. La presente offerta è valida salvo esaurimento disponibilità e comunque non oltre il giorno di spettacolo.)

Cerchi altri spettacoli in promozione? Scoprili qui: www.bitconcerti.it/promozioni.html