martedì, 1 Luglio 2025
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Il Dpcm cambia: il nuovo decreto di maggio 2021 in Gazzetta Ufficiale (pdf)

Non ci sarà un nuovo Dpcm in questo 2021: il governo Draghi ha approvato nella serata del 17 maggio un ulteriore decreto legge sulle riaperture per rimodulare le regole anti-Covid nei prossimi mesi, il testo è stato pubblicato sul pdf della Gazzetta Ufficiale il 18 maggio. Tra le novità lo spostamento del coprifuoco alle 23, l’apertura dei centri commerciali dal prossimo weekend e la data del via libera alle feste di matrimonio. È stato lo stesso presidente del Consiglio Mario Draghi a indicare la linea della prudenza e dell’allentamento graduale delle restrizioni, durante il question time alla Camera del 12 maggio (qui il video dell’intervento). Ecco quando entra in vigore il nuovo decreto di maggio 2021, dopo la pubblicazione del testo in Gazzetta Ufficiale, e come cambiano i divieti del Dpcm.

Il nuovo decreto 2021 cambia il vecchio Dpcm: testo nel pdf della Gazzetta Ufficiale, ecco quando entra in vigore

Il decreto legge riaperture del 22 aprile  aveva modificato in parte le regole, ma per molti divieti rinviava al Dpcm del 2 marzo 2021: adesso molte di queste restrizioni sono state cancellate o rimodulate dal governo, con un cambiamento anche  dei parametri con cui sono decisi i colori Covid. Le misure sono state valutate durante la cabina di regia di lunedì 17 maggio e poi il provvedimento è stato approvato in Consiglio dei Ministri lo stesso giorno.

Dopo la firma del presidente della Repubblica Sergio Mattarella, il decreto legge riaperture bis è stato pubblicato sul pdf e sul sito della Gazzetta Ufficiale il 18 maggio e adesso è entrato in vigore. Ecco i link utili per consultare il provvedimento:

Coprifuoco, centri commerciali nel weekend, riapertura dei ristoranti al chiuso, matrimoni: cosa cambia

Con il nuovo decreto di maggio 2021, all’esame del governo sono finiti molti divieti previsti dall’ultimo Dpcm, a cui rimandava anche il vecchio dl riaperture: dal coprifuoco alle 22, alla chiusura dei centri commerciali nel weekend, fino allo stop alle feste per i matrimoni. Ecco in sintesi cosa cambia con l’entrata in vigore del nuovo decreto e il calendario delle riaperture in zona gialla:

  • dal 19 maggio cambio di orario per il coprifuoco dalle 22 alle 23; dal 7 giugno lo stop è spostato a mezzanotte, mentre dal 21 giugno abolito
  • centri commerciali aperti nel weekend da sabato 22 maggio 2021
  • dal 24 maggio riapertura delle palestre, in anticipo di una settimana rispetto a quanto previsto dal testo del vecchio decreto
  • dal 1° giugno ristoranti e bar potranno servire anche al chiuso, si potrà servire al bancone e questi spazi potranno essere aperti anche dopo le 18. A ogni tavolo al massimo 4 persone
  • dal 15 giugno 2021 sono consentite le feste di matrimonio in zona gialla, anche al chiuso,  con il green pass
  • dal 15 giugno riaprono i parchi tematici e di divertimento
  • dal 15 giugno ripartono le fiere
  • dal 1° luglio riaprono anche le piscine al chiuso e i centri benessere nel rispetto delle linee guida anti-Covid
  • dal 1° luglio riaprono i centri culturali, sociali e ricreativi
  • dal 1° luglio riapertura di sale giochi, sale scommesse, bingo e casinò

Restano chiuse discoteche e sale da ballo. Rispetto ai vecchi Dpcm e ai vecchi provvedimenti del governo, il nuovo decreto varato il 17 maggio diminuisce i parametri in base ai quali viene deciso il cambio di colore delle regioni. Si passa da 21 a 12 indicatori: addio all’Rt (l’indice di trasmissibilità del Covid tra i sintomatici), avranno più peso l’incidenza dei contagi ogni 100.000 abitanti e l’indice di occupazione dei posti letto in ospedale e nelle terapie intensive.

Henry Moore, il “Guerriero” si sposta da Santa Croce a Palazzo Vecchio

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Cambia casa il Guerriero con scudo di Henry Moore, e si muove dal primo chiostro della Basilica di Santa Croce a Palazzo Vecchio. A 50 anni dalla storica mostra che portò le opere dell’artista inglese al Forte Belvedere, il Museo Novecento presenta “Henry Moore Relocated”, mostra che sposta temporaneamente (dal 18 maggio fino al 9 gennaio 2022) la statua bronzea nella Sala Leone X del Palazzo della Signoria.

Il Guerriero di Moore: la donazione, il rifiuto, la collocazione in Santa Croce

La storia del rapporto tra il Guerriero di Henry Moore e Firenze è particolare. Dopo la grande mostra organizzata nel 1972 Moore decise infatti di donare un’opera alla città di Firenze, proprio il “Guerriero con scudo”. L’intenzione era quella di collocarla nella Loggia di Saturno, all’interno di Palazzo Vecchio: a causa di numerose vicissitudini però non ci arrivò mai. Moore chiese la restituzione dell’opera, che rientrò in Inghilterra e solo negli anni Ottanta – dopo un confronto con gli eredi dell’artista e l’interessamento del British Institute of Florence – il Guerriero tornò a Firenze. Venne collocato nel primo chiostro del complesso monumentale di Santa Croce, dove è stato conservato fino ad oggi.

Henry Moore a Firenze, il Museo Novecento 50 anni dopo il Forte

A cura di Sergio Risaliti, direttore artistico del Museo Novecento, è promossa dal Comune di Firenze, organizzata da MUS.E ed è in collaborazione con il British Institute of Florence e Opera di Santa Croce. L’allestimento si ricollega a quella serie di progetti identificati con il titolo Relocated, che negli anni scorsi hanno visto come protagonisti gli arazzi medicei e la Chimera di Arezzo, e conferma la direzione artistica del Museo Novecento, che dal 2018 “esporta” la propria progettualità scientifica e culturale al di fuori del complesso delle Ex Leopoldine, dove, in questo stesso periodo, sono esposte oltre cento opere del grande artista inglese – fra disegni, incisioni e piccoli bronzi – nell’ambito di due progetti espositivi: il primo, intitolato Henry Moore. Il disegno dello scultore, realizzato in collaborazione con la Henry Moore Foundation, in corso sino al 18 luglio 2021, il secondo, Henry Moore in Toscana, in corso fino al 30 maggio 2021. L’opera, è stato spiegato nel corso della conferenza stampa di presentazione, combina in sé l’influenza della statuaria classica e l’attenta osservazione delle forme naturali, rivelando la molteplicità di interessi dell’artista. Circondata dai pregevoli affreschi della Sala di Leone X, la figura di questo giovane mutilato ci sprona a resistere di fronte alle battaglie della storia e della quotidianità, mostrandosi in tutta la sua immobile e precaria fierezza”.

Il Guerriero a Palazzo Vecchio “È lì che Moore lo aveva immaginato”

“La Henry Moore Foundation accoglie con entusiasmo il ritorno del “Guerriero con scudo” a Palazzo Vecchio per questa mostra. Era il luogo che Henry Moore aveva originariamente immaginato per la scultura e dove è stata esposta fino al 1987, anno in cui fu spostata nel chiostro della Basilica di Santa Croce, edificio molto amato dall’artista – ha spiegato Sebastiano Barassi, direttore della Henry Moore collections & programmes –  Moore creò questo calco del Guerriero appositamente per Firenze. Siamo lieti di celebrare un nuovo importante capitolo nella storia del suo rapporto con la città, iniziato quasi un secolo fa con la sua prima visita nel 1925, che speriamo continuerà a fiorire a lungo nel futuro”.

 

Giro d’Italia a Firenze, tre biciclette speciali per un’asta “al buio”

In occasione del passaggio del Giro d’Italia da Firenze, in programma giovedì 20 maggio, nell’ambito delle iniziative promosse dal Comune di Firenze, la cooperativa Ulisse organizza un’asta “al buio” che vede per protagoniste tre biciclette speciali. Per la tappa del Giro d’Italia nel capoluogo toscano, sono state realizzate tre bici particolari e brandizzate, frutto dello stesso percorso che ormai da decenni la cooperativa sociale fiorentina porta avanti: i rottami abbandonati nella Depositeria Comunale vengono recuperati, restaurati e portati a nuova vita a marchio Piedelibero attraverso il lavoro dei detenuti nell’officina di Sollicciano.

Tre biciclette speciali: omaggio a Dante, ad Alfredo Martini e al Giro d’Italia

Ma vediamo quali sono le tre biciclette realizzate in occasione del passaggio del Giro d’Italia da Firenze. La prima bicicletta è una Olanda nera Edoardo Bianchi modello Lusso, dotata di freni a bacchetta e intitolata a Dante per ricordare i 700 anni dalla sua morte. La seconda, dedicata a Alfredo Martini nel centenario della nascita (l’indimenticato scalatore, dirigente e commissario tecnico della Nazionale di ciclismo è nato a Calenzano nel 1921) è una Atala vintage da strada.
Infine, la terza bici è un omaggio al Giro d’Italia: si tratta di una Montelatici artigianale della seconda metà degli anni ’70, 57cm centro-centro, gruppo Campagnolo misto Hamet, ruote in copertoncino e sellino Corsaire San Marco (Vasco Montelatici fu uno dei pionieri fiorentini della costruzione di biciclette artigianali).

L’asta “al buio”: come partecipare

Le biciclette sono visionabili il mercoledì e il venerdì pomeriggio dalle 15.00 alle 17.30 presso l’officina della Cooperativa Ulisse di via Baccio Bandinelli 84A.
Per acquisirle occorrerà presentare un’offerta via mail a [email protected] corredata di nominativo e recapito telefonico entro sabato 22 maggio.
La “base d’asta” minima da cui si dovrà partire è di:
• € 185,00 per l’Olanda nera Edoardo Bianchi DANTE 700
• € 160,00 per l’Atala verde ALFREDO MARTINI
• € 350,00 per la Montelatici da corsa GIRO 2021.

Il ricavato dell’asta “al buio” verrà interamente utilizzato per finanziare la realizzazione di un murales in tema di ciclismo, riciclo, lavoro, ecologia e inclusione sociale a cura dell’associazione 400 Drops.

Quando riaprono le palestre nel 2021: zona gialla, riapertura a fine maggio

Dopo il lungo stop dei Dpcm, finalmente arriva un anticipo della riapertura delle palestre in zona gialla: il decreto Covid varato dal Consiglio dei ministri il 17 maggio stabilisce quando riaprono le palestre nel 2021, con un calendario che anticipa la ripartenza, rispetto alla data prevista dal precedente decreto.

Una ripresa a step. In zona gialla, dal 26 aprile, sono consentiti gli sport e agli allenamenti all’aperto, anche per le attività sportive di squadra e di contatto, ma sempre rispettando i protocolli anti-Covid. A metà maggio è toccato alle piscine open air, mentre la riapertura delle palestre in zona gialla è prevista già a fine maggio, quando riaprono gli spazi al chiuso dei centri fitness. Vediamo regole e date.

Palestre: la riapertura dal 26 aprile 2021 (all’aperto e in zona gialla)

Un primo assaggio della riapertura delle palestre c’è stato dal 26 aprile 2021, da quando in zona gialla, all’aperto, è consentita  qualsiasi attività sportiva anche di squadra e di contatto. Dunque secondo il decreto riaperture, dalle ore 5 alle 22 (le 23 dal 19 maggio) ci si può allenare nelle aree all’aperto di palestre, centri e circoli sportivi, parchi e aree attrezzate, chiarisce il dipartimento dello Sport del governo, ma non è permesso l’uso degli spogliatoi e delle docce di queste strutture.

Una prima, parziale, ripartenza del mondo dello sport e si avvicina la ripresa complessiva del settore. Le palestre (al coperto) e le piscine sono chiuse ormai da 7 mesi, da quando il Dpcm del 24 ottobre 2020 ne dispose la chiusura: niente corsi in presenza, stop alle lezioni di gruppo. Fermi anche centri natatori, centri benessere e centri termali.

Quando riaprono le palestre nel 2021 in zona gialla: il nuovo decreto, la data di riapertura e il protocollo

Da mesi non si fa che parlare di quando riaprono le palestre nel 2021, perché il comitato tecnico-scientifico che si occupa dell’emergenza coronavirus ha bocciato più volte la riapertura. Sono infatti considerate come le attività più a rischio per la circolazione del virus, visto che gli allenamenti vengono fatti al chiuso e senza mascherina.

Nel calendario della ripartenza, la riapertura delle palestre era fissata inizialmente dal 1° giugno, ma il nuovo decreto ha anticipato l’apertura: lunedì 24 maggio 2021, ecco quando riaprono le palestre in zona gialla. Secondo le linee guida del protocollo anti-Covid nelle palestre va indossata la mascherina quando non ci si allena, mentre il personale deve portarla sempre. La distanza interpersonale deve essere di almeno 2 metri e dove possibile bisognerà arrivare già vestiti per l’attività fisica per ridurre al minimo la permanenza negli spogliatoi. Qui il dettaglio sulle regole per la riapertura 2021 delle palestre.

Da quando la riapertura delle piscine al chiuso

A differenza delle palestre, le piscine al chiuso, le terme e i centri benessere riaprono in zona gialla solo dal 1° luglio 2021. Lo prevede il decreto legge varato il 17 maggio. Le piscine all’aperto sono attive in zona gialla già dal 15 maggio. Questi limiti non sono previsti in zona bianca, dove restano solo le norme sul comportamento come distanza e mascherina.

Secondo il protocollo anti-Covid in vasca vanno garantiti almeno 7 metri quadrati per ogni persona, mentre negli spogliatoi e negli spazi comuni va tenuta la mascherina e rispettato il metro di distanza.

Calendario della riapertura 2021 di palestre e piscine: quando riaprono in zona gialla, data per data

Queste in sintesi le date per la riapertura in zona gialla di palestre e piscine:

  1. Dal 26 aprile 2021 in zona gialla è possibile allenarsi e praticare sport di squadra e di contatto negli spazi all’aperto delle palestre, dei centri sportivi, dei parchi e delle aree attrezzate, chiusi gli spogliatoi e le docce
  2. Dal 15 maggio 2021 in zona gialla hanno riaperto le piscine, ma questa ripartenza riguarda solo le vasche all’aperto
  3. Dal 24 maggio 2021 riapertura delle palestre in zona gialla, secondo le linee guida dei protocolli Covid
  4. Dal 1° luglio 2021 via libera a piscine al chiuso, terme, centri benessere in zona gialla

Palestre e piscine restano chiuse in zona arancione e rossa, dove il decreto riaperture conferma le regole del Dpcm per l’attività fisica e sportiva.

Si può tornare a casa dopo le 22 – 23? Coprifuoco e rientro nell’abitazione

Il rientro nella propria abitazione è sempre consentito e si può tornare a casa dopo le ore 22 (le 23 in zona gialla dal 19 maggio), durante il coprifuoco, dopo aver fatto visita a parenti e amici o dopo una cena al ristorante? Il nuovo decreto Covid del governo Draghi che entra in vigore dal 19 maggio 2021 non cambia le regole per il ritorno al proprio domicilio durante l’orario del coprifuoco, che viene spostato subito di un’ora e di due dal 7 giugno.

Posso tornare a casa dopo le 22 o le 23: il rientro nell’abitazione è consentito durante il coprifuoco?

In zona gialla le regole in vigore durante coprifuoco sono queste: il nuovo decreto stabilisce che in zona gialla dal 19 maggio al 6 giugno non è possibile fare spostamenti tra le 23 e le 5 se non per motivi di lavoro, salute e necessità. Dal 7 giugno l’orario si sposta a mezzanotte, mentre dal 21 giugno scompare il coprifuoco in zona gialla. Dunque, se si lavora fino a tardi, è consentito fare rientro alla propria abitazione o al proprio domicilio dopo le 22 o le 23 e prima delle 5 del mattino, compilando l’autocertificazione nel caso di controlli delle forze dell’ordine.

Gli spostamenti per motivi diversi, durante il coprifuoco, non sono consentiti. Dunque non si può rientrare a casa durante il coprifuoco, dopo le 22 (le 23 dal 19 maggio), a seguito di una visita a parenti, congiunti non conviventi e conoscenti, ad esempio dopo una cena nell’abitazione di amici o del fidanzato. Dal 19 maggio, dopo una cena al ristorante, una serata al bar o uno spettacolo a teatro, si potrà fare rientro alla propria abitazione anche dopo le 22, ma non superando l’orario limite delle 23 (mezzanotte dal 7 giugno).

La multa per chi non rispetta le regole sugli spostamenti notturni

Quindi se si viene sorpresi dalle forze dell’ordine mentre si fa rientro alla propria abitazione dopo le 22 (le 23 dal 19 maggio, le 24 dal 7 giugno) senza un motivo valido, si rischia una multa da 400 a 1.000 euro. Restano le regole su quante persone non conviventi possono stare a bordo dell’auto. E per chi dichiara il falso può scattare la denuncia con conseguenze penali e la reclusione da un anno a 6 anni. Dettagli nelle FAQ del governo.

Parchi divertimento, l’apertura 2021: quando riaprono (in anticipo)

Da Gardaland a Mirabilandia fino al Cavallino matto e ai luna park: dal Veneto all’Emilia Romagna, dalla Toscana alla Sicilia, il mondo dei parchi di divertimento e dei parchi tematici vede anticipare la sua data di apertura 2021 in zona gialla, dopo lo stop imposto dai vari Dpcm. Bisognerà però aspettare metà giugno per tornare a salire sulle montagne russe o a divertirsi con i giochi acquatici. L’ultimo decreto del governo Draghi, varato il 17 maggio, ha introdotto novità su quando riaprono i parchi divertimento in Italia (compresi quelli tematici, acquatici e di avventura), secondo le linee guida e i protocolli anti-Covid.

Quando riaprono i parchi di divertimento, tematici e acquatici in Italia: la data di apertura 2021

Secondo il nuovo decreto Draghi del 17 maggio, i parchi divertimento riapriranno il 15 giugno 2021, quando ci sarà il via libera anche alle feste di matrimonio. L’apertura quindi è stata anticipata di 15 giorni, rispetto alla data del 1° luglio prevista dal decreto legge precedente. Questa ripartenza avverrà solo nelle regioni in zona gialla e bianca, anche se si spera che da qui in avanti tutta Italia rimanga nelle fasce di rischio Covid più basse, per effetto della campagna vaccinale.

Il settore dei parchi tematici e di divertimento non sarà uno degli ultimi a tornare attivo: dopo questo comparto il 1° luglio ci sarà la riapertura delle piscine al chiuso, dei centri benessere, delle sale scommesse e dei circoli culturali.

Il protocollo: le linee guida anti-Covid per la riapertura dei parchi tematici, avventura e dei luna park

Ci sono inoltre le linee guida da seguire quando riapriranno i parchi divertimento in zona gialla: la Conferenza delle Regioni ha presentato il protocollo al Cts, il comitato tecnico scientifico sul coronavirus. Tra le regole, distanziamento anche sulle giostre; percorsi a senso unico per entrare e uscire dalle attrazioni; gommoni personali (o solo per conviventi) nei parchi acquatici; distanza di 2 metri tra le persone nei parchi avventura quando si fa attività fisica.

E poi igiene delle mani, diminuzione della capienza massima, accortezze per evitare assembramenti e code ad esempio con sistemi di prenotazione online e apertura anticipata delle biglietterie.

A che ora chiudono i bar: fino a quando sono aperti in zona gialla e bianca

Cambiano di nuovo le regole per l’orario di chiusura di bar e i ristoranti. Come previsto dal “vecchio” Dpcm chiudono in zona arancione e rossa, ma riaprono nelle fasce a basso rischio tant’è che il nuovo decreto Draghi del 17 maggio stabilisce per la zona gialla fino a che ora i bar possono stare aperti e l’orario obbligatorio di rientro nella propria abitazione con lo spostamento del coprifuoco. In zona bianca invece le regole anti-Covid per bar e ristoranti sono ridotte al minimo.

Zona gialla, fino a che ora sono  aperti i bar e quando chiudono dopo le 22

Secondo il nuovo decreto Draghi sulle riaperture, dal 19 maggio tutti i servizi di ristorazione e i bar continuano a poter stare aperti in zona gialla (solo con il servizio ai tavoli esterni fino al 1° giugno), mentre il coprifuoco viene spostato alle ore 23 e quindi queste attività chiudono subito dopo l’ora di cena. In caso di tavoli solo al chiuso si applicano le regole per l’asporto. Un ulteriore allentamento delle misure si avrà da giugno.

Secondo le norme anti-Covid, gli orari di apertura e chiusura dei bar devono rispettare “i limiti agli spostamenti in vigore“. Dunque il rientro a casa deve essere fatto entro l’inizio del coprifuoco.

A che ora chiudono i bar a giugno in zona gialla: a giugno aperti anche gli spazi al chiuso

Ulteriori cambi di orario si avranno a giugno con un graduale allentamento della stretta del coprifuoco, che inciderà anche sulla chiusura di bar e ristoranti in zona gialla: dal 19 maggio al 6 giugno chiudono alle ore 23, dal 7 giugno il coprifuoco è spostato a mezzanotte, mentre dal 21 giugno non ci saranno più limiti per gli orari di apertura con la fine del divieto agli spostamenti notturni. Qui il calendario per capire a che ora è oggi il coprifuoco.

Dal 1° giugno c’è un’altra novità: gli spazi al chiuso dei bar in zona gialla potranno restare aperti al pubblico (fino all’orario di chiusura imposto dal coprifuoco). Dunque sarà possibile anche consumare al bancone. Confermate le norme su quante persone possono stare a uno stesso tavolo: il numero massimo è di 4 commensali non conviventi.

Orari di chiusura: il calendario del decreto per il mondo della ristorazione in zona gialla

In sintesi, ecco l’orario (e il tipo) di chiusura previsto dal nuovo decreto del governo Draghi in zona gialla, data per data:

  • dal 19 al 31 maggio 2021
    in zona gialla i bar con tavoli esterni possono stare aperti fino alle 23, ossia  la nuova ora del coprifuoco. Il rientro nella propria abitazione è previsto entro questo orario. Per le attività che hanno a disposizione solo spazi al chiuso si applicano le regole della zona arancione (solo asporto).
  • dal 1° al 6 giugno 2021
    in zona gialla i bar chiudono alle ore 23, ma possono servire anche negli spazi al chiuso, non solo ai tavoli all’aperto. Rimane il distanziamento e il limite di 4 persone per tavolo
  • Dal 7 giugno al 20 giugno 2021
    mezzanotte, ecco fino a che ora sono aperti i bar in zona gialla, anche negli spazi al chiuso
  • Dal 21 giugno
    secondo il nuovo decreto Draghi, con l’arrivo dell’estate in zona gialla sarà abolito il coprifuoco, dunque non ci saranno più limiti di orario per i bar e i ristoranti

A che ora chiudono in bar in zona bianca: le regole

Molte regioni si apprestano ora a diventare zona bianca e ciò inciderà anche sulle regole per le attività di ristorazione: in questa fascia di rischio non c’è il coprifuoco, quindi non esiste un limite orario per la chiusura di bar e ristoranti. Restano le sole norme di comportamento come l’obbligo di indossare la mascherina e di rispettare il distanziamento interpersonale. In zona bianca dunque, anche gli spazi interni di bar e ristoranti sono aperti, ma i tavoli devono essere distanziati.

Matrimoni 2021, nuovo decreto e Dpcm: ripartenza delle feste dal 15 giugno

Ci sono novità per i ricevimenti e i banchetti dei matrimoni: dal 15 giugno 2021, in zona gialla decadono i divieti dell’ultimo Dpcm per effetto del nuovo decreto Draghi che fissa in questa data la ripartenza dei ricevimenti di nozze e delle feste private dopo cerimonie come battesimi, comunioni e cresime. Vengono stabilite però nuove regole, dal green pass per i matrimoni fino al Covid manager per verificare il rispetto del protocollo di sicurezza.

Nel suo discorso alla Camera dei Deputati dello scorso 12 maggio, il premier Mario Draghi aveva chiesto di pazientare ancora “per evitare che un’occasione di gioia si trasformi in un rischio per chi partecipa”. Il presidente del Consiglio ha annunciato nuovi ristori per il comparto wedding, che saranno stanziati con il decreto sostegni bis.

Nuovo decreto Draghi 2021 e Dpcm, matrimoni e feste: le regole anti-Covid in vigore adesso

È bene chiarire che la cerimonie dei matrimoni non sono vietate di per sé, ma non è consentito organizzare banchetti o feste dopo le nozze, così come dopo tutte le cerimonie civili e religiose (battesimo, comunione, cresima, laurea e via dicendo): il decreto riaperture del 26 aprile 2021 rimanda al vecchio Dpcm per quanto riguarda le regole per gli sposi.

Dunque la situazione è questa: fino al 14 giugno ci si può sposare in chiesa e in comune, ma non è consentito festeggiare insieme. Per quanto riguarda le cerimonie di matrimonio i protocolli anti-Covid non specificano il numero di partecipanti e di invitati, ma rimandano alle regole per i luoghi di culto. La capienza massima dipende dalla location e dalla necessità di mantenere tra i fedeli la distanza di sicurezza durante le funzioni e nel momento dell’entrata e uscita dalla chiesa.

Il punto della situazione, matrimoni 2021: ripartenza per banchetti e feste dal 15 giugno con nuove regole

Quando ci sarà la ripartenza delle feste di matrimonio? È questa la domanda che si sono posti con molta preoccupazione i professionisti del comparto wedding e i tanti promessi sposi. Le associazioni di categoria sono insorte dopo la pubblicazione del decreto riaperture di aprile in Gazzetta Ufficiale: nel testo, come detto, non era contemplata la ripartenza delle feste di matrimonio e venivano rinnovate le limitazioni dell’ultimo Dpcm.

Adesso arriva il via libera, ma non da subito. Il divieto introdotto dai vecchi Dpcm sarà rimodulato dal 15 giugno, quando ci sarà la ripartenza dei ricevimenti e dei banchetti dei matrimoni in zona gialla e bianca. Lo stop rimane in zona arancione e rossa. Arriva intanto il protocollo di sicurezza: balli consentiti solo all’aperto in zona gialla, tavoli distanziati e via libera al green pass Covid per i matrimoni, qui le nuove regole.

Matrimoni 2021 e green pass Covid: quanti invitati con le nuove regole

Green pass per i matrimoni dal 15 giugno 2021, Covid manager e limiti a balli e buffet: con la ripartenza del settore wedding e il superamento del “vecchio” Dpcm per effetto del decreto riaperture bis, arrivano nuove regole per i banchetti e i ricevimenti di nozze in zona gialla e bianca. Il protocollo di sicurezza è stato sottoposto al Cts, il Comitato tecnico scientifico sul coronavirus, che dovrà esprimersi su quanti invitati potranno partecipare agli eventi dei matrimoni.

I matrimoni si possono fare, dal 15 giugno 2021 la ripartenza dei banchetti con nuove regole anti-Covid

Al momento i matrimoni si possono fare in chiesa o in comune: i limiti su quanti invitati possono partecipare alle cerimonie, secondo il protocollo dei luoghi di culto (allegato al vecchio Dpcm anti-Covid), dipende dalla dimensione della location. Le linee guida stabiliscono che va sempre garantita la distanza di sicurezza tra i partecipanti.

Feste, banchetti e ricevimenti di nozze sono invece vietati fino al 15 giugno 2021, data fissata dal nuovo decreto Draghi per la ripartenza per gli eventi di matrimonio in zona gialla. Si attende adesso la pubblicazione del testo in Gazzetta Ufficiale.

Nuove regole 2021 per i matrimoni: il protocollo sul green pass Covid e le linee guida su quanti invitati ai banchetti

Per quanto riguarda le regole, la prima grande novità è il green pass per i matrimoni: secondo le linee guida del protocollo di sicurezza del settore wedding, la certificazione verde servirà dal 15 giugno 2021 per partecipare a banchetti e ricevimenti nuziali. Dunque gli invitati dovranno rispettare uno di questi requisiti:

  • aver fatto il vaccino anti-Covid (prima dose da almeno 5 settimane, in attesa della data di richiamo, o entrambe le dosi). La durata di questo certificato verde è di 9 mesi
  • essere guariti dal Covid nei 6 mesi precedenti
  • essere negativi al tampone effettuato fino a 48 ore prima dell’evento

In questi eventi andrà mantenuta la distanza di sicurezza e ci sarà l’obbligo di indossare la mascherina: per capire quanti invitati potranno partecipare alle feste andrà comunque considerata la grandezza della location. A vigilare sul rispetto delle regole durante le feste di matrimonio, dal green pass in poi, sarà un Covid manager, ossia una persona individuata dagli organizzatori per verificare il rispetto del protocollo.

Si può ballare alle feste di matrimonio, in zona gialla e bianca. Sì al buffet ma non self service

Oltre al green pass Covid, le nuove regole stabiliscono anche cosa si può fare e cosa no durante le feste dei matrimoni in zona gialla e bianca dal 15 giugno 2021. Per quanto riguarda la musica, in zona gialla si può ballare ma solo all’aperto e garantendo uno spazio per ogni persona di almeno 1,2 metri quadrati.In zona bianca è possibile ballare anche al chiuso, ma la superficie a disposizione per ogni persona sale a 2 metri quadri e il ricambio d’aria nei locali deve essere potenziato.

I buffet di matrimonio sono consentiti, ma solo se serviti dal personale, se non sono previsti prodotti monodose. Inoltre i tavoli dei commensali devono essere distanziati di almeno 2 metri. In zona bianca non c’è coprifuoco, mentre in fascia gialla i ricevimenti dei matrimoni dovranno sottostare alle regole sugli spostamenti notturni: dal 7 giugno a mezzanotte, dal 21 giugno il coprifuoco sarà abolito.

Il Giro d’Italia torna a Firenze: ecco il percorso

Il Giro d’Italia torna a passare per Firenze: ecco il percorso nella giornata di giovedì 20 maggio in una tappa dedicata a due miti come Gino Bartali e Alfredo Martini.

Giro d’Italia a Firenze: il percorso completo

Questo il percorso completo: I ciclisti entreranno nel territorio comunale in via Chiantigiana e continueranno passando da piazza Badia di Ripoli-via di Ripoli-viale Europa-via Olanda-piazza Francia-via Portogallo-via Kassel-via di Villamagna-piazza Ravenna-Ponte da Verrazzano-via De Sanctis-piazza Alberti-cavalcavia dell’Africo-via Lungo l’Affrico-viale Righi-via di San Domenico-piazza di San Domenico-via della Badia dei Roccettini-via Salviati-via Bolognese-via di Careggi-piazza Meyer-viale Pieraccini-via delle Oblate-via delle Gore-via Petroncini-via della Quiete-via del Chiuso dei Pazzi-via Caldieri-via Sestese da dove entreranno nel Comune di Sesto Fiorentino.

Le informazioni ai cittadini sarà a cura di Polizia Municipale, Protezione Civile e Direzione Mobilità. Anche sull’App IF saranno pubblicate news relative ai provvedimenti di circolazione; avvisi anche sui pannelli a messaggio variabile.

Le iniziative

Per l’occasione il Comune di Firenze ha organizzato una serie di eventi. Intanto “Firenze per i bimbi in bici”, ovvero una pedalata per giovani corridori delle società fiorentine dal parco delle Cascine al piazzale Michelangelo (18 maggio, ore 16.30). In programma anche “Ponte a Ema in rosa” (20 maggio, ore 12), iniziativa davanti al Museo del ciclismo Gino Bartali e al circolo L’unione in attesa del transito del Giro. Il Comune ha poi preparato una nuova mappa delle piste ciclabili fiorentine per coloro che vorranno scoprire percorsi ciclabili in città sia per turismo che per spostamenti casa-lavoro. La mappa presenta anche il progetto “Bicipolitana“, per orientarsi utilizzando percorsi ciclopedonali, protetti dal traffico.

I luoghi pubblici intitolati a Bartali e Martini

Oggi intanto sono stati intitolati due luoghi pubblici dedicati a Bartali e Martini: allo storico ct della nazionale di ciclismo è stata dedicata l’area con accesso da via del Perugino, al vincitore di due Parigi-Roubaix quella raggiungibile da via del Perugino e via del Pagano, a San Bartolo a Cintoia.

Giro d’Italia a Firenze: come cambia la mobilità

Per quanto riguarda la viabilità, come è stato precisato dal Comune, l’arrivo e il transito è previsto nella fascia oraria 12.30-13.30, ma le strade interessate dal percorso saranno chiuse con largo anticipo come prevede la norma che regola le gare ciclistiche nazionali, ovvero dalle 10.45 alle 14.00.