venerdì, 9 Maggio 2025
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Blocco euro 5 a Firenze: non ci sarà un nuovo divieto per i diesel

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A Firenze è stato scongiurato il rischio di un nuovo blocco, dopo il divieto di circolazione per i diesel euro 5, immatricolati fino al 2015, scattato alla fine dell’anno scorso. Il netto miglioramento dei dati della qualità dell’aria rilevati dalla centralina di viale Gramsci consentono di escludere “definitivamente ogni possibilità di ulteriori restrizioni alla circolazione” ha fatto sapere il Comune. Restano in vigore le limitazioni già introdotte sui viali di circonvallazione. Ecco tutto quello che c’è da sapere su questa misura:

Quando possono circolare i diesel euro 5 a Firenze: orari e mappa dello stop

Vediamo allora come funziona il divieto di circolazione dei diesel euro 5 a Firenze, quando si può circolare e la mappa dello stop (le macchine benzina euro 5 invece non sono interessate dal divieto). Dal 1° novembre 2023 i diesel euro 5 immatricolati fino al 2015 non possono transitare nel tratto dei viali di circonvallazione compreso tra la Fortezza e viale Giovine Italia, all’altezza dell’incrocio con via Ghibellina, e nella direzione opposta, da viale Amendola (dall’incrocio con via Fra Giovanni Angelico) fino a piazza della Libertà (qui sotto la mappa diffusa dal Comune). Lo stop è in vigore dal lunedì al venerdì con orario 8.30 – 18.30.

Blocco euro 5 mappa viali Firenze 2023-2024

L’ordinanza riguarda un’area limitata rispetto a quella già interessata dai divieti per i diesel euro 4 (che non possono entrare anche nella ztl). C’è dunque la possibilità di circolare su itinerari alternativi.

Firenze, blocco diesel euro 5: le deroghe al divieto

Lo stop riguarda anche i veicoli destinati al trasporto merci (N1, N2, N3) diesel euro 5 fino 2015, ma il Comune di Firenze ha previsto delle deroghe, in particolare il blocco non vale per:

  • Autobus e mezzi del trasporto pubblico di linea
  • Mezzi per la raccolta dei rifiuti
  • Mezzi delle forze dell’ordine, della protezione civile, ambulanze in servizio di emergenza
  • Auto dotate di contrassegno, al servizio di persone invalide
  • Veicoli di proprietà delle ASL, del terzo settore convenzionati con enti pubblici impegnati in servizi sociali per anziani e disabili, della guardia medica
  • Veicoli usati per il trasporto di persone verso strutture sanitarie per visite mediche, terapie ed analisi programmate (con relativa certificazione medica)
  • Veicoli di aziende che effettuano servizi di pubblica utilità, interventi urgenti di manutenzione sulle pubbliche infrastrutture dei servizi essenziali quali gas, acqua, energia elettrica, telefonia;
  • Veicoli di aziende che effettuano interventi urgenti di manutenzione su impianti elettrici, idraulici, termici e tecnologici all’interno delle zone interessate dal blocco ai diesel euro 5;
  • Auto condotte da persone sopra i 70 anni (fino al 31 maggio 2024)
  • moto e auto di interesse storico e collezionistico
  • veicoli impegnati per particolari o eccezionali attività in possesso dell’autorizzazione rilasciata dalla Polizia Municipale.

Per quanto riguarda i veicoli merci, le deroghe dello stop riguardano quelli:

  • muniti di autorizzazione per circolare nei settori A e B della ztl
  • dei residenti della zona interessata dal divieto alla circolazione
  • di aziende che hanno già comprato nuovi mezzi a basse emissioni (Euro 6 o elettrici) in attesa di consegna da parte dei concessionari. La deroga vale per un numero di veicoli pari a quelli acquistati (fino al 31 maggio 2024)
  • veicoli appartenenti ad aziende che debbano svolgere attività all’interno della zona interessata dal divieto, previa autocertificazione dell’attività da svolgere e dell’indirizzo di destinazione da comunicare preventivamente al Comune

La vicenda del divieto di circolazione per i diesel euro 5

Al centro della questione ci sono i valori di biossido di azoto (NO2) rilevati dalla centralina di viale Gramsci, che per lungo tempo sono stati fuori regola. La sentenza di condanna della Corte di giustizia dell’Unione europea, per i continui sforamenti dei limiti di legge, risale al maggio 2022. In seguito a questo atto, una proposta di delibera della Regione Toscana ipotizzava un anticipo del blocco di tutte le auto diesel euro 5 nella zona dei viali di circonvallazione di Firenze (Gramsci-Matteotti): il divieto, inizialmente, doveva essere anticipato al 1° marzo 2023. Poi la data è stata fatta slittare in attesa di protocollo tra Regione e Comune, siglato nell’aprile 2023, che ha previsto vari step per il blocco delle macchine diesel euro 5.

Il primo febbraio 2024 il Comune di Firenze ha annunciato che i dati del biossido di azoto rilevati dalla centrali di viale Gramsci sono nettamente migliorati: la media del 2023 è stata di 41 microgrammi contro i 45 degli anni precedenti. “Siamo soddisfatti dei dati – ha commentato l’assessore all’ambiente Andrea Giorgio -, frutto di un piano di miglioramento della qualità dell’aria che ha previsto una molteplicità di azioni: dall’accordo con Autolinee Toscane che ha fermato il passaggio quotidiano di 250 bus più inquinanti da quella zona, agli incentivi per il ricambio del parco auto in città, dal Bonus TPL che ha distribuito più di 15.000 abbonamenti gratuiti o scontati ai mezzi pubblici, fino alle limitazioni alla circolazione dei diesel più vecchi in una porzione dei viali e all’attivazione del punto di interscambio ‘Guidoni’ dove ora si fermano le linee extraurbane in arrivo dal nord della città”.

Gli eco-incentivi auto del Comune di Firenze

Il Comune di Firenze, in seguito al blocco dei diesel euro 5, ha previsto degli ecoincentivi per rottamare le auto più inquinanti, con il bando 2023-2024 che ha messo sul piatto quasi 3 milioni di euro. Si tratta di un ecobonus riconosciuto ai residenti a Firenze con un Isee fino a 50.000 euro per la rottamazione di auto diesel 0, 1, 2, 3,4 e 5 e l’acquisto di auto nuove e usate elettriche, ibride (benzina plug-in o full hybrid), a metano o gpl.

L’agevolazione non funziona con uno sconto diretto, bensì con un rimborso successivo: la prenotazione dell’incentivo può essere fatto entro le ore 12 del 30 settembre 2024, facendo domanda sul sito internet di SAS – Servizi alla strada. Dal primo marzo al 31 dicembre 2024 si potrà poi presentare il rendiconto dell’acquisto e la richiesta vera e propria di pagamento del contributo. Questa misura è cumulabile con gli incentivi nazionali.

Per quali diesel è già in vigore il divieto di circolazione a Firenze

A Firenze è in vigore anche un blocco della circolazione che interessa le auto diesel fino a euro 4: il divieto è attivo dal lunedì al venerdì, in orario 8.30-18.30, nella zona dei viali di circonvallazione e nella ztl di Firenze (qui la mappa). A queste misure si aggiungono i divieti già previsti per i diesel euro 1 ed euro 2 e per le auto benzina euro 0 e 1, ossia lo stop al transito nella zona a traffico limitato e sui viali di circonvallazione, dal lunedì al venerdì, dalle 8.30 alle 18.30.

Come funzionano i nuovi cassonetti con chiavetta a Firenze

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Sono in via di installazione 700 nuovi cassonetti intelligenti con chiavetta nella zona di Campo di Marte (Quartiere 2 di Firenze) e presto 11.000 tra famiglie e negozi riceveranno la chiave elettronica, che si potrà ritirare anche all’infopoint di Alia. I cittadini interessati, nelle settimane scorse, hanno ricevuto una lettera che li informava sui cambiamenti della raccolta dei rifiuti e dei contenitori stradali. Nei mesi scorsi la novità ha riguardato altre zone della città come Legnaia, Isolotto, Le Piagge e Firenze Nova.

A Campo di Marte sono state collocate 140 postazioni composte da 5 o più cassonetti affiancati, ognuno destinato ad accogliere un diverso materiale (organico, imballaggi in plastica-metalli-polistirolo-tetrapak, vetro, carta e cartone e indifferenziato). Continua così il progetto Firenze città circolare per la trasformazione della raccolta rifiuti. Un domani questo sistema consentirà di cambiare la Tari: la tassa sui rifiuti diventerà “corrispettiva”, ossia sarà calcolata in base a quanta immondizia si produce e a quanto si differenzia.

AGGIORNAMENTO: i cassonetti con la chiavetta saranno attivati in una buona parte di Firenze dal 30 settembre 2024

Come funzionano i nuovi cassonetti con chiavetta a Firenze (e a Campo di Marte)

A differenza del precedente sistema che metteva “sotto chiave” solo l’indifferenziato, nei nuovi cassonetti di Firenze servirà la chiavetta elettronica, chiamata A-pass, anche per l’apertura dei contenitori per l’organico, gli imballaggi (plastica, alluminio, polistirolo, tetrapack), carta e cartone. In pratica saranno tutti chiusi, solo il vetro resterà ad accesso libero. Nel modello più diffuso è necessario premere il tasto presente sul singolo contenitore per attivare lo schermo e poi appoggiare la piccola placca di plastica che fa scattare il meccanismo di apertura, riconoscendo ogni singolo utente.

In alternativa, se non si avrà con sé la chiavetta, i nuovi cassonetti intelligenti di Firenze si potranno aprire con lo smartphone e l’app di Alia “Aprilo”, scaricabile gratuitamente da App store (iPhone) e Google Play (Android). I residenti potranno registrarsi inserendo i dati della chiavetta e poi usare l’app con il bluetooth del telefono. La stessa applicazione può essere usata anche dai turisti (in questo caso è attiva fino a un massimo di 7 giorni solari dalla registrazione).

I nuovi cassonetti intelligenti di Firenze sfruttano l’intelligenza artificiale per tracciare ogni conferimento di rifiuti da parte dei cittadini anche per ottimizzare le operazioni di svuotamento contenitori, grazie a sensori volumetrici e ai dati registrati in tempo reale sul riempimento. Questa tecnologia in futuro permetterà di creare tariffe commisurate a quanto si butta e a a quanto si differenzia.

Dove ritirare la chiavetta per i nuovi cassonetti di Firenze: la mappa

Gli incaricati di Alia hanno iniziato la distribuzione a domicilio della chiavetta elettronica ai residenti iscritti alla Tari di Firenze, nelle zone di Campo di Marte dove sono stati installati i nuovi cassonetti digitali. Fino a quando non sarà terminata la distribuzione della chiave i contenitori saranno aperti anche senza A-pass e resteranno a libero accesso per un periodo di test.

Se i cittadini non saranno trovati in casa, il ritiro della chiavetta potrà essere fatto nel punto informativo di Alia a Villa Arrivabene, sede del Quartiere 2 di Firenze, in piazza Alberti 1, portando con sé un documento di identità e il numero di iscrizione Tari (oppure delega con fotocopia del documento di identità dell’intestatario). Questo l’orario di apertura: il venerdì dalle 8.30 alle 13.00 e il mercoledì (in questo caso solo fino al 28 febbraio) dalle 8.30 alle 13.00. Per avere aggiornamenti sui punti informativi e di consegna delle chiavette attivi sul territorio basta inquadrare con il proprio smartphone il QRCode presente sui nuovi contenitori digitali.

Raccolta differenziata rifiuti Alia Firenze

Alia cura una mappa online, con i servizi attivi nelle diverse zone di Firenze, compresi i nuovi cassonetti con chiavetta. Sul sito di Firenze Città Circolare si trova poi tutto il materiale informativo e la modulistica sulla raccolta dei rifiuti.

Cosa fare in caso di smarrimento della chiavetta per i cassonetti digitali

Nel caso in cui la chiavetta elettronica dei cassonetti digitali vada persa è necessario comunicare ad Alia lo smarrimento. In questo modo l’azienda di servizi ambientali disattiverà il vecchio A-pass e ne consegnerà un nuovo all’utente. A seguito dello smarrimento è possibile rivolgersi a uno sportello di Alia oppure chiamare il call center al numero 800888333 da rete fissa (199 105 105 da rete mobile; 0571 196 93 33 da rete fissa e mobile), dal lunedì al venerdì dalle 8.30 alle 19.30 e il sabato dalle 8.30 alle 14.30.

La Fiorentina vuol tornare a vincere a Lecce

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C’è anche il neo acquisto Andrea Belotti tra i convocati da Vincenzo Italiano per la trasferta di domani sera (alle 20,45) a Lecce, anticipo della 23° giornata di campionato. L’ex attaccante della Roma, arrivato in prestito oneroso fino a giugno, ha svolto il primo allenamento con la Fiorentina e sarà a disposizione con la maglia numero 20. Rispetto all’ultima gara rientra capitan Biraghi che ha scontato il turno di squalifica, mancherà invece Arthur per fastidi al ginocchio. Sempre out Dodo, Castrovilli e Kouamè, quest’ultimo impegnato ancora in Coppa d’Africa con la sua Nazionale.

La nota ufficiale della società su Belotti

ACF Fiorentina comunica di aver acquisito, a titolo temporaneo, i diritti alle prestazioni sportive del calciatore Andrea Belotti dall’ A.S. Roma. Belotti, nato a Calcinate il 20 dicembre del 1993, in Serie A, oltre a quella della Roma, ha indossato anche le maglie del Palermo e del Torino realizzando più di 100 gol nella massima serie. Il nuovo attaccante della Fiorentina ha collezionato anche 44 presenze con la Nazionale maggiore italiana segnando 12 gol, Nazionale con cui si è laureato Campione d’Europa nel 2021.

Il mercato

Sono ore frenetiche in casa Fiorentina che dopo l’acquisto dell’attaccante cerca un esterno alto. Negli ultimi giorni si è molto parlato di Alberto Gudmundsson del Genoa. Pare che i liguri abbiano chiesto oltre 30 milioni in contanti, una richiesta troppo alta e questa ipotesi pare tramontata definitivamente. La Fiorentina però vuole un altro giocatore offensivo. Si è riacceso l’interesse di Ramazani dell’Almeria. Il mercato però sta per chiudere ed è difficile chiudere in tempo.

Le probabili formazioni di Lecce-Fiorentina

Italiano confermerà Terracciano in porta, Faraoni, Martinez Quarta, Ranieri (preferito a Milenkovic) e Biraghi in difesa. In mediana Duncan e Mandragora. Sulla trequarti Sottil, Bonaventura e Nico Gonzalez (assente Ikoné per squalifica). In avanti, nonostante Belotti, dovrebbe essere confermato Beltran.

Mister D’Aversa dovrebbe schierare Falcone tra i pali, in difesa Gendrey, Baschirotto, Pongracic e Gallo. Possibile conferma da mezzala per Oudin insieme a Kaba e Blin (squalificato Ramadani). In attacco atteso il ritorno di Banda per completare il reparto con Almqvist e Krstovic.

Zia Caterina in ospedale, una valanga di messaggi sui social

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“Metticela tutta”, “Riprenditi presto”, “Sei circondata da tantissimo amore”, “Sei una guerriera”. Sono una vera valanga i messaggi di solidarietà che stanno arrivando via social a zia Caterina Bellandi, mente e cuore del taxi e dell’associazione Milano 25, ricoverata all’ospedale di Ponte a Niccheri di Firenze a seguito di una malattia.

Perché zia Caterina è in ospedale

Da qualche settimana la tassista condivide sui social le foto del suo ricovero causato da “una complicazione severa a livello polmonare per una reazione autoimmune generata come risposta al Covid”, si legge in un post pubblicato sulla pagina Facebook Milano 25 Onlus. “Chiediamo a tutti di continuare a incoraggiarla, starle vicino, dedicarle un pensiero o una preghiera per la sua pronta guarigione perché Caterina ha bisogno di questo amore che genera vita – si legge ancora -. Dal suo letto di ospedale sogna, pensa ai nuovi progetti e organizza i prossimi mesi in maniera instancabile ed ogni vibrazione positiva aiuta le sue difese immunitarie a combattere”.

Visite in ospedale ridotte

I messaggi non sono tardati ad arrivare, se ne contano centinaia su Facebook e su Instagram dove zia Caterina, dal letto di ospedale, continua a pubblicare foto, sempre con indosso il suo inconfondibile cappello e sempre con il sorriso, nonostante la mascherina per l’ossigeno. A trovarla sono passati tanti amici, tra cui anche l’abate di San Miniato al Monte padre Bernardo Gianni. Le visite in ospedale, ha fatto sapere la onlus Milano 25, adesso sono state “ridotte e sarà prestata la massima attenzione ma non sospese”. Tra i messaggi di affetto anche quello del sindaco Dario Nardella: “Forza Zia Caterina, sei nel cuore di tutti. Non vediamo l’ora di rivederti per le strade di Firenze”.

Zia Caterina, nota a Firenze per trasportare con il suo taxi Milano 25 i più piccoli verso l’ospedale Meyer, in passato è stata nominata dal presidente della Repubblica Sergio Mattarella Ufficiale dell’Ordine al Merito per l’impegno a favore dei bambini.

Arrivano i fondi per aprire il tunnel sotto l’Arno a Firenze

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Una sorta di “Corridoio Vasariano” sotterraneo, l’ha già ribattezzato il governatore della Toscana Eugenio Giani, che da anni accarezza l’idea di riaprire il tunnel sotto l’Arno a Firenze, un passaggio va dalla Torre della Zecca a piazza Poggi. Adesso arrivano i fondi per trasformare questa idea in realtà ed è proprio la Regione ad aver individuato le risorse. Per mettere in sicurezza questo “percorso segreto subacqueo” è stato previsto un finanziamento di 7,5 milioni di euro nell’ambito del Fondo di sviluppo e coesione, piano che nei prossimi giorni sarà firmato da Giani con la presidente del Consiglio Giorgia Meloni.

Il progetto per il tunnel sotto l’Arno a Firenze

D’intesa con il Comune di Firenze, il progetto per rendere percorribile questo tunnel, lungo circa 250 metri, riguarderà in particolare una delle due gallerie “gemelle” che corrono vicino alla pescaia di San Niccolò. Un tempo facevano parte della Fabbrica dell’acqua, il vecchio acquedotto cittadino, dismesso nel 1959. Il passaggio, di cui si parla da tempo, è però interessato da infiltrazioni ed è in parte allagato. I fondi serviranno a opere di messa in sicurezza e di impermeabilizzazione.

“Questo intervento ricostruirà il vecchio percorso pedonale dal lungarno della Zecca, in riva destra, fino a Piazza Poggi – ha spiegato Eugenio Giani -. Un percorso affascinante che permetterà ai turisti che arrivano con i bus sui lungarni, di riemergere, facendo pochi passi a piedi, in Oltrarno, visitando così una parte di Firenze meno battuta ma altrettanto importante e suggestiva”. L’obiettivo è di portare i flussi turistici anche alla scoperta di una piccola perla dell’Oltrarno, il Museo Casa Siviero (di proprietà della Regione e ora in fase di restyling). Qui si trova la raccolta d’arte dello “007 dell’arte” Rodolfo Siviero, che contribuì a riportare a Firenze molte delle opere trafugate dai nazisti.

Dove si trova il tunnel sotto l’Arno: un passaggio segreto a Firenze

Il tunnel si trova vicino alla pescaia di San Niccolò, in uno dei punti più suggestivi di Firenze, 5 metri sotto il letto dell’Arno. Il passaggio deriva da un antico camminamento che usavano i soldati per spostarsi dalla Torre della Zecca a quella di San Niccolò e in seguito, ai tempi di Firenze Capitale, è stato adattato a un nuovo e più moderno utilizzo come infrastruttura dell’acquedotto. La galleria, a cui si accede da due pozzi su entrambe le sponde, è formata da due canali uno a monte, che serviva a fare una prima depurazione dell’acqua, l’altro più a valle, che conteneva il tubo dell’acquedotto ed era utile per l’ispezione e la manovre degli operai. È proprio questo secondo cunicolo, largo 2-3 metri, che si pensa di rendere fruibile al pubblico.

Da una ventina di anni si ipotizzava una possibile riapertura del tunnel sotto l’Arno: l’idea fu lanciata dallo stesso Giani quando era assessore del Comune di Firenze e ripresa in seguito anche da Matteo Renzi, quando era sindaco. L’ultimo sopralluogo istituzionale risale allo scorso luglio, quando il governatore insieme al primo cittadino Nardella hanno ispezionato il canale a bordo di un piccolo gommone (qui sotto le foto).

Agorà, l’installazione permanente di Sadi nel Carcere duro delle Murate

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Il sound artist SADI, alias Sam Barreto Cardoso Bertoldi – classe 1978 e nato a Firenze -, è l’autore di Agorà, installazione permanente e site-specific negli spazi del Carcere duro del Murate Art District, centro di ricerca, produzione artistica e scambi internazionali gestito da MUS.E. Ed è proprio il suo il progetto vincitore, nell’ottobre 2023, del bando MAD residenze d’artista. L’inaugurazione dell’opera è fissata a giovedì 1 febbraio, ore 18:00.

Le ricerche preliminari all’opera

L’opera, a cura di Veronica Caciolli e Valentina Gensini e realizzata in collaborazione con BHMF Black History Month Florence, è un’installazione sonora realizzata in 4 mesi di residenza che ha visto l’artista sviluppare le sue ricerche preliminari su un arco temporale compreso tra gli anni Venti e gli anni Settanta del Novecento. Periodo che ha visto reclusi, nel Carcere duro delle Murate, celebri antifascisti come Gaetano Salvemini, Carlo Levi o Alessandro Senigaglia – partigiano perseguitato perché ebreo e figlio di madre nera – , oltre ad una minoranza di afrodiscendenti, ebrei e omosessuali.

Agorà, installazione permanente di Sadi nel Carcere duro delle Murate

E dopo tante ricerche appositamente sviluppate sul Carcere duro e una sfida complessa dal punto di vista installativo, nasce Agorà, vera e propria composizione musicale di 15 minuti che è un continuo crescendo ‘dal minore al maggiore’. Da oggi e grazie a Sadi, muovendosi tra le celle del Carcere duro delle Murate, luogo già molto suggestivo di per sé, sarà possibile vivere un viaggio dal quotidiano spazio di negazione del carcere fino a un potente rintocco delle campane, guida alla libertà di un canto del soprano Letizia Dei e del contralto Marina Mulopulos, tanto potente da spostarci con la mente in altri luoghi lontani.

Il nome dell’opera di Sadi ci riporta alla mente l’Agorà greca, quella piazza al centro dell’antica polis (città), che era il luogo per eccellenza della democrazia, degli incontri religiosi, politici, commerciali e sociali. E in tal senso, anche l’ex carcere duro delle Murate vuole essere uno spazio di riflessione, capace di restituire alle generazioni future uno spaccato del nostro patrimonio culturale.

Gli orari di apertura al pubblico e i contatti

Agorà, l’installazione permanente di Sadi nel Carcere duro delle Murate, sarà visitabile dal martedì al sabato, dalle 14:30 alle 19:30. Per qualsiasi informazione è possibile chiamare il numero 055.2476873 oppure scrivere a [email protected]

Agorà proseguirà mercoledì 27 marzo 2024 alle ore 18 con un’azione performativa presso il Museo di Antropologia e Etnologia di Firenze, sviluppato grazie alla collaborazione dell’artista Valeria Muledda, al già direttore della Fondazione Michelucci di Firenze Corrado Marcetti e alle fonti scritte ricevute da Archivio di Stato di Firenze, Istituto Storico Toscano della Resistenza e dell’Età contemporanea, Villa Romana, le ricercatrici Pamela Giorgi e Elena Gonnelli, e l’archivio raccolto da MAD negli ultimi dieci anni.

Eventi a Firenze nel weekend (3-4 febbraio) tra cibo e carnevale

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Eccoci tornati all’appuntamento settimanale con la rubrica degli eventi del weekend a Firenze: sabato 3 e domenica 4 febbraio sono tanti gli eventi dedicati al Carnevale, mentre si rinnova l’appuntamento con Taste 2024, il salone di Pitti Immagine dedicato al settore del cibo e delle bevande. Si prosegue poi con i mercatini – come quello dello scambio e del dono – e le sagre dedicate alla polenta e alle frittelle.

Taste 2024 alla Fortezza da Basso

Sabato 3, domenica 4 e lunedì 5: tre giorni all’insegna del buon cibo in città con tantissime novità. Sono oltre 100 le nuove realtà a Taste 2024, il salone di Pitti Immagine dedicato al settore food & beverage e ospitato alla Fortezza da Basso di Firenze, che permette a un pubblico di buyer internazionali di approfondire i prodotti Made in Italy, eccellenze artigianali e produzioni innovative. Gli orari: il pubblico appassionato avrà la possibilità di partecipare sabato e domenica (dalle ore 14:30 alle 18:30), mentre lunedì il salone sarà aperto per l’intera giornata. I biglietti d’ingresso a Taste 2024 sono acquistabili al prezzo di 25 euro a persona, all’ingresso della manifestazione oppure online. I bambini sotto i 12 anni non pagano. Per saperne di più è possibile leggere il nostro articolo dedicato a Taste Firenze 2024.

Taste Fortezza da Basso Firenze
Taste alla Fortezza da Basso Firenze (foto della scorsa edizione)

Gli eventi del Carnevale a Firenze il 3 e 4 febbraio 2024

Sono tanti gli eventi di Carnevale in questo fine settimana: sabato 3 e domenica 4 febbraio (dalle 15:00 alle 21:00), coriandoli e iniziative arriveranno anche al villaggio della ruota panoramica di Firenze – allestito in piazza Vittorio Veneto – con musica, animazione e clown. Tra le varie attività, Florence Eye invita tutti quanti a partecipare al concorso per le maschere più belle. La ruota panoramica, la più alta d’Italia con i suoi 55 metri, è aperta tutti i giorni dalle 10:00 a mezzanotte.

Festa anche a San Donato a Novoli, che vede protagonista la sfilata in maschera del Carnevale di pace, in programma il 4 febbraio. L’appuntamento è alle ore 14:30 con la partenza della parata dal parco si Dan Donato accompagnata da musiche e danze. Si prosegue poi nella piazza interna del centro commerciale alle 16:00 con la presentazione e le esibizioni delle diverse associazioni. Un altro evento di Carnevale è quello che si terrà sabato 3 febbraio, a partire dalle ore 15:00, presso i giardini pubblici di Via San Piero a Quaracchi.

Anche nei dintorni fiorentini c’è aria di festa: si rinnova infatti l’appuntamento con il Carnevale di Sesto Fiorentino, che prevede un programma di eventi intitolato Il Paese dei Balocchi. Nel pomeriggio di domenica 4 febbraio è prevista animazione in piazza Vittorio Veneto e, alle ore 16:30, sfilate delle maschere con premiazioni delle più belle. Nella medesima giornata c’è poi il Carnevale di San Mauro a Signa, iniziativa durante la quale si vedranno sfilare (dalle ore 14:30) carri allegorici realizzati dai volontari, maschere e coriandoli. Questo fine settimana continua inoltre il Carnevale di Borgo San Lorenzo in piazza Dante con la parata dei carri allegorici in carta pesta (dalle ore 14.30). E, dalle ore 11:00, aprono anche gli stand gastronomici della Festa del tortello e della ficattola.

Domenica i musei sono gratis a Firenze

Come ogni prima domenica del mese, anche il 4 febbraio 2024, i musei statali di Firenze saranno ad accesso gratuito per tutti. Per l’occasione, non sarà tuttavia possibile prenotarsi. Questo mese c’è però una novità perché, alla lista dei luoghi accessibili a costo zero, si aggiunge il Museo di Orsanmichele, gioiello fiorentino riaperto recentemente dopo lunghi lavori di sistemazione. Ma la prima domenica del mese entrano gratis nei musei civici fiorentini (ossia quelli gestiti direttamente dal Comune) anche i residenti a Firenze e provincia. Questi ultimi potranno partecipare inoltre a visite speciali e attività per famiglie (su prenotazione). Sempre domenica i residenti nella Città metropolitana hanno diritto a uno speciale pass gratuito che dà l’accesso a 3 monumenti collegati al Duomo. Qui i dettagli sui musei gratuiti a Firenze il 4 febbraio 2024.

Chiesa Orsanmichele Firenze apertura
La chiesa di Orsanmichele © Nicola Neri

Mercatini a Firenze il 4 febbraio

Per tutti gli amanti del collezionismo, dell’antiquariato e del vintage, buone notizie. Domenica torna Collezionare in piazza Dalmazia, dalle ore 09:00 alle 19:00. Decine di stand prendono posto su entrambi i lati della piazza fra oggetti curiosi e introvabili altrove. E, tra gli eventi del weekend a Firenze ricordiamo, sempre nella giornata del 4 febbraio, l’imperdibile mercatino dello scambio e del dono al Circolo Arci R. Andreoni in via A. d’Orso n.8. “Quello che non serve a me, può servire a te”, questo lo slogan dell’iniziativa, purché sia pulito, in buono stato e funzionante naturalmente. L’obiettivo è infatti quello di riciclare tutto – dall’abbigliamento ai libri – dando una seconda vita agli oggetti. Entrambi i mercatini sono ad ingresso gratuito.

Eventi del weekend nei dintorni di Firenze: le sagre di sabato 3 e domenica 4 febbraio

Tra gli eventi del weekend nei dintorni di Firenze, non possono mancare le sagre nelle giornate di sabato 3 e domenica 4 febbraio 2024. In particolare, ce ne sono due dedicate alle frittelle: la prima si trova al Circolo SMS di San Donato in Collina (sabato e domenica, dalle ore 08:30 fino ad esaurimento scorte); mentre la seconda a Le Sieci, presso il Circolo Culturale Ricreativo Primo Maggio, nella frazione del Comune di Pontassieve (sabato 4 dalle ore 16:00 alle 19:00, domenica 5 dalle 10:00 alle 12:00). Invece a Compiobbi, frazione del Comune di Fiesole, c’è la sagra della polenta sia sabato che domenica.

Orari e ospiti del primo corso del Carnevale di Viareggio 2024

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Si avvicina il primo corso del Carnevale di Viareggio 2024, in programma sabato 3 febbraio con la sfilata dei carri allegorici e il gran finale dei fuochi d’artificio. Si tratta della prima delle 6 date di un lungo mese di parate in maschera, tra coriandoli e sorprese. Protagoniste indiscusse le 23 creazioni allegoriche che si metteranno in mostra sui viali a mare: giganti di cartapesta, mascherate di gruppo e singole. Al via anche le feste nei rioni, che animeranno la cittadina versiliese con musica, danze e gli immancabili piatti della tradizione. Negli hotel intanto si registra il tutto esaurito per questa sfilata inaugurale. Vediamo allora gli orari, gli ospiti e i dettagli su dove rivedere in tv il primo corso mascherato del Carnevale di Viareggio (non è prevista infatti una diretta ma solo differite).

Gli eventi che precedono la sfilata

L’apertura del mese del Carnevale porta tanti eventi collaterali a Viareggio come feste rionali e iniziative culturali. Sabato 3 febbraio, dalle 9 alle 13 e dalle 15 alle 19, sarà aperto il Museo del Carnevale di Viareggio e l’Espace Gilbert anche con una visita guidata in programma alle 10.30 (per info e prenotazioni 342 9207959). Qui, sempre sabato alle ore 10.30 verrà inaugurata la mostra dedicata a Sergio Staino che propone studi, bozzetti e vignette del padre di “Bobo”, scomparso lo scorso ottobre. Alle ore 12 invece alla Galleria d’Arte moderna e contemporanea “Lorenzo Viani” sarà consegnato il premio speciale del Carnevale a Myrta Merlino e Marco Tardelli.

Il programma del primo corso di Viareggio 2024 e a che ora sono i fuochi d’artificio?

Il “riscaldamento” partirà fin dalle 13.30 con l’animazione musicale di Radio m2o, emittente che anche quest’anno partecipa alla sfilata con un carro fuori concorso insieme ai suoi speaker e dj. L’orario della cerimonia di apertura è fissato alle 15, mentre il primo corso mascherato del Carnevale di Viareggio 2024 partirà alle 16 dopo il tradizionale alzabandiera e i tre colpi di cannone. Come detto ospiti d’onore saranno Myrta Merlino e Marco Tardelli. Al Carnevale di Viareggio quest’anno ci sarà anche il food truck dell’associazione modenese “Tortellante” che sostiene ragazzi con disturbo dello spettro autistico. A bordo del mezzo, allestito dal mago della cartapesta Jacopo Allegrucci, saliranno anche gli chef Massimo Bottura e Giuseppe Mancino (del ristorante stellato Il Piccolo Principe) per deliziare il pubblico con i loro tortellini.

Al termine della parata, intorno alle 19, sono previsti i fuochi d’artificio: un grande spettacolo pirotecnico a tempo di musica sull’arenile di piazza Mazzini. L’ingresso alla sfilata è a pagamento: in questo articolo i dettagli su tutte le date del Carnevale di Viareggio.

Le feste del rione Vecchia Viareggio

Dopo il primo corso mascherato del Carnevale 2024, la festa continuerà nel rione Vecchia Viareggio, tra via Regia e piazza Santa Maria. Dalle 19.30 cucine aperte per assaporare i piatti della tradizione viareggina all’ombra della Torre Matilde: in piazza Santa Marina stand gastronomici e musica live. E poi balli in strada, con la discoteca all’aperto in piazza Manzoni. L’ingresso è per le feste rionali è libero.

Non ci sarà diretta tv per il primo corso: dove rivedere il Carnevale di Viareggio

Il primo corso mascherato non sarà trasmesso in diretta tv su Rai 3, che invece seguirà con la Tgr la sfilata del martedì grasso (13 febbraio). Per vedere lo spettacolo dei carri di Viareggio non resta che sintonizzarsi sulle emittenti regionali che proporranno i corsi in differita: Noi tv (canale 12 in tutta la Toscana) proporrà la sfilata integrale a partire dalle 21.00, mentre 50 Canale (tasto 18 del telecomando in tutta la Toscana) a partire dalle ore 22.30.

Stadio Padovani di Firenze: capienza fino a 18mila posti

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Prima l’ampliamento per i tifosi del rugby, poi la possibilità di far crescere ancora di più la capienza in chiave calcistica: inizia a delinearsi la strategia per i lavori allo stadio Padovani di Firenze. I cantieri nell’impianto della palla ovale potranno infatti giocare un ruolo fondamentale nella partita del restyling del “fratello maggiore” che si trova dall’altro lato di viale Paoli. La possibilità è che da settembre 2025 lo stadio di rugby possa ospitare i match della Fiorentina.

La partita del trasloco viola

Partiamo dalle certezze. Il sindaco Dario Nardella, con un annuncio a sorpresa, ha comunicato che la Fiorentina nella stagione 2024-2025 potrà giocare al Franchi durante i lavori di ristrutturazione allo stadio di Firenze. La capienza sarà ridotta, da 43mila posti attuali ai 22mila del periodo dei primi interventi alla curva Fiesole e a parte della Maratona e della tribuna, ma pur sempre maggiore di quella prevista da altre opzioni, come il Castellani di Empoli. La questione di dove traslocheranno i viola quando saranno effettuati i lavori più impattanti è quindi spostata di un anno.

La soluzione indicata dal primo cittadino è ancora l’ampliamento della capienza dello stadio Padovani, in modo che i tifosi viola non debbano lasciare Firenze per seguire le partite della squadra.

Quando iniziano i lavori allo stadio Padovani di Firenze per ampliare la capienza

Intanto Palazzo Vecchio va avanti sui lavori per ampliare la capienza del Padovani che ospita le partite di serie A dell’Unione Rugby Firenze: secondo Nardella “sarà lo stadio di rugby più bello d’Italia”. Le offerte per gli interventi sono state presentate ieri, 30 gennaio 2024, e durante il mese di febbraio ci sarà il confronto con le ditte per definire il progetto migliore a livello costruttivo, economico e anche per i tempi di realizzazione. Il Comune conta di ricevere le offerte da parte delle imprese a marzo e di far partire i cantieri a inizio aprile, per concluderli nei primi mesi dell’anno prossimo.

In arrivo, una nuova tribuna che porterà i posti coperti dagli attuali 2mila a 4mila, con la possibilità di un ulteriore incremento a 7mila grazie a una tribuna scoperta. E poi ci saranno nuovi spogliatoi, locali di servizio per l’attività sportiva, servizi igienici e punti di ristoro. Sarà la ditta che si aggiudicherà le opere a definire nel dettaglio il progetto esecutivo.

La Fiorentina allo stadio Padovani?

La possibilità di mettere a disposizione lo stadio Padovani per la serie A di calcio riguarderà la stagione successiva, 2025-2026, ha chiarito Nardella in conferenza stampa, “in questo caso si potrà portare la capienza fino a 18mila posti” grazie a tribune temporanee che si aggiungeranno a quelle già previste dai prossimi lavori all’impianto di rugby. Per questo ulteriore adeguamento in chiave calcistica serviranno 5 milioni di euro in più che Palazzo Vecchio conta di recuperare tramite sponsor e pubblicità sull’area di cantiere e anche tramite la “vendita” del naming del Padovani.

11 casi di vaiolo delle scimmie a Firenze. Quali sono i sintomi?

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Dopo i 11 casi di vaiolo delle scimmie diagnosticati in Toscana e a Firenze, in molti si chiedono cos’è questa infezione, quali sono i sintomi del virus, quali sono le conseguenze dell’infezione e anche come si trasmette. In particolare, dopo le anticipazioni di Repubblica Firenze, è emerso che i focolai sono collegati a due feste, una di Capodanno, l’altra qualche giorno dopo, in altrettanti locali dell’hinterland.

I casi riguardano 11 persone di genere maschile, 9 risiedono in provincia di Firenze, un altro nel territorio dell’Asl Nord Ovest e l’ultimo nella zona dell’Asl Sud Est. Hanno tra i 26 e i 46 anni. “Non c’è motivo di allarme“, ha sottolineato Renzo Berti, direttore del dipartimento di prevenzione dell’Asl Toscana centro. Questa malattia, ha chiarito l’esperto, “molto di rado dà conseguenze gravi, si risolve spontaneamente in circa quattro settimane. Soltanto rari casi evolvono in modo più grave“.

Che cos’è il vaiolo delle scimmie, i sintomi

Tornato sotto i riflettori per i casi di Firenze, il vaiolo delle scimmie, detto anche Monkeypox o più propriamente Mpox, è conosciuto da decenni ed è causato da un tipo di virus (Orthopoxvirus) molto simile a quello che provoca il vaiolo umano e quello bovino. È stato individuato per la prima volta nelle scimmie a metà degli anni Cinquanta e nel 1970 è stato riscontrato nell’uomo. Attualmente è presente in forma endemica in Africa centrale e occidentale, dove si possono sviluppare focolai.

I sintomi del vaiolo delle scimmie nell’uomo comprendono la comparsa entro 3 giorni di eruzioni cutanee che evolvono in pustole, vescicole e croste: nella stragrande maggioranza dei casi si manifestano prima in faccia per poi estendersi ad altre parti del corpo, come sui palmi delle mani e sui piedi. Gli altri sintomi sono febbre, mal di testa, brividi, stanchezza, ingrandimento di linfonodi e dolori muscolari.

Come si prende e quanto dura il vaiolo delle scimmie

Il contagio può avvenire a causa del contatto con animali infetti, ma da uomo a uomo – chiarisce l’Organizzazione mondiale della Sanità – la trasmissione non è così facile. Quindi come si “prende” il vaiolo delle scimmie? L’Oms chiarisce che è necessario il contatto diretto con materiale infetto proveniente da lesioni cutanee o con oggetti contaminati (come ad esempio lenzuola o vestiti) oppure il contatto stretto e prolungato faccia a faccia con una persona positiva. Questo vuol dire ad esempio parlare e respirare uno vicino all’altro, attività che possono portare al contatto con le piccole goccioline di saliva a corto raggio. Sono a rischio anche baci e rapporti intimi pelle a pelle.

“I dati finora disponibili e la natura delle lesioni in alcuni casi suggeriscono che la trasmissione possa essere avvenuta durante rapporti intimi“, spiega l’Istituto Superiore di Sanità sul suo sito. Il periodo di incubazione del vaiolo delle scimmie, secondo le evidenze scientifiche raccolte finora, può variare da 5 a 21 giorni e i primi sintomi, come le eruzioni cutanee, compaiono entro 3 giorni. Per quanto riguarda i casi del vaiolo delle scimmie diagnosticati a Firenze “verosimilmente l’infezione è stata contratta con una sessualità promiscua – ha spiegato Renzo Berti, direttore del dipartimento di prevenzione dell’Asl Toscana centro – Ci sono state delle feste che possono aver determinato la trasmissione”. 

Quanto dura, le conseguenze e il vaccino

La durata del vaiolo della scimmie, spiega l’Agenzia regionale di Sanità toscana, per la maggior parte delle persone varia da 2 a 4 settimane dalla comparsa dei sintomi. Bisogna tenere alta la guardia ma non fare allarmismo. Il vaiolo delle scimmie finora, per la stragrande maggioranza dei casi, non è stato mortale, spiega l’Istituto Superiore di Sanità: ha portato sintomi lievi con un decorso benigno, senza lasciare conseguenze, anche se il virus può avere avere conseguenze più gravi per le persone fragili, i bambini, le donne in gravidanza e gli immunodepressi, compreso chi è affetto da Hiv.

Per la prevenzione del vaiolo delle scimmie è disponibile un vaccino di terza generazione contro il vaiolo (il nome commerciale è Imvanex) somministrato in due dose a distanza di 28 giorni. Lo stesso ISS chiarisce che al momento la vaccinazione non è raccomandata alla popolazione generale, ma solo per alcune categorie più a rischio. Secondo le ultime evidenze scientifiche, le persone che si sono vaccinate contro il vaiolo (cosa che in Italia non è più obbligatoria dal 1981) hanno un minor rischio di infezione. Per loro la protezione può raggiungere l’85%.

Casi di vaiolo delle scimmie a Firenze e in Toscana: “Nessun allarmismo”

La Regione Toscana è in stretto contatto con le Asl per i casi di vaiolo diagnosticati a Firenze: la situazione, viene spiegato in una nota, si presenta come stabile e sotto controllo. Per i malati sono scattate le misure individuate dal Ministero della Salute: isolamento e informazione sulle misure igieniche e sui comportamenti da attuare per prevenire la diffusione della malattia. I servizi di igiene pubblica hanno svolto le indagini epidemiologiche per individuare eventuali contatti e hanno proceduto, nei giorni scorsi, a notificare i casi al Ministero della Salute.

Gli esperti invitano quindi alla calma. “Nessun allarmismo sul vaiolo delle scimmie dopo i casi registrati a Firenze, ma è chiaro che la vaccinazione deve essere consigliata alle persone con infezione da Hiv e a quelle persone che appartengono alle categorie a rischio ben individuate dai comunicati del Ministero della salute e dalla Regione”, ha commentato Pierluigi Blanc, infettivologo dell’Ordine dei Medici Chirurghi e degli Odontoiatri di Firenze. “Eruzioni cutanee e linfonodi ingrossati: quando ci sono questi sintomi – ha aggiunto Blanc – è bene rivolgersi prontamente ad un medico”.